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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Giulia Cursi - 2014-11-26 17:02:13

Titolo: [MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-11-26 17:02:13
Colgo l'occasione per salvare qui sul forum riflessioni e actual play della campagna "From Russia with love" de Il Mostro della Settimana.
Radunatici tutti, abbiamo deciso un paio di linee guida su che tipo di gruppo fare.
È venuto fuori che volevamo un gruppo itinerante, non legato a un qualche committente e volevamo vederlo girare in un posto che non fossero gli Stati Uniti.
Si è dunque scelta la Russia, un paese immenso, pieno di lande desolate, dove mostri e creature delle fiabe possono fare ciò che vogliono.

Siamo dunque passati a creare i personaggi, ecco l'elenco dei giocatori:

Marco = Custode
Sonia = Anastasia Ortiz "Libuse" - Lo Scrittore (Libuse è il suo pseudonimo di scrittrice - Lo Scrittore è un libretto tutt'ora in playtest. P.S. è figherrimo)
Francesca = Viktor Cohzac - Il Mostruoso (sotto mio suggerimento Fra ha scelto che Viktor è il Vento del Nord - il poveraccio da diversi anni è intrappolato nel corpo di un soldato russo della Seconda Guerra Mondiale)
Anna = Aleksei Alkaev "Lyosha" - Il Mortale (diciassettenne impulsivo e naive)

Io espongo a parte una breve descrizione del mio personaggio. Liberi i miei compagni di gioco di commentare e aggiungere quello che vogliono sui loro pg.
Gli actual play saranno sempre dal punto di vista del mio pg, non saranno riportati tutti i fatti, ma cercherò di ampliare in modo da farvi seguire la trama.
Ogni tanto metterò delle osservazioni su cosa vedo del gioco (è la mia prima campagna seria, dopo una che si è interrotta al secondo mistero) e su varie scelte e decisioni prese da noi.

 
Alina Maximov
17 anni
(Flake - Visionario)
Capelli biondi, lunghi che scendono lisci fino a metà schiena. Occhi blu-verdi, che cambiano a seconda del tempo e pelle chiarissima.
Alina ha un fisico esile che nasconde comunque una certa agilità e nonostante le stagioni veste sempre goth. I suoi abiti vertono in ogni sfumatura di colore scuro, principalmente veste di nero e di colori accesi si concede solo il rosso.
La ragazza è nata e cresciuta a Mosca, o almeno così dicono i suoi documenti, infatti fino a qualche mese prima viveva in un istituto terribile assieme a Aleksei.
I ricordi d'infanzia vertono dal triste all'incubo.
Legame con Aleksei: You went through hell together: maybe a monster, maybe military service, maybe time in an institution. Whatever it was, it bound you together, and you have total trust in each other.
È ormai diverso tempo che Alina sostiene che i mostri esistono e che lei li ha visti, ma nessuno le ha mai creduto eccetto Aleksei.
Anche perché Alina non se ne è assolutamente accorta ma Aleksei ha una cotta terribile per lei.
Legame: Aleksei ha un "crush" per Alina
Un giorno dopo aver scambiato già diverse mail con Anastasia ed aver conosciuto in internet altri che le davano ragione ha deciso di provare a evocare uno di questi mostri.
Legame con Anastasia: You know each other through cryptozoology and conspiracy theory websites.
Alina e Anastasia si scrivono da diverso tempo, unendo le loro conoscenze possono diventare una fonte inesauribile di informazioni.
Tornando al famoso rituale, Alina si è convinta a provare con la magia.
Cercando in internet il "mostro giusto" si è accorta che c'erano tantissimi riferimenti al Vento del Nord, come se avesse iniziato ad andare in giro sulla terra.
La ragazza si è decisa dunque ad evocarlo e di certo non si aspettava di ritrovarsi davanti quest'uomo alto e muscoloso vestito in abiti leggeri.
Legame con Viktor: The signs all pointed to working together. So you found them and now you work together.
Viktor l'ha adottata e ha iniziato a farle da mentore, insegnandole la magia, l'uso delle armi e tante cose sui mostri.
Legame di Viktor: Close relations, or a distant descendant. Tell them which.
Alina non vuole dei genitori, ormai non ne sente più il bisogno, però le piace passare il tempo con Viktor e imparare.
La ragazza non ci ha pensato due volte a seguirlo per lasciare l'istituto, ma è stata categorica nel tirarsi dietro Aleksei.
Non avrebbe lasciato in quell'inferno, l'unica persona che le è sempre stata vicina.
Più tardi è arrivata a Mosca Anastasia, Alina l'ha aiutata ad ambientarsi e girare. Fortunatamente Ani era già ben dentro la questione mostri, altrimenti sarebbe stato complicato gestire una spagnola isterica che si ritrova davanti due ragazzini e il Vento del Nord in persona.

Da tutta la creazione esce fuori un gruppo estremamente interessante e legato da relazioni molto forti.
Aleksei ha salvato la vita a Anastasia e a Viktor. Ani ha sognato la strega che ha intrappolato Viktor in quel corpo.
Viktor stesso si è fermato prima di fare del male a Alek perché nei suoi occhi azzurri ha visto un'innocente umanità che gli ha smosso il cuore.
Anastasia è mezza spagnola e mezza russa, i nonni russi un tempo erano cacciatori. Lei da un po' soffre di incubi tremendi popolati da mostri, la nonna le ha consigliato di tornare in Russia e vedere di ritrovare le sue radici.
Ah, aggiungo che la strega ha intrappolato Viktor perché questi ha ucciso il suo amante, diciamo che allora il Vento del Nord non era proprio buono.

Presto inizierò a postare altro, adoro la creazione iniziale di questo gioco, abbiamo speso un'intera sessione per definire bene i legami e ciò che gira attorno ai pg, come ad esempio Diego!
Diego è un png e è l'agente di Anastasia, il quale al momento pensa che lei sia in Russia a fare ricerche per il suo prossimo libro.
Una scrittrice di successo, col blocco dello scrittore, che va in giro a uccidere mostri drogandosi di caffeina, assieme a un mezzo mostro e due ragazzini...
Cosa potrà mai andare storto?
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-11-26 17:45:26
Per motivi gestionali della campagna e per spammare in maniera incontrollata commenti  dediche tra di noi ci siamo creati una community privata su Google plus.
Lì discutiamo di eventuali modifiche, problemi o altro.
E sempre lì posto regolarmente dopo ogni sessione un piccolo diario del mio pg.
Tenere il diario è molto utile sia a me che agli altri, in primis perché fa bene avere una traccia anche parziale di cosa è successo e se scrivo poi ricordo meglio la fiction.
In secondo luogo posso mostrare ciò che pensa il personaggio in ogni frangente e aggiungere dettagli, perché sul momento tu agisci e il Custode non sempre ti chiede "perché Alina lo sta facendo?", quindi scriverlo poi è un aiuto per sapere cosa muove il personaggio.
Inoltre serve a me perché io sto scoprendo Alina piano piano, pensare che all'inizio la credevo una ragazza goth silenziosa e asociale, invece sta vendendo fuori un personaggio molto diverso da ciò che pensavo all'inizio.

Qui di seguito metto parti essenziali della scheda del pg:

Aspetto: donna, occhi sospettosi, abiti ordinati.

Punteggi:
Affascinante +1
Freddo -1
Acuto +2
Duro 0
Strano +1 (+2 con la mossa "Occhi da Pazzo")

Mosse:

Mente Sospettosa
Se qualcuno ti mente, lo sai.

Amici Su Internet
Conosci un sacco di gente su internet. Quando contatti un amico telematico perché ti aiuti con un mistero, tira +Affascinante.
Con un 10+ è disponibile e ben disposto – può aggiustare qualcosa, decifrare un codice, hackare un computer o trovarti qualche informazione speciale.
Con un 7-9 è pronto ad aiutare, ma ci vorrà del tempo o dovrai farne tu una parte.
Con un fallimento, tagli qualche ponte

Occhi da Pazzo
Hai +1 Strano (massimo +3)

Riguardo questa mossa ho incontrato una piccola difficoltà. Quando l'ho presa non mi ero accorta che negli avanzamenti del Visionario il +1 a Strano si potesse prendere solo fino a portare il punteggio a un massimo di +2. Purtroppo me ne sono accorta la quarta sessione, per cui cambiare mossa mi sembrava... scorretto. Dovevo fare un avanzamento e alla fine ho optato per prendere una mossa da un altro libretto, ma è seguita comunque una discussione tra noi giocatori.
Da regole io non potrei prendere l'avanzamento con +1 a Strano, però discutendone con gli altri si è deciso che se mai vorrò portare Strano a +3 potrò farlo, perché alla fine è stata una svista. Sapendolo non avrei preso quella mossa e ne avrei presa un'altra.
Vedremo andando avanti come si evolverà la questione, potrei non avere mai bisogno di portare Strano a +3, dato che comunque +2 è già un grosso bonus e potrei optare per alzare altri punteggi.
Però ci tengo a scriverlo perché il gioco non è fatto solo delle regole, ma anche dai giocatori e è importante discutere e decidere assieme su certe questioni.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-11-27 11:38:02
Cercherò di riportare anche i tiri di dado, che mosse ho usato e magari le opzioni scelte.
Non ricorderò tutto, quindi accettate quello che c'è. Da stasera cercherò di segnarmi i tiri e le opzioni scelte in modo da fare AP più dettagliati.

La fiction sarà un po' sconclusionata perché ho scritto questi diari per riportare i pensieri del personaggio e, questo personaggio, è un una ragazza un po' strana, quindi non spaventatevi dalla quantità di facepalm e gosh che leggerete.
Anche perché pure gli altri pg ci mettono del loro. XD

Mistero 1: La Falsa Strega

Pagina 1
Maledetti gremlins!
Mi hanno fatto a pezzi i vestiti!!!
Per fortuna ho più di un cappotto, ma quello mi piaceva tanto. Uffa...
Viktor come al solito guida in maniera sconclusionata, dovrebbe imparare a dosare il freno. Ma ho la cintura per cui sono salva. Aleksei invece dormiva tanto bene, poverino, ha dato una bella capocciata!
Poi però Alek mi ha coperto meglio, cioè... mi ha avvolto nella coperta come una mummia. Sono in trappola! È gentile, ma spero non abbia freddo.
E ecco che arriviamo a un bivio, Vik e Ani discutono se andare o no, però la bufera è terrificante e io vorrei potermi cambiare i vestiti.
Finisce che troviamo questo villaggio nel mezzo della tundra. Non che sia una novità in Russia, ma è inquietante lo stesso.
Paese senza nome non segnato sulle mappe di Google... è assurdo, Google è OVUNQUE!
Viktor resta un po' con me nel furgone, mi tiene caldo, mentre gli altri cercano un albergo. Sono contenta quando mi abbraccia, quando provo ad abbracciare Lyosha lui spesso si scansa.
Non so... con Vik è tutto più semplice, anche se ha un umorismo pessimo.
Merita ogni gomitata o pugno che gli diamo io e Ani.

Si. Eravamo in viaggio in mezzo alla bufera, in piena Siberia, dopo aver affrontato dei gremlins che ci avevano fatto un po' a pezzi. Questo è stato l'aggancio. Marco ha voluto provare una cosa un po' diversa dal solito. A me è piaciuto, ha dato una buona idea delle difficoltà che questo gruppo affronta essendo itinerante e senza troppi mezzi. Inoltre sono nate subito una serie di forti dinamiche di gruppo. Viktor che prende e va senza aspettare, Anastasia che cerca la via “umana” e sensata. Aleksei che aspetta di poter essere utile e Alina che cerca soluzioni in internet. Sembrano una versione un po' strana di una famiglia e per questo mi piacciono un sacco.

Una volta dentro l'ostello/locanda mi sistemo con Ani in stanza e le arriva una chiamata.
È Diego... ops...

Diego è un png, è l'agente di Anastasia che sta tra le varie cose aspettando i suo prossimo libro.
Lo aspetta con una certa ansia e sapere che lei è in giro per la Russia non lo tranquillizza.


Mi ritrovo il cellulare in mano e mentre parlo lui si agita. Io mi agito. Anastasia si agita e fa segno che mi vuole uccidere... gosh!!!
EPIFANIA! Risolvo tutto.
(Manipolare 10)
"Diego non preoccuparti, ti tengo aggiornato io. Voglio anche io che Ani ritorni a scrivere! Ma non diciamole nulla, sarà il nostro segreto!!"
Lui si tranquillizza e accetta.
Anastasia mi guarda e so che ci divertiremo un mondo.

Eh Diego sarà un ottimo spunto per il personaggio di Sonia, ma un png ha ben poca presa se è legato a un solo pg. Mi piaceva l'idea che Alina iniziasse a sentirlo spesso e a parlarci, soprattutto perché Diego è molto umano e esterno a tutto il giro dei cacciatori/mostri.

Decidiamo di mandare una selfie a Diego per rassicurarlo.
Ani mi da un bacino sulla guancia e scatto.
Entrano gli altri. Viktor senza bussare come al solito.
Lyosha... mano nella mano con la ragazza della locanda.
...
Mmmm... non mi piace.
Scopriamo che siamo intrappolati e che ci sono dei mostri, evviva, qualcosa da fare.
Cerco informazioni su internet per trovare almeno una macro categoria di mostri da cui partire.
(Investigare un mistero 10)
Scopro che potrebbero essere spiriti della natura o spiriti adirati.
Ad ogni modo il paese stesso è sparito dalle cronache e dalle mappe dieci anni fa'.
La tipa, Veronika, non mente, ma non capisco perché sta appiccicata a Aleksei a quel modo.
Decidiamo dunque di dormire di sotto vicino al camino.

Qui si è iniziato a vedere qualcosa. Alek sei stava vicino a Veronika per far ingelosire Alina, piano geniale da ragazzino... lei si è piccata, ma non so ancora se prova qualcosa per Alek, se lo vede come un fratello o altro. So solo che le da fastidio che questa sconosciuta gli stia attaccata come un koala e lo chiami “eroe”.

Viktor come al solito ha un'idea geniale.
Esce di notte sulla soglia per vedere i mostri.
Io non ho paura per lui più di tanto, è un po' che lo conosco e avendo praticato molto la magia assieme so che è in grado di fare un sacco di cose.
Però mi appiccico alla finestra, voglio vedereeee!!!
Anastasia lo raggiunge, io guardo in giro nel buio.
(Leggere una brutta situazione 9)
Vedo che le ombre sono tante. Tante. Troppe!!
Apro la porta e prendo la spalla a Viktor. "Sono troppi! Tornate dentro!!!"
Adesso posso fare ricerche più approfondite. Non ho tempo di preoccuparmi del fatto che Veronika sembra diventata un unico essere con Lyosha da quanto le sta appiccicato. Mentre contatto un paio di amici su social vari Viktor mi prende in giro.
(Amici su internet 10)
"Smettila di guardarli male. In fondo a te che importa? Non sarai gelosa?"
MAHHHH?!!! Uffa!
Dopo un po' in chat mi risponde Veles (nickname altisonante e pretenzioso per quanto mi riguarda).
Mi dice che ha sentito alcune storie su spiriti della natura adirati.
Se in un luogo una persona si suicida con odio, questo gesto scatena l'ira degli spiriti, i quali iniziano a vagare assetati di sangue.
...
Allegro... Parlo con Viktor e gli dico che sarebbe il caso di dividersi.
Io e lui andremo ad esplorare la foresta durante il giorno, magari usando anche la magia.
Meglio lasciare a Ani e Lyosha il dialogo con il padre di Veronika, magari ne esce pure sposato. Muso!
Però lascio stare e mi stendo per dormire.

Qui ho inserito nel diario il png Veles. Non c'è stato tempo per definire in gioco un png ricorrente per Alina. Però mi piaceva dare un nome a uno dei suoi vari amici e Marco me ne è stato molto grato. Andando avanti con i riassunti vedrete come mi ha ripagato. Veles... maledetto. >.<

Mi sveglio di soprassalto.
Anastasia è a terra terrorizzata e sembra abbia visto un fantasma. Anzi un esercito di fantasmi! Miseria che urlo...
Vorrei fare qualcosa per calmarla, ma non so che fare, a parte prestarle il tablet per annotare l’incubo.
Mi rimetto da una parte e cerco di dormire, devo essere in forma domani. Voglio andarmene il prima possibile da questo posto orrendo.

Qui sono usciti fuori gli incubi di Anastasia, di cui nessuno degli altri pg sapeva nulla. È stato un buon modo per mostrarlo, anche perché se certe cose le tieni segrete a tutti, poi non usciranno mai in gioco.
Così invece Sonia aiutata da Marco ci ha fatto capire, che questi incubi sono un punto importante del suo pg che vuole mettere in campo. E lei ci ha pure preso una mossa sopra per sognare i mostri e ottenere informazioni sul mistero. YAY!
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-11-27 17:08:10
Pagina 2
Il risveglio è traumatico, tutti nervosi, porte che sbattono... OK! Si, mi alzo!
Esco al freddo tutta coperta e raggiungo Viktor, la neve è sempre più alta e attorno al furgone si vedono ancora le tracce dei mostri.
Ormai sono abituata gli sbalzi d'umore di Vik, è come un animale in gabbia e a volte la gabbia risulta troppo stretta. Vuole andare nel bosco per indagare e trovare l'origine di quei mostri, io concordo e decido di andare con lui, in fondo è sempre meglio essere in due.
Mando un messaggio a Alek col cellulare e gli dico “Vado nel bosco con Viktor.”

Ovviamente è partita un'ondata di gelosia da parte di Alek verso Viktor, ma tant'è.
Non ci sono stati tiri da parte mia nella scena perché non vedevo molto da fare, però mi è stata utile per vedere un po' come si relazionano Alina e Viktor, che al momento attuale sono i due personaggi più “mistici” e strani del gruppo.


Camminiamo nel bosco alla ricerca del mostro, ammetto che ho una fifa tremenda. Si, certo, sono con Viktor, però non è che siamo invincibili.
Con cautela osserviamo la neve e le tracce arrivando fino al centro del bosco. Una creatura di fango e detriti si crea di fronte a noi, ma qualcosa non mi convince.
Viktor lo tiene a bada, mentre io uso la magia per vedere i fili che muovono queste marionette, perché sembrano proprio marionette.
Utilizzo una canzone filastrocca che invoca il sapere della "nonnina" delle fiabe, la nonna strega che è sempre pronta ad aiutare i viandanti assieme alle sue due sorelle.
(Use magic – credo di aver fatto 10+)

Finalmente ho potuto descrivere la magia di Alina. Si era detto in creazione che Viktor le aveva insegnato la magia, ma per come la descriveva Francesca la magia di Vik era qualcosa di fortemente legato al suo essere il Vento del Nord. Ho dunque pensato a come Alina ha “interpretato e rivisitato” la magia di Viktor. Beh... favole. Invocare il potere di creature mistiche e soprattutto figure delle fiabe russe, attraverso oggetti e filastrocche inventate al momento o create e imparate. In fondo Alina non era abbastanza inquietante, adesso oltre ad essere una ragazzina goth che ti fissa, hai anche che quando usa la magia canticchia invocazioni al potere della Regina delle Nevi o Baba Yaga... XD

Vedo che fili invisibili sono legati a una figura nella nebbia. Viktor si mette tra me e i mostri dicendomi di andare avanti, però non posso lasciarlo solo così.
Blocco con la magia il mostro.
(Use magic – anche qui se non ricordo male ho fatto un 10+, perché non mi sembra di aver avuto conseguenze)
Corro verso quella figura indistinta e mi ritrovo ai piedi di un albero spoglio. Sul tronco è inciso un cuore con delle iniziali e a terra c'è uno scheletro.
Ecco il mostro... e adesso?
(Investigare un mistero – mi sembra di aver fatto 7-9)
Capisco di dover rompere questo santuario. Sono sola, ho bisogno di aiuto.
Invoco il potere del vento come ho visto fare a Viktor, mi faccio prestare la sua forza per spingere l'albero a terra. Voglio andarmene da questo posto e se necessario lo raderò al suolo!
(Use magic 7-9 – mi faccio un danno)
Nel nome del Vento del Nord richiamo tutti i venti e molti rispondono al mio richiamo, però tra loro ce ne sono un paio capricciosi che non vedono bene Viktor, sento che mi tagliano la pelle opponendosi a me, però l'albero cade lasciando una buca profonda.
Una mano sulla spalla e la voce di Ani. Evviva non sono sola!
La felicità dura poco. Viktor e Aleksei ci raggiungono, ma con loro anche quei mostri di melma.
Tutti cercano di farmi guadagnare tempo. Io mi fermo un attimo a riflettere, perché non ho armi adatte a fare a pezzi uno scheletro, poi mi ricordo di un dettaglio della storia di Vassilissa la Bella.

Qui inserisco due dettagli:
- Il Visionario ha un sacco di armi e la cosa mi fa strano perché aiuta a tratteggiare un personaggio paranoico o comunque strano. Ora immaginate questa ragazzina di 17 anni vestita come una piccola principessa goth, con addosso una 9mm, un pugnale a farfalla e “molti” coltelli da lancio.
- Non è necessario al gioco inserire tanti dettagli come faccio io sulle favole in questo caso, ma siccome tempo fa' mi incastrai nel leggere un sacco di favole russe, ho deciso di sfruttare quelle conoscenze e in fondo è tutto color che aiuta a rendere più dettagliata Alina e la sua magia.


Prendo il teschio della ragazza e tenendolo in mano inizio a "chiamare" Baba Yaga, le chiedo di darmi il fuoco così da scaldare la mia famiglia.
Nella favola la nonna fa dono a Vassilissa di un teschio con dentro il fuoco e quando questa torna a casa, lo sguardo infuocato del teschio incenerisce la matrigna e le sorelle cattive.
(Use magic – credo di aver fatto 10+)
Lo scheletro brucia. Sento il pianto di una ragazza che si allontana.
Sono... stanca, arrabbiata, vorrei fare a pezzi tutto.
Alzo lo sguardo e c'è una folla armata di forconi che mi addita urlando "strega"... SI!
Sono in piedi sopra allo scheletro incenerito, in mano ho il teschio di quella ragazza sfortunata, gli abiti neri e i capelli biondi leggermente fluttuanti per tutta la magia che mi circonda.
Li fisso senza paura. Ne ho abbastanza!!! Li ho appena salvati e loro vogliono darmi al rogo?
Anastasia e Viktor mi difendono insultando quei villici ignoranti e ingrati, poi Ani mi spinge verso Aleksei che è a terra ferito.
Mi avvicino e i suoi vestiti sono intrisi di sangue. NUUU!!! Sono preoccupatissima, ma devo stare calma! So cosa fare!
Viktor mi mette una mano sulla spalla "Guariscilo con la magia come ti ho insegnato."
Annuisco e vado per mettere le mani su Lyosha, prima devo vedere quanto è grave.
Anastasia mi ferma e dice "Sei umana non devi per forza usare la magia."
HEY!!! Mi fate lavorare?! Deciderò io cosa fare!
Alzo la maglietta a Lyosha e... accidenti se è grave! Lo picchierò tantissimo quando starà bene! Ecco che succede ad andare in giro da solo in un bosco pieno di mostri!
Mi prenderò cura di te Alek, vedrai che starai bene. Devi stare bene! Non puoi morire!

In questo punto è stato evidente come Viktor veda Alina come una piccola allieva mezzo mostro, lui trova naturale usare la magia anche per le cose più stupide e Alina adora imparare.
Anastasia invece cerca sempre di spingere Alina verso mezzi più "mondani" ricordandole che è un essere umano.
Io vedo Alina in mezzo a loro due come tra due genitori che ne decidono l'educazione, sarà da vedere chi vincerà.
Per ora vedo che Alina usa mezzi diversi in base a quello che le sembra più efficace e veloce, per cui spesso usa la magia, ma tendenzialmente lo fa nelle situazioni in cui armi e metodi normali non sono applicabili.
Nei giorni seguenti posterò i resoconti del secondo mistero, nel mezzo se avrò altre osservazioni le aggiungerò. ^^


Fine Mistero 1
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2014-11-27 17:27:46
Aaaand here we gooo..

E brava Giulia che ha aperto il post.
Io mi ero ripromessa di non farlo, per non spammarvi troppo. XD
c'ho una brutta malattia.. sono grafomane e faccio wall of text.

Insomma, la nuova campagna di MOTW è partita da qualche settimana ormai.
Come già anticipato i Cacciatori si muovono nella Russia dei giorni nostri, a bordo di un discutibile Van.
Gruppo più eterogeneo non potrebbe esserci, ma proprio per questo ha i presupposti per funzionare.
 

Premessa: Ho quasi finito le opzioni di libretti base utilizzabili (e che mi piacciono) prima di ricadere nel “già fatto”, causa varie campagne con relativi cambi di libretto.

E quando quei pochi che restano vengono adocchiati anche dagli altri, che fai?
Guardi tra i libretti extra pubblicati.
E poi ti ricordi che il caro Domenico ha sfornato dei libretti nuovi nuovi, assolutamente da provare.
E quindi, eccomi qui a interpretare lo Scrittore.
Yay.
 
Quindi, non so nulla di cultura russa. Bene.
Parto dal presupposto che sto già giocando un paio di ometti, quindi ho voglia di fare un personaggio femminile.
Diciamo che mi facilito le cose e decido che il personaggio sarà per metà straniera e cresciuta in altra nazione.
E se ha comportamenti non consoni alle situazioni, chissenefrega. Da dove viene lei è consentito. E poi un punto di vista “diverso” è sempre utile.
 
E così nasce Anastasia Ortiz, in arte Libuse. Per gli amici Ani, Ania, Anita.. insomma, la chiamano come vogliono.
Affondo le mani nei clichè e ne esce qualcosa di interessante, almeno per me.

Ventiseienne, quasi ventisettenne, scrittrice spagnola sulla cresta dell’onda.
Scrive da sempre storie, seguendo il consiglio dei nonni, per esorcizzare i brutti sogni.
Se fai vincere gli eroi alla fine delle mirabolanti avventure, gli incubi diventano solo spunti per scrivere storie divertenti.
Ha fatto il boom con una trilogia di romanzi horror young adult scritti tra i 18 e i 20 anni per una casa editrice minore di Barcellona, ambientati in Russia.  (Autrice di best sellers)
In quel periodo tiene anche un blog in cui pubblica raccontini minori, tramite i vari social media intrattiene rapporti con il fandom e con i lettori in genere. Riceve anche qualche nomination a blog awards e simili, come scrittrice emergente e personalità della rete.
Viene invitata nei talk show e diventa una sorta di vip (tipo gli opinionisti che circolano OVUNQUE, nei programmi televisivi). Giovane, carina, evidentemente vincente e con le idee giuste. Un modello da presentare per attirare i giovani, no?
Si avvale quindi dell’esperienza e dell’occhio lungo di un agente, Diego Miguel Munoz . Bello, fascinoso, sempre impeccabile. Secondo Ani è gayo. E tra loro non c’è mai stato altro che amicizia e lavoro. Tranne tre, quattro occasioni in cui a scorrere nelle vene era più alcool che sangue.. in cui sono finiti a letto assieme. Ahilei, Anastasia non ricorda gli eventi oltre ad aver avuto dei gran brutti hangover il giorno dopo. Voglio dire, niente di strano se hai bevuto troppo e il tuo agente di lunga data ti ospita a casa sua. O viceversa se si ferma a dormire da te per non rischiare di finire contro il primo lampione che gli attraversa la strada.. no?  (Agente che sa il suo lavoro)
Calcando la scia della fama, improvvisa quanto non effettivamente cercata, e le ottime dritte di Diego, Anastasia firma un contratto con una casa editrice Nazionale per una serie di romanzi horror rivolti ad un pubblico più adulto.
Le storie sono sempre ambientate in Russia, nel periodo tra le due guerre, e si basano sui racconti e favole raccontate dai nonni e riguardanti le creature del mito e della leggenda russa. Ma non sono una saga fantasy classica, quanto più una serie di romanzi thriller.
Ha scoperto l'esistenza dei mostri PRIMA di iniziare a scrivere, fin da piccina, ma li credeva solo creature fantastiche.
I nonni, cacciatori a loro volta, hanno lasciato la Russia a metà anni 80, seguendo la figlia che si è trasferita per lavoro e che poi ha improntato la propria vita in Spagna.
Con mamma e papà occupati nel lavoro, a crescere la bimba sono stati quindi i Nonni che, nel più banale dei modi, le hanno tramandato le loro conoscenze raccontando storie mirabolanti di eroi che han salvato il mondo dai mostri, basandosi su eventi vissuti in prima persona, ma infiocchettandoli a dovere per non terrorizzare una bambina piccola e talvolta prendendo spunto proprio dai brutti sogni della bambina. Formando così il suo gusto per le storie orrorifiche.
Alla morte del nonno, per semplice vecchiaia mica robe strane, eredita il suo pugnale. Glielo consegna personalmente, dicendole di farne buon uso. Regalo insolito, di cui una ventenne non ha bene idea di cosa farne.. ma vuoi rifiutare il dono del nonno che sta morendo? No.
Le tornerà comunque utile poi. (pugnale di un cacciatore famoso. Ivan, La Legione)
 
E insomma, tante belle cose fino a quando, la notte del suo venticinquesimo compleanno inizia ad avere seri incubi. Inizialmente suppone di aver dormito male a causa dei festeggiamenti esagerati.
Ma quando gli incubi si ripetono e inizia a passare intere notti in bianco ne parla con la nonnina, che prima ascolta, poi le suggerisce di farsi una vacanza. Di provare a visitare la Russia. Per trovare le radici della famiglia. Classico, no?
Non paga di non riuscire a dormire, perché ogni volta che chiude gli occhi e si appisola ha brutte visioni e sogni inquietanti, sviluppa una dipendenza da caffeina.  (incubi e allucinazioni)
E inizia a ritardare le consegne per il nuovo romanzo della saga. Si è arenata al titolo del secondo capitolo e non c’è verso di andare avanti. A nulla servono le esortazioni di Diego, né le minacce dell’editore se non consegna per tempo. Resta ore e ore a fissare il foglio vuoto. E se inizia a scrivere qualche riga, prontamente la cancella perché quello che scrive è pessimo. (Blocco dello scrittore)
 
A questo punto, è chiaro che debba staccare la spina e con la scusa di andare a cercare fonti sul campo, parte per la Russia assicurando a Diego che tornerà con talmente tanto materiale che le dovranno ampliare il contratto per altri cinque libri!
Si mette in contatto con Alina (la Flake), ragazza conosciuta in rete e con cui ha intrattenuto rapporti sui social e via mail, dandole anche qualche dritta quando la ragazza cercava informazioni sui mostri e creature bizzarre. In fondo, Anastasia tra bagaglio culturale personale e ricerche effettuate per i suoi libri, ne sa abbastanza. Se vuole andare in Russia avere un punto di appoggio e conoscere qualcuno può venirle utile.
Tramite Alina, incontra anche Aleksei  (il mundane) che per pura fortuna arriva a salvarla da un tentativo di scippo quando Anastasia si perde tra le vie di una zona poco raccomandabile, mentre sta andando all’appuntamento con Alina. Il ragazzo entra nelle sue simpatie, solletica il suo spirito di protezione, e diventa anche un suo fan, divorandone i libri.
E i due ragazzini, sono il mezzo per arrivare a Viktor. Lui, il Vento del Nord (il mostruoso), che si rivela essere una figura ricorrente nei suoi incubi e che, tramite le storie raccontate dei nonni è diventato anche fonte di ispirazione per un personaggio ricorrente nei suoi romanzi. Il detective dall’aria maledetta, avido fumatore di sigarette, che non teme di usare mezzi poco convenzionali quando deve trovare risposte e aiutare i protagonisti della saga.
 
Nella speranza di trovare un modo per liberarsi degli incubi che la stanno lentamente consumando e abbracciando l’eredità “del sangue”, si unisce al trio di cacciatori apportando non solo un tocco femminile in più, ma anche il suo fiuto e le sue intuizioni nella caccia. È anche una faccia nota e può essere utile avere un nome conosciuto in certe occasioni. Apre molte porte.
(magri notturni; murder, she wrote; ho letto tutti i tuoi libri*)
 
Non fatele mancare mai caffè forte e bollente e sarà una fonte inesauribile di risorse e risposte.
Caccia per riscattarsi e salvarsi con le proprie mani, ma negli altri tre ha trovato una sorta di famiglia acquisita.




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Ho letto tutti i tuoi libri!
Quando sfrutti il tuo status di autore per manipolare qualcuno, tira +Acuto invece di +Affascinante. Se la persona che stai manipolando è un tuo fan, o se sei riconosciuto come un esperto nella materia di cui stai parlando, prendi +1 al tiro.

I Magri Notturni
Mostri e strane creature hanno popolato le tue fantasie (o i tuoi incubi) da sempre, e su molte altre hai fatto ricerche per scrivere le tue storie. Quando investighi un mistero relativamente a un mostro, aggiungi questa alla lista delle domande che puoi fare:
- Cosa mi ha insegnato di utile scrivere su questa creatura?
Puoi fare questa domanda anche se fallisci il tiro. In quel caso, spiega come il rapporto tra te e quel mostro in particolare sia più profondo di quanto potesse sembrare all'inizio, e quale segreto lui conosce su di te.

Murder, she wrote
Pensare ai misteri in termini di trama e struttura narrativa ti permette di avere un punto di vista unico su di essi, che porta a volte a improvvise intuizioni. Una volta per mistero, puoi prendere il tempo per riflettere su cui che sta avvenendo e tirare +Acuto. Con 10+ prendi 3, con 7-9 prendi 1. Quando pensi a come si svolgerebbe la vicenda se fosse una storia scritta da te puoi spendere una presa per fare una delle seguenti domande al Custode:
- Il mostro sta cercando qualcosa o qualcuno in particolare?
- Chi corre il pericolo maggiore?
- Quale connessione non avevo notato?
- Chi sa più di quanto non ammetta?
- Questo indizio è una falsa pista?
- Questa persona è stata incastrata, o è vittima delle circostanze?



A queste mosse iniziali, attualmente ho aggiunto altre due mosse derivate da altrettanti avanzamenti (un terzo è stato speso per aumentare charm):
- Ottieni una mossa da un altro libretto (premonizione - spooky); il primo avanzamento in assoluto, legato alla scena in cui Anastasia ha il suo primo "incubo pubblico", legato per altro ai mostri che stavano studiando proprio nel primo mistero.

- Ottieni un'altra mossa dello Scrittore (fervida immaginazione); l'ultimo avanzamento fatto in ordine temporale, chè più di una volta si è semplicemente messa a rimuginare e a fare ipotesi e ben si sposa con il concept del pg che ne sta venendo fuori.

Premonizioni
All’inizio di ogni mistero, tira +Strano. Con un 10+ otterrai una visione dettagliata di qualcosa di brutto che sta per accadere. Hai +1 prossimo nell’evitare che si avveri e segni esperienza se lo impedisci. Con un 7-9 vedi immagini offuscate di qualcosa di brutto che deve ancora succedere: segni esperienza se lo impedisci.
Con un fallimento hai visioni di qualcosa di brutto che succede a te e il Custode prende 3, da essere spesi uno a uno come penalità a tiri che fai.

Fervida immaginazione
Riesci a visualizzare perfettamente scene e situazioni nella tua mente. Quando leggi o ascolti la descrizione di un luogo, ti è sufficiente per leggere una brutta situazione.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-11-27 17:48:20
Vai Sonia!

Ci tengo a scrivere che la colonna sonora della campagna è questa: Trololol (https://www.youtube.com/watch?v=oavMtUWDBTM)

Per far capire il tono drammatico. XD
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Francesca Da Sacco - 2014-11-27 18:01:30
Devo l'idea di base del vento del Nord a Giulia, idea che ha fatto il paio con la direzione "fredda" (in senso di vicinanza all'elemento) che volevo dare al mio pg.
Ne è nato Viktor:
in origine era lo spirito del vento del Nord, era malvagio e si divertiva a far smarrire la gente nelle tormente e a farla a brandelli, tuttavia un giorno fece a pezzi la persona sbagliata e una strega si adirò talmente che gli scagliò una maledizione, relegandolo nel corpo di un soldato più morto che vivo.
Era il 1944.
Per diversi anni, Viktor visse come un umano, quasi del tutto immemore di chi fosse davvero, ma con il passare del tempo l'evidenza (Immortale:Non invecchi né ti ammali e ogni volta che subisci danno subisci 1-danno in meno.) e il ritorno delle memorie gli fecero riprendere coscienza.
In qualche modo gli anni trascorsi come essere umano, però, gli hanno fatto cambiare prospettiva, non riesce più a sentirsi davvero mostro, ha sviluppato un istinto di protezione nei confronti degli esseri umani, tanto che ha deciso di proteggerli dai mostri avidi di distruzione (come era lui).
Immagino che, a questo punto, gli ex compagni di sanguinarie bisbocce lo vedano come un traditore.

Ogni tanto la sua parte inumana esce fuori e lo fa sbottare, non è una convivenza serena (inizialmente avevo preso Pure drive: cruelty, ma col consenso di tutti l'ho cambiato al secondo mistero con Debolezza: posti stretti, molto più funzionale), in fondo è uno spirito dell'aria prigioniero in un corpo di carne, ovvio che ogni tanto si senta in trappola e dia di matto!

Usa la magia anche per le cose più semplici e, ovviamente, la parte più divertente della creazione del personaggio è stata proprio capire che tipo di magia usa.
Va da sè che gli ho preso da subito Unholy Strength (usa +Weird per picchiare).
Ho pescato dalle Bestie del Vento di Ushio e Tora per i suoi artigli di vento gelido -Natural Weapon: Base: claws (2-harm hand) +Base: magical force (1-harm magical close) -  le tecniche da dominatore dell'Aria di Aang - per come si muove a metà tra una danza e un'arte marziale - e Marco (il Keeper) la prima volta che ho usato la magia per ampliare i sensi (Magic: fare qualcosa oltre le umane capacità) mi ha descritto una muta di lupi artici lanciati furiosamente in ogni direzione (i miei occhi ed orecchie).

Col primo avanzamento ho aggiunto al quadretto di mosse mostruose Vitalità inesauribile, così diventa davvero difficile tirarlo giù (come da tradizione i miei PG son tutti macchine da guerra).

Le storie di background con gli altri personaggi:

con Aleksei, il PG di Anna, Mundane: Hai perso il controllo una volta, e lo hai quasi ucciso.
Anna mi ha detto perché non l'ho ucciso: guardando nei suoi occhioni di ragazzino hai visto la parte più innocente e incontaminata dell'umanità, ciò che (forse) hai scelto di proteggere, questo ti ha fatto riprendere il controllo.
(mi ha anche creato un certo legame con Lyosha, che vedrò di tirar fuori presto).

con Anastasia, PG di Sonia,  Scrittrice: E' legata alla tua maledizione o alle tue origini mostruose.
Siccome Sonia ha scelto di avere visioni e incubi, abbiamo deciso che nelle sue visioni vede la strega che ha maledetto Viktor, oltre ad aver sognato lo stesso Viktor, prima di conoscerlo. Hanno scoperto nel secondo Mistero (appena cominciato) che la strega che ha intrappolato Viktor è la stessa donna che Ani vede nei suoi sogni.

con Alina, PG di Giulia,  Visionaria: Relazione stretta.
Siccome è una ragazza molto giovane, abbiamo deciso che Viktor è il suo tutore (fortunella) e mentore. Le ha messo in mano delle armi e insegnato a usare la magia. Credo che Viktor la veda, al momento, come un piccolo mostro, più simile a lui che ad Anastasia, per esempio XD
Lei è convinta di averlo evocato, in realtà lui ha sentito il suo richiamo e ha deciso di andare a vedere chi era (che poi è quasi lo stesso, ma è stata curiosità, non costrizione). Non ho indagato per ora sui motivi che gli hanno fatto decidere di diventare il tutore di una ragazzina e portarsi dietro pure un secondo adolescente. Vedremo andando avanti.

Insomma, promette gran bene.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-12-01 10:48:55
Mistero 2: I contratti di Khlamushka

Pagina 1
Sono in casa con Alek, ho notato che ultimamente è molto più tranquillo e meno strano. Tipo mi sta vicino come un tempo e non si ritrae se mi avvicino io. Yay!
Mi fa un panino e mi chiede che faccio. Mah… navigo in internet leggendo di creature strane, storie e possibili avvistamenti.
Non sembra prenderla bene, ma non posso farci niente, mi interessa! Non è mica un lavoro, a me i mostri e le storie interessavano anche prima. Sono affascinanti e adoro le leggende, le fiabe, forse più ora che so che sono vere, reali.

Abbiamo deciso di inserire alcune scene tra personaggi, in modo da vedere come cambiano i rapporti e dare la possibilità anche al Keeper di avere altro materiale su cui lavorare.
Questa scena non è stata lunga o particolarmente significativa, ma ha fato vedere un cambiamento in Aleksei, una nuova sicurezza data dal suo incontro con Veronika (un png).


Sto dormendo felice e beata, quando all’improvviso Viktor mi scuote. GHAAAHHH! La solita delicatezza che lo contraddistingue... >.<
Mi dice che deve andare a prendere Anastasia e tornerà presto, io annuisco e aspetto di realizzare cosa sta succedendo, poi mi alzo e vado a chiamare Aleksei.
Apro la porta dopo aver bussato (non si sa mai che diamine sta combinando un teenager maschio dentro la sua camera) e è in boxer nel letto, mezzo scoperto.
Brutti calzini. BRUTTI! Boxer… OK, momento di imbarazzo/panico.
Mi avvicino dandogli le spalle e scivolo cadendo per terra col sedere.
(Agire sotto pressione, fallimento.)
Che vergogna!!!
Lyosha si sveglia, si alza e inizia a girare praticamente nudo. BWAHHH!

Visto che Viktor va in giro a torso nudo, ovviamente Aleksei non può esimersi dal fare il figo mostrando il fisico.
Trovo carinissimo il modo in cui sia Alina che Aleksei cercano di imparare da Viktor prendendolo ad esempio, anche se lo fanno su ambiti totalmente diversi. XD


Racconto a Alek che Vik è uscito per andare da Ani, poi suona il campanello.
Scendiamo entrambi, io indosso un pigiamone di pile viola con stampati sopra i personaggi del Mago di Oz in versione scheletrica.
Si apre la porta e c’è questo tizio che sembra un commercialista.
Occhiali con montatura fine e dorata, brizzolato, pizzetto, completo, sorriso inquietante.
No mi correggo, sembra il commercialista di un boss mafioso.
Dice che cerca Viktor e che è il nuovo padrone del giro di combattimenti clandestini in cui "lavora".

WHAT?!
Guardo Lyosha e lui guarda me.
Sono le quattro di notte e questo si presenta qui sbandierando a due ragazzini di essere un criminale? C’è qualcosa di strano.
Iniziamo a stargli addosso, nessuno batte me e Lyosha in quanto a curiosità e insistenza.

Fino a quando Viktor non ha adottato Alina, lei e Aleksei sono stati l'unica famiglia l'uno per l'altra. Non si sa com'era l'istituto in cui vivevano, ma di certo era abbastanza orribile da spingere entrambi a scappare.
Una cosa è certa, per quanto siano una coppia improbabile e il rapporto tra loro abbia dei problemi dovuti alla cotta di Alek, assieme lavorano bene, soprattutto se c'è da ficcare il naso.


Uso la magia per bloccare Tizio sul posto, non esiste che lo lascio andare via. Con una filastrocca invoco il Vento del Nord così che l'aria gelida lo intrappoli, so che Viktor sentirà il mio richiamo.
Nel mentre Lyosha riceve una chiamata da Ani e lei ci dice che davanti casa sua c’è stato un incidente.
La aggiorniamo, lei ci dice di capire chi è questo sconosciuto frugandogli in tasca.
Io le parlo attraverso il vivavoce: “Ma allora ho fatto bene a bloccarlo?”
Ani risponde “Come? Cosa? Che state facendo?!”
Cielo, non mi sembrava di aver fatto chissà che cosa… a volte Ani sembra proprio una mamma.
Frughiamo nelle tasche di Tizio e troviamo due pergamene vuote.
OK! Creepiness overwhelming!
Il tipo si sblocca e prende il coltellino a Lyosha, dopo che questi prova a tagliarlo senza riusci, poi mi minaccia intimandomi di non fare più incantesimi su di lui.
Gli tengo testa, per la miseria non indietreggio! Come mi ha insegnato Viktor, lo guardo attirando la sua attenzione e cerco ancora di capire chi è.
Lui prova a tagliarmi, ma evito il colpo.
(Agire sotto pressione, 7-9)
Col cavolo che ti do il mio sangue!! Stai indietro!
Tizio si allontana, ma Alek lo segue per riprendersi il coltellino. Lo sconosciuto allora lo taglia, mette il suo sangue su una delle sue pergamene e se ne va soddisfatto.
Seriamente Lyosha… dobbiamo migliorare il tuo approccio alle creature sovrannaturali e la scelta di priorità.

Nel mentre Anastasia e Viktor avevano avuto un incontro con un'anima dannata, hanno soccorso un signore che era rimasto vittima di un incidente e hanno assistito a un caso di combustione spontanea. Inoltre dopo un breve inseguimento in auto erano anche stati arrestati dalla polizia.
Si la situazione è escalata velocemente.


Siamo svegli ormai e non abbiamo notizie di Vik e Ani da ore. Per fortuna sono assieme e questo ci tranquillizza un po'.
Alek suppone che stiano facendo sesso e mi chiede se sono gelosa di Viktor. MAH?!
Anche se fosse al momento è l’ultimo dei miei pensieri! Il tipo inquietante che era davanti casa e Veles occupano la mia mente, non c'è spazio per le romance reali o inventate.
Il signorino oggi è in vena di stronzeggiare e mi dice di cercare informazioni su internet mentre smessaggia con Veronika.
Io valuto quanto mi costerebbe comprare un portatile nuovo se questo lo rompo in testa a lui, ma ci ripenso dato che il portatile e ciò che contiene per ora valgono troppo.

Qui io e Marco decidiamo di sfruttare il mio tiro per approfondire un po' il rapporto di Alina con uno dei suoi amici online.

(Amici nella rete, 7-9 - ci metteranno del tempo)
Inizio a chattare con Veles, lui è sempre carino con me.
Scriviamo qualche cavolata e gli dico tipo che non so nemmeno dove abita, faccina sorridente.
Lui mi manda delle foto della facciata di casa nostra e dice “io so dove abiti tu”.
CREEPINESS OVER 9000!!!
Gelo, con calma respiro e gli chiedo come ha fatto a scoprire dove abito. “Magia” mi risponde.
Ottimo, ho il mio stalker personale. Come se la mia vita non fosse abbastanza strana.
Dovrei dirlo a Lyosha? Nah… ne parlerò con Ani o Viktor appena li vedo.
Inizio un lungo giro per arrivare al punto e il punto è: sapere se Veles capisce che creatura è quel tipo inquietante. Alla fine mi dice che mi contatterà, perché deve fare ricerche.
Non mi piace questa faccenda, forse è il caso di cambiare indirizzo.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-12-01 14:27:14
Pagina 2
Sono in casa che aspetto la risposta di Veles e penso a cosa fare con lui.
Se ne parlo con Viktor, lui prende e lo va a cercare, con in mente un bel pestaggio vecchio stile.
Se ne parlo con Aleksei, probabilmente prende e lo va a cercare, per poi finire in un qualche casino.
Se lo dico a Anastasia... lei magari ha una soluzione sensata.
La mente vaga vagliando varie possibilità, quando una folata di vento improvvisa spalanca la finestra.
La voce di Vik mi raggiunge dicendomi che lui e Ani sono in prigione e nelle fogne ci sono delle anime in pena legate a dei contratti. Mi intima di fare attenzione a un tizio che lo conosce e che probabilmente è in mezzo a tutto.
JACKPOT!
Lyosha è in giro perché è andato a casa di Ani. Ani e Vik sono in prigione. E io sono sola a casa ad aspettare la risposta di uno stalker, con la certezza che QUEL tizio inquietante che sembra proprio l'uomo di cui parla Viktor (e che sembra anche il Diavolo) tornerà a bussare presto.
Chiamo Lyosha e gli dico tutto, aggiungendo che dovremmo occuparci noi per ora delle indagini e vedere di capirci qualcosa.
Lui mi dice "c'è un tombino aperto qui!". Non faccio in tempo a dirgli "FERMO!" che lui è già partito e la linea andata.
Ma che ho fatto di male?!
Penso un attimo a cosa posso fare per rendermi utile e non restare sola qua ad aspettare il diavolo e decido di andare da Lyosha. Non posso lasciarlo solo e mi avvio maledicendolo in mille modi diversi.

Ero in dubbio su cosa fare, ho guardato le mosse del mio personaggio e pensato a cosa fosse plausibile. Alina non è tipo da gettarsi in faccia al pericolo, a meno che non sia immediatamente necessario per fermare il mostro.
Però a tutti gli effetti andare da Vik e Ani non sarebbe servito a nulla senza essere accompagnata da un avvocato, stiamo sempre parlando di una minore.
Allo stesso tempo restare ferma lì in casa significava solo dare una mossa al Keeper e non mi andava. XD
Per cui ho deciso di mandarla dove avrebbe potuto fare qualcosa, anche solo investigare.


Scendo nel tombino e uso la torcia del cellulare per fare luce. C'è qualcosa di strano, è come se le ombre fossero vive.
(Tiro per orientarmi perché le fogne hanno una mossa personalizzata. Faccio 7-9 e scelgo l'opzione "ti ricordi da dove sei entrata.")
Avanzo e di fronte a me c'è una sagoma scura, la voce di Alek mi chiama. Non mi convince.
Mi avvicino muovendo la torcia sull'ombra con cautela.
(Leggere una brutta situazione 7-9, chiedo se c'è qualcosa che non ho notato)
L'ombra scompare quando la luce la investe, è un'illusione esattamente come le ombre attorno a me. Se non faccio attenzione rischio di vagare per questo posto senza uscirne più.
Sento dei rumori provenire dal tunnel da cui sono venuta, mi nascondo impaurita.

In questo punto Marco cerca di riunirci, anche per non avere sempre tutti i pg separati.

Arriva Lyosha con in braccio una ragazza.
Ma dove le trova tutte queste donzelle in pericolo? Nemmeno il Principe Azzurro inciampa così spesso in donne da salvare!
E tanto per dire questa ragazza non ha gli occhi, sembra le abbiano asportato i bulbi oculari. Follia pura, questo si che è sadico. Parlo un attimo con Alek e sentiamo dei passi, lo prendo e corriamo verso l'uscita, ma è come se i passi fossero sempre più vicini. Arrivati al tombino aperto Aleksei mi molla la ragazza in braccio e fa per andare via. Io quasi crollo, perché tanto per dire... non sono Viktor. Ok essere allenati, ma come si può pensare che riesca a trascinarmi in giro una ragazza in braccio?! Lui mi guarda male e se ne va verso i nostri inseguitori. E rimango sola per la seconda volta.

Anna sfrutta molto le mosse del Mortale che lo spingono a gettarsi da solo in situazioni pericolose, ne esce un personaggio spericolato. Ovviamente questo comportamento poi in gioco porta gli altri pg, come il mio, ad avere delle reazioni consone, come: pestarlo a sangue appena tornerà.

Mi sento disarmata contro ombre e simili, per cui incanto la mia pistola per "santificarla" così magari non sono proprio indifesa.
(Use magic - aggiungo 1 danno e il tag magico)
La tipa non essendo trattenuta inizia a strisciare verso la direzione in cui è andato Lyosha, come se fosse richiamata.
Io la prendo per una spalla e (si mi sono proprio rotta le scatole) la minaccio con la pistola intimandole di restare ferma. Non so ancora se è una vittima o uno dei cattivi, non la lascio andare.
(Manipolare fallimento - tra l'altro poco prima ho preso con un avanzamento la mossa "Reclutatore Oscuro" del mostruoso, che mi permette di maipolare i mostri)
Qualcosa mi afferra per il collo sorprendendomi alle spalle, mi tira su come se non pesassi nulla. È un uomo, ma è come se fosse stato scuoiato e ha anche dei lunghi artigli. Ho ancora la pistola in mano e provo a sparargli, così magari mi lascia andare.
(Spaccare ossa fallimento)
Colpisco il vuoto e per tutta risposta il mostro mi apre il braccio. La pistola cade in una pozzanghera e la stretta al collo si fa' più forte.
(Mi prendo 3 danni)

Nel mentre Anastasia e Viktor stanno vivendo mille avventure alla centrale di polizia, tra poliziotti più o meno raccomandabili e un Diego che si presenta in abiti leggeri come se fosse ancora in Spagna.

Sono nel panico più totale, quando un vento freddo e improvviso ci investe. Viktor torna concreto e colpisce il mostro distraendolo.

Viktor arriva, perché dopo un fallimento in un tiro, il Keeper come mossa dura dice che sente distintamente il cuore di Alina battere freneticamente.
Marco chiarisce bene che Vikto capisce che è il cuore di Alina e che lei è spaventata. A questo punto Francesca dice "ok, use magic, Viktor diventa vento e va da lei."


Torno libera e mi allontano cercando di riprendere fiato, mentre i due si affrontano.
Osservo la situazione e penso che voglio dare una mano a Vik bloccando il mostro, ma voglio anche tenere ferma la tipa.  Cioè... non posso mica farla tornare da chiunque l'abbia trattata a quel modo, è una vittima e se non lo è sarà fonte di informazioni.
Mi serve una magia complessa, ma veloce. Invoco l'aiuto della Regina delle Nevi, rubo il potere del suo tocco gelido per congelare i due.
(Big Magic, Marco mi chiede come requisito di toccare entrambi i soggetti)
Tocco la ragazza senza problemi. Mi giro verso il mostro e lo vedo a terra. Viktor sta sanguinando. Sta sanguinando tanto. Troppo per i suoi standard.
Devo sbrigarmi. Mi avvicino con cautela per toccare il mostro.
(Agire sotto pressione fallimento - qui mi beccherei altri 3 danni perché il mostro mi infilza con i suoi artigli, uso un punto fortuna)
Squilla il cellulare, il mostro stava per arrivarmi addosso con un'artigliata, ma si ferma perplesso. Io sfrutto il momento per gettarmi di lato e con il cellulare in mano vedo che è un messaggio di Veles.
Ottimo mi ha risposto. Momento di pausa temporale e realizzazione della situazione.
Io sono nelle fogne e qui il cellulare non prende, come ha fatto Veles a mandarmi un messaggio?
MA CHI SEI VELES?!

Ecco... si, una domanda che ancora deve trovare risposta; però è una svolta della trama che ho amato molto. ^^
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-12-01 16:14:39
Pagina 3
Viktor sa perdendo molto sangue e io ho appena schivato un'artigliata, la situazione non si mette bene.
Però poi il mostro si gira verso di me e Vik coglie l'occasione per prenderlo alle spalle. Lame di vento e ghiaccio, ed ecco che la testa del nostro avversario rotola ai miei piedi.
Purtroppo sembra che questo non lo fermi. Non sapendo bene come aiutare Viktor opto per una scelta facile, prendo il mio coltello a farfalla e con tutta la rabbia che ho lo conficco nella testa mozzata.
(Spaccare ossa 10+ - decido di dare un +1 prossimo a Viktor)
La quale OVVIAMENTE esplode sporcandomi di sangue e altro schifo. BLEAHHHH!!!
Viktor mi guarda e mi urla di allontanarmi, il tono è imperativo. Sottotitolo: sto per fare qualcosa di estremamente pericoloso, quindi scappa.
Acchiappo la tipa senza occhi e corro via nascondendomi dietro un angolo. Poco dopo sento la voce di Vik che mi chiama.
"Non andare più lontano di così, non voglio che ti perdi."
Occhi a cuoricino. Rimango sempre piacevolmente stupita di quanto sia protettivo Viktor, non sono abituata al fatto che qualcuno tenga a me così. Eccetto Lyosha ovviamente, ma lui è un ragazzino abbandonato a se stesso esattamente come me.
Un vento fortissimo e gelido invade i tunnel, come se una tempesta fosse nata lì.
Dopo un po' tutto si calma e Viktor mi chiama. Lo trovo inginocchiato a terra sofferente, non l'ho mai visto così mal ridotto e mi sento tremendamente in colpa. Però non riesco a far altro che rispondere a monosillabi e chiedergli di raccogliermi la pistola dalla pozzanghera.
Il mio cervello mi dice: Alina, Viktor non è tuo padre e sei grande, fai da sola.
Ma il mio corpo non si muove, riesco solo a stringere la mano di quella ragazza per non farla scappare e seguire Viktor.

È stata una bella occasione per vedere questi due pg assieme, è sempre più evidente come si somiglino in certe cose e tengano molto l'uno all'altra.

Anastasia ci aspetta vicino alle scalette sotto al tombino. È arrabbiatissima e inizia a dare da dire a Viktor.
Io vorrei far notare che siamo feriti, che non è un posto sicuro ecc... ma loro si urlano addosso e non so come fare. Non voglio vederli litigare. ç__ç

Sembrano sempre di più una famiglia male assortita... XD

Racconto in breve cosa è successo con Aleksei e solo quando sentiamo passi di altri mostri tutti si decidono ad andare via.
Entriamo in casa di Anastasia e filiamo in uno dei due bagni, io inizio a costringere la ragazza senza occhi nella vasca. Viktor mi dice che è umana, ma è stata torturata.
Povera Yelena, suo padre ha fatto un contratto con quel tipo e lei deve esserci finita in mezzo. Impiego un po' a riconoscerla anch'io e dire che andavo quasi tutti i giorni nell'alimentari gestito dal padre.
Nel mentre sento Diego che va in giro per casa di Ani e le fa domande su di me. DIEGO!!! **
Finalmente lo incontro! Peccato il momento di cacca!!! ARGH!
Viktor mi ricuce il braccio e usa un po' del suo vento gelido per guarirmi. Altri occhi a cuoricino.
Per fortuna sono talmente stanca e incasinata che non riesco ad arrossire. o a pensare a quanto è intima questa situazione. Il mio cervello stiperà tutto questo da una parte e quando andrò a letto, passerò mezz'ora a morire di tenerezza. Inoltre devo guarirlo!!!
Prendo disinfettante ago e filo e inizio a lavorare. Dovrei seriamente valutare un futuro da infermiera.
Mentre ricucio il mio tutore/salvatore/maestro gli racconto quello che è successo dopo che ha lasciato casa. Non nascondo nulla, gli parlo anche di Veles. Non ho mai mentito a Viktor e non gli ho mai tenuto segreto niente.
Mi guarda, assimila le informazioni e mi dice che ci occuperemo di una cosa alla volta.
Guardo il cellulare, è strano che abbia squillato sottoterra e ci sono almeno sei messaggi di Veles.
Mi ha scritto (come al solito): ciao, cuore, mi chiede se sto bene e ecco le informazioni che ti servono.
L'uomo che cerco è Khlamushka (Tremotino). Lo dico a Viktor, poi scrivo a Veles per scusarmi di come ho reagito in precedenza, con quelle domande brusche. Meglio tenerselo buono finché non decido come agire con lui.
Mi risponde: "Tranquilla, non c'è problema. In fondo dopo quello che hai passato capisco che sei un po' agitata."
...
Spalanco gli occhi e digito: "MA CHI SEI?!"
Bene ora ho paura sul serio, ma proprio tanta!
Nel mentre sentiamo che Anastasia urla felice il nome di Aleksei. È VIVO! SIIII!!! Sospiro di sollievo. Adesso lo uccido. >.>
Viktor esce dal bagno tutto bendato e a torso nudo. Tutto nella norma, è solo il solito esibizionista.

Si, sono successe un sacco di cose, inoltre ci serviva avere tutti i pg in un luogo unico così da fare il punto della situazione, perché lavorano come un gruppo e non avrebbe senso girare divisi senza condividere informazioni. Senza contare che se non si incontrano è anche difficile tirare fuori segreti, o questioni in sospeso.

Una volta lavata, mi metto la tuta che mi ha dato Ani. Celeste... ewww... sembro una caramella. Sono senza trucco e con i capelli biondi sciolti. No, sembro un angioletto. Che schifo.
Prendo il cellulare e esco dal bagno.
C'è un silenzio tombale in salotto e la voce di Lyosha che sta parlando al telefono, quando arrivo abbassa la voce e inizia a nascondersi. Probabilmente sa che potrei pestarlo. Lo ignoro. >.>

In realtà Alek era al telefono con Veronika e le stava raccontando della sua avventura all'inferno, perché era arrivato al centro delle gallerie trovando il covo del mostro. Nel momento in cui ha visto Alina, il ragazzo ha iniziato a zittirsi per evitare che lei sentisse.
È stato un momento molto divertente, soprattutto perché nella stanza non parlava nessuno eccetto lui, impossibile non notare il cambio di tono.
È sempre un po' problematico avere tutti i personaggi in scena, soprattutto se sono quattro. Inoltre avevamo anche un png che girava, c'è stato bisogno di un po' di coordinazione per evitare di parlarsi sopra.
Marco chiedeva a turno a ognuno cosa faceva in ogni frangente, in modo da non lasciare fuori scena nessuno.


Poggio il cellulare sul tavolo e mi allontano. Non lo lascio mai, siamo una cosa sola, adesso però voglio starci lontana. Non sembro io. Non mi sento io.
Vado da Diego che sta preparando panini, gli tiro la maglia.
"Ciao Diego."
Vocina bassa e triste.
Lui si gira, grida il mio nome, mi abbraccia stretto e mi da un bacio in fronte.
EEEHHH???!!!
Mi blocco, rigida come se fossi un menhir. Poi realizzo: Diego uomo figo da paura, simpatico e allegro... si ma è gay, me lo ha detto Ani.
Oh, allora tutto ok cervello. Mi riavvio come un pc dopo lo standby.
Parte una sequela di discorsi seri.
Anastasia si arrabbia con Viktor perché è impulsivo, gli dice che dovrebbe invece imparare a comportarsi in maniera più accorta visto che è il mio tutore. Poi aggiunge roba su tutti, fino ad arrivare a un culmine in cui ci dice che sono mesi che ha incubi con mostri vari e non riesce a dormire. Diego e Alek l'abbracciano teneramente.
Io non mi muovo, sono troppo depressa/impaurita/stressata.
Poi Anastasia ci chiede perché cacciamo i mostri. Io... io sbotto e dico che anche volendo non avrò mai una vita normale, non è colpa di Viktor se sono circondata da mostri o se loro mi cercano. Indico il cellulare. Era così anche prima, solo che ora ho trovato altre persone oltre ad Alek che non mi considerano pazza.
Voglio che le persone sappiano che i mostri esistono, voglio che sappiano difendersi da loro e che io debba intervenire solo se non sono in grado di affrontarli.
Non mi servono i ringraziamenti o altro, aiuto chi ha bisogno.
E nonostante tutto questa vita è nettamente migliore rispetto a quella che avevo prima. Anastasia non può capire del tutto.
"Tu non sei cresciuta in un istituto russo, io lì non ci torno per nessun motivo."
Lyosha è con me, non ci torneremo. Guardo Viktor, però non è che abbia voglia di vivere da latitante, quindi appena possiamo sistemiamo tutto.

Sonia lo ha fatto per chiarire un po' gli obiettivi di tutti i personaggi, non credo di aver dato una risposta chiara, sinceramente non sono ancora certa del perché Alina sta facendo tutto questo, probabilmente vive alla giornata. So troppo poco ancora di questo personaggio, forse tra un po' avrò una visuale migliore sulle sue motivazioni.

OK! Tutti tranquilli. Si parla del mostro e dico tutto, Ani prepara una bacheca di sughero e facciamo lo schemino stile Criminal Minds.
Khlamushka sarai fermato!!!
Pensiamo e viene fuori che probabilmente la strega che ha imprigionato il Vento del Nord in un corpo umano, è collegata a Khlamushka. Il motivo è che Viktor non ha mai avuto a che fare con lui, quindi perché dovrebbe essere venuto a cercarlo?

Qui Sonia ha speso una delle sue prese per poter notare collegamenti, ricevendo queste informazioni. (Presto prenderò la mossa "unire i puntini" così lo farò anche io u.u)
A questo punto decidiamo che Viktor e Anastasia raccontano agli altri, che la strega che ha fatto la maledizione su Viktor è la stessa che ha reso un mostro la ragazza del mistero precedente. Inoltre Ani la sogna quasi tutte le notti, mentre combatte con Viktor.


Resto sola con Aleksei. Sono in piedi vicino al tavolo, il cellulare ancora lontano.
Alek si avvicina, mi tocca con un dito la spalla.
"Hey... lo sai che non permetterei mai a nessuno di bruciarti, anche se sei una strega."
Io mi avvicino a lui, non mi piace questa distanza che tiene.
"Non lasciarmi più indietro Lyosha!"
Mi trema la voce. Ho avuto una paura tremenda per lui.
Si scusa, sono quelle scuse corredate da sguardo da cucciolo che riserva solo per le situazioni serie. Lo abbraccio forte, sento le sue mani che mi toccano la schiena, poi si staccano, poi mi toccano ancora. È impacciatissimo.
Io ignoro la cosa, non voglio farlo sentire più a disagio.
"Non andare avanti da solo Lyosha, perché se poi non torni io che faccio?"
Occhi serrati, che se lo guardo lo so che poi mi scende la lacrimuccia e non voglio fare la ragazzina frignona!
LYOSHAAA!!! Mi farai morire di crepacuore. >.<

Giulia qui ha deciso di sfruttare la cotta di Aleksei per farlo sentire un po' in colpa e dare una smossa al rapporto tra lui e Alina, così da dare anche spunti a Anna. Lo scemo ha promesso a Alina di non fare più azioni impulsive, ma sappiamo tutti che le farà. Anche perché altrimenti Anna dovrebbe smettere di usare metà delle mosse del Mortale... XD

Momento di calma. Mi guardo attorno e penso che mi serve una mano. Acchiappo Diego e me lo metto vicino, avvio il portatile e gli spiego la situazione facendogli vedere la chat con Veles.
"Diego tu sei l'unica persona in questa casa che sia del tutto normale e che non abbia mai avuto a che fare con mostri o magia. Mi aiuti a risolvere questo problema?"
Occhi cucciolosi, azzurri e limpidi. Lui felice mi dice si, ma mentre capisce l'andazzo si fa sempre più preoccupato.
"È uno stalker, denuncialo alla polizia!"
Io lo guardo con una faccia mesta.
"Si, però temo che non sia una persona. Credo sia una creatura sovrannaturale."
Lui mi fissa spaventato e gli racconto del cellulare che squillava nelle fogne. Perdo un po' di tempo a calmare Diego, perché inizia a elencare tutte le possibili motivazioni per cui il cellulare poteva comunque prendere sottoterra, parlando di campi elettromagnetici e altro.
Nel momento in cui siamo entrambi lucidi, mi faccio aiutare a scrivere a Veles.
Anastasia legge da sopra la mia spalla e inizia a commentare dicendo che potremmo hackerare il pc di Veles per scoprire chi è. Aggiunge anche dei commenti per provocarlo come "vedremo chi è questo maleducato che spia ragazze innocenti".
Squilla il cellulare di Diego e lui ce lo mostra.
"Fossi in voi non lo farei. Veles"
Io mi giro di scatto verso il portatile e digito.
"MA LO VEDI CHE SEI CREEPY?!"
Bwahhhhh!!! Paura!!!
Anastasia con una cingomma copre la webcam e il microfono, poi parliamo un attimo. Lei si scusa per avermi dato addosso e dice che comunque se Veles mi ha aiutato finora e è stato gentile, forse chiudere del tutto non è la scelta migliore.
Io le dico che non voglio tagliare i ponti con lui, ma ho paura. Dentro di me penso che è davvero scorretto, lui sa tutto di me, io no.
Viktor usa la magia per vedere attraverso gli occhi di Veles, non dice nulla, però sa che lui è vicino a me. Lì.

Sarà interessante vedere la prossima sessione che succederà, anche perché Francesca ha fatto notare che tutti si sono sfogati, mentre Viktor ancora no e ha un sacco di cose da tirare fuori.
Sono molto curiosa, ad ogni modo il mistero è quasi alla fine, perché tra un tiro e l'altro sappiamo che mostro è e che per fermarlo dobbiamo cancellare il primo contratto che ha fatto, cioé quello che gli permette di restare nel mondo mortale. Si prospetta una grossa magia. ^^
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2014-12-03 01:42:20
ANASTASIA POINT OF VIEW.

Meanwhile, in Moscow..
Fallisco miseramente il tiro di inizio mistero (premonizioni) e do tre prese al keeper per darmi un -1 ai tiri.



È una mattino innevato quando Viktor e Anastasia si danno appuntamento in un bar del quartiere in cui vive il Vento del Nord, per fare quattro chiacchiere tra amici, qualche giorno dopo la stremante avventura a Cecilia.
Siccome sono due scemi in singolo, in coppia possono anche essere peggio.
Tanto Anastasia è imbacuccata e avvolta in strati e strati di calda lana, così Viktor se ne sta in maniche di camicia in attesa davanti alla vetrina del bar.
Dopo uno scambio di battute entrano e si accomodano in un tavolino un poco appartato, ordinano due caffè (che sono immancabili se c’è Anastasia nei paraggi) e poi a modo loro affrontano il discorso della visione congiunta, avuta qualche giorno prima.
Viktor, senza troppi giri di parole, dice che sa di aver condiviso una visione con lei e le spiega che la donna che hanno visto promettere vendetta alla giovane “strega” è di fatto la Strega che lo ha maledetto e rinchiuso in un corpo umano. E Anastasia conferma che sì, sa di aver condiviso con lui la visione e ammette di conoscere la donna. Sono mesi che la sogna, così come sogna spesso lui, mentre si danno battaglia. Non era certa fosse lei ad averlo maledetto, ma sapeva che di certo non c’era un rapporto idilliaco tra i due.
Già che dice di averlo sognato, ammette che lui è una fonte di ispirazione per uno dei personaggi portanti dei suoi libri.
Sì, è vero che prende spunto dal Vento del Nord. Ed è il motivo per cui ogni tanto lo osserva e prende appunti. Peccato che lui non lo sapesse proprio, o non avesse collegato sé stesso al detective, fatto sta che la notizia gli gonfia non poco l’ego.
Eh.  Uomini.
Gli rivela anche che nei suoi confronti a volte è diffidente, perché non sa come prendere la sua natura mostruosa. Non sempre capisce cosa lo muova e trova difficile fidarsi del tutto di qualcosa che non comprende.
Parlare tranquillamente, davanti ad una buona tazza di caffè, ad ogni modo, fa sentire più vicini. La magia della caffeina. Anastasia riesce anche a non insultare Viktor e lui riesce a non essere irritante. Alla fine risulta essere una buona mattina.

La casualità (e il keeper che inizia a sfruttare le mosse) vuole che la notte stessa, una volta riuscita a prendere sonno, Anastasia si ritrovi improvvisamente nel salotto della casa che Viktor condivide con Alina e Aleksei.
La casa apparentemente immersa nel silenzio del sonno. E lei, come una babbea, se ne sta in piedi al centro del soggiorno.
Il dubbio di essere diventata sonnambula, oltre che incapace di fare un sonno tranquillo da mesi, le attanaglia lo stomaco.
Ed è mentre si guarda attorno, incapace di capire e di ricordare come è arrivata lì, giacché vive dall’altro capo della città, che suonano il campanello.
In piena notte. Il campanello.
Può essere solo un’emergenza. E visto che in soggiorno non c’è nessuno, si avvia alla porta per aprire e vedere chi è. Tende la mano per girare la maniglia, ma non riesce ad afferrarla. L’attraversa come un fantasma può passare tra i muri.
Nemmeno il tempo di andare troppo nel panico, che di lì a qualche secondo Viktor emerge dalla zona notte e si avvicina alla porta. Pare non notare proprio Anastasia, che cerca anche di rivolgergli al parola, e le passa attraverso per andare ad aprire l’uscio trovandosi, così, di fronte ad un uomo di mezza età, con occhialini da vista tondi e pizzetto a punta. Ha un’aria tutt’altro che raccomandabile. E pare conoscere bene Viktor a cui si rivolge con naturalezza.
Ad Anastasia arrivano solo brutte vibrazioni.
La situazione, se già di per sé è strana perché è incorporea e invisibile nel soggiorno di  Viktor, diventa pesante perché vorrebbe esprimersi ma non può.
Non la vedono e non la sentono, e per una persona abituata ad esprimersi senza limitazioni e a fare della parola il suo punto di forza è traumatizzante.

Anastasia si sveglia in un bagno di sudore, nel proprio letto.
Solo il tempo di infilarsi le pantofole, correre al pc portatile per appuntare il sogno e poi chiamare Viktor, credendo di aver assistito ad un avvenimento contemporaneo e quindi dargli supporto e temporeggiando per lui. E finendo, invece, per svegliarlo.
Ovviamente il Vento si preoccupa, chiede ad Anastasia cos’ha visto e dopo il riassunto agitato e nervoso della scrittrice, le dice che va a prenderla per farle passare la notte da loro.
Sentirla agitata deve aver agitato anche lui, in qualche modo, e gli ha fatto sorgere l’istinto di non lasciarla da sola dopo il brutto sogno. Sarà da lei in men che non si dica.
In fondo sa anche essere carino. Un irritante uomo delle caverne con il cuore tenero, nonostante lui continui a sostenere di essere il gelido e duro vento del nord.

Il tempo di avvisare Alina e di prendere le chiavi del suo discutibile van, e Viktor è in viaggio in direzione della palazzina in cui vive Anastasia, che nel frattempo ha approfittato per fare una doccia e cambiarsi.
Quando suona il campanello, la scrittrice apre senza nemmeno controllare. Una dimostrazione di fiducia non da poco. O forse di avventatezza, chissà.
Ed è mentre scambiano convenevoli di rito, prima di dirigersi assieme al van, che il telefono della scrittrice suona.
A quell’ora - e con la suoneria personalizzata, può essere solo Diego. Chiama per sentire come sta la sua cliente, per fare conversazione. In piena notte. Anastasia cerca di liquidarlo in fretta, sorvolando sul fatto che non riesce proprio ad andare avanti con il libro.
E tra una risposta all’interlocutore dall’altra parte del telefono e un’occhiata a Viktor per invitarlo ad avviarsi, che tanto lo segue a ruota e chiude casa, dalla strada sotto casa si sente prima uno stridio di gomme, un grido e il rumore di un veicolo che si è andato a schiantare.

Inutile dire che la telefonata viene chiusa in fretta e furia, e che Viktor e Anastasia si scapicollano di fuori.
Viktor è più veloce e arriva sul punto dell’incidente, a poco più in là del portone di casa di Anastasia, per primo.
Davanti agli occhi gli si presentano una figura umana rannicchiata in mezzo alla strada ghiacciata e un’auto schiantatasi contro un lampione, che ora va ad intermittenza. L’autista è rivolto sul volante, apparentemente vivo, ma privo di sensi. Anche l’uomo in mezzo alla strada è vivo, trema e farnetica.
Viktor non ci pensa su - ma dai?, ed estrae l’autista dall’auto, portandolo sul marciapiedi e usando il proprio giaccone per accomodarlo meglio. Il tempo che anche Anastasia arrivi sul posto e Viktor sta già correndo in mezzo alla strada per recuperare anche il tipo farneticante - e che poi riconoscerà come il proprietario del negozio in cui lui e i ragazzi vanno spesso a fare la spesa. Lo affida alle cure di Anastasia, che sta già chiamando la polizia per segnalare l’incidente e prova anche a dire che in caso di incidente è anche il caso di lasciare i feriti dove sono, ma non fa in tempo a dirlo che il cacciatore corre verso un tombino aperto, in mezzo alla strada, e ci si tuffa dentro. Sta seguendo una non ben definita pista.
Anf. Che fatica essere una cacciatrice con dei compagni avventati!
È un mini infarto in canna ogni volta che fanno un passo, sono come bombe ad orologeria.
Non sai quando, ma sai che prima o poi faranno qualcosa che ti farà preoccupare a morte, senza spiegazioni.

Mentre Viktor si improvvisa speleologo, Anastasia si occupa dei due incidentati e avvisa i ragazzi, che sono rimasti a casa.
Sceglie di telefonare ad Aleksei, che risponde dopo qualche squillo, e mentre lei avvisa che c'è stato un incidente davanti a casa sua e tra il prestare soccorso e infilarsi nei tombini ci metteranno un poco a tornare a casa, Alek le riferisce che a casa loro c'è un tipo discretamente losco, che cerca Viktor.
Il primo suggerimento, dopo aver appurato che è lo stesso tizio visto nel sogno, è quello di frugargli nelle tasche per vedere se nel portafogli ha qualche documento utile a riconoscerlo. Nel mentre, di sfondo si sente Alina che chiede se ha fatto bene a “bloccarlo”.
Inutile dire che la scrittrice resta non poco perplessa. Ma cosa combinano quei due, da soli? E quanto abuso di magia e energie fa Alina? Non va bene. E non va bene che quell'uomo sia in casa con i ragazzi da soli. Però sanno badare a loro stessi, questo è certo.
Riagganciato il telefono, Anastasia passa il proprio giaccone al negoziante, che è sporco e infreddolito. Ha l’aria talmente spaurita che Ani suppone sia in fase di shock post traumatico per l’incidente scampato.

Mentre spera che l’uomo si calmi, si guarda attorno (leggere una brutta situazione). È più forte di lei la necessità di capire la dinamica dell’incidente. (indagare il mistero)
È evidente che la macchina abbia sterzato proprio per evitare il negoziante, che ha attraversato la strada di corsa stando alle impronte, e a causa del fondo stradale ghiacciato abbia perso il controllo del veicolo andando ad incocciare contro il lampione. E grazie ad un cumulo di neve a bordo strada, ha anche attutito l’urto. Certo è che se un uomo di una certa età si mette a correre in mezzo alla strada, senza guardare, forse c’è un motivo.
Tra una ficcanasata, Viktor che si tuffa nel tombino per seguire chissà che pista e una domanda mirata all’uomo, Anastasia deduce che stava scappando da qualcuno. O qualcosa.
E a quel punto inizia a parlare con l’uomo, sperando intanto di calmarlo. In fondo l’incidente non è stato grave. La polizia sta arrivando e anche l’ambulanza. Insomma, ci saranno presto soccorsi. Quindi perché non le dice cos’è accaduto così può aiutarlo a spiegare alla polizia? Eh? Stava scappando, da chi? Perché? Peccato che l’uomo sia così spaventato che quello che ne ottiene sono frasi sconnesse e informazioni frammezzate. Ha fatto un patto con qualcuno che ora vuole saldare il conto. E a quanto pare è un conto salato.
Se è un usuraio lo si denuncia, quindi Anastasia insiste. Se gli serve aiuto non ha che da chiedere. E lui starebbe anche per dire di più, forse la faccia della bionda un po’ di fiducia riesce a smuoverla.. ma l’uomo prende fuoco.
Improvvisamente.
Autocombustione, lì in mezzo alla strada.
E Anastasia non sa che fare.
Da sola, alle prese con un tipo svenuto, uno che prima straparla e poi prende fuoco all’improvviso come un cerino. Non ce la può fare. E l’odore di carne che brucia, che nonostante cerchi di soffocare le fiamme non riesce ad ottenere altro che un giaccone bruciacchiato, è nauseabondo e al contempo ricorda i BBQ fatti in spiaggia.
Cielo, che schifo.
Ha un principio di attacco di panico con relativa nausea e proprio in quel momento Viktor risale dal tombino, con la maglia strappata e macchiata di sangue, ma apparentemente senza ferite.
Il Vento le dice che ci sono anime in pena che vagano nelle fognature. Ani non ha nulla da aggiungere, che quel che è successo lì lo può vedere da sé, a parte assicurare di non aver fatto altro che fare domande e l’uomo si è infiammato da sé.
Che panico!

Non bastasse lo shock della torcia umana improvvisata, si iniziano anche a sentire le sirene della polizia.
E siccome in preda al panico Anastasia ha il pensiero laterale che singhiozza e le suggerisce soluzioni scavezzacollo, conviene Viktor a salire nell’auto incidentata ma ancora funzionante, mette in moto e parte a tutta velocità, facendo un’inversione di marcia che nemmeno Vin Diesel in Fast & Furious. Finendo per farsi inseguire dalla polizia, ormai nei pressi dell’incidente.
Sig.
E l’unica spiegazione che sa dare a Viktor che le chiede cosa sta facendo, è che con un uomo bruciato vivo come fanno a spiegare cos’è successo e a farsi credere?
Non c’è verso di convincerla a separarsi, per riuscire a far scappare almeno uno di loro mentre l’altro attira la polizia, che per altro è alle loro calcagna.
A mente un poco più lucida, secondo Anastasia ha più senso se si fanno prendere entrambi. Ammettere il momento di panico sarà meno complesso che spiegare come mai uno dei due è scappato. E soprattutto non vuole stare da sola ancora. Ché, ogni volta che la mollano a sé stessa succede un casino.
Come ora.
In fondo, se Viktor non se ne fosse andato per i fatti suoi, non si sarebbe impanicata davanti ad un processo di autocombustione e non avrebbe fatto quel casino! Ecco.

A dire il vero la decisione di rubare la macchina e poi di farsi prendere dalla polizia è stata la conseguenza di un -1 ad agire sotto pressione, quando il keeper ha sfruttato una delle sue prese. ollè! Però è stata molto divertente la scena.

E, di fatto, a questo punto noi sappiamo che c’è qualcuno che fa patti in cambio di pagamenti sostanziosi (tipo la vita altrui), che ci sono anime erranti e che qualcuno cerca davvero Viktor.


[continua]
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Anna Koprantzelas - 2014-12-03 17:44:34
Aleksei "Lyosha" Alkaev (soprannominato da tutti "bellosguardo", "belle ciglia", "bella bambina" o "signorina"... Sì, verranno aggiornati man mano che ne arriveranno altri... =.=)

(https://40.media.tumblr.com/04ee9b5908d2de8034d707ed8f7a76e4/tumblr_mmxczx4ppE1r7ortko1_500.jpg)

Umano

Ragazzo, viso ridente, abiti casual.

Affascinante: +2
Freddo: 0
Acuto: -1
Duro: +1
Strano: +1

Non Preoccuparti, Vado a Controllare
Ogni volta che vai in giro per conto tuo per controllare un luogo (o qualcosa) di spaventoso, segna esperienza.

Fidati di Me
Quando dici la verità a una persona normale per proteggerla dal pericolo, tira +Affascinante. Con un 10+ farà quel che le dici di fare senza domande. Con 7-9 lo farà, ma il Custode sceglie un’opzione fra:
•  Prima ti fa una domanda difficile.
•  Esita e vacilla per un po’.
•  Ha un’idea “migliore”.
Con un fallimento, penserà che sei pazzo e magari anche pericoloso.


Cosa Potrà Mai Andare Storto?
Ogni volta che ti butti nel pericolo immediato senza prendere precauzioni, prendi 2. Puoi spendere le tue prese per:
•  Infliggere +1 danno.
•  Ridurre il danno subito da qualcuno di 1.
•  Avere +2 prossimo a un tiro per agire sotto pressione.




Aleksei Alkaev, per gli amici Lyosha, è un diciasettenne russo, cresciuto in orfanotrofio.
Capelli scuri ed occhi azzurri adornati da delle luuuuunghissime ciglia, espressione sempre allegra e vivace. Veste fondamentalmente con le prime cose che gli capitano a tiro. E' sempre allegro e scherzoso, "un po'" avventato ed irresponsabile.
Ha passato l'infanzia in compagnia della sua migliore amica Alina, è stato il primo a credere ai suoi racconti sui mostri ed ha iniziato ad accompagnarla in varie peripezie all'interno dell'orfanotrofio.
La vita lì non era facile ed i due hanno trovato sostegno l'uno nell'altra ma, con il passare del tempo, per Aleksei Alina è diventa qualcosa di più di una semplice amica. Se prima erano molto affettuosi l'uno nei confronti dell'altra le cose ora sono un po' cambiate, poiché Lyosha non riesce a non imbarazzarsi a morte ogni volta che Alina cerca un po' di contatto fisico!
Tramite Alina Lyosha ha conosciuto Anastasia e Viktor.
Quando quest'ultimo ha deciso di adottare Alina lui si è intrufolato nel retro del suo camioncino e si è fatto trovare a casa loro qualche giorno dopo.

Così è iniziata questa fantastica ed emozionante nuova vita da cacciatore di mostri accompagnato dalla fedele mazza da hockey, il coltellino svizzero ed il bellissimo motorino( http://img715.imageshack.us/img715/1314/dscf1667e.jpg ) !

Legami con Alina: Mi piace molto. Abbiamo superato la vita nell'orfanotrofio insieme.

Legami con Viktor: Una volta ha perso il controllo e mi ha quasi ammazzato. L'ha fermato il mio sguardo innocente. L'ho salvato per caso da un mostro!!! Perché sono figo!!!

Legami con Anastasia: Le ho salvato la vita da un deliquente dandogli una mazzata in testa!!! Sono ancora più figo!!!! Leggendo i suoi libri ho realizzato che i mostri sono reali. E' la mia autrice preferita!
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2014-12-05 19:04:39
[< continua]
 
E quindi riprendiamo la sessione con i nostri baldi eroi vengono portati alla centrale di polizia, tenuti separati in due salette diverse.


L’impressione di Ani è di essere finita in un film d’infimo livello, sullo spionaggio.
La stanza in cui è tenuta lei è piuttosto spartana e presuppone che Viktor non sia trattato meglio.
Ad ogni modo, dopo un po’ che è stata lasciata sola in quella camera con solo un tavolo e due sedie, ammanettata, Anastasia inizia a far rumore per attirare l’attenzione. Un calcio a una sedia, un colpetto sul tavolo, chiama gli agenti. insomma, fa un poco di baccano.
Va bene essere in Russia, ma almeno poter chiamare qualcuno per avvisare di esser stati portati in prigione glielo devono.
 
E quando nella stanza entra un agente, con la faccia così ingrugnata che sembra aver preso un pugno che gli ha insaccato i tratti del viso, lo aggredisce con un fiume di parole quasi da intontirlo.
Ma lo sanno chi è? Non hanno già abbastanza problemi con la pessima nomea della polizia russa, che si prendono con calma con una VIP ammanettata? Deve andare anche in bagno. E, in effetti, è scomoda la sedia. Ah, i titoloni che compariranno sui quotidiani europei.. e il suo amico dov’è? Ma la Convenzione di Ginevra permette certi comportamenti?
Ciance, tante. (ho letto tutti i tuoi libri)
Il fatto che, in effetti, sia stata lei a rubare l’auto e a scappare, senza apparente motivo, non viene certamente accennato. Ssssh.
L’agente esce, senza spiccicare parola (e non è chiaro se sia perché è stato stordito di chiacchiere o perché è semplicemente taciturno) e pochi istanti dopo uno tacchettare regolare annuncia l’arrivo di qualcun altro.
 
Ad aprire la porta è una ragazza, sempre in divisa, dall’aria simpatica. Ha le braccia cariche di fascicoli, nemmeno fosse un mulo!, e in cima a tutto c’è quello che è chiaramente uno dei libri scritti da “Libuse”, il nome d’arte di Anastasia.
L’agente, una biondina che risponderà poi al nome di Olga Fedorova, si libera del peso appoggiando tutto sul tavolo, saluta, apre il libro, guarda la foto sulla copertina, guarda Anastasia, appura che è lei.. e si scusa per come la stanno trattando. È evidentemente una fan, che però cerca di contenersi perché è in servizio e in fondo la situazione è un poco ingarbugliata.
Poco male, sfruttando il fatto di trovarsi di fronte ad una potenziale collaboratrice, Ani sfoggia il suo miglior sorriso, chiede di poter avvisare qualcuno e come sta Viktor, si mette anche a completa disposizione della polizia ammettendo di aver agito in modo sconclusionato coinvolgendo anche l’altro. (Manipolare come se piovesse)
Ne ottiene la possibilità di chiamare qualcuno e ripiega sul fare una telefonata a Diego, l’unico adulto che possa effettivamente aiutarla in questo caso. Conta che ad avvisare i ragazzi ci pensi Viktor, almeno per farsi mandare un avvocato o qualcosa di simile.
Vien da sé che l’Agente, che era beatamente nel regno dei sogni, rimanga mezzo sconvolto quando la sua cliente gli dice di aver bisogno di un avvocato, perché dopo l’incidente accaduto sotto casa le cose si sono un po’ ingarbugliate e lei è finita col rubare un’auto e a farsi inseguire dalla polizia.
Se potesse mandarle un legale, che lei non saprebbe chi chiamare a Mosca, ne sarebbe molto grata. Si scusa ancora e restituisce il telefono all’Agente Fedorova.
 
Mentre Anastasia riesce a fare la sua telefonata a Diego, Viktor viene intrattenuto da un paio di poco simpatici poliziotti, che lo provocano e maltrattano. In qualche modo Viktor non perde completamente il controllo e sopporta, realizzando che uno dei due agenti è per altro un’anima “dannata”, come quelle che ha trovato nelle fogne. Un altro stolto che ha stretto un patto.
Nonostante la compagnia poco piacevole riesce comunque ad avvisare Alina, mandando un messaggio portato da refoli di vento, in cui l’avvisa di cos’è accaduto.
L’Agente Fedorova fa visita anche a lui, portandosi appresso tutti i fascicoli con cui è entrata nella stanza in cui è tenuta Anastasia. L’arrivo della poliziotta fa alzare i tacchi ai due attaccabrighe, che però non risparmiano commenti a mezza voce anche a lei.
Ad ogni modo, dopo iniziali “convenevoli”, l’agente viene al punto e gli fa presente che sa della sua tutela per Alina. E gli chiede cosa ne sa di un altro ragazzo, Aleksei, scappato dall’istituto.
Poi, siccome Viktor è un po’ un ceffo, e sono troppe ore che è chiuso in quella camera, inizia ad agitarsi e a sbattere i pugni sul tavolo. A calciare le sedie.
Era già stato detto che a Vik i posti chiusi non piacciono? Beh, non soffrirà di claustrofobia, ma ci va proprio vicino. E inizia a dare di matto.
Inutile dire che Anastasia, sentendo il casino, si agita, chiama Viktor a voce alta e inizia a dare a sua volta colpi contro il muro.
Suppone che lo stiano picchiando. O mettendo sotto torchio. Sa anche che è una testa calda, quindi sai mai che si metta a picchiare i poliziotti.
L’agente Fedorova sentendo che pure lei fa casino, torna a vedere cos’ha e quando trova Anastasia con un’espressione effettivamente preoccupata che chiede di Viktor, di poterlo vedere (e dopo un sapiente uso di Manipolare) acconsente a far incontrare i due reclusi. Anastasia assicura che non ha intenzione di creare casini. Ma assieme possono dare una visione d’insieme di quanto accaduto. E poi non serve nemmeno che le tolga le manette. Le basta di vedere e farsi vedere da Viktor, per rassicurare entrambi.
Così vengono riuniti, nella stanza di Viktor. E parlandosi un po’ sopra, sfoggiando una parlantina sciolta e facendo leva sul fatto che Olga pare non proprio convinta di cosa sia successo (cioè, altri abusi di Manipolare) Anastasia si fa dare un foglio e una penna e con l’aiuto di Viktor mette su carta gli avvenimenti della nottata da quando ha chiamato il pronto intervento a quando sono stati portati dentro. Inserendo anche quello che per loro cacciatori è “ordinaria amministrazione” ma che ad Olga sembrano voli di fantasia.
(Murder, she wrote. tre prese da spendere per altrettante domande, quando si ha il tempo per ragionarci su. spesa subito una, le altre sono state usate più avanti, con più elementi.) Mettendo in ordine gli eventi della nottata, ad Anastasia sorge il dubbio su chi in effetti sappia più di quanto ha detto fino ad ora. E si rende conto che il venditore, il conoscente di Viktor che è arso vivo, non ha detto tutto quello che sapeva. Forse Viktor sa come parlare con lo spirito di un morto? A lei pare sia possibile farlo, magari lui ha un metodo comprovato per parlare con i morti.
Per Olga è decisamente troppo.
Sarà pure disponibile ad ascoltarli, ma da lì a farsi prendere per il naso con storie di anime in pena e simili non ci sta. Li fa quindi confabulare un po’, ma poi li separa. Si fa restituire la penna e fa tornare Anastasia nella stanza attigua. Ani ci prova a dirle che quello che è accaduto non è proprio una cosa normale, ma tra il non voler passare per matta e temendo di tirare troppo la corda (abusare del proprio Charme non è sempre una buona idea) assicura che se ne starà buona lì, a disposizione per qualsiasi domanda debbano ancora porle. E in attesa del legale che Diego dovrebbe mandarle.

Tempo nemmeno di finire di parlare ad Olga che Viktor fa altro casino, nella camera accanto, sbattendo sedie a terra e contro il muro, e ha anche la percezione di Alina in pericolo. E’ stato in quella stanza, ad aspettare, davvero per troppo tempo. Forte della Magia che gli scorre dentro e preoccupato per la propria pupilla, diventa Vento e va da lei.
Mollando Anastasia da sola. Meh. Di nuovo.
Vabbè, prima o poi si farà una ragione del fatto che non ha intenzione di stare con lei, che forse non capisce che anche a lei serve appoggio o la semplice presenza dei compagni quando le situazioni piegano male.
Ma è adulta, quindi passa oltre. E manda giù il rospo. Se ne sta al caldo e beve caffè gratis, che è sicuramente meglio di una fogna puzzolente.

C’è una sorta di gap temporale, un cui gli eventi per necessità si mescolano e i tempi sono più o meno dilatati.
Ma passano alcune ore, in cui le chiappe di Ani hanno ormai preso la forma della sedia e lei è ignara di quanto stiano facendo gli altri nelle fogne e di quante ne stiano effettivamente buscando, c’è fermento per la scomparsa di Viktor ma le non ne sa nulla. Improvvisamente si sentono trambusto nel corridoio e una voce più che famigliare, con un marcato accento ispanico chiede informazioni su dove si trovi la signorina Ortiz.
Diego, agghindato come se fosse reduce da una festa su una spiaggia di Miami - e nonostante tutto bello come il sole, e forte dell’appoggio di un famoso legale locale ha ottenuto di far uscire Ani pagando cauzione. E quindi Anastasia si trova travolta dal ciclone Diego, vestito troppo leggero per il clima di Mosca e con una faccia che lascia trasparire i postumi di una notte brava – deve aver indossato i vestiti smessi e preso un volo privato, che con una certa verve le fa notare di avere un’aria proprio sbattuta e che con premura le propone di uscire in fretta e farsi spiegare quanto accaduto, magari davanti ad un caffè. Fa appena in tempo a lasciare il proprio biglietto da visita ad Olga, nel caso dovesse contattarla e volesse spiegazioni private sul farneticare della sera prima. (cerchiamo di farci alleati nella polizia, insomma! Che non guastano mai.)

E nel momento stesso in cui si avviano lungo il marciapiede per cercare un taxi, i nervi mai troppo saldi di Anastasia cedono del tutto.
La notte d’inferno, la tensione di aver assistito ad un incidente, di aver visto un uomo bruciare, di esser stata più volte lasciata a se stessa, le fanno accogliere male il povero agente. Gli dà risposte sommarie, dà informazioni sconnesse su anime vaganti sotto terra, accenna all’uomo arso vivo, ai ragazzi in pericolo. E lui, paziente, le prende la mano, le dice che è al suo fianco e poi, in effetti, non sa bene come affrontare la situazione. Sotto la neve che ha ripreso a cadere, infreddoliti e in cerca di un taxi per andare verso casa di Anastasia.
Fanno una sosta in un bar, perché Diego deve essere in qualche modo riscaldato per evitargli una broncopolmonite, e lì Ani prova a chiamare Alina, Aleksei e Viktor, ma non riesce a contattarli. I telefoni sono irraggiungibili.
Sì e no che sente le chiacchiere di Diego, che fa humour frivolo per alleggerire la situazione. E per la prima volta nella sua vita, Anastasia prova a fare una magia.
Non ci crede davvero molto, voglio dire non è Viktor, non è Alina. Sa che la magia esiste, ma da lì a saperla padroneggiare ne passa.
Comunque, dopo aver fatto un aeroplanino con un tovagliolino di carta, mentre lo lancia verso la porta del locale, si rivolge agli spiriti dell’Aria che spesso Viktor nomina e chiede loro di guidarli dai suoi compagni. Con una mezza imprecazione quando un’ala dell’aeroplanino le fa un taglio sulla mano e assorbe sfacciatamente il suo sangue, vorace, Anastasia guarda con aria meravigliata quel tovagliolo che a logica non dovrebbe volare, per il peso e la consistenza della carta con cui è fatto, e scatta in piedi, prendendo Diego per un braccio, stampandogli un bacio sulla bocca e obbligandolo a seguirla mentre rincorre l’aereo per le vie gelate della città. (Use magic 7/9, glitch 1danno ignora armatura.. Il taglio sulla mano le ha fatto usare meno l’arto.) Il bacio è dettato dall'entusiasmo e non ha nulla di malizioso. Ciò non toglie che sia spiazzante per il povero agente travolto dagli eventi.

[continua ancora.. sorry. >]
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2014-12-10 10:50:40
[<< continua]

Seguendo l'aeroplanino, scapicollandosi sui marciapiedi e tra le strade della zona, quasi senza rendersene conto Anastasia e Diego finiscono esattamente davanti al palazzo in cui vive Ani. Parte del marciapiede porta ancora i segni di quanto accaduto durante la nottata, ma il traffico scorre tranquillo. Una macchina ogni tanto. E l'aeroplanino va a posarsi, atterrando con una certa grazia, proprio sul tombino in cui la notte prima si era calato Viktor.
Dopo un momento di sorpresa per entrambi, Anastasia valuta la situazione e decide che se deve scendere là sotto, allora andrà da sola.
Riempiendo Diego di chiacchiere sul farsi un bagno caldo e mettere qualcosa sotto i denti, convince il ragazzo (Manipolare. 12 di dado!) che, considerando il suo abbigliamento poco adatto, sarebbe il caso che lui si mettesse comodo in casa mentre lei esce e cerca gli amici. Nel dirlo, intanto, lo porta verso l'edificio, nell'androne, su per le scale. In sostanza lo travolge e lui non può che essere vittima degli eventi.
Tornerà, spera, in breve tempo.
Ridiscende in strada, quindi, e procede alla discesa nel tombino, badando a non farsi investire da una macchina. Decide di non allontanarsi troppo dalla scala, prima di aver abituato la vista al buio e di aver preso un po’ di confidenza con il posto (leggere la situazione. 7/9, una domanda.). Sente dei passi, dei rumori e delle voci. Inconfondibilmente riconosce Alina e Viktor, quindi accende la torcia e la fa oscillare, dopo averli chiamati a voce alta, per attirare l'attenzione e far notare la sua presenza e posizione.
Trova abbastanza inutile inoltrarsi per cunicoli che non conosce se può, invece, farsi raggiungere esattamente all'uscita della fognatura. C'è puzza, non ha bene idea di dove potrebbe finire se per caso perdesse la strada. Insomma, non è il caso di mettersi a gironzolare se può evitarlo (che pericoli non ho notato? Che le fognature sotto Mosca sono un vero e proprio dedalo infinito e perdersi sarebbe un non nulla.).
Fa sentire ancora la propria voce e sventola la torcia, per continuare a segnalare la propria presenza, quando sente avvicinarsi i passi e le voci degli altri due. È abbastanza tesa, il posto non le piace.
In compagnia di una ragazza, che è sporca, ferita e probabilmente sotto shock.
Anche Viktor e Alina sono sporchi e feriti, e a vederli così malconci la preoccupazione di Anastasia si tinge di rabbia.
Perché Alina è nelle fogne? Com'è possibile che riescano a mettersi sempre nei guai, uscendone per altro stracciati e sanguinanti? Chi è quella ragazza? E cosa vuol dire che l'ha trovata Aleksei? Lui adesso dove si trova? Perché non possono pensare prima di fare qualsiasi cosa? Perché la giovane non ha gli occhi? Per Dyo?!
Già che sono sotto casa sua, tanto vale che salgano a darsi una sistemata. Così possono stare al caldo e fare il punto della situazione. Inventerà qualche scusa colorita per giustificare la presenza di gente così mal ridotta nell'ascensore del palazzo.

Anastasia è furiosa, per un insieme di cose diverse. È combattuta tra l'effettiva preoccupazione che le provocano ogni volta che fanno qualcosa di avventato e l'idea che trovino naturale e dovuto che, se anche fanno stronzate, lei sarà lì per dare loro supporto e mettere pezze dove loro fanno strappi. Si sente notevolmente data per scontata.
Appena entrati, indica loro il bagno e li avvisa della presenza di Diego, che evidentemente è ancora in bagno se non lo si vede in giro per casa. Ani alza la voce per farsi sentire anche da lui e annuncia la presenza di altri ospiti.
Mentre Alina, Viktor e la ragazza senza occhi s’infilano nel bagno libero e si danno una sistemata, curandosi e lavandosi, Ani porta qualche indumento pulito, per lo più per le ragazze, e poi intercetta Diego che in preda all'entusiasmo di aver sentito della presenza di Alina è uscito con addosso l'accappatoio di Anastasia.
E' decisamente troppo.
Meglio che si vesta. Le presentazioni fatte bene le faranno poi dopo, magari mettendo qualcosa sotto i denti.

In quel momento, Aleksei chiama. Una volta sfuggito dall'Inferno in cui si era andato a cacciare, e uscito in superficie, gli sono arrivati tutti i messaggi con i tentativi di contattarlo fatti prima.
E' ferito, ma sta bene. Circa. E' anche stato all'inferno, ha incontrato l'uomo con gli occhiali! E' fomentato.
Ah, l'entusiasmo giovanile.
E, infatti, di lì a pochi minuti suona al citofono e Anastasia lo accoglie abbracciandolo. Lo studia anche per bene per vedere se è ferito, dove, come. Insomma, per capire che cosa fare nel caso sia necessario intervenire. Ha una brutta ferita, che può pulire, disinfettare e incerottare meglio che può.
Diego si trova spiazzato dalla situazione e inizialmente gironzola per casa con aria smarrita e più che altro stando tra i piedi.
Dando fondo ad altri cerotti e disinfettante, Aleksei e Anastasia si aggiornano reciprocamente su quanto vissuto e accaduto. Se già non era abbastanza preoccupata prima, i particolari aggiunti da Alek alla somma di eventi già conosciuti non la calma proprio. Anzi. Una volta sistemato il sistemabile lo lascia a giocherellare con il telefono, perché ha qualcosa da confabulare con Veronika e soprattutto flirtare e parlare con dei coetanei è sicuramente più riposante che dare la caccia ad un diavolaccio nelle fogne, anche se il soggetto della conversazione è proprio quello.
Anastasia non sa bene cosa dire a Diego, per spiegare la situazione. È effettivamente un casino.

Quando Viktor esce dal bagno bello e splendido, come se fosse a casa propria e chiede se possono mangiare qualcosa, suggerendo a Diego di preparare qualche panino, Anastasia sbrocca. Del tutto e senza preavviso.
Alina non è contenta del pigiama di ricambio che le è stato prestato e finge di non vedere Alek in salotto, in preda a chissà quale geniale intuizione adolescenziale che ti fa credere che ignorare una persona a cui tieni te la farà stare più vicina, Viktor e Aleksei sono due teste calde e non pensano mai prima di fare qualcosa creando sempre caos, c’è una tipa senza occhi che gira come un’anima in pena per casa ed è la cosa più angosciante che sia entrata tra quelle mura.
La casa di Anastasia è il suo punto sicuro, il luogo in cui passa il tempo a fingere di lavorare e creare storie, ma rimane il suo territorio. E per quanto bene accetti, gli altri sembrano pensare che, siccome sono stati accolti e invitati, allora è plausibile fare come a casa propria. Anche no. È un’altra cosa che mina la pochissima calma di Anastasia. Non solo dai per scontato che io sarò lì a pararti il culo, ma ti prendi libertà che non ti ho concesso, non ringrazi e rendi la mia immacolata casa un porcile.
Ma vaffanculo, va.
Ci manca anche Alina che improvvisamente diventa timida con Diego, quando ci ha flirtato per settimane senza nemmeno conoscerlo e prendendo per oro colato quanto leggeva nei messaggi scambiati con lui e i commenti fatti da Anastasia. Giusto cielo! È la stessa persona con cui hai chattato anche ieri! Solo che adesso è un corpo solido e non un display!
Pende di mira il primo malcapitato che le passa davanti, nelle vesti di Viktor, e gli dà dell’irresponsabile. Ha il dovere di crescere e tutelare una ragazzina, cosa che sa anche la polizia o la Fedorova non avrebbe riesumato i fascicoli della pratica di affido, eppure non si capisce chi tra Alina e Viktor sia il più scriteriato. Non solo! Accoglie in casa sua un fuggiasco, perché Aleksei è esattamente quello. Un adolescente scappato dall’istituto per infilarsi nella famiglia disastrata che dovrebbero essere Viktor e Alina. E invece di inculcare loro un po’ di sale in zucca li rende dei selvaggi. Se lui è il Vento del Nord ed è adulto, i due ragazzini non sono “mostri” come lui.
Tra l’altro, Aleksei e Alina cosa credono di fare imitando quello che a conti fatti è un essere soprannaturale? Cercare di farsi ammazzare entro i vent’anni? Con che criterio si pongono verso la caccia? Perché cacciano, quando non sono obiettivamente preparati? Un cacciatore è un eroe (convinzione nata dai racconti d’infanzia, un legame con il BG venuto fuori in creazione), non un cialtrone che sa che esistono i mostri e allora rischia la vita per stanarli.
Deve mettere la propria vita nelle loro mani, come loro mettono la propria nelle sue. Ma deve fidarsi. Se non sono persone degne di fiducia, perché un attimo prima ci sono e quello dopo si stanno scapicollando altrove, come può considerarli il proprio gruppo?
Che aspettative di vita hanno, almeno Alina e Aleksei, che ce l’hanno ancora tutta davanti? Possono ancora tenere il mondo in pugno, se volessero, e preferiscono nascondersi dietro la scusa dell’infanzia difficile. Contenti loro, Anastasia non insisterà di sicuro. E non si sentirà di certo in colpa per avere avuto una famiglia che le ha voluto bene.
Ma di certo nemmeno lei sta vivendo anni facili, visto che ha dovuto rinunciare alla sua vita dorata proprio per colpa dei mostri che vivono nei suoi incubi e che la stanno lentamente logorando.
Se vuole ritornare a dormire, se proprio non può avere una vita tranquilla, e salvarsi da un lento ma continuo esaurimento e logorio di se stessa, deve rimboccarsi le maniche. Ed è quello che sta facendo. Si sta salvando da sola, se non lo fa nessun altro.
(affrontare questo discorso, anche con termini forti, a me serviva per rendere palese e chiaro il disagio del personaggio. È disturbata, ha carenza di sonno, si sta stremando. E inoltre mi serviva capire in che direzione si stanno muovendo gli altri, che in certe occasioni sembrano dei moscerini sotto acido.)

Ammettere di fare incubi da mesi, ormai, di aver perso il sonno (e in parte la testa, è chiaro) lascia un po’ tutti sorpresi. E Diego e Aleksei la stringono in un abbraccio sandwich, per farle sentire affetto e comprensione.
E quel contatto umano e fisico che, in effetti, non aveva cercato rompe la scorza nervosa di Ani, che si mette a piangere e va in bagno, per allontanarsi dagli altri e avere qualche istante per riprendersi.
Detto fatto, che qualcuno bussa alla porta. Diego le chiede di poter entrare e lei non ha nulla da obiettare. Anzi. Anche lui sarà abbastanza sconvolto. E Anastasia si scusa profondamente per averlo coinvolto in quella situazione, senza contare che, in effetti, non sta nemmeno andando avanti con il libro. Insomma, è un disastro su tutti i fronti.
Ed è in questo momento, che dopo uno scambio abbastanza intimo di scuse e spiegazioni vicendevoli, Diego la bacia. Dolce. Comprensivo.

Wait. WHAT?
Ma lui non era gay?
PORCACCIALAMISERIACCIA.
È stata così tonta, in tutti gli anni di collaborazione, a non capire che ha preso una cantonata infinita con Diego? Priorità, rapporti, modi di porsi, confidenze... cambia tutto. Ora è lei l’adolescente rimbambita che non sa cosa fare. (slow clap al keeper, che ha mollato la bomba.) E il modo di fare sconvolto di Ani lascia imbarazzato pure Diego che, per essere un cialtrone casinista, tra i due riesce anche a dimostrarsi più adulto e con una certa fretta si leva d’impiccio rimandando il discorso a un’altra volta.

Piccolo stacco temporale in cui i cacciatori si riorganizzano. Anastasia rende il salotto una sorta di sala conferenze, in cui poter organizzare le idee, appuntarle su post it e fissarle su una teca in modo che tutte le informazioni siano a portata di tutti.
(Spendendo un’altra presa di Murder, she wrote. Ne resta un'altra.) Anastasia si prende il tempo per analizzare le informazioni raccolte e metterle assieme. Ne viene fuori che Khlamushka, l’uomo con gli occhiali e il pizzetto, ha reso le fogne di Mosca il suo regno; che svende patti di dubbio valore in cambio delle anime dei suoi clienti; che per fermarlo e rimandarlo per direttissima da dove è venuto, bisogna trovare il primo patto che ha stretto in città e che lo lega alla “realtà”, annullarlo e fargli ciao ciao con la manina mentre svapora via; che plausibilmente ha un legame con Eva - la strega che ha maledetto Viktor, anche se non è ben chiaro quale legame sia-  e che forse lo sta cercando per lei.
È  bene, a questo punto, svuotare del tutto il sacco, e Viktor e Anastasia raccontano agli altri il legame che c’è tra loro (i sogni in cui Viktor ed Eva combattono ferocemente) e la visione congiunta che ha fatto capire il legame tra la strega e la maledizione che gravava sopra Cecilia (la città del mistero precedente).
Damn it.

Quando Alina si tira in disparte con Diego, per parlargli di Veles, nel vederlo agitarsi Ani si avvicina e spia da sopra la spalla della bionda cosa stanno scrivendo sul portatile.
(Anastasia tiene molto a Diego. A prescindere da baci, abbracci, quel che è. Sono amici, sono colleghi. Si conoscono da una vita e Diego è l’ancora alla vita normale che lei si sta pian piano lasciando alle spalle. Mi piace avere legami con i png, che non travalichino comunque le relazioni tra personaggi giocanti, perché penso sia coinvolgente per il keeper che non si deve limitare a muovere delle sagome di carta di cui ci importa relativamente, e perché dà modo al keeper stesso di poter spingere sulle relazioni extra per proporre scelte difficili ai personaggi. Inoltre mi fa esplorare parti del mio personaggio che relazionandosi solo con i pg probabilmente non si vedrebbero.)

Appreso che Veles pare essere uno schifoso stalker, Anastasia inneggia all’hacking del computer dell’amico digitale di Alina. Chi diavolo si crede di essere sto tipo, che spia la gente? Forse la privacy è passata di moda? Ci manca solo che veda attraverso la webcam o che senta dal microfono del PC. Che schifo.
È anche vero, però, che si è sempre dimostrato utile e che ha sempre dato supporto ad Alina. E glielo fa presente, Ani, scusandosi anche per come poco prima ha riversato astio e parole pesanti sulla ragazza.
A questo punto siamo a pochi passi dalla fine, ma è tardi e conviene rimandare il tutto alla sessione successiva – che è anche l’ultima, tranquilli. Le informazioni ci sono, un po’ di come sono i personaggi si è visto.

[continua ancora, ma poi finisco di fare WOT. Promesso.]
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-12-10 15:07:46
Pagina 4
Ci svegliamo tutti, giro per la cucina in cerca di riprendere il filo della mia vita.
Arriva Diego e inizio a parlarci, adesso siamo tranquilli più o meno.
Più che altro sono preoccupata per lui, prende dal freezer una bottiglia di vodka e... no Diego, nooooooo.
Lui mi fa un po' di domande, tipo se la mia vita è sempre così e nel mentre mi guarda il braccio fasciato.
Io un po' imbarazzata gli dico che solo ultimamente è così, da quando Viktor mi ha adottato, però è da sempre che vedo i mostri.
Per lo meno ora so di non essere pazza, che quello che vedo è reale.
Lui è preoccupato per me e Anastasia, mi prende per le spalle e mi propone di andare con lui in Spagna. Lo fisso incerta, non so che dire, mi conosce appena e arriva qua e mi propone un'altra vita altrove.
Il mio cervello è in panne, nel momento in cui mi riprendo lo abbraccio, perché è tenerissimo e si sta preoccupando per me! Diego! ♥
Mi da anche un bacio in fronte e lì muoio un po', ma tanto è gay per cui reggo.
Parliamo un attimo e gli spiego che questa vita è pericolosa, ma Vik e Alek mi vogliono bene e adesso voglio capire che diamine ho di strano, perché le persone normali i mostri non li vedono, come se li ignorassero.
Lui arriva con la frase "Non puoi far finta di non vederli?". Lo guardo male per l'atteggiamento infantile che sta tenendo "Diego no e ad ogni modo non credo che la Spagna sia libera di creature mistiche".
Già mi figuro la corsa dei tori di Pamplona, ma coi minotauri... gosh!
Povero Diego, cerca in tutti i modi di tenersi coi piedi nel mondo mondano e non so come aiutarlo.
(Qui credo di averlo manipolato con successo, gli ho chiesto quale fosse il vero problema e in cambio ho preso in seria considerazione il trasferimento in Spagna)
Iniziamo a parlare più piano anche per non farci sentire da Vik e Ani che stanno facendo un incantesimo.
Lui mi fa domande su Anastasia, io rispondo per quel che posso, poi ecco che Alek esce dal bagno mano nella mano con Yelena.
"Sono riuscito a calmarla!" dice tutto contento.
Diego lo guarda sconsolato "Guarda un po', lui in 5 minuti già si è fatto la ragazza e io sono più di 10 anni che sono perso dietro a una."
Lo guardo sorpresa, arrivo a capire che c'è di mezzo una donna (non so che è Ani).
"Ma... Diego non sei gay?" così mi aveva detto Ani.
Lui alza le braccia al cielo e inizia il suo momento da drama queen.
Capisco che no, non è . Ripasso involontariamente gli ultimi minuti.
Proposta di andarcene in Spagna, abbraccio, bacio... GWAHHH!!! Imbarazzo a mille! x_x
Diego se ne va nella stanza di Ani, Alek mi si avvicina perplesso chiedendomi che ha.
Guardo Lyosha "Credo sia triste perché tu sei molto più bravo di lui a trovarti la ragazza."
Alek mi fissa a occhi sgranati e faccia rossa.
Lo guardo perplessa, non capisco, è vero.

In mezzo in tutta la sessione ci sono stati anche due tiri di leggere la situazione mi pare, ma non ricordo quando li ho fatti, ad ogni modo mi sono coordinata un attimo con gli altri per evitare di fare tutti lo stesso tiro per fare le stesse domande.

Non so come e non so perché si apre la porta della camera di Ani e entra Khlamushka facendo lo splendido, dietro la parete della fogna.
E la camera di Ani? E DIEGO???
Mentre Viktor attira l’attenzione del mostro.
Io svicolo di lato per raggiungere Alek, il quale per fare l’eroe gli è andato addosso e ci ha rimediato solo una brutta ferita.
(Francesca ha tirato Aiutare - io ho tirato Agire sotto pressione)
In più avendo continuato a insultare l’essere, questi ha pensato bene di sfruttare il contratto con Aleksei e letteralmente cucirgli la bocca.
Ani corre per chiudere la porta della sua camera perché dei mostri (anime in pena) stanno cercando di entrare e nel mentre vede Diego. Urla al ragazzo di correre in casa e poco dopo tutti e due tengono la porta chiusa, ma non durerà.
Io sto cercando di aiutare Lyosha a togliersi i punti di bocca, ma quell’ago continua a andare avanti. E BASTA!!
Afferro l’ago, mi giro verso Khlamushka e recitando una semplice filastrocca lascio che la sua stessa magia lo leghi.
(Use magic)
Viktor inizia a frugargli in tasca, mentre io e Alek spingiamo un mobile davanti alla porta per tenerla ferma. Ani prova a fare una magia per chiudere a chiave la porta, ma le chiude tutte.
Vik inizia visibilmente a stare male e dopo poco diventa vento e svanisce.
VIKTOR?!
Ok calma tornerà.
Se non tornerà lo andremo a cercare e lo pesterò a sangue.
Nel mentre mi metto davanti a Khlamushka e inizio a chiedergli della strega.
Lui dice che lei è disposta a perdonare Viktor, poi chiede chi è la persona a cui Vik tiene di più.
Brividi freddi lungo la schiena…
Mi serve di più, l’incantesimo sta per svanire e sfrutto la cosa per incalzarlo.
Gli dico che se mi da informazioni utili sulla strega lo libererò.
(Manipolare 7-9)
Prometto di non bloccarlo più con la magia.
Ani urla “NOOOOO!!!”
Io non distolgo lo sguardo, cavoli sono solo io che ho promesso, loro possono fare qualcosa no?
Però poco dopo arriva Viktor che ci porta tutti via rendendoci refoli d’aria e ci ritroviamo nella camera di Yelena, acchiappa Aleksei e lo ficca dentro una botola nel soffitto.
Tempo cinque secondi e mi ritrovo anche io in soffitta, gettata come un sacco di patate.
“Distruggete il primo contratto di Khlamushka!”
Ci guardiamo attorno e ci appaiono scaffali di pergamene.
Scaffali. Altri scaffali. Ancora scaffali.
Non ce la faremo mai.
Sono lì che penso a cosa fare che Alek tira fuori il suo accendino e da fuoco a tutto.
Mi prende in braccio e salta giù eroicamente, correndo poi come un folle.
Inutili sono le mie urla “FUOCO!!!”, almeno finché non usciamo dall’edificio e il ragazzo si rende conto di aver appiccato un incendio al condominio di Yelena.
Vengo poggiata a terra finalmente e chiamo i pompieri, poi prendo Alek e aiutiamo i condomini dei piani bassi a uscire indenni.
Per ultimi escono:
Diego con un’avvenente signora, che nonostante la vestaglia e i bigodini ci prova spudoratamente.
Viktor con una vecchina in braccio che lo picchia senza sosta.
Anastasia con un bambino saccente che non manca di puntualizzarle che “non c’è fretta dato che gli incendi si propagano in un tempo di….” seh seh, bla bla bla.
Mi assicuro un attimo che Yelena stia bene e andiamo via prima dell’arrivo della polizia.

L'affidamento di Alek e Alina sarà un tema da arco narrativo, Viktor non può vivere ai limiti della legge se deve badare a loro.
Inoltre ci sono diverse cose lasciate in sospeso, piano piano affonderemo le mani in tutto. Dare la caccia a Eva, la strega che ha maledetto il Vento del Nord è diventata una delle priorità.


A casa di Ani parliamo un attimo, Viktor dice che andrà a parlare con la poliziotta che li ha tenuti in custodia.
Ottimo, nel mentre mi difendo da Anastasia che è partita per un’altra ramanzina.
HEY!!! Non è stata mia l’idea del fuoco!!!
Momenti di stanchezza generale e chiudiamo con Viktor che mi prende in disparte per parlarmi.
Vik non è uno dai grandi discorsi e quando vuole parlarmi è per cose serie, quindi preventivamente mi agito e preoccupo.
Dice di aver scoperto qualcosa su Veles, poi prende tempo sorridendo come un cretino e gongolando. Miseria! E sono io quella infantile?!
Alla fine mi dice tutto e… Veles a quanto pare è lì con noi, non si sa se è un fantasma o un demone o altro, ma è possibile che sia con me da molto tempo. Creepy!!!
Viktor dice che vuole sapere anche lui cosa è Veles e che intenzioni ha, perché non gli piace che mi stia attorno, quindi torneremo a casa e dormirà in camera con me per essere sicuro che non mi succeda nulla.
MAH?! Viktor??? Che è tutta questa premura possessiva?! O_o
Aleksei sente tutto e finalmente apprende la verità. Ovviamente si propone anche lui di dormire con me. HEY HEY HEY! Fermi! Camera mia non è un porto di mare!
Che vita difficile!

Abbiamo una gif (http://www.doomsteaddiner.net/blog/wp-content/uploads/2014/10/Police_Squad_Nothing_to_See.gif)

Fine Mistero 2

Ci stiamo divertendo molto tutti e di questo sono contenta, mi ritrovo a seguire molto anche le scene degli altri perché sono interessanti e muovono la situazione anche attorno al mio pg. Mi piace molto come si sono inseriti bene i png Veles, Veronika e Diego; presto vedremo di tirarci dentro anche Olga la poliziotta.
Il tono della campagna sta passando da allegro e gioviale a un pesante thriller.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2014-12-15 13:22:02
[continua, per l'ultima volta. Giuro.]

Riprendiamo quella che sarà l'ultima sessione del mistero, che il keeper ha ancora prese per darmi -1 ai tiri. Il maledettt!

Mentre Alina confabula con Diego in cucina e Aleksei si è proposto per parlare con Yelena, la ragazza senza occhi che vaga per casa come uno spettro, Anastasia e Viktor tornano a fare il punto della situazione.

Ormai hanno tutti i pezzi del puzzle, tranne uno.
Non sanno con chi, Khlamushka, abbia stretto il primo patto che gli permette di rimanere sulla terra.
Tra una proposta e l'altra per cercare di capire come rintracciarlo, Ani suggerisce di provare a fare un incantesimo di localizzazione. (cioè adattare il “vedere in un altro luogo” all'uso del pendolo, piuttosto che avere visioni mistiche o mandare ancora refoli di vento a fare da videocamere. Tanto per cambiare un pò
Il necessario in casa ce l'hanno. Una mappa, una catenina con una croce d'oro da far oscillare come un pendolo, candele, ed esperti di magia! Cioè, Viktor è per metà magico!
Una volta capito dove cercare, possono recarsi sul posto, recuperare le ultime informazioni e annichilire il potere del primo patto.

Vik chiede ad Ani se vuole occuparsene lei, lui le starà accanto.. e perché no? La scrittrice accetta, è anche un modo per mettersi in gioco in un modo diverso dal solito. (e io ammetto che, siccome da BG lei conosce i mostri e la magia, ma non la pratica abitualmente perché ha solo nozioni teoriche impartite tramite racconti e aneddoti dei nonni, non mi sono fatta intimorire dal -1 in weird e c'ho provato. Con la solita fortuna che mi contraddistingue ai dadi, ottengo l'ennesimo sei. È frustrantissimo, mioddio. Un passo dal successo, ma non lo è. E macino fallimenti come piovesse!)

Anastasia ci mette davvero tutto il proprio impegno, ma forse non è abbastanza sicura di sé, chissà.. sta di fatto che le energie che incanala non bastano e il pendente oscilla senza una vera e propria direzione. Allora Viktor si adopera per darle una mano, infonde in lei un po' della propria energia (e Francesca tira aiutare e mi riesce a dare il +1 di cui necessitavo) e sembra che finalmente l'incantesimo sia riuscito, quando all'improvviso si apre la porta della camera di Anastasia, stanza in cui poco prima Diego si era ritirato in preda ad un proprio chiaro (ad Ani) momento di sconforto da drama queen, e ne esce Khlamushka che fa il suo ingresso in salotto come una Diva del cinema. Splendido splendente, proprio.
(Il keeper decide che è il momento opportuno per usare una delle prese, annulla praticamente il +1 dato dall'aiutare e rende vano l'incantesimo, portando direttamente Khlamushka dai cacciatori. Nel salotto di Anastasia! Vi giuro, è stato un colpo al cuore. Un maledetto mostro che esce dalla camera da letto! Ma che diamine! Il “posto sicuro” è diventato un porto di mare. Comunque è stata una mossa saggia, ci ha portati allo scontro decisivo.)

Wait. In camera c'era Diego! Che ansia!
Mentre gli altri tre si adoperano per distrarre e trattenere Khlamushka, Anastasia attraversa velocemente il salotto e si lancia verso la porta della propria camera da letto.
Oltre l'uscio si intravede un cunicolo delle fogne e delle sagome non proprio raccomandabili si stanno avvicinando all'apertura per uscire dalle fognature ed entrare in casa. Ehnnò!
Armata di un grosso libro preso da uno scaffale del salotto, prende letteralmente a librate le mani artigliate che si aggrappano alla porta per uscire, così da scrostarle dallo stipite e poter chiudere la porta velocemente. (se non ricordo male le dinamiche, a questo punto il keeper mi ha chiesto un tiro di agire sotto pressione per riuscirci. E ha trasformato il mio 10 in un 7/9 usando l'ultima presa utilizzabile per darmi un -1. ciò significa che mi deve dare una brutta scelta. Ad ogni modo mi dice che “chiudi senza problemi la porta, ma vedi Diego nel cunicolo e se la chiudi.. chissà..!”. Damn. Ho la chiara e netta percezione che la salvezza di Diego sia DECISAMENTE una priorità per Anastasia. Quindi indugia.)

Mentre si allunga a stringere la maniglia della porta, Ani vede che Diego è là, qualche metro più avanti, sperso nel cunicolo. E rasentando la crisi di nervi, temporeggia e lo chiama. Urla, a dire il vero. Starnazza in preda al panico.
Serve a poco che Alina le dica che le Ombre possono trarre in inganno prendendo la forma e la somiglianza di persone care. Quello è Diego, e Diego deve uscire e stare vicino a lei. Nella parte “sicura” della porta. Poi, oh, se si rivela essere un mostro lo piglierà a librate. Ma non sente ragioni di sorta.
Fortunatamente Diego è Diego, ed è spaventato quanto Anastasia (anche se per motivi diversi) e nel momento stesso in cui l'Agente rientra in salotto, Ani chiude la porta e ci si appoggia con la schiena, subito imitata da Diego che la aiuta a tener chiuso l'uscio mentre dall'altra parte si sentono passi, colpi e tentativi di aprire la porta.
Hiiiissssh! Schifezze!
Ok, forse è il caso di provare a chiudere la porta in modo definitivo, sfruttando un momento di tregua dal dover tenere la porta con il proprio peso, quando Alina li aiuta mettendo un mobiletto davanti alla porta a fare da blocco improvvisato.
Anastasia ricorda che spettri, spiriti e anime vaganti vengono tenute lontane dal sale, quindi corre in cucina, si arma di sale, appunto, e poi ne versa sul perimetro della porta della camera da letto recitando una sorta di filastrocca più o meno inventata, stile Charmed, per invitare le creature a stare alla larga da casa.
(un altro use magic per bloccare un luogo ad una persona o creatura. 7/9. il glitch è che ci sarà un effetto collaterale problematico.)

L'energia magica vibra, sta volta la fifa deve aver messo più convinzione in Ani, e l'incantesimo fa il suo dovere. Ma lo fa “troppo”. Non solo chiude e blocca la porta della camera, ma le serrature di tutte le porte e finestre della casa si bloccano, chiudendoli dentro il salotto come sardine in scatola.
Almeno è un open space abbastanza ampio.. meh.
Evidentemente non importa che lo spazio fruibile da ogni presente sia più che abbondante, al momento. Le vie di uscita bloccate fanno sentire pressione a Viktor, che stava cercando di visualizzare l'ubicazione esatta della pergamena contenente il primo contratto siglato da Khalamushka, e che improvvisamente muta in Vento, deflagrando in mille schegge di ghiaccio, e scomparendo.
L'istinto di Anastasia è di proteggere Diego da quella sorta di esplosione, l'istinto di Diego è di proteggere Anastasia da quella pioggia di schegge. E finiscono entrambi a terra, avvinghiati in un abbraccio.
(sì, forse Anastasia è poco utile nel dare il ben servito a Khalamushka, ma quando quattro pg sono nella stessa stanza e lo spazio di manovra e azione è ristretto, si rischia di pestarsi i piedi e di rubarsi spazio in scena. Ho preferito tenere lei in disparte e lasciar fare il grosso agli altri, comunque rimanendo con le orecchie tese e pronta a dare il mio apporto se necessario. Ha comunque evitato che un'ondata di mostri arrivasse a dar fastidio.)

Mentre Viktor è disperso, rafforzando l'idea di Anastasia che non ci si possa fidare completamente di qualcuno che prende e se ne va, anche se prima o poi tornerà, Alina prova a raggirare il vecchio, promettendo di liberarlo se dà informazioni sulla strega che l'ha mandato.
Di nuovo Anastasia ha il sospetto che aver fatto una sfuriata sul non fare le cose senza pensare prima sia stato fiato sprecato. Perchè mettersi in pericolo, quando si può evitare? Aleksei, poi, è ferito e si sta prendendo il tempo per rimettersi in sesto.
Quindi tanto vale temporeggiare.
E si parla di Eva, sempre Eva. C'è sempre di mezzo questa Strega.
Viene fuori che sarebbe anche disposta a perdonare il Vento del Nord, se solo potesse ripagare la perdita che le ha arrecato. Insomma, chi è la persona a cui tiene di più? Sarebbe uno scambio equo, no?
Sfruttando la dipartita di Viktor e la parlantina sciolta, vomitando un po' di acidità, meglio dare dell'egocentrico mostro senza cuore a Viktor, piuttosto che svelare eventuali punti deboli del Vento.
Per altro, Anastasia davvero non è sicura di chi sia la persona a cui lui tiene di più. Non mente nemmeno.

Fortunatamente Viktor rientra, dopo aver capito che il primo contratto che Khalamushka ha stretto è stato proprio con Yelena. E quindi, trovandosi davanti a due opzioni - uccidere la ragazza per eliminare la fonte che lega il mostro alla terra o trovare e distruggere la pergamena che è stata siglata dalla ragazza senza occhi, avvolge i cacciatori e Yelena nella propria magia e li avvisa che andranno a distruggere la pergamena.
Si materializzano, praticamente, all'interno di una camera da letto chiaramente di ragazza. Viktor identifica una botola nel soffitto che porta nella “stanza delle pergamene”. Deve essere una sorta di sacca dimensionale, boh, ad ogni modo Aleksei viene fatto entrare e subito dopo anche Alina è spinta di sopra. Sono giovani e svelti, sicuramente sono più veloci dei tre adulti nel cercare quello che serve.

È tutto discretamente concitato e mentre i due adolescenti si rendono conto che trovare UNA pergamena è pressapoco impossibile, visto che ci sono scaffalature colme di rotoli che si allungano all'infinito, gli altri di sotto cercano di capire come ambientarsi nella casa per cercare eventualmente qualcosa di utile a cancellare il patto. Non è che si possa andare tutti su per la botola, insomma.
Aleksei prende la situazione in mano e, prendendo l'accendino dalla tasca dei pantaloni, semplicemente dà fuoco al primo rotolo che gli capita in mano e poi lo lancia in mezzo alle altre pergamene che avvampano come se fossero zuppe di benzina.
Alina strilla e viene calata nuovamente giù, praticamente sballottata come un sacco di vestiti, Aleksei scende subito dopo di lei e se la carica in braccio, partendo come un razzo verso l'uscita, il corridoio, le scale, l'ingresso dell'edificio e la strada stessa. Solo una volta fuori si renderanno conto che hanno appiccato un incendio e torneranno a dare una mano, chiamando anche soccorsi.
Viktor e Anastasia si guardano con aria perplessa, mentre odore di bruciato e fumo si diffondono nella stanza da letto.
Diego, che ora si trova in una situazione “umanamente risolvibile”, dimostra carattere e propone di sgomberare l'edificio. Prima portano fuori Yelena e poi si dividono i piani e fanno uscire i condomini, aiutando chi da solo non è capace di fare in fretta.
Qualche istante prima che arrivino i pompieri, di cui già si sentono le sirene in avvicinamento, vengono portati fuori le ultime persone.

È decisamente il caso di levarsi di torno, per non venir invischiati o collegati al disastro. Hanno già di che preoccuparsi per via dell'affidamento dei ragazzi.

Tornati a casa di Anastasia, si rendono conto che Khalamushka non c'è più. Sono riusciti nel loro intento, passando per la via più impegnativa, ma salvando la vita e l'anima di Yelena.   
Sono state ore decisamente pesanti per Anastasia, tra autocombustione, arresto, l'arrivo di Diego e la casa invasa prima dai cacciatori con una tipa senza occhi, poi dal mostro che stavano cacciando.. e no, commenti ironici sul “mettiamo un po' a posto e poi andiamo a casa” di Viktor (anche se magari volevano essere realmente di supporto) fanno solo sbroccare di nuovo la scrittrice.
Ma se ne vadano al diavolo.
Anche Aleksei pare non aver capito nulla del discorso sul pensare prima di agire, nonostante abbia risolto la questione.
Poco male, non è la mamma di nessuno, di certo prenderà le sue personali contromisure.
È decisamente stanca, se Diego avrà domande da fare, può fargliele l'indomani.





A questo punto il mistero è finito, io mi accorgo che la mia cacciatrice si fida solo in parte dei suoi “compagni di viaggio” e non ha ben chiaro che ruolo pensano di averle affibbiato. Sta di fatto che è scontenta e frustrata.
Inoltre sente sul collo il fiato di Eva, che le toglie il sonno da troppo tempo. È ora di darle seriamente la caccia e renderla una priorità. Non fosse altro per poter fare una notte di sonno filato e risistemarsi l'umore.
I toni si sono incupiti. Ci sono lo stesso momenti di pura commedy, specialmente nelle interazioni tra pg e png, ma vengono poi scalzati da situazioni pesanti anche a livello emotivo.
Non sono una giocatrice che piange per una sessione di gioco, so fare la voce lacrimosa o raggiungere gli ultrasuoni per l'isteria se serve a dare un certo tono alla scena che sto giocando, ma non ho mai risentito al punto di elaborare così tanto i sentimenti dei miei personaggi. Però empatizzo. E le situazioni che si creano sono tutt'altro che leggere. Non so se perché a volte il fraintendimento tra personaggi si riversi anche sui giocatori stessi (e a quel punto basta farsi un paio di domande a vicenda per chiarire) o semplicemente sono io ad essere sensibile in questo periodo. Ed è plausibilissimo.
Certo è che se un personaggio non mi prende, quindi il gioco non mi diverte, non empatizzo così tanto. Quindi stiamo facendo faville! ;)



[FINE. Contenti, eh?]
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2014-12-16 09:59:59
Mistero 3: L'Orfanotrofio di Miss Kozlov

Pagina 1 - Parte 1
Una notte di sonno finalmente! Dopo tutto quello che è successo è splendido essere di nuovo a casa, vivi.
Viktor come al solito dorme sul divano, nonostante la casa sia sua ha lasciato le due camere da letto ai ragazzi.
Il sonno dura poco perché dopo qualche ora l'ex Vento del Nord viene svegliato dall'intermittente luce rosa di un neon che entra dalla finestra. Dando un'occhiata migliore nota che proprio di fronte alla casa è stato aperto un club privato.
Porta con spioncino. Due uomini enormi in completo ai lati dell'entrata. Un'insegna al neon rosa che raffigura una ragazza che sculaccia un maiale.
Era proprio il tocco di classe che ci mancava!
Inveendo contro la luce fastidiosa Vik si fa un giro del salotto osservando le foto.
Ogni foto rappresenta ricordi del Viktor umano, ricordi che sta perdendo velocemente. Prende in mano una delle cornici, nell'immagine c'è una ragazza sorridente, curioso guarda dietro alla foto se c'è scritto qualcosa. Sul retro della fotografia si legge una dolce dedica "Alexandra e Viktor ♥". Il volto non gli dice nulla e il nome nemmeno.
Aleksei svegliato da un impellente bisogno di acqua gli si avvicina e gli chiede se quella è la sua ragazza.
Viktor dice che probabilmente lo è e il ragazzo gli chiede se ha mai cercato le persone che conosceva. Vik dice che non li ha mai cercati perché... beh... lui non invecchia e sarebbe stato complicato spiegare.
Alek si fa andare bene la risposta e cerca un bicchiere d'acqua in cucina, nel mentre Viktor gli rivela il motivo del suo turbamento.
Sta perdendo ricordi e diventando meno umano, poi chiede a Lyosha di non dire nulla a Alina. Aleksei è dubbioso, gli chiede perché deve mantenere il segreto e Vik dice che vuole vedere se il ragazzo riesce a mantenere un segreto con Alina.
Il giovane accetta e torna a dormire.

Francesca aveva bisogno di iniziare a esternare con Viktor diverse cose che gli stavano succedendo, la perdita di umanità è un tema molto importante e è evidente che Viktor ne è preoccupato, lui non vuole tornare ad essere insensibile e crudele come prima.
Vedremo come andrà avanti tutto questo, per il momento Alina non sa nulla di nulla. Aleksei sa che Vik sta perdendo umanità, mentre Anastasia sa che lui ha sentito un legame con Alina e sapeva che era in pericolo, ma ha relegato la cosa su uno strascico dell'incantesimo che aveva fatto lui per parlarle, o al fatto che Vik non è una persona normale per cui cose strane gli accadono sempre.


Anastasia si ritrova all’esterno, al freddo, si guarda attorno e a terra nella neve vede Viktor.
Sta morendo e le chiede di salvarlo, lei cerca di tamponare le ferite, ma non c’è speranza e non glielo nasconde.
“Lasciati andare, vedrai che non soffrirai più.”
Lo stesso sogno, sempre lo stesso sogno: il soldato morente, la lotta tra Eva e il Vento del Nord e infine la maledizione.
Poco dopo la ragazza si sveglia e seduto sul suo letto c’è Diego, le tiene la mano e sembra preoccupato. I due si parlano e Diego ripete ad Anastasia le frasi che ha detto a Viktor nel sogno, a quanto pare parlava nel sonno e le chiede spiegazioni.
Ani racconta tutto, non nasconde nulla e finalmente Diego sa tutta la verità.

Non mi dilungo molto perché Sonia racconterà in dettaglio tutto quello che è successo a Anastasia, fatto sta che ad un certo punto “qualcosa” si muove in casa e finisce che Diego sparisce nel nulla.

Alina sta dormendo, ma a quanto pare il destino ha deciso che in questa notte non è permesso dormire bene, per cui è dentro un incubo.
(Marco mi chiede di descrivere un ricordo di Alina, uno dei giorni più brutti all’orfanotrofio e io decido di tirare fuori il cartello “piccola fiammiferaia morente cercasi”)
Oggi Miss Kozlov ha organizzato un piccolo spettacolo con i bambini, per poter raccogliere fondi per l’orfanotrofio e magari farne adottare qualcuno. Ovviamente è bene che io non sia presente, potrei spaventare qualcuno con il mio fare inquietante o le mie storie, meglio chiudermi in camera. La stretta sul mio braccio di Miss Kozlov è forte, non si cura di farmi male, apre la porta, mi sbatte dentro la stanza e mi intima di non uscire.
Mi sveglio di soprassalto perché ho la netta impressione di sentire distintamente lo sbattere della porta, mi guardo attorno, guado fuori dalla camera, ma sembra tutto normale. Mi tocco il braccio sovrappensiero dicendomi che è stato solo un incubo, però come stringo mi fa male. Tiro su la manica e sul mio avambraccio ci sono quattro lividi a forma di dita.
Inizio a tremare di paura e senza pensarci due volte vado da Viktor e lo sveglio, lui vedendomi agitata mi fa sedere, mi abbraccia e solo poi mi chiede di raccontargli tutto. Esito, non mi piace parlare di quei giorni e di quegli eventi, mi facevo sballottare in giro come un sacco sapendo che reagire avrebbe solo peggiorato le cose. Viktor insiste nel voler sapere tutti i dettagli così da potermi aiutare, con calma gli racconto tutto.

Alina si fida di Viktor, in questo frangente lo ha reputato la persona più adatta ad aiutarla, nonostante tutto no le capita spesso di fare incubi che diventano reali. Inoltre era bello vedere questo lato un po’ da papà arrabattato, che cinque secondi dopo torna cacciatore e dice “indaghiamo”.

Nel mentre a nostra insaputa Alek si è svegliato e origlia da dietro la porta di camera sua, potrebbe entrare in salotto e offrire il suo aiuto, ma no… origliamo. Ad un certo punto la voce di Miss Kozlov alle sue spalle lo sgrida, ma il ragazzo scrolla le spalle e non se ne cura molto.
Viktor mi accompagna in camera e decide di fare un incantesimo, vuole rivelare tutte le presenze nella casa. Richiama l’aria con gesti ampi, per lui è facile come respirare poi si fa un taglio sulla mano e lascia che il suo sangue riveli la verità. Mi piace guardare Viktor mentre usa la magia, si vede che gli viene naturale e che lo fa stare bene, io mi sento ancora impacciata e a volte un po’ infantile, eppure i miei incantesimi funzionano per cui non me ne curo troppo. Alcune gocce si muovono fuori dalla porta della camera, altre raggiungono me e si posano su qualcuno che ho di fianco formando il volto di un ragazzo. Viktor registra l’informazione, poi corre fuori dalla stanza per vedere chi c’è.
Io sono congelata. Mi giro piano mentre il sangue scivola a terra svanendo.
Parlo perché… beh chiunque sia è lì! Inoltre sono già strana, parlare da sola è soltanto un’aggiunta.
“Veles sei tu quello che ho appena visto?!”
Guardo il cellulare. Nessuna risposta. Passano i secondi e mi sembrano ore, l’ansia che aumenta.
“Si, sono io.”
Sospiro di sollievo! Oh bene! È solo il mio fantasma personale.
“Ma non sono solo.”
PANICO!
Dannazione Veles, ma tu esisti per farmi prendere un infarto?!
Indistinti mugoliii spaventati e lamentosi.

Era da un po' che aleggiava questo "orfanotrofio infernale" e finalmente abbiamo un mistero tutto dedicato a questo.
Sarà molto interessante vedere cosa accadrà, ma il mio riassunto della sessione non è affatto concluso. Voglio cogliere questa occasione per cambiare Alina e farle prendere una direzione più adulta come personaggio.
Ha un fantasma che la segue da chissà quanto e la aiuta, Viktor ha accettato di adottarla e ancora non sappiamo perché. Alek c'è sempre stato, ma considerate le sue ultime imprese sconsiderate e le sparizioni Alina non lo trova molto affidabile, si fida, ma... beh non si sa mai come va a finire. So che Alina vuole aiutare Anastasia e tiene anche a Diego, perché tutti e due si preoccupano per lei e sono amici. Però so anche che a Alina non va giù che Anastasia abbia nascosto la verità, non parlando degli incubi, di Eva e sclerando dicendo che non si fida di loro.
Cioè la ragazza capisce perché Vik e Alek risultano poco affidabili a prima vista, tendono a sparire per tornare giusto in tempo per aiutare, ma spariscono.
Alina no e sta un po' andando fuori di testa, lei non ha mai nascosto quando aveva un problema, anche solo per avvertire gli altri e non metterli in difficoltà, però qui ci sono un po' troppi segreti e non si può pretendere di aiutare qualcuno se sai solo una metà della verità. >.<
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2014-12-16 12:33:47
W(hell)come back!
Facevate anche senza altri wot, immagino, ma non sono mai stata brava ad assecondare i bisogni altrui. :P

Quindi.
Il mistero ha inizio, lo scambio di highlight è un po' strano per via delle statistiche che vengono segnate, che non sono necessariamente quelle di punta dei personaggi - almeno del mio, ma poco male. Non sono una priorità e forse vogliono vedere altre sfaccettature dei personaggi.

E, una novità!, il tiro di inizio mistero è un misero 4 e invece di avere delle Premonizioni utili do altre tre prese al keeper per darmi un -1 da spendere sui tiri che andrò a fare durante il mistero.
Eh, vabbè. Tanto agli incubi c'è abituata. e.e


Anastasia è spersa in mezzo alla neve. Tutto è bianco e immacolato, e lei cammina sulla terra soffice quasi senza meta. È ben coperta per proteggersi dal freddo e man mano che cammina si rende conto di essere in mezzo a campi aperti, ampi e completamente innevati.
Tra le zolle imbiancate sono semi nascosti corpi di uomini, soldati in divisa abbandonati al gelo e alla morte. Si stringe nella giacca, come a volersi fare più piccola, mentre segue un rumore che ne attira l'attenzione e si ritrova davanti il corpo morente di Viktor. Il Viktor soldato che ora è l'ospite del Vento del Nord. Da una ferita al petto sgorga copiosamente sangue e lui è più morto che vivo.
Anastasia si toglie la sciarpa e cerca di tamponare la ferita, si inzuppa i guanti di lana nel tener premuto sul torace dell'uomo, quando lui le parla con voce flebile e le dice di star morendo.
Anastasia ha la chiara percezione di essere in un sogno, di nuovo. Un sogno che ha già vissuto altre volte. Sogno che le mette dentro un senso di angoscia, impotenza e fugacità.
Si accuccia vicino a Viktor, gli tiene la testa in grembo e continua a tenere premuto sulla ferita, ma non sa bene cosa fare e lasciarlo andare le sembra la cosa più giusta. Chi è lei per trattenere la sua anima? Chi è lei per decidere che non sia quello il suo momento? Come potrebbe, poi, tenerlo in vita?
Lo culla, lo stringe e gli canta una vecchia ninnananna, imparata dai nonni quando era piccina, e cerca di rendergli dolce il passaggio verso l'aldilà.
(non ho scelto a cuor leggero l'approccio “è il tuo momento, passa oltre”. Credo possa portare delle svolte interessanti e ho cercato di evidenziare di nuovo l'approccio “umano” alle disgrazie. Forse è un modo di porsi un po' vigliacco, ma ho pensato fosse troppo facile dire “faccio una magia e lo curo”. È più pesante convivere con la morte di qualcuno a cui si tiene, in un modo o nell'altro, perché non si è potuto fare nulla di concreto.)

Il risveglio è improvviso e Anastasia si ritrova nel proprio letto, mentre stringe le mani di Diego. O forse è Diego a stringere le mani a lei, non è ben chiaro. E lei è ancora assonnata. Sta di fatto che Diego è a letto con lei.
Wait.
Cosa ci fa lui in camera sua, nel suo letto?  
Un controllo per accertarsi di avere ancora addosso tutti i vestiti è d'obbligo, sai mai che un altro eccesso d'alcol abbia portato ad un momento di intimità alcolica.
E siccome tutto è al suo posto, senza lasciare la presa delle sue mani, Anastasia glielo chiede che cosa sta succedendo e l'Agente dice di averla sentita parlare nel sonno e quindi di essersi avvicinato al letto per vedere se tutto andava bene e in quel momento lei gli ha preso le mani.
L'imbarazzo, in quella camera, è palpabile. E non è ben chiaro chi sia più impacciato in quel momento.
Ani decide che è il caso di parlare del sogno che ha fatto, anche per giustificare le sue azioni sonnolente. E poi è anche giusto che Diego sappia, in fondo lo ha coinvolto e deve essere eventualmente pronto a darsela a gambe levate sapendo da cosa scappa. Parla di Eva, dei sogni ricorrenti. E mentre parlano, entrambi seduti sul lettone, uno spiffero di aria fredda fa rabbrividire Anastasia, che si allunga a prendere la coperta e risveglia le premure di Diego proprio nel momento in cui si sentono passi provenire dal salotto.
Ok.
Passi.
In salotto.
Ma in casa dovrebbero esserci solo loro due! (io me la sono fatta addosso..)
Anastasia si allunga per prendere il pugnale del nonno dal comodino e indica la scrivania a Diego, nel cassetto troverà il suo revolver. Se c'è qualcuno in casa è bene essere preparati.
S'avvicinano quatti quatti alla porta, ma l'agitazione di Diego è così palpabile che Anastasia gli chiede di starle vicino, per darle sicurezza. (Manipolare 7/9, gli tiene la mano e fa la damsel in distress.) E intanto evita che Diego, con le mani che tremano, si spari su un piede o le spari in una chiappa.
Spiando in salotto tenendo la porta della camera socchiusa, non vedono nulla di strano. È tutto come Diego l'ha lasciato prima di andare in camera di Anastasia. (a questo punto ci sta un bel leggere la situazione, so di averci infilato un 10 secco.. ma non ricordo bene le domande. Doh!) Uscendo nella zona giorno, mentre si guardano attorno, la porta della stanza di Diego cigola.
Caccaculo.
Brandendo il pugnale in modo che sia visibile, Anastasia invita chiunque sia in casa a farsi avanti. Loro sono armati solo perché sono spaventati, è comprensibile, no? Sarà mica Eva, in camera di Diego? Eh? Può anche venire avanti, no?
E intanto la porta della camera si apre ancora un poco.
La fifa ha la meglio, Anastasia si spazientisce, e mette fretta a chiunque sia in camera perché se anche è spaventata è facile ad alterarsi.. e la porta sbatte, chiudendosi.
Diego molla a terra la pistola, si carica Ani in braccio e corre fuori, giù per le scale, in strada. Il tutto in pochi secondi, veloce come un treno. Nel momento di fifa blu, però, ha avuto l'accortezza di proteggere la sua cliente (dire la sua donna potrebbe essere un po' TROPPO azzardato XD).
Dopo un deciso battibecco, portando come tesi il fatto di essere in pigiama e scalzi, e che anche se dormire in hotel è una buona idea contanti e carte di credito sono lo stesso in casa, Ani riesce a convincerlo a tornare in casa. Appurato che pare non esserci più nessuno, gli chiede di dormire assieme, per essere più al sicuro entrambi. L'unione fa la forza, no?

Una volta sicura che Diego stia dormendo beato, Anastasia decide di provare a capire chi o cosa li abbia spaventati così tanto prima. Potrebbe essere qualcuno bisognoso di aiuto, no? O Eva.. o chiunque!
Allora si leva la maglia del pigiama e la lascia vicino a Diego, così che senta il suo odore e non si svegli improvvisamente (è un trucchetto che funziona bene coi bimbi, lasciare qualcosa che profumi di mamma per non agitarli. Mi è sembrato carino applicarlo a Diego. È comunque un segno di intimità.), e si sposta in salotto cercando di fare meno rumore possibile.
Ha intenzione di tentare un incantesimo per evocare o semplicemente parlare con la presenza. Recupera un foglio, una matita, un ago e una lampada da tavolo, appronta il tutto sul tavolino del salotto e poi fa mente locale per concentrarsi. (Use magic, Comunicare con qualcosa con cui non condividi una lingua. 6-. Macchestress!) Anastasia si punge il dito e passa il polpastrello insanguinato sul foglio, tracciando qualche lettera. Chiede chi è, poi mette la matita sul foglio, a disposizione “dell'altro”. E la matita si alza, come mossa da una mano invisibile, che con segno tremolante intima un secco “non mi cercare”. Nel momento in cui la matita torna a posarsi sul tavolino, l'urlo di Diego squarcia il silenzio. Anastasia si scapicolla in camera da letto e lui non c'è più.
Diego è scomparso.
Diego è scomparso perché lei non ha saputo proteggerlo come avrebbe dovuto e ha fatto si testa sua, inoltrandosi in pratiche che non sa padroneggiare, pensando di poter essere brava “anche da sola”.
E invece no. Da soli non si è nessuno e a pagare per la sua pecca di orgoglio - che non ha voluto informare gli altri compagni per dimostrare di potercela fare da sola, visto che loro si buttano nelle cose senza pensare - è stato Diego.

PANICO. Sul serio.
Di nuovo il senso di impotenza, di smarrimento e di angoscia provato nel sogno di qualche ora prima.

Per un certo numero di scene incrociate e parallele, Anastasia è stata separata dal gruppo. Ora è chiaramente il momento di riunirli. MISERIACCIA.

Anastasia chiama i telefoni di tutti, non sapendo che contemporaneamente a casa di Viktor e dei ragazzi si sta scatenando altrettanto putiferio. Cerca di mantenere una parvenza di lucidità per non fare colpi di testa o cadere in preda allo sconforto e smarrirsi nelle cose più semplici.. facile a dirsi, meno facile a farsi.
L'unica a risponderle è Alina, a cui fa un resoconto sconnesso della scomparsa di Diego. E Alina le dice che anche Viktor è scomparso.
Se in una qualsiasi altra situazione Anastasia avrebbe perso le staffe e dato dell'irresponsabile al Cacciatore, al momento è così preoccupata per Diego che si limita a registrare la notizia senza dire molto.
Alina le dice di andare da loro, che possono aiutarla, ma Anastasia non vuole lasciare la casa. Diego è scomparso da lì, non da casa di Viktor. Cosa possono fare là? Non ha nemmeno la macchina. Non può andare. E comunque ha bisogno di aiuto, lì, a casa. Non in giro per Mosca. Alina insiste, Anastasia nicchia e infine capitola e cede. (perché Alina l'ha manipolata al telefono, con delle buone motivazioni) solo il tempo di chiamare un taxi e farsi portare lì.

Nel frattempo Viktor riesce a mettersi in contatto con loro, per mezzo dei suoi fidi refoli di aria, e dice di essere bloccato “oltre il velo”. Ha bisogno del loro aiuto per poter tornare visibile e tangibile.
Nell'apprendere che Viktor è rimasto bloccato dopo un incantesimo, in un mero moto di egoismo Anastasia - scostante - dice che no, non può aiutarlo. Ha altre priorità. Deve trovare Diego, che è scomparso a causa sua. Se lui è finito dall'altra parte, troverà anche il modo di uscirne e non è un problema di Anastasia. (cioè, sul serio. Si sente davvero usata. E cerco di farlo capire agli altri in gioco, ma non sono certa sia chiaro a tutti. [NOTA AI COMPAGNI: chiedete, se non capite. XD io l'ho fatto usando la sfuriata di Ani.] Una volta che ad aver bisogno è lei – fino ad ora non ha riportato nemmeno mezzo graffio e in genere i suoi fallimenti non si sono riversati effettivamente sugli altri - deve comunque mettere gli altri davanti, perché non sono capaci di stare buoni e non creare casini per una sola notte. Ma dormite, per dyo, che voi gli incubi non li avete!) Senza contare che a prendersi la ramanzina, per non aver avvisato prima, sta volta è lei. Inoltre la sua presenza serve là.
Sul serio? Il bue che da del cornuto all'asino, insomma.

Chiama comunque il taxi, come già aveva detto, e mentre attende che arrivi si mette ad esaminare la camera da letto (investigare il mistero. 7/9. Una domanda. Cos'è successo lì?) come nemmeno gli agenti di CSI saprebbero fare. Fotografa tutto quello che le sembra strano, nonostante tutto sembri al proprio posto (tranne Diego). Sul davanzale della finestra ci sono tracce di ghiaccio/neve; le coperte che ancora segnano dove prima era steso Diego sono ghiacciare, non fredde come se non ci si dormisse da un po', proprio ghiacciate; e ghiacciate sono le impronte di due mani che sembrano circondare l'alcova di Diego (come se qualcuno a cavalcioni si fosse retto sulle mani? Boh.).
Raccolto il raccoglibile, si dirige a casa di Viktor.
(Nel frattempo Alina ha cercato di vedere dove fosse Diego e l'ha visto, con un “Diego point of view”, baciare una donna dagli occhi neri. No, ma fai pure, eh. La tua scrittrice sta morendo di crepacuore e tu infili la lingua nelle bocche di altre tipe. Va bene.. XD fortunatamente se anche le è stato detto, Ani non ha recepito il concetto nella sua pienezza.)

Seguendo le indicazioni del Vento e di Alina, si impegna nell'officiare un rito abbastanza complesso, che richiede di investire energia e attenzione. Peccato che lei sia con la testa altrove e un paio di volte rischi di sbagliare, salvo poi accorgersi di non fare come le viene detto e correggersi al volo. (use magic 6-, ho usato un luck. Troppo stanca di fallimenti per mandare a monte anche questo tiro. Per altro è proprio il primo luck che uso in 5/6 sessioni. Era ora di interrompere le sfighe.)
Viktor, con una simbolica uscita dai veli strappati che dividono realtà e mondo degli spiriti, torna ad essere visibile e solido.
Peccato che a mancare all'appello sia anche Aleksei, che nel frattempo è scomparso a sua volta. E mentre Vik e Alina la mettono al corrente, Anastasia si sente il cuore davvero pesante.
Iniziano ad esserci troppi scomparsi, davvero.


Non mi è spiaciuto avere spazio per vedere Anastasia nel proprio ambiente, senza la presenza di altri cacciatori. Sentivo che, dopo il mistero precedente, aveva bisogno dei propri spazi. Iniziare il mistero e la sessione in compagnia forzata penso le avrebbe dato ulteriore stress. In questo modo, invece, a muoverla è la preoccupazione che le attanaglia lo stomaco. L'irritazione per Viktor è davvero passata subito, a dispetto delle altre volte. Non ha tempo per arrabbiarsi, Diego è scomparso. E così Aleksei. Trovarli è la priorità.

A fine sessione, per altro, c’è stato un avanzamento. Ho scelto di alzare weird da -1 a 0. Anastasia ha fatto uso della magia nelle ultime sessioni e mi pare la giusta evoluzione, anche per mettere in campo le conoscenze di base che ha dal suo back ground di scrittrice e nipote di cacciatori.


[continua >]
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2015-01-16 10:16:12
Ciao a tutti, dopo la lunga attesa riprende la cronaca di questa campagna... folle.
Ieri sera abbiamo ripreso a giocare e sono successe un sacco di cose molto importanti, però prima beccatevi la conclusione del racconto di Alina e appena avrò finito saprete cosa ha scoperto la ragazza ieri sera.
ACTIONE! VELOCITA'! TERRORE! SUSPENSO! ROMANZA! (cit.)


Pagina 1 - Parte 2
Calma Alina, pensa e osserva.
Mi guardo attorno e valuto la situazione.

Leggere una brutta situazione 7/9, scelgo “Qual è il modo migliore per difendere le vittime?” cioè noi. Marco mi dice che per Alina è più sicuro restare in camera.

Veles mi scrive.
“Resta con me, non uscire. Qui sei al sicuro.”
Bene, resto in camera, di certo non aiuterei nessuno sparendo nel nulla come Aleksei.
Ricevo una chiamata da Anastasia, durante la quale lei mi racconta cosa è successo.
Io le dico che Aleksei è sparito, Vik lo sta cercando e sarebbe meglio se li raggiungesse così una volta tutti assieme sarà più facile fare il punto della situazione.

Manipolare 7-9.

Guardo un attimo in salotto… niente. È sparito anche Viktor!!
Poco dopo sento un refolo d’aria gelida che mi avvolge, la voce di Viktor è chiara, gli serve aiuto per uscire dal limbo.
Prima però voglio vedere un attimo dove sta Diego.

Use magic 7/9 scelgo l’effetto è di breve durata.

Canticchio una breve filastrocca legata a una fiaba spagnola, penso a Diego e dopo poco apro gli occhi.
Sono Diego e sto baciando una donna con lunghi capelli neri, la visione finisce subito e per fortuna! Appena Ani arriva le racconto in breve cosa ho visto e credo che se Diego fosse con noi lei lo picchierebbe.
Ci prepariamo e seguendo le istruzioni di Viktor mettiamo in atto il rituale, poco dopo lui esce da uno squarcio nella realtà con la forza.

Big Magic, requisiti: essere almeno in tre e fare un tiro di Use magic, faccio 10.

Ora siamo tutti… che facciamo?

Veles è tenerissimo e inquietante, l'amico perfetto per Alina. Aspetto il momento giusto per investigare su cosa sia di preciso, e vedremo che succederà quando Alek si deciderà a dire ad Alina che ha una cotta per lei. In realtà qualcosa si è smosso nella giocata scorsa, ma non anticipo nulla.
Ci sono tantissime cose del passato di Alina che non so. Ad ogni modo se alla fine di questa campagna non sarò soddisfatta di quello che ho scoperto, farò passare dei mesi e tornerò a chiedere ai miei compagnucci meravigliosi una "stagione 2".
Mi sto divertendo un casino e so che si stanno divertendo anche gli altri, questa è la cosa più importante. ^^
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2015-01-16 11:57:59
Ecco il resoconto della giocata di ieri, godetevelo.

Pagina 2
È l’alba ormai, una notte insonne e ancora non è finita.
Sono in cucina e fisso la moka aspettando che il caffè salga.
Cerco su internet informazioni su miss Kozlov, in particolare nei necrologi e… si è proprio morta da un anno circa. Maledetta!!! >.<
Sento che Viktor e Ani di là stanno parlando, mentre sono impegnati colgo l’occasione per parlare con Veles in privato. Gli scrivo in chat dal cellulare così nessuno può spiarci.
“Veles da quanto sei con me?”
Lui aspetta a rispondere, dopo un po’ mi dice che è con me da alcuni anni.
Io so che non mente, nessuno può mentirmi senza che io me ne accorga. Esito un attimo perché ho diverse domande che vorrei fargli, ma una in particolare potrebbe chiarirmi molte cose.
“Visto che sei con me da così tanto forse sai una cosa che mi è stata sempre tenuta nascosta. Sai chi sono i miei genitori?”

Manipolare 7/9, gli devo fare qualcosa per lui subito.

Mi rendo conto che lo sto un po’ sfruttando, siamo amici e dovrei comportarmi meglio.
“Non devi dirmelo per forza, ma se lo fai sono pronta a ricambiare il favore. C’è qualcosa che posso fare per te?”

Qui le altre si sono profuse in un "ma sei matta a promettere favori"? Ma dai è Veles, inoltre è troppo importante questa cosa, Giulia e Alina vogliono sapere a tutti i costi.

Aspetto la risposta. So che è lì vicino a me, ma non sento la sua presenza, soltanto le scritte in chat mi dimostrano che esiste.
“Prometti di non chiedermi altro oltre a quello che ti dirò.”
Prometto, mi basta una traccia, mi serve solo un indizio per sapere se i miei dubbi sono fondati.
Lui mi dice che sa chi sono i miei genitori, ma non me lo dirà perché cercarli è terribilmente pericoloso.
Lo sapevo! Non potevano essere tutte coincidenze! La maledizione di Viktor, i sogni di Anastasia, il mio legame con entrambi… mi manca solo di capire come centra Alek in tutto questo e ho la fortissima paura che sia solo colpa mia se è invischiato nel casino. Devo investigare.
“Grazie Veles, sei carino e creepy.”
Lui mi manda un cuore con il punto interrogativo, mi scappa da ridere perché è davvero dolce con me, il suo aiuto è prezioso in ogni occasione.
Raggiungo gli altri di là coi caffè e Viktor fa una magia per vedere dove si trova Aleksei.
La visione appare sul vetro della finestra e si vede Alek ranicchiato su un letto, da solo, che dorme. Riconosco l’orfanotrofio.

In questa scena c'erano Ani e Vik che parlavano da soli, Ani aveva chiesto a Vik di elencarle i nomi delle persone nelle sue foto e l'uomo ha ammesso che sta perdendo ricordi e umanità. Alina non sa nulla di tutta la faccenda e temo che lo scoprirà nella maniera peggiore.

Mi siedo al tavolo con Anastasia, prendo il portatile per contattare un po’ di persone e lei me lo toglie. Mah?!
Ani mi chiede di farle una descrizione dell’orfanotrofio, una mappa magari per vedere se ci sono ingressi secondari. Io prendo carta e penna e inizio a disegnare una mappa, indico i punti da cui scappavo per sfuggire a miss Kozlov e lei pensa.

Sonia usa una mossa dello scrittore “Fervida immaginazione”, fa 6 e io l’aiuto aggiungendo dettagli che penso siano superflui, ma che magari le servono. Aiutare 7/9.
La mossa dice:
Fervida immaginazione
Riesci a visualizzare perfettamente scene e situazioni nella tua mente. Quando leggi o ascolti la descrizione di un luogo, ti è sufficiente per leggere una brutta situazione.


Sento sul braccio la stretta della vecchia di nuovo!
Faccio un balzo all’indietro con urlo spaventato, Viktor che stava salendo mi afferra al volo.
Scopro il braccio e sia io che Vik notiamo che ci sono dei lividi nuovi.
Ani spiega un attimo la situazione a Viktor poi si blocca vedendo Olga. Salve detective!
Vengo presentata, sembra… normale. E affidabile. Uscirà di testa, non crederà mai a tutto questo.
Presto detto, Ani deve spendere tempo e fascino da star letteraria per convincere la donna che non siamo tre pazzi che vogliono entrare in un luogo privato per fare chissà che cosa.
Ci armiamo di barattoli di sale, Vik ne da uno anche a Olga, non può stare disarmata. u.u
Va a finire che saliamo tutti sul furgoncino di Viktor e ovviamente Olga nota i graffi fatti dal mostro di terra a Cecilia. Chiede spiegazioni e noi le diciamo la verità, inizia così a fare i collegamenti coi libri di Anastasia, a capire che non sono del tutto inventati.
Durante il viaggio la poliziotta chiede quale sia il piano e non è propensa a lasciarci entrare di soppiatto in un orfanotrofio. Io mi giro sul sedile per guardarla.
“Avanti prova a fermarmi. Io entrerò là dentro.”
Anastasia prova a dire qualcosa, mentre io guardo la detective con aria di sfida, deve collaborare e deve farlo in fretta.
“Olga puoi venire con noi e assicurarti che ciò che ti stiamo dicendo sia vero, avere le prove che non siamo tre delinquenti che vogliono solo mettere in atto un’effrazione. Oppure puoi scendere e andare da un giudice e aspettare 4-5 giorni per un mandato, ma lo sappiamo entrambe che noi entreremo comunque.”

Manipolare 7/9

Lei mi chiede di dimostrarle che siamo davvero dei cacciatori, di darle una prova di sovrannaturale.
Non posso mettermi a fare magie, mentre Vik mi sballottola a destra e a sinistra con la sua guida “sportiva”. Penso un attimo e le do in mano il mio cellulare.
“Non so chi siano i miei genitori, nessuno mi ha mai permesso di leggere i miei documenti e di certo non li ho mai incontrati.”
Il mio cellulare inizia a vibrare, so benissimo chi è.
“Forse tu potrai aiutarmi a scoprire chi sono, ma nel frattempo oggi ho chiesto a un mio amico.”
Il cellulare vibra e Olga sembra perplessa.
“Vedi lui è un fantasma che vive con me e mi ha detto che non mi dirà chi sono i miei genitori. Ha paura di tutta la faccenda e il fatto che lui se la faccia sotto all’idea spaventa anche me.”
Altri messaggi, la detective mi guarda.
“Ricevi un sacco di messaggi.”
Io le dico di leggere, lei lo fa e mi ridà subito il cellulare dicendo “OK OK OK!!!”
Dovrò farmi perdonare da Veles, ma tanto dovevo fare qualcosa.
Inoltre non tengo nascosto nulla a Vik e è sempre meglio se anche Ani sa, così magari può aiutarmi a unire i puntini.

Mi piace vedere come Alina non nasconda nulla della sua vita, mentre invece gli altri abbiano bene o male dei segreti, in particolare con lei. Ho intenzione di spingere su questo e vedrò di farlo fin dalla prossima sessione.

Arriviamo e apro la porta per la cantina, scendiamo tutti nel buio, mi giro un attimo e…
SONO SOLA! NUOOOOO!!!
Non solo, mi sento piccola. Più piccola di prima. Mi guardo le mani e sono più piccola!
La voce di miss Kozlov che mi urla “Ti pare il modo di comportarti?!” e la stretta ferrea all’orecchio.
All’improvviso mi sale una rabbia tremenda, tutti i maltrattamenti, gli incubi, i lividi sul braccio.
Le do un calcio fortissimo!

Spaccare ossa 10+ e scelgo di farmi meno danni

Lei mi lascia andare, mi allontano e inizio a chiederle perché è ancora qui, perché non è morta e basta.

Investigare il mistero 7/9, chiedo Cosa viene nascosto qui?

Lei mi afferra per i polsi e mi dice:
“Il ragazzo non è stato mai adottato!”
Ottimo, ecco il mezzo per l’esorcismo. Ti prenderò a calci da qui all’aldilà vecchia megera!

Buio. Mi sveglio e sono in un letto. Nel mio vecchio letto.
Mi guardo attorno e in mezzo alla stanza c’è Aleksei nudo, avrà 14 anni…
Oh nooooooo! Di nuovo quel ricordo!!! Che vergogna!
Gli urlo di vestirsi, ma lui mi ignora, penso che sia un’illusione quindi scendo e mi metto in un angolo della stanza.
Voglio fare un incantesimo, ma devo valutare bene cosa fare, non voglio attirare subito attenzioni indesiderate e non so in questo “mondo illusorio” che effetti possa avere la mia magia.
Mentre sono lì che penso sento dietro di me la voce di Vlad, un ragazzo che era con noi all’orfanotrofio, che urla:
“Hey Alek! Ma alla fine hai detto a Alina che sei innamorato di lei?”
Mi gelo. MA CHE??? !!!!
WAIT! Calma Alina, sarà tutto un piano della vecchia per distrarti, resta concentrata. Mi frugo in tasca e ovviamente non ho il cellulare.
BUUUUU!!! Sono sola! Non so dove siano tutti, non so che fare, non c’è Veles con me, o se c’è non posso parlarci e ho 14 anni! È un incubo!!!
Devo trovare una via d’uscita! ç__ç

Questa scena è stata molto divertente, perché effettivamente quelli erano Alina e Alek, ma entrambi sono convinti che l'altro sia un'illusione, per cui sarà estremamente spassoso vedere cosa succederà quando scopriranno la verità.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2015-01-22 03:27:44
[<< continua]

Dopo un mese, circa, ci ritroviamo per il solito appuntamento di caccia settimanale.
Ammetto che le pause lunghe mi fanno un po' calare il ritmo di gioco. Mi si raffredda notevolmente l'entusiasmo e ingrano male.
Sarà colpa di passate esperienze, in cui per riuscire a organizzare una sessione si passavano settimane a spostare gli impegni, non so.
Sta di fatto che sta volta ho trovato la ripresa più fiacca di quanto avessi voluto. Non mi sono nemmeno segnata tutti gli appunti. Babbè!

Ci siamo persi in chiacchiere, davvero tante, e non abbiamo combinato poi granché a livello di “caccia al mostro”. Io in primis, eh.
A fine della seconda sessione ancora non sappiamo con certezza cosa sia, cosa faccia e perché lo faccia.
Siccome nei misteri precedenti ho sempre fatto la parte di quella che cercava di organizzare le cose con un po' di criterio - perché sì, è una cosa che vorrei vedere in gioco. Una squadra che sa cosa fare, come farlo e che non fatica ad organizzarsi invece di lanciarsi a peso morto nei casini.-, sta volta mi sono detta “vedo cosa viene fuori, senza che debba far alzare la voce al pg”.
Fare la nevrotica anche in gioco è fisicamente stancante! XD
E il continuo litigio tra i pg, se in genere mette pepe, ad un certo punto diventa un po' ripetitivo.

Cioè, è come vedere una puntata di The Walking Dead.
Sai già cosa faranno i personaggi, perché si innescano meccanismi che si ripetono.
Anastasia vuole avere la situazione chiara e sotto controllo per non fare la figura dei polli e riportare più danni di quanti sia necessario e fa il generale nazista; Viktor parte come un mulo e si stressa se gli dai contro finendo mezzo nudo e sanguinante facendo sfoggio di mirabolanti poteri cosmici; Aleksei si mette nelle beghe, che tanto ascolta con un orecchio, ma sta già pensando a come aggirare la questione e finire sanguinante pure lui; Alina si irrita, si mette alle calcagna di uno dei due uomini del gruppo per provare a risolvere qualcosa e poi si chiude in un angolo a chattare con Veles se le cose piegano male.
In due misteri e mezzo le cose sono andate più o meno così una sessione si e una anche.

Seriamente? No, non è così che voglio giocare. Quindi provo a cambiare prospettiva,
Perché comunque mi diverto. I personaggi mi piacciono, le storie che nascono anche.


Fatto sta che, per riprendere le fila della chiusura dell'ultima sessione, mentre Alina fa ricerche su internet Anastasia prende Viktor da parte e gli dice che sa cosa gli sta succedendo. Si sta perdendo. Sta perdendo umanità e con essa i ricordi dell'uomo che è ora.
Lo mette di fronte alle foto che ha in salotto, gli chiede i nomi di chi vi è ritratto. E lui non li ricorda.
Lei lo sa perché lo ha sognato, ha sognato Viktor morire. E perché in qualche modo, dopo mesi e mesi in cui lui ha prima infestato i suoi sogni e poi è diventato un compagno di caccia, ha imparato a conoscerlo più di quanto si potrebbe pensare.
Anastasia poi sostiene che essere Umano lo rende molto più forte dell'essere solo “un mostro”. Cioè, la Terra è dei mostri o degli Uomini?
Essere un umano ti rende decisamente più forte. Ne è fermamente convinta.
Si sente senza ombra di dubbio superiore a qualsiasi creatura che abbia attraversato il Velo per vivere sulla Terra. Compresa Eva.
(Viktor non vuole farsi sentire da Alina, che è nella stanza accanto, e Francesca tira “act under pressure”. Fa 6. Siccome mi pare ci tenga abbastanza a non farsi sentire, decido di aiutare e con un 12 secco Viktor ha il +1 necessario a fare un successo. )
Ani dà una voce ad Alina, chiedendolo se c'è il caffè pronto, e dandole modo di distrarsi, così che Viktor ammetta che sta perdendo umanità per aver abusato della magia, ricorda che già in precedenza ha sentito Alina in pericolo e ha smembrato il proprio corpo per poterla raggiungere.
A questo punto Ani gli ribadisce di parlarne sia con Alina che con Aleksei, che devono sapere certi particolari del loro tutore.
Anastasia farà comunque il possibile per preservare l'umanità residua di Viktor, visto che lui confessa di tenerci. E questo le vale un paio di bacini sulla guancia, che accetta di buon grado. Basta che Viktor non esageri con le smancerie. eh.

Riunitisi con Alina, dopo lo scambio di confidenze, Viktor fa un incantesimo per vedere di localizzare Aleksei. Sul vetro della finestra, nella condensa del fiato del cacciatore, compaiono immagini visibili anche ad Anastasia e ad Alina. Quest’ultima riconosce il luogo. Aleksei sembra addormentato su un letto in una stanzetta dall’aspetto non esattamente pulito, in un edificio dall’aria abbandonata e trascurata. L’Orfanotrofio in cui Alina e Aleksei sono cresciuti.
(Perfetto! Alina conosce il posto, quindi ci si può organizzare prima di partire come muli. E non devo nemmeno fare troppe pressioni, voglio dire.. è palese che se conosci un posto condividi quello che sai, no? posso attenermi alla mia intenzione iniziale. Però magari è anche il caso di accennarlo, sai mai.)
Mentre Viktor fa mente locale su cosa sia efficace sugli spettri ed usa il suo passato oscuro per avere informazioni adatte, le ragazze si riorganizzano velocemente. Ed è in quel momento che suona il campanello e Viktor va ad aprire, trovandosi di fronte Olga, l’agente che lo ha interrogato solo qualche giorno prima.

(in effetti mi sarebbe piaciuto che diventasse un png ricorrente. Bravo keeper che ha usato un nostro momento di fiacca e chiacchiere per reinserirla!)

Viktor è al piano di sotto, nell'ingresso che parla con Olga e Alina va per rimettersi al portatile a fare chissà quale ricerca.
Nope. Wait.
(è un pezzo che in effetti Ani e Alina non hanno modo di parlare faccia a faccia, che non conto come “parlare” una telefonata impanicata per la scomparsa di Diego e un rito fatto per tirar fuori Viktor dal mondo degli spiriti. E soprattutto Alina era già stata al telefono e al pc in un paio di scene precedenti. Ho trovato fosse il momento di parlare tra personaggi. I miei due cent per smuovere la situazione.)
Il posto lo conosce, quindi Anastasia le leva il portatile di mano e le chiede semplicemente di parlare. A quanto pare gli uomini del gruppo hanno la tendenza a scomparire e loro due, uniche donne, devono poter contare l'una sull'altra se i ragazzi sono a loro carico. Insomma, fa leva sul girl power.
Le chiede di dirle cosa ricorda, come sono messi gli ingressi ed eventuali uscite. Insomma, con un foglio e una penna alla mano tracciano una mappina più o meno dettagliata e Ani si spreme le meningi per cercare di capire, sulla base di quanto intravisto sul vetro della finestra e dai racconti di Alina che le descrive i passaggi che usava lei per sgattaiolare via, se c'è qualcosa che non va in quel posto.
Ha fantasia da vendere e non teme di usarla.
(e io provo a sfoggiare la mossa che altrimenti non uso mai. Fervida Immaginazione, posso leggere una situazione anche senza essere in un posto, ma solo sentendone o leggendone la descrizione. Ahimè, tiro un miserabile 6. e_e ma Giulia mi aiuta e riesco a raggiungere il 7, anche se per lei dare una mano ha un costo. Ho comunque una domanda, e chiedo se ci sono pericoli che non abbiamo notato nella visione.)
Alina aggiunge particolari su particolari e sistema la mappina, così Anastasia non fatica a capire che è “troppo vuoto” un posto così ampio e che fino a qualche tempo prima era pieno di ragazzi. Il pericolo è in quella “assenza di vita”.
Mentre Ani giunge a questa conclusione, però, Alina ha la sgradevole sorpresa di sentire al suo fianco la Vecchia Signorina dell'Orfanotrofio. E riporta un altro livido sul braccio, dove si sente stringere dalle dita ossute della vecchiarda.
Non ha da morì male, sta vecchia!

Alina salta indietro come un grillo, e viene afferrata al volo da Viktor che nel frattempo è risalito in casa con Olga al seguito.
Ani sta per iniziare a spiegare cos'è successo ad Alina, quando si accorge della presenza della poliziotta. Mapporcaiquellabomba!
Momento di stallo, in cui Olga ed Alina vengono presentate e poi bisogna dare una spiegazione plausibile a quanto sta accadendo e al perché Aleksei non sia presente, ma anzi sia da andare a salvare. E in fretta, anche.
Anastasia riesce appena appena a non far prendere per tre pazzi scatenati i cacciatori, facendo leva sui propri scritti che si, molto spesso sono basati su storie vere e non su finzione. In un momento di trambusto psico-emotivo di tutti, pure Olga viene coinvolta nell'azione di recupero di Alek. E una volta a bordo del van puzzolente di Viktor, ad Olga vengono date altre spiegazioni, a partire dai graffi sulla fiancata del veicolo, che sono una prova effettiva dell'esistenza di creature non proprio simpatiche, alla presentazione di Veles.
Ani non è del tutto convinta né di volerla con loro né di volerle spiegare tutto ora, ha comunque perso un compagno di caccia e il proprio agente. Decisamente dare spiegazioni non rientra nelle priorità, ma ha già detto la sua e non ha nemmeno idee migliori per convincere Olga che continuano ad avere le rotelle al proprio posto e non vuole proprio che metta loro i bastoni tra le ruote. Sarebbe una seccatura inutile. L'unico modo è che ci sbatta il naso, in fondo. Lascia che a gestire la cosa sia Alina.

(a questo punto so che ci ho infilato un paio di manipolare volanti, ma ho trovato un po' lunga la parte delle spiegazioni. Sì, è stata una scena divertente, ci siamo rimbalzati battute varie ed eventuali,  ma non so se fosse necessario. Come quando nei film fanno lo spiegone e si perde di ritmo. Ci stava, ma forse andava inframmezzato con non so nemmeno io cosa. Senza contare che Aleksei era da solo, altrove, davvero da un sacco di tempo.)

Finalmente di fronte all’orfanotrofio, aggirano la recinzione, entrano nel cortile e Alina li guida verso il passaggio che va nella cantina. (secondo me ci stava un leggere la situazione, stavano facendo un’entrata in un posto pericoloso, ma io l’avevo fatta “da lontano” e non ho trovato logico rifarla. Ani la sua impressione già ce l’aveva. Quindi niente, semplicemente sono andati dentro. Magari potevo farla lo stesso. Mah.)
Per quanto attenti, nello scendere una scala impreziosita da tende di ragnatele, i nostri baldi eroi cadono in trappola. Doh.

Anastasia e Viktor si ritrovano a condividere di nuovo una visione, o almeno quella è l’impressione di Ani, quando entrambi invece di scendere gli scalini si trovano ad attraversare il campo innevato che lei stessa ha sognato. Ani prende Viktor per mano e continuare a camminare, quando lui ha una visione nettamente diversa da quella della Scrittrice. è sempre nel campo di battaglia, in mezzo alla neve, ma ha uno scambio con Eva, che termina con lui che la prende per il collo e poi la sbatte a terra. Peccato che quella che finisce a terra con un principio di torcicollo sia Anastasia, che in tutta risposta gli tira un calcio in una gamba e, mentre parte ad insultarlo, si trova a svegliarsi nel letto della camera di Diego, nel suo appartamento da scapolo a Barcellona.

E’ la notte in cui tutto ha avuto inizio.
Quando, dopo i festeggiamenti del suo venticinquesimo compleanno, è finita di nuovo a letto con l’agente ed ha avuto i primi terrificanti incubi.
Mettendosi a sedere nel letto si accorge che accanto a lei, completamente nudo, c’è Viktor.
Wait.
Lei è ben sicura che quella sia la camera di Diego e che Viktor lì non ci abbia messo mai piede. Almeno quella notte!
Dà una sbirciatina sotto le coperte, si assicura che sia davvero nudo, poi sgattaiola fuori e va a cercare Diego nel resto della casa.
Lo trova in cucina, che si prepara uno spuntino notturno. Dopo uno scambio di battute ad Ani viene un dubbio. Quello non è il suo Diego. E quella notte non è andata così.
Allora decide di porgli una domanda di conosce la risposta.
Gli chiede se è gay. (Di nuovo, sì. Ma sta volta, in fondo, è nel passato. Mioddio, che casino.)
Sarà pur bionda, ma ad un certo punto alcune cose le ha capite. E tra queste ha capito che Diego prova una non ben chiara attrazione per lei (sta scema. “attrazione”.. meh. Innamorato, cretina. Si dice innamorato! Vabbè.). E quando lui, con candore, le risponde di sì, lei gli piazza un diretto sul naso che lo fa sbilanciare fino a cadere di chiappe sul pavimento lucido della cucina.
In quel momento la raggiunge Viktor, avvolto nel lenzuolo - ma comunque con tutto in mostra.
E inizia la commedia degli equivoci-non-così-equivoci.
Anastasia ha anche lo scrupolo di vedere dove si è cacciato Diego, se è ancora a terra, ma è svanito nel nulla.
Oh, Viktor è un bell’uomo. Non è mica cieca. E ha anche una fantasia abbastanza vivace, da riempire le mancanze senza difficoltà. Sig!
Non che lui sia particolarmente discreto. Anzi.
(e il Keeper, l'infame, precisa che Viktor si sente addosso un odore che non è il suo. È il profumo di Anastasia.)
Viktor prima si annusa poi va ad annusare Ani, che starnazzando gli dice di smetterla.
Convengono che qualcosa non va, stanno rivivendo momenti del loro passato. Non è be n chiaro del perché Vik sia smutandato, ma poco importa! Davvero!
Se Aleksei, quando lo hanno visto prima, stava “dormendo” è probabile che a loro sia successa la stessa cosa. Viktor è certo che si possa camminare nei sogni, spostandosi da uno all'altro, ma per farlo è necessario rinunciare a qualcosa di proprio. A qualcosa di umano. A qualcosa a cui si è profondamente legati.
Praticamente ci si alleggerisce.
E allora Anastasia si offre di perdere qualcosa al posto suo. Lui sta già perdendosi, non serve che si sacrifichi. Lei è abbastanza umana per entrambi. Lo è davvero tanto. Umanissima!
È disposta a perdere la propria carriera di scrittrice per lui e per ritrovare Alina e Aleksei.
Viktor la stringe in un abbraccio e, passandole una mano sulla nuca inizia a disegnare simboli sulla sua pelle. Anastasia si appoggia quasi di peso a lui, non trattiene le lacrime per la rinuncia fatta con slancio, ma non a cuor leggero. E il rito ha inizio.





Abbiamo chiuso qui la scena, con la decisione di Anastasia di perdere una parte di sé come componente per la big magic e Viktor che dava inizio al rituale, e dopo un'altra scena di Alina e Alek s'è terminata la sessione.
In genere non sono un'amante dei sacrifici fatti per amor del drama. Ma in questo caso ho pensato fosse una cosa “bella” sacrificare qualcosa per un proprio compagno.
Poi, davvero, Ani è molto più umana di Vik per un sacco di motivi diversi. E visto che sono a pochi px dalla possibilità di cambiare libretto ci stava. Dà anche una piega diversa alla relazione tra pg e mette in crisi quella con Diego (diegoooo! non ci siamo dimenticati dittè!). Ed è un modo come un altro di farle abbracciare l'eredità del sangue. La sua famiglia le ha comunque trasmesso uno scopo più grande. Proteggere le persone comuni.

Ora devo scegliere che strada farle prendere. Se andare in direzione dell'expert, o dello snoop, o che so io. Ho due px di tempo per scegliere! Mehehehe.
Il libretto dello Scrittore, per essere stato in test, ha funzionato molto bene e non ha nulla in meno di quelli ufficiali. Le mosse sono funzionali e bel colorate, le storie sono ADORABILI (cioè! puoi avere un nipote!! Domenico, vecchia volpe!! XDDD)  Mi sono divertita ad usarlo. E le battute sulla Fletcher si sono sprecate. A Domenico ho riportato commenti più (non troppo, lo ammetto) sensati.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2015-01-22 09:01:24
Mi trovo alla mia prima esperienza col gioco, ho cercato di variegare le mosse di Alina in modo da farle fare un po' tutto e "tappare i buchi" del gruppo quando serve.
Soprattutto visto che spesso rimane da sola o in coppia con un altro pg, ma devo dire che ogni tanto non sono proprio sicura di muoverla bene.
Dopo la pausa è stato un po' lento il recupero in generale, ma sapevo cosa fare all'inizio, investigare in una direzione ben precisa e ci avrei messo poco.
Poi ho visto che il dialogo tra Ani e Vik era molto bello e non volevo interrompere, soprattutto dopo il successo di Francesca, quindi ho fatto un'altra cosa che mi premeva da un po', cioè sondare un attimo il passato di Alina.
Ho diverse cose che voglio fare nella sessione di stasera, spero di riuscire a ingranarle tutte aiutata dal fatto che ad un certo punto saremo tutti in scena.
Incrocio le dita che Viktor sia vestito al suo arrivo, o tra lui e Alek nudi sarà un casino muovere sta povera ragazza. XD

Mi appunto da una parte:
- Recuperare Olga.
- Recuperare Diego.
- Ammazzare la vecchia.
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Sonia Grossi - 2015-01-22 15:22:56
Come mio personale parere il "tappare i buchi" non è la scelta migliore per far crescere un personaggio durante l'arco narrativo, specialmente se stai approcciando un gioco per la prima volta (ma nemmeno le volte successive, volendo) e lo devi anche capire.
Per me funziona che scegli il tipo di personaggio che vuoi giocare e magari sì, vedi un attimo di scegliere qualcosa che non sia già stato scelto dagli altri. Però poi segui l'evoluzione del pg in gioco.. ma non per riempire zone bianche.
Scegli mosse e avanzamenti adatti al pg perchè gli calzano, non perchè possono servire. Nulla serve _per forza_.

Se poi hai dei dubbi, se ne parla o sul momento o a fine HO.
E credo di parlare a nome degli altri anche in questo caso.
Invece di farmi iniziare a spammare gif a caso XD mi blocchi e magari dici cosa non ti è tornato. ;)
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2015-01-28 08:26:24
No, le scelte che prendo per mosse o altro le faccio in funzione del personaggio, è solo che a volte ho sentito il bisogno di non fare quello in cui Alina va forte, ma puntare su altro.
Poi comunque se qualcosa non va proprio ne parlo, difatti alla fine della sessione scorsa abbiamo parlato a lungo. ^^

Posterò il prossimo resoconto appena lo scrivo, annuncio intanto che sono riuscita a fare un sacco di cose. Adesso mi serve esperienza. u.u
Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2015-02-04 15:09:40
Pagina 3

Questa sessione è stata un po' incasinata, perché finché non siamo usciti dalla prigione dei ricordi ogni scena era ambientata in un luogo diverso.
Purtroppo riprendo dopo diverso tempo che non scrivo, quindi segnerò i punti salienti.
Avrei voluto fare un riassunto più dettagliato, ma tocca trovare il tempo e la forza per riordinare le idee e in queste settimane non ci sono riuscita.


Mi ritrovo nel parco vicino all'orfanotrofio.
Cemento, un'altalena arrugginita e erbacce che crescono selvagge ovunque.
A terra c'è il cerchio di evocazione che avevo fatto per chiamare il Vento del Nord, alzo lo sguardo e vedo:
Anastasia con l'aria distrutta e con addosso solo calzini, mutande e una canotta.
Viktor coperto solo da un lenzuolo.
Aleksei poco più dietro messo come Viktor.
Stavo per maledire la salopette che ho addosso, che fa tanto bambina di campagna, quando cambio idea e ringrazio di essere vestita.
Imbarazzo e corro verso Ani abbracciandola, ho visogno di sapere che è reale.
Anche perché gli altri due potrebbero essere altri prodotti della mia fervida immaginazione.
E invece no, sono proprio Viktor e Alek.
Cerchiamo di metterci d'accordo su cosa fare quando il terreno si spacca e inizia a tremare, di conseguenza scappiamo perché figuriamoci se abbiamo voglia di vedere cosa esce fuori!

Il Keeper mi chiede "Alina sei sicura che quel giorno tu non abbia richiamato altro oltre al Vento del Nord?" io rispondo che no, Alina non è per niente sicura.
Mi segno questo dettaglio con l'intenzione di indagarlo più avanti.


Muovendoci è come se la scena cambiasse leggermente, in lontananza ci siamo io e Vik che andiamo verso il suo furgone.
È il girono in cui mi ha portata via dall'orfanotrofio.
Anastasia e Aleksei si avviano decisi verso il retro del furgone che è aperto e dove a detta del ragazzo si era nascosto per scappare.
Ani apre le porte e dopo aver detto "È ora che cresci ragazzo!" si alza la canotta e gli mostra le tette.

Lascio a Sonia lo spiegare perché Ani ha fatto questo.

Sta di fatto che improvvisamente è come se i ricordi di Alek si riscrivessero e l'Aleksei reale ricorda quella volta in cui Ani gli mostrò le tette.
Bene siamo nel mondo del metafisico magico, cerchiamo di non fare idiozie.

Non ricordo bene cosa sia successo poi, ma Alina si è ritrovata in un altro ricordo.

Aeroporto di Mosca.
Ho in mano un cartello con su scritto Anastasia.
Guardo Ani venire verso di me con aria stanca. Le chiedo perché non mi ha mai detto dei suoi incubi fino ad ora e lei risponde che era certa l'avremmo presa per pazza.
Mi sembra una spiegazione assurda, visto che sono stata adottata da un tizio che fin da subito ha sostenuto essere il Vento del Nord e io stessa sono tutto che normale.
Però la vedo che è insofferente, che vuole andarsene e cerco di calmarla.
La fermo appena in tempo prima che si butti di sotto, convinta che questo l'avrebbe fatta uscire dal sogno.

Manipolare 7-9 e lei accetta di non farlo.

Magari funzionerebbe anche, manon voglio vederla morire! Nemmeno per finta!
Inizio a guardarmi intorno, osservo ogni dettaglio per trovare tutte le incongruenze con i miei ricordi, voglio vedere oltre la magia e sapere se stiamo tutti bene.

Use magic e faccio 6, uso un punto fortuna perché sono stanca pure io di stare a girare in tondo.

Ho la netta impressione di aver già visto passare quel gatto nero... un gatto in un aeroporto?!
Apro gli occhi per un attimo, vedo che noi siamo nello stesso scantinato e dormiamo, vicino a me c'è Olga e ha una piccola ferita sulla testa, come se qualcuno l'avesse colpita.
Riferisco tutto a Ani e poco dopo sentiamo le voci di Viktor e Alek che ci chiamano.
Sono riusciti a scappare e a svegliarci! YAY!
prendiamo Olga e andiamo via a casa di Ani, una volta lì la donna con un aiuto crea un portale nel salotto per raggiungere Diego.
Diego è seduto sotto un albero in mezzo alla neve, sembra stare bene.
Momento di felicità di tutti e siamo tutti assieme.

In questo momento chiedo agli altri se posso fare una scena veloce con Alek, perché voglio dare una smossa al rapporto tra di loro.

Prendo Alek per mano e ci chiudiamo in una stanza, ho una domanda importantissima.
Gli raccondo del ricordo in cui ero in stanza, c'era lui nudo e arrivava Vlad urlando che lui mi ama.
Quella cosa non è mai successa nella realtà e io non mi sarei mai immaginata una cosa del genere, voglio sapere se magari...
E Alek dice "Ah... quindi lo hai sentito anche tu. Si, beh..."
No fermi tutti, lo guardo e gli chiedo se è vero.
E lui con tutta l'indecisione del mondo dice:
"Si, mi piaci." pausa "Una cosa del genere."
>.>
Gelo. Posso vedere la Regina delle Nevi che si copre con una pelliccia lamentandosi degli spifferi.
Cerco di capire bene cosa voglia dire, ma il succo è che sono tipo 5 anni che gli piaccio.
5 ANNI?! E non me lo ha mai detto!
Come ho fatto a non accorgermene e capirlo?!
Sto per dire qualcosa e lui mi bacia, senza preavviso.
Quando il bacio finisce gli dico che ci devo pensare su e che se mi bacia un'altra volta lo picchio! >.<

Con calma posterò anche l'ultima sessione, sto cercando di cogliere gli spunti degli altri per non far ristagnare la storia tra i personaggi e vediamo come va.
Ho fatto anche altri due tiri, ma non me li ricordo, aspetto di essere a casa perché dovrei averli scritti su un foglio. XD

Titolo: Re:[MotW] From Russia with love
Inserito da: Giulia Cursi - 2015-02-24 18:01:41
Pagina 4
Iniziamo finalmente a organizzarci, pensiamo a come risolvere la questione.
Viktor propone di prendere lo spirito di Miss Kozlov e ributtarlo nell'aldilà a calci nel sedere, mentre io e Ani siamo più propense per una soluzione "mondana".
Basta adottare Aleksei per darle la pace, quindi facciamolo.
Olga dice che la direttrice dell'ufficio pubblico che si occupa di queste pratiche, sarà ad una festa di gala il giorno dopo.
Io inizio a sentire i miei amici in internet per avere i biglietti.
(Amici su internet 7/9)
Ci vorrà del tempo, ma nel mentre Anastasia con l'aiuto di Diego sfrutta il suo status di scrittrice famosa per avere accesso alla festa.

Mi faccio vestire e truccare da Ani, voglio passare più tempo con lei.
Dopo poco mi ritrovo con dei tacchi vertiginosi e un abitino nero molto aderente e molto corto!
Guardandomi allo specchio non mi riconosco, sembro anche più grande, ma il mio look non è la cosa importante al momento.
Aleksei, Diego e Viktor sono vestiti con il completo, sono tanto carini! Cioè... Diego sembra nato per indossare il completo, Alek sembra un ragazzo a modo, mentre Vik... no, siamo sicneri, lo vedrei meglio a torso nudo in mezzo alla neve mentre strozza un grizzly.
Andiamo alla festa in questo palazzo antico, pieno di vecchi vestiti in abiti lussuosi.
C'è un attimo di incertezza all'ingresso e quasi mi metto a litigare con il tipo che controlla i nomi, Alek mi porta via prima che lo prenda a calci nei denti. Incompetente. >.>
Una volta dentro vediamo Angela, la donna con cui dobbiamo parlare.

Interpretata da Angela Lansbury: http://persephonemagazine.com/wp-content/uploads/2012/11/jessicawinky.gif (http://persephonemagazine.com/wp-content/uploads/2012/11/jessicawinky.gif)

Viktor si avvicina alla donna e sfrutta la sua età per conversare alla pari dei vecchi tempi con quei vegliardi, io non faccio in tempo a girarmi che Alek è sparito di nuovo. NUOOO!!!

Con Anastasia andiamo a cercarlo, saliamo al piano di sopra anche perché sentiamo il suo urlo.
Il palazzo però è grande e ci chiudiamo in una stanza per fare una magia, sarà la vecchiaccia a venire da noi.
Chiedo a Ani di aiutarmi e lei tira fuori dalla borsa un pezzo del vestito di Miss Kozlov, io esulto e dico "Un po' di fortuna pure a noi."
Lei sembra perplessa e preoccupata, perché non sa come quel frammento di stoffa sia finito nella sua borsetta.
(Use magic 7/9 scelgo di evocare un mostro nel mondo e un effetto indesiderato e inaspettato)
Stringo nel pugno il frammento di stoffa come se stessi tenendo la vecchia per il bavero dell'abito, e nel mentre recito una filastrocca, anzi, una preghiera a Baba Jaga per invocare il suo potere e aiuto.
Un'ombra nera inizia a formarsi e sembra troppo grande per essere lo spettro...
O no... che cosa ho evocato???


Pagina 5
Bene. La vecchia è nel sacco!
Peccato che il sacco sia una melma nera fatta di oscurità e disperazione che la protegge e rischia di intrappolare me e Ani.
SCHIFO!!!
Anastasia riesce a guadagnare tempo così che io possa fare un incantesimo per ricacciare le tenebre, ma nel mentre perde il cellulare dento lo schifo melmoso.
Ricorro ancora all'aiuto di Baba Yaga chiedendole il potere di uno dei suoi servitori, il Cavaliere dei Mattino che reca l'alba con se.
(Use Magic fallimento e spendo un punto fortuna)
Ho chiesto troppo e me ne rendo conto, è piena notte e il cavaliere è come se fosse distante, mi serve una luce e dalla melma spunta il cellulare di Ani con la torcia ancora attiva.
La magia riesce e le tenebre svaniscono.
Di fronte a noi resta Miss Kozlov, con la sua tunica nera in parte stracciata e le mani che si protendono verso di noi.
Anastasia con una magia la blocca, giusto per stare sicuri.
Spero solo che Aleksei sia riuscito a fuggire nel frattempo.

Olga ci raggiunge assieme a Diego con in braccio dei barattoli di sale.
Io mi avvicino allo spettro restando a una distanza tale da non farmi afferrare, soprattutto perché è pericolosa... ma anche perché mi fa schifo.
Parlo con Miss Kozlov e le chiedo di darci il tempo di far adottare Aleksei altrimenti non succederà mai.
(Negoziatore Oscuro 7/9)
Prometto di andarla a trovare ogni tanto, così che non si senta sola.
Lei sembra rincuorata e dice che aspetterà, ma mi chiede perché lo sto facendo.
Io la guardo, penso a Viktor, a Veles e ai mostri che abbiamo affrontato.
"Non penso che tutti i mostri meritino di essere distrutti."

Accompagno Alek e Vik dalla signora Angela e la convinciamo a salire per vedere lo spettro.
Vorrei picchiare Aleksei per aver buttato la verità in faccia alla signora in maniera brutale e senza prove, ma pare che funzioni.
Ani nel frattempo distrae le guardie sventolando un libretto degli assegni e chiedendo dove deve andare per fare la sua donazione.
La signora Angela è scettica, ma firma immediatamente i documenti non appena vede lo spettro.
Io per un attimo mi sono preoccupata che ci rimanesse secca per lo spavento. O.o
Questo basta a dare riposo a Miss Kozlov e noi possiamo andare in un locale vero a divertirci.

Mentre la musica della discoteca ci assorda parlo un attimo con Alek, lui mi dice che nello scontro per salvare Vik ha dovuto abbandonare il suo pugnale.
A quanto pare il pugnale è sparito nelle tenebre.
Quel pugnale è legato alla sua anima.
Accidenti Alek! Ma non riesci a stare per un giorno senza un cappio al collo???
Poi mi si avvicina e mi chiede una risposta a quello che mi ha detto e... e io non ce l'ho!
Gli dico che ci devo pensare, non ho avuto un attimo di calma e lui ha aspettato per 5 anni, potrà almeno darmi il tempo di dormirci su!
Mi guarda sconsolato e dice "Certe cose si sanno, non ci si deve pensare."
>.>
Grandioso... anche la filosofia da romanzi di terza categoria.
Inizio a chiedermi se gli uomini sono tutti così, perché altrimenti la castità inizia a diventare allettante.

Fine Mistero

Mi scuso per il ritardo, ad ogni modo ho cercato di riassumere i punti salienti delle due sessioni. Se avete domande di qualche tipo fatele pure, altrimenti potete aprire una nuova discussione e mettere il link a questa. ^^