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« il: 2009-07-12 12:13:53 »
Ieri siamo riusciti a provarlo. Io, il Vellu, Lavinia e Zanna, tutti più o meno conosciuti su questa community, e un gruppo abbastanza affiatato.
Approfittando dell'assenza del master della campagna di Star Wars: Sega edition in corso, che aveva dichiarato: "Io sono cattolico praticante, non riuscirei a giocare quella massa di eretici" abbiamo provato questo gioco che mi frullava in testa da mesi.
La prima cosa che voglio dire è che il gioco ha decisamente realizzato le mie aspettative.
È intenso, diretto, quasi violento nel giungere alla crisi morale e/o familiare. È davvero un gioco "sul bruciare per quello in cui credi". Se dovessi azzardare un'ipotesi sulla premise che è stata analizzata nel nostro gioco direi: "Cosa viene prima, i legami familiari o quelli sociali?"
In pratica un dramma sull'abbandono, il tradimento e la fedeltà ad un ideale, nonostante tutto. Abbiamo avuto Bertrand ucciso da Garnier, Cecille che ha rotto i voti del Perfetto, Amil che si è trovato sul campo di battaglia a scivolare sulle frattaglie, Philippa che tradisce Pierre-Roger col suo cavaliere (Bernard nella versione orginale. Claudia fa notare però come lo si confonda col Perfetto Bertrand, quindi nella nostra partita è diventato il Cavaliere Jean XD) e che consegna il marito come ostaggio. Pierre verrà poi decapitato dopo la fuga del Graal da Montsegur (e ancora non sappiamo che cosa è... forse Faye, forse no...), per mantenere le cose allegre.
L'introduzione dei vari atti è fatta molto bene, e lo schema comune aiuta a entrare nel vivo: la prima parte al passato, stacco per leggere uno degli handout di background (di solito con un'altra voce), riprende l'introduzione, ma questa volta al presente. Ci è bastata inoltre la regola che obbliga a mettere in crisi i personaggi principali nel Secondo Atto per costruire una storia davvero drammatica.
Le scene card e le story card sono un valido aiuto alla narrazione e mi è piaciuto particolarmente introdurre man mano i vari elementi di background.
Anzi! Mi sento proprio di dare un consiglio: nel manuale è scritto che potreste desiderare far leggere i fogli di background (Montsegur, La Fede, i Perfetti, il Consolamentum) a tutti prima del gioco, io ve lo sconsiglio. Anche se non è stato particolarmente rilevante nella nostra partita è comunque bello vedere e inserire nel racconto come certe azioni che ora si sa andare contro i dettami della fede arricchiscono e cambiano il personaggio.
Esempio: Esclaramonde, la figlia minore è stata dipinta come una Catara bigotta al limite del fanatismo negli atti 1 e 2, ma in una scena ha mangiato cacciagione. Nell'atto 3 scopriamo (leggendo l'handout) che i catari praticano il vegetarianesimo. A questo punto sorgono varie domande: perché Esclaramonde ha mangiato carne? La sua Fede è forse selettiva? Ho ha fatto di necessità virtù? O é una debolezza che si sforza di superare?
Domande la cui risposta porta a un approfondimento del personaggio decisamente gradevole.
A proposito delle domande... quelle sulle schede sono un valido aiuto ad analizzare il personaggio e a interpretarlo in maniera significativa.
Sono anche più "pesanti" di quello che sembrano, se glie lo permetti.
Ah, abbiamo anche usato l'hack di Claudia (o Moreno, o Michele... quella gente lì, insomma. Non ho capito bene chi ha il copyright) di dare la possibilità di giocare durante il preludio il prima o il dopo l'assassinio dell'Inquisitore. Non sembra per nulla una cattiva idea.
La farò mia per il futuro.
Fin qui le luci.
Ora passiamo alle ombre.
Il gioco è bello, si, e tanto, ma manca completamente di "sistemi di sicurezza".
Paragonarlo ad un capolavoro come Spione mi sembra ingiusto, ma lo farò lo stesso.
Giocando a Spione ho visto persone solitamente molto passive e dalla narrazione molto "timida" prendere in mano la situazione, giocare e farlo bene. Il sistema compiva questo miracolo.
Ecco, a Montsegur manca completamente questo genere di possibilità. Anche ieri uno dei giocatori non era particolarmente motivato (gli piacerebbe, dice, un momento di "leggerezza" nel gioco, e questo Montsegur non te lo da di certo) e si è riusciti a intravedere quello che sarebbe successo se fosse stato una persona appena meno matura e disponibile. Il gioco è riuscito lo stesso, ma si è visto come giocarlo con persone che non abbiano imparato a fare un framing molto aggressivo, ad andare dritti al punto lo rallenta e lo mina alla base.
Vedi l'esempio di Moreno sull'assassinio dell'Inquisitore o la nostra prima scena, in cui per "Mostrare le reazioni della gente all'arrivo dei Crociati" si è partiti da una cucina con 2 persone e solo dopo ci si è spostati, lentamente, sulle mura (lo abbiamo fatto notare al giocatore in questione, che ha capito al volo).
I giocatori devono essere anche estremamente motivati nel creare una storia coerente e significativa. Inserire degli elementi più "leggeri", mi sembra funzioni male, ma non c'é alcun "sistema di sicurezza" che impedisca di farlo.
In pratica il gioco per me è molto, molto, molto bello, ma vi consiglio di scegliere bene le persone con cui giocarlo, o quantomeno spiegare bene all'inizio cosa si sta andando a fare.
Ora avrei anche una domanda a chi l'ha giocato più di me:
Abbiamo avuto un piccolo dubbio sulle Story Cards. Quante se ne possono giocare in una volta? Un giocatore potrebbe giocarne anche due appena ne ha la possibilità? Per noi no, ma chiediamo per sicurezza.
Pensavamo inoltre di fare un paio di piccole modifiche:
Quando una story card dice che puoi scegliere anche uno dei tuoi personaggi minori per essere il traditore/un esperto di trabucchi/il messaggero di Dio ecc. ci è venuto naturale scegliere per questo anche dei personaggi minori controllati dagli altri, ovviamente col loro permesso. Non mi è dispiaciuto per nulla quello che è uscito.
Fatto salvo l'ambiente di suggerimenti attivi che si deve creare al tavolo c'era una mezza idea di formalizzare un po' di più un meccanismo di veto alla Cani, per assicurarsi di essere coerenti con lo stessa idea di gioco. Che ne dite, potrebbe funzionare?