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Levity - Orgoglio e Pregiudizio / Re:Playtest #1 con Marco Bartolini
« il: 2012-01-10 17:35:13 »
SCENA #1 - "Tutto è perduto"
Prosegue Horatio Nelson «se non mi sbaglio però avete nominato gli Olandesi, come fate a sapere che l'agguato è stato progettato da loro? Sono anni che non battono più quelle rotte, il monopolio della Compagnia è stato avallato da mezza Europa.»
Mi aspettavo questa domanda, o meglio, gliel'avevo tirata fuori volutamente. Non mi restava che ripetere tutta la storiella che io e gli altri avevamo minuziosamente ideato e a quel punto vedere la sua reazione, sperando che avesse soddisfatto le nostre attese.
«Giorni prima di salpare da Madras, dieci degli uomini dell'equipaggio si sono ammalati, abbiamo dovuto trasferirli in un campo medico gestito da speziali indigeni, in quanto la Compagnia aveva smantellato il proprio campo medico ad Aprile. Alla vigilia della partenza i dieci uomini erano letteralmente spariti, ovviamente abbiamo lasciato direttive all'ambasciata per indagare sull'evento. La partenza non poteva essere rimandata ed abbiamo assoldato dei marinai filippini per completare l'equipaggio. Il giorno dell'agguato siamo stati ingaggiati da tre Indiaman battenti il Jolly Roger. Due li abbiamo affondati, il terzo ci ha sopraffatto e siamo stati vittime di un arrembaggio. Qui viene il bello, tre dei nostri ufficiali che credevamo dispersi stavano sul ponte del vascello pirata, i filippini erano evidentemente al corrente del piano visto che erano stati sabotati ben 12 cannoni sulla Falmouth e sono usciti allo scoperto passando a fil di spada diversi dei nostri. Insomma, il piano era studiato bene, se non che uno degli Indiaman affondati, il "Batavia" è stato riconosciuto da James, pace all'anima sua, come un vecchio vascello della marina olandese. Non c'è dubbio Sir Nelson, la sua cara Falmouth è stata vittima di un complotto architettato da chi si poteva permettere di assoldare spie nella Royal Navy, qualcuno come la Corona d'Olanda.»
Prosegue Horatio Nelson «se non mi sbaglio però avete nominato gli Olandesi, come fate a sapere che l'agguato è stato progettato da loro? Sono anni che non battono più quelle rotte, il monopolio della Compagnia è stato avallato da mezza Europa.»
Mi aspettavo questa domanda, o meglio, gliel'avevo tirata fuori volutamente. Non mi restava che ripetere tutta la storiella che io e gli altri avevamo minuziosamente ideato e a quel punto vedere la sua reazione, sperando che avesse soddisfatto le nostre attese.
«Giorni prima di salpare da Madras, dieci degli uomini dell'equipaggio si sono ammalati, abbiamo dovuto trasferirli in un campo medico gestito da speziali indigeni, in quanto la Compagnia aveva smantellato il proprio campo medico ad Aprile. Alla vigilia della partenza i dieci uomini erano letteralmente spariti, ovviamente abbiamo lasciato direttive all'ambasciata per indagare sull'evento. La partenza non poteva essere rimandata ed abbiamo assoldato dei marinai filippini per completare l'equipaggio. Il giorno dell'agguato siamo stati ingaggiati da tre Indiaman battenti il Jolly Roger. Due li abbiamo affondati, il terzo ci ha sopraffatto e siamo stati vittime di un arrembaggio. Qui viene il bello, tre dei nostri ufficiali che credevamo dispersi stavano sul ponte del vascello pirata, i filippini erano evidentemente al corrente del piano visto che erano stati sabotati ben 12 cannoni sulla Falmouth e sono usciti allo scoperto passando a fil di spada diversi dei nostri. Insomma, il piano era studiato bene, se non che uno degli Indiaman affondati, il "Batavia" è stato riconosciuto da James, pace all'anima sua, come un vecchio vascello della marina olandese. Non c'è dubbio Sir Nelson, la sua cara Falmouth è stata vittima di un complotto architettato da chi si poteva permettere di assoldare spie nella Royal Navy, qualcuno come la Corona d'Olanda.»