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Topics - Mauro Bar

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Gioco Concreto / I MUST PLAY: un AP di THE POOL
« il: 2016-03-05 22:17:02 »
AP - The Pool - 1^ sessione

La nostra prima sessione a The Pool è andata molto bene.
Prima di esaminare la sessione devo dire che secondo me è filata liscia perché The pool ti lascia libero di controllare la Fiction e se al tavolo ci sono giocatori con voglia di mettere mano alla storia questa lievita e si gonfia.
Tra l’ altro è stato un piacere giocare per la prima volta con Luca “Cecco” Cecchinelli e Simona, che hanno sempre colto l’ occasione loro offerta di creare, inventare e modificare la storia vissuta da nostri personaggi
Inoltre devo fare i complimenti al nostro GM Luca Bonisoli: ho già giocato con Luca a Microfiction (un gioco che adoro e di cui lui stesso ne è l’ autore) e ho potuto apprezzarne le qualità di giocatore, sopratutto la calma che porta al tavolo.
E questa volta, avendo giocato con lui ad un altro gioco, ho notato che cerca sempre di riempire il pentolone della Fiction, cercando sempre di utilizzare le informazioni fornite dai giocatori nell’ interpretazione dei loro personaggi per nutrirla e farla ingrassare (e poi esplodere in scene sempre dinamiche).
Insomma Luca mette sempre “ciccia al fuoco” e sicuramente chi lo ha giocato prima di me, sa  quanto questo possa rendere bene in The Pool.
Ma veniamo alla sessione.

Avevamo già deciso di scegliere un’ ambientazione sci-fi prima di iniziare, in particolare decidiamo che la nostra avventura si svolge in un pianeta lontano non ancora terraformato, RC-7268.

Io interpreto un ex militare della Federazione Intergalattica che si unisce ai ribelli e viene per questo congedato con disonore e da allora ricercato dalla stessa Federazione.
Luca “Cecco” Cecchinelli sceglie di interpretare Doc, che ha perso a causa di misteriose sparizioni il contingente con cui è sbarcato su RC-7268.
E qui sarebbero finiti i pg se con nostro grande piacere non si fosse inaspettatamente unita Simona che su richiesta di Luca si è unita a noi senza aver mai giocato.
Su invito del nostro GM, Simona capisce immediatamente come creare un personaggio e come assegnargli un background e dei tratti.
Altrettanto semplice per lei sarà capire le regole del gioco e se inizialmente facciamo i complimenti a Simona anche questo dimostra come The Pool poggi su regole semplici e facilmente comprensibili.
Simona crea in poco tempo Ronda una principessa in incognito che indaga sulla morte del padre, al seguito della quale diviene ottiene il comando del proprio pianeta e della flotta interstellare.

Ora veniamo ai Tratti, l’ elemento più importante del gioco e che permetteranno di tentare ai giocatori di prendere il controllo della narrazione (perchè The Pool nasce come “sistema di gioco di ruolo orientato alla collaborazione narrativa fra giocatori e Game Master”).
Nel regolamento si raccomanda ai giocatori soltanto di prestare attenzione che i Tratti non contraddicano o espandano la Storia (scritta in massimo 50 parole) e che siano descritti con precisione, che non siano vaghi, in modo da evitare equivoci durante il loro utilizzo.
Ma per il resto lascia estrema libertà: un Tratto può essere qualsiasi cosa che contraddistingue il personaggio e può avere o no un bonus (i giocatori partono con un pool di 15 dadi, se si assegna un bonus ad un tratto questo costerà in dadi il valore del bonus moltiplicato per se stesso, dunque un bonuss di +1 costerà 1 dado, un bonus di +2 costerà 4 dadi e così via).
Io avevo già scelto i miei ma assieme a Luca li riscrivo più precisamente ed è qui che Luca butta ciccia al fuoco.
Invece del mio “è abile nell’ uso delle armi laser” Luca suggerisce un “è il miglior cecchino della Federazione Intergalattica degli ultimi 50 anni” e gli assegno un bel +2.
Bello, semplice, asciutto senza pericolo di essere frainteso e conferma la storia di ex militare di Kruger (ah… a proposito il mio personaggio si chiama Kruger).
Gli altri tratti sono “è un pilota di veicoli intergalattici” a cui assegno un +1, Conosce linguaggi alieni” +1 e “Ribelle ricercato dalla Federazione Intergalattica” a cui non assegno alcun punteggio (anche se poi scoprirò che tutti i Tratti possono essere utili e dunque avrei potuto scegliere di assegnargli almeno un Bonus di +1) per partire con una riserva di 6 dadi, che pensavo fossero un buon numero e così è stato.
Perché quando si affronta un conflitto in he Pool, si possono aggiungere un numero di dadi pari al bonus del Tratto (se utilizzabile) il GM può aggiungere da 1 a 3 dadi e si possono “scommettere” tutti i dadi rimanenti nel proprio pool dopo l’ assegnazione dei bonus ai Tratti.
Spesso abbiamo affrontato conflitti tirando 7-8-anche 9 dadi e le probabilità di ottenere un successo sono alte (dall 80 all 87%).
Gli altri, sempre con la collaborazione di Luca creano i loro tratti ma Cecco è un giocatore esperto e sceglie dei Tratti in modo abbastanza semplice, sempre collaborando con tutti al tavolo, ma mentre “Quelle strane voci che si agitano nella mia mente +1”, “Le mie creature si muovono nelle ombre +2” e “Conoscenze proibite dal Consiglio di Tartan +2” il Tratto a mio parere poco chiaro “Ognuna delle vite che ho salvato ha pagato il suo prezzo +1” non è stato mai utilizzato.
Credo che non sia un caso: il Tratto più vago non è stato mai usato, sicuramente perché non è stato facile per Cecco sfruttarlo.
Questa è un’ altra conferma, a mio parere, di quanto i Tratti debbano essere meno vaghi possibile.
Gli altri Tratti sono stati usati più e più volte da Cecco che poche volte ha affrontato un Conflitto senza l’ ausilio di dadi forniti dai Tratti,
E veniamo a Simona.
Anche qui, nonostante fosse la sua prima partita (e se non sbaglio non ha mai giocato di ruolo, ma glielo chiederò non ne sono sicuro) e sempre con la collaborazione del GM Simona butta giù Tratti precisi e che confermano i dati forniti nella Storia, nel Background del suo Personaggio: “Ho il potere di leggere nella mente+2”, “E’ la più coraggiosa della sua flotta +1”; “E’ la prima donna che ha regnato nel suo Pianeta+1”.
Anche qui il Tratto meno chiaro “Conosce un’ oscuro segreto sulla morte del padre +1” non solo non verrà mai utilizzato ma alla fine di una scena c’è rimasto il dubbio che Ronda abbia “perso” il Tratto.
Dopo un suo successo in una Prova di “leggere nella mente” (un Tratto di Ronda) di Kruger (il mio pg) Simona decide di prendere un dado lasciando la descrizione del suo successo al GM che introduce nella mente di Kruger la visione dell’ assassinio dell’ imperatore, il padre di Ronda.
Ora non è più un’ oscuro segreto e il tratto viene perso?
Ora a mente fredda penso che magari il segreto della morte dell’ imperatore potrebbe essere un’ altro.
Comunque ce ne siamo curati poco e abbiamo continuato.

Ora tornando alla Creazione dei personaggi: abbiamo impiegato tra i 20 e i 30 minuti per comprendere il gioco, creare la Storia dei nostri personaggi e assegnare loro dei Tratti.
Veloce e facile questo The Pool!!!

Durante il resto della sessione la Fiction è filata veloce e liscia.
Siamo partiti in una delle capsule artificiali presenti sul pianeta, dove si trovavano le cisterne dell’ acqua che rifornivano i suoi abitanti del prezioso liquido vitale-
Un’ allarme aveva chiuso gli accessi ed eravamo imprigionati all’ interno.
Il Gm ha cominciato a fare domande per “introdurre” i nostri personagi in partita e da una di queste veniamo a sapere che è il mio personaggio ad aver fatto scattare l’ allarme battereologico che ha isolato e chiuso le condutture dell’ acqua.
Acchiappo al volo l’ onvito del buon Luca e decido che Krueger ha infettato l’ acqua di un virus non mortale ma in grado di indebolire e creare un diversivo per un invasione dei Ribelli ai danni della Federazione.
Nella Storia di Doc, Cecco lascia sconosciute le intenzioni di rimanere sul pianeta del suo personaggio con una domanda: “Cosa o chi lo trattiene lì?”.
Scopriamo essere la sostanza rimasta nella provetta, il cui contenuto Kruger ha versato nella cisterna.

L’ unico altro dubbio rimane un Conflitto risolto da Ronda/Simona con un successo, in cuSimona decide di usare il MoV (quando si vince un conflitto si può scegliere se aggiungere un dado alla propria riserva o recitare il Mov o Monologo della Vittoria, il momento in cui per pochi istanti il Giocatore che ha vinto il conflitto può prendere in mano la Narrazione e descrivere ciò che succede in seguito all’ Azione del proprio personaggio) ma descrive un fallimento.
Io credevo che Simona fosse obbligata a descrivere un Successo.
Ma come abbiamo poi visto con Luca, il regolamento non obbliga nessuno a descrivere un Successo (cito: “in un Monologo della Vittoria prendi il controllo del gioco per alcuni istanti: potrai dunque descrivere le azioni del to personaggio e di quelli presenti narrandone l’ esito”.
Ed io ne sono felice!
Il gioco ti da grande libertà nel partecipare alla “costruzione” della Fiction.

In partita Cecco è stato spesso costretto a scegliere di aggiungere un dado alla sua riserva invece di sfruttare il MoV.
Alcuni tiri particolarmente sfortunati (per ottenere un successo bisogna ottenere almeno un 1 e se si perde il conflitto si perdono tutti i Dadi scommessi (non quelli dati dai Tratti nè ovviamente quelli dati dal GM) lo avevano lasciato senza o con pochi dadi nella riserva.
Io invece, aiutato dalla sorte e sfruttando sempre quell’ 80% circa ho potuto usare sempre i MoV.
E i MoV sono la vera vittoria di un Conflitto, sono la possibilità di descrivere esattamente ciò che volevi (ma le conseguenze del successo non devono danneggiare in alcun modo gli altri personaggi).

Inoltre a fine sessione ho potuto sfruttare i miei 6 dadi rimasti invariati nel mio pool aumentando dei Tratti e aggiungendone altri giustificandoli con quanto accaduto in sessione (ho aggiunto “Sa usare armi battereologiche+1” e “Sa eludere sistemi di sicurezza in un modo o nell’ altro +2” visto che in un MoV ho descritto come Kruger dopo aver tentato di riaprire le porte chiuse in seguito all’ allarme battereologico avesse sparato proprio nel punto giusto danneggiandole e aprendole).

Che dire?
Bella sessione anche grazie ai giocatori al “tavolo” (eravamo in Hangout).
Ma The Pool nella sua estrema semplicità mi da l’ idea di una tovaglia elastica poggiata sul tavolo che giocatori e Gm possono tirare quanto vogliono.
La tovaglia è la Fiction e più la tiri più si allunga rimanendo sempre a coprire il tavolo.
Bella goduria deve essere stata per l’ autore offrire in 4 pagine quello che i giochi offrivano al tempo in manualoni biblici di 400 pagine!

E si.
Era da The Pool che dovevamo iniziare per capire la Rivoluzione del gdr Indi.

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