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Post - Dairon

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Pattumiera / Re:[Sfogo] Finalmente... MOSTRI!
« il: 2012-06-02 15:55:51 »
Dopo tre "quoto", non ci vedo molto di strano a mettere un "capisco" con una considerazione ulteriore non espressa da alcuno.

In ogni caso personalmente non mi è mai capitato, credo, di pensare "mi piacerebbe fare questa cosa da vampiro, ma non posso perché nel MDT i vampiri invece...". Accettavo il setting nei dettagli come "qui i lupi mannari sono dei guerrieri spirituali, non troppo simili ai mostri del folklore". Mi è capitato un più banale desiderio di avere più potere. Al massimo di voler potere usare una volta sola quel dato potere invece di doverlo aver acquistato prima, forse.

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Dai, hai capito cosa intendevo.  ;D

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Solo una domanda: esistono queste pubblicità "di puro mood" per cose di cui il resto del mondo non ha praticamente alcuna concezione o riferimenti?

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Gioco Concreto / Re:"Mai più D&D": perchè?
« il: 2012-06-02 15:33:17 »
Come richiesto dall'OP, provo a espandere le mie affermazioni precedenti sui "perché" dei vari giochi. Non credo riuscirò a produrre molti AP (un po' quoto dispari al riguardo, un po' semplicemente non ha senso citare un caso di gioco al tavolo e far pensare quello sia LA ragione per cui penso la cosa X del gioco), ma vediamo un po'.


Per cui dovresti domandarmi i motivi per cui non gioco più al gioco specifico: a DND 3.X (circa il 50% della sessione mi sembra noia inutile; perché la gente con cui lo giocherei in ogni caso a livello ambientativo non vuole inventare molto di interessante; perché sono stufo di subire la storia che conta senza far nulla, non voglio che le mie scelte sia solo alcune tattiche di combattimento e nemmeno molte),

A) Il 50% della sessione è forse l'unico caso in cui posso portare un AP piuttosto indicativo. L'ultima volta che ho giocato a tal gioco era in teoria per una oneshot personaggi pronti. Salta fuori che no, dovevamo farceli, di V livello credo.
Un'ora di sofferenza pura. Io odio dal profondo del cuore dover scegliere le abilità in quell'edizione. Tonnellate di PA da assegnare, senza che nessuno conti davvero, e al contempo ogni sceltà tra un'abilità e l'altra sembra difficile. Questo al vertice, ma potrei parlare del fatto di dover ricalcolare tutto appena prendi un talento, tener conto dei PF ogni dannato livello, la scelta tra duecentomila opzioni degli oggetti magici... e tutto serve a poco, in realtà. Magari complessivamente sì, migliora la tua capacità di far qualcosa, ma il singolo elemento no.
In realtà, a parte che io soffro davvero ad avanzare e creare il personaggio là, ci sono diverse altre cose per cui ritengo il 50% sia tempo perduto: l'impossibilità di fare un vero framing (se devi aprire porta per porta, altro che framing aggressivo! Questo, almeno da me, tende anche in ogni caso a cercare di giocare "ora per ora" anche dove non vi sarebbe stretta necessità.), soprattutto, ma anche il doversi gestire molte cose poco interessanti (aggiornare gli incantesimi pronti, contare i PF... tutta roba astratta. E devo anche aspettare che lo facciano gli altri).

B) Questo è personale. Diciamo che si parla di gente che non vuole cambiare le sue opzioni nel gioco specifico per ripetere un po' sempre le stesse situazioni ed ispirazioni; nonché, e questo è ben più grave se vi giocassi, che ha un brutto caso di "posso fare la impossible thing before breakfast".
Non credo sia veramente colpa del gioco, questo no. Ma ha un certo grado di complicità.

C) DND ti offre abbastanza scelte tattiche in battaglia, ed alcune possibilità di "influire sulla trama" fuori dal trauma fisico causato ad altre creature. Tuttavia generalmente se sei di un livello X non potrai influenzare chi ti sta sopra ad un livello X+10 in alcun modo, non più di quanto se sei in un gioco per console non potrai andare fuori da quel pezzo di mappa finché non avrai completato quella quest.
Ora, passi questo, ma è l'esistenza della trama da seguire che in alcun modo non posso cambiare che mi fa impazzire. E' una questione di stile di gioco possibile, anche questo non obbligatorio, vero. Nondimeno... se i PG spaccano l'esercito nemico, dio mio, il punto non può essere "oh no l'esercito doveva fare questo e questo!", ma "ora che farà l'esercito, considerato tutto quanto è successo?".
Le mie azioni devono contare, sono il protagonista!

 
Citazione
a MDT (non mi interessa conservare lo status quo; se devo essere un mostro, non riesco a non pensare vi siano sistemi che me lo fanno sentire),

A) Credo in MDT vi sia un certo world building molto interessante (dico davvero) da parte del Narratore; e che perfino quanto proposto ufficialmente fosse spesso affascinante, perfino entro certi limiti il metaplot. E più ragionato di quanto non sembri (vabbè, io preferivo il nuovo che aveva un livello di magnitudine inferiore di contraddizioni).
La fregatura è che questa cosa parte dall'alto e si rivolta verso il basso. Non è nemmeno il problema che una sola persona generalmente la fa (o "adatta" le indicazioni preesistenti: il Narratore che ti dice "bene, in questa regione, i Padroni del Ferro hanno questo e questo branco"); il problema è che anche se dai molti PX ai tuoi PG, se anche reggessero una metropoli... sono solo una piccola parte del tutto.
Non dico che debba esserci dettagliato come essere il nuovo Dracula, questo posso capirlo. Però mi pare che i pg relativamente al worldbuilding siano assolutamente impotenti su come lasciare il segno.
Il finale è che lo status quo non cambia. O se cambia, lo fa in maniera predeterminata dal Narratore.

B) Beh, suvvia. Umanità: se riesci "ti senti in colpa", se fallisci "non ti senti colpa", con eventuale contorno di Alienazioni.
Potremmo specificare, mio caro manuale, grazie?  :P Gradirei il mio povero Nosferatu avesse qualche indicazione la prima volta che fa finire male una delle sue prime vittime, no?

Citazione
Cyberpunk (troppe pippe mentali, fatemi spaccare subito e bene!);

Stranamente, avendoci giocato poco è più un rifiuto leggendo il manuale che una cosa sviluppata giocando.
Ma insomma, l'impotenza relativa dei PG a fronte della complessità e difficoltà necessaria per fare le cose è evidente.
Qui poi non deve contare lo stile? Dov'è che conta?

Citazione
L5R (critiche simili a MDT, e in più se non l'ambientazione il metaplot mi causa l'itterizia);


Genericamente, verosimiglianza bassa ed abbondanza di stereotipi nemmeno particolarmente sino-nipponici, nell'ambientazione del caso. Dopo un po', il troppo stroppia, quando ti accorgi che sul serio in una serata di brainstorming puoi fare di meglio.

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Donne che giocano. Forse solo donne che giocano, addirittura. E chiaramente, non supermodelle.

Gente piuttosto diversa tra loro, senza arrivare diciamo al sembrare una cosa del genere.

Diversi tavoli (non necessariamente diversa gente) che cerchino di riprodurre un po' il feeling di diversi giochi: se a un tavolo giocano a Polaris non ci sarà la stessa atmosfera di Gioventù Bruciata. [sì, non s'adatta al tuo esempio di pubblicità per un gioco nuovo]

Credo sia necessario (show, don't tell) vedere la fiction. Penso tuttavia sia necessario trovare modi di evitare che vengano fuori video di live, deve essere di livello. Se fosse per me userei l'animazione, ma credo sia quasi improponibile per ragioni di budget.
Sarebbe utile le stesse persone non interpretassero lo stesso personaggio in alcun modo nella fiction visualizzata, senza nemmeno dare (se fosse animato) la voce al personaggio.

Credo sarebbe vedere i giocatori nella loro vita quotidiana, per dimostrare che sono persone diverse che hanno vite diverse, appaganti, e similmente anche altri interessi. Me lo immagino proprio come inquadrature di mezzo secondo della gente che poi sarà i giocatori mentre vive normalmente, gioca a basket, insegna all'università, porta i bimbi in macchina, suona, lavora il legno, cucina...

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Gioco Concreto / Re:[Sfogo] Finalmente... MOSTRI!
« il: 2012-06-02 13:56:10 »
Piuttosto vero quanto dice l'OP.
E' il problema del setting dettagliato prima sul manuale, se vogliamo. [ovvero: per non porre tale problema, non metti un setting sul manuale]

Piuttosto, potevo citare Ezio direttamente, non l'ho fatto e di questo me ne scuso.


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Il manuale italiano, ovviamente, visto che Mauro parlava dell'assenza di commento storico in quello americano.

L'introduzione è il soggetto della seconda frase, si riferisce appunto al commento storico presente nel manuale nostrano.

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Gioco Concreto / Re:[Sfogo] Finalmente... MOSTRI!
« il: 2012-06-02 13:32:19 »
No, la frase è completa.

Ho capito, ma tecnicamente potevi mordere una persona senza prenderti PS, credo.  :P

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Anche il nostro manuale è netto: ti dico qualcosa di storico, SE lo vuoi usare buono, sennò perfetto uguale.
Per inciso è giustamente un'introduzione più sociologica che altro.

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Gioco Concreto / Re:[Sfogo] Finalmente... MOSTRI!
« il: 2012-06-02 00:59:48 »
Piuttosto vero. Il problema della definizione del setting, se vogliamo.

Ma non ho capito la prima, non ho capito che ci fosse di impossibile nel MDT.  :o

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In realtà un Kagaymatsu storico probabilmente è perfettamente sensato, con lo shudo e il nashoku. Credo il fatto che noi stranieri ne sappiamo poco non sia dovuto a mancanza di testi (e insomma, già il romanzo di Genji parla di omosessualità!) ma al fatto che oggi in Giappone non sia un argomento che vada per le maggiore.

Stasera ho visto un'interessante PG maschio interpretato da una donna (Gioventù Bruciata). Quasi fosse liberatorio fare un marchettaro non stereotipato. Mmm mmm.

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Gioco Concreto / Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« il: 2012-05-29 19:55:39 »
(lo chiedo subito lo stesso, credo sia necessario. Eventualmente cestinare una volta spiegato?)

Uh. Non capisco, mi pareva di essere tra i pochi che ha detto "io riguardo al gioco X non mi gusta questo e quello". Vuoi esempi più concreti? Mi piacerebbe, ma credo verrebbero scelti ad arte, non puoi elencare i momenti in cui ti sei formato un giudizio, di solito. Posso dirti "a quella partita di DND mi si è confermato quel che pensavo, che farsi le schede è qualcosa che aborro", vuoi cose del genere?

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Gioco Concreto / Re:"Mai più D&D": perchè?
« il: 2012-05-29 19:11:52 »
Boh, possibile che statisticamente sia così. Non vuol dire molto, però: se sono diciamo 8 su 10 (e non lo credo) puoi sempre essere nel caso 9 o 10, e, vista anche la durata che tendono ad avere questi giochi, il problema non si pone per un bel po'.
Figurati se rende le persone così in un caso su cinque, o meno.

Personalmente non credo di aver mai incontrato disfunzioni come sopra descritte (fino ad arrivare all'impossibilità di critica), per esempio.

E' interessante perché non sto dicendo che non sia vero che lo sbilancio del potere regolistico (insomma, il master onnipotente) sia pericoloso oltre che epic fail di game design. Non credo tuttavia che renda la gente fuori di testa ai livelli descritti, semplicemente.

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Gioco Concreto / Re:"Mai più D&D": perchè?
« il: 2012-05-29 18:43:02 »
Ma se non incontri cotali pratiche sociali, il problema non si pone.

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Generale / Re:Inverse contest
« il: 2012-05-29 18:22:30 »
La musica.

Nel senso, nel gioco metti concretamente su qualcosa* e questo ha influenza determinante sul gioco.

*=o addirittura la canti o suoni, certo.

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