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Post - Fabio "Shia"

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Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-16 10:56:04 »
Alla fine credo che la cosa che sia abbastanza facile da compredere (credo o almeno spero di aver risolto i miei dubbi).... e bastava guardarsi meglio il Provv. Gloss.

La differenza tra Transcript e Story è la presenza di un Theme
(Tema:
Lo scopo, il messaggio o l'emozione chiave conclusiva percepita da un membro dell’uditorio relativamente ad una serie immaginaria di eventi. La presenza di un Tema è una caratteristica fondamentale che distingue una Storia da una Trascrizione)

Il Theme è null'altro che la vecchia "morale" (la trovi anche in Esopo); per non creare confusione è però meglio rimanere nell'abito del provv. gloss. e chiamarlo Theme.

nn credo ci sia altro......da questo punto di vista.

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Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-15 12:17:08 »
Tutte ottime risposte, davvero...peraltro sono molto contento di aver "stimolato" uno sviluppo di questo tema perchè lo considero molto delicato ed importante.

Tuttavia la mia considerazione partiva molto più indietro...vediamo se riesco a spiegarlo.

C'è il Transcript che è " la descrizione degli eventi immaginari di gioco, senza riferimento alle procedure di role-playing"....

Bene il Transcript può essere oppure no una Storia e sino a qui siano nell'alveo del prov. glos.

E' qui che si situa la mia domanda: "il discrimine tra un Transcript non-storia ed un Transcript-storia......può essere la presenza di una "morale"?"

(peraltro: il termine che uso è morale....perchè nn me ne vengono in mente altri.....vi è poi un ulteriore difficoltà dovuta al fatto che lo studio della narrativa si è recentemente focalizzato sulla "struttura" del racconto e non sul suo contenuto...ma questo è un altro discorso)

Poi è ovvio che se così è......diverso è il modo in cui questa morale si forma....(e qui ci sono i vosti post di risposta che divengono fondamentali)

Nel Narrativism la morale emerge come "addressign the premise", nn è prefissata ma emerge nel gioco (mi spingo oltre: è lo scopo stesso del gioco e la causa del divertimento di chi gioca)....laddove nel Simulationism sarà verosimilmente prefissata dall'oggetto che si vuole "omaggiare" (mi pare di capire).

Insomma tutto 'sto giro (che cmq come dcie Korin è per lo più un mio problema) per capire COSA posso definire come storia e cosa in realtà nn lo è......

Cyaz!!!!

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Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-15 09:02:21 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]

La trascrizione degli eventi è una Storia se... ha senso come storia! Cioè se affronta qualcosa, se dice qualcosa, se esprime qualcosa, se ha un senso come espressione umana (a dirla così sembra terribilmente altisonante, ma tenete presente che Stanlio e Ollio ci riuscivano in ogni singola comica. Sono cose pratiche e normali in ogni singola storia che avete letto in via vostra che non fosse un mero esercizio citazionistico. E' solo a parlarne e a cercare di definirle che sembrano diventate di colpo altisonanti e difficili. Pensate a descrivere in termini di fisica come funziona una bicicletta, e dite se non sembra una cosa difficilissima...


Il post è veramente illuminante....e mi ha chiarito molti dubbi!

Tuttavia mi chiedevo: in relazione al brano del tuo post che cito .... si può dire che tu stia facendo riferimento a ciò che comunemente viene chiamato o inteso come "morale della storia" (o "morale della favola")?

Mi rendo conto che sto facendo riferimento ad un concetto nn forgita....però credo che forse potrebbe aiutare a dipanare....a chiarire meglio, un "qualcosa"....che preso in se e per se rischia di rimanere un pò nebuloso.

Cyaz!!!!

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Gioco Concreto / Zombi... come renderli in un gdr indie?
« il: 2009-01-02 17:38:14 »
Per come la vedo io (stavo vagheggiando un design apposta dopo aver letto "World War Zombi" di Max Brooks) quello degli zombi potrebbe essere un buono spunto per un gioco gamista (e sai mai che io inventi qualcoda di diverso :P); se interessa ne posto le linee guida di seguito.

Il GM dovrebbe tenere gli zombi ed il suo scopo dovrebbe essere quello di seccare i PG (ovviamente il GM dovrebbe anche disegnare le aree di gioco)

I Giocatori dovrebbero far si che i propri PG sopravvivano ai non morti; il bello dovrebbe stare nel fatto che ogni PG dovrebbe possedere talenti unici (ossia se il PG di Marco prende, che so "sparare bene con le armi da fuoco"....quello di Luca non lo potrà avere però potrà avere ad esempio "esperto smanettone con i computer" oppure "sa guidare la macchina") in modo che i giocatori debbano collaborare per forza tra loro
(nn è realistico? Chissenefotte ... basta che sia divertente).

Tocco di sadismo: ogni giocatore dovrebbe generare per il proprio PG un obiettivo da conseguire (per esempio salvare la propria moglie o cose del genere); il gruppo sarebbe quindi diviso perennemente tra l'aiutarsi a vicenda per salvare gli zampetti e raggiungere la salvezza e l'aiutare il personaggio che di volta in volta deve consguire il proprio target.

ovviamente detto così è un pò campato in aria....mi chiedevo però se poteva in qualche modo funzionare.

Cyaz!!!

BUON 2009

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Sotto il cofano / D&D 4°
« il: 2008-12-29 10:59:04 »
Citazione
[cite] renatoram:[/cite]
Citazione
[cite] Fabio "Shia" :[/cite]
Ma questa cosa come la puoi ricreare in un GdR?

Cioè, attualmente è possibile concepire un gioco di ruolo con delle meccancihe capaci di valorizzare le abilità di gioco del giocatore?


Beh, ma tu l'hai provato DnD 4E?
O Agon?

Poi certo, se quest'aspetto o tipo di gioco non ti interessa rimane ben poco da farsi piacere... cosi' come, tanto per proseguire con il paragone videogiochesco che calza abbastanza, c'e' sempre stato chi si lamentava che i giochi arcade non erano "realistici" e chi si lamentava che le simulazioni erano "noiose" e "troppo complesse" (arcade di combattimento aereo VS simulatore di volo, docet).


In effetti D&D 4.0 nn l'ho ancora provato.....
Agon mi è arrivato circa una settimana fa e devo ancora iniziarlo.
Se è come mi dici tu sono interessato a verificare con mano!!

Il paragone che poi mi citi lo tirai fuori io ai tempi ^__^
Personalmente prediligo gli arcade (ok...sono un "lurido" gamista...mi avete scoperto :P)

Cyaz!!!

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Sotto il cofano / D&D 4°
« il: 2008-12-29 08:21:21 »
Tutto rigorosamente IMHO (e come premessa nn c'è male).

Credo che ci sia un problema di non facile soluzione in ambito Gamista (e qui mi ricollego al D&D 4.0): la soddisfazione del giocatore dovrebbe risiedere nel testare il suo grado di abilità nel "giocare" con altri giocatori; il fatto è che di sistemi di risoluzione "tradizionali" (limitiamoci al vetusto DFK perchè conosco al  momento solo quello) non offre in realtà un esperienza del genere.

Mi spiego con un esempio banale ma credo indicativo: da ragazzino mi ricordo delle epiche sfide con gli amici agli arcade calcistici di Dino Dini su Amiga (Kick Off 2 o Goal!); insomma riuscire a fare un dribbling spettacolare o un goal in rovesciata significava avere prontezza di riflessi e capacità di gioco; e vincere significava davvero essere "più bravo a giocare" dell'avversario...con consegunenti sfottò...ma anche congratulazioni se il tuo "competitor" si era dimostrato veramente un degno avversario.

Ma questa cosa come la puoi ricreare in un GdR?

Cioè, attualmente è possibile concepire un gioco di ruolo con delle meccancihe capaci di valorizzare le abilità di gioco del giocatore?

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Sotto il cofano / [R-0] Nel frattempo, 9 anni fa...
« il: 2008-12-27 15:47:03 »
Io stesso in tempi abbastanza remoti provai a creare un sistema mio: il risultato fu esiziale perchè generava dei risultati che dovevo ignorare o modificare per mandare avanti la storia che avevo pregenerato.

Ovviamente ai tempi, pensavo che la colpa fosse mia, in quanto il sistema che avevo scritto non era sufficientemente valido dal punto di vista simulativo: in realtà la tara di tutto il ragionamento è che stavo applicando un modello che non si poteva sposare con quello che davvero facevo: ossia "infliggere" una storia ai PG dei miei amici.

Ma, conoscendo solo QUEL modo di giocare....semplicemente non vedevo altra via d'uscita....

E' sorprendente come ci si riesca ad ingannare.

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Sotto il cofano / [R-0] Nel frattempo, 9 anni fa...
« il: 2008-12-27 11:11:53 »
Poteva rispondere "PERCHE' SI" e tagliare la testa al toro in modo ancora più diretto  :D

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Sotto il cofano / Barare?
« il: 2008-12-26 10:44:02 »
Citazione
[cite] Whitedreamer:[/cite]beh non so con che master tu abbia giocato... ma è proprio qua che sta la differenza tra un buon master e un altro...



Prima di tutto (e cosa più importante) benvenuto nel forum Whitedreamer ^__^

Poi: la questione del "buon master" è un piccolo "classico" (anche Edwards ne fa accenno in "il sistema conta")....ma IMHO il punto cardine di tutta la discussione verte su come è strutturato il gioco a cui si sta giocando: ovvero se ci si trova davanti ad un Parpuzio (cioè ad una storia pregenerata che il GM fa vivere ai suoi giocatori) oppure no (e qui si apre un universo infinito sulle Agende creative e sulle loro possibili declinazioni).

Cyaz!!!

(ovviamente la questione posta in questi termini è veramente tagliata con l'accetta....tuttavia se ti interessa approfondire ci sono tanti post in questa sezione che puoi consultare)

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Auguri a tutti voi ed alle vostre famiglie!

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Avevo seguito il tutto a suo tempo: avevo però la necessità di aprire un nuovo fronte su un aspetto che trascendeva il vile denaro: quello per cui il gioco potesse essere una sorta di produzione "artistica" svincolata dal mero "fare cassetta"...solo questo  :)

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Vabbè...qui però entra anche in campo un altro discorso, che è quello sulla qualità di ciò che si produce.

Si tratta ovviamente di un parametro che non puoi valutare dal mero numero di copie vendute, anche perchè in gioco entrano tutta una serie di parametri "esterni" legati più a questioni di commercializzazione che altro.
Peraltro è talmente ovvio che un brand affermato come DnD (esempio) abbia più "avviamento" (termine ragioneristico ormai desueto ma efficace) di qualsisiasi altro nuovo prodotto (indie o meno) che mettersi a discutere su questo è una cosa tutto sommato sterile.

Ma se si ragiona in puri termini numerici allora bisognerebbe dire che una Britney Spears è "migliore" in termini assoluti dei Beatles (tiro fuori un esempio a caso..nulla di voluto);  se si rimane imbirgliati in schemi mentali del genere è palese che si ritroveremo giocoforza tra le mani un numero incalcolabile di cloni e/o varianti dello stesso prodotto (magari pure scadente perchè deve accontentare pià utenza possibile).

Se è questo il futuro che si vuole per il gdr lo si dica pure....  :(

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Segnalazioni e News / Nuova tappa Narratour: Ravenna
« il: 2008-12-03 09:23:52 »
Io mi vorrei prenotare per il 12/12 a Spione.....

il presente messaggio vale ai fini della prenotazione o c'è una procedura  a parte?

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Sotto il cofano / A little help for Fenna...
« il: 2008-11-23 17:16:48 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Aloa! (accidenti, è contagioso...)

A me "new wave" va benissimo, il fatto che non l'ho definito non era un attacco al termine, era un dire "questo è meglio che lo spieghino altri"  8)

Non è un termine ben definito? Allora può stare nel mucchio, con "Indie", "forgiti" e compagnia bella, che nell'uso pratico non sono ben definiti manco loro! (vabbè, "Indie" ha una definizione molto precisa, ma viene usata solo su The Forge...).

E la cosa, sinceramente, mi pare inevitabile. Non è semplicemente possibile definire una categoria di giochi che non è una categoria, perchè si espande continuamente in direzioni diverse. Credo che queste termini e definizioni saranno sempre (e non è possibile fare altrimenti) molto vaghe, da capirsi in base al contesto, alla "vienimi incontro e cerca di capire". Definire Parpuzio è facilissimo. Definire tutto ciò che non è parpuzio no. "new wave" rende un idea, e non mi dispisce come termine perchè dà un idea di "nuova ondata" che corrisponde alla realtà: una nuova ondata di disegn più moderni e innovativi che hanno riprendere interesse all'innovazione. Anche "forgiti" da un idea. Anche "indie". Nessuno può essere definito esattamente nel senso di "fino a qui sì e poi no", c'è sempre una zona d'ombra, ma questo è inevitabile.

Non è possibile dunque dare definizioni precise? Certo che sì, ma solo di cose più ridotte e limitate. Cioè, appunto, di categorie. Per esempio, già dire "giochi narrativisti" definisce una categoria specifica (anche se poi ci possono essere dibattiti eterni sul fatto che un gioco lo sia o non lo sia, è un dibattito su caratteristiche spcifiche che dovrebbe avere per appartenervi". O "gioco narrativista GM-full a rotazione". Quando si va nel dettaglio, le categorie ci sono. Ma non potranno mai inglobare tutti questi giochi.



Ok....ma il problema che sollevavo era in realtà legato al fatto che, obiettivamente, prima di oggi, mi pare non ci fosse mai stata una vera e propria defizione di "new wave", insomma questo termine risultava essere un "oggetto misterioso".

Ma ora che questo termine ha una sua precisa connotazione a me va benissimo utilizzarlo.

Cyaz!

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Sotto il cofano / A little help for Fenna...
« il: 2008-11-23 11:24:03 »
Citazione
[cite] fenna:[/cite]Aloa!
Citazione

Infatti io propongo di non usarlo proprio: sia perchè nasce da un contesto completamente ALTRO da questo forum...sia perchè non ha veramente un senso.

Spiega.

Se intendi "altro" come GDRItalia, vabbé rientra nella definizione che ho dato io.
Se intendi altro come contesto musicale, semplicemente ti sbagli, nel senso che è un movimento culturale collegato alla musica, ma non è la musica.
L'unico motivo perché non dovrebbe essere utilizzato è perché l'ha scelto GDRItalia per definire una sezione del suo forum e molti di coloro che scrivono qui sono in contrasto con lo stile di moderazione attuato da GDRItalia in quest'ultimo periodo.
Altrimenti è un termine valido.
Aloa!
Aloa!


Ok...spiego; in primis non è un attacco personale e ci tengo a dirlo; la citazione di Battiato era solo per dare colore....

Parto da una considerazione semplice: la terminologia che usiamo è ssotanzialmente quella di "The Forge", mi pare di capire; a volte "integriamo" questa terminologia con altri neologismi come ad esempio lo 0-System.

Ma se in quel caso è chiaro il contenuto di quel termine.....per "new wave" personalemente non lo è.

Ossia cosa si intende per "new wave"?

I giochi forgiti o forgisti?
I giochi nati dopo la formulazione della teoria? E se si quale (il treefold? Il Big Model?...e se è questo il paradigma ci si riferisce allo stato della teoria di oggi, o a quello del Provvisional Glossary? ed a quale formulazione teorica...a quella di Edwards?)

Ed a cosa ci si riferisce esattamente?
Ai giochi "narrativi" (mi scuso per la palese inconguenza)?

Peraltro per tornare a GdR italia .... io nn ci posto più e quindi nn mi riguarda quello che fanno o non fanno in quel forum: ma credo che uno dei problemi principali che erano nati ai tempi, era proprio relativo al fatto che con quel termine si era creata una label (etichetta) tale per cui o si tifava per i giochi "tradizionali" o si tifava per quelli "new wave" (appunto); il che singifica mettere in 2 caderoni cose molto diverse tra loro.....

Solo questo....

Quindi mi spiace molto se tu ti sia sentito in qualche modo "attaccato" dal mio post.....e spero che questa spiegazione serva a chiarire meglio il mio pensiero

Cyaz!

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