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Post - Laura Brandini

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Libero il mio posto, non potrò partecipare a GnoccoCON :'(

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Mi spiace non potrò essere presente a GnoccoCON  :'(

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io io io io io! ;)

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GnoccoCON 2013 / Re:Dilemma: qualcuno mi fa giocare?
« il: 2013-08-14 15:03:36 »
Perfetto, preferirei sabato pomeriggio,ma anche la mattina mi sta bene! ;)

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GnoccoCON 2013 / Re:Dilemma: qualcuno mi fa giocare?
« il: 2013-08-05 16:56:26 »
Intendevo a GnoccoCON, ci sei?

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Max non ti sentire criticato, non era mia intenzione criticare le tue doti di patrono, casomai mi interrogavo sul quanto fosse chiaro quello che bisogna fare come patrono.

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Lascio in standby questa discussione poiché devo capire meglio il gioco, appena sarò riuscita a leggere il manuale e rigiocare, forse saprò meglio esprimere le mie perplessità.  Ringrazio entrambi per le risposte. :D

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GnoccoCON 2013 / Dilemma: qualcuno mi fa giocare?
« il: 2013-08-04 15:46:17 »
Questo gioco mi ha creato un Dilemma : mi piace o meno?? Chi mi fa giocare per favore per sciogliere questo dubbio??  ;)

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Gioco Concreto / Riflessioni sulla giocata alla Dilemmacon
« il: 2013-07-29 14:29:57 »
Alla Dilemmacon ho giocato un’era di Dilemma con Mattia Bulgarelli (ala rossa) e Max Lambertini (patrono); io ero un’ala blu.

La giocata per me è stata problematica, poiché non sentivo di comunicare realmente con le chiavi e spesso i momenti che si sono rivelati più interessanti erano quelli con l’altra ala.

Premessa 1: Non ho letto il manuale, ho giocato solo 2 volte e mai come patrono (Mattia aveva chiesto a me ed a Max se avessimo voluto farlo; ho preferito fare l’ala, poichè ho poca esperienza del gioco e non mi sento in grado di gestirlo )

Premessa 2: Non si tratta di un attacco nei confronti di Max, poiché fare il patrono deve essere un compito molto complesso e per lui era la prima volta. Io sicuramente non avrei fatto di meglio, anzi probabilmente avrei incontrato più difficoltà.

Quindi quello che sto scrivendo è solo una mia personale riflessione.


Le chiavi avevano due difetti: erano poco stimolanti e chiuse.

Le chiavi toccavano per lo più temi che percepivo molto distanti, come la rivalsa sociale di Mark, un ragazzo di colore che “cercava la propria strada per un mondo migliore”. Mi spiace di sembrare poco sensibile al tema proposto, ma, nonostante l’empatia che io possa provare, non ho mai vissuto un dramma minimamente paragonabile (fortunatamente per me non ho mai subito discriminazioni così gravi).

Durante la creazione del personaggio c’è stato uno scambio di battute sul tema del razzismo in Francia, ma non ho pensato che l’argomento avrebbe percorso trasversalmente l’intera giocata, sennò avrei palesato più chiaramente la mia ignoranza sulla Francia e sui problemi di quel Paese legati alle diverse etnie che ci vivono.

Quando parlo di chiusura delle chiavi intendo che le stesse non si aprivano nei confronti delle ali; cito sempre Mark che ho dovuto zittire con una mossa, poichè sembrava facesse propaganda politica (ed a me la propaganda politica non piace proprio), oppure Marianne che nella prima scena con Mattia si è chiusa come un riccio. Dopo un paio di scene si è mostrata molto più aperta e disponibile al dialogo, al contrario Mark ha continuato a essere duro e freddo.

Per l’intera giocata non ho espresso la mia lontananza nei confronti di alcuni temi trattati, sia poichè mi aspettavo che qualcosa cambiasse, sia perchè non avrei saputo come comunicarlo senza sembrare irritante e scortese. Forse una persona estremamente sensibile avrebbe potuto cogliere questo mio disagio, ma non si tratta di una cosa semplice (difatti esistono molti studi sul linguaggio non verbale) e non credo debba essere un requisito per fare il patrono.

Quello che mi chiedo a questo punto è: nel manuale c’è scritto un modo per creare personaggi interessanti? E per le scene c’è un vademecum, soprattutto per quella della larva?

La mia larva ha avuto qualche problema ad entrare in scena, vuoi per scarsa esperienza di improvvisazione, vuoi per la ristrettezza dell’ambiente in cui si sarebbe dovuta presentare. In entrambe le scene della larva gli ambienti erano ristretti: uno era la stanza del professore, dove erano Mark e l’insegnante, l’altro lo studio della psichiatra, ove c’erano la dottoressa e il paziente che aveva in analisi. Mi è toccata la seconda scena e l’unico modo per entrarvi è stato quello di entrare per portare dei moduli; forse un’alternativa sarebbe stata una telefonata, ma quest’idea mi è venuta solo successivamente.

La mia attenzione si è rivolta molto più all’altra ala, rispetto che alle chiavi, difatti non saltavo una sola possibilità di parlarci; questa scelta è forse una mia deviazione del gioco.

Vorrei sapere se qualcuno ha avuto gli stessi problemi, perchè sin ora ho letto solo commenti entusiastici relativi alle varie ere giocate.

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