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Topics - Daniele Di Rubbo

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Citazione da: Federico Totti
VICTIMS
You may play this after a scene which included an injured and/or dead person, without a clear explanation for how the injury/death happened.

Being this a bladant violation of the creeping horror, unless the cards A HOSTILE GROUP (from Part 1), INHUMAN CREATURE (from Part 2), A BIZZARERIE (from Part 2), REPRISALS (from Part 1), are already on the table, am I supposed to hold the card until another card allows me to play the VICTIMS?

Citazione da: Joshua Fox
It isn't against the Creeping Horror rule to introduce injured or dead people, as long as it is not obvious they were injured/died as a result of violence.

So, ex:
- You cannot introduce a person lying on the ground pierced by a sword, because it will be almost unbelievable that they weren't pierced by some sword-wielding person.
- The exact same situation would be perfectly fine if instead they were pierced by the spikes of an iron fence, next to a tall tree they could have fallen out of.

The above example doesn't help with the rule, because in the second example there's a clear explanation (even if it might later turn out to be wrong). But hopefully it illustrates the point that you can introduce injury, death without violating creeping horror.

The sort of situation I'd envisage for this card are deaths or injuries that aren't clearly the result of violence, but which don't have an obvious mundane explanation either, such as:
- Victim found drowned, but nowhere near a river.
- Someone is found dead, bleeding from their ears. No apparent wounds or sickness.
- A character is hospitalised with severe burns. When questioned they say they have no idea what happened - they were walking along a dark lane and felt severe, stabbing pains which intensified to the point that they blacked out.

Citazione da: Daniele Di Rubbo
Therefore, if my understanding is correct, the Creeping Horror rule does not forbid the show of injuring, but only the show of injuring which clearly is the result of violence coming from a human being… or just a being.

Am I right?

Citazione da: Joshua Fox
Yes - violence by anyone (human, animal, monster) or direct evidence thereof is what's forbidden.

Citazione da: Daniele Di Rubbo
But only against a person, I guess.

Let me explain myself better: I have some actual play here. I was playing with my friend Michele and he played the “Specimen” Special Card after a scene during which he included some part of some strange creature between the teeth of a dog which clearly bit it.

Does this kind of violence break the Creeping Horror rule in the same way of violence against human beings?

Citazione da: Joshua Fox
The rule is specific to human victims, yes. (As is the card, though if we'd thought of it we might have made the card not specific to humans... seems appropriate.)

Citazione da: Federico Totti
I see the ban is on violence (on humans) only, thanks for your promptly reply :)

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Ora che anche Lovecraftesque è tradotto e pubblicato in italiano, può valere la pena di riportare anche qui qualche domanda e risposta sulle regole, fatta e ottenuta dagli autori del gioco, casomai fosse utile a qualcuno.

Citazione da: Io
I have a question about when a player can play a Special Card with an ongoing effect and an activation of the type: “You may play this after a scene that/which/if/where…”

When the card says “after a scene”, does it mean first you have to introduce the “[preparatory]” element in a scene and then to play the Special Card in a different scene? It couldn’t be the same scene, right?

Citazione da: Joshua Fox
[…] The intended meaning of the card is, you introduce something in scene A which could be evidence of the thing in your card, and then immediately after the scene has finished, you play the card, which is then active in all future scenes. There's nothing to stop you playing it later on e.g. slapping it down for dramatic effect in the middle of a later scene just as you narrate something that would otherwise be rule-breaking, but the sooner you play it the bigger effect it can have on the direction of the game.

So ex: Player A is Narrator of a scene in which a group of villagers are weirdly friendly towards the Witness. Player B (a Watcher) waits until the end of the scene and then plays "A Hostile Group", enabling that group to do progressively more aggressive things in future scenes. (Of course, in most cases it will be the same player who plays the card as introduced the triggering material, but not always.)

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Durante l’ultima sessione del Ramo di Cruelty Field (abbiamo potuto giocare solo per pochissimo tempo), Fratello Phineas, un Cane, si era appostato fuori dalla bottega di Fratello August (membro del Culto Corrotto), mentre Fratello Cyrus (Stregone) va da lui per avvisarlo che i Cani gli sono ormai addosso. I due si armano di pistola e fucile, ed escono dalla bottega per andare a cercare Fratello Obediah (ultimo dei tre del Culto Corrotto).

Fratello Phineas li segue per scoprire dove stanno andando (non sa che stanno andando da Fratello Obediah; quella è una cosa che ho deciso io senza dirlo esplicitamente perché Fratello Phineas ha visto tutta la scena, ma non è riuscito a udirla).

A questo punto, chiamo un Conflitto e fisso l’ambito iniziale a Fisico. Michele, che gioca Fratello Phineas, me lo contesta; ma io non vedo come possa essere altrimenti: non stanno parlando (in quel caso sarebbe Non Fisico), non stanno combattendo (in quel caso sarebbe Lotta), non si stanno sparando (in quel caso sarebbe Armi da Fuoco); si stanno inseguendo, e per me è chiaramente Fisico.

1. Un conflitto del genere in che ambito doveva iniziare?


Ora, lasciamo perdere per un attimo i dettagli del Conflitto: Fratello Phineas lascia la Posta; si fa notare dai due e vuole parlare con loro, tentando di fregarli a parole e approcciadosi con tono scontroso. Neanche a dirlo, questi due hanno ormai mangiato la voglia e non hanno intenzione di sottostare all’autoritarismo del Cane: mettono mano alle armi da fuoco e cominciano a volare le pallottole.

Creo creato al volo i due PNG usando la lista di Proto-PNG che avevo generato come da manuale prima della prima sessione. Seguo al volo i passi elencati alla fine del manuale, nel capitolo IX (“Creare i PNG”, pp. 109 ss.).

Ovviamente, Fratello Cyrus è uno Stregone, come da preparazione della città.

2. Uno Stregone è automaticamente Posseduto?

Il manuale dice che uno Stregone può:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 115
Essere Posseduto a volontà (accedendo, in questo modo, a tutti i poteri a disposizione di una persona posseduta).

Io ho deciso che lo fosse e ho iniziato il Conflitto come se fosse Posseduto, dandogli pieno accesso ai Poteri demoniaci, ma questo significa che ogni Stregone è già automaticamente Posseduto, e che semplicemente lo manifesta se e quando vuole? Oppure ho sbagliato a considerarlo come automaticamente Posseduto e a dargli i Poteri fin dall’inizio del Conflitto?


Poi vado avanti. Creo anche Fratello August e lo creo come Posseduto, perché il manuale dice:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 113
Una persona Posseduta deve essere una di queste due cose:

a) consenziente, un eretico conscio di esserlo, cioè un credente in una Falsa Dottrina, anche se magari agisce da solo – oppure b) un peccatore coinvolto nel Falso Sacerdozio di uno Stregone. In questo caso lo Stregone dove celebrare un rituale per far avvenire la Possessione, ma la persona posseduta non deve obbligatoriamente essere d’accordo o informata della cosa.

Nel mio caso, Fratello August è consenzientissimo. Siccome gli ho dato una Relazione da 4 dadi con “Un demone” (cito testualmente quello che ho scritto sulla scheda: ho copiato dall’esempio fatto nel manuale), egli ha anche accesso a tutti e quattro i Poteri demoniaci.

3. Un Posseduto può non far parte di un Culto Corrotto? Se una persona eretica e consenziente è anche parte di un Culto Corrotto, è comunque necessario che lo Stregone esegua un rituale perché sia posseduto?

In questo caso il mio dubbio nasce dal fatto che Fratello August sia sia consenziente che un membro del Culto Corrotto dello Stregone. Oltretutto, non riesco a immaginarmi una situazione in cui un Posseduto non sia anche membro di un Culto Corrotto.

4. Quando do la Relazione con i Demoni a uno Stregone o a un Posseduto, devo sempre scrivere “Un Demone”?


Alla fine della sessione, Michele mi contesta l’uso dei Poteri demoniaci. In particolare, il manuale dice:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 114
  • ASTUZIA: applica la Relazione a ogni conflitto sociale.
  • FEROCIA: applica la Relazione a ogni conflitto fisico.

Nel primo e nel secondo Conflitto io ho tirato i dadi delle relative Relazioni coi Demoni sia per Fratello Cyrus sia per Fratello August, perché interpreto quel «fisico» e «sociale» in senso lato. Cioè, nel Conflitto non esiste un ambito «sociale», anche se esiste un ambito «Fisico» (con la maiuscola, però), per cui ho inteso implicitamente che la regola si riferisca al fatto se in fiction il conflitto appaia come di natura sociale o fisica.

5. Insomma, posso applicare i dadi della Relazione coi Demoni a un Conflitto iniziato in ambito Armi da Fuoco, se il Posseduto o lo Stregone ha il Potere di Ferocia?


Nel secondo Conflitto, invece, oltre al Potere di Ferocia ho applicato anche il Potere di Furia, che dice:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 114
FURIA: La persona posseduta infligge Fallout di una taglia di dado superiore al normale. I pugni danneggiano come armi (non da fuoco), le armi non da fuoco danneggiano come le pistole. Il massimo è sempre d10.

Alla fine della sessione, discutendo delle regole e di come le abbiamo applicate, Michele sosteneva che questo potere funzionasse così perché non puoi essere “furioso” con una pistola. Insomma, se prendi a pugni e sei in preda alla Furia, fai male come con le armi bianche, mentre se usi le armi bianche fai male come con le armi da fuoco perché sei “fisicamente infuriato”.

Secondo me questa è una falsa interpretazione; questo potere è meno fisico e più tematico di quel che sembri: fai male a causa della tua crudeltà e, certo, della benedizione dei Demoni (i quali, però, io, in quanto GM, devo trattare come se non esistessero). La regola non lo precisa esplicitamente nella seconda parte ma, secondo me, dalla prima parte, si capisce che anche il Fallout Non Fisico dovrebbe passare da d4 a d6, mentre quello da Armi da Fuoco semplicemente rimane a d10 perché è già il massimo ottenibile, e non perché un Posseduto o uno Stregone non possa con grande furia crivellare qualcuno di colpi di pistola.

5. Come funziona, secondo voi, il Potere demoniaco di Furia?

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Ok, non sto parlando di quando si tira l’Influenza Demoniaca. Su quello, il manuale è anche fin troppo chiaro alle pagine 62-63.

Il problema è che non riesco bene a discernere quanta Influenza Demoniaca vada tirata e quando. In proposito, il manuale dice:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 62
L’Influenza demoniaca dipende da ciò che i Cani hanno scoperto sulla città, non da quello che effettivamente sta succedendo.

Ok, ma basta che qualcuno glielo dica? Devono vederlo o appurarlo di persona?

E che dire delle sottigliezze riguardanti la progressione del peccato. Mi spiego: poniamo che qualcuno abbia ucciso qualcun altro e che i PG lo vengono a sapere. Questo può essere, a seconda dei casi, un semplice Peccato, ma potrebbe anche arrivare ad essere un Odio e Omicidio vero e proprio (non me lo immagino come Ingiustizia o, addirittura, Orgoglio, ma magari è solo che non ho abbastanza esperienza col gioco).

Anche qui non sto parlando di situazioni ipotetiche. Durante la prima sessione della mia prima città ho fatto un Conflitto in cui non c’era un chiaro avversario, per cui ho tirato l’Influenza Demoniaca contro il Cane.

Ora, lasciamo stare che sono convinto di aver chiamato un Conflitto di merda che non andava chiamato; quando mi sono chiesto quanta Influenza Demoniaca dovessi tirare, ho pensato: “Ok, i Cani sanno già che Sorella Sybil è stata orribilmente sbranata dai coyote, ma questo potrebbe benissimo non essere frutto dell’Odio e Omicidio”.

Insomma, io so che quello è Odio e Omicidio, ma credo che i personaggi non ce l’abbiano chiaro, e forse neanche i giocatori. Mi aspetto che qualcuno mi dica che il mio caso, a causa della mia città scritta in maniera traballante, non era, in effetti, Odio e Omicidio, ragion per cui ho incontrato difficoltà anche per quello.

Ad ogni modo, potete darmi una mano a chiarirmi le idee anche su questo aspetto del gioco?

82
Due settimane fa ho iniziato a giocare la mia prima città di Cani nella Vigna. Ho letto il manuale e le appendici della seconda edizione con i consigli di Moreno (queste ultime solo dopo aver giocato la prima sessione di città) e una cosa che mi aveva subito colpito era il fatto che tutti nelle città fossero parenti di tutti (e specialmente dei PG).

Un’altra cosa che mi ha colpito è il fatto che da nessuna parte, nel manuale, si dica davvero come funzionino le autorità sulle parentele.

Mi spiego meglio. Cominciamo a giocare e io mi accorgo che non so se posso dire che un dato PNG è parente di qualcuno dei miei Cani. Sul manuale non ho trovato nulla a riguardo…

Non sapendo bene come fare, ho ricordato ai giocatori che potevano dichiarare in qualunque momento una nuova Relazione, non per forza di parentela, con i dadi rimasti loro da parte dalla creazione dei personaggi. Ogni volta che introducevo un nuovo PNG, ho sempre chiesto se qualcuno volesse prendere una Relazione con esso. Nessuno ne ha prese.

Leggendo, poi, le appendici della seconda edizione, vedo che Moreno, nell’esempio di creazione di città, dice abbastanza spesso che ha già in mente di stabilire che un PNG è parente di questo o di quel PG, e in che modo.

Da cui la mia domanda: insomma, come devo gestire questa parte del gioco?

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Gioco Concreto / [Trollbabe] La vendetta di Ari
« il: 2017-10-12 15:05:00 »
Ieri sera il gruppo di Cani nella Vigna non si è trovato, siccome uno di noi era in ferie, e allora ho giocato a Trollbabe con Michele, che lo voleva provare da tempo.

Gli ho spiegato il gioco, gli ho fatto creare la sua trollbabe e scegliere il luogo della sua Avventura iniziale:



Dopodiché, mentre lui disegnava la sua trollbabe e poi faceva altro, mi sono messo a scrivere l’avventura. Ci avrò messo in tutto una decina di minuti; era un po’ che non rileggevo le regole: ho letto in fretta quella parte di manuale e ho fatto delle scelte al volo, prendendo appunti su un quadernetto.

Ecco cosa è emerso.

Dove? Un fazzoletto di terra  nell’entroterra di Markiev; il mare non è lontano. È una zona che va dal pianeggiante al dolcemente collinare: ci sono fattorie sparse a conduzione familiare con dei campi coltivati vicini ad esse.

Chi? La gente di qui lavora la terra e, come ho detto sopra, è divisa in gruppi familiari sparsi. Non è una zona molto popolosa, ma mi aspetto che ci sia almeno un piccolo approdo marittimo più verso la costa: magari lì ci sarà più gente. Per il resto sono fattorie sparse.

Cosa? Facciamola semplice, ché ho poco tempo. Diciamo che qui c’è una giovane donna: chiamiamola Brynhild; lei sarà la Posta di questa avventura (Scala 1: una persona). Stiamo sempre sul semplice: vivrà o morirà?

Diamo un po’ di contesto in più. Brynhild è figlia di Bjorn; Bjorn, durante l’ultima stagione di razzie, ha ucciso in battaglia Sif, skjaldmær (donna guerriera) e figlia di Ari. Adesso Ari vuole uccidere  Brynhild perché dice che, così come Bjorn lo ha privato della figlia, anche lui lo priverà della sua.

Chi, specificatamente? Ho già detto tanto sopra, ma mettiamo le cose ancora più in chiaro:

  • Brynhild: figlia di Bjorn (capelli biondi raccolti in una treccia, occhi azzurri, abito azzurro-grigio a tonalità pastello);
  • Bjorn: padre di Brynhild; la vuole proteggere a tutti i costi (mezza età, barba lunga e curata, abito rosso scolorito);
  • Ari: padre di Sif (morta); vuole uccidere Brynhild per vendicare la morte della figlia (capelli e barba rossi folti, occhi verdi, una brutta cicatrice di guerra sul volto).

Non ho scritto alcuna lista di nomi umani e di nomi troll perché: 1) conosco bene i nomi nordici, e ci metto poco a tirarne fuori di nuovi al volo; 2) ero di fretta; 3) non avevo troll in questa Avventura, né contavo di metterne.

Ed ecco qui la mappa che ho schizzato velocemente all’inizio dell’Avventura:



* * *

Durante la partita, Michele mi ha fatto alcune domande o, semplicemente, alcune domande sono emerse per conto loro.


Michele mi ha chiesto perché la trollbabe deve sempre arrivare a piedi nell’Avventura. In particolare, questo si applica solo alla prima Avventura o a tutte? Mi spiego: se, per esempio, durante l’Avventura, la trollbabe ruba un cavallo, può iniziare la prossima avventura arrivando a cavallo?

Secondo me, in quel caso, la fiction prevale e la trollbabe può arrivare nell’Avventura a cavallo. Non vedo perché non dovrebbe essere così.


Durante un conflitto di Combattimento, Michele aveva stabilito come Obiettivo per la sua trollbabe quello di disarmare Sveinn, un giovane guerriero che stava affrontando. Durante il conflitto, Sveinn le fa perdere la pazienza e Michele mi chiede se può cambiare l’Obiettivo in «Lo uccido». Insomma, il giocatore della trollbabe può cambiare l’Obiettivo durante un Conflitto?

Io non sapevo cosa rispondergli. Alla fine siamo rimasti sull’Obiettivo originale per non complicarci la vita. Qualcuno può chiarirmi questa cosa?


Alla fine dell’avventura, Michele ha scelto come luogo della prossima un punto della mappa che avevo disegnato in questa Avventura e, per la precisione, l’approdo marittimo di Porto Salato. Preciso che in questa Avventura non lo abbiamo visto.

Non mi era mai successa prima una cosa del genere. Come mi devo comportare?

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Sotto il cofano / Advocacy e right to dream
« il: 2017-10-09 09:29:26 »
Io che apro una discussione in “Sotto il cofano” è qualcosa di più unico che raro, ma questa volta ho deciso di farlo.

Da questa mattina mi si è piantato in testa il fatto che una volta che avessi letto che la character advocacy sia tipica dei giochi story now, mentre nei giochi right to dream sarebbe stato meglio parlare di… non me lo ricordo!

Ho provato a cercare su “The Forge” e qui, ma non ho trovato nulla a riguardo. Quindi chiedo a voi: me lo sono sognato o semplicemente non ho saputo cercare bene?

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Come dicevo altrove, mercoledì scorso ho giocato la mia prima partita come GM: abbiamo creato i PG e giocati i Conflitti di Iniziazione, come prescrive il manuale.

E, ovviamente, con i primi Conflitti, arrivano anche i primi dubbi seri.


Giovanni gioca Fratello Isaac e, come Risultato del suo Conflitto di Iniziazione, sceglie: «Spero di essermi fatto rispettare dagli altri Cani».

Impostiamo il Conflitto nel dormitorio del Tempio dei Cani di Bridal Falls City. Isaac entra e vede che il suo letto è occupato dagli altri, che lo trattano con sufficienza e come se non esistesse.

Giudichiamo che il Risultato di questo conflitto sia diretto, per cui Giovanni gioca il suo PG e io ciò che gli si oppone.


Michele gioca Fratello Phineas e, come Risultato del Coflitto di Iniziazione, sceglie: «Spero di aver impressionato Sarah, la mia odiata matrigna, al punto da infastidirla».

Impostiamo il Conflitto durante una gara di tiro a dei barattoli, durante una festa a Bridal Falls City.

Giudichiamo che il risultato di questo Conflitto sia diretto, per cui Michele gioca il suo PG e io ciò che gli si oppone.


Luca gioca Sorella Honora e, come Risultato del suo Conflitto di Iniziazione, sceglie: «Spero di essermi distinta come miglior cavallerizza».

Impostiamo il Conflitto durante una gara di equitazione, alla fine dell’addestramento in qualità di Cane.

Giudichiamo che il risultato di questo Conflitto sia diretto, per cui Luca gioca il suo PG e io ciò che le si oppone.


Mattia gioca Fratello Virgil e, come Risultato del Conflitto di Iniziazione, sceglie: «Spero di aver imparato a relazionarmi con gli altri».

Impostiamo il conflitto durante una prova: gli Anziani hanno chiuso lui e due altri aspiranti Cani in una stanza per delle ore, senza spiegare nulla. Ovviamente vogliono testare la loro capacità di stare assieme.

Giudichiamo che il risultato di questo conflitto sia crescita, apprendimento o un cambio di abitudini, per cui Mattia gioca il suo PG così com’è ora e io le forze esterne che vogliono indurlo a cambiare.


Vincenzo gioca Fratello Elijah e, come Risultato del Conflitto di Iniziazione, sceglie: «Spero di aver imparato a collaborare con gli altri».

Impostiamo il Conflitto durante una caccia all’alce con altri due aspiranti Cani.

Giudichiamo che il risultato di questo conflitto sia crescita, apprendimento o un cambio di abitudini, per cui Vincenzo gioca il suo PG così com’è ora e io le forze esterne che vogliono indurlo a cambiare.


Innanzitutto, la prima difficoltà: ho trovato un po’ complicato e risibile stabilire se il Risultato del Conflitto di Iniziazione fosse diretto oppure crescita, apprendimento o un cambio di abitudini. Cioè, veramente: qual è il senso di questa distinzione? Non ne vedo effetti tangibili in gioco, per cui credo di essermi perso qualcosa e magari qualcuno riesce a spiegarmelo.


Secondariamente, nel Conflitto di Iniziazione di Fratello Phineas e di Fratello Elijah, credo di aver fatto un errore. Sebbene entrambi, a un certo punto, abbiano tirato fuori le pistole, abbiamo tirato i dadi per un ambito Fisico (Corpo + Cuore), perché in fondo non si stavano sparando davvero con nessuno altro.

Ripensandoci e avendo riguardato il manuale, mi pare che questo sia un errore. Nel conflitto di Fratello Phineas, avremmo dovuto iniziare immediatamente in ambito Armi da Fuoco (Acutezza + Volontà); mentre, con Fratello Elijah, avremmo dovuto, sì, cominciare in ambito Fisico, mentre si aggirava di soppiatto per la foresta, ma poi passare ad Armi da Fuoco, non appena lui ha imbracciato la pistola per sparare all’alce.

Dico bene?


Ho molti altri dubbi e micro-dubbi ma, intanto, vorrei iniziare da qui, anche perché ad alcuni di essi ho già trovato risposta spulciando in giro per il forum.

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Gioco Concreto / [Cani nella Vigna] Ramo di Cruelty Field
« il: 2017-09-29 10:41:54 »
Allora, questa è la mia prima città di Cani nella Vigna. Fate attenzione, ché ce ne sono due versioni. La seconda è quella attuale: l’ho cambiata un po’ in base ad alcuni ragionamenti miei o osservazioni fattemi da Daniele Sanna, che ringrazio.

Insomma, in questa prima parte vi dico come mi sono autocorretto e perché; nella seconda parte, invece, vi chiedo di correggermi, se vi va, la città com’è ora.

Se vi state chiedendo come mai abbia deciso di fare questo, è perché ritengo che anche accorgersi dei propri errori e provare a correggerli sia una parte importante di questo actual play.

L’ho scritta per la prima sessione di mercoledì scorso, ma alla fine siamo riusciti solo a fare i PG e a giocare i conflitti di iniziazione, per cui ho tempo poco meno di una settimana per sistemarla in vista della seconda sessione di mercoledì prossimo.


Ramo di Cruelty Field (1ª versione)

1a. Orgoglio

Sorella Electa è in età da matrimonio e, sebbene Fratello Cyrus abbia tutte le carte in regola per sposarla, non vuole cedere al suo corteggiamento, perché non le piace.

1b. Ingiustizia

Fratello Cyrus guarda tutti i giorni Sorella Electa, come si comporta con lui, come lo rigetta e pensa: “Cosa c’è di sbagliato in me?”. È triste e rammaricato per questo.

2a. Peccato

Una sera, dopo aver bevuto un po’ troppo, Fratello Cyrus vede Sorella Electa che si aggira da sola per le strade del Ramo. In preda all’ira, la prende con la forza, la porta in un campo isolato e la violenta.

2b. Attacchi Demoniaci

I Demoni attaccano il Ramo. Le persone cominciano a diventare sempre un po’ più esigenti e sempre un po’ più aggressive, quando si parla della loro intimità. Gli uomini non accettano un “no” più di quanto non lo avrebbero accettato in passato; le donne sembrano alquanto “esigenti”, se capite cosa intendo.

Fratello Cyrus, sempre un po’ alticcio, confessa ciò che ha fatto a Fratello August, che è più piccolo e vede in lui un modello. Fratello August pensa: “Se lo ha fatto lui, allora è giusto!”. Fratello August guarda Sorella Sybrina con quegli occhi fin da quando erano a scuola e ora sta pensando di dare seguito ai pensieri con le azioni.

3a. Falsa Dottrina

Fratello Cyrus e Fratello August pensano che il Libro della Vita abbia usato parole chiare: se un uomo e una donna sono giovani e possono sposarsi, allora dovrebbero; il che è vero. Ma, se una donna desidera sottrarsi ai suoi “doveri”, prescritti dal Libro della Vita, allora è lecito che un uomo ne disponga un po’ come vuole; il che è una Falsa Dottrina.

3b. Culto Corrotto

Credo che sia semplice: Fratello Cyrus aiuta Fratello August ad appostarsi per abusare di Sorella Sybrina, come ha fatto lui stesso con Sorella Electa. Potremmo dire che la cosa stia diventando un’abitudine, anzi, un rituale.

4a. Falso Sacerdozio

Grazie al solito giro di bevute, Fratello Obediah confessa a Fratello Cyrus e a Fratello August che sua moglie, Sorella Obedience, non lo vuole più accontentare a letto come faceva in passato; loro gli espongono la loro Falsa Dottrina e lo invitano a comportarsi come loro, offrendogli pure una mano, se dovesse servire, e così si unisce al loro Culto Corrotto.

Uno, due, tre: abbiamo un Falso Sacerdozio e, nel caso ve lo stiate chiedendo, sì: Fratello Cyrus è lo Stregone.

4b. Stregoneria

Fratello Cyrus, Fratello August e Fratello Obediah non lo sanno, ma hanno i Demoni al loro servizio. Finora le donne non hanno parlato perché avevano vergogna e paura, ma ora non provano più nemmeno a ribellarsi e cercano persino di mostrarsi felici esternamente. Deve essere per quello che i sospetti non stanno ancora esplodendo nel Ramo. Questo è quello che i Demoni stanno facendo per il Culto Corrotto.

5a. Odio e Omicidio

Una bella notte, l’ennesima a dirla tutta, Fratello August prende Sorella Sybil e la porta nel fienile per fare ciò che sta facendo da tempo. Questa volta, però, Sorella Sybil è forte e prega il Re della Vita: anziché stare ferma e piangere, afferra un forcone e trafigge Fratello August, uccidendolo.

6a. Le persone
  • Fratello Cyrus vuole che i Cani se ne vadano al più presto; che sembri che Fratello August abbia agito da solo e che, quindi, né lui né Fratello Obediah vengano coinvolti.
  • Fratello Obediah vuole che i Cani se ne stiano alla larga dai suoi affari. Alternativamente, vorrebbe che i Cani ricordassero a sua moglie, Sorella Obedience, quali sono i suoi doversi, perché forse, in fondo, pensa di amarla davvero, e gli dispiace di comportarsi così.
  • Sorella Electa vuole che tutto questo finisca: le sta bene sia di morire, sia che qualcuno uccida Fratello Cyrus – forse anche lei stessa – seguendo l’esempio di Sorella Sybil.
  • Sorella Sybil è spaventata per ciò che ha fatto e non vuole che i Cani la scoprano. Dovesse accadere, vuole che i Cani dicano che non aveva altra scelta e che ha fatto bene, di modo che il suo non sia un Peccato.
  • Sorella Obedience vuole che suo marito, Fratello Obediah, torni a essere l’uomo buono che è sempre stato. Spera che i Cani riescano a farlo ritornare quello che era.

6b. I Demoni
  • Vogliono che i Cani puniscano Sorella Sybil.
  • Vogliono che i Cani dicano a Sorella Obedience che deve fare il suo dovere di moglie.
  • Vogliono che Sorella Electa si uccida o che qualcun altro la uccida.
  • Voglio che i Cani uccidano quante più persone possibili, fatta eccezione per i membri del Culto Corrotto.
  • Vogliono che altre persone si uniscano al Culto Corrotto e che pratichino la violenza laddove dovrebbe essere l’amore.
  • Vogliono che coloro che subiscono la violenza non la accettino, e soffrano per questo, ma che non riescano a ribellarsi.

6c. Se i Cani non fossero mai venuti

Sempre più persone avrebbero abusato dei propri partner o di coloro i quali hanno sempre desiderato.

Prima o poi, qualcuno si sarebbe ribellato, come ha fatto Sorella Sybil, e altri morti sarebbero seguiti. Prima o poi, i violentatori avrebbero usato sempre più violenza, finendo per uccidere qualche vittima.

Prima o poi, i parenti di Fratello August avrebbero scoperto che è stata Sorella Sybil a ucciderlo e avrebbero desiderato vendetta. Prima o poi, i parenti di qualche vittima avrebbero scoperto la verità e avrebbero desiderato vendetta.

Insomma, altro Odio e Omicidio!


Cosa ho corretto io?

Ho tolto ogni riferimento all’alcol nel Ramo di Cruelty Field per due ragioni:

  • È un peccato a sé stante. Qui ho scelto che il Peccato è lo stupro, non l’uso di alcol;
  • Per come l’ho messo giù, non gli do la dovuta importanza e, anzi, lo banalizzo, lo minimizzo e lo faccio sembrare un facile capro espiatorio. Ne consegue che, in futuro, introdurre città dove il problema è l’alcol sarà meno incisivo.

O così credo, dal momento che non sono ancora abbastanza padrone del gioco da poterlo dire.


Poi, Daniele Sanna mi ha fatto notare che il mio Odio e Omicidio non rispettava le linee guida spiegate sul manuale:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 96
Odio e Omicidio

E qui sto parlando di qualcosa di molto più serio della passione e della rabbia. L’odio è un’aggressione organizzata e letale ai Fedeli da parte del Demoniaco, resa assolutamente personale.

L’odio causa l’omicidio – e non il semplice “solo peccato” di omicidio che potrebbe scaturire da un triangolo amoroso o del bestiame rubato. Gli omicidi che derivano da un Falso Sacerdozio o dalla Stregoneria hanno un tenore completamente diverso. Sono insensati, o rituali, o fanno vittime innocenti, probabilmente brava gente che minacciava il culto.

Quando vai a scavare su questi omicidi troverai simbologie occulte, moventi che non hanno senso, fango gettato sui più retti tra i membri della comunità. L’omicidio è l’apice di qualcosa di grande e sinistro, che promette altri omicidi a venire o altri omicidi già commessi e occultati. Se i Fedeli uccidono i Fedeli, significa che le cose sono già andate nel peggior modo possibile.

In effetti, rileggendo questa parte – che, ovviamente, non ricordavo a memoria – mi sono accorto del fatto che la precedente versione non andasse bene anche per un’altra ragione: il Culto Corrotto si ritrovava con un membro ucciso ma, perché si manifesti la Stregoneria, occorre che il Culto abbia tre membri, se no i Demoni non se li cagano. Insomma, avrei disinnescato una parte importante della città.

E allora ho cercato di sistemare anche quella parte.


Ramo di Cruelty Field (2ª versione)

1a. Orgoglio

Sorella Electa è in età da matrimonio e, sebbene Fratello Cyrus abbia tutte le carte in regola per sposarla, non vuole cedere al suo corteggiamento, perché non le piace.

1b. Ingiustizia

Fratello Cyrus guarda tutti i giorni Sorella Electa, come si comporta con lui, come lo rigetta e pensa: “Cosa c’è di sbagliato in me?”. È triste e rammaricato per questo.

2a. Peccato

Una sera, dopo aver a lungo rimuginato in solitario, Fratello Cyrus vede Sorella Electa che si aggira da sola per le strade del Ramo. In preda all’ira, la prende con la forza, la porta in un campo isolato e la violenta.

2b. Attacchi Demoniaci

I Demoni attaccano il Ramo. Le persone cominciano a diventare sempre un po’ più esigenti e sempre un po’ più aggressive, quando si parla della loro intimità. Gli uomini non accettano un “no” più di quanto non lo avrebbero accettato in passato; le donne sembrano alquanto “esigenti”, se capite cosa intendo.

Fratello Cyrus, in un momento di colpevole sincerità, confessa ciò che ha fatto a Fratello August, che è più piccolo e vede in lui un modello. Fratello August pensa: “Se lo ha fatto lui, allora è giusto!”. Fratello August guarda Sorella Sybrina con quegli occhi fin da quando erano a scuola e ora sta pensando di dare seguito ai pensieri con le azioni.

3a. Falsa Dottrina

Fratello Cyrus e Fratello August pensano che il Libro della Vita abbia usato parole chiare: se un uomo e una donna sono giovani e possono sposarsi, allora dovrebbero; il che è vero. Ma, se una donna desidera sottrarsi ai suoi “doveri”, prescritti dal Libro della Vita, allora è lecito che un uomo ne disponga un po’ come vuole; il che è una Falsa Dottrina.

3b. Culto Corrotto

Credo che sia semplice: Fratello Cyrus aiuta Fratello August ad appostarsi per abusare di Sorella Sybrina, come ha fatto lui stesso con Sorella Electa. Potremmo dire che la cosa stia diventando un’abitudine, anzi, un rituale.

4a. Falso Sacerdozio

Grazie ai soliti incontri tra uomini a base di cameratismo e sincerità, Fratello Obediah confessa a Fratello Cyrus e a Fratello August che sua moglie, Sorella Obedience, non lo vuole più accontentare a letto come faceva in passato; loro gli espongono la loro Falsa Dottrina e lo invitano a comportarsi come loro, offrendogli pure una mano, se dovesse servire, e così si unisce al loro Culto Corrotto.

Uno, due, tre: abbiamo un Falso Sacerdozio e, nel caso ve lo stiate chiedendo, sì: Fratello Cyrus è lo Stregone.

4b. Stregoneria

Fratello Cyrus, Fratello August e Fratello Obediah non lo sanno, ma hanno i Demoni al loro servizio. Finora le donne non hanno parlato perché avevano vergogna e paura, ma ora non provano più nemmeno a ribellarsi e cercano persino di mostrarsi felici esternamente. Deve essere per quello che i sospetti non stanno ancora esplodendo nel Ramo. Questo è quello che i Demoni stanno facendo per il Culto Corrotto.

5a. Odio e Omicidio

Una bella notte, l’ennesima a dirla tutta, Fratello August prende Sorella Sybil e la porta nel fienile per fare ciò che sta facendo da tempo. Questa volta, però, Sorella Sybil è forte e prega il Re della Vita: anziché stare ferma e piangere, lo minaccia di andare dal Sovrintendente e dirgli tutto.

Fratello August non se l’aspettava: è spaventato e arrabbiato; come può Sorella Sybil osare tanto e fare questo a lui? In preda all’ira, la trafigge col forcone, uccidendola, e la lascia nei campi fuori dal fienile, pregando che i coyote facciano scempio del suo corpo. I Demoni ascoltano le sue preghiere ed eseguono: è presto detto; il corpo di Sorella Sybil è cibo per i cani. Letteralmente.

6a. Le persone
  • Fratello Cyrus vuole che i Cani se ne vadano al più presto; che Fratello August non venga scoperto e che, in caso venisse scoperto, che sembri che abbia agito da solo e che, quindi, né lui né Fratello Obediah vengano coinvolti.
  • Fratello August vuole che i Cani non lo scoprano e che se ne vadano al più presto. In caso contrario, vuole che i Cani dicano che Sorella Sybil lo ha provocato, e che quindi lui non ha alcuna vera colpa.
  • Fratello Obediah vuole che i Cani se ne stiano alla larga dai suoi affari. Alternativamente, vorrebbe che i Cani ricordassero a sua moglie, Sorella Obedience, quali sono i suoi doveri, perché forse, in fondo, pensa di amarla davvero, e gli dispiace di comportarsi così.
  • Sorella Electa vuole che tutto questo finisca: le sta bene sia di morire, sia che qualcuno uccida Fratello Cyrus – forse anche lei stessa, se mai trovasse la forza di ribellarsi.
  • Sorella Obedience vuole che suo marito, Fratello Obediah, torni a essere l’uomo buono che è sempre stato. Spera che i Cani riescano a farlo ritornare quello che era.

6b. I Demoni
  • Vogliono che i Cani dicano che Sorella Sybil era una poco di buono.
  • Vogliono che i Cani dicano a Sorella Obedience che deve fare il suo dovere di moglie.
  • Vogliono che Sorella Electa si uccida o che qualcun altro la uccida.
  • Voglio che i Cani uccidano quante più persone possibili, fatta eccezione per i membri del Culto Corrotto.
  • Vogliono che altre persone si uniscano al Culto Corrotto e che pratichino la violenza laddove dovrebbe essere l’amore.
  • Vogliono che coloro che subiscono la violenza non la accettino, e soffrano per questo, ma che non riescano a ribellarsi.

6c. Se i Cani non fossero mai venuti

Sempre più persone avrebbero abusato dei propri partner o di coloro i quali hanno sempre desiderato.

Prima o poi, qualcun altro avrebbe minacciato di parlare, come ha fatto Sorella Sybil, e altri morti sarebbero seguiti. Prima o poi, i violentatori avrebbero usato sempre più violenza, finendo per uccidere qualche vittima.

Prima o poi, i parenti di Sorella Sybil avrebbero scoperto che è stato Fratello August a ucciderla, e avrebbero desiderato vendetta. Prima o poi, anche i parenti di altre vittime avrebbero scoperto la verità e avrebbero desiderato vendetta.

Insomma, altro Odio e Omicidio!

87
Mi sto preparando a una prima sessione di Cani nella Vigna e ho deciso di iniziare dalla parte più facile: la creazione dei Proto-PNG. E qui iniziano i primi dolori.

“Ma come cavolo fai a bloccarti in una parte del gioco così semplice, nella quale devi solo tirare dei dadi, incrociarne i risultati su delle tabelle e scrivere su un pezzo di carta?!” mi chiederete voi. Eppure…

Sto tirando le Caratteristiche. Tiro 6d6 e, per ogni Proto-PNG, mi si genera una serie di valori delle Caratteristiche da assegnare. Ora, il Daniele che legge e pensa a come giocare non abbinerebbe direttamente in questa fase quei valori a delle Caratteristiche specifiche. Quello che intendo è che non direi: “Bene, ho tirato un 9, quindi questo PNG ha una serie di 6 5 4 3: il 6 lo metto in Acutezza, il 5 in Volontà, il 4 in Cuore e il 3 in Corpo”. Perché non lo direi? Perché penso che non abbia senso mettere giù dei valori a un PNG del quale non so nulla. Inoltre penso che potrebbe darmi delle discrepanze in gioco tra quello che ho descritto del PNG e le Caratteristiche che poi vado ad assegnargli. Cosa che non accadrebbe se anche le Caratteristiche venissero assegnate al volo.

Eppure ecco cosa dice il manuale:

Citazione da: “Cani nella Vigna”, p. 109
Non dare ancora un nome ai Proto-PNG, dagli solo le Caratteristiche. Mescola le Caratteristiche che prendono i valori più alti e quelle che prendono i più bassi.

E, nella pagina dopo, quando fa l’esempio di scheda di Proto-PNG come appare appena finita la procedura, le Caratteristiche hanno già dei dadi assegnati.

Insomma, come devo fare?

88
Come ho già fatto, già in tre occasioni, anche per The Hangman Saga, provvedo a riportare gli elementi “scritti” o fisici che sono emersi al tavolo durante la mia prima partita di playtest di Walls of Concordia, il gioco che ho presentato fuori concorso per il Game Chef Pummarola Ediscion 2017.

In questo momento, non ho tempo per delle considerazioni più approfondite che, comunque, se vi interessano, potete ascoltare nella settima parte della registrazione di questa partita (per gli stalker: tutta la registrazione è piena di mie considerazioni sul game design del gioco).

Ho giocato con Nicola Urbinati, che ringrazio. Ci siamo messi d’accordo, la settimana prima della partita, per scegliere le quattro foto che rappresentano i “luoghi caldi” della storia d’amore spezzata dalla guerra. Idealmente, i due partecipanti dovrebbero arrivare al tavolo avendo scelto quattro foto indipendentemente, senza parlarne prima. Noi non ne abbiamo parlato, ma Nicola mi ha mandato la sua selezione di foto in precedenza, affinché io le stampassi su della carta fotografica che avevo in casa.

Le foto di Nicola:










Le mie foto:









Nel gioco ho fatto una scelta di design “azzardata”: i protagonisti non si creano prima; si comincia a giocare e tutto di loro emerge durante il gioco. Questo significa anche che i giocatori devono prendere appunti sui loro personaggi su un foglietto che tengono davanti a sé. È questa la loro “scheda” del personaggio.

Ecco cosa Nicola ha scritto sulla sua scheda:

Citazione
ANTONIO

Marina
Gustav, l’Omega
Fauci, il cane
Signora Bianchi
Cecile, la nonna traditrice
Enzo e Rosanna, i genitori di Marina

Ed ecco cosa ho scritto io sulla mia:

Citazione
MARINA

Capelli castani scuri, occhi azzurri.
Omega: legati al denaro
Alfa: famosi per mangiare aglio
Gustav, coinquilino Omega
Fauci, cane di Antonio
Marco: barba lunga e non curata
Marta
Cecile, signora Omega
Signora Bianchi, al piano di sopra

Durante il gioco, nelle scene del passato, nelle quali entrambi i protagonisti vivono i momenti belli della loro storia d’amore, prima della guerra, è possibile dichiarare fino a un tratto per scena riguardante l’altro personaggio.

Ecco i tratti che io ho dichiarato del personaggio di Nicola (Antonio):

Citazione
  • Ti amo per come cerchi di fare la cosa giusta.
  • Ti amo per come assecondi le mie bambinate.
  • Ti amo perché saresti un ottimo padre.
  • Ti amo per come mi dici «Sei bellissima».

Ed ecco i tratti che Nicola ha dichiarato del mio personaggio (Marina):

Citazione
  • Amo Marina per come mi porta a prendermi le mie responsabilità.
  • Amo la tua passione per ciò che ami.

Notate come Nicola sia stato meno aggressivo sui tratti. Se ne possono dare da zero a quattro: lui ne ha dati due al mio personaggio, mentre io ne ho dati quattro al suo. Immagino che questo sia stato dovuto al fatto che io avessi più familiarità con le procedure di gioco.

Durante le scene del presente si possono strappare i tratti, dichiarando come la guerra abbia cambiato quella parte del proprio personaggio, per attivare la regola del “Non arrendersi” (serve per tentare di portarsi a casa i conflitti in caso di sconfitta iniziale).

Io ho strappato entrambi i miei tratti, ma sono riuscito a metterli di nuovo insieme con lo scotch durante la fase semifinale del gioco, detta “Abbattere il muro”, durante la quale, a guerra quasi finita, o finita sul serio, i personaggi tentano di tornare a vedere il mondo con gli occhi della speranza e curano le ferite inflitte loro dalla guerra, tornando ad essere quelli che erano un tempo.

Durante il gioco, quando si fanno sbadatamente cadere le tessere del domino, si devono scrivere dei tratti sui luoghi che mettano enfasi su qualcosa che quel luogo aveva di bello e che ora la guerra ha distrutto.

Durante la nostra partita, sono stato io a far cadere due volte le tessere per errore, e allora ho scritto due tratti:



Citazione
I vetri della libreria ora sono completamente rotti a causa dei proiettili degli scontri a fuoco.



Citazione
Una volta era pieno di anatre. Ora le hanno cacciate e mangiate tutte.

Sempre nella fase semifinale, detta “Abbattere il muro”, i giocatori cercano di strappare tessere al muro fisico che hanno davanti a sé, sul tavolo di gioco. Ogni volta che lo fanno con successo, possono sanare tutti i tratti negativi del luogo corrispondente a quella sezione del muro.

Nicola è riuscito a farlo col tratto della libreria “I vetri della libreria ora sono completamente rotti a causa dei proiettili degli scontri a fuoco”; mentre, purtroppo, il tratto del parco “Una volta era pieno di anatre. Ora le hanno cacciate e mangiate tutte” è rimasto al suo posto fino alla fine, anche una volta finita la guerra.

Spoiler sul finale: la guerra è finita e Antonio e Marina sono riusciti a riabbracciarsi. Hanno avuto un figlio (e chissà… magari anche altri). ;)

Modifica: Ho sistemato i link di un paio di foto (erano rotti per colpa di Flickr).

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L’ultima volta che ho giocato a The Hangman Saga è stato tra dicembre e gennaio (ma tipo: letteralmente l’ultimo dell’anno). Da allora ho raccolto le critiche degli ultimi due playtester (e non solo), e ho preso diversi appunti su quello che volevo correggere e su come lo avrei corretto; di alcune di queste cose ho parlato anche qui su “Gente che Gioca”.

Sapevo che avrei avuto l’opportunità di provare nuovamente il mio gioco in occasione della TorreCon 2017 e, allora, mi sono messo ad aggiornare il testo dalla versione 0.1 “Sweet Porcupine” alla 0.2 “Pretty Unicorn” (non ancora rilasciata a coloro che mi seguono fedelmente in questa creazione fin dall’inizio).

Le modifiche vanno, in buona sostanza, nella direzione del post che ho linkato sopra. Ci sono sicuramente tante altre piccole grandi correzioni che ho fatto, ma adesso non voglio parlare di questo. Qui voglio parlare del terzo playtest di The Hangman Saga. I miei compagni di gioco erano Iacopo Frigerio, nel ruolo della Tracotanza, e Francesco Zani, nel ruolo dell’Impiccato; io, naturalmente, giocavo il Valore (la prima volta in tre partite che mi capita!).

Innanzitutto, ecco i frammenti di memoria (prima si chiamavano “spunti per gli atti”) che abbiamo creato. Ce ne sono ventiquattro: uno per ciascuna runa, quindi otto per ciascun giocatore.

Fehu (ᚠ) [Daniele]
Il bottino di una scorreria macchiato di sangue.

Uruz (ᚢ) [Daniele]
Un carro impantanato al centro di una strada.

Thurisaz (ᚦ) [Iacopo]
Nei campi grano lo straniero concepisce dominando la straniera consenziente.

Ansuz (ᚨ) [Iacopo]
Una pergamena sigillata falsificata, attestante un titolo nobiliare.

Raidho (ᚱ) [Iacopo]
L’ammutinamento sulla nave, poco prima dello sbarco.

Kenaz (ᚲ) [Francesco]
Le sue trecce, rosse come se stessero bruciando.

Gebo (ᚷ) [Iacopo]
Un avamposto commerciale su una sperduta isola nebbiosa.

Wunjo (ᚹ) [Daniele]
Il risveglio solenne di una persona fidata.

Hagalaz (ᚺ) [Iacopo]
L’assedio all’accampamento romano infuocato.

Nauthiz (ᚾ) [Daniele]
Un duello holmganga.

Isa (ᛁ) [Iacopo]
Un nano cieco attende tra i flutti.

Jera (ᛃ) [Daniele]
La festa del raccolto.

Eihwaz (ᛇ) [Francesco]
L’esercito, sulla collina, e il villaggio, nella valle.

Perthro (ᛈ) [Iacopo]
Una puttana col volto in ombra, che tenta di pugnalarmi durante l’orgasmo.

Algiz (ᛉ) [Francesco]
Stai proteggendo il bambinetto tra le tue braccia.

Sowilo (ᛋ) [Francesco]
I canti attorno al fuoco.

Tiwaz (ᛏ) [Francesco]
La mano di mio padre sulla spalla.

Berkano (ᛒ) [Daniele]
La guarigione di una seiðkona.

Ehwaz (ᛖ) [Iacopo]
Un drakkar che viene sbatacchiato sugli scogli.

Mannaz (ᛗ) [Daniele]
La popolazione di un villaggio in cerca di un eroe.

Laguz (ᛚ) [Francesco]
Una moneta fatta rotolare ossessivamente tra le sue dita.

Ingwaz (ᛝ) [Francesco]
La casa brucia: un nuovo inizio.

Dagaz (ᛞ) [Daniele]
Il risveglio al fianco di una persona amata.

Othala (ᛟ) [Francesco]
La coppa vuota di tuo fratello.



Questo, invece, è quanto è stato scritto sulle varie schede dei giocatori.


Sono l’Impiccato

e mi chiamo Ulfrik Magnusson Senzanome

Del mio aspetto vi colpirebbero
  • i capelli rossi come il fuoco
  • il mignolo della mano destra mancante
  • il tatuaggio dedicato alla dea Sif (un intreccio simile alla sua bionda treccia)


Sono il Valore

e ho il predominio su
  • lo jarl Gilli Sigfridson, detto “Uccisore di Troll”. Ha i capelli a treccine ed è più grosso di Ulfrik.
  • Asgerd la skjaldmær


Sono la Tracotanza

e ho il predominio su
  • il berserker


Atti (e chi se li è aggiudicati)

I. Nauthiz (ᚾ) — Impiccato

II. Ingwaz (ᛝ) — Valore

III. Ansuz (ᚨ) — Tracotanza

IV. Isa (ᛁ) — ? (lo abbiamo interrotto a metà)



Qui sotto, invece, voglio fare un breve riassunto di come sono andati gli atti. Innanzitutto va detto che i tempi e la logistica ci hanno permesso di giocare solamente fino a circa metà dell’atto IV, per cui non abbiamo potuto vedere il funzionamento del finale (che è cambiato dalla versione 0.1 alla 0.2).

Il resto del gioco mi è sembrato tutto cambiato in meglio, anche se sono sicuro (lo dico adesso per la prima volta: non lo sanno neanche Iacopo e Francesco) che abbiamo sbagliato una regola banalissima: ci siamo sempre dimenticati di incorporare il significato della runa estratta nella risoluzione del conflitto. Mea culpa! sarà stato lo stress…

Questa dimenticanza non dovrebbe aver pesato troppo sull’esperienza di gioco, in generale, ma mi sembra giusto fare presente l’errore. A mia discolpa posso dire che, siccome le regole sull’interpretazione delle rune nel conflitto sono state stravolte, la mia attenzione era tutta incentrata sul cercare di non sbagliare quella procedura (che non abbiamo sbagliato, infatti); evidentemente, questo ha significato che facessi meno attenzione alla parte immediatamente dopo (la risoluzione degli esiti del conflitto).

Nel testo che segue non dico proprio tutto tutto: in parte non ricordo tutto a memoria, in parte verrebbe troppo lungo e forse sarebbe anche poco utile.


Atto I — Nauthiz (ᚾ): Un duello holmganga

Il predominio sull’inquadramento del primo atto è sempre dell’Impiccato, per cui questo atto è stato inquadrato da Francesco.

C’erano Ulfrik (l’Impiccato) e il suo amico Gilli (capelli pettinati in treccine e più grosso di lui) che si aggiravano per una foresta, ciascuno con un lungo coltello (seax) in mano. Gilli sta cacciando Ulfrik, che si nasconde dietro una siepe tra gli alberi.

Qui Francesco dichiara di non sapere che cosa sia un duello holmganga, ma io, che avevo scritto lo spunto, gli dico di non formalizzarsi: quello che ha descritto non è effettivamente un duello holmganga, ma i frammenti di memoria, come tradisce il loro vecchio nome, sono semplicemente degli spunti, per cui non sto troppo a spaccare il capello. Quello che Francesco ha descritto è come lui vede un duello di questo tipo, e mi sta bene. Altrimenti, avrei potuto sempre oppormi al suo inquadramento dell’atto.

Non ci metto molto come Valore a rivendicare il predominio su Gilli, e lo scrivo sulla mia scheda. Descrivo Gilli che sfida Ulfrik a uscire allo scoperto; Ulfrik esce allo scoperto, ma solo per arrampicarsi su di un albero. Gilli lo insegue.

Proprio in quel momento, Iacopo, che tutto sommato era rimasto molto tranquillo fino ad allora, introduce un troll che agita come clava un tronco di un albero spezzato. I due giovani guerrieri evitano i suoi colpi fino a che a Ulfrik non viene spezzata la gamba e Gilli finisce sbatacchiato contro un albero in malo modo.

A quel punto, Francesco chiama il conflitto. Il suo obiettivo è quello di vincere il duello con Gilli. Dalle rune esce un duro prezzo da pagare, e Francesco preferisce perdere l’obiettivo (e, con esso, anche il duello) alle sue condizioni. Giochiamo l’esito del conflitto fino alla sua naturale conclusione: Gilli uccide il troll e con una mano minaccia Ulfrik col seax, mentre con l’altra lo invita ad accettare il suo aiuto a rialzarsi. Ulfrik accetta la sconfitta e la mano di Gilli.

In quel frangente, i due giovani scoprono le proprietà curative del sangue di troll che, cadendo casualmente dal seax di Gilli sulla gamba rotta di Ulfrik, la cura. Questa è stata un’aggiunta di Iacopo alla narrazione; nessuno si è opposto.


Atto II — Ingwaz (ᛝ): La casa brucia: un nuovo inizio

Siccome Francesco si è aggiudicato il predominio della risoluzione dell’atto I, ha anche il predominio nell’inquadramento dell’atto II (questo è un cambiamento rispetto alle regole della 0.1, in cui era sempre l’Impiccato a inquadrare gli atti, tranne quando perdeva l’obiettivo nel conflitto: in poche parole, il contrario di adesso).

Francesco descrive una casa che brucia sullo sfondo mentre Ulfrik se ne va intabarrato per il crinale di una collina che sovrasta la scena.

Mi introduco io descrivendo una donna che lo insegue: le do nome Asgerd e rivendico il predominio su di lei. La donna gli chiede chi sia e cosa sia venuto a fare lì: i due parlano per un po’. Francesco lascia intendere di essere stato lui a dare fuoco alla casa per cancellare il nome di suo padre, la cui memoria non desidera più onorare. Sulla scheda aveva segnato un patronimico durante l’atto I – Magnusson – e ora lo sta già rinnegando.

Si aggiungono alla scena delle figure, che vengono loro in contro dalla parte alta della collina: sono facilmente riconoscibili in Gilli, ora un uomo cresciuto, e con lui un séguito di tre huskarlar armati. Aggiungiamo alcune cose su Gilli: ora è uno jarl, mentre Ulfrik aveva lasciato le sue terre natali per qualche ragione che non sappiamo ancora (e non la scopriremo mai…).

Gilli riconosce il suo amico d’infanzia e lo accoglie in amicizia, sebbene i suoi uomini siano sospettosi. Iacopo rivendica il predominio su di uno di essi, che è piuttosto grosso e scontroso: per ora lo chiama soltanto “berserker” (nome che terrà fino alla fine della partita) e lo segna sulla sua scheda.

Ulfrik chiede a Gilli di riunire i suoi uomini e di accompagnarlo a nord a combattere contro un temibile avversario. A questo punto, mi pare che io ho chiamato il conflitto: Ulfrik ha responsabilità e degli interessi propri; la sua volontà si oppone a questa richiesta.

L’esito proposto da Iacopo (Tracotanza) va bene in là: recarsi a nord e sconfiggere l’antico nemico solo per scoprire che questo era a guardia di un pericolo ancora maggiore. L’esito proposto da me (Valore) era di accettare di entrare a far parte del seguito di Gilli con un giuramento per far sì che lui si senta vincolato ad accompagnarlo in guerra.

Francesco sceglie l’esito della Tracotanza, ma la runa esce merkstave e sul dorso, vale a dire che è il mio esito a essere valido e che Iacopo dovrà aggiungere un duro prezzo perché l’obiettivo sia raggiunto. Iacopo fissa come prezzo che il nome di Ulfrik sia dimenticato dai posteri. Ora, se Francesco vorrà fare di testa sua, dovrà perdere l’obiettivo del conflitto, cosa che però non è disposto a fare; accetta il prezzo: da ora in poi non sarà noto col patronimico, Magnusson, e forse a malapena per il nome, Ulfrik, ma in gioco cominciamo a chiamarlo spesso come il “Senzanome”.

La narrazione dell’esito del conflitto (che è condivisa tra tutti i giocatori, come in La Mia Vita col Padrone; altra importante variazione rispetto alla versione 0.1) è semplice: Ulfrik accetta l’armilla che Gilli gli sta donando come segno della sua sottomissione allo jarl, e poi lo invita a festeggiare nella sua sala dei banchetti.


Atto III — Ansuz (ᚨ): Una pergamena sigillata falsificata, attestante un titolo nobiliare

Siccome mi sono aggiudicato io il predominio sulla risoluzione dell’atto precedente, ho anche il predominio sull’inquadramento di questo.

Me la cavo semplicemente dicendo che Ulfrik sta entrando in una delle ricche stanze della sala dei banchetti di Gilli alla ricerca di una botte di idromele quando, mezzo ubriaco, sbatte contro il tavolo facendo cadere qualche pergamena: sono chiaramente delle copie fasulle attestanti un titolo nobiliare.

Ulfrik viene interrotto dal berserker che entra con un gran frastuono chiedendo a Ulfrik cosa stesse facendo. Ulfrik gli dice che stava cercando la botte di idromele. Il berserker esce, ma poco dopo lo chiamo dicendogli che è stato scelto come arbitro per il duello che si terrà al di fuori della sala dei banchetti.

Ulfrik lo segue mentre la folla lo acclama come giudice per il duello (al primo sangue). Lì trova Asgerd che, spogliatasi della lunga veste da viaggio, si rivela essere una skjaldmaer in armatura, pronta a duellare contro il berserker. Annoto questa cosa sulla mia scheda, accanto al nome di Asgerd.

Il duello inizia: il berserker si scaglia impetuoso contro Asgerd, che rotola per terra e gli infligge una leggera ferita superficiale, ma pur sempre sanguinante. Ha vinto il duello: una ciocca di suoi capelli si tinge di rosso (i suoi capelli sono castani scuri con ciocche rosse sparse), come effetto soprannaturale portato in gioco da Francesco, mentre il berserker cade per terra in preda alle convulsioni.

Ulfrik va in suo soccorso mentre la folla è impaurita e sospettosa: alcuni pensano che Asgerd sia una strega, altri che sia stato Ulfrik, lo straniero, ad aver maledetto il berskerker. Qui, se non ricordo male, Francesco chiama il conflitto e dichiara come obiettivo quello di curare il berserker.

La mia dichiarazione osa poco: dico che lo cura come ha imparato in anni da guerriero; quella di Iacopo, che in quanto Tracotanza può ricorrere alla magia, descrive in maniera breve, ma evocativa, come egli faccia ricorso ad essa per salvare il berserker.

La runa esce diritta, ma sul dorso. Io devo stabilire un duro prezzo perché l’Impiccato raggiunga l’obiettivo e descrivo come la magia risuoni tutto attorno e tinga di sangue la luna mentre i lupi ululano in lontananza. Aver fatto una magia in questa particolare contingenza ha salvato il berserker, sì, ma lo ha anche maledetto: ora è un licantropo.

(Nella parte sopra ho fuso la descrizione della risoluzione del conflitto a quella in cui i giocatori propongono brevemente gli esiti all’impiccato: non si gioca davvero così, prenarrando.)


Atto IV — Isa (ᛁ): Un nano cieco attende tra i flutti

Iacopo si era aggiudicato il predominio dell’atto III, quindi gli spetta anche quello sull’inquadramento dell’atto IV.

Descrive delle navi distrutte in mare e molti corpi riversi su una spiaggia: forse morti, forse chissà. Siamo chiaramente durante la spedizione che Gilli aveva promesso di condurre contro il nemico a nord. Sulla spiaggia sta approdando anche il corpo di Ulfrik, esausto, quando incontra una figura che emerge dai flutti: è un nano, ed è cieco. Il nano dice all’Impiccato che lo stava aspettando, secondo la profezia.

Ulfrik è spaesato e non sa bene come rispondere. Proprio in quel momento arriva sulla spiaggia anche Asgerd, liberatasi dell’armatura ad anelli della quale l’avevamo vestita durante l’atto precedente, e che si appoggia ad un’asse del relitto di una per non affogare.

Ulfrik le va in contro e l’aiuta ad arrivare a riva, a rimettersi in piedi. I due si abbracciano; Francesco dice che gli piacerebbe che tra i due sia nato qualcosa, nel frattempo. Nessuno si oppone e i due si baciano appassionatamente, come due amanti. Poi Asgerd gli sussurra all’orecchio che non dovevano venire a nord, che la spedizione è sbagliata, maledetta…

Vale la pena di dire che anche il corpo del berserker si trovava spiaggiato sulla riva e che il nano cieco si era avvicinato a lui sussurrandogli delle parole incomprensibili all’orecchio, ma non abbiamo mai scoperto quali fossero le intenzioni di Iacopo con questa dichiarazione, non avendo finito di giocare.

Nel mentre, i corpi di molti dei compagni di spedizione, evidentemente morti, si animano in preda a una forza oscura: i loro occhi avvampano di fiammelle azzurre. Stanno risvegliandosi come dei temibili draugar, dei morti viventi!

Qui, purtroppo, Francesco deve lasciare il playtest. Decidiamo di interrompere qui la partita e ci proponiamo, casomai riuscissimo, di terminarla più tardi. Alla fine, sfortunatamente, non siamo riusciti ad andare avanti, ma vi posso assicurare che già fin dove siamo arrivati questo playtest mi è servito molto.


Considerazioni finali

Mi sono accorto che alcune cose vanno spiegate meglio e altre vanno raffinate ancora, ma non voglio parlarne qui.

Una cosa devo dirla: finora i playtest fatti mi sono piaciuti tutti parecchio. Il primo era quasi una fiaba oscura, il secondo era molto in tema con le saghe, quest’ultimo era molto epico e sopra le righe: aveva un tono che mi ha colpito davvero. Mi sarebbe davvero piaciuto vedere la fine della saga di Ulfrik Senzanome!

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Pattumiera / Re:Cos' è per voi il gioco di ruolo?
« il: 2017-04-03 15:18:56 »
Credo che forse andrebbe in “Sotto il cofano” e ti rispondo in politichese.

Secondo me è un’esperienza mediata da regole in cui i partecipanti prendono uno o più ruoli in senso sociale (“padre”, “figlia”, “amica”, “cavaliere”, ecc.). ;-)

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