Gentechegioca

Archivio => General => Topic aperto da: Matteo Suppo - 2010-09-04 21:50:13

Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-04 21:50:13
In altre sedi si è detto che gli editori non dovrebbero parlare dei propri giochi per conflitto di interesse.

Io non sono assolutamente d'accordo, e anzi, mi piacerebbe davvero tanto leggere i resoconti delle giocate che questi editori fanno coi propri giochi.

Non soltanto Narrattiva, Janus e Coyote (e comunque ne voglio di più anche di loro), ma anche tutte le altre.

Che mi facciano vedere quanto è bello giocare ai loro giochi. A d&d, a vampiri, a Sine Requie.

Sono sicuro che ci giocheranno parecchio ai giochi che pubblicano.

Quindi se conoscete editori invitateli a scrivere qui su gentechegioca i loro actual play.

Io purtroppo non ne conosco
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mauro - 2010-09-04 22:20:41
Pienamente d'accordo, soprattutto se si tratta di editori che pubblicano i giochi che gli piacciono: è ovvio che vogliano vendere, ma se hanno scelto di investire soldi proprio in quel gioco, e non in un altro, avranno le loro ragioni; sapere cosa ci hanno visto di valido è interessante e può essere decisamente utile.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Iacopo Benigni - 2010-09-04 23:16:43
Io direi che invece eviterei come la peste di comprare un manuale di un gioco il cui editore non ci gioca, non vuole parlare di quando ci ha giocato o addirittura quando ne parla fa capire, senza volerlo, di non conoscerlo.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Renato Ramonda - 2010-09-04 23:23:10
Beh, un nostro AP lo leggerete presto, stai sicuro... dentro il manuale di Shock:! ^__-

...anzi, ci sono parecchi pezzi di quella partita che non entreranno nel libro, saremo ben felici di raccontarli online quando potremo rivelare di piu', visto che c'e' stata un sacco di carne al fuoco.

Chissa', un pezzo di AP potrebbe in effetti essere una bella preview del manuale italiano, durante il prossimo mese (il tempo e' tiranno!!)
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Iacopo Benigni - 2010-09-04 23:28:17
Beh io conosco Ricchio (Domon) e Luca Volpino ...

Il primo non è propriamente un editore è più comunemente conosciuto come un gocatore compulsivo e fanatico che come membro dell'associazione Janus.

Luca Volpino è il patron della Wildboar, non ci sono esattamente in confidenza, ma so per certo che non sono l'unico a conoscerlo qui. Ho citato lui solo per citare qualcuno che non credo scriva abitualmente qui.

Disclaimer: le affermazioni del mio primo post non sono riferite alle persone citate in questo post; sono però riferite a esperienze reali con editori non necessariamente di GDR
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-09-04 23:45:53
Io credo che basti che sia chiaro chi sia mettendolo in firma, starà poi a chi legge tirare le somme!

Troverei poco credibile un autore/editore che si vergogna dei suoi prodotti!
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Ernesto Pavan - 2010-09-05 00:41:12
Io dico che finché tutto è chiaro va tutto bene. Quando le cose vanno come in quell'altro forum, dove nominalmente tutti sono indipendenti ma poi gli editori ci mettono dei soldi (per la pubblicità che pagano) e il capo dello staff è anche dipendente di una casa editrice, allora non va bene per niente. :-P
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mauro - 2010-09-05 01:09:48
Citazione
[cite]Autore: Klaus[/cite]Quando le cose vanno come inquell'altro forum, dove nominalmente tutti sono indipendenti ma poi gli editori ci mettono dei soldi (per la pubblicità che pagano) e il capo dello staff è anche dipendente di una casa editrice, allora non va bene per niente

Premesso che parlo in generale e non di casi specifici (che non conosco), dipende molto da cosa ci sta dietro: se si fanno influenzare nei loro giudizi da quelle cose, allora c'è qualcosa che non va; ma se invece si mantengono onesti, non c'è problema.
Per dire: quand'è uscito Esoterroristi, Domon mi ha espressamente detto che a lui non piace molto e che, se non mi piacciono le avventure investigative, me lo sconsigliava. Questo, tra l'altro, porta a fidarsi di piú del giudizio di un editore o di persone a essi legati; perché non solo dicono cosa gli è piaciuto nei giochi che pubblicano, ma dicono anche cosa invece non gli è piaciuto.
L'importante è esplicitare i legami ed essere corretti (e raccogliere Amore. No, quello è un'altra cosa).
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Iacopo Benigni - 2010-09-05 02:25:07
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]Io credo che basti che sia chiaro chi sia mettendolo in firma, starà poi a chi legge tirare le somme![/p][p]Troverei poco credibile un autore/editore che si vergogna dei suoi prodotti![/p]


si è quasi impossibile che un autore si vergogni di qualcosa che ha scritto/dipinto/filmato etc, ma può succedere per esempio che pensi "quel romanzo che ho fatto pubblicare 20 anni fa adesso non lo farei pubblicare", sempre raro ma non impossibile.

Un'altra cosa invece è un editore. Ci sono editori per cui vendere automobili, scarpe o libri è quasi la stessa cosa e sono disposti a pubblicare e distribuire qualsiasi cosa se questo gli fa guadagnare soldi; non necessariamente diventare ricchi. In privato può provare orrore, schifo o disgusto per il contenuto dei libri che vende; o anche semplicemente reputerli fatti male ma facili da vendere. Non sono persone da biasimare a tutti i costi: è il loro lavoro, forse l'unico che sanno fare, e permette loro di vivire un vita dignitosa, cosa fareste voi al loro posto?

Questo indipendentemente dal fatto che vi possa sembrare strano è la norma nell'editoria all'inizio del ventunesimo secolo. Editori illuminati il cui scopo è diffondere la cultura sono ormai minoranza.

Se si parla di editori di giochi di ruolo la situazione forse si ribalta e forse gli editori appassionati sono una larga maggioranza, ma non mi stupirei se qualcuno mi raccontasse che qualcuno di loro è un librovendolo o giocovendolo.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Niccolò - 2010-09-05 04:43:23
Citazione
[cite]Autore: IacopoBenigni[/cite]Il primo non è propriamente un editore è più comunemente conosciuto come un gocatore compulsivo e fanatico che come membro dell'associazione Janus.


seeee, magari giocassi così tanto...
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-09-05 06:52:36
Il mondo (dei gdr) è cambiato, e in molti ancora non se ne sono accorti.

Faccio una domanda, fra il retorico e il perplesso:  "Ma in un ambiente in cui si dice che i gdr devono essere fatti da giocatori per giocatori, e pubblicati direttamente dall'autore, e che invita a farsi da soli i giochi... come si fa a dire che chi pubblica giochi non deve intervenire?" :-)

Vi immaginate The Forge con questa politica? Non ci scriverebbero Edwards, Baker, Lehman, Emily Care Boss, etc... mi sa che alla fine a scriverci rimarrei solo io!  :-)
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-09-05 09:32:27
Bè in america hai ragione Moreno, ma in italia gli editori non fanno i loro giochi! LA situazione è molto diversa.

Ci sono gli Autori che parlano quello sì ma non sono quasi mai editori di se stessi.

Il paragone con gli Stati Uniti quindi non calza.

Che poi io sappia bene quanto ad esempio Michele e Claudia amino i giochi che traducono è un'altro discorso ancora.

Loro come DOmon e altri pubblicano per passione perchè amano i giochi che traducono per cui mi fido della loro parola da appassionati.

questo perchè so che quelle pubblicazioni non li rendono di certo ricchi per cui so che lo fanno per altri fini non solo per i soldi.

Quindi mi pare che il 90% degli editori di GDR sia messo così :)
L'importante è che si presentino correttamente che dicano chiaro e tondo chi sono sia quando parlano dei loro giochi ma sopratutto quando parlano dei giochi degli altri, così che sia l'utente finale a giudicarli.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mauro - 2010-09-05 09:46:29
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]Il paragone con gli Stati Uniti quindi non calza

Fino a un certo punto: è vero che non sono GdR fatti e pubblicati direttamente dall'autore, ma sono comunque pubblicati da giocatori per giocatori.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Niccolò - 2010-09-05 09:57:16
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Vi immaginate The Forge con questa politica? Non ci scriverebbero Edwards, Baker, Lehman, Emily Care Boss, etc... mi sa che alla fine a scriverci rimarrei solo io!  :-)


è il momento di rimediare, dannato critico!
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: rgrassi - 2010-09-05 10:32:21
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]e pubblicati direttamente dall'autore


E questo in cosa è vero, in Italia?
Chi sono gli autori che si auto-pubblicano?
Khana ed io, i ragazzi di Project Hope e qualcun altro che dimentico, e mi scuso per questo.
Quanto al titolo del post, sarebbe corretto con "autori che parlano dei propri giochi".
Un editore non ha "propri" giochi ma compra i diritti di giochi di ALTRI per pubblicarli.
O mi sbaglio?
Rob
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mauro - 2010-09-05 10:36:04
Al momento direi khana e Iacopo, ma il concetto credo comunque non cambi, nel suo aspetto fondamentale di giocatori che creano/pubblicano per giocatori.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: rgrassi - 2010-09-05 10:38:54
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Al momento direi khana e Iacopo, ma il concetto credo comunque non cambi, nel suo aspetto fondamentale di giocatori che creano/pubblicano per giocatori.


GIOCATORI che creano per altri GIOCATORI.
Cosa c'entrano gli editori?
Nel mondo anglosassone Baker è self-published. In Italia no.
So che Michele non si incazzerà se lo dico, ma Gelli NOT EQUAL TO Baker.
Se Baker parla, come autore, in un forum, NON E' LA STESSA COSA che se ne parlasse Michele.
Rob
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-05 10:40:18
Citazione
Un editore non ha "propri" giochi ma compra i diritti di giochi di ALTRI per pubblicarli.
O mi sbaglio?


No, non sbagli. Devo cambiare il titolo del thread in "Editori che parlano di giochi di altri di cui hanno comprato i diritti"?
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: rgrassi - 2010-09-05 10:44:03
Potresti farlo, ma a quel punto basta andare sul sito dell'editore.
Quella è la sede in cui un editore parla dei propri giochi.
Rob
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mauro - 2010-09-05 10:46:40
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Un editore non ha "propri" giochi ma compra i diritti di giochi di ALTRI per pubblicarli

Usare "propri" come "pubblicato da" mi pare un uso abbastanza comune: One Piece è comunemente detto un manga della Panini, sebbene la Panini non ne sia l'autore.

Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]GIOCATORI che creano per altri GIOCATORI

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]aspetto fondamentale di giocatori che creano/pubblicano per giocatori

Ho messo "pubblicano" perché lo considero importante, togliendolo il discorso perde di significato. E la barra ha valenza di "o", non di "e".

Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]Se Baker parla, come autore, in un forum, NON E' LA STESSA COSA che se ne parlasse Michele

Vero; ma immagino che tanto Baker quanto Michele abbiano interesse a vendere Cani nella Vigna.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-05 10:46:52
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Potresti farlo, ma a quel punto basta andare sul sito dell'editore.
Quella è la sede in cui un editore parla dei propri giochi.
Rob[/p]


Non ho proprio capito la tua critica, ammesso che ce ne sia una.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: rgrassi - 2010-09-05 10:50:41
Vabbe'... passo.
Rob
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-05 10:52:23
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Vabbe'... passo.
Rob[/p]


No davvero... a leggerti sembra che tu dica che gli editori dovrebbero parlare dei giochi che pubblicano solo sul loro sito mentre gli autori possono farlo ovunque.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Claudia Cangini - 2010-09-05 11:14:54
Negli ultimi mesi ho visto saltare fuori più volte la questione “come dovrebbe porsi un editore/operatore del settore” sia su questo forum che su altri. Questo mi ha spinto a riflettere un po’ su come lo facevo io.

Mi rendo conto che alcuni hanno le loro idee su quale sarebbe il mio ruolo, come dovrei comunicare, ma mi accorgo anche che io non mi ci ritrovo, mi vanno strette. L’idea di non potere fare il moderatore su un forum, di non potere postare un actual play di una partita che mi ha entusiasmato, di non potere consigliare un gioco se penso che sia adatto alle richieste di qualcuno o tutte le altre cose che potrebbe fare un appassionato sì ma un operatore no (almeno secondo alcuni) mi suscitano un istintivo sentimento di ribellione.

E, a ben guardare, se mi chiedo “ma perchè dovrei attenermi a questi limiti?” non trovo un vero perchè. Anche io sono un appassionato, ho voglia di esprimere certe cose e non trovo ragione per censurarmi.
Se mi qualifico chiaramente, poi, dichiarando quello che faccio, ognuno ha tutti gli elementi per valutare la mia attendibilità e si formerà un suo giudizio decidendo se sono credibile o no (dopotutto questo è il web, bellezza!).

È vero che non sono un autore di giochi, ma io vedo il lavoro che faccio per pubblicare giochi (traduzioni, impaginazioni, illustrazioni, ecc.) come un’opera artigianal/artistica, qualcosa per cui si prova inevitabilmente un certo trasporto. Non mi si può paragonare al concessionario d’auto, al passacarte o all’operaio da catena di montaggio a cui, comprensibilmente, della roba che gli passa per le mani può pure non fregargliene una cippa o persino fargli ribrezzo. Nelle cose che faccio io ci metto del mio, voglio poterne parlare.

Quando poi si guarda ai giochi pubblicati da Narrattiva credo sia evidente che si ha davanti una selezione o linea editoriale che dir si voglia dalla spiccata personalità. Se Narrattiva pubblica un gioco si può scommettere che piace sia a Claudia che a Michele, e magari uno dei due ci sbrocca più dell’altro (io, per esempio, ho un’attrazione morbosa per i superlight da one shot, Michele subisce il fascino dei sistemi un po’ più sofisticati e una bella meccanica lo manda in brodo di giuggiole).
I giochi di Narrattiva sono quelli che ci piacciono e quindi quelli che effettivamente giochiamo, mi pare ovvio che, se dobbiamo parlare delle nostre esperienze di gioco, si finisca a parlare di quelli.

Non so, ma questo preconcetto che la grande ditta spersonalizzata dovrebbe essere fredda e asettica nelle sue comunicazioni con il “pubblico” mi sembra che non abbia veramente nulla a che fare con me...
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Iacopo Benigni - 2010-09-05 11:16:16
La domanda è può nel 2010 un editore essere un soggetto che promuove la cultura attivamente (o una subcultura se preferite ;) )? O deve limitarsi a essere un semplice imprenditore e lasciare a altri questo compito?

La mia risposta è si non solo può ma DOVREBBE farlo!

Faccio un esempio al limite del regolamente del forum se pensate che abbia pisciato fuori dal vaso cancello appena posso la seguente frase:

Narrattiva è Mondadori hanno le stesse priorità? Perseguono scopi anche solo vagamente simili?


Si lo so non stiamo parlando di giochi, ma di altro, ma non mi piace per niente dove sta portando questo "dibattito".
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Francesco Berni - 2010-09-05 11:23:43
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]ubercut]
fanmail a claudia.

Ed aggiungo:
magari, a chi non li conosce di persona, può sembrare che si limitino a fare pubblicità, ma dopo 5 minuti a chiacchierare con loro tutto prende un altra prospettiva, non ci vuole molto a capire che claudia, michele, renato, giulina, lucaricci, Domon e compagnia, sono semplicemente degli appassionati come noi altri.
con la differenza che ci portano i giochi in lingua italica e con delle edizioni che fanno sbavare mezzo mondo.

Arrivati a questa conclusione perchè non dovrebbero parlre dei giochi che preferiscono? dato che è evidente,(sempre dopo 5 minuti a parlare con loro) che sono davvero i giochi che piacciono a loro e sono davvero i giochi che giocano loro per primi.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-09-05 11:25:12
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]e pubblicati direttamente dall'autore[/p]
[p]E questo in cosa è vero, in Italia?
Chi sono gli autori che si auto-pubblicano?
Khana ed io, i ragazzi di Project Hope e qualcun altro che dimentico, e mi scuso per questo.


Non esattamente.

Non conosco la situazione di Project  Hope, ma se gli editori non possono parlare, non può parlare nemmeno Khana che oltre ad ELAR pubblica manuali scritti da altri.

E Levity non è self-published ("Indie" secondo la definizione forgita)

Ma a parte questi dettagli, sei partito per la tangente in un discorso che ha nulla a che fare con l'argomento del thread.

Si sta parlando dell'opportunità che editori parlino bene delle loro opere nei thread in giro nei forum, e se non sarebbe più opportuno se non intervenissero.

Ora, dimmi se PROPRIO TU puoi sostenere una posizione simile, che spammi tutti i forum dell'universo conosciuto (e anche i newsgroup) consigliando Levity a destra e a sinistra...  :-)

Il discorso è commerciale. Se si applicasse quella mentalità a The Forge, Edwards dovrebbe stare zitto non come autore, ma come editore (cioè come chi vende).  In Italia l'editore di Spione è Michele. Le argomentazioni per far star zitto l'uno si applicano anche all'altro.

Ma è una mentalità che presuppone che lo scopo dell'editore sia fregarti, lodando il proprio gioco sempre e comunque, invece di parlare sinceramente.

[edit: crosspost con Iacopo, Fra, Triex, e Claudia... e se leggevo prima il suo post potevo risparmiarmi di scrivere questo...]
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: rgrassi - 2010-09-05 11:27:31
Rispondo a Claudia. Nessuno può ovviamente impedire a chicchessia di dire ciò che vuole.
Ed è altrettanto ovvio che c'è un grande lavoro artistico dietro ogni lavorazione di Narrattiva di cui c'è da dare atto.
Ma deve essere altrettanto ovvio che editore (diverso da) autore.
E per quanto l'editore si "sbatta" non può esserci una identità (a meno che, come accade nel mondo anglosassone, l'autore sia editore di sé stesso).
Riguardo alla domanda del thread "Editori che parlano dei propri giochi". Quale volete che sia la risposta? Cosa pensate che dica un editore:
"Ho pubblicato un gioco che fa schifo, non compratelo? Comprate altri giochi?"

Riguardo alla frase finale di Iacopo:
[cite]Narrattiva è Mondadori hanno le stesse priorità?[/cite]

Immagino che non vogliano andare in perdita.
O dobbiamo entrare in una sorta di 'etica' delle case editrici che ci porterebbe in un pericoloso tunnel?
Rob
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-09-05 11:29:19
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p][/p][p]Vi immaginate The Forge con questa politica? Non ci scriverebbero Edwards, Baker, Lehman, Emily Care Boss, etc... mi sa che alla fine a scriverci rimarrei solo io!  :-)[/p]

No, neanche tu, perché se già a me "uno" (che penso e spero non sia Mod di alcunché) rompe gli zebedei perché ho scritto su quel-forum-verde-che-non-vuole-i-link-esterni una recensione di CnV essendo "troppo vicino" a Narrattiva... Chi diavolo si può salvare?

Chi scrive il gioco è di parte, chi lo pubblica è di parte, chi è appassionato è di parte...

...la verità è che il mondo dei GdR è piccolo, molto piccolo, si è per forza conoscenti di qualcuno.
Prendiamone atto e rendiamolo la nostra forza, senza farci seghe mentali sul cercare recensori e commentatori indipendenti dai giochi stessi. @_@

Poi, a me che son paranoico ricorda un po' la vecchia storia del "GM che non deve giocare ma essere sopra le parti", ma magari sono solo io.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-05 11:41:45
Vi ricordo che io ho parlato di Actual Play, non di generica pubblicità, nè di recensioni.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-09-05 12:12:18
Bè io però faccio notare che se l'editore mette in calce nella firma che è l'editore del gioc hce sta parlando uno si possa regolare di consegueza!

Quoto per questo Claudia e dico di più!

I gioch per fortuna debbono funzionare, se io propongo un gioco in malafede e altri giocandolo vedono che è una ciofeca mi smerderanno in rete.

Per cui essere melligflui e ambigui non paga perchè al vaglio della prova se un gioco fa cacca un giocatore se ne accorge!

Un pò più spinoso è il discorso dei giochi non ancora pubblicati.

Faccio un esempio:

la ditta Merlo nella persona di Gino pubblica e commenta quanto sia bello il gioco PALLAPIPPO! di come sia cool ec.. ecc.
Tutti se ne interessano perchè Luigi è conosciuto e stimato ecc. ecc.
Dopo poch mesi si scopre che Merlo pubblicherà PALLAPIPPO in italiano.
Allora un dubbio, scusate la malizia viene ad alcuni, se Gino era in trattativa con Reed  autore di PALLAPIPPO per avere i diritti di PALLAPIPPO mentre ne tesseva le lodi su tutti i forum prima che si sapesse che lo avrebbe pubblicato, c'èra malizia in questi interventi? Erano pilotati?

Sfortunatamente io credo che questo dubbio non possa essere eliminato, e bisogna aver fiducia negli editori, fiducia che credano nei loro prodotti, e nella loro storia editoriale. Se hanno pubblicato igochi validi devo credere che Luigi creda nella validità di PALLAPIPPO e ne compri i diritti proprio perchè ne parla bene e non viceversa.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: vonpaulus - 2010-09-06 10:43:41
ola,
tutti hanno il dovere di parlare dei propri prodotti culturali e tutti normalmente lo fanno.
E' sbagliatissimo impedire ad un autore, editore, tipografo a sua moglie o a chicchessia di parlare dei propri prodotti.
Sarebbe come chiedere al papa di non parlare di religione perchè è il prodotto principale della azienda di cui è a capo.

La cosa importante è che l'interlocutore si qualifichi, sia in termini di ruolo editoriale, sia in termini di relazioni con gli autori/editori.
La cosa importante è individuare ed impedire il Vampire Marketing in cui ti persone professionalmente coinvolte operano sotto mentite spoglie per produrre opinioni mistifcando una appartenenza di categoria.

Infine non credo sia applicabile nè furbo che gli autori/editori che già non sono qui vengano qui a parlare dei loro giochi. Ne parlano gia abbastanza e molto bene sui loro siti.

Saluti
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-06 10:48:24
Citazione
Infine non credo sia applicabile nè furbo che gli autori/editori che già non sono qui vengano qui a parlare dei loro giochi. Ne parlano gia abbastanza e molto bene sui loro siti.


Beh, quantomeno qualcuno potrebbe postare i link ai loro actual play :)
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: vonpaulus - 2010-09-06 11:10:59
In realtà il resoconto di actual play, che qui è assai apprezzato, non è pratica comune nè generalizzata.
Nè mi sento di obbligare altri a farlo . . . . .
eppoi parlando in maniera molto cinica come faccio a comprendere che si tratta di actual play e non di esempio di gioco?

Shock (peraltro gioco molto interessante) è appesantito da un actual play di millemila pagine poco comprensibile in termini di applicazioni del regolamento e anche se molto interessante da un punto di vista letterario. ma l'hanno giocata o l'hanno pensata? (mi fido di loro ma di altri??)

saluti
PAOLO
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-06 12:07:18
Vabbeh, mica ho detto di costringere la gente a scrivere actual play -.-

Era un invito.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Renato Ramonda - 2010-09-06 12:22:43
@Paolo: se ti puo' consolare, l'AP del manuale originale di  Shock: ("Che sei nei cieli") sono fiducioso che sara' sia piu' comprensibile che piu' utile nella nostra versione italiana... stiamo letteralmente facendo le pulci a Joshua ^__^

Si tratta di una partita giocata davvero, di questo sono certo (anche perche' si riconoscono i caratteri dei giocatori nei commenti "a lato", se li hai sentiti parlare in interviste/podcast) ^__^
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Daniele "fenna" Fenaroli - 2010-09-06 12:51:19
Vietare ad un editore o ad un autore di postare un Actual Play di una partita è come vietargli di spiegare le meccaniche del proprio gioco a chi ha dei dubbi, definirlo un comportamento ottuso sarebbe quantomeno elogiativo.

Qual'è la regola generale in rete?
L'unica norma che accomuna i vari forum italiani nella rete è quella per cui l'autore/editore si deve qualificare.
Il fatto che spesso dei "furboni" non lo facciano sparando delle recensioni che hanno l'aspetto di reclame è esecrebile e solitamente vengono silurati, tanto più che hanno la tendenza a fare copia/incolla della stessa identica recensione su più siti e ad avere all'attivo poco più di un solo post.

Da dove arriva la polemica?
La polemica ha nomi, cognomi e siti.
I nomi e cognomi sono Mattia "vertigo" e nakedape - di cui non conosco il nome -, il dove virtuale è la Tana del Goblin.
Il fatto riguarda un commento lasciato da Michele sulla recensione di Cani Nella Vigna, dove Michele si è azzardato - secondo gli accusatori - a votare dando un 10.
Ora; nella specifica situazione non saprei che pesci pigliare, visto che in effetti, sarebbe stato stupido, da parte di Michele non esprimere il proprio giudizio positivo verso un gioco che pubblica e di cui, immagino, sia fortemente infatuato; del resto non sono del tutto certo che la questione rispetto allo sbilanciare il voto sia un argomentazione del tutto sbagliata.
Però, sulla tana non vi è alcun cenno in merito ad un divieto degli autori di votare i loro giochi, quindi, di fatto, Michele non ha infranto alcuna regola.
Il problema è che il clima della sezione GDR sulla tana ricorda molto il clima di GDRItalia di qualche anno fa - non so come sia ora visto che non ci posto più -, il fazionamento rende impossibile qualsiasi tipo di discussione, poiché tizio, caio o sempronio mandano in vacca discussioni con tecniche ninja ben collaudate. Non sto dicendo che la colpa è di Mattia o di nakedape, attenzione a questo clima ho contribuito probabilmente anche io - anche se sarei curioso di vedere di preciso dove - sto prendendo atto di una situazione; sto dicendo che in un clima del genere ci si attacca a tutto, non perché abbia realmente senso farlo, ma per fare marameo al prossimo estrapolando idiozie come non permettere link esterni: capisco se fossero pubblicitari, ma quando son di servizio significa meramente mandare a quel paese l'ipertestualità... mica robetta per un medium che l'ha come base... più o meno - scusate la volgarità - "è come avere un culo senza il buco".

Dove finisce la polemica
Qui su gente che gioca e in altri forum, non c'è alcun tipo di problema. Pensare che Michel, Claudia, Domon ecc ecc non possano postare un AP di una partita o non possano discutere dando anche voti rispetto ai giochi che pubblicano è mera follia.
La domanda è: data la pressa, dobbiamo seriamente discuterne oltre?
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-09-06 13:58:11
La domanda è: perché continuate tutti a dire che siete d'accordo con me quando il mio era più che altro un invito a SCRIVERE PIU' ACTUAL PLAY e un messaggio agli editori esterni per dire che LE LORO ESPERIENZE SONO LE BENVENUTE?

^^
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Antonio Caciolli - 2010-09-06 14:02:49
io voglio che chi pubblica traduce scrive o mette le mani nella scrittura produzione edizione pubblicazione di un gioco dica la sua recensisca o altro su quel gioco

buona norma sarebbe sapere che egli/ella è legato in qualche modo a quel gioco per evitare ambiguità di sorta, ma si deve sapere l'opinione su quel gioco da parte di tutti soprattutto perché il mondo è piccolo nel campo dei gdr e se togliamo anche persone legate commercialmente ai giochi stessi rimane poco altro e soprattutto perché queste persone sono in qualche modo quelle che conoscono meglio il gioco (qui parlo soprattutto di Coyote Janus e Narrattiva)
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Iacopo Benigni - 2010-09-06 14:32:34
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]La domanda è: perché continuate tutti a dire che siete d'accordo con me quando il mio era più che altro un invito a SCRIVERE PIU' ACTUAL PLAY e un messaggio agli editori esterni per dire che LE LORO ESPERIENZE SONO LE BENVENUTE?[/p][p]^^[/p]


Continuamo a postare per portare avanti la tua campagna di sensibilizzazzione: mettiama sempre il tuo topic tra i primi facendo così, quando arriva un editore (o un autore? :) ) lo vede e magari ci pensa e forse lo fa ;)

PS: in realtà ho postato la prima volta perchè avevo letto "nonmiricordodove" che qualcuno diceva che far postare spot a persone apparentemente neutrali è molto meglio che postare direttamente come editore i propri AP o opinioni.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Suna - 2010-09-07 10:03:24
Ho letto un po' di post sparsi evitando i wall of text di Claudia e Moreno, ma anche se tecnicamente Rob ha ragione riguardo alle autopubblicazioni, ritengo la sua precisazione irrilevante (non volermene, Rob) nell'economia dell'argomento.
Non capisco cosa ci sia di male negli editori che, entusiasti dei giochi che pubblicano, li propongono e ne parlano attivamente. Voglio dire, non stiamo parlando di una ditta che produce merendine e le deve pubblicizzare a tutti i costi, per cui starà sempre lì a parlarti di quanto buone e quanto sane sono ma senza un vero e proprio coinvolgimento emotivo.
Anche se l'intento di Narrattiva è di guadagnarci sui giochi che pubblicano (sai com'è, capita che gli editori abbiano questo obiettivo), direi che sono i primi ad essere direttamente coinvolti nella fruizione di quello che pubblicano. Ergo non sono solo produttori, ma produttori/utenti. E se parlano di un gioco in qualità di utenti, mi sembra il minimo che debbano ritenersi liberi di esprimersi.
C'è ancora una limitata libertà di parola in questo paese, e non mi vengano a parlare di conflitti di interesse (perché la questione di fondo, mi sembra di capire, è questa), che con le cifre che coinvolgono il gioco di ruolo mi farebbe ridere.
Ma siamo in Italia. Quindi ogni scusa per "rosicare" è buona.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Rafu - 2010-09-07 16:18:31
Io sono lieto di poter pensare che Michele abbia scelto di pubblicare CnV perché è un gioco che considera "da 10", invece che dargli "10" perché è lui a pubblicarlo -- e ho tutti gli elementi per pensarlo. Ma, sapete, c'è in giro un certo "brain damage" editoriale dovuto al fatto che per anni e anni il vero mestiere di un "editore di gdr" è stato rifilare stronzate a chi era tanto credulone da comprarle (con l'eccezione forse di quegli "editori" che erano dei fanboy ingenui quanto il proprio pubblico, e anche in quei casi penso che si siano sempre "scantati" in fretta oppure siano falliti altrettanto in fretta).
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2010-09-07 16:21:00
Mah, adesso dico la mia.
Obiettivamente divido il lato personale da quello ufficiale.
Per quel che mi riguarda sarebbe assurdo se qualcuno di noi delle case editrici stesse lavorando su un gioco che non lo esalta e non gli piace. Altresì sarebbe assurdo se sempre tra noi dovessimo trattenere la voglia che ci viene di spiegare agli altri perché il gioco ci appassiona. Con commenti, recensioni, pubblicazioni, voti. Michele ha messo 10 su Cani (fu uno dei casi scandalo sulla tana), bene, a mio parere è già tanto che non si è contenuto per crackare il sistema e mettere 11 da tanto che il gioco è bello, così bello che all'epoca convinse me, flavio, lui e altri che (dannazione!) si doveva partire da lì.
In occasione di kagematsu, secondo me lì l'errore è stato di lodare il gioco (è stato un altro caso della tana) senza esplicitare che sarebbe stato l'editore. Ma volete sapere cosa penso, lì l'errore è solo stato farsi trascinare dall'entusiasmo del voler raccontare il gioco e spiegarlo alle persone tanto da dimenticarsi il protocollo (che si voleva dare l'annuncio ufficiale più avanti). Un entusiasmo che ha contagiato anche me, che voglio davvero vedere una partita da tanto che mi ha incuriosito e di cui spero di avere i soldi per comprarlo a Lucca (me lo tieni da parte Michele?). E onestamente una cosa del genere, anche fosse un errore grave (per me no) è da scusare, ha parlato prima la passione e vista così è una cosa bella.
E se è giusto che parliamo noi, anche tutti gli altri dovrebbero parlare, quelli che frequentano qui o le case e trovano di divertirsi. E l'essere legati alle case o a gente che gioca non deve essere una colpa ma un vanto. non è da nascondere dietro a una indipendenza, ma da esplicitare perché ci crediamo.

A livello personale poi... io sono abbastanza introverso e mi trovo a disagio a autopromuovermi, non è un discorso di etica, ma di vergogna. Quando i miei slot di gioco al Flying Circus rischiavano di non partire per mancanza di giocatori, spesso mi si rimproverava che era perché io non facevo PR e me ne stavo all'angolo, se non trasmetto entusiasmo io, chi verrebbe a entusiasmarsi a giocare un mio gioco... Però ognuno ha i suoi difetti e col tempo non sono migliorato... Quindi avrò bisogno di qualcuno qui (o nell'enturage della casa a cui appartengo) per spingere i giochi Coyote...
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-09-08 17:30:22
Per quale motivo TUTTI i miei post sono stati spostati Off Topic?
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Michele Gelli - 2010-09-08 17:35:21
MOREDATOR POWER ON: Come dovrebbe comportarsi nei forum un editore? Questa domanda ha funestato il thread del povero triex, che in realtà ne aveva fatta tutt’altra. In tanti – fra cui io (che stavo per postare qui) – la avevano equivocata. Ma quando (come moderazione) ce ne siamo accorti, il thread era già un groviglio di risposte impossibile da splittare in maniera sensata. Quindi: in questo thread si parla dell’etica degli editori sui forum. (http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3214&page=1#Item_1), qui si postano AP di editori / autori.

PS: kana, lo split è stato fatto a notte fonda. se mi whisperi un link ai messaggi incriminati faccio un ulteriore controllo.
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-09-08 17:38:25
Faccio prima a riscrivere la parte IT.

mi sembra una perdita di tempo stare lì a vedere chi ha votato per se stesso e chi no.
Chissenefrega. Michele ha pensato che votare per Cani e AiPS fosse giusto, credo che debba rendere conto solo alla sua coscienza.
Io non l'ho fatto, scelta mia.

Ribadisco: parlarne per così tanto tempo e per così tanti post, andando anche a sviscerare frasi e cercare necessariamente dove sono le rispettive (presunte, in questo caso) stoccate è una perdita di tempo :)
Cani è un bel gioco? Sì.
AiPS è un bel gioco? Sì.
Solipsist è un bel gioco? Sì.

Ci stiamo davvero facendo problemi?
Vertigo ha espresso un parere su una frase di Korin.
Un altro utente (Nakedape) ha fatto notare che solo Michele vota i giochi che produce.

Bene.
La mia domanda è: e allora?
Titolo: Editori che parlano dei propri giochi
Inserito da: Mirko Pellicioni - 2010-09-08 19:44:39
Bè se mi chiedessero un'opinione su VdfE che ho scritto io chiaramente direi che FA SCHIFO!!!! :)

Ragazzi ma sono sciocchezze, un editore o un autore credono nel loro lavoro, di solito, per cui è insensato che non esprimano il loro giudizio o peggio che dicano che non sono contenti di quello che fanno (bè può succedere ma credo sia raro!)

Se Michele mi dice che CnV è bello ci credo, almeno per lui, se mi fido dei suoi giudizi mi farò tentare altrimenti no.

Inoltre se per caso Cani fosse una delusione vi rendete conto del feedback negativo che ne avrebbe la credibilità di Michele?

Certo che se su un forum si iscrive come pipino e di nascosto, senza identificarsi, esprime giudizi positivi allora sì che c'è malafede, ma se si presenta NO!