Buonasera... anche oggi giornata di lavoro duro, ma vedo che comunque la discussione ha preso una piega interessante.
Cerco di chiarire il mio delirio, in modo da fugare eventuali dubbi.
Cominciamo dalla regola, cioè
al Cuore è richiesto un tiro esperienza:- Quando fallisce il tiro con la frase rituale "Questo non accadrà"
- Quando agisce in maniera tale che esprime odio per il Popolo od un individuo, spietatezza, dubbio, cinismo, apatia, empatia per un Demone o i Demoni
Per capirsi farò sempre riferimento al caso 2.... Il caso 1 è banale e comunque non riguarda l'oggetto della discussione.
Orbene quando dicevo degli esempi è per far notare che a pag.106 e pag.111 (mi riferisco sempre all'edizione italiana)
è il Cuore che compie determinati atti.
Non intendevo certo dire che un Conflitto non possa far fare Esperienza (anzi... vedi più avanti).
Dunque questo mi porta ad una riflessione. In Polaris il Cuore interpreta un Protagonista nella sua via per la decadenza (sia essa morte o corruzione). In questo suo vivere il Cavaliere il Cuore è coadiuvato dalle Lune e dall'Errore che hanno il compito (l'Errore in particolare) di farmi vivere questa "descensus Averni" in maniera completa.
Un Cuore che fa
character advocacy sta giocando "male" ;-) Questo perchè è il Cuore che deve vivere in prima persona il declino del Cavaliere ed è il Cuore che deve partire con l'ordine di idee di esplorare a fondo questo destino ineluttabile dello stesso.
L'Errore deve essere il suo interlocutore principale, ovvero l'altra faccia della medaglia.
Attenzione: non sto dicendo che l'Errore non debba far fare tiri esperienza al Cuore, ma che deve comunque far vivere questa Esperienza anche nella fiction e deve creare al Cuore situazioni in cui egli sia portato a riflettere.
mettila come vuoi, ma se non sei andato a difendere la tua famiglia è Esperienza. Semplicemente perché in quel momento ti sei accorto che il tuo codice ti imponeva di restare sulle mura e di difendere la tua famiglia, ossia ti sei accorto che non è sempre possibile fare ciò che l'essere un cavaliere richiede.
Mauro,la metto in questi termini, da regola, punto 2 sopra.
L'Esperienza si tira sulla base di ciò che l'azione esprime. Se non vado a difendere la mia famiglia, in assenza di altre informazioni, e tu come Errore mi chiedi un tiro Esperienza per la motivazione che hai espresso io aggrotto le sopracciglia e storco il naso.
Questo perchè tu stai
inferendo sulle conseguenze interiori quando invece dovresti guardare al
perchè non sono andato a difendere la mia famiglia.E' per questa ragione che stavo parlando prima di
buon senso dell'Errore.
Lehman insiste su effetti immediati e tangibili, su dimostrazioni dell'Esperienza del Cavaliere che si vedono da ciò che il Cavaliere stesso esprime.
Confronta due risposte dell'Errore , la tua e quella che (pur non piacendomi esteticamente) darei io:
[ulist]
- Errore: Ma solo se, mentre combatti sulle mura, noti che un demone è entrato in casa tua, dove c'è la tua famiglia (questa è tua)
- Errore: Ma solo se, mentre combatti sulle mura, noti che un demone è entrato in casa tua, dove c'è la tua famiglia e rimani impietrito, incapace di continuare a combattere perchè non sai quel che fare.
[/ulist]
Nota che nel tuo caso tu vuoi dare una scelta, io invece pianto lì il Cavaliere con un dubbio sulla sua missione.
E cambia tantissimo perchè io sono entrato dentro la sua interiorità e l'ho scosso. Ed ho dato nuovi spunti al Cuore.
Peraltro non mi piace molto esteticamente perchè lascia le cose a mezzo.
Preferisco un:
Errore: ma solo se mentre combatti, ti butti a terra piangente, smettendo di lottare, perchè vedi un demone che esce dalla tua casa con il corpo di tua madre fra i denti.Per inciso sull'esempio avevi ragione tu, Mauro, ho toppato muovendo i personaggi di Lune e di Errore. :-)
Sono stato più chiaro adesso, in ogni caso? Se ci sono dubbi sulla mia interpretazione di Polaris cerco di chiarirli.