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Post - Alberto Muti

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Gioco Concreto / Re:Apriamo un barattolo
« il: 2014-08-21 22:28:11 »
Ok, riporto qua sotto quelle che ho messo su G+:

Mille e una Notti
Io gioco il matematico Behman, e in questa storia sono il GM.
Mattia gioca l'astrologo ficcanaso Kuzaimah, e in questa storia gli ho assegnato il ruolo di Rashid, il capovillaggio impulsivo e collegio. Fabio gioca Danash, il falconiere di corte, e in questa storia ancora non gli ho assegnato un ruolo (siamo solo all'inizio).

Io: Rashid torna a casa, e trova suo figlio Aziz con fra le mani un vecchio barattolo impolverato. Aziz lo guarda, e gli dice che lo ha trovato sepolto in una scatola di legno, nell'oasi vicino al villaggio.
Mattia: Rashid strappa il barattolo di mano al figlio, dicendo "lascia, che sono cose da grandi", e prova ad aprirlo.
Fabio prende un dado dal centro del tavolo, e dice "mi chiedo se il barattolo sia chiuso così strettamente che anche il nerboruto Rashid non riesce ad aprirlo".
Io scuoto la testa, e gli rispondo che no, il barattolo non è così sigillato, e lentamente il tappo impolverato si muove. Tiriamo il dado, e lo tiene Fabio.
Ora è Mattia che prende un dado, e dice "mi chiedo se il barattolo contiene per caso un genio dagli enormi poteri".
Io sorrido. L'idea mi piace, ma ci metterò su le zampe a modo mio. Racconto che dal barattolo esce un djinn dall'aspetto regale, accompagnato da una nuvola dorata che odora di cannella e ambra. (Mattia tira il dado a questo punto, e lo tengo io) Il Djinn però guarda Rashid con rabbia, e lo rimprovera: "Mortale arrogante! Era destino che fosse tuo figlio, e non tu, a liberarmi dalla mia prigionia! Ora ti maledirò, così che tu impari a smetterla di impicciarti nel fato degli altri!"

Fabio sghignazza, e prende un dado. "Mi chiedo se Kuzaimah dimostrerà di essersi accorto della frecciatina, molto poco velata, che Behman gli ha appena rivolto".
Il dado per ora rimane sul tavolo, Mattia ancora non ci dà una risposta.

Ci ho infilato un piccolo omaggio ai nostri personaggi della giocata a INC 2012, con anche Mario Bolzoni e Meg Baker (a cui risparmierei questo Topic XD). spero di essermi ricordato giusto le procedure di 1k1n.

Blood And Honor di John Wick
Il Daimyo ha ricevuto un barattolo di marmellata, di squisita fattura e avvolto in una carta di pregio, ma senza un mittente e arrivato misteriosamente. In quanto maestro delle spie del Daimyo, sono sospettoso e decido di aprire il barattolo personalmente. Decido di tirare.
Formo la mia pool di dadi, basata sulla virtu' piu' rilevante, sui miei tratti e sui tratti del clan [qui salto un po' perche' non ricordo virtu' e tratti, scusate]. Decido di scommettere 3 dadi, togliendoli dalla mia pool, e tiro. Coi dadi che tiro totalizzo almeno un 10, quindi vinco i diritti di narrazione. La prima Verita' e' gratis perche' ho vinto: "Il barattolo si apre".
Prendo poi i 3 dadi che ho scommesso, e li metto di fronte a me, aggiungendo altre tre verita'. In ordine, dico.

- Il colore della marmellata e il profumo particolare indicano che e' stata fatta con le prugne della provincia del monte Yami, che e' nel territorio del Daimyo Fujita.

- Al mio naso esperto, pero', anche lo squisito aroma floreale della marmellata non puo' nascondere il sottile, pungente odore del veleno.

- La fantasia che decora la carta e il modo particolare in cui e' piegata non lasciano dubbi: e' stato incartato da Tsukiko, la Geisha favorita del Daimyo.

Tsukiko, un personaggio del GM, e' nella stanza. Il mio personaggio la guarda senza dire niente, per un istante, poi la indica e dice "Mio signore, nella vostra splendida casa si annidava una serpe".
Il giocatore che interpreta la guardia del corpo del Daimyo solleva la mano e punto l'indice verso il GM, esclamando "Strike!". Questo e' il segnale di un conflitto violento. Nessun altro si unisce, quindi e' un'azione di violenza unilaterale. Tira, e vince i diritti di narrazione. La guardia del corpo estrae fulmineamente la spada e trafigge Tsukiko, inchiodandola alla parete con un fiotto di sangue (perche' siamo in un film di samurai, e quindi e' splatter). Da regole, chiunque venga ferito da una Katana muore istantaneamente. Un PG potrebbe salvarsi sacrificando Onore e rimanendo mutilato, ma Tsukiko non e' un PG, quindi muore.

Il maestro di spie scuote la testa e dice "Idiota! Avremmo dovuto interrogarla!"... pero' tanto posso fare un altro conflitto e dire che trovo su di lei lettere dei suoi contatti, o ordini del Daimyo Fujita, o qualsiasi altra cosa.

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Ora non ho modo di leggere tutto e di rispondere a tutto, ma potrebbe valere la pena di controllare se stiamo parlando della stessa edizione:

Noi abbiamo usato "quella con la rosa in copertina", che in italiano è la seconda mi sa, ma in inglese è la terza!

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Più che in "tutte le partite di gdr", direi in quelle che funzionano bene!

Comunque forse è l'effetto dell'AP: siamo abituati a leggere di AW in questo formato... Ma no, ti assicuro che l'impostazione del gioco è totalmente diversa, e si sente molto.

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Fealoro, io non sono proprio d'accordo... anzi, quella è stata proprio la scena in cui mi sono accorto della distanza - abissale - fra Vampiri e i giochi a cui sono abituato adesso (che per il 70-80% sono PbtA).

In un powered by the apocalypse, se lo fai, lo fai. In quel momento, io stavo cercando di persuadere il PNG e di essere autorevole, per cui quello sarebbe stato il momento esatto di tirare. Anzi, non avrei potuto non tirare!

Ma non solo, c'è qualcosa di più profondo di così, ed è insito nella filosofia del chi tira e perchè tira.

In un gioco come AW, le meccaniche sono il mio strumento, come giocatore, per mettere le mani sul mondo di gioco e avere conseguenze significative. Se c'è uno status quo che desidero modificare ("il muto non si sciacqua dal cazzo") io attivo le meccaniche (tiro) e se ho successo, quello status quo cambia a mio vantaggio ("il muto si sciacqua dal cazzo"). Le meccaniche sono un coltello, e io, giocatore, ho il manico saldo in mano.

Qui no!

Qui non sono io a decidere se e quando tiro. Qui è il GM a darmi l'opportunità. Quando c'è uno status quo che io vorrei cambiare, il GM decide se cambia spontaneamente, senza che io debba usare le meccaniche (ce la giocavamo un po' e il muto se ne andava), se affidarsi "al caso" e farmi tirare i dadi, o se resta così com'è senza che io possa farci niente.

Per il resto... mosse e principi non sono un'esclusiva di AW. La grande innovazione di AW è quella di scriverli in maniera ordinata e coerente, di selezionare quelli adatti alla storia che si vuole giocare, e di mettertele come regole "dure". Ma in generale, sono approcci e "strumenti" che fanno parte della cassetta degli attrezzi di ogni GM, e Simone li ha usati... ma non significa che abbia portato nel gioco la logica, il modo di pensare il gioco tipico dei PbtA.
Stiamo cercando di giocare Vampiri in un'ottica sperimentale, come se fosse un gioco indie che non conosciamo: certo, abbiamo una serie di tecniche e di approcci (tendenzialmente fatti di cooperazione e di comunicazione aperta al tavolo) che vengono dagli indie, e che si stanno rivelando vitali per far girare Vampiri, ma soprattutto ci stiamo attenendo al libro esattamente per com'è scritto, applicando non solo tutte le regole, ma anche tutte le procedure consigliate... e ti assicuro che, come detto all'inizio, la distanza fra Vampiri e un PbtA è concretissima e abissale, anche nella nostra giocata.

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Generale / Re:DW Edizione Italiana - Traduzione Rodomonte
« il: 2013-10-01 23:24:46 »
Ehm... Rodomonte sarà "filologico" nel senso che è stato usato in D&D. Ma era una bestialità anche allora.

Vogliamo guardare alla filologia?

essere un Rodomonte
• Essere uno spaccone, vantarsi della propria forza e del proprio coraggio. Per estensione, fare il prepotente, minacciare o angariare chi si ritiene più debole.

[Fonte: http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/R/rodomonte.shtml]

Per entrare nel territorio che solitamente è quello di Ezio, poi, vediamo chi era Rodomonte...

Il saraceno Rodomonte, re di Sarza, è un personaggio dell'Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo e dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Viene dipinto da entrambi gli autori come un guerriero valoroso dotato di eccezionale forza fisica e di coraggio temerario, ma di natura rozza e violenta. Il suo nome ha assunto l'attuale senso figurato dopo che venne usato così da Manzoni nei Promessi sposi (cap.4).

[Fonte: http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/R/rodomonte.shtml]


Non avendo rispetto per nessuno, anche fuggendo all'inferno bestemmia. Forse nessun altro verso mai ha potuto connaturarlo meglio che gli ultimi due versi del Furioso:
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »

[Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Rodomonte]

Wiki riporta anche che nell'Ariosto sia il protagonista di una "Novella Misogina" che parla dell'infida e meschina natura della donna.



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Gioco Concreto / Re:[AW] nuovo Play Book, consigli??
« il: 2013-09-02 23:01:58 »
Non è solo d'azione, eh :D va a toccare tanti temi interessanti. Ma sì, è un gioco che soprattutto all'inizio da' quel tipo di strumenti ai personaggi.

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Gioco Concreto / Re:[AW] nuovo Play Book, consigli??
« il: 2013-09-02 20:47:29 »
Allora, innanzitutto, se vuoi un playbook detective... ricordati la marmotta! è un playbook "ufficiale", di quelli scritti o direttamente approvati da Vincent, ed è proprio un investigatore. Certo, è anche una marmotta, con le meccaniche per andare in letargo e accumulare riserve di grasso.

Era stata scritta come scherzo, ovviamente, ma a quanto pare in gioco funziona :D Se, comprensibilmente, sei riluttante a proporre ai tuoi amici una marmotta vestita da Sherlock Holmes, potresti provare comunque a trarre ispirazione :D

Detto questo, vengo alle note dolenti. Personalmente (e spero che qualcuno mi smentisca), non sono sicuro che AW sia il gioco giusto per supportare storie di spionaggio e investigazione: nei princìpi, il gioco consiglia di creare personaggi "non troppo complicati", che seguono in maniera abbastanza diretta i loro interessi e impulsi. Nella mia esperienza (1 campagna e mezzo da giocatore, 1 da MC, una spolverata di demo e one-shot), AW non è un gioco troppo adatto a segreti, misteri, cospirazioni e indagini, perchè queste situazioni non corrispondono del tutto agli strumenti che le meccaniche danno ai personaggi. Se un personaggio non sa una cosa, può aprire la mente al Maelstrom e scoprirla rapidamente. Se ha un complicato problema davanti, può sparargli. Anche con un playbook così investigativo, gli altri potrebbero togliergli immediatamente il caso da sotto i denti, risolvendolo a pistolettate, oppure finirebbero emarginati e inutili.

Forse se i tuoi amici vogliono l'investigazione AW non è esattamente il gioco che fa per loro, però ha tanti altri punti di forza molto fighi: proponigli quelli! :D

Ah, e se vuoi una spia... beh, c'è lo Strizzacervelli. Con quello la spia la fai. è anche letale. :D

Spero di non averti demoralizzato, non voglio sembrare troppo negativo, ma forse conviene godersi il gioco per quello che è, o provare qualcos'altro, piuttosto che cercare di spingerlo in una direzione dove non va molto.

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Gioco Concreto / Re:[CdM] Christ College - Brecon Galles
« il: 2013-03-25 16:03:25 »
Ok, do anche io un piccolo contributo...

Innanzitutto, sto amando i toni e le atmosfere di questa storia. Le scene che Mario ci ha fornito con il parroco e con la lezione di teatro mi sono piaciute da impazzire, e anche Isaac e Desdemona fanno scintille. Sono curioso di vedere Ebony in scena, anche, e veder volare qualche maledizione.

Ci ho messo un po' ad entrare nei panni di Bran, ma per me questo è normale. nella prima scena ho lasciato che fosse un po' indeciso, che fluttuasse in giro senza grosse decisioni. Ho l'impressione che sia un personaggio che sì, è attratto dagli altri, ma non li va troppo a cercare attivamente.
Mi è piaciuta la scena con Logan, e ha iniziato a darmi un appiglio forte. Ci tengo, a Logan, e sarà interessante vedere come si evolve la cosa, considerando che ora Logan "appartiene" al potere oscuro... e insomma, questo riporterà l'attenzione di Bran su Desdemona. mi sono accorto che c'è qualcosa di sovrannaturale in lei, e chissà che succederà quando scoprirò che no, quel "qualcosa di sovrannaturale" non la sta uccidendo, ma le sta facendo regalini luccicosi...

Isaac è ancora un enigma: l'ho visto dormire... perchè? non siamo particolarmente amici, sembra. e il marchio della fata che si sta prendendo la sua vita mi ricorda qualcosa... ma cosa?

Ah, e voglio decisamente una scena con Ebony. C'è una cotta da fantasmino eternamente adolescente da portare avanti, qui!

Insomma, un inizio un pelo lento, che davvero (Mario non si preoccupi) per me è lo standard, e tanti interrogativi, che significa tante cose da scoprire e tante direzioni da esplorare... sono curioso!

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Sotto il cofano / Re:Cuori di Mostro in One shot
« il: 2013-03-20 13:18:13 »
McDaldno vende uno "scenario" per MH, ma ha i pg già fatti, che di sicuro funziona bene ma mi piace poco...

Qui a Londra, all'Indie Games Meetup, l'hanno giocato con la giornata del Prom, quindi sì, decisamente, la tua idea della giornata esplosiva funziona. Lavorare sui contatori come suggerisce Simone mi sembra ottimo!

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Di giochi con cui ho davvero esperienza e di cui capisco bene il funzionamento direi che c'è solo Psi*Run. per quello sono sempre disponibile :)

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Gioco Concreto / Re:[Dilemma] Oh, Vienna...
« il: 2013-01-15 18:49:29 »
Riassunto ultra-ultra breve?

Happy ending a sorpresa!

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Dilemma / Re:Dilemma AP - Cogliere l'opportunità
« il: 2012-12-16 15:27:55 »
Altra ala blu all'Appello!

Con una parabola molto simile, prima dedicarsi ad un'altra Chiave bisognosa, poi incontrarne una e innamorarsene, e quella stessa mossa usata nello stesso modo.

Nel mio caso, è arrivata la fighissima ala viola di Paolo Cecchetto a portarmi via Erin. Che poi era giusto così, lui era innamorato di lei dall'inizio. ma non che non mi sia bruciata, lì per lì.

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Gioco Concreto / Re:Piacere di Testa
« il: 2012-12-13 15:00:36 »
come si diceva qualche giorno fa commentando sagas, Put your brain an your heart on the table.

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Gioco Concreto / Re:[Dilemma] Oh, Vienna...
« il: 2012-12-13 13:53:56 »
Arthur già si sentiva come Simon. si sentiva così dalla scena delle Ali dopo la sua seconda Scena con Anna.

ha passato tutta la scena a dire a Simon che doveva intervenire. Simon se n'è andato arrabbiato. Inizia a parlare con Emmanuelle di Anna, e si trova a dire "non posso farlo io, deve decidere lei... Oh. Oh cazzo. la penso come Simon".

è stato il suo primo momento "faccia fra le mani". da lì in avanti è un suo classico della scena delle Ali.
Nella scena della biblioteca ho anche detto un'altra cosa che mi è piaciuta.

"Dobbiamo smetterla di essere così fottutamente schizofrenici. Vogliamo salvarli, non vogliamo interferire. Vogliamo parlare, non vogliamo mettergli le mani dentro, ma poi lo facciamo comunque".

EDIT:

Arthur si è anche incazzato come una Biscia quando Simon ha detto "voi ce l'avete fatta, io no". e lo ha accusato di aver preso la strada facile, che voleva essere un'offesa, anche se non lo pensa del tutto.

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Gioco Concreto / Re:[Dilemma] Oh, Vienna...
« il: 2012-12-13 13:17:40 »


Per un attimo ho avuto una paura concreta della FRIENDZONATA a freddo e senza vaselina...
^^'

Manu, ma mi hai visto in faccia?! :P

Poi ieri sera ero troppo irromantichito :P

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