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Chiacchieriamo => Board Games, Card Games & Videogames => Topic aperto da: Suna - 2011-07-01 11:24:54

Titolo: Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-01 11:24:54
Segnalo il seguente articolo sui giochi strategici astratti, scritto da J. Mark Thompson:
http://www.pergioco.net/Giochi/Abstrakta/Articoli/Thompson.htm

Un elogio del genere, ma soprattutto una spiegazione del senso di questo tipo di giochi e una interessante analisi sulle qualità che un gioco strategico astratto deve possedere.
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-07-01 16:15:00
Io direi di suggerire all'autore questa feature fondamentale:
Creare giochi astratti con segnalini, pedine e props di una forma differente da quella del confetto.
Altrimenti i tuoi amici potrebbero passare di lì e, pensando di farti uno scherzone, ingoiarne una manciata.
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-01 16:39:29
Eh?
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-07-01 16:50:16
Partita di Go, ModCon di non so che anno.
Passa Fedemisi urlando "confettiiiiii" e una manciata di pedine di Go scompaiono nel suo gargarozzo.


Non mi stancherò mai di raccontare questo aneddoto :D
E' troppo spassoso! :D
haha, rido un sacco :D:D
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-07-01 17:33:27
Partita di Go, ModCon di non so che anno.
Passa Fedemisi urlando "confettiiiiii" e una manciata di pedine di Go scompaiono nel suo gargarozzo.

Il Fedemisi ingurgita confetti INTERI?  Senza tenerli in bocca?

Scandaloso. Si merita le pedine del go.

Citazione
Non mi stancherò mai di raccontare questo aneddoto :D
E' troppo spassoso! :D
haha, rido un sacco :D :D

Lui come l'ha presa al momento?  8)
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2011-07-01 18:35:20

[ OT ]
Si dice che si sia oggettivamente accorto che non fossero confetti, ma che abbia fatto finta di niente e abbia ingoiato, dissimulando :D


Io ho solo visto l'azione di fuori, e rido ancora adesso... saranno passati... 6 anni :D:D


[ /OT ]
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2011-07-02 00:25:39
Io ero lì... Se non sbaglio era una pedina bianca del go di Simone.
Gli erano cadute, per non ricordo quale motivo, e fedemisi ne prese una al volo (se non sbaglio dicendo caramella e non confetto), effettivamente si accorse che non era una caramella mentre gli stava scivolando per il gargarozzo...

Che risate...
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-04 00:09:59
Ragazzi, siete tutti OT. Per favore.
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Manfredi Arca - 2011-07-07 08:55:01
Segnalo il seguente articolo sui giochi strategici astratti, scritto da J. Mark Thompson:
http://www.pergioco.net/Giochi/Abstrakta/Articoli/Thompson.htm

Un elogio del genere, ma soprattutto una spiegazione del senso di questo tipo di giochi e una interessante analisi sulle qualità che un gioco strategico astratto deve possedere.

Che articolo.
Bella l'introduzione e interessanti le qualità. Che però ritengo gli scacchi essere un'eccezione ed averne in buona parte tutte e 4.
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-07 09:43:16
Beh, no, dai, non penso siano solo gli scacchi ad avere tutte e quattro le qualità di chiarezza, drammaticità, risolutezza e profondità in buona misura. Io trovo che ci siano giochi che ne hanno anche di più. Sono di parte, ma penso ad uno Dvonn, o a Tzaar (giochi della serie Gipf ideati da Kris Burm), dove una mossa può letteralmente capovolgere le sorti della partita, giochi che si impiega meno di cento secondi a spiegare (cronometrato), ma che hanno una profondità tattica impressionante.

Penso che anche Hive abbia queste qualità in buona misura. E' un gioco meno elegante di quelli del progetto GIPF, ma molto valido.

I giochi che trovo peccare pesantemente di profondità sono quelli che ho visto tra le pubblicazioni di Jactalea come Splits, che inizialmente mi coinvolgeva, ma che dopo cinque partite annoia. Dalle video interviste che ho seguito su youtube, gli altri giochi sembravano pure peggio........
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Manfredi Arca - 2011-07-07 10:45:51
Col punto di vista dell'articolo da te citato se con una mossa si può letteralmente capovolgere le sorti della partita non credo che il gioco abbia molta "risolutezza".
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-07 10:58:11
Infatti le quattro caratteristiche sono a due a due antitetiche e il trucco è bilanciarle.
Un gioco tutto sbilanciato verso la risolutezza non sarà drammatico e viceversa.
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Manfredi Arca - 2011-07-07 11:04:52
Also, proprio per la loro antiteticità, con la mia precedente affermazione intendevo dire che:

il gioco degli scacchi è un'eccezione in cui le quattro qualità coesistono in buona misura anche se sono antitetiche.

Spero si capisca (sono a lav.)
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Niccolò - 2011-07-07 11:35:24
io purtroppo trovo estremamente noiosi i giochi "a stato fisso" e contemporaneamente senza informazioni segrete o scelte a doppio cieco, tranne nella fase iniziale di scoperta, perchè si basano preponderantemente sulla capacità e profondità di lettura dello stato di gioco e molto poco sulla lettura dell'avversario e del suo stile. (scacchi compresi). per cui i miei personali consigli su come fare un gioco astratto si concentrerebbero moltissimo su come evitare di fare un gioco dove chi ha semplicemente più potenza da calcolo vince, e di trovare modi di infilare nell'equazione l'intuizione, che è più immediatamente divertente e appagante da usare.

(OVVIAMENTE cfr. chess 2.0 di David Sirlin)
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-07 11:55:00
E qui non concordo affatto con Niccolò Maria, ma è meramente una questione di gusti.
Non so cosa intenda per intuizione, ma mi verrebbe da pensare che in giochi strategici l'intuizione consista in un calcolo veloce e approssimativo, "a naso".
Io trovo piacevole passare del tempo a calcolare mosse, lo trovo rilassante...
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Manfredi Arca - 2011-07-07 11:56:13
Poichè molto ignorante di giochi da tavolo, potresti spiegare meglio questo passo?

Citazione
senza informazioni segrete o scelte a doppio cieco, tranne nella fase iniziale di scoperta, perchè si basano preponderantemente sulla capacità e profondità di lettura dello stato di gioco e molto poco sulla lettura dell'avversario e del suo stile.

In quali giochi da tavolo c'è la lettura dell'avversario e del suo stile?
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Luca Veluttini - 2011-07-07 12:00:14
Nei wargame...
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Antonio Caciolli - 2011-07-07 12:02:16
nel poker ....
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Manfredi Arca - 2011-07-07 12:05:04
Nei wargame c'è la lettura del giocatore? In cosa consiste?

@Antonio: Non pensavo il poker rientrasse nei gioco da tavolo. Non l'avevo proprio incluso... e sono un giocatore di una marea delle varianti.


Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Niccolò - 2011-07-07 12:05:53
chess 2.0 di david sirlin, ad esempio (già citato) è un modo di aggiungere informazioni segrete e contemporanee agli scacchi senza snaturare i fondamenti del gioco.

anche yomi di sirlin si basa sulla lettura dell'avversario, ma stavolta come elemento entrale del gameplay. si può giocare online gratuitamente, te lo consiglio.

oppure wings of war e roborally sfruttano il meccanismo del doppio-cieco molto bene. in tutti questi giochi viene giocato qualcosa di importante CONTEMPORANEAMENTE alla giocata dell'avversario, il quale puòcercare di intuire cosa farai e giocare di conseguenza (oppure, ma in genere è meno efficace perchè può essere previsto, cercare di ridurre al minimo le perdite o le possibilità di sconfitta facendo la mossa più universalmente valida possibile o che da la minor quantità possibile di conseguenze negative se anticipata)


edit: il poker è un gioco da tavolo, ma è un gioco dove la lettura è fin troppo preponderante rispetto alla "gestione" più ampia del gioco, e dove le scelte possibili sono relativamente limitate. uno dei miei giochi favori, per carità, ma che eccede proprio nel sapore che piace a me :)


i wargames... detto così non saprei di queli parliamo...
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Manfredi Arca - 2011-07-07 12:16:53
Sono definitivamente OT:
hai dei link per i giochi da te citati (google non è mio amico 1d4; blocco aziendale 1d4)?

Per il poker. Gioco alle varianti perchè per l'appunto il grado di lettura varia.
Nel texas e teresina puoi fare più proiezioni e statistica. Nel 5 carte c'è solo lettura e casualità.
 
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Antonio Caciolli - 2011-07-07 12:26:42
@Domon: mi chiedo cosa ne pensi allora dei giochi di Faidutti tipo cytadels e altri


PS: wings of war non capisco proprio come faccia a piacere... avevo famus aces e mi sono annoiato dopo tipo tre partite per la limitatezza delle possibilità
Titolo: Re:Definire l'Astratto (di J.Mark Thompson)
Inserito da: Suna - 2011-07-07 12:43:33
Magari aprite un topic apposito? Si parlava di strategici astratti qui.
I giochi di carte non rientrano nella definizione.


Fatto!L'OT prosegue qui: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,5009.0.html (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,5009.0.html-)

- (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,5009.0.html-) Mattia