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Post - Saverio Porcari

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Ciao a tutti, eccomi all'indomani della mia prima partita a TB da GM.

Ieri sera ho giocato con mia moglie Chiara che ha interpretato la trollbabe Arga (Numero 7, armi da tiro, magia troll, perspicace, capelli lunghissimi neri lisci e corna da bufalo).

Ho il dubbio di non aver gestito nel migliore dei modi un conflitto combattimento finito con un fallimento.
La TB è sulla spiaggia con le sue due relazioni (un ragazzo suo seguace ed il capitano della nave di marinai ammutinati), arriva un brutto ceffo un marinaio ex tagliagole che è a capo di un capannello di 20 altri ammutinati armati. Costoro vogliono addentrarsi nell'isola per uccidere la sciamana troll o costringerla a rimuovere la maledizione che lei ha lanciato sul nostromo loro amico.

Tuskett, questo marinaio grande e grosso, tatuato e pieno di cicatrici è un ex tagliagole e si rivolge alla TB armato di spada "Scherzo della natura, ti abbiamo lasciato in vita solo perché il tuo amichetto ha detto che oggi ci avresti accompagnato dalla strega.... Coraggio portaci da lei! O sei con noi o sei contro di noi..."

Arga si rifiuta e chiama il conflitto, estrae il coltello per uccidere questo pendaglio da forca. Prima lo vuole colpire con un calcio allo stomaco e poi accoltellarlo. Passo 2.

1 tiro successo, Arga colpisce Tuskett allo stomaco che resta senza fiato ed indietreggia abbassando la spada
2 tiro fallimento, Arga affonda col coltello ma è ostacolata dal fatto che Tuskett agilmente schiva il colpo
3 tiro fallimento, Arga fa un fendente ed è ostacolata da Tuskett che intercetta all'ultimo il colpo alzando la spada.

Arga perde il conflitto e non ottiene il suo obiettivo di uccidere Tuskett a questo punto come gestisco la situazione?
Ovviamente Tuskett non resta neutrale e ci troviamo di nuovo alla situazione di prima in cui il marinaio con la sua comitiva vuole costringere Arga ad accompagnarli nell'interno dell'isola.

Come gestireste questa situazione?



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Per farla breve, come procede l'avventura e che decisioni prende Mahek via via....

Terza scena
Citazione
Jani (il ragazzo) accompagna Mahek in una umile casa, dove vive la famiglia della sua fidanzata Njuba assieme al nonno di lei. La ragazza da mesi è tormentata da incubi terrificanti, incominciati nelle notti di luna nuova e poi diventati sempre più frequenti. Ormai le capitano ogni notte e li sta avendo anche questa notte. Secondo il nonno, la nipote è colpita dalla maledizione della strega. Mentre la trollbabe si cura, si fa raccontare dal vecchio di questa maledizione e si scopre che quando era giovane questi ha teso un'agguato a questa strega che si faceva chiamare La profetessa. L'ha trafitta al ventre e poi sgozzata e mentre questa esalava i suoi ultimi respiri ha maledetto la sua progenie. Nessuno ha più visto in giro la strega, ma la luce del faro dove viveva è sempre accesa, inoltre nei racconti della nipote c'è una figura femminile e scura che infesta i suoi sogni.

Mahek giudica molto male il vecchio per come si è comportato in gioventù e nonostante il suo pentimento prova rancore per lui e ciò che ha fatto alla strega. In fondo lei si sta ricucendo una ferita subita per lo stesso motivo, essere diversa e più potente di un comune umano.
Tuttavia ha promesso a Jani di aiutare la sua fidanzata, inoltre ritiene ingiusto ed inaccettabile che Njuba paghi per le colpe del nonno. Quindi si mette al capezzale della ragazza e con un rituale magico tocca una pietra della collana e la fronte bollente di lei, per entrare nel suo sogno e contattare la Strega.
Nel sogno vede la strega come una figura nera, un inquietante ammasso di stracci neri con fisionomia umana e a questa propone di lasciare in pace la fanciulla e di prendersi invece la sua vendetta contro il vecchio sciagurato. La strega Anija spiega che vuole riprendersi un corpo umano, impossessandosi di quello di Njuba. A questo a punto Mahek decide di scacciar via la strega e comincia un combattimento dentro nel sogno che viene gestito come un conflitto magico che Mahek perde e si ritira quando viene nuovamente ferita. In pratica lo squarcio all’addome che si era appena ricucito si riapre, strappandola al sogno.

Dopo questo combattimento nel sogno Mahek si mette a dormire vicino a Kimiri, il fratellino di 8 anni della ragazza e per rincuorarlo della spaventosa scena alla quale ha assistito gli racconta di qualche sua avventura, promettendogli di portarlo con sé in giro per il mondo. Mahek prende un legame con il bambino->Seguace.

In questa scena scopriamo che
  • Mahek giudica con severità il vecchio
  • Non prende le sue parti, ma anzi propone alla strega di uccidere il nonno per salvare la nipote
  • Si mette in pericolo pur di salvare la ragazza e rispettare la sua promessa fatta a Jani
  • Quando la strega la sfida, le tiene testa e la combatte con tutte le sue risorse
  • Prova istintiva simpatia, affetto e forse pena per il bambino che vuole strappar via dalla miserabile vita di quel villaggio.


Quarta scena
Citazione
Al risveglio Jani è sparito con la spada del nonno, quel folle vuole sfidare la strega da solo. Mahek chiede al padre e al nonno di accompagnarla in barca al faro per poter combattere la strega nel mondo reale e non in quello dei sogni, dove lei si è dimostrata intangibile. Tuttavia i membri della famiglia sono spaventati all’idea che Mahek affronti alla luce del giorno la piazza del paese, dopo essere sfuggita alla cattura.
Mahek in questo frangente si dimostra:

  • Risoluta nel voler andare ad annientare la strega
  • Consapevole della sua sconfitta nel regno dei sogni, ma desiderosa di rivalsa
  • Disposta ad affrontare una masnada di rozzi paesani pur di non frapporre altro indugio alla spedizione per uccidere la strega e salvare Jani.



Quinta scena
Citazione
Un drappello di uomini del villaggio, armati di tridenti, daghe e lance circondano Mahek. Lei spiega che è l’ultima speranza di Njuba e che anche Jani è in pericolo. Purtroppo il conflitto per convincerli a lasciarla partire in barca viene fallito in quanto costoro ritengono che lei sia la strega e la responsabile degli incubi di Njuba. Quando interviene in sua difesa il bambino Kimiri (relazione per un ritiro), decido di andare avanti fino a farla finire fuori combattimento pur di salvargli la vita. L’esito finale del conflitto è disastroso: Mahek viene malmenata brutalmente e messa fuori combattimento mentre il padre ed il nonno partono alla volta del faro incontro a morte certa. Alla fine della scena Elana, la migliore amica di Njuba che ha assistito al pestaggio viene aggiunta come relazione.
Mahek in questa scena... /i]

  • Si mostra restia ad usare la violenza contro i paesani, fino a subire i loro colpi
  • Si sacrifica per il bambino (più che altro l’ho deciso come giocatore per non far morire la relazione)
  • Ad un altro ritiro (oggetto che ha con sé) perde di tasca una lettera in cui il governatore della regione convocava Mahek per chiederle il suo aiuto (ma i paesani non vedono la lettera).



Sesta scena
Citazione
Mahek è ferita, livida, dolorante e completamene immobilizzata in un fienile. Al suo fianco la giovane Elana la sta slegando mentre racconta che i paesani vogliono ucciderla. Inoltre riferisce alla TB Jani, il padre ed il nonno non hanno fatto ritorno. Inoltre Njuba al calare delle tenebre è diventata strana ed inquietante come se non fosse più lei. (stanotte è luna nuova).
Risoluta Mahek inizia a fare un rituale usando il suo stesso sangue col quale traccia a terra dei glifi ed una figura umana schematica, rappresentante il capo dei paesani che quel giorno l’hanno ridotta così. Quindi conficcando il pollice insanguinato nella fronte del disegnino fa un incantesimo per dare la morte a quell’uomo rubandogli la vita. Il suo scopo è ucciderlo, vendicarsi ed al contempo guarire. Vince il conflitto ed esce dal granaio per andare a casa dell’uomo per riprendersi le sue cose.
Mahek in questa scena si dimostra:
  • Vendicativa e spietata all’occorrenza
  • Determinata a riprendersi i suoi averi ad ogni costo prima di qualsiasi altra azione


Settima scena
Citazione
Subito fuori dal granaio, nella piazza del paese incontra la strega nel corpo di Njuba. Costei dice che ora che entrambe hanno avuto la loro vendetta è inutile continuare a combattersi. Quindi le propone una tregua. Mahek finge di acconsentire e si avvicina dicendo di volerle stringere la mano. In realtà vuole solo prendere tempo e stordire la strega nel corpo della ragazzina con un poderoso cazzotto. Quindi si prende in spalla l’esile corpo di Njuba e si reca a casa dell’uomo che ha appena ucciso.
Mahek in questa scena si dimostra:
  • Incapace di perdonare o venire a compromessi con la strega
  • Incapace di accettare la sconfitta
  • Ingannevole ed astuta verso la strega quando approfitta della debolezza del suo corpo umano per stenderla facilmente con un cazzotto.


Ottava scena
Citazione
Mahek recupera le sue cose, depone il corpo di Njuba sul tavolo e si scola mezza bottiglia di liquore usando la parte rimanente per fare un cerchio di fuoco attorno al tavolo. Elana assiste fuori dal cerchio mentre Mahek inizia una sorta di rituale di esorcismo con lo scopo di intrappolare lo spirito della strega nella bottiglia svuotata di liquore. Alla fine Mahek vince il conflitto e la strega viene vincolata nelle pareti di vetro della bottiglia, quindi decido di prenderla come relazione.
Mahek, Alana e Njuba che ha ripreso i sensi fuggono dalla casa in fiamme per andare a casa di Njuba.
Mahek in questa scena si dimostra:
  • Una giustiziera spietata e decide di imporre una pena peggiore della morte alla strega, ovvero una prigionia eterna ed una sorta di contrappasso: lei voleva avere potere su Njuba, invece adesso sarà alla sua mercé
  • Un’esperta di esorcismi
  • Una che regge bene ed anzi usa lo stato di ebbrezza nei suoi rituali


Nona scena
Citazione
Njuba a casa sua ritrova il cadavere della madre uccisa dalla sua stessa mano ed il fratellino Kimiri ancora vivo, nascosto in una credenza. Mahek deve convincere Njuba in stato confusionale ad abbandonare il corpo della madre per andare tutti al faro per salvare Jani. Mahek vince il conflitto sociale, quindi rubano una barca per andare al faro.

Mahek in questa scena si dimostra
  • Poco empatica ed incline ai sentimentalismi per piangere i morti
  • Decisa a salvare la vita di Jani a tutti i costi, anche se risulta già ucciso dalla strega
.


Decima  scena
Citazione
Al faro trovano i cadaveri di Jani e del padre di Njuba, il nonno invece è ancora vivo, prigioniero nella torre. Mahek gli parla attraverso la finestra e gli prospetta la sua intenzione di prendere la sua vita per resuscitare il ragazzo. Il nonno acconsente e così avviene. Mahek fa tornare in vita Jani che viene preso come relazione assieme a Njuba. Dunque lascio perdere la relazione con Elana che tornerà al villaggio dove rimarranno per sempre convinti che la donna cornuta abbia solo seminato morte e distruzione.

Mahek in questa scena dimostra

  • Di sentirsi ancora riconoscente verso il giovane Jani
  • Desiderosa di assicurare un futuro ai due ragazzi
  • Determinata ad allevare quel piccolo e simpatico umano di nome Kimiri, come quando gli aveva promesso che l'avrebbe portato con sé in giro per avventure


Epilogo

Citazione
Mahek con la barca rubata abbandona quel golfo portandosi con sé i giovani innamorati Jani e Njuba, il piccolo Kimiri ed Anija, la strega in bottiglia.


Conclusioni e riflessioni
Non so se il racconto renda l'idea di come Mahek abbia poco a poco preso forma grazie agli indizi che avevo messo nella sua scheda e poi in seguito grazie alle decisioni che ho dovuto via via prendere durante i conflitti, narrando gli esiti negativi e nelle varie interazioni sociali. Alla fine è venuto fuori un personaggio a tinte forti, molto connotato e definito da quei suoi pochi tratti distintivi, come del resto deve essere un personaggio di fiction pulp/avventurosa.

Riassumendo direi che Mahek è molto acuta, sbrigativa e determinata. Considera gli umani come essere inferiori, ma talvolta interessanti al punto da prendersi a cuore il destino di alcuni di loro (Jani, Njuba, Kimiri). Tende ad evitare lo scontro fisico cercare un dialogo, confidando nella sua logica e nel fatto che gli sarebbe dovuta obbedienza in quanto essere superiore. Solo dopo aver toccato il fondo del fallimento (malmenata e i suoi protetti uccisi) ricorre all'omicidio per vendicarsi. Si mostra anche spietata e vendicativa con la strega, imbottigliata fino a quando non deciderà cosa fare di lei.

La cosa che mi è piaciuta molto è che pur essendo io a "muoverla", l'ho scoperta poco a poco come se stessi leggendo un libro o vedendo un film.

Grazie dell'attenzione ^^

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Nella seconda scena Mahek si risveglia in una capanna buia che puzza di pesce, un luogo dove appendono le aringhe alle travi per conservarle sotto sale o essicarle.
E' seduta per terra, legata con le mani dietro alla schiena ad un palo che sostiene la capanna. E' imbrattata di sangue e priva dei suoi oggetti.

Ad un tratto dei passi furtivi, arriva un giovanotto sui 16 anni che
  • le chiede se lei sia la strega del faro
  • Poi le tocca a tentoni il viso e le corna conferma che secondo le descrizioni del nonno la strega è fatta diversamente
  • Chiede se la TB è in grado di sconfiggere o scacciare gli incubi
.

Citazione
Mahek dice di non essere la strega e si mostra calma e gentile, nonostante le circostanze. Quindi chiede al ragazzo il suo nome. Gli chiede se può smetterla di toccarla (non ama il contatto fisico) e se può per favore slegarla. Infine dichiara che potrebbe fare qualcosa per questi incubi.

Anche qui la TB si mostra attenta e curiosa, vuole maggiori informazioni sul ragazzo, sulla strega e chiede il suo aiuto con garbo nonostante la brutta accoglienza della scena precedente. Non reagisce in modo irascibile o seccato quando lui la tocca a tentoni. Mahek mostra molto controllo di sé ed intuisce che il ragazzo é lì per chiedere il suo aiuto. Dunque coglie questa opportunità per farsi liberare e saperne di più su questa storia di streghe ed incubi.

Citazione
Non appena libera, il suo primo pensiero è per gli oggetti che le sono stati sottratti.
Riprende possesso delle asce che erano appoggiate su un tavolo poco distante. Quindi cerca di riprendersi le sue pietre (che non sono lì) ricorrendo ad una sorta di sua particolare sensitività magica. In pratica se si concentra ed apre una sorta di collegamento magico con la collana di pietre può individuarle e riprendersele.

Come già detto per lei sono molto importanti. Ed infatti nel conflitto magico che ne segue, lei parte ostacolata (perché ferita) ed il suo essere ostacolata consiste proprio nel fatto di essere priva/lontana dalle sue pietre. La TB vince il conflitto e visualizza le pietre nella capanna del borgomastro intento a discutere il destino di Mahek con Graham ed altri uomini del villaggio. Allunga le mani verso questa visione e si riprende la collana.

Già alla seconda scena sappiamo molte più cose su Mahek.
  • Curiosa
  • Calma e padrona di sé
  • Attaccata alle sue cose, in particolare le pietre che hanno una funzione magica importante

continua...

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Ciao, voglio condividere con voi alcune riflessioni e considerazioni su TB, in particolare sul modo in cui la trollbabe prende forma come personaggio "di fiction", semplicemente giocando.

Premetto che non sono un espertone del gioco anzi vengo dalla lettura attenta del manuale, da alcune spiegazioni da parte di Simone ed infine da una soddisfacentissima partita giocata proprio con Simone lo scorso venerdì sera.

Incominciamo dunque a presentare la scheda della mia Trollbabe Mahek

Nome            Mahek
Numero            4   
Magia            Troll         
Combattimento        Armi Mischia
Magia                      Magia Troll
Attributo sociale       Perspicace

Capelli             Raccolti in lunga coda alta      
Forma corna          Lunghe corna da stambecco   
Oggetto umano          Coppia di asce ben lavorate   ed adornate      
Oggetto troll          Collana di pietre runiche   

Immagine (disegnino orrendo)

E come mi immagino il viso e la coda http://www.björk.it/wp-content/uploads/2013/01/richard_avedon_bjork.jpg

Detto questo si parte a giocare, la mia mente è totalmente sgombra da qualsiasi idea precostituita sulla trollbabe, come se lei esistesse davvero ma non l'avessi mai "conosciuta".
Finalmente la incontro che sta camminando lungo un sentiero che scende da una ripida scogliera, in una sorta di canalone che conduce ad un'insenatura sabbiosa dove si è formato un piccolo insediamento umano di pescatori. Lungo la sua strada si para una sorta di porta/casello, che blocca l'unica via d'accesso al paese. Questa alta porta è sorvegliata da una sentinella che immediatamente nota ed interpella Mahek. La guardia (un ometto piuttosto giovane di un metro e sessanta scarsi) benché timoroso ed esitante davanti alla statura e alle enormi corna di Mahek vuole mostrare la sua autorità alla trollbabe
1) chiede chi é e per quale motivo desidera passare
2) chiede se non viene dal faro? (una torre con una luce sull'isoletta di fronte al promontorio)
3) acconsente a farla passare solamente a condizione che lei consegni le eventuali armi.

Qui mi trovo per la prima volta a conoscere la trollbabe e a chiedermi come reagirà ad una circostanza del genere. Guardo la mia scheda e vi trovo svariati indizi su chi sia Mahek. Per me è come se avessi trovato su una panchina la borsetta di una sconosciuta e da una foto, qualche oggetto ed un aggettivo "perspicace" dovessi provare a farmi un'idea su chi sia veramente la proprietaria.

Il primo indizio è che è definita perspicace Acuto di ingegno, pronto nel comprendere; che sa capire la realtà o prevedere il futuro anche da pochi indizi (Treccani)
Mi ha dato l'idea di una persona acuta, curiosa, attenta ed abbastanza fredda. Una persona sicura di sé, ma di poche parole, come se la sua mente diretta ed incisiva riuscisse subito ad andare al cuore di una questione senza girarci troppo attorno. Quindi mi sono immaginato Mahek estremamente consapevole dei propri mezzi e della propria superiorità.

Citazione
Mahek risponde con cortesia e semplicità alle domande della sentinella
 "voglio solo un tetto sulla testa per passare la notte"
Pare leggermente divertita dalla reazione di stupore e disagio che la sua statura e le sua corna causano in quell'ometto, come se pur essendoci abituata la cosa la facesse sempre sorridere.

Anche riguardo alla richiesta del faro Mahek, mostra curiosità e domanda a sua volta il motivo di tale singolare richiesta, come se volesse saperne di più.

Infine quando la guardia chiede se lei porti armi addosso e nel caso di consegnarle. Mi trovo a dover prendere una decisione su come reagirà Mahek

E mi viene in aiuto il secondo indizio, ovvero le asce umane adornate con elaborati fregi.
Come giocatore non so perché le abbia, ma non essendo lei una gran combattente (numero 4) sicuramente hanno per lei un valore che trascende quello della semplice arma d'offesa. Forse sono un trofeo, un cimelio, un regalo, un bottino. Di certo sono un oggetto per lei bello, prezioso ed esotico (non è e non si sente in alcun modo umana).

Da qui deriva la sua reazione...

Citazione
Estrae in modo molto scenografico da dietro la schiena le sue splendide asce adornate e domanda
 "armi... come queste?"
Poi le solleva per portarle fuori dalla portata del piccolo uomo, come se stesse avendo a che fare con un bambino che gioca a fare l'adulto.
Quindi risponde
"Stai tranquillo non ho intenzione di spargere sangue, ma nemmeno di lasciartele. Credi davvero di potermele togliere?"..
Il modo di fare manifesta la sua piena consapevolezza di essere superiore in tutto a quell'insignificante umano e la sola idea che lui creda di poterla disarmare è qualcosa di buffo e curioso.

Da qui parte un bel conflitto sociale.... che perde e riperde e riperde fino a finire fuori combattimento.
Come dire... "La superbia andò a cavallo e tornò a piedi".

Il conflitto nel dettaglio si svolge così:

  • Primo fallimento : Ostacolata-> L'uomo si sente offeso e ferito nell'orgoglio da una donna più alta di lui. Si offende e diventa ancora più ostile
  • Al primo ritiro usa una magia che ricorda ed ecco che entran in gioco il terzo indizio, ovvero la collana di grossi ciottoli con incisi simboli e rune (oggetto troll). Mahek tocca una pietra della sua collana con una mano e pronuncia una parola magica con lo scopo di infondere calma e fiducia nella guardia. In quel momento ho deciso che quella collana ha una qualche funzione (forse molto importante) nella sua magia.
  • Secondo fallimento: Ferita-> L'uomo fraintende il gesto e reagisce dando un colpo di daga, Mahek schiva ma viene ferita alla coscia
  • Al secondo ritiro utilizza un elemento dello scenario-> Scalcia la sabbia del sentiero negli occhi della guardia. In quel momento ho deciso che non vuole ferirla o ucciderla ma solo prendere tempo per provare a farla ragionare.
  • Al terzo fallimento: Fuori combattimento-> L'uomo affonda la daga nel fianco di Mahek che sviene

Anche qui dalle scelte di Mahek si capiscono molte cose su di lei. Il suo primo istinto non è quello di ricorrere alla violenza, non esercita la sua supremazia fisica, né vuole infierire sull'uomo, ma solo cercare di calmarlo come se si trovasse di fronte un cagnetto rognoso.
Al termine del conflitto aggiungo la sentinella (Graham l'infame) tra le mie relazioni, come nemico.

to be continued...

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Esatto Simone! Non avrei saputo spiegarlo meglio :)

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Il dubbio è emerso da una situazione ipotetica che io e simone abbiamo messo su per vedere come gestire OSTACOLATO e FERITO nel caso di conflitti non di combattimento. Dato che la cosa mi destava qualche dubbio abbiamo creato questa situazione in cui lui faceva la TB ed io il GM.

La TB in riva a questo laghetto con affianco il padre ed il fidanzato, abbiamo chiamato il conflitto MAGIA a passo 2.

Premessa
Io nella fase Equa e trasparente avrei descritto l'atteggiamento di padre e fidanzato, al più le condizioni dell'acqua perché (erroneamente) pensavo che tutti gli elementi ed informazioni inseriti in scena dovessero precedere temporalmente l'inizio del rituale magico.
Però effettivamente non c'è scritto da nessuna parte e se non porto in scena anche i cultisti nella visione, ci saranno elementi più interessanti da usare nel caso di eventuali fallimenti. Se non avessi fatto così cosa sarebbe potuto succedere ? il padre o il ragazzo sbroccavano? Una trota confonde la visione? La TB sente una misteriosa interferenza nel tessuto magico?.

Svolgimento del conflitto
Così dico che dalla visione nell'acqua la TB inizia a vedere il capo dei cultisti ed affonda quindi la mano per colpirlo.
Dopo il primo successo dall'altra parte compare solo la mano della TB attraverso un piccolo portale magico che affonda nel petto del capo stregone.
E' seguito poi un fallimento per cui la TB viene ostacolata dalla resistenza della sua vittima e dagli altri seguaci che accorrono in suo aiuto.
Simone effettua il primo ritiro utilizzando l'opzione Alleato inaspettato, ovvero il tipo che interviene a vantaggio della TB, per allentare la resistenza al suo attacco.
Dopo il successo il capo muore e Simone aggiunge alle sue relazioni l'alleato inaspettato.

A questo punto io ho chiesto come lo fa, cioè che azione svolge per sancire questa alleanza visto che lei e l'alleato si trovano in luoghi diversi, o meglio c'è solo una mano della TB nei pressi di quel PNG.

Per me come azione immediatamente successiva avrebbe potuto

parlargli attraverso il portale e farsi riconoscere o ringraziarlo
cercare di attirarlo dall'altra parte del portale (verso di lei al laghetto), magari con un nuovo conflitto magico per allargarlo e consentire il teletrasporto

Mentre mi farebbe un po' strano se avesse potuto aggiungerlo e basta, rimandando l'incontro di persona nella scena successiva. Anche perché non è detto che lui avrebbe riconosciuto la TB dalla sua mano, né che lui avesse colpito lo stregone con lo scopo di aiutarla (magari aspettava un'occasione propozia per sbarazzarsi di lui per una vendetta o per diventare lui stesso il nuovo capo).



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Riporto qui alcune mie impressioni sulla parte relativa alle domande sui legami.

ho letto tutto con molto interesse. Dei tre mi è piaciuta di più la trattazione dei legami fatta da Matteo Suppo perché sono venute fuori cose un bel po' interessanti sulle dinamiche tra i personaggi ed i loro trascorsi [...] Matteo Suppo è quello che ha chiesto più chiarimenti specifici sui legami e secondo me ha fatto bene. Massi Del Bono si è focalizzato su come si sono conosciuti, ma è seguita una risposta un po' fiacca e non si è addentrato nella cosa.
Il risultato ottenuto da Antonio Amato sui legami tra pg mi sembra molto approfondito sul rapporto tra gli halfling ma un po' debole su quello con la chierica.


Alla luce della mia (modesta) esperienza e di questo esperimento direi che potrebbe essere consigliabile essere accurati nelle domande tanto sui personaggi, quanto sui legami che hanno scelto. Altrimenti forse il rischio è che ciascuno si faccia il suo film sul proprio personaggio con le risposte alle domande ma poi i legami non vengono sentiti e rimangono una frasetta prestampata sulla scheda.

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(Dungeon World) Confronto tra MC / Domanda sulla partenza
« il: 2014-02-21 15:04:24 »
Ho notato subito una differenza d'approccio tra i master, Matteo ha chiesto prima ai giocatori

"Tanner, in questo momento siete nelle tue terre o da una altra parte? E dove?" e poi

"Bel nome, davvero. Non deve essere un bel posto. Poi mi direte di più in proposito. Ma se siete qui ci sarà pure un motivo. Al momento siete nascosti e avete appena individuato un accampamento di orchi. Voi che facevate da ste parti?"

Mentre Massi è partito con una sua idea (tra l'altro fighissima e molto originale)

Volevo chiedere quale dei due approcci é più "corretto" nello spirito di DW.

Io nella partenza della mia campagna ho fatto più alla Massi nel senso che li ho collocati dove volevo io e con l'aggravante di non aver chiesto nemmeno perché ci fossero, ma inventandomi io una scusa. (brutto me!  :-\)



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