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Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Giulia Cursi - 2014-03-19 16:08:01
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A EtrusCon tra i vari giochi che ho provato, sono riuscita a fare una giocata a "Doll".
Doll è un gioco per due persone che dura circa 20 minuti, un giocatore veste i panni di un bambino, mentre l'altro quelli della bambola con cui il bambino parla.
Il giocatore del bambino fa' il framing delle scene, introduce gli eventi (solitamente ci sono 4 eventi) e fa le domande alla bambola. Il giocatore della bambola decide all'inizio se i genitori del bambino sono buoni o cattivi e non lo dice fino alla fine, inoltre introduce elementi sovrannaturali nelle scene e risponde alle domande.
La bambola sa tutto, ma non sempre è sincera; quando il bambino fa una domanda entrambi i giocatori contano fino a tre e uno gira la testa, mentre l'altro gira la testa della bambola, se entrambi guardano nella stessa direzione la bambola non mentirà, altrimenti non è detto che sia sincera.
Sono molto colpita dal gioco, mi piace che sia breve perché parla di un argomento molto forte come il maltrattamento di minori; inoltre ha le potenzialità per essere estremamente inquietante, soprattutto nella versione "Reverse Doll" dove è la bambola a fare le domande al bambino, es. "Io sono viva?"
Daniele pensava che i suoi genitori fossero cattivi e invece non lo erano, è intrigante il fatto che io inserissi dettagli sovrannaturali che falsavano le percezioni del bambino (ovviamente lo facevo con un senso) e poi con le risposte alle domande cercavo di non dire troppo, ma rispondere in maniera chiara e onesta quando dovevo o volevo. Esempio: l'ultimo evento del gioco base è "Uno dei tuoi genitori ti prepara per un viaggio speciale." ad un certo punto il bimbo chiede alla bambola "Dove vuole portarmi la mamma?", risolviamo il -conflitto- e devo rispondere "La mamma vuole portarti al cimitero e una volta là ti lascerà solo.", il bimbo dice alla madre che non vuole andare al cimitero, lei è sorpresa e dice che non stanno andando là. Inserisco un dettaglio, l'ombra della madre che nel frattempo scuote la testa, allora il bimbo chiede alla bambola "La mamma mi sta mentendo?" e dopo il conflitto devo rispondere sinceramente "Si."
Alla fine la madre era buona, perché si voleva portarlo al cimitero, ma a trovare la tomba del suo cagnolino che era morto nel primo evento.
Ho intenzione di riproporlo ad un'altra CON e è previsto che ci sia un pubblico ad assistere, quindi non sono costretta a chiudermi in una stanza per giocarlo. Se qualcuno fosse interessato a provarlo mi faccia sapere, così ci organizziamo ad una CON, essendo breve non è necessario riservare uno slot.
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mi piace che sia breve perché parla di un argomento molto forte come il maltrattamento di minori
Premesso che non l'ho giocato, quanto è uscito nella partita? Pensi che esca naturalmente? A leggere il manuale di per sé non sembra necessario (mi riferisco alla versione base).
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Veramente un gioco molto semplice e carino. Ci sono stati dei momenti di spaesamento, perché ci giocavamo per la prima volta e il gioco è abbastanza freeform da lasciarti qualche dubbio su chi abbia l’autorità di dire cosa, in alcune occasioni.
Una cosa interessante è la prima regole-frase che dice di giocare in pubblico. Noi abbiamo giocato sulle poltroncine dell’hotel, e di fatto chiunque poteva passare di lì e vederci o fermarsi a guardarci. Alcuni non avevano neanche capito che stessimo giocando. Secondo me questa cosa del giocare in pubblico è in qualche modo elegante, perché serve per dare il senso della pressione sociale, il che rende ancora più inquietante la scena e il giocare da parte del bambino.
Alla fine della partita con Giulia abbiamo guardato anche tutte le varie varianti e regole aggiuntive e io ne ho avuto una buona impressione: mi pare che il gioco, pur essendo molto semplice e veloce, possa essere interessante e divertente da giocare.
[Crosspost con Mauro.]
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Meraviglia… io voglio provarlo assolutamente. In pubblico non ho trovato nessuno disposto a giocarlo… e penso sia un elemento necessario… come tutto il resto che alla fine ti suggestiona.
Non è uguale nemmeno giocarlo circondato da chi conosci, io avrei il coraggio di provarlo anche in un locale, daltronde è un gioco se mi chiedessero sarei ben felice di spiegarlo…
Bell'AP!!
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Ringrazio l'Autogrill per l'ottima scelta di bambole inquietanti, ma ben vestite a €14,99. Quella bambola ha inquietato tutti con la sua sola presenza e lo sguardo fisso... XD
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Un po’ di matematica, per gli appassionati del genere. Quando il giocatore del bambino fa una domanda alla bambola, si conta fino a tre e poi si può girare la testa in avanti, a destra o a sinistra. Se entrambi, bambola e bambino, girano la testa nella stessa direzione, allora la bambola è tenuta a rispondere con sincerità (non mi ricordo nulla di calcolo delle probabilità, ma potrebbe essere il 33,3%). Altrimenti la bambola può rispondere sinceramente o meno, a sua scelta.
E, sì, giocare lì con la bambola era piuttosto inquietante.
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sono 50% di probabilità, daniele ;)
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Ecco, vedete come si fa! Non fate come me: non dimenticatevi il calcolo probabilistico una volta che finite il liceo. :-P
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Perché il 50%, Patrick? Ci sono tre direzioni possibili.
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non avevo letto "in avanti", sono un pirla >.<