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Post - Reckall

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Ok, voliamo un po' più basso, usciamo dai massimi sistemi e iniziamo a parlare di gioco ed esperienze concrete, per favore.
L'ultimo post ha fatto espolodere il khanometro.


...E partendo da una rivista arrotolata, potrei aggiungere.  :D


Edit: comunque iniziano a esserci altre anticipazioni sulla 5E da persone che hanno partecipato ai primi playtest


http://dndfifthcolumn.com/2012/02/07/considering-the-dd-next-playtest-in-light-of-the-wotc-seminars/

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Ecco, la domanda da fare quindi è: il tuo "diritto di arrotolare riviste (cioè: cercare soluzioni creative e soprattutto vederle ottenere risultati) verrà in qualche modo supportato, o sarà il solito Ma Sì, Tanto C'è Il DM Che Si Inventa Una House Rule Al Volo Per Ogni Caso?"


Mah, sai, dietro a una domanda di questo genere si nasconde in realta' uno dei dualismi fondamentali e mai risolti della condizione umana. Puoi esprimerlo come vuoi: Determinismo o libero arbitrio? Artista o ingegnere? La ricerca della bellezza porta alla perfezione formale, o e' dalla perfezione formale che scaturisce la bellezza? (vedi l'"Uomo Vitruviano" di Leonardo). O, tanto per tornare IT, e' meglio affidarsi a un sistema meccanicistico, oggettivo ma limitato, o all'intelligenza umana, fallibile ma creativa?


Ovviamente se cinque millenni di storia non hanno dato una risposta a queste domande non credo che ci riusciremo noi ora, e forse e' addirittura un bene che una risposta assoluta non ci sia. Personalmente sono piu' per il libero arbitrio, e per la forma come strumento per esprimere la bellezza, ma questo sono io.


Nel contesto di un gioco penso che la risposta sia legata all'idea che ognuno ha del DM (o, piu' correttamente, di un certo DM, visto che gli individui per definizione non sono fatti con lo stampino): se e' una figura capace di estrapolare dai principi del gioco in modo "fair" la regola per usare la rivista arrotolata come arma, anche se il regolamento non lo prevede in modo specifico, allora diventa l'elemento positivo che spacca il mero meccanicismo ("La scintilla che la mente umana porta nell'oscurita' del mero esistere", come dice Jung e cita Alan Moore nei "Watchmen") Se invece e' il Gollum contorto abbarbicato alla sua idea di cio che deve succedere come il suo "tessSSSoro!" allora e' meglio un wargame, o "Arkham Horror", o AiP.


Detto questo, e' indubbio che la 4E abbia segnato, per D&D, un'involuzione verso il meccanicismo, laddove l'idea stessa di D&D scaturi' dall'evoluzione di un regolamento di miniature come Chanmail verso il libero arbitrio. Purtroppo questa e' stata una filosofia che ha permeato tutta la 4E e che ha condotto, per dire, a un'infelice sterilita' perfino nel "fluff" (laddove i manuali della 3.X sono spesso belli anche nel puro piacere di leggerli - per dire, l'anatomia di un Aboleth descritta in "Lords of Madness" non ha quasi impatto in termini di regolamento, ma da' il piacere della lettura di un bestiario fantastico).


Il che mi fa pensare che ancora nulla si sa su come affronteranno il "fluff" nella 5E. E' un argomento stranamente ignorato a favore di milioni di dibattiti su come sara' il regolamento, e non mi pare una buona cosa. Ma anche qui, vedremo.

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Come GM avrei 10.000 modi per farla fallire, ma siamo brutalmente OT. Se interessa, apri un thread in Chiacchiera.


Si', ma Jason Bourne a quel punto farebbe saltare in aria la villetta con uno dei 10.000 modi. Per quello e' Jason Bourne  :D

Comunque, tornando IT, siamo partiti dal discorso "The world wouldn’t save them, they would have to save themselves, and the best weapons they had were their imaginations." - che, per quanto mi riguarda, e' estremamente benvenuto: "Non cercare piu' nel regolamento la frase 'Tu sei Bourne', ma preoccupati di piu' di arrotolare riviste" - che e' la ragione per cui wargame e GdR sono e devono restare due generi distinti. E questo purtroppo la 4E sembrava averlo perso di vista.

Comunque questi primi playtest stanno iniziando a mostrare cose... interessanti. Diciamo che la mia lancetta della 5E sta iniziando a oscillare da "neutral" a "hmmm... magari la provero'". Non e' che intanto le cose da fare mancano ;)

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Ci riesci se la rivista è arrotolata e la usi per minacciare il DM.


Beh, no: apri i rubinetti del gas, pianti la rivista in un tostapane, e quando la levetta scatta il cortocircuito fa saltare in aria la casa. Se mai se il DM protesta gli fai una dimostrazione in diretta (se sei a casa sua, ovvio)  :D

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http://critical-hits.com/2012/02/03/initial-impressions-of-the-new-dd/

Citazione
The world wouldn’t save them, they would have to save themselves, and the best weapons they had were their imaginations.


Beh, e' la classica distinzione tra GdR e wargame. In un GdR puoi fare saltare in aria una villetta con una rivista arrotolata, in un wargame no. Il che significa che Jason Bourne ha piu' possibilita' di sopravvivere in un GdR che in un wargame  :D

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Il marketing: questo nuovo gdr è fighissimo, il vecchio fa schifo c'è sempre stato nella storia del gdr.


Il passaggio dalla 1E alla 2E fu in realta' "venduto" come "dopo tanti anni abbiamo riflettuto su cosa andava e cosa no, raccolto i migliori suggerimenti dei giocatori, e pubblicato una nuova edizione migliorata". Poi sappiamo che ci fu anche la necessita' di "deGygaxare" D&D, ma pochi, all'epoca, fecero caso a questo aspetto.


Citazione
Se si considera il marketing della 4ed aggressivo immagino cosa si debba pensare di quello di vampiri. il marketing della 4ed aggrediva il regolamento precedente mentre quello di vampiri dava "fondamentalmente" dell'idiota a chi non passava al nuovo modo di giocare...


Vi e' pero' un errore concettuale. Il marketing della 4E si rivolgeva, almeno in parte, al pubblico della 3E che ti aveva sostenuto fino a quel momento. Il marketing di Vampiri si rivolgeva a chi guardava a "quiei poveretti che giocano a D&D" con il naso talmente tirato in su che vedevi il retro della scatola cranica attraverso il vuoto che c'era in mezzo. In tal senso era mirato polto piu' correttamente.


Citazione
Noto che col passare degli anni si tende a distorcere il ricordo del marketing della 3ed. Anche la 3ed aggrediva l'edizione precedente che era retrograda, fatta male, con i manuali usciti senza una logica mentre ora che c'è la wizards si che cambieranno le cose....


Il che coincideva esattamente con i disastri vissuti da chiunque avesse attraversato il periodo Lorraine Williams. Anche in questo caso fu un marketing perfettamente in sintonia con il sentimento degli appassionati di allora. Non dimentichiamo, inoltre, come tra la Wizards di allora e quella di adesso e' rimasto solo il nome.


Citazione
perchè allora il marketing questa volta non ha funzionato? perchè quando Vampiri uscì avevamo 20 anni, quando uscì la 3ed ne avevamo 30 e a quell'età il principio: il nuovo è figo, il vecchio fa schifo" funziona bene. Ora abbiamo 40 anni e questo non funziona più.


A parte che molti ragazzini giocano a D&D/Pathfinder, c'e' allora da chiedersi perche', vista la massa critica di quarantenni, Wizards abbia impostato regolamento e marketing su un target di giocatori di eta' pre-scolare.


Citazione
la maggior parte dei master ora non cambiano regolamento perchè dopo 15 anni non hanno voglia di ricominciare da capo e imparare un nuovo sistema.


Il che continua a non spiegare perche' non dovrebbero esserci ragazzini che si avvicinano al gioco abbracciandone "le frontiere piu' avanzate". Ne', se non ci sono, Wizard abbia deciso di creare un prodotto per una fascia di mercato che non esiste - e di pubblicizzarlo rivolgendosi a essa!

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Il marketing della quarta edizione è stato insultante fin dall'inizio:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,31.0.html

Non era ancora uscito un solo manuale e già stavano insultando i loro clienti.


Ci furono due cose che mi colpirono in quello spot:


La prima fu "progettano un sistema di gioco completamente nuovo perche' le regole per il "grappling" sono involute?? Verranno battutti dai primi che pubblicheranno lo stesso sistema con regole per il grappling piu' accessibili." Dopo due giorni annunciarono Pathfinder.


La seconda fu questa "novita' 'ggiovane" di usare il portatile al tavolo - cosa che personalmente faccio fin dalla 2E, e che non aveva bisogno di un'intera 4E per ottenere miglior supporto da Wizards.


Concordo con le critiche alla rappresentazione monorazziale e stereotipata dei giocatori, e con la mancanza di ragazze al tavolo (e' da piu' di dieci anni che le ragazze, nel mio gruppo, sono in numero pari ai ragazzi), ma diventano considerazioni secondarie rispetto a altri fattori come i "props" per indicare la posizione relativa dei personaggi in battaglia (per il paladino usiamo il tappo a corona metallico perche' "cia' l'armatura"...) - idea, chissa' perche', relegata agli anni '70.

Non hanno neppure considerato il semplice fatto che molti dei 'ggiovani di allora oggi sono papa' che insegnano a giocare ai loro figli (e ci sono molte testimonianze in tal senso in rete) e con un prodotto come il Pathfinder Beginner Box ci stanno riuscendo perfettamente.

Citazione
poi uscì la terza edizione e si sentì il rumore di qualche milione di "click" mentre nella mente di quei giocatori di colpo il sistema di Ars Magica del 1987 - di cui D&D3 era una scopiazzatura - era diventato lo stato dell'arte nel design e la THACO in tre secondi era passata da "gioiello di ingegneria del gioco" a "ferrovecchio"

C'e' da dire che "Ars Magica" era di Wizards, e assai rispettato. Riguardo a trasformare la THAC0 in ferrovecchio, e' stata una delle trovate migliori, visto che ha riunificato tutto sotto l'egida del "Sistema d20".

Citazione
Con un pubblico e un prodotto simile, il design del gioco è davvero l'ultima considerazione. La qualità delle regole di D&D conta, nelle vendite, meno dell'odore della colla della rilegatura. E' tutto nel marketing.

Non so. Pero' e' certo che una ragguardevole fetta di pubblico ha scelto un preciso sistema di regole - quello iniziato con la 3E e oggi portato avanti da Pathfinder. Puo' darsi che la qualita' delle regole non conti in D&D da un punto di vista "esterno e assoluto", ma di sicuro conta per chi gioca a D&D (che preferisce Audi considerera' Peugeot uno dei marchi peggiori del panorama automobilistico, ma chi compra Peugeot ti sapra' comunque sempre dire quali Peugeot sono migliori e quali evitare).


Wizards nel marketing della 4E ha mostrato non solo di non aver capito il suo pubblico, ma di non averlo capito con disdegno e arroganza. Con ottime alternative tradizionali a portata di mano, non e' stato difficile per i giocatori raggiungere la massa critica per "farglielo capire". Spiriti vari di "riconciliazione" e "vogliamoce 'bbene dalla 1E alla 5E" ne stanno conseguendo. Adesso non vedo l'ora di vedere i prossimi spot!  ;D


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E un reparto marketing appena appena sano di mente avrebbe capito che a quel pubblico, non gliela puoi sbattere così in faccia la verità


L'unica "verita'" in tutta la questione 4E e' quella che si e' trovata sbattuta in faccia Wizards: il pubblico che non ha condiviso la"nuova visione" non ha avuto problemi ad andare avanti a fare cio' che gli pareva - senza Wizards.


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Il fatto che nonostante questo la 4a edizione abbia ancora venduto un sacco (dicevano più della terza, ma credo che abbiano fatto un confronto scelto ad arte per ottenere questo risultato, tipo solo le vendite della prima settimana, o considerando il ricavo in dollari e non le copie, o una cosa simile) mostra appunto quanta forza abbia quel marchio.


Non entrero' nel dibattito se vende di piu' la 4E o Pathfinder, ma molti indizi fanno pensare che siano li' li'. A questo punto la domanda sorge spontanea: una 4E che non avesse gettato completamente alle ortiche la 3E e tenuto Paizo come responsabile di Dragon, Dungeon e degli Adventure Path, e con una buona retrocompatibilita', quanto starebbe vendendo? Una mia idea balenga: di piu' - crisi o non crisi. Il design e il supporto sono rilevanti - e' capirne perche' che e' difficile ma cruciale.

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Non capisco, reckall, se le frecciatine sui giocatori speciali siano rivolte a me. Magari son io paranoico :)


No, assolutamente. Ma, personalmente, ritengo che il modo con cui la 4E e' stata presentata sia stato un enorme errore a prescindere dalla qualita' della stessa. Wizards ha esplicitamente spiegato come non era piu' rivolta "a una certa tipologia di giocatori", nonche', disgraziatamente, piu' o meno implicitamente spiegato che il nuovo approccio era "la strada del futuro!". A quel punto tale tipologia "abbandonata", avendo alternative immediate come Pathfinder o i vari prodotti OSRIC, si e' allontanata da Wizard, che ha perso la loro fetta di mercato.


Intendiamoci, io non critico la politica di Wizards "in se'": critico il fatto che quasi subito, e assai goffamente, hanno cercato di riconquistarsi la simpatia degli appassionati "old school" con iniziative come il marketing degli Essentials. Questo mi fa chiedere "ma allora cosa volevano?" Se annuncio che nel mio cinema proiettero' solo un certo genere di pellicole non posso poi lamentarmi se perdo il pubblico degli appassionati di fantascienza e delle mamme che venivano al cinema con i bambini. La prima e' una scelta lecita, la seconda e' solo un'ammissione di ingenuita'.


Tutto questo per dire: personalmente sono sempre stato a favore della liberta' di scelta e dell'autodeterminazione razionale. Questa e' una cosa mia. Oggettivamente, però, spero che questa volta Wizards decida prima che genere di pubblico vuole raggiungere, e, una volta compiuta tale scelta, ne tragga una politica di pubblicazioni coerente negli anni.


Da quanto si legge, sembra che l'esperienza della 4E abbia insegnato a non trascurare/velatamente "datare" (per usare la parola piu' gentile) il pubblico della 1-3E. Questa e' la rotta che hanno dichiarato per il futuro. Se sono seri e, nel caso, se riusciranno a percorrerla e mantenerla, lo sapremo solo aspettando.

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Comunque davvero lo so che la verità fa male


Anche l'insulto errato e gratuito, non dimentichiamolo. Nessuno dira' mai: "Mi ha accusato di questo e non e' vero... mi piace gia' di piu'!" Se mai si ottiene il risultato opposto.


Citazione
ma quelle non sono tecniche per coinvolgere davvero la comunità dei giocatori nella realizzazione di un gioco sono tecniche di marketing per fidelizzare il clienti e non sono nemmeno tanto raffinate visto che ci sono molti blog che le commentano come tali.


Alcuni fanno risalire il fatto che la "edition war" tra 3E e 4E (ma, di fatto, tra 4E e tutte le precedenti) sia stata tra le piu' violente ever proprio al marketing originariamente usato da Wizards per presentarla: "Questo non e' il D&D a cui giocava tuo padre!" ecc... A quel punto molti si sono inchinati come i giapponesi, hanno educatamente augurato buona fortuna al "D&D del futuro per voi intelligenti", e si sono dedicati all'OSRIC o a Pathfinder "che prevedono ancora programmi di integrazione sociale per noi scemi".


Ci sono almeno due indizi del fatto che Wizards si e' accorta molto in fretta di aver fatto una stupidaggine. Il primo e' stato il marketing degli Essentials, che ando' a molestare non solo la vecchia scatola rossa, ma addirittura i disegni dei personaggi classici di "Quest for the Heartstone".


E il secondo e' l'attuale clima di "riconciliazione, vogliamoci tutti bene, in fondo siamo persone che amano lo stesso gioco, non lasciamo che piccole differenze ci dividano, ecco il primo modulo di playtest: The Quest for Mother Theresa!" che permea le iniziative di pre-lancio della 5E.


Poi, intendiamoci, quando mi dicono che la 4E sia stata la versione piu' bellissima per la "creme" dei giocatori intelligentissimi "che capiscono" ci credo anche. Sono solo felice che ci sia stato (in assenza di Wizard) chi ha pensato anche a iniziative socialmente utili per giocatori "diversamente abili" con "bisogni speciali". E che oggi anche Wizards, come Bill Gates, torni a dedicare parte dei suoi sforzi a opere pensate per i "meno fortunati".  ;)

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A me fa ridere  ;D

Considerando l'ignoranza dell'usufruitore di giochi di ruolo medio, questa cosa è una ricetta per il disastro.


Anche dagli dello stupido lo e', eh?  ;)

Citazione
[metaphor time]
Immagina di entrare in un ristorante e dover scegliere gli ingredienti invece dei piatti
[/metaphor time]


Questo non e' difficile da immaginare: i vegetariani e i sofferenti di intolleranze alimentari lo fanno tutti i giorni. E' per questo che i ristoranti con molti clienti (o che voglione vederli aumentare) si premuniscono per poter soddisfare anche le loro richieste.

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Su ENWorld c'e' il riassunto/trascrizione del  primo seminario sulla 5E:


http://www.enworld.org/forum/news/317318-seminar-transcript-charting-course-edition-all-editions.html#post5794568


Riassunto per chi non vuole leggerselo: "Naturalmente la 4E era superbella (perche' mai dovremmo dire il contrario?), ma anche le E 1-3 erano superbelle (e la 4E ci ha insegnato a non dire il contrario), percio' la 5E sara' superbellissima perche' vi incorporeremo il superbello di tutte quante e cosi' ognuno potra' decidere da se' cosa e' superbello".


Personalmente trovo gia' superbello che lascino che siano i giocatori a decidere da se' cosa e' superbello invece che sentirselo spiegare. Che poi riescano a farlo e' tutto un altro discorso. Vedrem.

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Intanto Wizards ristampa pure LA PRIMA EDIZIONE:


http://www.wizards.com/dnd/Product.aspx?x=dnd/products/dndacc/02410000


http://www.wizards.com/dnd/Catalog.aspx


"Per onorare la memoria di Gary Gygax".


Considerando che non lo hanno fatto neppure quando Gygax e' morto, devono sentire di avere molto da farsi perdonare...

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Ma se ci sono tutti questi sostenitori della 4ed mi spiegate come mai negozianti che conosco personalmente si sono lamentati del minor numeo d'acquisti?

perchè dnd3 ha fatto passare la voglia di giocare di ruolo alla gente?


O quello, o la 4E l'ha fatta passare a Pathfinder.

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Vero!
E' passare da nord il problema :D


In realta' lo e' anche passare da ovest.  :D

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Nutro poche speranze sinceramente. Hanno fatto la quarta, piuttosto diversa dalla terza edizione, e ai giocatori affezionati ha fatto schifo. Se vogliono vendere dovrebbero tornare alla 3.X (e infatti si sono ripresi Monte Cook)


Da quanto si legge nelle anteprime vogliono fare una 5E retro-compatibile con tutte le edizioni precedenti, e che permetta ai giocatori di "montarsi" il regolamento che preferiscono. In tal senso, Monte Cook oltre a guidare il gruppo di sviluppo porterebbe la sua esperienza con la 3E (e precedenti: non a caso e' stato tra coloro che ci hanno dato Planescape).


In piu' e' notevole l'affermazione fatta sui Forgotten Realms: consentire ai giocatori di decidere il periodo in cui vogliono giocare (che non e' un brutto modo per aggirare quella porcheria della "spellplague" che ha rovinato uno dei loro IP piu' forti). Ma, ancora piu' di questo, come tale scelta "permettera' a Wizards di avvantaggiarsi dell'ampio catalogo di prodotti arretrati" (altra opzione creativa che l'idea della spellplague aveva nuclearizzato).


Del resto l'attuale filosofia e' "riabbracciare tutti i giocatori e tutti gli stili di gioco possibili". Il che mi porta alla logica domanda "chissa come mai con la 4E decisero di 'sbracciarne' alcuni...?" Ma non credo che avremo mai una risposta ufficiale.

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