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Post - Ezio

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Le Basi
Progetta e consegna la bozza giocabile di un gioco analogico (non elettronico) tra il 17 e il 26 maggio, ispirato dal tema e dagli ingredienti elencati. Storicamente la maggior parte dei giochi del Game Chef sono stati giochi di ruolo, da tavolo o dal vivo, ma la divisione tra differenti tipi di giochi analogici (giochi da tavolo, giochi di carte, GdR, GrV) sta venendo costantemente erosa e rielaborata da creatori innovativi, come te. Sentiti libero di esplorare e mettere in discussione le definizioni tradizionali di gioco di ruolo, gioco analogico, e “gioco” in generale. 


Ogni partecipante dovrà recensire quattro giochi presentati dagli altri, e questo processo di peer-review determinerà i finalisti. Verrà dichiarato un vincitore per ogni linguaggio partecipante al Game Chef, anche se la vera vittoria, prima di qualsiasi altra cosa, è l’aver completato un gioco.


Quest’anno il Game Chef si terrà anche su: Gente Che Gioca e avrà la sua Pagina Google+.

La Fase Pummarola
Quest’anno il Game Chef si divide in cinque, e si trasforma in una serie di concorsi nazionali, ognuno a pari dignità, ognuno impalmando il proprio vincitore. Avremo quindi ben CINQUE Chef vincitori, ciascuno meritevole quanto gli altri.


La Pummarola è l’edizione del Game Chef dedicata ai giochi in lingua italiana, che giunge alla sua seconda edizione, quest’anno affiancandosi a progetti simili in altre lingue, tra cui il francese,  il russo e il portoghese.

Tema del 2013



Descrizione: Un'icona bianca e nera. In mezzo allo sfondo nero si trova una spessa freccia bianca doppia, che punta verso l'alto e verso il basso. Al centro della freccia c'è un'icona stilizzata di una persona che guarda verso di te.

Lascia che il tema ti ispiri e dia forma al tuo gioco mentre ci lavori. Sei libero di interpretare il tema in qualunque modo tu voglia, e di fornire interpretazioni diverse da quelle degli altri partecipanti.

Quando sviluppi un gioco per il Game Chef non devi preoccuparti di creare un lavoro rifinito. Concentrati piuttosto sul creare qualcosa che sia accessibile e coinvolgente, pieno di ottime idee. Forse vorrai lavorare ancora sul tuo gioco dopo che il Game Chef sarà terminato. Forse vorrai prendere alcune delle tue migliori idee da lì e farci qualcosa di nuovo. Forse vorrai semplicemente congratularti con te stesso per aver finito un gioco, e usare questo risultato come carburante per continuare a lavorare su un altro progetto. Sono tutti grandi risultati!

Gli Ingredienti del 2013


INGREDIENTE #1



Descrizione: Un'icona bianca e nera. Rappresenta una maglia a maniche lunghe, con una cintura in vita. Sulla maglia si trovano piccoli rombi sparsi, che potrebbero suggerire il materiale, o la presenza di un motivo.



INGREDIENTE #2



Descrizione: Un'icona bianca e nera. Una testa ovoidale, con occhi stilizzati e denti ben visibili. Nella metà superiore della testa si trova un cerchio nero; all'interno di questo cerchio, un fiocco di neve, bianco. Il fiocco è molto grande, quasi quanto metà della testa.



INGREDIENTE #3



Descrizione: Un'icona bianca e nera. Una mela bianca con un piccolo foro sul lato sinistro. Dal foro emerge una creatura simile a un bruco, o una larva: non ha zampe, ma ha dei bozzi squadrati sul dorso, quattro occhi piccoli e rotondi, e due mandibole ricurve. La creatura è ricurva sopra la mela. E' più grande, il che potrebbe significare che sta emergendo verso di te - e quindi la dimensione è dovuta a un effetto prospettico.



INGREDIENTE #4



Descrizione: Un'icona bianca e nera. Nell'angolo in alto a sinistra si trova una lanterna di carta, stilizzata. Sulla destra, la silhoutte di una persona, illuminata solo dal lato toccato dalla luce della lanterna.


Includi 2-3 degli ingredienti nel tuo game design. Cerca di rendere gli ingredienti il più centrali possibile, integrandoli nella premessa, o nelle regole, o utilizzandoli in qualunque altro modo abbia per te senso. Una menzione di sfuggita può andare bene se è tutto quello che riesci a fare, ma è consigliato attingere a piene mani dagli ingredienti. Così come col tema, sei libero di interpretare questi ingredienti in qualunque modo tu voglia. Non c’è bisogno di usare l’interpretazione più letterale che ti viene in mente.

Per esempio, nel 2004 gli ingredienti erano [ghiaccio, isola, alba, assalto] e hanno ispirato giochi come The Mountain Witch (scalare il gelido monte Fuji per assaltare la fortezza della strega), The Dance and the Dawn (cerca il tuo vero amore a un evento sociale su un'isola, sperando che quando arriverà l'alba non ti ritroverai con quello dal cuore di ghiaccio) e Polaris (elfi artici combattono contro se stessi e l'assalto dei demoni, mentre il sole sorge per la prima volta dopo centinaia di anni).

Formato dei Giochi
Ci sono alcune linee guida per il formato del gioco, e ciascuna di queste linee guida è stata pensate per essere certi che il tuo gioco sia accessibile (specialmente dagli altri chef che verranno casualmente selezionati per revisionare il tuo gioco).


- Il testo principale del tuo gioco dovrà essere di 4.000 parole o meno. Ciò garantirà che leggere e recensire il tuo gioco sia un compito gestibile per coloro a cui verrà assegnato l’incarico di esaminarlo. Le persone sono occupate, e mantenere il conteggio delle parole sotto le 4.000 assicura che otterrai il feedback che il tuo duro lavoro merita. Il materiale aggiuntivo (ad esempio mappe, diagrammi, schede ecc...) può superare queste 4.000 parole.
- Il testo principale del tuo gioco dovrà essere in un formato accessibile. Fai uno sforzo per assicurarti che il tuo gioco sia accessibile ad utenti che sono ciechi (e usano un dispositivo di screen-reading), sordi, daltonici o soffrono di problemi alla vista. Il miglior modo per farlo è presentare il tuo gioco in uno dei seguenti formati: un semplice file di testo, un PDF taggato (che abbia superato un primo test di accessibilità), o un documento Microsoft Word. Evita l’uso di sfondi confusi o qualunque cosa sia a basso contrasto.
Se vuoi presentare il tuo gioco come un file video, fornisci didascalie e una trascrizione. Se vuoi presentare il tuo gioco come un file audio, fornisci una trascrizione. Fare cose stravaganti con il tuo gioco va bene, ma la responsabilità di far sì che rimanga accessibile ai lettori è tutta tua.
- Il gioco dovrà essere accessibile attraverso un singolo download o link e non dovrà richiedere alcun software proprietario. Per presentare il tuo gioco, dovrai fornire un singolo link di download (o un link youtube, ecc, ecc…). Se hai file multipli, inseriscili in una cartella compressa. Assicurati che non sia necessario alcun software proprietario per accedere al tuo gioco.

Regola sui Lavori Preesistenti
Puoi attingere da concetti a cui avevi pensato o su cui avevi lavorato già prima del concorso, ma tutto ciò che presenterai dovrà essere un lavoro nuovo, non materiale già esistente. Il plagio o l’auto-plagio causeranno la squalifica del tuo gioco.

Regola sulla Proprietà Intellettuale
È responsabilità dell’autore occuparsi di tutte le questioni relative ai diritti d’autore. Includere estratti da opere di pubblico dominio o contenuti open source è corretto, a patto che le fonti vengano citate. È anche legittimo trarre ispirazione da altri giochi, ma assicurati di segnalarlo e di rielaborare con parole tue.

Discussioni di Sviluppo
Puoi usare Gente Che Gioca per parlare dei progressi del tuo gioco. Non sei obbligato a farlo. Puoi scegliere di parlare del tuo sviluppo da qualche altra parte, o tenerlo per te fino alla consegna finale. Molti dei partecipanti al Game Chef amano confrontarsi e scambiarsi pareri durante i lavori, e Gente Che Gioca è totalmente aperta a questo genere di discussioni.
Se vuoi puoi aprire un thread per parlare e sviluppare il tuo gioco nella sezione dedicata al Game Chef di Gente Che Gioca. Invece, per comunicare con gli organizzatori e “fare chiacchere” ti invitiamo a fare riferimento alla Pagina Google+.

Presentazione dei Giochi
I giochi devono essere presentati prima della mezzanotte del 26 maggio (nel tuo fuso orario). Puoi inviare i giochi all’indirizzo mail gamechefpummarola@gmail.com.
Assicurati di segnalare, nella mail, il tuo nome. Giochi che si compongono di file diversi dovranno essere inviati nella forma di una cartella compressa: tutto il materiale deve essere contenuto in un unico file scaricabile.


Sarà possibile presentare giochi scritti a più mani, da una squadra di autori, ma ciascun partecipante potrà presentare un solo gioco, indipendentemente dalla modalità partecipativa prescelta.

Valutazione Iniziale
Quando i giochi saranno stati presentati, a ciascun partecipante verranno assegnati 4 giochi da valutare.


Avrai tempo fino al 5 giugno per scegliere uno dei quattro da raccomandare per il round seguente.

La tua raccomandazione può essere basata su qualunque criterio pensi sia il più importante. Potresti voler considerare cosa ciascun gioco ottiene in termini di innovazione, chiarezza, uso degli ingredienti, e giocabilità attuale. Non c’è bisogno di spiegare o difendere la tua decisione: scegli e raccomanda uno dei quattro giochi.

Come parte della tua valutazione di ciascun gioco, ti chiediamo di scrivere una breve recensione e mandarla all’autore del gioco. Dato che il Game Chef è una breve gara che creerà inevitabilmente prodotti incompleti non dovresti concentrarti sui dettagli minuti del linguaggio. Condividi invece ciò che ti è piaciuto e quali idee puoi avere per un miglioramento o uno sviluppo, e quali decisioni speri che l’autore voglia ripensare. Puoi mandare una email all’autore col tuo feedback, oppure postarlo sul suo thread su Gente Che Gioca o altrove. Poniti come obiettivo di essere incoraggiante e d’aiuto.

Scegliere il Vincitore
I giochi che riceveranno più nomination verranno revisionati da Giulia Barbano, Alberto Muti e Ezio Melega. Tra questi finalisti verrà scelto un vincitore da incoronare il campione del Game Chef Pummarola 2013.

Fase Internazionale*
Il gioco vincitore verrà tradotto e concorrerà alla finale internazionale. Tra questi verrà scelto un vincitore, che verrà incoronato il campione del Game Chef 2013. Ulteriori premi e riconoscimenti potranno essere attribuiti da una misteriosa cabala di partecipanti alle passate edizioni del Game Chef.
*processo in corso di definizione

Vincere

Vincere il Game Chef è una cosa curiosa. È un grande onore, ma il vero cuore della gara sta nello stimolare un gran numero di persone in uno sforzo creativo. Sceglieremo un vincitore in modo da creare quel qualcosa in più e spingere i partecipanti alla gara a fare del loro meglio, pur riconoscendo che la vera vittoria sta nel creare una comunità che si riunisca e crei cose.

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[size=78%]Se vi capita provate “THE QUIET YEAR”. Ce ne repliche sono tre in tre slot differenti. È un gioco / esperimento di Joe “Cuori di Mostro” Mcdaldno. Se poi volete farvi uno “Sporchi Segreti”…[/size]


Il mio slot della Domenica Pomeriggio è tecnicamente chiuso,ma se ci tenete davvero tanto a giocarlo contattatemi. Vediamo quello che si può fare.

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Ariele, se fai davvero piovere i tuoi muffins ti sposo.

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Grazie ^^

Si può chiudere.

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Scusate il post pubblico, ma è più facile che mandare PM. Volevo fare una richiesta allo staff del forum.


Vorrei, se possibile, che venisse aperta una sezione per il Game Chef 2013, simile a quella dell'anno scorso.

Vorrei che fosse chiamato "GAME CHEF 2013: PUMMAROLA EDITION, LA RIPASSATA" e che avesse la stessa descrizione dell'anno scorso.

Vorrei anche che Giulia Barbano, Alberto Muti e il sottoscritto Melega Ezio fossero abilitati come moderatori di sezione.

Grazie a tutti.

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Ed ecco quello che porteremo io e Lavinia:


LAVINIA:
- Mielaceto.
La descrizione la trovate sulla guida dell'anno scorso, ma sono pronto ad aggiungere dettagli e informazioni su richiesta.


EZIO
- Parmigiano Reggiano "Vacca Rossa" 30 mesi
Idem come sopra, ormai che cos'è il vacca rossa lo sanno anche i sassi


- Pizza Piena ('a pizza chiena)
Una specialità pasquale avellinese, preparata fuori periodo esclusivamente per voi (non chiedetemi cosa ho dovuto fare per convincere mia madre a rompere la tradizione).
Parente ricco del tòrtino napoletano la Pizza Piena è una torta piena salata, che custodisce in un involucro di pasta mille sapori: salame, pancetta, uovo, formaggio, in un trionfo dei sensi. Fin da bambino aspetto trepidante la Pasqua, più che per la rinomata Pastiera (che pure è una specialità di casa mia) per questo capolavoro edonistico, che è probabilmente la mia pietanza preferita.
La pizza che mangerete verrà preparata da mia madre, Anna Mallardo, e sarà "maturata" per una settimana, secondo la tradizione della sua famiglia che la renderà ancora più forte e saporita... se non la manderà a male XD


Nota: Mi piacerebbe che il nome di mia madre comparisse come l'effettivo fornitore della pietanza piuttosto che il mio, e che venisse mantenuto il nome in dialetto, che tanto è semplice semplice ^^
Una ricetta di pizza chiena molto simile a quella di mia madre: http://www.petitchef.it/ricette/la-pizza-chiena-ripiena-fid-753032

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Morè, sti qua  ce fan giocare Vampiri...

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Tranquilli, il sabato sarò come al solito vestito in tema col resto dei reggiani.

In compenso conto di essere nudo tutto il tessuto del tempo...

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Io e lei ci siamo, ovviamente.

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Generale / Re:Rant: perchè non riesco a leggere Shahida
« il: 2013-01-10 19:59:14 »
Ander, sai cosa penso?

Penso che quelle che hai esposto siano ottime ragioni per leggere Shahida.

Adesso parlo da "storico dilettante" e ti prego di tener presente che se anche il mio nome compare sul manuale la mia collaborazione con Narrattiva per questo progetto è stata minima: ho riletto i due capitoli sulle religioni per vedere se erano stati usati i termini più corretti in Italiano e se il tutto aveva senso, niente di più.


Innanzitutto te lo dico chiaro e tondo: neanche io, spesso, sono d'accordo con Ron. Contesto, per esempio, il suo approccio alle tesi di Sand (con cui non concordo da un punto di vista storiografico, e che lui analizza invece, presumibilmente, attraverso il filtro della genetica), il suo sottostimare il Concilio di Nicea e gli scismi seguenti in area Siriaca e un mancato approfondimento dei flussi culturali tra Sciiti e Sunniti tra il X e il XV secolo a favore del rapporto est-ovest.
In questi argomenti e in altri Ron arriva a conclusioni che non condivido analizzando, secondo me, in maniera scorretta o parziale i dati: quello che per lui porta ad una conclusione per me invece porta ad un'altra.


Questo non mi preclude il godimento del saggio-Shahida o del gioco-Shahida.


Shahida non è un testo storico in senso stretto. Non è, cioè, una collezione di fatti e un'analisi obiettiva degli stessi simile a quei testi su cui potresti aver studiato alle Superiori o all'Università. Non è un libro di testo.

Shahida è un saggio personale, che esprime, dichiaratamente e apertamente, l'analisi dei fatti fatta dall'autore. Nei Capitoli tendono a concentrarsi i fatti più oggettivi e nei Profili l'autore tende a dare opinioni maggiormente personali.
Il testo fornisce puntualmente una bibliografia impressionante, che se non fosse diffusa arriverebbe tranquillamente ad occupare lo spazio dedicato al gioco, e rende sempre evidente quando l'autore parla con la propria voce piuttosto che esporre dei fatti o, almeno, piuttosto che esporre dei dati.


Qual'è quindi lo scopo di Shahida (e di Spione per quel che conta)?

Shahida è lì per suscitare riflessioni, per invitare al dialogo, all'approfondimento e alla ricerca. Non sei d'accordo con quello che scrive l'autore? Bene! Confrontati con lui, scrivi un saggio, gioca una partita al gioco evidenziando quella che tu credi essere stata la realtà dei fatti, scrivi un gioco con lo stesso stile "in risposta".


Quello che leggi in Shahida è il risultato di ricerche, dialoghi con i reduci, letture personali dell'autore. Sono le sue idee e le sue teorie sugli eventi.
Lo scopo del libro non è quello di istruire, di essere un punto di arrivo, di essere quel volume che te lo leggi e sai tutto su quello che successe e succede in Libano.
No, lo scopo del libro è quello di far si che TU, lettore, ti ponga delle domande, faccia delle contestazioni, ti chieda: "Ma come è possibile che l'autore sostenga questo?", vada a fare le tue ricerche ed esponga la tua visione e le tue conclusioni come l'autore stesso ha fatto.

Story Now è una lettura attiva, è un rendere vivo e vitale la prospettiva storica attraverso il confronto di tesi, anche e soprattutto, di tesi estreme. Edwards, qui come in Spione, non si risparmia nei giudizi, va giù pesante e non le manda a dire presentando la sua personale lettura dei fatti perché il suo scopo non è creare un libro statico, dogmatico, ma è quello di stimolare, anche attraverso l'indignazione, la riflessione e la ricerca personale.


Ti invidio, quindi.
Sei, ancora più di me, nelle condizioni giuste per apprezzare Shahida.
Abbi solo l'accortezza di non approcciarlo come un libro di testo, un resoconto obiettivo, ma prendilo per quello che è realmente: l'esposizione di una serie di analisi personali e l'invito all'inizio di un dialogo.

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Matteo, o inizi ad usare esempi concreti invece che una serie di frasi che non vogliono dire nulla o inizio a cancellarti i post.
Invece di difendere a spada tratta le tue opinioni per partito preso e con ragionamenti, ogni tanto, prova a giocare i giochi di cui si parla. In questo modo guadagnerai di concretezza.

Grazie.

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Marco, per favore, cambieresti titolo al thread con uno più significativo? Di cosa vuoi parlare?

Inoltre potresti, per favore, evitare il multiquote e i "post panino"? L'ho già detto molte volte: è sempre preferibile fare un discorso unitario che spezzettarlo (e spezzettare quello dell'interlocutore) in maniera artificiosa.


Grazie.

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Gioco Concreto / Re:Cosa proporre a gente difficile
« il: 2012-12-04 20:35:14 »
Sposto in Gioco Concreto, così magari evitiamo il solito sondaggio in cui ognuno cita il proprio gioco preferito ^^

Ricordate: niente risposte monoriga, motivate le vostre affermazioni in maniera concreta e circostanziata.


Grazie.

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