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Topics - TartaRosso

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Segnalazioni e News / Cinema! di Luca Giuliano
« il: 2011-09-03 14:21:23 »
Mi stupisce che la piccola intervista fatta da Gioconomicon non sia stata ancora linkata qua su GcG.

Rimedio io va:

Cinema!

In particolare mi stupisco che non sia stata riportata perchè contiene questa parte:

Citazione
GN: Molti giocatori italiani di GDR indie ti considerano uno dei padri spirituali del genere (o quantomeno uno dei primi sperimentatori del suo paradigma)… e anche all’estero sei noto in questo senso. D’altro canto tu stesso hai sempre mostrato interesse verso questa recente tendenza dei giochi di ruolo. Cinema! è in qualche modo classificabile in quest’ambito?
LG: Cinema! si rivolge al giocatore che ha voglia di sperimentare e che ama il B-movie. È sicuramente un GDR classificabile come indie. Però c'è anche qualche influenza jeepform. Per carità, non vorrei urtare la sensibilità degli appassionati di questo genere, che a me piace molto tra l'altro. Cinema! hai i dadi e le regole, ma non servono a simulare le azioni. C'è un impianto narrativo forte e l'interpretazione - come nel jeep - non è interrotta dalle meccaniche di gioco.

Nella bocca di altre persone si potrebbe pensare solo a riferimenti fatti tanto per fare. Non credo sia il caso di Giuliano.


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Generale / Archipelago II - Non sai leggere in inglese
« il: 2011-08-28 11:10:42 »
Premetto che il tono vuole essere scherzoso e non offensivo verso nessuno. Il topic vuole solo sottolineare come spesso le persone reagiscono alle novità. In particolare nel mondo dei gdr.

Riporto un episodio, un pò romanzato un pò reale, di un mio amico.

Gli ho fatto giocare Archipelago II (anche AiPS e On Mighty Thews a dire il vero). E ne è rimasto molto colpito. Qualche sera fa lo ha proposto al suo gruppo di gioco tradizionale visto che mancavano alcuni dei giocatori fissi e quindi non potevano continuare un' avventura che stavano portando avanti.

Quando ha spiegato le regole, in particolare l' assenza del master (oooooh :) ) la reazione iniziale, un pò scherzosa e un pò seria, di un ragazzo e di una ragazza del gruppo è stata:
"Dai si sa che non sai leggere bene in inglese. Avrai letto male le regole :) . Come si fà a giocare senza master?!! "

Fantastico. peccato che non ero lì per godermi la scena :) .

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Sotto il cofano / Una visione "relativa" del Big Model
« il: 2011-08-27 12:39:43 »
SCRIVERE DI GETTO

E' un pò che vorrei scrivere queste mie riflessioni sul big model. Le vorrei scrivere in maniera coerente. Ma sono un tipo pigro e so che se mi metto a scriverle offline poi non le posterò mai.

Quindi scriverò di getto (o almeno relativamente) direttamente online.

COS' E' UN MODELLO?

Non so se il Big Model sia definibile come un modello. In senso teorico. Fra l' altro credo non ci sia nenache una assoluta concordanza su cosa sia un modello. E probabilmente a seconda del settore nel quale ci si trova la definzione cambia.

Per quel che ci concerne comunque credo possiamo dire che il big model è una serie di idee e affermazioni che tali idee esprimono che descrive qualcosa. Quel qualcosa è l' attività del gioco di ruolo. O almeno questo credo sia l' intento della comunità che si è riunita negli anni intorno a The Forge. Almeno l' intento riguardante l' elaborazione teorica. Poi ci saranno altri intenti che ora non mi interessa affrontare (la discussione sulla distribuzione, suscitare una certa consapevolezza in chi fa game design ecc. ecc.).
Non pretendo di considerare quello che ho scritto come una "definizione" di modello. Piuttosto è un' indicazione utile a illustrarvi le seguenti idee.
Prenderò comunque ciò che ho scritto come significato genercio di modello.

LA VERITA' E' FALSA E LE NOSTRE AFFERMAZIONI NON SONO REALI :)
 
In particolare mi concentrerò sulle Creative Agenda (o intenti creativi in italiano). Credo di aver più o meno capito di cosa si parla quando si parla di Creative Agenda. Sicuramente che io abbia capito di cosa si parla è utile al discorso che farò. Ma non è necessario (o almeno così penso).

Una partita o una serie di partite, secondo il forge model, possono avere una particolare creative agenda. Un gioco con le sue regole, sempre secondo il forge model, può favorire partite che abbiano una particolare Creative Agenda. Per semplificare, in questo contesto, userò l' espressione, imprecisa,  "un gioco ha una certa Creativa Agenda" intendendo però le frasi precedenti a quest' ultima.

Ora ciò su cui voglio portare l' attenzione è che il fatto che un gioco abbia una certa creative agenda è un' affermazione "non reale"
(attenzione non falsa, "non reale" ..cercherò di spiegarmi nelle prossime righe).

In generale che un' affermazione fatta da un modello non corrisponda alla realtà delle cose è probabilmente suggeribile anche nel caso dei modelli della fisica. Ma in quell' ambito il discorso è assai più complesso. E non è certo il caso di affrontarlo in questo contesto (ne so poco anche io a dire il vero).

Nell' ambito delle discipline umanistiche e sociali la cosa è ancora più vera. Non so dire in che campo ricada esattamente il forge model. Se sociale o umanistico (o altro). Sicuramente posso dire che in qualsiasi campo ricada ha delle affinità con i problemi che sorgono per i modelli del campo sociale.
Mi riferirò quindi ad ambiti del genere parlando del forge model.

Un modello fa certe assunzioni. Una volta fatte certe assunzioni descrive l' oggetto del proprio studio da uno specifico punto di vista.
Quindi una certa affermazione fatta con l' ausilio del modello corrisponde alla realtà solo in parte. In verità ciò che viene descritto non si comporta realmente e completamente come il modello dice.

Ad esempio nel famoso testo "L' Etica Protestante e lo Spirito del Capitalismo" di Max Weber l' autore lega la nascita del capitalismo ad alcuni aspetti della religione protestante e alla presenza di essa in certe zone.

E però è un modo di vedere il fenomeno. Non è che è ciò che è "ralmente" successo. Spero di riuscire a farmi capire. Il fenomeno reale avrà avuto comportamenti ben più complessi e noi usiamo un modello (o più d' uno) per poterlo capire. Sicuramente esistono molti altri testi su questo argomento che sostengono questa tesi. Alcuni saranno terribilmente imprecisi nel descrivere i vari aspetti del fenomeno. Altri saranno più precisi. I modelli più precisi saranno "tutti veri" nello stesso tempo. E magari qualcuno sarà incompatibile con un altro. Ma entrambi saranno "veri".

Ecco stesso discorso, credo valga per i giochi di ruolo e per il forge model. Quando diciamo che un gioco ha una creative agenda narrativista facciamo un' affermazione, basata sul big model, utile e descrittiva dell' oggetto in questione. Ma non è un' affermazione "vera". E' vera finchè rimaniamo all' interno delle ipotesi e assunzioni del big model.

Se guardiamo il gdr da un' altro punto di vista non è più "vera".

Voglio fare una precisazione per poter essere il più chiaro possibile. Non mi sto riferendo ad un' altro modello che consideri un gdr solo, ad esempio, dall' aspetto del libro. I due modelli probabilmente non sarebbero neanche in contrasto. Anche se magari un gioco ottimo per uno sarebbe pessimo per l' altro.
Sto parlando proprio di un' altro modello che si occupi proprio degli stessi argomenti di cui si occupa il forge model e che se ne occupi in maniera completamente diversa. I due modelli saranno entrambi "veri". E magari su alcune cose molto in disaccordo fra di loro.

MA ALTRI MODELLI NON CI SONO (FORSE)

Ad oggi un altro modello abbastanza approfondito del gdr da tavolo io non lo conosco e credo anche che non esista. Sì ci sono alcune elaborazioni delle "scuole" scandinave o comunque del nord Europa ma le ritengo decisamente differenti dal big model come approfondimento e tematiche affrontate (ma magari mi sbaglio solo per scarsità di conoscenza).
Credo che non esista nulla del genere, non perchè, il forge model abbia detto tutto ma piuttosto perchè l' ambiente del gdr è piccolo, l' avvento del web come facilitatore di scamnio di opinioni è relativamente recente e in se l' ambiente del gdr, almeno in certe zone del mondo, è un' ambiente che non favorisce l' analisi teorica (e mille altre ragioni ci saranno).

LE RAGIONI DEL DISCORSO

Questo discorso che ho fatto è sicuramente rivolto a chi spesso su altri forum, ma anche qui, insiste sui concetti del forge model ritenendo le sue affermazioni "ontologiche" (e mi scuso se ho usato in maniera imprecisa il termine ma credo di averlo usato in maniera corretta relativamente a ciò che voglio dire). Ovviamente ritengo che siate liberi di farlo. E di farlo nelle modalità che più vi aggradano. Però volevo portare alla vostra attenzione questo punto di vista. Che non è detto sia giusto ovviamente :) .

Ah non ho neanche problemi a fare i nomi delle persone. Anche perchè non è che abbia qualcosa di particvolare contro di loro. Che mi crediate o no, sono anche persone di cui ho una certa stima, almeno virtuale vuisto che non ci conosciamo o ci conosciamo giusto di vista.
Parlo di Moreno, Spiegel, Korin. Si c'è anche il Domon ma mi piace così tanto lo sitle con cui trolla che lo escluderei da questa lista :) .
Comunque in questa lista per certi interventi figuriamoci c'è perfino il Khana. E mi scuso con chi non ho citato e non può mettere la tacca sul fucile :) .

Però, detto questo,  non vorrei che la discussione diventasse "personale". Volevo solo spiegare una delle motivazioni che mi ha spinto a scrivere perchè poi non si pensasse che mi nascondo dietro un dito (che fra l' altro dovrebbe essere piuuttosto grosso :) ).
Una delle altre motivazioni che mi ha spinto a scrivere è il semplice fatto di voler condividere le mie idee.

I MODELLI SONO BELLI!

Vorrei chiarie che questo discorso non è "contro" i modelli. Anzi essi sono uno strumento fondamentale (l' unico?) tramite cui possiamo comprendere ciò che avviene attorno a noi. Solo che dobbiamo essere consapevoli dei loro limiti.

VI INVITO: DON' T FEED THE TROLL E DON' T BE INSISTONT (che fa rima)

Un' altro discorso collegato solo marginalmente a questo argomento è quello del conoscere di cosa si parla. Spesso sui forum la gente parla, in questo caso del forge model, senza sapere neanche di che cosa che parla. Questo è un dato di fatto. D' altronde ritengo che non è che per forza si debbano convincere della bontà del big model. Gli si spiega, se vogliono. Una volta spiegato, il mio atteggiamento sarebbe di dire: pace. Vi assicuro il modo migliore per non far risaltare affermazioni false, fatte ovviamente da singoli individui e non da organizzazioni..sarebbe un altro paio di maniche, è rispondergli al massimo una volta. Poi fregarsene.

"I giochi narrativisti sono giochi fatti per creare tutti insieme una storia?". Io spiegherei, se ne avessi voglia ovviamente...ma mi manca, che non è così. Poi che si dica quel che si vuole. Vedrete quel topic morirà di inedia ben presto. E magari voi potrete spiegare in tutta tranquillità in un altro topic cose che ritenete utili. Non è detto sta cosa funzioni sempre ma, in determinate circostanze la ritengo uno dei migliori atteggiamenti che si può adottare.

D' altra parte ritengo che comunque non giovi essere insistenti e ripetere mille volte una cosa (ok ritengo che il buon Goebbles avesse ragione* ma lui operava in un altro contesto :) ). Anzi lo trovo un atteggiamento piuttosto noiso, ancorchè legittimo.

Se mi avete letto altre volte sapete però che ho un discreto fastidio verso chi parla di un qualsiasi argomento, ad esempoio il gdr, come se sapesse già tutto e magari l' ha solo visto marginalmente ma dato che gli piace ritiene di esserne un esperto. In questo caso mi riferisco esplicitamente a chi magari avendo giocato solo giochi tradizionali si ritenga un super esperto del gioco di ruolo. E magari non solo ignora le ultime evoluzuioni che in parte è anche giustificabile. Ma magari si rifiuta anche di interessarsene dopo che glin sono state presentate. E continua comunque a sostenere di essere un super esperto. Non che gli chiederei di condividere il big model. Ma di conoscerlo, o almeno al minimo conoscere i giochi usciti da the forge, sì.


Sperando di non aver tirato troppi sfondoni, che facciano storcere il naso agli gnoseologi e agli epistmologi di professione (che sicuramente saranno felicemente a mendicare ad un angolo di strada :) :P **) ho finalmente finito.



* Una bugia detta infinite volte diventa verità

**
Ho in verità infinito rispetto di chi pratica la filosofia.

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Generale / Premio Hugo 2011
« il: 2011-08-21 12:41:42 »
Dato che credo ci siano appassionati di fantascienza anche da queste parti vi riporto un link con i vincitori del premio Hugo:

Vincitori Premi Hugo.

Se non sapete cos'è il premio Hugo (vinto in passato da grandissimi della fantasceinza) andate su Wikipedia gnurant! :)

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Pensavo fosse il solito topic pacco di StoryGames.
Su StoryGames c'è tante cose interessanti e "fertili" ma tanta tanta roba inutile. D' altronde si sa che i fiori nascono meglio dove c'è il concime :) .

Mi aspettavo un topic dove qualche fan boy anti the forge (opposto ai fan boy di segno opposto) dicesse che ormai la cosa è arrivata al capolinea o cavolate del genere (a volte su storygames ci sono).

Invece vengono dette cose banali anche se secondo me intelligenti e interessanti.

In particolare cito McDaldno:

Citazione
It feels like we've unlocked a spectrum, and the notion that people can play the kind of games they like and never look back.

There are folks who continue to push the boundaries of what can be a game, but it strikes me as no longer being about fighting to prove something. The fight's already been won. Now we're earnestly carving out new design space.

Some folks are realizing they love old skool, and are returning to it, or recreating it. Some people are realizing they love structured freeform, and exploring different traditions in that vein (GMless Morningstar stuff, Jeepform, others). Some people are realizing they love sex and violence, and playing "to the pain," and they're pushing that envelope for themselves.

I feel like there was a struggle, to prove that games could be more than one thing. And then there was a struggle to prove that they could be about transgressive things, about scary things, about personal things. There was a struggle to prove that games could be mundane. I feel like our time of struggling to prove shit is largely over, and now it's a time of struggling to refine our spectrum of ideas.

Ribbon Drive ne è un esempio.

E poi un' osservazione di Burneko:

Citazione
I remember breaking out Spione at a convention a year or two ago. That's about the most odd ball out there game there is (in terms of how it plays). I remember explaining the mechanics. How everyone just goes around the table contributing one thing to the fiction. How the cards in Flashpoint constrain who contributes and what they can contribute.

No one blinked an eye. No surprised looks. No protests. No looks of doubt, disbelief or disappointment.

And then we just played. It was awesome because I remember people actively FIGHTING me the first time I brought out InSpectres five to eight years earlier. People actively refusing to narrate the outcome and protesting that, that wasn't their "job."

Jesse

Osservazione che ci dice che anche il mondo tradizionale è diventato permeabile. Ok come sempre questo porterà al contempo ad una diminuzione della purezza delle idee ma anche ad una loro fertilità.

Io non sono particolarmente contrario alle masse che "giocano male" (presa molto in senso lato visto che è l' argomento giocare male per me è complesso) certi giochi.
Vuol diore che hanno scoperto qualcosa di nuovo.

Preferisco
un mondo dove una comunità scientifica relativamente ristretta florida conosce a modo la meccanica quantistica e la gran massa della popolazione è comunque ben informata scientificamente anche se tende a fraintendere alcuni concetti

ad un mondo dove una ristretta comunità scientifica conosce perfettamente la meccanica quantistica e il resto della popolazione ignora quasi completamente la mentalità scientifica.

E' un esempio. Non attaccatevi a quello. E' per chiarificare.

Insomma perderemo in purezza e precisione. Guadagtenremo in varietà!

Evviva!

P. S.
Si vede che sono a casa col mal di gola e che nonostante la pigrizia scrivo di più vero?





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Segnalazioni e News / Ennies 2011
« il: 2011-08-07 11:23:24 »
Sono rimbabmbito e qualcuno ha già postato gli ennies :) ?

Nessuno ne parla perchè vi schifano?

Vabbè per informazione ecco qua il link al pdf con i vincitori:

Vincitori Ennies 2011



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Segnalazioni e News / Licenza Marvel alla MWP
« il: 2011-08-05 11:03:52 »
Ecco qua la notizia:

Gdr con i personaggi Marvel con la MWP

La posto più che altro per fare un commento (forse anche troppo entusiasta..ma siamo ottimisti).
Come sapete non amo i toni eccessivi. Come non li amo nel campo "indie" (e no lo so che non c'è nessun noi e voi...è per semplificare ok?) non li amo neanche in quelli di chi sostiene troppo "caldamente" il gioco tradizionale.

Bè una volta vidi sulla firma, mi sembra di uno della tana del Goblin, una cosa del tipo "l' inverno sta finendo". A sberleffo dell' inverno di The Forge (insomma The Forge finisce).

La mia risposta è: Bè sì l' inverno sta finendo e non so quanto sarà contento chi rifiuta le novità a tutti i costi. (ovviamente invece avrà il mio apprezzamento chi ama la tradizione ma non rompe le scatole a chi innova).

Edit:
Mi segnalano qua
Citazione da: Mattia
@Tartarosso: sei sicuro che non fosse "l'inverno sta arrivando", citazione dalle Cronache Del Ghiaccio E Del Fuoco?

che quella firma forse non c' entrava nulla con the forge. In questo caso non posso che dire di essere stato preso dalla sindrome del "la fuori è pieno di nemici".
Ciò non toglie però i successi che stanno raggiungendo i giochi influenzati da the forge.





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EtrusCON Estate 2011 / Articolo su dragonisland
« il: 2011-08-03 11:44:13 »
Questo è l' articolo che sono stato costretto a scrivere dai miei compari di dragonisland sul dopo-etruscon (il costretto è riferito al fatto che sono pigro e che mi fa fatica scrivere).

Se trovate imprecisioni segnalatele pure (tipo non sono sicuro che tutte le Con che ho citato siano posteriori a INC come nascita).

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Segnalazioni e News / Giuria Del Best of Show 2011
« il: 2011-07-21 07:39:40 »
E' uscita la giuria del Best of Show 2011 di Lucca Comics And Games.

E a quanto pare ci sono anche volti noti da queste parti.
Ecco qua la news su infoludiche:

Giuria del Best of Show

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Generale / [Chiacchiere da bar] Dragonlance indie?
« il: 2011-07-17 11:10:00 »
L' avete visto il tag vero?
Ecco allora lasciatemi sparlare. Così come se stessi semplicemente cazzeggiando. Dubito possa venirne un discorso serio. Fra l' altro farò anche un discorso molto dispersivo. Sì più del solito :) .

Comunque. Io non sono un grande estimatore di dragonlance. Eppure come ambientazione aveva comunque qualcosa in più della media (che di solito mi fa schifo come gusti...la media).

Nulla a che vedere con un Dark Sun che a me piace particolarmente o a mondi stile Elric di Melnibonè. Però qualcosa di decente c' era. Poi bò sarà perchè è la prima ambientazione che ho visto in vita mia e si sa l' effetto amarcord c'è sempre. Anche in chi ama innovare.

Comunque da quello che vedo la Margaret Weis Production ha preso la strada di fare sistemi fatti bene. Almeno è così per le sue due ultime realizzazioni. Smallville e Leverage (anche se ho solo letto Smallville e ancora non l' ho giocato...ma sono un inguaribile ottimista :) ). E senza concedere neanche tanto al "vogliamo sembrare un tradizionale". Sì ok c'è il master in quei due giochi. Poi per risolvere un conflitto usi il tratto Truth (La verità fa male) o Truth (La verità è tutto). Insomma credo che abbiate capito cosa intendo. E te ne freghi (o quasi) della super forza del tuo metaumano.

PARENTESI APERTA
Fra l' altro, apriamo una parentesi, questo è il motivo per cui The Forge è entrata nel suo inverno. Dico credo perchè non è che conosca poi così bene The Forge.
E no non mi riferisco al fatto che La MWP faccia Smallville e Leverage fatti bene. Mi riferisco al fatto che nel mondo del gioco di ruolo si è diffusa la consapevolezza che quando ci si mette a progettare qualcosa lo si deve fare con molta più consapevolezza di prima. Anche molti che progettano "tradizionale" (qualsiasi significato ormai abbia qusta espresisone) ormai hanno introiettato questo discorso. Insomma almeno qualcuno.

Fra l' altro facendo così Edwards ha fatto una cosa molto bella (sempre se l' ho interpretata correttamente). Creo qualcosa che bruci violentemente nell' arco di una stagione e che poi sparga le sue ceneri fertilizzando il mondo intorno a se.
Insomma le cose eterne sono per gli sfigati che leggono Tolkien e non per quelli "che fanno le  buche" (detto alla contadino-mugellana) e che leggono Howard, Moorcock e Lieber :p (tranquilli è una battuta...e mi stupirei non la capiste qua).
PARENTESI CHIUSA

Comunque vi immaginate se la MWP mettesse su un DragonLance fatto bene. Lo so che è impossibile perchè i diritti ce l' ha la WoTC. Però sarebbe carino.

O magari si comprasse la licenza di A Game Of Thrones e ci facesse un gioco fatto bene. mgari con tecniche spudoratamente copiate ai giochi che noi conosciamo bene. Ma fatto bene. E magari ancora più spiazzante. Che la gen te dica. Mah questo non è un gdr però è carino!

Vabbè parole in libertà.





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Generale / Wikipedia Italia e i giochi Indie
« il: 2011-07-16 10:58:59 »
Qualcuno su Wikipedia sta inserendo notizie relative ai nostri amati giochi e alle teorie ad esse legati.
Purtroppo su alcune cose ci sono delle imprecisioni. Piuttosto che alla teoria su cui non sono particolarmente ferrato mi riferisco ad esempio all' articolo su Avventure In Prima Serata.

Ora prima di partire con una crociata in cui bruciare sul rogo questo tizio invito tutti noi ad osservare che probabilmente non è un' appassionato di giochi dirty e sta facendo solo la benemerita opera di aggiungere informazioni su questo genere di giochi.

Dico che non è un appassionato perchè se guardo la pagina di AiPS in italiano mi pare che sia una descrizione fatta da qualcuno che non ha mai giocato il gioco. Poi magari mi sbaglio e la voce è stata aggiunta in questo modo per brevità.


Messo da parte che, almeno dal mio punto di vista come ho già detto questa opera è comunque da ritenersi positiva, veniamo alle problematiche.

Wikipedia è una fonte di informazione non certo secondaria anche quando non appare come primo suggerimento nelle pagine dei motori di ricerca in relazione ad un certo argomento. Quindi cerchiamo di far sì che almeno le informazioni sui giochi siano il più possibile precise, anche se brevi.

Magari limitandoci banalmente a correggere le informazioni sulle tecniche senza entrare in argomenti riguardanti questi giochi che potrebbero essere particolarmente  dibatutti e non ben capiti da un lettore casuale.


Ho usato il noi ma in verità odvrei usare il voi. Non ho intenzione di cominciare ad editare wikipedia. Faccio già abbastanza attività su internet che prende una discreta fetta del mio tempo.

E allora: Chi si offre volontario? :)

O comunque potremmo contattare chi sta inserendo le voci e fornirgli alcune spiegazioni via forum o in altra maniera in modo che possa inserire informazioni precise ancorchè stringate.

Ah per vedere chi sono gli estensori delle pagine di wikipedia basta andare su "cronologia" in alto a destra.

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Vedo che anche di questo gioco, come di The Drifter's Escape, di cui ho scritto precedentemente qua non si parla.
E allora ve lo descrivo.

The Dreaming Crucible è un gioco che si ispira, se la parola ispirare basta, alle storie del' adolescente che si perde nel mondo delle fate (qua nel senso di popolo fatato e quindi non solo di fatine).
Non che conosca benissimo il genere nelle sue origini ma l' ho visto citato talmente tente volte in fumetti, film, telefilm e romanzi che sicuramente ha radici lontane.
Ne fa certamente parte "Alice nel paese delle meraviglie", il film Labyrinth con David Bowie. E aspetti di questo genere si ritrovano sicuramente anche ne "La Storia Infinita".

Le fate (fairy) qua non sono le creature pucciose e gentili che certo immaginario ci ha tramandato. O almeno non sono solo questo. Dal mio punto di vista le vedo più come una forza della natura. Una forza "molto emotiva".
Una forza che si rapporta e dipende parecchio dall' adolescente. Nel senso che è lì per aiutarlo e per ostacolarlo.

Il gioco è per 3 giocatori. Un giocatore interpreta l' adolescente che si ritrova nel mondo fatato. Un giocatore interpreta la fata buona che aiuterà l' adolescente. Un giocatore interpreta la fata cattiva che vuole qualcosa o comunque si oppone all' adolescente.
Le "fate" non devono essere "fate" ( :) ). Come ho già detto prima. Ad esempio nella partita che abbiamo fatto noi, io interpretavo la "fata cattiva" una classica, bella, strega, vestita di nero con al suo servizio creature strane e fantastiche (un cane parlante, insetti ecc. ecc.) mentre il Rafu interpretava, la "fata buona" cioè un piccolo elfo vestito da cavaliere su un cavallo bianco (bella, divertente e purtroppo un pò pucciosa :) la scena in cui sale cavalcando verticalmente su un albero e poi come i gatti non riesce a scendere).

In sostanza il gioco è sul viaggio reale dell' adolescente nel mondo fatato e interiore relativamente alla sua crescita. Perchè alla fin fine questi racconti sono sempre, credo, racconti di formazione (particolari ma comunque di formazione).

La creazione dei personaggi è aiutata da frasi presenti nel libro e viene anche scandita da alcune scene iniziali. La presentazione dell' adolescente e dei suoi problemi. La presentazione della fata cattiva e dei suoi poteri e così via.

Il metodo di risoluzione, molto carino almeno per i miei gusti, prevede l' uso di delle pietre (ok token ma è più in tema usare pietre colorate) di diversi colori legate ai tratti dei personaggi. Sostanzialmente vengono inserite in un sacchetto e estratte. Ogni giocatore ne può mettere un certo numero e di certi colori. A seconda di cosa viene pescato l' esito delle scene sarà diverso.
Quando si sono finite le pietre relative ad un proprio tratto quel tratto subisce una mutazione.

Il gioco mi è piaciuto molto. Si gioca tranquillamente in 3 -4 ore. Forse anche 2 se si conosce le regole e si hanno le idee ben chiare dall' inizio. Purtroppo non siamo riusciti a finirlo perchè quel pomeriggio avevamo veramente poco tempo ma comunque l' abbiamo quasi finito in 3 ore e qualche cosa.

Un gioco che consiglio caldamente a chi ama questo genere di storie un pò fatate, un pò oscure.
La nostra partita ha avuto momentianche particolarmente surreali anche perchè è lo stesso gioco con le frasi di suggerimento che un pò tende a questa atmosfera.

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Gioco Concreto / The Drifter' s Escape
« il: 2011-06-26 16:55:39 »
Dato che vedo che nessuno ne parla (o almeno la funzione ricerca ha trovato citazioni solo indirette sul forum) vi parlo, brevemente, di questo gioco che ho giocato ieri.

E' un gioco di Ben Lehman: LINK e al contempo è anche un' antologia di racconti brevi (del fratello di Ben) sulla figura del drifter.

Non so se il titolo derivi da una canzone di Bob Dylan o da un' espressione tradizionale americana a cui magari si riferisce anche la canzone.

Comunque il gioco e il libro parlano della classica figura americana del vagabondo che gira di città in città, che vorrebbe trovare un posto dove fermarsi ma non vuole accettare i compromessi della società omologante.

Nel gioco una persona interpreta il vagabondo, una (o più) "The Man" cioè la società che vuole omologarlo e una "Il Diavolo" cioà l' incarnazione "cattiva" del disordine e della criminalità ma anche il soprannaturale "cattivo" della tradizione popolare americana.

In sostanza per il vagabondo entrambe sono entità "cattive".

Il sistema utilizza le mani del poker per la risoluzione dei "desideri" del vagabondo con un sistema di patti con il diavolo (uccidi, ruba ecc.) o con L' Uomo (omologati con le tue azioni).

Inoltre ci sono delle fiche (rigorosamente bianche rosse e blu come la bandiera americana :) ) che alla fine del gioco stabiliranno se il destino del drifter sarà deciso dal diavolo, dall' uomo o dal drifeter stesso.

Il gioco è molto carino. Forse ha alcuni aspetti che al momento non so giudicare se siano ben oliati o no.

Dà comunque perfettamente l' idea del vagabondo che deve fare i patti col diavolo/crimine o con l' uomo per torvare la sua strada.

In teoria il gioco sarbbe fatto per essere giocato in 1 ora. Credo che però questo valore sia più per giocatori americani che a quanto pare tendono a spingere molto di più sulla meccanica dei conflitti.
Per giocatori riflessivi come noi (Io,Rafu, Barbara, Matteo Turini) il gioco è durato ben più di 1 ora. Non so di preciso quanto perchè dovrei conteggiare le pause ma secondo me fra le 4 e le 6 ore.

Un gioco che vi consiglio. Carino. In verità la paritta di ieri è stata molto più che carina. E' stata proprio bella, almeno per me. Al contrario della prima pseudo partita che avevamo provato (ma che propbabilmente era andata male perchè non avevo capito bene il senso delle meccaniche e perchè avevo scelto un ruolo non adatto). E probabilmente per chi sa leggere abbastanza bene in inglese sono carini anche i racconti.


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Ecco il link su MiniEnt

Ho trovato particolarmente interessante un passo sul vendere alle convention di comix (tendenzialmente manga ovviamente) che purtroppo tende a confermare l' esistenza di certi pregiudizi da parte di alcuni (non certo tutti) ha giocato solo giochi simil D&D.

Citazione
Selling at Anime Conventions
Jake has sold and demoed Cel*Style games at a number of anime conventions now, mainly in the Portland area. At SakuraCon he found the attendees to be very enthusiastic, but there are a lot of people who just don’t get what a tabletop RPG is in the first place. Jake and company had had to work on their strategies for conveying what they’re doing without falling back on cliches. With the new Atarashi Games titles, even people who already play RPGs would assume they were some kind of strategy guides or some such, and people inexperienced with them would often assume Jake was offering some kind of video game. Actual demos always got people to very quickly understand what they were about, but it was still hard to get people to make a connection between the books and RPGs.

Once they got through the confusion about what their products actually were, there were a lot of really enthusiastic people. On the other hand, there was a certain phenomenon that Jake and company found several times with a variety of games. Someone (usually but not always a girl) would take an interest in a game, and come back to the booth with someone else (usually but not always a boyfriend) who already plays RPGs, saying, “You’ve been trying to get me to try RPGs, so why don’t we try this one?” The boyfriend (or gaming group) would totally (and in some cases very rudely) shoot them down, and only once were the Cel*Style guys able to overcome those objections.

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Generale / Il videogioco di Bliss Stage
« il: 2011-06-23 16:56:14 »
Ma possibile che nessuno ancora l' abbia segnalato?

O sono io che sono cieco (o anche ceco o slovacco) e non ho visto l' annuncio qua su GcG?

Comunque se ci fosse potete sempre accorpare (tanto i facilitatori non fanno una mazza tutto il giorno :) ).

Se invece non c'è ecco l' ultimo link apparso su minient (ma è già da un pò che è pubblicizzato)

Bliss Stage: Love is your Weapon

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