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Post - Michele Dubini

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General / Esistono GdR brutti?
« il: 2009-04-29 21:57:48 »
Attenzione che qui si rischia di finire in una discussione che si arrocca su posizioni che finiscono per stabilire un "indice delle cose spiacevoli" o di incanalare dei concetti slegati a ogni tipo di "categoricizzazione", quali il divertimento e il bello e il brutto (no, vi prego, non deragliamo sull'estetica...per dei giochi non mi sembra il caso, e non ci salveremmo più!)

Definire un gioco bello/brutto è sempre dato dai propri gusti personali. Non sono mai stato un relativista, ma in questo ambito ritengo che Caio definisca un gioco bello o brutto NON tanto a seconda di parametri oggettivi (può essere influenzato da alcuni parametri, sì, ma non direttamente guidato da essi), ma dai suoi obiettivi -> ciò che ricerca da un gioco. Insomma, ci avventuriamo su una dimensione esclusivamente personale, fragile come un castello di carte. Il piacere/non piacere non è dettata da leggi o ragionamenti; è dettato dalla intuizione e dal capriccioso gusto.

Credo di poter riassumere il discorso nella parola DIVERTIMENTO. Se un gioco ti diverte, allora lo giudichi bello. Se le tematiche non attirano, se ti stufi [per un qualunque motivo che ritieni valido], se non incontra il tuo "sense of playing", allora lo definisci brutto. Sono categorie personali, e dire un gioco è BRUTTO non significa etichettarlo in modo oggettivo (anche se nel proprio inconscio credo che si cerchi di imporre questa "bruttezza" abbastanza a piè spinto) ma in modo prettamente personale.

Un discorso eccessivamente semplicista e relativa? Forse. E' sì vero che alcuni giochi devono essere digeriti e smaliti prima di essere compresi/goduti appieno [vedi Polaris], ma è altresì vero che la prima impressione, pur non essendo quella definitiva, conta tantissimo. Conta una cifra.
Fare discorsi su NW, Tradizionali e Panettoni [scusate ma me hanno fatto mangiare uno stasera, contro la mia volontà, e devo sfogare la mia frustrazione repressa ç__ç]...boh, secondo me lasciano il tempo che trovano in questo ambito.

P.S. Il mio gioco preferito, dopotutto è Vampiri: La Masquerade. Ci ho fatto notti, notti, notti, notti e notti con amici, creando regolamenti, mischiando elementi, creando trame, facendoci ogni cosa...lo storyteller system non è perfetto? Vero. Il metaplot fa acqua? Vero. Ha grossi difetti? Vero.
Ma per le emozioni che mi genera, per la bellezza in cui vedo questo gioco, tali difetti mi sembrano nulla, anche se notevoli (e palesi, in alcuni ambiti).
Non dico che sia il miglior gioco in assoluto, dico che PER ME è il miglior gioco di ruolo in assoluto. E' questo il significato del bello.
(E sbavo dietro a Polaris, Covenant, Solipsist ed altri NW che considero dei capolavori, senza "se" o "ma". Insomma, è vero che il discorso delle abitudini porta a una chiusura mentale mica male, ma non per questo ciò che stà dietro di noi deve essere imperfetto. Sarebbe quasi come dire che Petronio era un incapace/mezza sega, e Baricco un genio. Due affermazioni alquanto discutibili, e Baricco pure mi piace...e torniamo al discorso del bello/brutto.)
P.P.S. Poi ci sono i mostri sacri come F.A.T.A.L. ...beh, quelli trascendono l'umana comprensione! :D

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