Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - Marco Andreetto

Pagine: 1 [2] 3
16
Una tradizione che INC porta avanti è quella del buffet del venerdì pomeriggio.

Una tradizione che riprende in pieno lo spirito di condivisione e amicizia che è il marchio di fabbrica di questa nostra meravigliosa convention!
:D

Una tradizione che l'anno scorso il nostro Ezio ha valorizzato ancora di più con la guida enogastroludica!!

Quindi è con somma gioia e speranza che ripropongo anche quest'anno nello slot del venerdì pomeriggio questa splendida iniziativa!

Per iniziare nel migliore dei modi INC.

Giocando insieme, chiaccherando e mangiando le delizie che gli altri hanno portato.

Delizie che arrivano da tutta Italia, un po' come noi.

Ognuno di voi è invitato a portare qualcosa (di commestibile! XD) da condividere. Qualcosa che rappresenti le tue terre o qualcosa che tu hai preparato!
Ogni prelibatezza portata col cuore sarà perfetta per far parte del buffet e della guida!

Da qui cito l'ideatore dell'iniziativa (Ezio Melega) perché non saprei come descriverlo in modo più chiaro e sentito:

IN PRATICA?
In pratica verrà prodotta una piccola brochure senza pretese, in cui inserire le descrizioni, le curiosità e le particolarità delle specialità che VOI porterete.
Ogni pietanza sarà riconoscibile ed etichettata, e ciascuna avrà qualche riga sulla nostra piccola guida.

In questo modo ciascuno potrà parlare agli altri del proprio impegno, nonché sapere cosa sta mangiando e goderne a pieno.

COLLABORATIVA?
Certo.
Il buffet lo è, no? Ciascuno porta il suo e lo mette in comune.

Ecco, quello di cui avrei bisogno sarebbe semplicemente sapere in anticipo COSA PENSATE DI PORTARE.
Mandatemi una mail, un MP, telefonatemi o scrivete qui sotto cosa porterete da farci assaggiare, in modo che io possa inserirlo nella guida.
Se volete aggiungere dati, curiosità e consigli sentitevi liberi di farlo: sarò stra-felice di sfruttarli al massimo. In caso contrario dovrete accontentarvi delle mie limitate conoscenze eno-gastronomiche.

Cosa aspettate, quindi?

Aggiunta dati:

ogni info vogliate fornire per i cibi che portate è gradita!
Chi l'ha fatta? Perchè? tutte le info che possono caratterizzare il cibo che portate sono PERFETTE!!

inoltre verrà fatto l'abbianmento coi giochi anche quest'anno. Se avete un gioco che volete suggerire da abbinare ai vostri cibi siete incoraggiati a farlo!!

Avete un gioco che si abbina per caratteristiche? Oppure avete un gioco che volete far conoscere? abbinatelo al cibo.

CHI ARRIVA AD INC ATTRAVERSO I GIOCHI CONOSCERA' CIBI NUOVI. CHI VIENE AD INC ATTRAVERSO IL CIBO CONOSCERA' GIOCHI NUOVI. ;)

resto a disposizione attraverso qualsiasi canale per le info che volete fornirmi. <3

mail: eijin.funabashi[chiocciola]gmail.com
g+: Marco Andreetto
qui sul forum.

;)

17
http://youtu.be/SUO8B47XtGY

Sto seguendo questa serie con molto interesse e ho notato una serie impressionanti di somiglianze con una stagione di Cuori di Mostro.

Tolta la parte sovrannaturale dei PG per il resto è ottima per vedere una serie TV di questo splendido GDR.

Consigliatissimo!!!

Da notare anche il montaggio delle scene e "le mosse dure dello sceneggiatore". ;)

18
Sotto il cofano / Cuori di Mostro in One shot
« il: 2013-03-20 12:37:52 »
Ho un prurito che mi disturba in testa.
Vorrei condensare una partita di Cuori di Mostro in un paio di slot da Con.

Realizzare qualcosa che non sia semplicemente una stagione troncata.
Piuttosto un main event dell'anno scolastico:
La festa di fine anno
La gita
I giorni degli esami
Ecc ecc

C'è qualcuno che ha qualche suggerimento in proposito?

Vi prego di non postare per dirmi che non si può fare o per dirmi che non sarebbe più Cuori di mostro.
Vorrei che chi ha qualche idea la buttasse in questo calderone per parlarne e vedere di tirare fuori "qualcosa".

Con tutte le stagioni che sono state giocate avrete pure un'idea in proposito seppur folle.
;)

19
CHE COS'E' DILEMMA?
(brano estratto dal manuale non ancora terminato)


Questo gioco parla delle storie di potenti esseri eterni che vengono attratti verso delle anime umane, per curiosità o fascino. Forse queste anime hanno qualcosa di speciale? O forse hanno semplicemente avuto la capacità di brillare e farsi notare da loro.

Questi esseri fuori dal tempo non sono altro che concetti puri, vibrazioni. Le sfumature stesse del tessuto universale, troppo astratti e immensi per essere in grado di comunicare con gli esseri umani. Per farlo, hanno bisogno di lasciare indietro la maggior parte del loro potere e prendere una forma via via sempre più umana.

Durante il gioco, questi esseri si avvicineranno sempre di più a queste anime, per parlare, interagire e, in generale, “giocare” con le loro vite, imparando a conoscerle sempre di più. Il problema è che hanno ancora grandi poteri: possono essere ovunque vogliono, e le loro parole hanno la forza di spingere il destino di queste persone in una direzione o nell'altra ... e raramente si tratta di una spinta gentile.

Dopo essere stati in contatto con gli esseri umani per un po ', tuttavia, raggiungono un punto di non ritorno, e devono fare una scelta: invertire il processo che li sta portando ad essere umani e ritornare nuovamente dei concetti astratti, cioè le sfumature nel tempo, oppure lasciarsi cadere, decidendo di abbandonare i loro poteri per diventare definitivamente umani.

Se scelgono di restare con una di queste anime umane, si renderanno felici l’un l’altro per il resto della loro vita mortale.
Se ne vanno, invece, il destino di queste anime scorrerà secondo la direzione datagli dalla vostra ultima spinta.

Questo è il loro ed il vostro Dilemma.

*****************************************************************************************

SLOT: Domenica pomeriggio.

La partita mostrerà il gioco nella sua completezza, dalla creazione dei personaggi al finale.

PATRONO/FACILITATORE: Marco Andreetto

Posti disponibili: da 2 oltre al Facilitatore.







Ho modificato il post per ridurre ad uno slot l'evento per dar modo anche a chi ha pochi slot liberi e MILLE eventi da fare a INC di provare Dilemma. ;)




20
Witch - The Road to Lindisfarne

In breve (Grazie a Mauro Ghibaudo):
È l'anno di nostro Signore 1350 e un'empia peste imperversa nell'amata Gran Bretagna. Si sono presi provvedimenti per contenerla ed eliminarla, ma le famiglie devono ancora consegnare padri, madri, figli e figlie alle fosse comuni.

Si dice che uno su tre sia stato segnato per morire. Ma segnato da chi? Dio sta punendo i malati per i loro peccati? No. Questa terribile maledizione è opera del Diavolo e del suo maligno agente: la Strega.

La gente prega per una risposta, e nella grande città di Londra, la fonte dell'orribile pestilenza, Dio potrebbe averla data. Una donna è stata catturata dalla Chiesa dopo aver confessato l'uso di Stregoneria per portare il flagello su di noi.

Sono passati tre giorni da allora, e durante questo tempo i capi della chiesa si sono consultati senza riposo. Oggi sono usciti e hanno dato il responso.

La donna dev'essere portata in un carro-gabbia all'Isola Sacra di Lindisfarne. Una volta là, verrà eseguito un antico rituale, per ripulire la terra dalla donna e dalla sua peste nera.

Raggiungere il luogo richiederà due settimane, ma quando il Sole sorgerà sull'orizzonte di Sabato la Strega confronterà la sua assoluzione.

Questa è la storia di quel viaggio
.
------------------------------------------

I giocatori non sanno se la Strega è colpevole o innocente, tranne chi gioca la Strega. I personaggi non sanno se la Strega è colpevole o innocente; forse, non lo sa nemmeno lei. Gli altri personaggi dovranno giudicarla e decidere della sua vita. Solo dopo i giocatori sapranno la verità.

Il gioco s'ispira a Montsegur 1244: niente dadi, PG prefatti con domande cui rispondere, tanto gioco libero.

-------------------------------------------

Facilitatore: Marco Andreetto
Numero giocatori: da 3 a 5 giocatori oltre al Facilitatore

Iscritti:

Ariele
Moreno

In forse:

Stefano Burchi
Mauro Ghibaudo


Slot di gioco:  Venerdì Sera. Vorrei finire la partita quindi tenete conto che potrebbe finire tardi. Durata: 3-5 ore

Link:  http://www.ukroleplayers.com/witch/


21
FriCON 2013 / [FRICON] Lista Partecipanti
« il: 2013-03-19 06:19:30 »
Confermati:

Roberto Giugno
Girolamo Castaldo
Marco Andreetto
Francesca Hemmady
Mattia Bulgarelli
Manuela Soriani
Sonia Grossi
Nikitas Thlimmenos
Claudio Salvalaggio



Questa lista verrà aggiornata per una migliore organizzazione della CON.
Postate qua sotto per iscrivervi.

Edit di Roberto: dall'evento facebook
https://www.facebook.com/events/311275685661230/

Risultano altri 8 partecipanti "locali". Non faccio i loro nomi qui ma quando mancherà una settimana metterò il post con tutti sul blog ufficiale^^
;)

22
FriCON 2013 / [FRICON] Info Generali
« il: 2013-03-19 06:13:28 »
Sul Blog sarannio continuamente forniti aggiornamenti sulla manifestazione.

http://friconfvg.wordpress.com/

Quando:

13-14 Aprile 2013

Dove:
Aquileia, La splendida Aquileia.

Cosa:

Due giorni di Gioco, Amicizia, Divertimento.


Info per il pernottamento:

Per chi volesse partecipare alla Con venendo da fuori regione, comunque volesse fermarsi d Aquileia a dormire, sono disponibili alcune soluzioni piuttosto econimiche!
 
1) Camping Aquileia:
 
via Gemina,10 – 33051 Aquileia (UD) Italia
 tel. +39 043191042 – mob. +39 328 331 00 65 – fax +39 043130804 – e-mail: info@campingaquileia.it
 
Non ci sono camere singole, ma è possibile fermarsi con la macchina o il camper, o comunque prendere un bungalow in gruppi da 2+ persone per un prezzo che si aggira attorno ai 20 euro a testa:
 
http://www.campingaquileia.it/listino.asp
 
 
 
2) Ostello DOMUS AUGUSTA
 Via Roma 25
 33051 Aquileia UD
 Telefono/Phone (+39) 043191024
 Booking/prenotazioni (+39) 3355388598
 info@ostelloaquileia.it
 ostelloaquileia@gmail.com
 
I prezzi sono sui 28 euro a persona.


Per partecipare:
Per partecipare la sola cosa da fare è visitare il sito:
 
http://www.webinprogress.it/organiCon/#
 
e registrarsi. Cliccando su “fricon” sarà poi possibile aggiungere giochi ed eventualmente altri eventi cliccando sul pulsante “aggiungi un evento a Fricon”.
 
Poi  inviare una mail con i propri dati ed il proprio numero di telefono all’indirizzo giugno_@libero.it
 
Dopodichè basterà presentarsi il 13 aprile dalle 15:00 presso il ristorante “Hostaria al Parco”, ad Aquileia (UD), in Via Minut, n.1.
 
Per proporre un gioco  dovrete inserire il titolo ed una breve descrizione, oltre ad indicare quanti “slot” intendete occupare.
 
Oppure potete dare un’occhiata ai giochi proposti da altri, ed iscrivervi come giocatori.
 
Lo stesso vale se si desidera proporre una passeggiata per le rovine del porto romano, una visita alla Basilica, o un giro delle frasche per assaggiare i vini ed i cibi tipici della zona!
 
È importante sapere chi (oltre che quanti) saranno i partecipanti, ed essere certi che tutti abbiano qualcosa fare, ma soprattutto che sia chiaro quando queste cose verranno fatte, in modo da permettere a tutti di ottenere il massimo da qusto evento!
 
La Con è composta soprattutto dai suoi partecipanti!

Quanto costa:

Partecipare a Fricon è tanto semplice quanto conveniente: infatti per l’affitto della sala non ci è stata chiesta alcuna somma di denaro!
 
Tuttavia cose come pulizie e riscaldamento hanno un costo, e per questo chiediamo un minimo contributo spese, che comunque si aggirerà attorno ai 5 euro.
 
 

23
FriCON 2013 / [Sabato Mattina] In giro per Aquileia!!!
« il: 2013-03-19 06:05:21 »
Visto la possibilità offerta dalla SPLENDIDA Aquileia e lo STRAORDINARIO successo della passeggiata per Reggio Emilia (splendida idea nata nella scorsa GnoccoCON) sabato mattina sarà dedicata alla scoperta della stupenda città friulana.

Quattro passi in compagnia e in allegria tra amici per ammirare la città che ospita la FRICON 2013!!

Una passeggiata per le rovine del porto romano, una visita alla Basilica, o un giro delle frasche per assaggiare i vini ed i cibi tipici della zona!

Per maggiori info chiedete pure qua o seguite il Blog all'indirizzo: http://friconfvg.wordpress.com/

24
Scusate se questo AP risulterà scritto male o incompleto.
In fondo non pretende di essere molto di piu che un mucchio di pensieri alla rinfusa. ;p

Questa è solo la la parte riguardante Emanuelle. La mia Ala Blu. E poco altro.

Lascerò ai miei compagni di viaggio l'onore e l'onere di scrivere la loro versione di quella che si delinea come una bellissima storia. <3


Mentre fuori piove ascolto le note del "Notturno" di Beethoven.
E cerco di mettere ordine tra tutti i pensieri che si rincorrono nella mia mente pensando alla sessione di martedì sera di Dilemma via Hangout.

Patrono - Fabio
Simon (Ala Verde) - Martino
Arthur (Ala Arancio) - Alberto
Emanuelle (Ala Blu) - me

Bellissima e molto emozionante.
In una Vienna che +Fabio succi Cimentini sta dipingendo poco alla volta attorno alle Chiavi.

Le splendide Chiavi che sono state create da noi giocatori.
Persone qualunque tra milioni di altre.
Granelli di sabbia.

Eppure con qualcosa di speciale che ha attirato le Larvae/future Ali qui.

Wolf. 
Di lavoro fa il poliziotto e gli riesce bene perché riesce a capire immediatamente se qualcuno sta mentendo...
E io penso gia che sarà interessante vedere come reagirà alle mezze verità che di solito le Ali "vendono" alle persone normali...
Ma... Qualcuno(alberto? Scusate stavo scrivendo la scheda delle Chiavi ;) ) vede per lui un difetto molto affascinante e molto rischioso.
Quando agisce di pancia di solito si mette nei casini...
Quando tocca a me dire l'evento che gli è successo non posso far altro che ringraziare il mio compagno di gioco e costruirci sopra:

Ha ucciso una bambina in servizio.
Semplice. Interessante. Funzionale.
Spietato aggiungerei io, ma è una cosa che voglio giocare. Che mi affascina. E da un po' di tempo ho capito che non voglio giocare cose che non mi interessano. Perché dovrei?

Anna
20 anni.
Studia violino al conservatorio.
Me l'immagino gia che riempie l'aria con le note del suo violino. Splendida.
Riesce a Emozionare chi ascolta la sua musica e a trasmettere attraverso di essa ciò che prova.
Ma quel che da non è pari a quello che riesce a ricevere.

Nei rapporti con le persone è come se fosse "sorda". 
È naturale immaginare che quando sente di nascosto i suoi genitori parlare della sua adozione lei...
Semplicemente...
Fugga.

Christian
40 anni ma il tempo sembra essere stato particolarmente inclemente con lui.
Costruisce e vende orologi a cucù. 
Questo rapporto col tempo ha caratterizzato tutta la vita di Christian.
Metodico.
Ordinato.
Preciso.
Come un orologio.
Scherzo del destino, decidiamo che il suo problema è che è gravemente malato.
Il suo tempo sta per scadere.
Solo una flebile speranza...
Di recente ha ricevuto una telefonata in cui gli si offriva la
Possibilità di sperimentare una "cura".

Solo ripensandoci mi rendo conto di quanto meravigliose siano queste Chiavi. E del perché abbiano attirato le Ali qui.

Scene delle Larvae.
Scelgo Christian. L'orologiaio.
Lo trovo nella sua stanza che si sta vestendo.
Appaio in un angolo, non vorrei disturbare.
Poi inizio a parlargli perché lo vedo un po' perso. Triste. Spento.

Lo aiuto a vestirsi.

Cerco in lui qualcosa a cui aggrapparmi.
Aggrapparci. Assieme.

Mi racconta di quando era piccolo  e l'hanno portato a vedere la ruota panoramica.
Come gli era sembrata...   Un grande orologio.
Gli appoggio la mano sul petto per sentire il battito del suo cuore.
Ticchettio dissonante dalle centinaia di orologi che tiene in casa e in bottega.
Lui mette la sua mano sulla mia e sento che voglio stargli vicino.
Sento qualcosa dentro ( nella scena della Larva ancora più che in altre fatico a distinguere le emozioni del PG dalle mie , forse il fatto che il PG non sia concreto o caratterizzato mi obbliga a metterci del mio. A riempire i vuoti.).
Sorrido.
Gli chiedo se "domani" può accompagnarmi a vedere la ruota. Lui mi promette che ci andremo assieme ed io scompaio. Piena di speranza per il futuro di quella splendida anima.
P
Il Patrono mi propone l'Ala Blu che accetto subito. 
I temi del Blu li sento molto vicini e per come ho giocato la scena precedente me la sento cucita addosso. 

Nasce così Emanuelle. Sguardo assonnato. Stile Vintage.

Aspetto con ansia la mia scena mentre ascolto quella di Martino. Simon, la sua Ala Verde, ha scelto di incontrare Wolff. Forse la chiave messa peggio. 
Dopo averla convinta a non suicidarsi nella scena della
Larva ora lo trova in carcere.
Dopo aver aver parlato con lui cerca di convincerlo a non proteggere più il vero colpevole.
Come fine non è male ed io e Emanulle approviamo.
Ma c'è qualcosa che non va. Mi accorgo che durante il dialogo ha parlato sempre mio fratello Simon.
Che niente di quello che tiene segreto Wolff è stato rivelato. Mi accorgo che mio fratello non sa ascoltare.
Voglio intervenire.
 Entrare in scena.
Non ho paura per le sorti della Chiave.
Trovo giusto che non porti tutta la colpa sulle sue spalle.
Ho paura per Simon...   
Così al di sopra. 
Così freddo. 
Così giudice.

Mi avvicino alle sbarre sapendo che non porterò via la Chiave da lui. Non ne ho il diritto.

Cerco, peró, di parlargli.
Gli spiego che non ha ascoltato per un solo istante ciò che Wolff aveva da dire.
Lui mi mostra la prigione in cui si è rinchiuso per le sue scelte. Non quella di sbarre e cemento.
E io vedo quella in cui vuole rinchiuderlo lui privando la chiave di esprimere il suo pensiero e di poter esprimere quello che vorrebbe.
"non è quello che facciamo noi Ali?" mi chiede.
E non so rispondere.
Lasciandolo tornare dal prigioniero faccio un ultimo tentativo.(anche perché il Patrono,giustamente, mi mette fretta. XD)
"non ho mezzi per fermarti Simon. Ma ti prego di non farlo e aspettare."
Ma lui ha Gia preso la sua decisione.

Alberto/Arthur sceglie di reincontrare Anna.
La scena tra loro è bellissima e dolcissima. Temo solo quando dovranno separarsi...

Io scelgo di andare a vedere la ruota panoramica con Christian. Avevo Gia in mente il framing ma lascio a Fabio l'iniziativa.
E lui, come se mi leggesse nella mente, ruba i miei pensieri e descrive la scena. Perfetta. Come l'avrei descritta io.

Tranne per un particolare...

Christian è ubriaco su una panchina.

Panico!!

Mentre mi avvicino vestita di un abito a fiori vecchio stile e un giubbetto in pelle nero anni 80 mi vola via il cappello. 
Si posa sulle sue ginocchia.
Ne approfitto per parlargli.
Gli sorrido.
Ma il sorriso mi sparisce quando mi rendo conto che è anche colpa mia se è così. Delle cose che gli ho detto nella scena della Larva. 
Lui non si ricorda di me mentre gli parlo della meraviglia che suscita in me la ruota. Così come in lui da bambino.

Cerco di scrutare nel profondo del suo animo per vedere quali demoni lo tormentano( uso la mossa. Che fallisce :( ).
Devo rivelargli qualcosa che non vorrei.
Decido di giocare semplice.
E di dare al Patrono qualcosa su cui costruire fiction.
Dico a Fabio che lui si ricorda di me. Della volta prima in cui ci eravamo incontrati.
Temo come potrebbe reagire.
Per fortuna sembra solo annoiato dal mio "perseguitarlo".
Decido di "dargli una spinta".
Tiro fuori un orologio d'argento da taschino.
Glielo mostro.
È fermo.
Gli dico che è come lui adesso. Come ha deciso di vivere la sua vita. 
Ma che dovrebbe ricominciare a viverla e godersi ogni momento in più che gli viene regalato.
Tiro per segnare. Successo.
Lui si blocca un attimo guardando l'orologio.
Tentenna.
Lo tocca.
E l'orologio riparte.
Mi guarda promettendomi che lo farà.
Mi chiede se lo andrò a trovare. 
Io gli rispondo ogni giorno. 
Anche se so che non potrò, ma faro il possibile.
Gli lascio l'orologio nella mano che coni ha a ticchettare insieme alla sua vita.
E rimaniamo li a guardare il "grande orologio".
"abbiamo tutto il tempo" gli dico.

La scena tra le Ali è chiamata da Martino, che decide di ambientarla in una cella della prigione. (scelta che ho trovato suggestiva e meravigliosa <3)

Siamo vestiti da carcerati io e Arthur.
Io in divisa anni 30 a righe e lui arancio.

Simon, no. Simon è ancora vestito come prima. Come se avesse difficoltà a superare quel momento.

Ascolto le sue parole e avverto il peso della sua Ala.
È rimasto ferito dall'incontro con Wolff e sembra aver Gia deciso che non merita di essere salvato.

Sono preoccupata.

Per Wolff che sembra senza salvezza.

Per Simon che sembra aver smarrito la speranza.

Arhur ed io possiamo solo suggerirgli di incontrare le altre Chiavi e sperare...
Stargli vicino e sperare...

Vorrei poter alleviare un po' del peso che sente... 

Ancora penso all'espressione e alle parole di Simon e a quanto può essere difficile ricoprire il ruolo che ci viene dato.

Prima sessione davvero Affascinante.
Non vedo l'ora di giocare ancora.

Un grazie ai miei compagni di gioco.
Siete magnifici. <3

Spero vogliate aggiungere i vostri commenti, AP o pensieri.



25
Scrivo con un po' di colpevole ritardo questo resoconto.

Ho bisogno di lasciare qualcosa che mi ricordi quanto è stata bella quest'Era.
Le sue meravigliose Chiavi...

I ricordi a distanza si fanno un po' confusi, scusate.

L'Era di Dilemma giocata durante la nascita dell'impero romano.
Patrono Ezio Melega
Ala Rossa: Mykhail (la mia, ascesa nell'Era precedente con Felix)
Ala Arancio: Felix (Manuela)
Ala Indaco: Alexandra (Mattia)

Quest'era sarebbe stata particolare per 2 motivi:

- 2 Ali problematiche ma speranzose ascese nell'Era precedente.

-La prima Era in cui i 3 ideatori del gioco giocavano assieme. (era una cosa a cui tenevamo in maniera particolare <3)

Mattia e Ezio giocano la scena della Larva per assegnare  libretto all'unico giocatore senza Ala.
Indaco.

Le Chiavi e l'ambientazione fin da subito mi hanno affascinato. Non volevo ripetere gli errori fatti col mio PG nell'Era precedente e speravo che, nonostante il carattere di m...a, Mykhail avesse imparato qualcosa da tutto quello che era successo.

La prima scena scelgo di giocarla con Flavius. Un po' perché mi piace, un po' perché gli altri sono stati Gia visti nelle scene dei miei fratelli.
Lo trovo fuori dalle stanze dell'imperatore preda di mille dubbi e pensieri. Mi avvicino diretto. Non so fare altrimenti con Mykhail, ma cerco di essere delicato. Mi fermo poco lontano, lo saluto con rispetto e timore che mi respinga.

Mi chiede il nome e mi fa sedere con lui. Mi tranquillizzo un po'. Dopo tutti gli sbagli dell'Era precente finalmente sembra che abbia trovato il modo di avvicinarmi agli esseri umani.
Mi apre il suo cuore.
Mi svela che deve decidere della sorte di un manipolo di ribelli tra i quali vi è anche suo fratello.
Lui mi dice che per il giuramento che ha fatto chiederà la pena più severa.
In quel momento mi sento vicino a lui come nessun altro essere umano prima d'ora. 
Ma non desidero che quell'anima splendida si macchi del peccato di assassinare suo fratello.
Uso la mossa per prendermi con la forza la sua attenzione e il suo rispetto(12)
Gli appoggio una mano sulla spalla guardandolo dritto negli occhi. E stringo la presa.

Lo costringo mostrandomi più forte di lui ad ascoltarmi.
Ora che ho la sua attenzione.
Uso la mossa perché perdoni e capisca le motivazioni del suo stesso sangue. (12) 
I Dadi. Sembrano essere a mio favore, finalmente.
Gli sussurro che il legame tra fratelli dovrebbe essere la base su cui si fonda la forza degli uomini e di Roma stessa.
Riesco a toccare il suo animo e una sfumatura del mio essere marchi lui mentre qualcosa di suo entra in me.

Mi trascina dall'Imperatore e davanti a lui giura di combattere per la salvezza di quegli uomini nell'arena.
E  io, che mi sento legato a lui indissolubilmente, giuro al suo fianco si seguire il suo destino.
A questo punto ero straconvinto che i problemi dell'Era precedente fossero risolti. Che, attraverso Mykhail, potessi controllare quella rabbia che sentivo dentro al personaggio e che mi portava ad interagire troppo bruscamente o a chiudermi come un riccio.

Ritrovare Felix e il suo abbraccio durante la scena delle Ali è stato come sentire i primi raggi caldi di sole in una mattina d'inverno.
Conoscere la nuova sorella Indaco, Alexandra, è stato piacevole. anche se il suo modo di fare era lontano dal mio. 
Lei così melliflua, io così schietto e ruvido. 
Ma chi ero io per giudicare. 
È stato bello sentirmi loro pari per un breve istante...

Poi è iniziata la seconda scena e con essa la discesa in quell'inferno di dubbi ed errori che mi aveva Gia accolto una volta.

Ricordo come ho preso da parte con forza la giovane Lucilla. Come ho cercato di farle capire che ciò che stava facendo era sbagliato. Nascondere a se stessa la verita.
Avrebbe dovuto gridare al mondo ciò che era e ciò che sognava! Ma sciocco sono stato a pensare che i miei modi così violenti non avrebbero attirato uno dei miei fratelli per fermare la mia mano. Ed è stata proprio Alexandra, così lontana da me nel modo di agire e pensare, che mi ha tolto la possibilità di perseguire il mio scopo.

Durante la scena delle Ali successiva lo scontro con Alexandra.
Ognuno col suo modo di vedere le cose. Sapevo che i miei modi erano sbagliati ma non volevamo tutti il bene di quelle Chiavi?
E Felix a cercare di proteggermi. Ancora. A chiedere ad Alexandra di avere fiducia in me.

E lei che con quell'ultimo: " ti teniamo d'occhio,fratello" s'è resa estranea e odiata dal mio cuore. Per sempre.

Poi la scena della rottura.
L'unica persona a cui mi sentivo affine in quest'Era.
Flavius. Con lui nell'Arena. Fianco a fianco.
Poi ricordo il suo lasciar morire un altro uomo sotto i nostri occhi perché così si comporta un gladiatore. E la nascita nel mio cuore del dubbio che non l'avessi capito. Che lui non fosse la persona che credevo. 
Ho voluto sapere la verita. Ho voluto leggergli dentro quello che desiderava.
Ho usato la mossa e ho chiesto al Patrono cosa desiderava Flavius per il suo destino.
In quel destino non c'era spazio per me. 
Quel destino non era il mio.
Poco importa se quel
Destino era stato in parte forgiato da mia sorella Alexandra nella scena precedente.

E l'ho abbandonato. Nell'Arena. In quell'Era.

Da li ho perso il senso di me stesso e di quell'Era. 
I ricordi si fanno confusi.
Ricordo i miei fratelli che festeggiavano e brindavano mentre io così in basso rispetto a loro volevo solo fuggire via.

Se non ero adatto a guidare le Chiavi agli occhi dei miei fratelli.

Se non avevo nessuno che era destinato a dividere il suo futuro con me.

Perché dovevo ancora rimanere li? Perché dovevo rimanere imprigionato in quell'Era.
A guardare.
A soffrire.

Li è iniziata la mia ricerca.
Sono andato da Licinia.
Come bimbo sperduto.
Senza sapere la domanda.
E per questo, senza trovare una risposta.
Come amico in cerca di conforto reciproco.
Ma senza aprirmi a lei.
Alla fine. Quando l'ho vista sull'orlo del baratro mi sono ricordato di Praga. Di Caterina. Di come l'avevo lasciata al suo destino e questo l'avesse colpita duramente.
E così ho deciso di provare un'ultima volta ad aiutare queste anime bisognose. 
Aiutare lei per aiutare me stesso.
Il suo egoismo la stava rovinando. Lei che era così splendida quando noi siamo scesi. Aveva abbandonato anche il ricordo di suo figlio...
In lacrime, inginocchiandomi davanti a lei, l'ho pregata di cambiare. Di tornare ad essere generosa verso chi le stava vicino. Di far tornare a fiorire il suo cuore inaridito dai nostri interventi nella sua vita.
Ho usato la mossa perché capisse le ragioni e i bisogni di chi le stava vicino (ma i dadi avevano in serbo un destino diverso. Per me e per lei. Il risultato di 5 non mi permetteva di salvarci. A quel punto la pena che provava per me mio fratello Felix l'ha spinto ad aiutarmi. A sacrificare i token che aveva guadagnato durante l'Era segnando il destino di Licinia. 
Quelle preziose gemme che legavano lui a Licinia e le loro anime.

Quel sacrificio ha cambiato il destino di entrambi.

Ho lasciato una Licinia migliore ma sapevo che non era la persona per la quale avrei sacrificato l'eternita e il mio essere divino.
Il mio cuore era calmo e sereno quando sono arrivato al tempio dai miei fratelli.
Quando ho visto Alexandra triste perché non era riuscita a cambiare quel mondo e dare una vita migliore a Lucius.
Ho quasi messo da parte tutto l'astio che covavo per lei. 
Mi sono avvicinato per abbracciarla, ma non ce l'ho fatta...
Mi spiace.

Poi

ho visto Felix piangere. 

Fragile. 

Perché non era riuscito a trovare quel che cercava.
Ferito da un'altra Era meravigliosa ma che non era riuscita a dargli quello che desiderava.
Darsi la colpa di quella mancanza. Dubitare.
Del suo agire. Del suo stesso essere.
Rimproverarsi di aver sbagliato anche con noi.
Ricorderó per sempre quei suoi occhi che mi indicavano.

Lui che era il più splendente di noi.
Lui che avevo odiato, ferito, compatito, ammirato, adorato...

Come potevo permettere che dubitasse di quello che provavo per lui.

Riconoscenza. 
No. 
Era qualcosa di più...

Qualcosa di profondo che ci legava...

Qualcosa che uno sciocco avrebbe chiamato...

Amore.

Era qualcosa di sbagliato...

Lo sapevo.

Aveva ancora una possibilità di salvarsi e trovare un posto in quel mondo. 
Ho deciso di nascondere ciò che provavo, per il suo bene e la nostra salvezza.
L'ho spinto ad  andare da Flavius sperando che dividesse le nostre sorti facendolo cadere.

Non è stato così.

Felix era li con la valigia di ricordi pronto ad ascendere.
Ho cercato di insistere. Ho cercato di capire perché...

Io sapevo gia che non sarei caduto. Troppi sbagli da parte mia...

Quando Felix tende la mano ad Alexandra e a me, io la rifiuto. Lui è stupito. Arrabbiato.

Forse crede che sia il solito Mykhail che vuole stare lontano dagli altri.

Non resisto. 
Lo fermo e gli rivelo che qualcosa è cambiato.
Forse quando alla fine della scorsa era siamo ascesi assieme e le nostre sfumature si nono mischiate salendo al cielo.
Come polvere coloravano il tramonto su Praga di rosso e arancio.

Qualcosa di Felix è rimasta in me...

Forse semplicemente quella mano tesa.
Ma ora provo per lui qualcosa di diverso.

Ma non voglio! Non voglio ascendere con lui e Alexandra.

Non è giusto che proseguiamo questo cammino assieme.
Scendiamo per le Chiavi e non per noi.

Lui mi sorride. Mi dice di non aver paura. 

In un attimo ogni mia resistenza diventa vana.

Mi prende la mano e...

Tutti  e tre ascendiamo nel cielo abbandonando i nostri dubbi, dolori, Roma e le Chiavi al proprio destino...


26
Scrivo questo Resiconto dopo l'Era di Dilemma giocata nel weekend con:

Michela da Sacco come Patrono
Francesca da sacco Ludwig ala indaco
Manuela soriani Felix ala arancio.
Io Mykhail ala rossa

Devo dire che l'Era è stata bellissima e mi ha coinvolto molto ma non è stata un'Era facile e non ha avuto una storia lieta.
È stata la prima esperienza di Michela come Patrono.

Spiegatole in mezz'ora il funzionamento del gioco dal lato del Patrono(aveva giocato solo come Ala, finora) abbiamo iniziato.

Scelta del luogo dove sarebbe stata giocata l'Era.

Eravamo tutti e quattro giocatori che avevano già provato Dilemma e quindi abbiamo voluto sperimentare un'ambientazione un po' diversa dal solito presente.
Abbiamo deciso di giocare in una ucronica Europa steampunk nella quale l'impero britannico dominava fino ai Carpazi. A Praga precisamente. Una Praga gotica  coi draghi, gli alchimisti ma anche la discriminazione delle donne rispetto alla possibilità di imparare la magia e degli schiavi di essere padroni del loro destino.

Creazione delle Chiavi.

La prima Chiave è Caterina.
Donna giovane
Bella ma povera. Sa mutare il suo aspetto ma lo nasconde. Vende verdure al mercato. 

La seconda Niccolaj
Età apparente 30. 
Ha un magnetismo verso le altre persone che è fortissimo.
Ha un grande problema che lo affligge. È immortale.
I suoi genitori, immortali come lui, si sono fatti ibernare per fuggire a una vita eterna e sempre uguale a se stessa.

La terza Chiave è Andrea.
25 anni. Di colore. Schiavo.
Di nascosto fa scappare oltre confine altri schiavi per denaro. Finche non trova morto nel suo letto una mattina, il suo padrone.
Chiavi bellissime e molto affascinanti.

Scena delle Larvae.
Mi tocca in sorte di giocarla con Caterina.
L'idea mi allettava. La Chiave era stupenda e delicata.
Il Patrono crea la scena al mercato quando, finita la giornata, Caterina si accorge che le è sparita la cassetta dei soldi. Sta per dirigersi verso un altro mercante dall'aria un po' losca quando
La prendo per un braccio e la fermo. 
In quel momento comincio a pensare a che personaggio vorrei fare.
 Lei si ferma e mi mostra il suo lato fragile e bisognoso.
E io cerco di avvicinarmi a lei. Di essere dolce e comprensivo. Ho paura di ferirla. Ho un po' paura di fare la cosa sbagliata o di essere troppo irruento con quella creatura meravigliosa e fragile.
Lei mi mostra il suo essere umana. Con i suoi pregi e i suoi difetti. 

La vedo presa dai bisogni quotidiani di sopravvivere invece di dedicarsi a qualcosa di più importante. E li scelgo di prenderla per mano. 
Sanare le ferite recatele dall'aspra vita di tutti i giorni e indicarle una via da seguire nella quale possa splendere. 
Le dico di dedicarsi ai suoi sogni. E come un ingenuo innamorato mi allontano dalla sua vita.

Assegnazione delle Ali.
Michela mi propone l'Ala rossa. Resto sorpreso ma mi piace. 
Scelgo di giocare un'Ala alla ricerca. Alla ricerca di qualcosa di prezioso. Purtroppo come un bambino che non sa che puó far male così, mykhail scende sulla terra tra le chiavi.
Sguardo caldo. Stile spontaneo.

La prima scena scelgo di giocarla con Caterina, di nuovo.
 Scelgo di sentire cosa vuole il mio personaggio e lui vuole tornare da quella ragazza per scoprire cosa in lei lo affascina.
Lei vive in una casetta di mattoni in periferia. 
Busso alla sua porta. 
Lei mi apre. 
Mi fingo aggredito poco distante e in cerca di un posto dove rifugiarmi.
Lei mi accoglie, gentile ma timorosa. Le chiedo di passare la notte in casa sua. 
Sento il calore del suo cuore riscaldare l'ambiente più dei pochi ciocchi di legna che si consumano nel camino.
Lei mi dice che posso passare la notte sul pavimento in cucina. 

Ma io voglio di più. 

Voglio assaporare fino in fondo quello che intravedo in lei. 
E decido, iniziando una serie di errori interminabili, di prendermi con la forza, la sua volontà e il suo amore.

Qui incontro per la  prima volta il PG di Manuela, Felix.

L'altra Ala, Ludwig, non interviene solo perché può entrare un'Ala alla volta nelle scene degli altri. 

Manuela tira i dadi per far intervenire il suo PG.
Ottiene un successo pieno.

Felix bussa alla porta. 

Caterina si allontana da me.

Lui si spaccia per un poliziotto.
Il successo pieno di prima da a Manuela la possibilità di fare una mossa prima che io possa usare la mia e prendere il cuore di Caterina.
Lei sceglie di usare la mossa per far cambiare idea alla Chiave.
 Successo.

Felix dice a Caterina di non fidarsi perché ci sono state delle aggressioni lo vicino e qualche malintenzionato potrebbe approfittarsi delle donne sole.

Lei gli crede.

Entra in casa e mi indica la porta.
Sono costretto ad andarmene senza aver trovato quel che cercavo. Ma giurando vendetta a mio fratelli.

Non so se è stato per ripicca o perché veramente vedevo un fine più alto per Andrea quando sono andato ad impedire a Ludwig (nella sua scena successiva)di dargli un po' di sollievo dalla causa che lo stava martirizzando.

Prima scena tra le Ali.
Quante incomprensioni e quanti scontri. Ognuno col proprio modo di vedere le cose. E dentro quella rabbia che mi montava, alla quale non volevo cedere, non trovavo un modo per spiegare ai miei fratelli le mie motivazioni.
Quanto li ho odiati perché non riuscivano a capirmi.
E più li odiavo più non comunicavo.
Ci siamo divisi con l'odio nel cuore.

Nelle varie scene cercavo di avvicinarmi alle Chiavi. Di conoscerle. Di scoprire quel qualcosa di meraviglioso che ci aveva attirato qua. Ma il modo brusco che avevano i miei gesti e  il velo di stoltezza che avevo scelto di porre sul capo della mia Ala mi impedivano di scorgerlo e di amarle.
Gli scarsi successi con le mosse mi permettevano di ottenere quello che volevo ma non la soddisfazione nel farlo.
 Quante decisioni amare. 

Sentivo che non riuscivo a migliorare le loro vite e non capivo il perché...

Forse il più grosso errore l'ho commesso quando ho costretto, con una mossa, Andrea a cercare vendetta contro mio fratello Felix. 

Speravo che questo scontro rinforzasse il loro rapporto. Che li spingesse a cercarsi con piu forza.
E invece...

Dopo quella occasione Felix non ha più cercato di venirmi incontro. Di abbracciarmi. 
Quando l'ho visto piangere.
 Fragile. 
Sotto l'albero. 
Il mio cuore era colmo di tristezza. 

Sentivo d'aver fatto la cosa sbagliata ma le mie motivazioni erano più alte. Credevo.

Niccolaj ho cercato di avvicinarlo attirato dalla bellezza della sua maledizione e della sua anima. Ma la sorte e il mio senso di colpa mi hanno impedito di infrangere la sottile barriera che sentivo tra di noi per cercare di toccare la sua anima.

Cosa che invece riusciva ai miei fratelli.

Quanta grandezza vedevo in Felix e Ludvig che rendevano il mio essere e il mio agire ancora più piccoli. Quanta rabbia che mi impediva di chiedere aiuto.

Quante decisioni sbagliate. Quante debolezze. L'unica volta che sono riuscito ad arrivare in fondo è stato per fare provare dolore a mio fratello.
Mi accorgo solo ora cue lo sguardo di Ludwig non era di giudizio ma di comprensione e pena.
Troppo tardi.
Troppo poco tempo per cambiare le cose e troppa paura di sbagliare ancora...
Ho deciso. Non avrei più agito per il compito che il destino o chissà quale ironica creatura avesse scelto per me.
Chiesi per favore, mettendo da parte il mio carattere e il mio orgoglio, ai miei fratelli di porre rimedio a quello che la mia incapacità e i miei errori avevano causato.
Chiesi che loro si occupassero di Caterina.

Ma sapevo che dovevo incontrare ancora una volta quelle persone che erano lungo la mia strada. 

Scelsi di andare da lei per dirle che avevo sbagliato. Sbagliato a scegliere. Sbagliato ad agire. Sbagliato a sbagliare. E che non avrei più agito per non sbagliare più.

Neanche davanti al suo disperato bisogno di me ho agito.

Neanche davanti alla sua richiesta di fermarla ho agito.

Neanche davanti ai suoi occhi.
Alla sua anima che anelava la mia ho agito.

Il mio cuore piangeva e gridava davanti a quegli occhi ma non volevo sbagliare...

E ancora ho sbagliato.

Lei stava cadendo e mi tendeva una mano...
E io ho scelto di lasciarla cadere.

Sapevo che i miei fratelli avrebbero rimediato ai miei errori.
Avrebbero agito meglio di come mi ero dimostrato.  Incapace.

Ho scelto di fare la scena dell'addio con Andrea.
Anche perché non avrei potuto fare diversamente avendo Segnato solo lui e, forse, con il mio più grave errore. Ma il gioco permette per un ignoto meccanismo di trovarsi a dover fare ciò che vogliamo fare quando è giusto farlo. O forse succede sempre per caso...
Resterò con questa mia illusione che il gioco funzioni in una maniera che neanche noi che l'abbiamo creato speravamo così meravigliosa.

Nella scena con Andrea ho voluto fare ciò che avrei dovuto fare fin dall'inizio. Sedermi con loro. Parlare con loro. Vedere ciò che loro vedevano. 

È stato meraviglioso.

Per la prima volta ho compreso quanto era meraviglioso ciò che noi Ali dobbiamo fare.

Prima di quella scena pensavo che sarei caduto perché non mi ritenevo degno di essere Ala.
Anzi, avevano ragione i miei fratelli quando dicevano che in quest'era avrei avuto bisogno io di un'Ala che mi guidasse.
Ma il mio orgoglio a cessato di rendermi cieco quando ormai era troppo tardi.
Troppo tardi per quest'era.
Ora vedevo la luce brillante delle nostre Ali.
 Le sfumature colorate che scorrevano nel nostro essere in bilico tra il divino eterno e immutabile e l'effimero umano essere travolto delle emozioni e dal destino.

Sarei salito. Sereno.
Sapevo che avrei avuto un'altra occasione.

Sentivo la tristezza di aver perso un'occasione ma avevo la speranza che non sarebbe successo anche la prossima volta.

Invidiavo Ludwig e Felix che avevano trovato un  motivo per restare. Qualcuno che valesse l'eternità...

Ludwig è caduto. Per Caterina. Per Niccolaj, per Andrea. 

Per se stesso e per noi.

Ludwig era amore. Amore per tutti coloro che ne avevano bisogno.

Anche per me che non l'ho capito.
Grazie.



E invece Felix ha deciso ascendere. Con me.

Tendendomi la mano per salire assieme.

E li ho deciso di non sbagliare ancora, e prendendogli la mano siamo tornati ad essere sfumature nel corso del tempo...

In questo resoconto ho cercato di raccontare quello che facevo e decidevo io(Marco) e quello che faceva e decideva Mykhail. Ma Dilemma è un gioco dove è facile confondere le cose perché il confine è molto labile.
Perciò capisco che ci sia un po' di confusione.
Avevo bisogno di scrivere tutto quello che avevo provato in quest'era meravigliosa e di mettere nero su bianco la storia di mykhail.
Avevo paura di aver fatto un pg "sbagliato" di aver "rovinato" il gioco a tutti. 
E invece mi rendo conto solo ora che tutto è stato perfetto così.

Magari triste.

Ma non lo cambierei...

27
Dilemma / Dilemma - La semplice storia di un'Ala Verde...
« il: 2012-09-27 18:25:36 »
La posto anche qua perchè non vorrei perderlo nel mare di Google+.


Questa è la storia di Adele(il mio personaggio) e mia (Marco) perchè in Dilemma è difficile distinguere dove si fermano le emozioni di una parte e iniziano quelle dell'altra.
Scusate se non è perfetto come AP/resoconto. Di certo è incompleto e pieno di errori ma l'ho scritto di getto.
Ma lo lascerò così.
Perchè è una storia mia e di chi vorrà leggerla e condividere con me un po' della storia della Mia Dolce Adele.
(tra parentesi le note e i chiarimenti dell'effettivo gioco al tavolo)


Scrivo queste righe davanti alla mia finestra, della mia camera, della mia casa...
Del luogo dove ho scelto d'imparare a vivere...
(Abbiamo appena finito la terza Era/Campagna. Dopo due volte che ho scelto di tenermi il mio personaggio questa volta ho deciso di Cadere/Strappare la scheda e scegliere un finale per lei da essere umano.)

Com'è dolce sentire l'aria che entra dalla finestra e mi accarezza il viso.

Prima pensavo di essere io quella dolce brezza che porta sollievo.
Pensavo che essere felici volesse dire donarsi completamente agli altri.
Annullarsi per gli altri.

Ero un ruolo, un mezzo, un compito ma...    ...pensavo di essere qualcuno.

(Quando mi è stata proposta l'Ala Verde sono stato felicissimo. E' un libretto che adoro <3. E ho scelto di fare una ragazzina ingenua e sincera. Che sarebbe andata in giro a portare felicità e ottimismo ;). Non volevo un vecchio saggio.)

Il primo ricordo che ho, la mia prima Era, è della campagna francese.
Il paesino di Saint Marten. Tra le campagne francesi. Le messi di grano dorato. Le colline lievi...

(La scelta del dove nella campagna a due con Mattia e Sonia è stata molto semplice. Abbiamo scelto un posto che ci sarebbe piaciuto giocare. Ai giorni nostri perchè Mattia non aveva mai giocato e il regolamento lo obbliga.)

Laggiu ho iniziato a imparare.

Pensavo bastasse andare da loro e dirgli che eravamo li per loro.
Per il loro bene e che dovevano fidarsi.E regalare loro la felicità di cui avevano bisogno.
Semplice, no?

Non lo è stato, non è bastato...
(Ricordo la prima scena. Presentare il mio PG alla Chiave e non volerle mentire. Mi sono sentito spiazzato. Ho pensato con certe combinazioni di giocatori il gioco non funziona. Poi c'è stata la scena delle Ali. Una scena in cui le Ali si riuniscono e si confrontano. E ho scelto di mettere i miei dubbi di giocatore in bocca al mio PG. E' stato meraviglioso scoprire che il gioco risolveva il problema da solo. Le insicurezze di Adele venivano dissolte dai consigli dell'altra Ala. E con le sue anche le mie.)



Ho dovuto scoprire il dolore.
Il dolore di una figlia che doveva scegliere il male minore al posto del padre malato.
(Ho usato una mossa per cambiare le scelte della Chiave per entrare nella sua vita. Ma come giocatore ho sentito il peso e il dolore di quella scelta che ho imposto. Le mosse permettono di piegare facilmente la volontà dei png ma scegliere di farlo è il vero punto.)

Ho cercato di fuggire dal dolore.

Ho cercato una scala abbastanza alta per tornare ad essere quello che ero prima. Per poter fuggire prima del tempo dal dolore umano.
(Altra scena tra Ali. Qui come giocatore ho mostrato quello che provavamo io e Adele. I dubbi che avevavmo.)

Ho cercato conforto entrando nella dolce vita di Patrick.
(Come giocatore ho scelto di provare ad amare questa chiave. Aiutandolo con le mie mosse ad avere un destino migliore e nel frattempo conoscerla meglio. Mi son detto perchè non giocare una dolce storia d'amore...)
Conoscerli e cambiare le loro vite, gioire con loro,lottare per loro e con loro. Mi ha aiutata a essere più forte...


Scoprire grazie a Matthew, l'altra Ala che era scesa con me, che quel dolore era necessario nella vita degli uomini.
Che dal dolore poteva nascere una felicità più grande.

Alla fine ho deciso di ascendere. Di abbandonare Patrick(Chiave) e portarmi via solo quel bacio che gli ho rubato.
Ricordo ancora quando pensando di provare qualcosa per lui gli ho detto che l'amavo e che l'unica bugia che gli avevo detto era che sapevo dipingere.

Era vero...  che non sapevo dipingere. La bugia era l'altra... ma non lo sapevo.

Lui ha dipinto un mondo in cui potessi rimanere. Ma non era il posto per me.

Matthew ha deciso di cadere e io...    ...di abbandonarlo mentre mi stringeva in un abbraccio.
(La scena dell'addio e della scelta sono sempre molto intense e meravigliose. Ti accorgi che durante il gioco ti sei affezionato a quei png che all'inizio erano solo delle risposte a 6 domande del Patrono/MC)


Solo poi mi sono accorta, troppo tardi, che forse per lui sarei caduta...
Rimpianti.
(Qui è stato strano. Ripensando all'Era giocata mi sono accorto che la persona che mancava di piu ad Adele era Matthew, l'altra Ala. Chissà cosa succede nel gioco se due Ali scelgono l'una l'altra?)

La volta dopo è stata ad Hong Kong.
(Era giocata con Sonia/MC e Mattia/Ala. Qui abbiamo scelto Hong Kong per favorire Sonia che era alla Prima esperienza come Patrono.)
(Io ho giocato ancora Adele perchè non avevo strappato l'Era precedente)

Dove ho conosciuto Lu(Chiave).
Sono entrata nella sua vita pensando di sapere cosa fare.

Ho fatto la ramanzina a Blake (l'altra Ala) che era sceso con me perchè, pensavo che si approfittasse di Mya (l'altra Chiave).
(Quando ho visto Mattia condizionare la Chiave perchè s'innamorasse di lui l'ho trovato ingiusto e ho usato le mie mosse perchè lei lo facesse sentire in colpa. Un successo parziale ha reso le cose un po' piu interessanti...)
Pensavo di avere la verità nelle mie mani e poter decidere per me e per gli altri.

Mi sbagliavo.

Ho cercato di rimediare con Lu. Ho cercato di chiedergli scusa.

Ma non mi bastava. Avevo stravolto la sua vita senza rendermi conto che stavo facendo la cosa sbagliata.
Gli ho chiesto di darmi la colpa.
Sapevo di aver sbagliato.
Volevo subire la punizione che mi meritavo.
Ho pianto lacrime disperate mentre in ginocchio gli chiedevo d'insultarmi...  di picchiarmi...
(Come giocatore sentivo queste chiavi dotate di una vita propria e applicare la mia morale, ad un certo punto, l'ho trovato molto ingiusto nei loro confronti. E ho deciso di rivoltare le mie mosse contro me stesso perchè la Chiave mi facesse sentire in colpa.)

Lui mi ha baciato.
(Il successo parziale è venuto al momento giusto per rendere piu interessante la storia e riempirmi di mille dubbi.)

Mi ha insegnato che il perdono e la comprensione abitano nel cuore degli uomini e li rende così meravigliosi.

Avrei voluto rimanere con lui.

L'ultima volta che l'ho visto, su quella panchina di notte a attendere le stelle cadenti, penso di aver lasciato una parte di me.
Con lui.
(La scena dell'addio è stata dolcissima. Nella stessa location del bacio. Maledetta la Sonia ;p. La notte delle stelle cadenti.)

Alla fine Blake ha deciso di cadere per la chiave che pensavo prendesse in giro. Per Mya.
Chiave che io ho difeso da lui e che invece era destinata a stare con lui.

Come sono stata cieca davanti al destino. Io che ero scesa sapendo cosa fare.
(Ricordo che abbiamo iniziato la scena della Scelta e Mattia prende la sua scheda e l'accendino e dice: "io la scheda non la strappo. La brucio!" Con Blake che semplicemente dice: "Bè...  Io Cado." Non l'avrei mai detto che fosse così deciso.)


Sono ascesa. Piangendo. Sono ascesa.
Con la speranza di incontrare altre persone meravigliose. Altre persone che avessero bisogno di me.
(Ho scelto di non strappare, nonostante il fortissimo dubbio che sentivo. Volevo giocare ancora quel personaggio in un'altra Era.)

Piangendo.

Poi sono scesa qua. A Saturnia. Un paesino tra le colline toscane.
Con Barbara(Ala Rossa) e James(Ala Arancio).


Sento la voce di Alessia(Chiave) che parla alle galline e le racconta di me.

Sorrido.

Com'è stato dolce incontrare Alessia. Mi ha accolta in casa sua e mi ha offerto la marmellata di fragole che coltiva nel suo orto.
E' stato umano chiederle se aveva un posto per me. Un rifugio in cui riposarmi e cullarmi.
 
Con lei non ho cercato di giudicarla o correggerla. Strano.

In lei ho trovato quell'angolo di felicità in cui rifugiarmi.

Sono stata egoista con lei.
Ho scelto di costringerla ad allontanare tutti da lei perchè fosse solo mia.
Non per renderla triste. Ma perchè avesse bisogno di me, forse.
Avrei difeso quell'istante di felicità a qualunque costo.

E così è stato. Ho fermato due volte mia sorella Barbara(Ala) perchè voleva cambiarla.
Perchè voleva portarla via da me, forse.

Ho guardato negli occhi Alessia dicendole che sarei rimasta per sempre con lei quando le sue figlie volevano rinchiuderla in una casa di riposo. E ne ero convinta...
Ma...

Ma sentivo che il mio compito era più grande e il tempo di riprendere il mio ruolo sarebbe tornato...
Prima o Poi...

Per lei non sarei rimasta, forse...

Poi ho incontrato Dante(Chiave).

Sarà sotto un albero di melograno a scrivere poesie.
Come quando gli ho detto addio...



Ricordo la prima volta che l'ho incontrato.
Ero tristissima perchè avevo appena scelto di legare a me Alessia senza essere sicura di restare con lei.

Pensavo che chiudere il mio cuore e portare a termine il mio compito sarebbe bastato a farmi sopravvivere fino alla prossima era.
Ero andato da lui per Segnarlo. Per condizionare la sua vita come ritenevo più giusto e poi sparire.

Che sciocca sono stata.
Pensare che possiamo avvicinarci a loro senza mostrare qualcosa di noi.
Senza conseguenze...

Gli ho mostrato la mia facciata allegra e leggera.
Sono entrata nella sua vita come una brezza leggera.
Tutto perfetto. Tutto come tutte le volte.

Ma come un soffio leggero non sono riuscita a penetrare la corazza che si era costruito per proteggersi dai duri colpi della vita, dalle Amarezze che la vita gli aveva riservato.
Non sono riuscita a sussurrare al suo animo di risollevarsi...
Non è bastato...

Anzi con le mie azioni l'ho costretto a scendere piu in basso.
A umiliarsi...

Ma è stato in quel momento...
In quell'attimo di profondo sconforto e buio
che ho visto brillare qualcosa in lui
e...
...qualcosa in me è cambiato.


L'ho cercato ancora.

Per capire.

Perchè volevo che capisse perchè l'avevo fatto.


Non mi sentivo in colpa

Ma avevo bisogno che lui capisse.


E io... ...dovevo capire perchè m'importava così tanto che lui comprendesse le mie ragioni...

Nel frattempo quante lotte e incomprensioni con Barbara (Ala rossa).
Lei voleva cambiare Alessia. Cambiare il suo destino in un modo che non ritenevo giusto.
Quante occasioni sprecate per il suo orgoglio.

Lei è stata la prima a conoscere Dante. Pensavo che tra loro sarebbe nato qualcosa.
Com'erano dolci nei corridoi della scuola a chiaccherare.
Nel garage del padre di lui mentre lo dipingevano di mille colori.
E' stato quella volta che per orgoglio Barbara ha rifiutato il mio aiuto. Perchè?
Avrebbe potuto toccare l'animo della Chiave e avvicinarsi di piu.

Pensavo che il loro passo successivo li avrebbe portati cosi vicini da perdersi l'uno nell'altra.

E invece.

E invece qualcosa che non so ancora dire ha portato me a sfiorare il suo animo.
Tutti i miei sbagli mi hanno fatto scivolare troppo vicino a lui. Così vicino da vedere il dolore che soffocava e feriva il suo cuore.

Solo allora ho compreso che la tristezza che portava nel cuore e che mi aveva trasmesso poteva rendermi capace di comprenderlo e condividere il suo sentire.
Ho scelto di mostrargli la dolcezza era nata dalla tristezza e dal dolore che aveva condiviso con me.

E ho scelto.
Per entrambi.

Di cancellare l'origine di quel dolore perchè la ferita che aveva nell'animo potesse cominciare a guarire.Senza fretta.
E' stata una scelta difficile. Una scelta per cambiare lui e ha cambiato entrambi.

Qualcosa di me era svanito come nebbia al sole.
(Sia in Adele che in me/Marco)
La falsa certezza che fosse un compito e basta.
E qualcosa di lui era rimasto in me. Il dubbio che ci potesse essere qualcosa di piu...

Ma non sapevo. Ero cieca e sciocca. Non vedevo o non volevo vedere.
(Poi Manuela e Ronny mi hanno detto che si vedeva lontano un miglio. Ma veramente in quel momento io, Marco, non sapevo quello che provava Adele e quello che provava Dante.)

E' stata Barbara. Ad aprirmi gli occhi. A farmi pensare e se....

Quando è andato a trovarlo come avevo fatto io. Ho pensato di averle mostrato la via. Di averla spronata a cercare quel qualcosa di prezioso che Dante nascondeva. A lottare per scoprirla e prenderne una parte.
(Quando Gunny ha scelto di  giocare quella che poteva essere l'ultima scena con Dante ho dato per scontato un approfondimento dei loro personaggi. L'uso di una mossa per segnare da parte di Ronny così da poter scegliere Dante per la scena dell'addio. Tutto come da programma per un' Era splendida. A quel punto ho pensato che sarebbe stata dura lasciare Alessia. ma non impossibile. Quella breve e dolce vacanza era stata bellissima e avrei conservato un ricordo splendido nel cuore quando avrei scelto di salire.)

E invece dopo una scena delicata e incerta, in cui ho visto il suo lato fragile per la prima volta, lei ha scrutato nell'animo di lui.
E ha chiesto quello che per lei era più importante. Quello che ha cambiato completamente le cose.

Ha chiesto cosa lui provava per me...

(Giuro, non me l'aspettavo. La mossa per scoprire le cose nascoste nell'animo delle Chiavi di solito viene usata per avere informazioni su come agire. Informazioni utili al giocatore per capire cosa fare. Posso immaginare perchè Ronny abbia scelto di fare quella domanda. Ma penso che il vero motivo resterà nel cuore di Ronny e di Barbara. Ma in quel momento ho capito di essere destinato a strappare la scheda e far terminare la storia di Adele.)


Il potere di sapere tutto quello che succede alle altre Ali e molto delle Chiavi a volte è un peso grande da sopportare.

(Tutto quello che avviene in fiction è condiviso tra le Ali che possono usare le informazioni per giocare in modo più soddisfacente. E' una cosa che adoro. Poter giocare con queste informazioni è bellissimo!!! Anche in questo caso è stato così. Grazie Ronny per aver fatto la domanda sbagliata ;))

Appena l'ho incontrata. Le ho detto che era stata stupida. Che avrebbe dovuto chiedere cosa provava per lei e non...  ...per me.
(Mi aveva messo in una situazione difficilissima, ma bellissima da giocare).

Il momento dell'addio arriva sempre alla fine.
E ogni volta è difficile.
Avrei potuto andare da Alessia e nascondere a me stessa il dubbio che avevo nel cuore.

Ma volevo sapere, capire se il dubbio che avevo nel cuore aveva una risposta.
E ho scelto Dante.

L'ho trovato sotto un albero a leggere poesie. Era autunno e sugli alberi restavano poche foglie. Eredità di quell'estate che avevamo passato con loro.
Mi sono messa in viso il mio solito sorriso.
Quella maschera che ormai non metto più...
 
Gli ho preso il libro dalle mani. Gliel'ho chiuso. Avevo bisogno di averlo per me. Per 5 minuti lo volevo per me.

Non volevo chiedergli cosa provava per me.
Sapevo che non me l'avrebbe rivelato.
Ero certa che le profondità del suo animo che nascondono segreti preziosi come quelli non avrebbero lasciato fuggire dalla sua prigione la verità.
Era proprio quella prigione e il suo prezioso contenuto che mi avevano attirata.

O forse avevo solo paura. La paura di una ragazza. Paura del Si, quanto del No.

Avevo poco tempo e volevo sfruttarlo al meglio. Ma ho sbagliato. Ho avuto paura...

Gli ho semplicemente chiesto come andava....

Mi sono seduta vicino a lui. Volevo abbracciarlo. Volevo stringerlo a me. Per tutte le persone che avevo lasciato volevo legarmi a lui ma non sapevo cosa provavo per lui e...

Gli ho detto che doveva farsi forza e continuare a lottare per quello a cui teneva.

Non potevo illuderlo senza essere certa di sapere. Come potevo io decidere senza essere sicura...

Gli ho detto che anche se non sarei piu stata con lui quello che di buono c'era tra noi sarebbe stato eterno.
Qualunque cosa fosse...

Mi sono avvicinata a lui.
Ho toccato la sua mano per sentire...  e capire...
Ho osato avvicinarmi a lui così tanto da permettere che i nostri respiri s'intrecciassero l'uno nell'altro.
Respirare il suo respiro, per eterni attimi.
Perdermi nei suoi occhi scuri.

Sarei rimasta se lui avesse infranto il muro di quei pochi millimetri con la volontà di baciarmi. Di farmi sua...

Ma sarei rimasta per il motivo sbagliato.
Sarei rimasta per lui.
Sarei rimasta perchè farlo felice era ciò che desideravo per lui...

Sarei rimasta.
Forse...

Ma lui immobile mi ha permesso di non cadere nell'errore umano di sbagliare...
Per la felicità di una persona che si ama, ma sbagliare.

Vergognandomi di me stessa mi sono ritratta.
Mi sono alzata.
Sapevo che me ne sarei andata.
Forse...

Prima di andarmene ho avuto la forza di chiederglielo.
Ne avevo bisogno. Per capire.

Gli ho chiesto cosa provava per me.

Lui, in ginocchio ai miei piedi, mi ha dato la risposta che non mi aspettavo ma che mi serviva per fare un altro passo verso la verità...

Sento ancora le sue parole nella mia testa. E penso che ci resteranno per sempre.

Ma in quel momento non me ne sono accorta. E gli ho mentito. Senza rendermene conto gli ho mentito.
Gli ho detto che era vero... che sapevo quello che lui provava. Che lo capivo.

E come delle foglie portate via dal vento freddo d'autunno sono scomparsa davanti ai suoi occhi.

Mi sono ritrovata coi miei fratelli sulla torre delle telecomunicazioni. Com'era buio il paesaggio attorno a noi. Poche luci.
Sono arrivata convinta che me ne sarei andata. A tutti i costi.
Sentivo una stretta dentro quando pensavo al momento in cui me ne sarei andata e avrei abbandonato Alessia e Dante.
Ma pensavo facesse parte del gioco. Pensavo che quel dolore fosse parte del pacchetto Ala.
Attimi di gioia e Attimi di dolore e tristezza.
Rimorsi e rimpianti.

E poi c'era un altro motivo.
Non potevo abbandonare Barbara. Sapevo che sarebbe ascesa ma sapevo che non era pronta. Che aveva bisogno di qualcuno al suo fianco.
Come me prima di lei...

Immaginavo io e Dante che tornavamo a casa di Alessia. Per non abbandonarla mai più. Come sarebbe stato bello...

Avrei fatto contento Dante.
Avrei fatto contenta Alessia.

Avrei fatto contenta anche me stessa...
Ho rivelato ai miei fratelli che non sapevo riconoscere in me stessa quell'amore di cui parlano i libri e gli amanti...
Non sapevo quello che provava Dante per me e io per lui...

Mi sono accorta che non sapevo capire Dante perchè anch'io avevo bisogno di capire e imparare.
Mi sono accorta che il sentimento che sentivo dentro era così grande e bello che meritava il rischio.
Che meritava l'impegno di una vita meravigliosa con loro per capirlo a rubarlo ad un'eternità fatta di nulla...

Ho scelto di Cadere e tornerei mai indietro...

Ora corro a cercare Dante perchè non voglio sprecare più un attimo senza di lui.
Senza l'amore che stiamo imparando l'un dall'altra a capire e vivere.

 
 Scusa James se non parlo di te in questo racconto. Ma la tua storia ti appartiene e desiderei sentirla raccontata da te, ed inoltre così bella e pura si è intrecciata così poco con la mia.
Ricordo con un sorriso la spinta che ti ho dato quando ho visto che ne avevi bisogno per rivelare i tuoi sentimenti a Stefania (Chiave).
(In verità ho speso un token per mettere Marco Moretti, che giocava l'altra Ala, in una situazione interessante. ;p)



http://youtu.be/70XpYnnmuZ0

28
Splitto dalla discussione riguardante il playtest a 4 ali perché vorrei sentire i pareri di chi ha provato il gioco sul come hanno caratterizzato la loro Ala e del perché.



Citazione
Un'ala verde non può mentire davvero. Quando dà un consiglio, deve essere per ciò che ritiene giusto. Quando si offre da mediatore, deve essere per ciò che ritiene il bene maggiore.

Mi ha colpito molto questo tua frase.
Perché anch'io quando mi sono trovato a decidere come interpretare un'ala verde ho scelto di farla sincera fino ad essere svantaggioso per lei.
Di affrontare la questione di quanto deve essere sincera un'Ala con le chiavi.

Coincidenze?

Vorrei sapere come avete tratteggiato la vostra ala e cosa vi ha spinto a farlo.

29
Dilemma / [Spoiler] Dilemma - Parliamo del Finale
« il: 2012-09-05 08:38:06 »
Ciao, vorrei raccogliere pareri, consigli, impressioni, sensazioni della parte finale dell'Era.

Abbiamo notato tutti che il finale è una bomba emotiva impressionante.
L'insieme della scena dell'addio e la scena del Dilemma portano al culmine l'esperienza di tutta l'Era.

Mi piacerebbe sapere se l'avete sentito forte anche voi.
Che emozioni vi ha dato.
Cosa vi è piaciuto e cosa no.
Se siete stati in dubbio o no.
Cosa vi ha spinto a scegliere e perché?
O qualsiasi altra cosa vogliate dirci che riguarda la scena dell'addio e la scena del Dilemma.

Capire come avete agito e perché. O cosa avete provato. Ci può aiutare tantissimo a migliorarlo ancora.


30
Dilemma / Dilemma - commenti playtest a Gnoccocon 2012
« il: 2012-09-03 09:15:28 »
Nello slot di Sabato sera si è giocata la prima parte di un'Era(campagna) per playtestare Dilemma al di fuori del solito gruppo di gioco.

I partecipanti erano:

Patrono(MC): Marco Andreetto

Ali(giocatori protagonisti):

Giulia Cursi
Roberto Giugno
Fabio Succi Cimentini

NonOstante la campagna non sia conclusa, (spero di finirle in hangout ;p) vorrei ricevere dei commenti sul gioco.
Come lo avete trovato?
Cosa vi ha colpito?
Ecc ecc...

Grazie mille per la disponibilità. <3

Sia a testarlo, sia a commentarlo.




Pagine: 1 [2] 3