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Post - il mietitore

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1921
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]
Citazione
[p]e gioca con il qui già conosciuto mietitore anche se non è sotto la sua influenza più di tanto[/p]
[p]E che è, un Demone? Chiamo un Cane per l'esorcismo? Eddai, Fra, non esageriamo, su...[/p]


miseria per ora non ero ancora stato definito come un demone. Beh, dai, è un level up interessante. ^^

Comunque troverai il mio padawan piuttosto "libero" dal mio controllo. Avremo giocato solo due volte a NCAS, e considerato il disastro della prima volta (e sabato probabilmente si ritenta) non sarà un problema riportarlo sulle rotaie.

Probabilmente avrai me come osservatore per un po'. Pur sempre di corso di tratta...

1922
Citazione
[cite]Postato da: Korin Duval[/cite]
Citazione
[cite]Postato da: il mietitore[/cite][p]eh, però parlavamo di ambito sociale e carismatico.[/p]
[p]Ed il punto sta proprio lì... Perchè dovrebbe essere diverso? ^_^;[/p]


Citazione
[cite]Postato da: il mietitore[/cite][p]Perchè in un combattimento fisico non dipende dalla tua abilità nel parlare il saper vincere, ma dalle tue prestanze fisiche.
In un "combattimento sociale", chiamiamolo così, la cosa può dipendere dalle tue parole (che dovrai ben stare attento a far diventare quelle del tuo personaggio: con un intelligenza 2 su 10 sicuramente non faccio discorsi alla Socrate, ergo, mi comporto di conseguenza).[/p]

1923
eh, però parlavamo di ambito sociale e carismatico.

1924
Gioco Concreto / Sine Requie
« il: 2009-04-02 17:06:07 »
Citazione
[cite]Postato da: renatoram[/cite][p]Uh, veramente la tua descrizione e'esattamentequella di un master che va a naso in base all'estrazione di un elemento randomico (la carta dei tarocchi e' solo un numero tra 1 e 21 che identifica un disegno ed una riga su una tabella del manuale :) ). La tabella contiene solo indicazioni generiche, no? Interpretarle e applicarle alla situazione corrente e' comunque "andare a naso", IMO.[/p][p]Comunque la tua risposta e' chiarissima, grazie :)[/p]


in questo si.

I tarocchi, ad ogni modo, sono usati anche per altro, non solo per decidere gli svolgimenti di qualcosa.

Per dire, sono usati per determinare zona e ammontare del danno. Torre=1 danno di striscio alla testa. Diavolo=Massimo dei danni per ogni tipo di arma, tutti sul collo. Auch.

1925
Sarebbe molto difficile da giocare in ogni caso: sia che io debba giocarne il dialogo, oppure che tu lanci i dadi e debba poi giustificarne il successo giocandoti la cosa.

per dire, restando in tema di LMVcP e del suo sistema: tiro i vari dadi, vinco io contro il padrone.
Bene.
ora devo giocare la cosa.
ehm.. O__O

1926
Gioco Concreto / Sine Requie
« il: 2009-04-02 16:37:00 »
Citazione
[cite]Postato da: renatoram[/cite][p]Quindi gli Arcani Maggiori servono per sostituire le normali meccaniche (di classica task resolution con le skill, credo) con quello che e' di fatto "Master, decidi un po' tu che succede, ispirandoti a questo disegno X" quando esse siano troppo lunghe, farraginose, complesse o semplicemente noiose da usare.[/p][p]Hai praticamente descritto una delle motivazioni dell'applicazione della regola zero nel 99% dei giochi classici (e pure la procedura per farlo: nei giochi senza tarocchi il master deve farsi ispirare solo da un eventuale tiro di dado, ma non cambia nulla).[/p]


vero, ci assomiglia parecchio, ed è anzi praticamente la stessa cosa, con la differenza che è contemplata da manuale, mentre un master di solito negli altri giochi andava un po' a naso, ovvero, come dici tu, facendosi influenzare da un tiro di dado.

1927
Gioco Concreto / Sine Requie
« il: 2009-04-02 16:25:13 »
Citazione
[cite]Postato da: Nik[/cite]come giocatore E come personaggio, non solo non mi sono guadagnato questo risultato in alcun modo, senza ne sacrifici ne impegno, ma non l'ho neppure influenzato.


Il giocatore non l'ha influenzato, questo si, anche se poi spetta a lui giocarsi le conseguenze. Vorrei ricordare che, comunque, il master deve tenere conto di come sia il personaggio che ha davanti.
Ad esempio, il manuale fa un esempio che (vado a memoria) è più o meno il seguente: l'estrazione del tarocco La Morte causerebbe un insuccesso teoricamente mortale per il personaggio, a seconda ovviamente di quello che stava facendo: stà scappando da un gruppo di Ferox--> inciampa e ci resta secco. Stà scappando da un Simplex menomato e senza testa e con una sola gamba--> Inciampa, si fa male cadendo, e deve ritirare perchè nel frattempo il simplex si è avvicinato. Vi prego di sorvolare sull'esempio orribile: nessun cartomante avrebbe mai fatto tirare sul secondo caso, ma è giusto per dare un'idea.
Ora: se la stessa situazione e lo stesso tarocco capitano a due PG diversi, la cosa non sempre è uguale. Se sono un pittore e pesco il diavolo per vedere cosa succede se mi ritrovo ad un metro da un simplex, probabilmente ci resto secco. Ma se sono un cacciatore di morti con 13 anni sul groppone, armato fino ai denti, e con i nervi a fior di pelle, conscio che in un posto simile fare brutti incontri è una cosa possibile, magari perchè gli è già successo chissà quante volte, quel che mi succede è che lo vedo appena in tempo, mi è addosso, ma riesco a non farmi mordere il collo, e sono praticamente in mischia con lui (ma intanto non sono morto).

Dipende dunque anche dal PG, l'interpretazione che devo dare.

Ad ogni modo, vorrei rassicurare la gente che giustamente mi dice "in questi casi io come player ci metto poco e niente". Quella dei tarocchi è secondo me una soluzione da prendere in considerazione nei momenti in cui sia difficile gestire la cosa altrimenti (perchè magari sarebbe necessaria una barcata di tiri) oppure laddove sia necessaria una buona dose di fortuna. Fare un'intera partita usando solo AM, per quanto contemplato da manuale, credo sia una cosa un po' complessa. Ho fatto una One Shot una volta. Era funzionato, ma talvolta l'utilizzo degli arcani minori si rivelava decisamente più pratico.

Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite][p]Sostanzialmente, si tratta di cercare di farsi influenzare, nella narrazione della mia storia, più dalla carta che tengo in mano che non dal film che ho visto ieri sera o dai ricordi di innumerevoli film e telefilm e romanzi?[/p][p]Perchè l'esempio di Alex mi pare più influenzato da Romero che da una carta dei tarocchi.[/p]


Il secondo esempio della forza chiaramente non fatica a riportare alla mente un film di Romero ^^ ma è il tarocco che si presta ad interpretazioni molto B-Movie, con gli altri non dovrebbe essere previsto nulla di simile.

1928
Citazione
[cite]Postato da: Mauro[/cite] Ma, soprattutto, perché la vittoria a parole in combattimento dovrebbe far rosicare il giocatore, la vittoria a parole nel sociale no? Il livello di arbitrarietà è lo stesso.


Perchè in un combattimento fisico non dipende dalla tua abilità nel parlare il saper vincere, ma dalle tue prestanze fisiche.
In un "combattimento sociale", chiamiamolo così, la cosa può dipendere dalle tue parole (che dovrai ben stare attento a far diventare quelle del tuo personaggio: con un intelligenza 2 su 10 sicuramente non faccio discorsi alla Socrate, ergo, mi comporto di conseguenza).

1929
Gioco Concreto / Sine Requie
« il: 2009-04-02 13:19:41 »
A me SI, sembra un modo emozionante di giocare.

Trovo interessante vedere come il cartomante interpreta gli AM, e alla fine la può rigirare come vuole, ma la risoluzione è spesso univoca oppure a scelta tra diverse posizioni che sono tutte valide.

Pescando la forza, io l'avrei detta così. Se uno mi diceva che l'autista parcheggia la macchina, afferra il fucile a pompa, scende e fà esplodere la testa del ferox finendolo poi a colpi di machete, sarebbe stata una cosa un po' più B-Movie, ma regolisticamente corretta.

1930
Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]quindi in una situazione simile saresti abituato a crearti il Padrone a tuo piacimento, e gli altri giocatori si attaccano al tram... :-)


No: non sono necessariamente io a dover creare una storia.
Credo che qualcuno debba fare il GM, e gli altri debbano adattarsi alle sue creazioni. Se non sono io mi adeguo.

Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]Un combattimento non può far parte di una storia? La storia si ferma durante il combattimento?


In un gioco di ruolo cartaceo durante un combattimento o conflitto che dir si voglia la storia viene momentaneamente messa da parte o comunque CONSIDERATA A PARTE, durante il conflitto. io interpreto, ma intanto per combattere e calcolare i danni faccio riferimento ai numeri scritti su un foglio di carta. Se poi mentre si combatte la storia viene scritta bene, anzi, è normale. Ma sono i  numeri a prendere il comando.
In un d20 system tu giochi e interpreti finchè vuoi, ma non muori quando lo decidi tu, muori quando i punti ferita scendono a zero.

Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]Altra cosa: pensi sia necessario che in un gdr ci debba essere uno che decide e gli altri vanno a rimorchio, magari andando a rotazione nel ruolo di chi decide? (o no, se invece pensi, come tanti, che per fare il GM bisogna essere di una razza superiore). Non è più giusto avere ruoli più equilibrati?


In un GDR sono dell'idea che sia necessaria la presenza di un giocatore ben distinti (il GM) che "conduca" gli altri, che si muoveranno nel mondo plasmato dalla sua mente. Non lo vedo come un concetto di disparità: un GM secondo me serve, qualunque sia la sua posizione. E un GM da solo senza giocatori non gioca, ergo, alla fine, chiunque è utile nel gruppo, per quanto siano distinte le varie posizioni.
Il concetto di razza superiore mi sembra eccessivo per come la vedo io: solitamente chi masterizza credo che vada scelto tra coloro che ne hanno voglia, e che ne hanno le capacità e le conoscenze (un giocatore che non sà le regole, è rimediabile.. un GM che non sà le regole no).
Tra coloro che hanno la possibilità effettiva di masterizzare perchè ne hanno le capacità, si decide oppure si va a rotazione.

Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]E un combattimento di volontà non è un combattimento?


Fondamentalmente credo di no. Mentre la cosa qui è gestibile a parole, un combattimento fisico non si può gestire senza dadi (anche perchè c'è il giocatore che poi rosica finchè non vince: a parole sarebbe possibile far vincere il contadino contro lancillotto. I dadi darebbero una minima possibilità, probabilmente inattuabile, che se però si verificasse finirebbe per essere acettata di comune accordo perchè per lo meno è stata una decisione meno arbitraria).

Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]Sono le spiegazioni che non stanno in piedi!


Questo gioco usa i dadi.
Io, per gestire un gioco simile, non userei i dadi.
Questo regolamento non mi piace.
Per la proprietà transitiva non mi piace il gioco.

1931
Gioco Concreto / Proporre un gioco ad un ammazzatore!!!
« il: 2009-04-02 12:39:11 »
quoto, anche io da alcuni giorni sto cercando un gioco iperviolento inteso come gore allo stato puro.

1932
Gioco Concreto / Sine Requie
« il: 2009-04-02 12:26:38 »
Sia io che l'autista avevamo da fare qualcosa di rischioso e si voleva risolvere la situazione a forza di Arcani Maggiori.

Ognuno, dunque, pesca la sua, e in base al significato dell'Arcano il Cartomante interpreta la situazione.

Ho fatto due esempi, prima che io pescavo il carro e lui la torre, poi che io pescavo l'eremita e lui la forza.

Riprendendo il secondo dei due esempi:

L'eremita: Questa carta porta ad un insuccesso che ha effetto durevole sul Personaggio, tanto che quest'ultimo sarà insicuro quando si troverà in una situazione simile. (inciampo, il ferox mi è addosso, e mi fa quattro danni che probabilmente segneranno la memoria del personaggio: i ferox sono rari, ma se ne incontrerà uno avrà sicuramente ancora paura di risentire gli effetti di quei morsi su di se).

La forza: L'azione verrà portata a buon fine grazie ad un impeto di risolutezza e coraggio. (Dunque l'autista mi vede in difficoltà, e investe il ferox mettendolo fuori combattimento).

1933
Riguardo al crearsi la storia assieme, è già una cosa che trovo scomoda.
Non è che non mi piace creare storie come qualcuno ha sospettato, anzi, ma trovo che se io ho un'idea, questa finisca per essere diluita con le altre. Mi spiego meglio.
Io vorrei fare un padrone così. ognuno dice come vorrebbe il suo padrone, e interviene facendo proposte. Alla fine viene un padrone che è "la media" delle varie proposte fatte. Alcune idee sono state scartate, altre sono state prese.
Quello che non mi va giù, è che è un'idea "imperfetta": io ho proposto il padrone con certe fattezze e caratterizzazioni perchè volevo far risaltare qualcosa. Gli altri idem. Magari vengono tenute le fattezze proposte da me e le caratterizzazioni di altri. Il risultato è.. ehm, si ok, fisicamente è così, ma non è quello che volevo far trasparire.
Se io propongo il padrone in un certo modo, è perchè il padrone ben fatto dal mio punto di vista sarebbe stato fatto così, stessa cosa per gli altri. Se viene cambiato bene: nulla vieta che possa venire meglio, ma nulla vieta anche che possa venire peggio.
E alla fine, ci si deve accontentare: non alzo la mano e non dico cosa secondo me sarebbe ancora da cambiare, altrimenti mi segano le gambe perchè fermo il gruppo per mezz'ora e il tempo già non è tanto.

Riguardo ai dadi: c'è gioco e gioco. In un combattimento di D&D quello che dico è che "hanno senso, ma sono gestiti male dal regolamento del d20". Se devo fare un combattimento, devo per forza di cose ricorrere ad un qualche sistema di dadi, ovvio.

Ma laddove ci sia da narrare una storia, e non un combattimento, la cosa la trovo diversa: i dadi restano sempre, secondo me, una limitazione che, vorrei intendere, può e sicuramente è, un punto di vista totalmente soggettivo.

Posso odiare un padrone lo stesso, interpretando il mio PG di conseguenza, quando ritengo che non sia ancora maturo.

Riguardo al funzionare, questo non intendo toglierglielo di certo, fintanto che sono il solo ad avere una visione come la mia.

Quel che sto dicendo è che IO questo sistema LO TROVO SCOMODO, e non intendo cambiare punto di vista, sopratutto alla luce del fatto, ora, che avevo ben compreso che cosa simboleggiavano quei dadi.

Non finirebbe qua, veramente.

Ci sarebbe anche il fatto che non vedo minimamente l'effettivo senso dei "più che umano" e "meno che umano".

1934
Trovo francamente che sarebbe una forzatura davvero esagerata, e anche se potrei dire che và a tirare fuori un qualche liquido che mi danna e mi obbliga all'eterno servizio sotto di lui, fintanto che la mia forza di volontà non sia sufficiente a piantarli un cadelabro dove penso io mentre sta dormendo, sarebbe personalmente davvero troppo. Sarebbe ridicolo laddove non fosse solo palesemente montato, e personalmente penso che non sia assolutamente interessante scervellarsi per tirare fuori le cose più assurde per giustificare atti ingiustificabili.

Sapete forse perchè non lo capirò mai?

Può darsi che non capisca la natura umana. Sono di fatto un alieno, e non riesco a capire cosa possa vincolare una persona ad un'altra persona verso il quale potrebbe provare solo odio. Ho visto film e non li ho capiti non riuscendo a cogliere questa finezza. Che cosa impone a Quasimodo di seguire le direttive di Frollo?

Ragazzi, ho come l'impressione che qui mi si debba far piacere il gioco a tutti i costi.

Come per AIPS, immagino che ci rigiocherò. Immagino che proverò un PG più adatto, per vedere se cambia qualcosa. Magari proverò anche a fare il padrone, se mi viene bene la parte.

Ezio dà la colpa al PG, io dò la colpa ad un sistema che personalmente trovo inutilizzabile, e al fatto che non trovo assolutamente divertente stare lì a cercare di trovare ragioni anche assurde per le quali un personaggio debba essere sotto il volere di un'altro.

È altro che io cerco da un gioco, e LMVcP non me lo dà, ma non solo, LMVcP mi dà qualcosa che io proprio non voglio: comportamenti incomprensibili della natura umana.

Ergo, in casi simili io sono solito guardare e passare oltre, citando Dante.

1935
Citazione
[cite]Postato da: Mauro[/cite]


Per l'appunto, il tiro rappresenta la volontà e il coraggio. Ma a uno possono sempre venire tiri insensati, e la natura umana non è riconducibile a dei tiri...

vedi ieri: ezio tira tre dadi, io ne tiro sette. Lui fà una barcata di 3 e 2, io quattro 4, due 1 e un 2. La situazione era: prendi il carro con cui sei arrivato qui (RUBATO, dunque già era un rischio, e per di più era rubato ad un mio LEGAME, per quanto fosse a zero), irrompi nel municipio (sapessi, non ci penso due volte eh, no...), RUBA UN TAVOLO CHE È L'EMBLEMA DEL PAESE (e non sarà protetto e controllato, il municipio, eh).

ora: c'era qualsiasi possibilità nella vita reale che un ordine simile venisse eseguito? Solo un fanatico l'avrebbe fatto, ma il mio PG era solo pazzo perchè faceva calcoli assurdi, non era idiota abbastanza da accettare l'ordine.

però no: tiro fallito, vado a ramare il tavolo.

Non credere che nei tradizionali la pensi diversamente eh, assolutamente.. un guerriero di livello epico può fare un fallimento critico se cerca di colpire un coboldo.. e viceversa il coboldo con una sana dose di fortuna può fare un critico straconfermato e lì sono cavoli amari.

riguardo al secondo punto: nulla vieta poi ad un master di lavorare sulla sua storia e creare comunque qualcosa di bello. Ovviamente la cosa è più approfondibile, ma questo non toglie che se qualcuno del gruppo non gradisce qualcosa nell'avventura se ne parla e si vede di prendere delle decisioni. Se credeva che il boss finale morto fosse figo, spero che per lo meno me lo sappia motivare.

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