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Topics - Giuseppe G

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Save a tutti, mi son deciso di scrivere questo primo post dopo che da un paio di settimane seguo attentamente il forum. Mi piace la community, leggo interessanti spunti di ente esperta e mi son deciso quindi di iscrivermi per condividere con voi il progetto di una cronaca da affrontare in Dungeon World con i miei amici.

Perchè Dungeon World.

Perchè giochiamo ai giochi di ruolo assieme da quasi 25 anni (l'anno prossimo) e mi serviva un qualcosa di innovativo come sistema per riprendere la giusta verve a fare il master. Il nostro gruppo ama giocare al fantasy in modalità sandbox, abbiamo provato nel tempo anche altri sistemi quali Cyberpunk, Vampiri e Cthulhu, ma alla fine o l'ambientazione o la generazione dei personaggi troppo "restrittivi" ci ha fatto sempre tornare alla red box del D&D. L'unica pecca che ha il D&D però, parlo come master e per gusti personali, è proprio l'aumentare di livello che ti costringe prima o poi a fare sessioni esclusivamente a tirare i dadi per abbattere il mostro finale, limitando l'esperienza di gioco ad una sensazione di ferisci ferisci ferisci ferisci e ammazza prima che muori che mi ha sempre lasciato l'amaro in bocca. Dopo aver letto la prima fanzine italiana di mondo sommerso, appena ho finito di leggere l'articolo un drago da 16 PF, mi sono deciso e ho comprato il manuale da narrattiva (e speriamo che arrivi entro giovedì mattina che la sera dobbiamo giocare, lol). Anche se il tutto era reperibile online grazie ad un ottimo lavoro su idea di Claudio Freda, l'acquisto è stato determinato sia dal fatto che ho voluto premiare la scommessa editoriale, che in italia nel campo del gdr è stata una bella scoperta, sia dal fatto che essendo un master di vecchia data amo avere i manuali originali stampati, mi danno un non so che di arcana conoscenza quando li apro e li annuso.  ;D

Comunque, veniamo a noi. Come detto ho acquistato DW, dopo aver comunque fatto giovedì scorso una prima sessione introduttiva coi miei amici per decidere cosa e come volevano giocare. DW quindi non era ancora nell'aria, i sistemi di gioco papabili all'epoca erano dungeonslayer o la redbox del D&D.

Tutto è nato quando gli ho chiesto in che ambientazione volevano giocare. Fantasy, sicuramente fantasy mi hanno risposto. Ok, allora gli ho detto di darmi qualche spunto. Hanno iniziato. Lo spunto è un monastero; dei fratelli lasciati davanti un monastero ancora in fasce. Un monastero perchè hanno l'idea che i loro personaggi diventeranno birrai trappisti quando appenderanno la scheda al chiodo. Ho chiesto al primo giocatore che classe ha intenzione di interpretare, guerriero. Il nome del suo personaggio, Gedar. PRendo appunti: monastero, birra, Gedar, abbozzo che l'ambientazione di partenza sarà in una zona geografica simile alla Schwarzwald, la foresta nera tedesca. Gli ho chiesto di darsi un cognome comune, scelgono Hafflinger da una birra. Il secondo giocatore decide contestualmente che il suo personaggio sarà un chierico che si chiamerà Leffe Hafflinger, ed il monaco che li ha cresciuti si chiama Chimay, Padre Chimay Hafflinger. Gli chiedo una descrizione fisica, han detto così come siamo, quindi per darvi un'immagine il guerriero 174 per oltre 100 chili e il chierico 164 per 56. Gli faccio notare che c'è troppa differenza fisica per essere considerati dei fratelli gemelli, mi danno spunto come giustificazione di una malattia di Leffe attorno ai 12 anni. L'ultima cosa che mi manca è lo scopo della loro campagna, Leffe mi propone nonmorti, montagne di non morti perchè ce li ha antipatici, vuole una campagna epica contro la nonmorte; Gedar concorda, basta che gli diamo un'arma a due mani e da mangiare, lui falcia qualsiasi cosa. Stappo e sorseggio una birra, mi fumo una sigaretta, decido che ho abbastanza per iniziare ad abbozzare una trama della storia.

L'idea di base, raccontata con più dovizia di particolari, è di due gemelli che sono stati abbandonati in fasce davanti un monastero trappista arroccato nelle Schwarzwald. Il priore del monastero prese le due vite sotto la sua responsabilità. I ragazzi, ormai grandi, vengono mandati all'avventura dal loro padre adottivo dopo che un corvo messaggero gli ha fatto visita. Il loro compito è di raggiungere un paesino a tre giorni di viaggio a nord del monastero dove il capo villaggio è sempre in cerca di nuovi soldati per scortare le carovane che partono in spedizione per il nord del continente ed iniziarsi a fare una vita lontano dai libri nel caso di Leffe e del lavoro nei campi nel caso di Gedar. Descrivo Leffe come esile, gracile, occhi spiritati e capelli arruffati, con una forte forza d'animo interiore, sempre a parlare di nonmorti e di come ammazzarli; Gedar più alto, grosso, occhi spenti e capelli lunghi trasandati, taciturno e malinconico, molto silenzioso e sempre pronto a seguire le idee di Leffe. Questo è quello che per adesso ho raccontato.

Adesso avrei bisogno di una mano per intessere i fronti di campagna e successivamente i fronti d’avventura, al fine di aver ben presente un buon progetto da portare avanti e di far appassionare al sistema di DW i miei amici. Vi dico la mia idea, spero che qualcuno mi dia qualche suggerimento per essere sicuro di strutturare il tutto per bene  :D

Questo dovrebbe essere il mio fronte della campagna iniziale.

Allora, avevo pensato a questa trama di base. Il monastero al'arrivo dei gemelli era una rocca in cui l'ordine monastico come copertura produceva birra, in realtà custodiva antichi tomi di rituali proibiti, custoditi nelle stanze del priore. I due gemelli ben presto crescendo impararono a tenere a bada l'allerta dei vari chierici, comunque sempre assorti o nel lavoro nei campi o in segreti ma continui rituali per tenere protetto il monastero dall'attenzione dei poteri oscuri, quelle poche volte che venivano pizzicati in fallo a sbirciare nei posti dove non dovevano venivano sempre difesi dal priore come bambini che giocavano sotto la sua responsabilità. I due ragazzi ci misero anni a capire come eludere tutte le  protezioni, ma alla fine riuscirono ad aprire, più per gioco e per sfida che per altro, la panca nella stanza del priore che custodiva il tomo più pericoloso custodito dai monaci. All'epoca dei fatti i due ragazzi crescevano identici. Quello che trovarono era un tomo avvolto in un sudario, un tomo fatto in un materiale strano (pelle umana di colore carminio scuro) che al tocco del pauroso Leffe gli lasciò la mano sporca di sangue trasudante dalla copertina. Leffe voleva lasciar perdere, si rese conto che quello che stavano facendo era male. Gedar, da sempre il più curioso e il più vivace dei due, noncurante come sempre di quello che pensava il fratello, anzi proprio perchè il fratello non voleva, apostrofandolo come donnicciola decise di vedere di che si trattava. In fretta e in furia, per paura di essere scoperto dai monaci, Gedar seguì le istruzioni nel tomo che descriveva un macabro rituale, mentre per tutto il Leffe era in un angolo impaurito piagnucolando verso il fratello di smetterla perchè quello che stava facendo non era bene. Alla fine Gedar riuscì ad ultimare il rito, che anche se lui non sapeva e non immaginava, si componeva di fatto in una prima parte di protezione, la sua protezione, e l'evocazione di una figura spettrale di una splendida Regina. La figura che si presentò davanti a Gedar era bellissima, silenziosa, immobile. La stessa si girò verso di Leffe da lei distante circe tra metri. Lentamente, Leffe la vide bellissima e silenziosa, fino a quando esplose in una colonna di luce viola che ruppe il soffitto della stanza, sparendo in miliardi di bigattini che formarono una marea impetuosa che sopraffece e sotterrò Leffe, continuando a ribollire. Gedar rimase non sa quanto tempo immobile a vedere quella marea informe che lo privò della vista del fratello, l'unica cosa che si ricorda era che pianse così tanto fino a quando dagli occhi non uscirono più lacrime ma sangue. Non sa quanto dopo tempo, la porta della stanza si aprì e fu invasa da monaci che iniziarono a lanciare, li vedeva per la prima volta, quello che lui credeva fossero incantesimi. Dopo ore di lotta i monaci riuscirono a sconfiggere la marea immonda, restituendo alla vista di Gedar oscurata dal suo sangue quello che poteva sembrare la mummia del fu fratello Leffe: scarnito, occhi spiritati, capelli arruffati, immobile a puntare il soffitto. Gedar prese la testa del fratello e se la mise al petto continuando a piangere a dirotto. Il sangue di Gedar raggiunse la bocca del fratello, che dopo poco impercettibilmente iniziò a muoversi nuovamente. Il priore allora si affrettò a far allontanare da alcuni monaci Gedar e di farlo pulire, mentre lui con altri rimasero a fronteggiare l'ignoto. Dopo esser stato pulito e tranquillizzato, Gedar fu portato in una stanza dove trovò un sacco di monaci che osservavano un Leffe a letto, scheletrico ma pieno di vita, che vedendo il fratello gli disse di aver fatto uno strano sogno sui nonmorti, ma non se lo ricordava. Leffe di fatto non si ricordava nulla, e ogni volta che in futuro il fratello tenterà di tornare in argomento lo prenderà per pazzo.

Ogni giorno Gedar vive con il continuo rimorso di quello che è successo al fratello Leffe. Non lo contraddice più, è sempre pronto a seguirlo in tutte le sue richieste. L'unico momento in cui trova pace è quando dorme, in cui l'oblio gli fa dimenticare tutto. Ogni mattina però, appena si sveglia si ritrova con gli occhi lacrimanti di sangue e a ricordare tutto, trova Leffe mummificato, lo abbraccia a lui e lo risveglia con il sangue che sgorga dai suoi occhi. Quando il fratello si inizia a muovere Gedar si pulisce. La giornata poi scorre nuovamente come tutte le giornate, Leffe non ricorda nulla e Gedar lo protegge.

Riassumendo il mio ipotetico fronte della campagna:
- un monastero di ordine monastico custodisce tra le varie cose e a sua insaputa un artefatto, il libro del Re dei Nonmorti, che oltre a essere una delle armi dell'essere contiene il rituale per risvegliare la sua incarnazione;
- una setta adoratrice del Re dei Nonmorti è alla ricerca da secoli del libro per risvegliare il Re;
- circa sei anni fa i sigilli che mantenevano custodito il libro vengono spezzati dai gemelli;
- i gemelli hanno di fatto risvegliato l'anima dell'artefatto che è la Regina dei Nonmorti, compagna del Re che farà di tutto per risvegliarlo;
- i gemelli di fatto hanno un'esperienza condivisa di quello che è successo, solo che Gedar la rivive perfettamente ogni giorno da sveglio, Leffe la rivive perfettamente ogni giorno da addormentato;
- tutti i chierici del monastero, non sapendo cosa fare, partono per una missione per allontanare l'artefatto dai gemelli;
- il libro viene recuperato da dei cultisti della setta nelle terre orientali;
- un corvo messaggero avvisa Padre Chimay dell'evento che decide di mandare via i ragazzi dal monastero;
- la vera chiave per risvegliare il Re dei Non morti alla fine non sarà Leffe, ma la morte per sacrificio di Gedar.

Mi date qualche consiglio per strutturare per bene la campagna a DW? Grazie in anticipo, spero di non avervi annoiato troppo.

Chiedo scusa se non ho tempo per rileggere e controllare eventuali errori di battitura, ma scappo al lavoro che è tardi.
A presto ;D

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