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Post - Andrea Castellani

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General / Larp Symposium evaluation topic
« il: 2011-01-09 00:13:06 »
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Visto che è un "evaluation topic" ti dico che secondo me difficilmente il LARP Symposium potrà avere un aumento di rilevanza se continua a essere portato aventi con dilettantismo e approsimazione.

Le critiche sono ben accette. :-)

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Non è possibile fare una riunione per decidere il futuro del LS in cui praticamente vale la legge del più forte, quando la maggioranza dei partecipanti frequentano abiutalmente la stessa scena e hanno esperienze simili (tipo apprezzare la Mittelpunkt ).

Scusa ma non capisco questa obiezione. Il futuro di una manifestazione va deciso alla manifestazione stessa: deciderlo altrove è un male necessario che è inevitabile alla prima edizione (e infatti ci ha dato un sacco di problemi), ma da lì in poi si deve evitare. E non mi sembra che ci sia stata nessuna legge del più forte, ma che tutte le decisioni siano state prese con larghissimo consenso (non dico unanimità perché mi pare che tu sia stato contrariato da qualcosa).

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Non vado oltre semplicemente perché punti di vista diversi dal gruppo "viva i live da meno di 10-20 persone" sono stati cassati con una serie di "no" senza veri compromessi o ragionamenti, esperienza che tanto mi ricorda il fu Triveneto Ludico, e quindi evito di rifarmi male.

In effetti, a prescindere dal metodo decisionale, non ho capito o non ricordo quale decisione presa alla riunione non ti sia piacuta, specialmente perché non mi pare che abbiamo deciso nulla che svantaggiasse i larper fantasy... Anzi, mi sembra che gli abbiamo dato molti ruoli chiave nell'organizzazione per l'anno prossimo (e sono convinto che sia una buona cosa). ^_^

Perciò sputa il rospo, perché credo che agli organizzatori dell'anno prossimo sarà utile sentire com'è stata percepita quella riunione anche da te.

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite][p]Magari poi si incolperà la realtà italiana di essere "impermeabile" quando varie realtà anche grosse che si sono interessate al Larp symposium non hanno avuto risposte serie al loro interessamento o apparentemente il Larp Symposium (perfino per me) è defunto.[/p]

Su questo lascio la parola agli organizzatori dell'anno prossimo, ma ti posso anticipare che a quanto ne so non è defunto per niente.

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Quindi va bene, non avremo una convention internazionale ne naziona ma altro, prendiamone atto e fine, ma allora non tiratemi fuori date assurde  in base a convention estere.

Se il problema è quello della data, alla riunione mi pare che abbiamo detto che fine settembre è praticamente inevitabile se non vogliamo essere troppo vicini a Knutepunkt, Mittelpunkt, Lucca Games e Play, e se non vogliamo andare in primavera-estate quando ci sono i live grossi e gli aerei costano di più. Capisco benissimo che per te è un problema per via della vendemmia, ma non capisco in che modo fare il Larp Symposium a fine settembre svantaggia i larper fantasy...

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Dovendo valutare il larp symposium è stato uno STUPENDO evento, badate bene.
-Scambio di idee con gente che non conoscevo
-Toccare con mano altre realtà, anche internazionali
-Mangiatone, alcol e convivialità

E sono sicuro che l'anno prossimo sarà anche meglio! :-)

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General / Larp Symposium evaluation topic
« il: 2011-01-08 23:37:23 »
Proseguo.

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Questo è la prima volta che lo dici, in varie occasioni ho messo in dubbio certe scelte e hai detto "sfruttiamo i modi di fare che da altre parti funzionano" senza mai ammetterne i limiti o porli sul piatto.


Il fatto che da altre parti funzionino non significa che non abbiano difetti. Per farti un esempio in questo momento a noi vicino (^_^) The Forge funziona benissimo eppure trabocca di difetti. Esattamente come Gente Che Gioca prende esempio da The Forge cercando di eliminarne per quanto possibile i difetti e di adattare alla realtà italiana le cose che in Italia non funzionerebbero, il Larp Symposium prende esempio dallo Knutepunkt cercando di eliminarne per quanto possibile i difetti e di adattare alla realtà italiana le cose che in Italia non funzionerebbero. Il Mittelpunkt è un evento bellissimo che ha copiato lo Knutepunkt in  maniera efficientissima: il fatto che a sud di Norimberga nessuno sappia della sua esistenza non significa che dobbiamo fare così anche noi, ma è un'ammonizione a non commettere il suo stesso errore (e infatti ci siamo prodigati per avere partecipanti meridionali l'anno prossimo, e abbiamo anche cominciato a parlare di una possibile edizione futura al Sud). Similmente, dobbiamo cercare di evitare che, come è successo con lo Knutepunkt, l'evento prenda una piega troppo decisamente sperimentale, ma anche troppo decisamente fantasy o troppo decisamente Vampiri.

Piccola nota a margine: va detto che, per quanto riguarda lo Knutepunkt, questo forse è un falso problema, o perlomeno non è così grosso. Allo Knutepunkt 2009, quando è stato criticato l'argomento un po' "forte" di un live, che andava chiarito nella presentazione per evitare che partecipasse gente che poteva prenderla male, qualcuno ha detto "Ma siamo allo Knutepunkt, siamo tutti abituati a giocare live con tematiche molto forti!", e gli è stato fatto notare che in realtà al live in questione quasi la metà dei giocatori non aveva mai fatto live sperimentali e uno era al suo primo live... Forse l'immagine super-sperimentale che ha lo Knutepunkt deriva dal fatto che quasi tutti quelli che fanno conferenze sono sperimentalisti, ma ci andrei piano col dire che è sperimentalista anche chi assiste. Perlomeno quelli che vengono da certi paesi come la Lettonia, in cui non esiste nessuna scena sperimentale, sono sicuro al 100% che non siano sperimentalisti per niente.

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General / Larp Symposium evaluation topic
« il: 2011-01-08 23:09:32 »
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Questo è un concetto vero, forse non totalmente, ma si il LARP Symposium è stato slegato dalla realtà italiana.
Ho citato l'esposizione della scena italiana come esemplificativa di ciò, ma ci sono vari fattori .

OK, intanto ti rispondo su questo.

Prima di tutto, io sono fortemente critico degli articoli o delle conferenze del tipo "Il larp nella Repubblica di Vattelapesca". Ritengo che, fuorché nei paesi con meno di 5 milioni di abitanti, nessuno abbia la competenza necessaria per spiegare cosa sia il larp nel suo paese. Io e Pupo abbiamo fatto una fatica spaventosa a mettere in piedi la conferenza "Il larp nel Friuli-Venezia Giulia" che abbiamo portato alla convention in Croazia, e siamo riusciti a fare un lavoro abbastanza accurato solo perché eravamo in due (forse lui da solo ce l'avrebbe fatta, io da solo no di sicuro). E il Friuli-Venezia Giulia ha 1.234.500 abitanti su meno di 8000 kmq, perciò immaginati che obbrobri ho sentito a conferenze tipo la frequentissima "Il larp in Svezia" (che viene ripetuta regolarmente da persone diverse, eppure ogni volta viene sistematicamente ignorato tutto ciò che non è arthaus) o peggio ancora "Il larp in Russia" (anche l'articolo che c'è su Larp Graffiti, pur essendo molto vicino al meglio che si possa sperare per un articolo su questo argomento, è nonostante tutto parziale e incompleto).

Nel messaggio precedente hai detto:

Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]Le presentazioni fatte dagli altri delle scene nazionali erano molto più equilibrate credo.


Non c'ero alla presentazione della Croazia, ma sono abbastanza sicuro che abbiano parlato poco o nulla dei live di Vampiri, che invece sono forse l'unica cosa per cui la Croazia è un pochettino nota anche all'estero (c'è stata una piccola diatriba internazionale quando è uscito The Requiem perché Camarilla Croazia con i suoi due capitoli, uno a Zagabria e uno a Fiume, ha deciso di uscire dalla Camarilla internazionale per poter mantenere l'ambientazione The Masquerade). Volendo parlare di numero di giocatori, il movimento larp croato di Vampiri è paragonabile a quello fantasy; volendo parlare di numero di eventi credo sia anche superiore. Eppure, in un paese relativamente piccolo come la Croazia, in cui oltretutto il larp è relativamente poco diffuso, non si trova nessuno che sia in grado di parlare con cognizione di causa di entrambe le scene, che non hanno il minimo contatto tra di loro. Nell'articolo pubblicato su Larp Graffiti, che è dettagliatissimo sui live fantasy, inizialmente Vampiri non era nemmeno citato; io ho fornito agli autori tutto quello che sapevo sulla scena di Vampiri, ma hanno ritenuto (forse giustamente) di non mettere altro che un accenno, non avendo la competenza per poterne parlare in prima persona. Purtroppo quell'articolo è arrivato molto tardi e non ho avuto tempo di metterci le mani, ma avendo il tempo per farlo avrei dovuto mettere una bella nota esplicativa sulla questione e cambiare tutte le occorrenze di "larp" nel testo con "larp fantasy", o meglio "larp fantasy-storico", che è il genere che va per la maggiore in Croazia.

Perché dico tutto questo? Non per parlare male dei croati, che sono stati bravissimi, hanno messo insieme un bell'articolo in zero tempo, ci hanno dato un sacco di sostegno e tutto quanto, ma per dire che parlare delle scene nazionali è sempre sbagliato (perché si prendono cantonate mostruose), eppure è necessario (perché altrimenti non se ne saprebbe nulla). Sono straconvinto che un osservatore esterno che abbia assistito alla conferenza sul larp in Italia non abbia capito nulla o abbia capito tutt'altro dalla realtà, eppure è stata la prima volta che alla stessa conferenza sul larp in Italia si è parlato di live fantasy (e ti ricordo che ne hai parlato tu), di fantascienza, di Vampiri, di murder party, di live sperimentali e perfino di live psicoterapeutici.

È possibile fare di meglio? Eccome se è possibile, in una o due ore si possono solo scalfire i vari argomenti anche avendo sul palco i massimi esperti di ciascun genere. Però, non avendo ore a disposizione, il mio consiglio per chi organizza il prossimo anno è "Mai più conferenze su come si fa larp nei vari paesi". Al massimo, conferenze su come si fa larp in una regione o in un paese piccolo, e badare bene che chi parla conosca effettivamente, nella sua regione, tutte le scene larp che coesistono senza incrociarsi, altrimenti va specificato a chiare lettere nel titolo. Io per il libro farò così: niente più articoli del tipo "Larp in Russia", al massimo "Vampire larp in Western Pomerania". Se ci pensi, è solo una questione di etichettatura: se invece di "Larp in Croatia" la conferenza dei croati fosse stata "Fantasy larp in Croatia", sarebbe stata inattaccabile.

Per adesso questo, sul resto ti rispondo dopo.

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General / Larp Symposium evaluation topic
« il: 2011-01-08 20:06:30 »
Elaboro un attimo sulle diverse questioni aperte per evitare che si faccia troppa confusione.

Citazione
[cite]Autore: Leto[/cite]Più in generale non credo che le definizioni possano mai essere correte in una scena in continuo divenire come quella del larp italiano, la dimostrazione è che il LARP Symposium (che mi son perso, maledizione) ha dato buone idee ma è rimasto come qualcosa di "estero", totalmente slegato dalla realtà italiana..


Qui non ho capito perché il fatto che il Larp Symposium sia rimasto slegato dalla realtà italiana (per ora lo do per buono, poi ci torno più sotto) dimostra che le definizioni non possono mai essere corrette in una scena in continuo divenire come quella del larp italiano. Mi sfugge proprio il nesso logico tra i due concetti.

Tornando al fatto dell'essere rimasto slegato, forse, Leto, intendi dire che il 99% dei larper italiani non si sono nemmeno accorti che c'è stato? Se il concetto è questo sono perfettamente d'accordo, ma è inevitabile: in tutti i paesi i convegni sul larp sono noti solo a una minoranza dei giocatori, e di questi solo una piccolissima parte partecipa. Per fare l'esempio di quello più di successo, il Mittelpunkt fa circa 80 partecipanti (e stimo a qualche centinaio il numero di tedeschi che sanno della sua esistenza), che è nulla confrontato al numero enorme di giocatori che c'è in Germania (sicuramente si contano in migliaia, forse in decine di migliaia). Inoltre, in tutto il sud della Germania, nonché in Austria e in Svizzera, nessuno sa nemmeno che il Mittelpunkt esiste (è molto più noto in Italia): e questo secondo me è il vero problema del Mittelpunkt (o meglio, lo è l'assoluto disinteresse degli organizzatori ad allargare la partecipazione ad austriaci, svizzeri e tedeschi del sud). Invece non è un problema che, limitando il discorso ai tedeschi del nord, partecipino in pochi, perché questi convegni non vogliono essere il luogo in cui si incontrano tutti i larper, ma in cui si incontra una piccola rappresentanza di larper che si scambiano idee, se ne fanno venire di nuove e poi le portano alle loro scene di origine. Anche il Larp Symposium vuole essere un punto nodale, un nodo in cui si incontrano piccole parti appartenenti a tante corde diverse; non vuole e non può essere l'assemblea generale (ma neanche parziale) dei larper italiani.

Io sono molto soddisfatto della partecipazione al Larp Symposium, perché anche se non c'era tantissima gente, veniva da una grande varietà di scene diverse, già alla prima edizione superiore rispetto al Mittelpunkt (dove giocatori di Vampiri non si sono mai visti) o a Les GNiales (dove praticamente tutti i partecipanti fanno huis-clos, cioè mini-live da camera). Fa molto ben sperare per il futuro!

Per rispondere al Grifo aspetto che chiarisca cosa intendeva dire.

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Sotto il cofano / Articolo sul Larp in Italia
« il: 2011-01-08 19:24:58 »
Anzi, dato che sento già che il caos scorre potente in questo topic, ne apro un altro: http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3810

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General / Larp Symposium evaluation topic
« il: 2011-01-08 19:24:38 »
Splittato da http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2869

Riassunto delle puntate precedenti:

Citazione
[cite]Autore: Leto[/cite]Più in generale non credo che le definizioni possano mai essere correte in una scena in continuo divenire come quella del larp italiano, la dimostrazione è che il LARP Symposium (che mi son perso, maledizione) ha dato buone idee ma è rimasto come qualcosa di "estero", totalmente slegato dalla realtà italiana..


Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Ecco un commento interessante. Come mai dici che è rimasto slegato dalla realtà italiana? Quasi tutti i presenti erano italiani, e venivano anche da scene abbastanza diversificate (anche se spero che l'anno prossimo ci sia ancora più gente e ancora più variegata).


Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite]In effetti lo credo anch' io assolutamente, basta pensare che la parte più corposa dell' ambiente GRV italiano è stata trattata/esposta in modo limitatissimo.
Uno straniero tornando dal LARP Symposium si è fatto un idea probabilmente falsa dell' Italia.
Le presentazioni fatte dagli altri delle scene nazionali erano molto più equilibrate credo.


Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Aspetta, prima di fare casino intendiamoci: ti riferisci alla presentazione dell'Italia nello spazio dedicato alla presentazione delle scene nazionali, o parli del Symposium in generale?

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Sotto il cofano / Articolo sul Larp in Italia
« il: 2011-01-08 19:06:38 »
Aspetta, prima di fare casino intendiamoci: ti riferisci alla presentazione dell'Italia nello spazio dedicato alla presentazione delle scene nazionali, o parli del Symposium in generale?

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Segnalazioni e News / Orlando Furioso, il live
« il: 2011-01-08 12:46:48 »
Citazione
[cite]Autore: Klaus[/cite]Tra l'altro, l'Orlando furiosonon è quel poema in cui a vincere l'amore della principessa è proprio un arabo? O_o

Sì, ma anticipo una possibile obiezione: questo stesso cavaliere per amore della bella si converte al cristianesimo (cosa che riporta al concetto fondamentale, normale per quei tempi, che gli islamici, per quanto possano essere cortesi, cavallereschi e tutto, dal punto di vista religioso sono in errore). Però quello della conversione è un elemento di trama, che perciò rimane in mano ai giocatori (cioè in un live sta a chi gioca il cavaliere in questione decidere se farlo convertire o meno: può anche decidere che per lui la religione è più importante e mollare la tipa, oppure può essere la tipa a convertirsi all'Islam). Sta di fatto che comunque a livello di setting i personaggi islamici di Ariosto non sono più negativi di quelli cristiani, ed è questo che ha attirato la mia attenzione (anche se l'idea mi era venuta dallo hack di Polaris ambientato ai tempi della Reconquista).

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Sotto il cofano / Articolo sul Larp in Italia
« il: 2011-01-08 12:20:11 »
Citazione
[cite]Autore: Leto[/cite]il LARP Symposium (che mi son perso, maledizione) ha dato buone idee ma è rimasto come qualcosa di "estero", totalmente slegato dalla realtà italiana.

Ecco un commento interessante. Come mai dici che è rimasto slegato dalla realtà italiana? Quasi tutti i presenti erano italiani, e venivano anche da scene abbastanza diversificate (anche se spero che l'anno prossimo ci sia ancora più gente e ancora più variegata).

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Segnalazioni e News / [Inglese] the Ronnies are back!
« il: 2011-01-08 12:06:39 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Non ho avuto il coraggio di fare "il" gioco dell'Orlando Furioso, per paura che potesse passare come gioco anti islam.

Questo è interessante. Io ho da tempo in cantiere un live ariostesco proprio per la motivazione opposta, cioè perché i suoi cavalieri islamici sono altrettanto cortesi di quelli cristiani...

edit del Moderatore (Moreno): la discussione sull'Orlando Furioso è stata spostata in questo altro thread perchè off-topic

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Ricordati che se vuoi un posto letto a 40-45 minuti dalla stazione centrale di Bologna, io ci sono.   ^_^

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General / Nordic Larp (il libro)
« il: 2010-12-26 18:24:07 »
Come qualcuno di voi già sa, qualche giorno fa è uscito Nordic Larp (http://nordiclarp.wordpress.com), il libro fotografico che raccoglie testimonianze sui trenta più memorabili live della tradizione nordica. Potete scaricare una preview dei contenuti dal link http://nordiclarp.files.wordpress.com/2010/12/nl_lores_rgb_sample.pdf

Se qualcuno è interessato a comprare questo libro straordinario (che costa solo 30 euro grazie a una montagna di finanziamenti che il progetto ha ricevuto da più parti, ma ne vale molti di più), sappiate che stiamo facendo un ordine di gruppo per l'Italia in modo da risparmiare sulle spese di spedizione. Se mi contattate in privato posso dirvi come fare a partecipare.

Ciao e buone feste a tutti!

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Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]While the World Ends, un gioco di SF dello svedese Wilhelm Person.

Ah! Aggiornami su questo, ché me lo sono perso, please.

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Pattumiera / Tecniche per il railroading
« il: 2010-12-22 21:50:01 »
Tra parentesi, in questo thread su The Forge http://indie-rpgs.com/archive/index.php?topic=11306.0 Eirik linkava lo stesso articolo che ho linkato io senza obiezioni da parte di Edwards.

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Pattumiera / Tecniche per il railroading
« il: 2010-12-22 21:25:05 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Andrea, il senso con cui Flatland usa "railroading" in quell'articolo è diverso da come lo usano in enworld, che è diverso da come è definito nel big model.

Sì, è naturale. In tutte le discipline umanistiche le varie scuole usano gli stessi termini in maniera diversa, e proprio per questo spesso è difficile raccapezzarcisi. Ciononostante, è *possibile* raccapezzarcisi. Che sia difficile sono d'accordo con te, e concordo anche con quello che dici sul rischio di presentare queste questioni sui forum: si rischia solo di fare caciara. D'altronde, questo è anche il motivo per cui (ribadisco un concetto trito e ritrito) le innovazioni nel campo del teatro (o dei fumetti, o dei videogiochi) non nascono sui forum. ^_^
Ciononostante, io ritengo che dall'articolo si capisca benissimo cosa intende Eirik per railroading (anche perché lo spiega per filo e per segno con esempi pratici, proprio come vuoi tu) e che il contributo sia perfettamente calzante, quindi mi sono permesso di proporlo. Se, in qualunque campo, si seguisse il tuo criterio ("Se non si condivide un framing di riferimento comune non si può neanche iniziare a discutere"), sarebbe perfettamente impossibile affrontare qualsiasi discorso al di fuori della propria parrocchia (a prescindere che parliamo di roleplaying, di cucina o di psicologia sociale), il che comporterebbe inevitabilmente l'avviluppamento su sé stessi, l'appassimento e la morte di qualunque sviluppo e progresso conoscitivo. Che, tra parentesi, è un po' il rischio che vedo in quella parte che non ha ancora capito questo concetto fondamentale, all'interno della scena che nasce da The Forge.

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