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Segnalazioni e News / Re:Gioco dell'anno
« il: 2013-10-22 14:12:14 »
In questa mia risposta cercherò di essere costruttivo e di darti le idee che mi sarei aspettato di vedere con questi Premi, perché le potenzialità c'erano tutte (e qui il passato purtroppo è d'uopo), ma non sono state sfruttate minimamente secondo me, da profano.
Secondo me tutti possiamo dare una mano a costruirla, ma rendendoci conto prima di tutto come sia cambiato il mercato nel corso degli anni, la realtà ludica e il pubblico come è evoluto.
I consumatori sono sì responsabili, ma anche inascoltati di fatto in questo processo.
Non è miope se ci pensi. Ma va proprio nella direzione di anche organizzare la giuria in modo da non dare, per esempio, una copia per ogni giurato, ma meno e quindi non precludere l'eventuale iscrizione agli editori piccoli che comunque la loro fetta di visibilità la vorrebbero, soprattutto se hanno investito e credono in un certo prodotto.
Qui sento tutta la mancanza di trasparenza nell'attribuzione dei "punteggi" ai vari parametri di giudizio.
Cosa è professionalità? Cosa è vera e propria produzione editoriale?
Rogue Trader gli hanno cambiato il testo e basta. Il layout era già Fantasy Flight. Bacchanalia (e mi spiace citare solo lui, perché non voglio sembrare di parte) non lo si trova altrove se non con Narrattiva. Stesso dicasi per Shahida, uscito prima in italiano.
Devi scusarmi, ma non riesco a capire la frase. Non è un atto di trolling nei tuoi confronti, ma non riesco proprio a capirla.
Secondo me lo stimolo a partecipare viene quando alla 1a occasione, quella di quest'anno, si vede effettivamente il cambiamento. Ad ora l'unico cambiamento vero è stato quello di mettere per iscritto il regolamento e i metri di giudizio.
Nel resto, non trovo differenze dall'anno scorso, a parte il sapere prima chi ha vinto e non il penultimo giorno di fiera.
Motivazione dette a voce nella premiazione? Perché? Con i giudizi normati così non ha senso.
Posso darti delle mie proposte da utente di Lucca?
- peso ai metri di giudizio, esplicitati in premiazione
- divisione più netta tra gdr e gdt, con anche regolamenti di giudizio diversi
- auspico, ma è difficile forse, che anche i gdt "pesanti" e non "introduttivi" possano avere una categoria loro, altrimenti è un brutto schiaffo ad una fetta importante di mercato e utenza
Sono solo alcune idee che mi piacerebbe vedere per avere qualcosa di veramente diverso.
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Lo spiel e' il modello, se la tradizione non e' salda occorre aituare a costruirla. Io ho partecipato a 1 edizione del BoS e ora una del GdA proprio nell'ottica di impostarlo, se il mercato non è maturo e' responsabilità di tutti, dagli operatori ai consumatori.
Secondo me tutti possiamo dare una mano a costruirla, ma rendendoci conto prima di tutto come sia cambiato il mercato nel corso degli anni, la realtà ludica e il pubblico come è evoluto.
I consumatori sono sì responsabili, ma anche inascoltati di fatto in questo processo.
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Se la giuria deve essere tecnicamente praparata e il giudizio ponderato la disponibilità del materiale e' essenziale. Trovo miope la polemica sulle copie ai giurati e poi appellarsi ad una incapacità del premio di smuovere commercialmente il mercato o etichette riduttive sul ruolo degli editori. O siamo all'improvvisazione (primo BoS e condizioni del mercato) o impostiamo una direzione professionale (anche a discapito di chi ritiene che 9 copie per l'unica manifestazione di mercato del settore siano troppe).
Non è miope se ci pensi. Ma va proprio nella direzione di anche organizzare la giuria in modo da non dare, per esempio, una copia per ogni giurato, ma meno e quindi non precludere l'eventuale iscrizione agli editori piccoli che comunque la loro fetta di visibilità la vorrebbero, soprattutto se hanno investito e credono in un certo prodotto.
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Il discorso sugli indipendenti per me era riferito al prodotto. Se l'autore fa il grafico, l'illustratore, l'editore, il correttore di bozze, il tipografo, il distributore, etc. per me e' un indipendente, e molti prodotti del settore narrativi risentono della mancanza di un professionista nella composizione del materiale. In qualche caso siamo anche stati fortunati nella localizzazione, che ha dato valore aggiunto all'edizione originale, proprio per un contributo di esperienza, ma non e' paragonabile ad una vera e propria produzione editoriale.
Qui sento tutta la mancanza di trasparenza nell'attribuzione dei "punteggi" ai vari parametri di giudizio.
Cosa è professionalità? Cosa è vera e propria produzione editoriale?
Rogue Trader gli hanno cambiato il testo e basta. Il layout era già Fantasy Flight. Bacchanalia (e mi spiace citare solo lui, perché non voglio sembrare di parte) non lo si trova altrove se non con Narrattiva. Stesso dicasi per Shahida, uscito prima in italiano.
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Con Commerciabile non intendo solo vendibile o venduto, ma una serie di valori riconosciuti dal mercato, in primis i negozianti che devono esporlo.
Devi scusarmi, ma non riesco a capire la frase. Non è un atto di trolling nei tuoi confronti, ma non riesco proprio a capirla.
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Sull'incongruenza tra premio gdt e gdr (tra l'altro l'obiezione mi sembra in contraddizione con quanto chiesto in altri punti, ovvero che i due premi siano indipendenti), mi sembra di aver esposto le ragioni e le peculiarità a sufficienza. Nel gdt l'aspetto introduttivo e' emerso più chiaramente di altri anche perchè nelle altre voci non c'era lo stesso divario emerso nei gdr. Questi aspetti sono cmq stati segnalati agli organizzatori, e insieme alle indicazioni degli editori (ad esempio leggo in altro topic slow down di Michele una delle posizioni possibli e lo stimolo a chi non ha partecipato a definire insieme il premio), contribuiranno sicuramente a migliorarlo, quindi sinceramente non è una occasione perduta, anzi va proprio nella direzione auspicata, non credi ?
Secondo me lo stimolo a partecipare viene quando alla 1a occasione, quella di quest'anno, si vede effettivamente il cambiamento. Ad ora l'unico cambiamento vero è stato quello di mettere per iscritto il regolamento e i metri di giudizio.
Nel resto, non trovo differenze dall'anno scorso, a parte il sapere prima chi ha vinto e non il penultimo giorno di fiera.
Motivazione dette a voce nella premiazione? Perché? Con i giudizi normati così non ha senso.
Posso darti delle mie proposte da utente di Lucca?
- peso ai metri di giudizio, esplicitati in premiazione
- divisione più netta tra gdr e gdt, con anche regolamenti di giudizio diversi
- auspico, ma è difficile forse, che anche i gdt "pesanti" e non "introduttivi" possano avere una categoria loro, altrimenti è un brutto schiaffo ad una fetta importante di mercato e utenza
Sono solo alcune idee che mi piacerebbe vedere per avere qualcosa di veramente diverso.