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« il: 2012-12-07 17:00:08 »
La prostituta e i banditi
Mentre Ray si scaglia a mani nude contro i tre balordi che stanno per violentare la prostituta, Maille arriva al galoppo dal forte e, sentite le urla della povera ragazza, decide di scendere da cavallo e lanciarlo alla carica contro gli assalitori.
Gli uomini, ubriachi e frastornati, si danno alla fuga, mentre la matrona (Donna) corre a sincerarsi delle condizioni della sua ragazza (Rosy), a cui purtroppo è stata squarciata la guancia destra. Le due si avvicinano quindi a Ray e Maille, ringraziandoli dell’aiuto, e Donna ne approfitta per invitarli a rinfrescarsi al suo locale, facendo strada mentre cerca di consolare Rosy, ormai impossibilitata a continuare il lavoro al bordello.
Qui ho lanciato un conflitto contro una mano fissa (anche se, a posteriori, avrei probabilmente fatto meglio a definire subito i tre malviventi, come vedremo dopo), con Ray e Maille messi dalla stessa parte, in quanto i loro obiettivi erano tranquillamente accorpabili.
Da notare che Sonia, essendo andata contro un tratto di Maille (Loud as the fourth of July), ha ricevuto una chip, che ha sfruttato per scommettere sulla sua mano. In questi casi, il giocatore ottiene il doppio della sua puntata, se la sua mano batte tutte le altre (comprese quelle degli altri giocatori che stanno dalla stessa parte del conflitto); nel caso opposto (perdita contro tutti), la puntata è persa; mentre in caso di vincita contro alcune mani e perdita contro altre (il risultato che si è verificato), le chip puntate vengono restituite.
Va sottolineato che la scommessa è fatta sempre contro il banco, e non contro gli altri giocatori.
L’emporio dei segreti
Qualche minuto dopo, H.P. e Anpao ritornano all’emporio di Sykes, determinati a concludere l’acquisto di provviste per la caccia. Il negozio è semi-vuoto, ed il proprietario non in vista; H.P., quindi, si dirige verso lo stanzino sul retro, notato in precedenza, e scopre che l’ex-avvocato sembra nascondere una cassa piena di fucili.
L’uomo, però, respinge rapidamente il cacciatore, che decide di concludere gli acquisti assieme ad Anpao, senza fare domande in merito.
Scena puramente narrativa, in cui ho mostrato qualcosa in più di Sykes, e fornito un possibile spunto per la storia.
Proposte al bordello
Intanto, degli imbarazzati Ray e Maille entrano nel lussuoso bordello di Donna, dove l’ex-soldato “subisce” un tentativo di abbordaggio da parte dell’affascinante Vera, prima che questa venga a sapere della triste sorte di Rosy, e si fiondi nella sua camera.
Mentre i due, finalmente soli al tavolo, scambiano quattro chiacchiere, con Maille che esprime il suo disgusto per quanto visto finora in città, una determinata Rosy scende di fretta le scale, e supplica Ray di vendicarla della violenza subita, in cambio dei risparmi accumulati finora. L’uomo accetta di farlo gratuitamente, aumentando la già alta stima della ragazza (e delle altre donne), e viene a conoscenza del fatto che i tre balordi fanno parte della banda di Belladonna.
Anche in questa scena non ci sono stati conflitti (ho notato che tendo a spingere poco in quella direzione: vedrò di rimediare), ma di nuovo si sono approfonditi (e introdotti) personaggi, compresi Ray e Maille, ed ho gettato un altro appiglio narrativo, stavolta legato al Diavolo di Ray, che Francesco ha prontamente accolto.
L’ombra del passato
H.P. ed Anpao si dirigono dallo sceriffo per riscuotere subito la taglia spettante al cacciatore, in modo da poter pagare l’esoso Sykes; il tutore della legge, però, si scusa di non poterlo servire prima dell’arrivo della diligenza il giorno successivo, e cerca di sviare il discorso sull’arrivo in città di Belladonna. Il vecchio sceriffo, infatti, è a corto di personale, mentre il malvivente gira sempre con un nutrito gruppo di scagnozzi, dopo il massacro compiuto anni prima.
In quel preciso istante, H.P. ha di nuovo un flashback, ma stavolta più chiaro: vede, infatti, la sorella uccisa orribilmente in giovane età, ed i suoi sospetti sono confermati quando lo sceriffo identifica, come una della vittime, la giovinetta della foto contenuta nel ciondolo ritrovato da H.P. sul corpo di uno degli “indiani”.
Il cacciatore, allora, chiede ad Anpao di aiutarlo a compiere la sua vendetta, ma la guida tentenna, mentre lo sceriffo, incuriosito, cerca di scoprire l'identità dell'uomo.
Qui ho spinto forte sul Diavolo di H.P., cercando di legare la sua storia a quella di Ray (due piccioni con una fava!). Lorenzo ha subito capito dove volevo andare a parare, ed ha retto egregiamente il gioco, approfittandone per inserire altri particolari relativi al suo passato dimenticato.
Commenti finali
La sessione sembra essere piaciuta, anche se purtroppo, a causa di vari problemi tecnici, siamo riusciti a giocare meno di due ore e, quindi, alcuni PG (Anpao, ma anche Maille) sono rimasti un po’ fuori dai riflettori.
Lorenzo ci ha confessato di aver trovato un po’ di difficoltà (e, mi pare di capire, aver giudicato un po’ moscia) la scena all’emporio, ma credo sia normale che non tutti gli spunti narrativi vengano accolti, come sottolineato da Mauro; l’importante è non dilungarsi troppo in scene “inutili”, ma tutto sommato non mi pare si sia perso troppo tempo.
Vedrò, comunque, di migliorare ulteriormente la situazione in futuro, pur avendo ricordato che anche i giocatori possono suggerire il taglio di una scena.