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Gente Che Gioca => Segnalazioni e News => Topic aperto da: Mattia Bulgarelli - 2013-05-14 14:50:43

Titolo: Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2013-05-14 14:50:43
Su segnalazione di Michela Da Sacco, direttamente dal blog di Roberto Recchioni:

http://prontoallaresa.blogspot.it/2013/05/piccola-esclusiva-su-dragonero.html
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Mr. Mario - 2013-05-14 15:11:08
Non sapevo che Dragonero diventasse una serie Bonelli. Mi era piaciuto molto il romanzone, il cambio di formato non so come mi fa sentire.

Pathfinder, invece, so perfettamente come mi fa sentire.
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-05-14 15:40:36
Mah, parlando adesso dal punto di vista del gioco di ruolo (e non come appassionato di fumetti - in cui sarei forse più cattivo su Dragonero) e comprendendo che tanti anche qui non sono d'accordo su questo...  io non la vedo come una cosa positiva.

Il mio ragionamento è semplice:

1) I sistemi di gioco per gdr tradizionale sono diventati nel corso degli anni sempre più esoterici, pesanti, incomprensibili, in una "pornografia delle regole" sempre più fine a sé stessa, mentre incoraggiavano una delirante cultura in cui un "padrone del gioco ti racconta la storia e le regole non contano"

2) L'editoria che ha dato vita e sostiene questo tipo di mercato punta a spacciarti tonnellate di supplementi, non un gioco che funziona in un libretto di 20 pagine.

3) I due fattori precedenti non solo hanno fatto crollare il numero di giocatori, ma sono una barriera suicida all'arrivo di nuovi giocatori.

4) I giocatori che comunque iniziano con quei sistemi, hanno poi maggiori difficoltà a giocare con altri sistemi rispetto a chi non ha mai giocato.

Quindi, "diffondere" il gdr con Pathfinder, è come pensare di "diffondere" il gusto della lettura costringendo i bambini a leggersi la Bibbia.

Non è solo inutile: fa danni.

Almeno, di positivo c'è:
- È una "diffusione" in un mondo ormai molto ristretto (quanto vende Dragonero? Per me, qualche decina di migliaia di copie al massimo. Quanti di questi anche solo leggeranno il gdr? Il gdr di Dylan Dog anni fa poteva contare su un bacino potenziale di mezzo milione di lettori ma non se lo filò quasi nessuno, ed era un periodo in cui i gdr vendevano di più), e quindi farà pochissimi danni.
- il "fantasy" di Dragonerop è già in realtà "narrativa di D&D" più che fantasy, quindi è probabile che già molti suoi lettori giochino.

Alla fine comunque mi pare una mossa positiva (economicamente) per chi fa il gdr, che ha il traino della Bonelli, e non per la Bonelli, che avrebbe più traino da una bocciofila ormai che dal mercato dei gdr...

Da una parte dispiace per l'ennesima occasione perduta, di dare un sistema funzionante e giocabile di poche pagine che potesse davvero avvicinare al gdr sano più gente.  Dall'altra, come ho detto Dragonero era già D&D, non so quanto ci si poteva fare di diverso...
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Antonio Caciolli - 2013-05-14 15:47:00
credo che per Bonelli sia un modo per avere pubblicità a gratis per tutta Lucca Games ... mi immagino che molti diranno ... "uh guarda la bonelli ha fatto un nuovo fumetto, proviamolo!", piuttosto che dire "ehi guarda che questo gdr è basato su un fumetto Bonelli, proviamolo"


Fino all'uscita di DW in Italia però mi sembra di poter dire che il settore del GDR hack and slash fantasy sia un po' carente e per molti ancora Pathfinder è una buona soluzione


aggiungo: io personalmente non conosco nessuno (ma ammetto che io conosco poche persone) che ha iniziato con il GDR comprando un manuale e leggendolo (forse Rafu?!?). Questo mi porta a pensare che alla fin fine non sia il numero di pagine ma chi ti insegna (anche solo una demo ad un CON fa il suo perché elimina il dover partire da zero). Non so quanto un regolamento piccolo o grande sia veramente uno spartiacque ma piuttosto un regolamento più o meno accattivante come ambientazione e usufruizione da parte di un gruppo relativamente numeroso e variegato.
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: imbrattabit - 2013-05-14 16:24:12
La notizia di una serie fantasy abbinata a un gdr, edita da un grande gruppo italiano, mi aveva suscitato un certo entusiasmo che è andato via via calando conoscendo i dettagli.
Anche a me la notizia lascia un retrogusto amaro, di occasione perduta per entrambi i media: sembra un insieme di vecchi stereotipi (praticamente Tex con la spada) senza la minima innovazione (molto italiana come cosa).
La scelta di pathfinder è molto criticabile, per le considerazioni che ha fatto Moreno (sull'accesso al gdr) ma probabilmente dall'altra parte del tavolo avrei fatto la stessa scelta per sfruttare dinamiche di cross-selling attingendo dal bacino di giocatori attuali, attrarre nuovi giocatori con il fumetto mi sembra più difficile come obiettivo (visto anche il tipo di fumetto).

PS. il gdr di dylan dog all'epoca non andò malaccio come vendite, anche se non è stato una pietra miliare del settore :)
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Simone Micucci - 2013-05-14 17:45:47
a me non sembra per niente sballata come cosa.
Usano un GdR che ha già una certa fama, ricolorano solo l'ambientazione (o al limite cambiano qualche classe/razza qua e là...poco più di una pennellata di color) e si appoggiano al mercato del gdr tradizionale composto in buon numero di collezionisti.
una 40 di euro per un gioco italiano incentivato dalla Bonelli secondo me un normale amante di pathfinder ce li mette senza problemi.
Al contrario un gioco nuovo, diverso, sconosciuto richiederebbe una campagna pubblicitaria che deve partire da 0 e che non si saprebbe chi potrebbe colpire.

Ovviamente sto parlando delle vendite, non di roba come "salute dell'hobby" e cose di questo tipo.
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Niccolò - 2013-05-14 18:18:26
Non credo sia sta una scelta consapevole, del tipo "non lo faccio pbta per vendere di piú", quindi non credo nemmejo sia difendibile o accusabile come scelta. Probabilmente gli autori non conoscono alternative valide a gdr fatti cosí...
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Luca Maiorani - 2013-05-14 18:19:40
A me Dragonero non dispiacque. Certo, è fantasy classico classico, ma non è male e si fa leggere con molta tranquillità.
Sarà comunque che a me Luca Enoch come sceneggiatore piace (mi piacque anche Gea).

Su Pathfinder non commento. Credo anche io però che Pathfinder + Dragonero venderà davvero pochissimo, sarà più che altro un modo per sdoganare il fumetto e farlo sembrare qualcosa di più figo e iportante di quello che in realtà è.
Insomma, tra i due ragionamenti:
<<hey, guarda, l'ennesimo fumetto fantasy>>
<<Hey, guarda, l'ennessimo fumetto fanatsy. Uhm, però ci han fatto un GDR, magari è figo, altrimenti mica lo facevano"

il secondo è quello che sicuramente aiuterà di più il fumetto.

Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Antonio Caciolli - 2013-05-14 18:44:57
se è di Enoch ci saranno un gay, un nero, un hadicappato e qualche animale in via di estinzione di sicuro :D:D:D:D
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-05-19 04:39:14
Credo che tendiate a sopravvalutare, e di molto, l'importanza (e le vendite) dei gdr e a sottovalutare le vendite della Bonelli.

La seconda cosa è comune. Non so quanti appassionati di supereroi o manga ho senti dire sprezzantemente "ma li legge ancora qualcuno i Bonelli" solo perchè non li leggono i suoi amici. Per poi rimanere increduli quando gli fai gentilmente notare che con vendite che farebbero saltare di felicità qualunque altro editore, la Bonelli una serie la chiude, perchè ragiona su cifre 10 o 20 volte superiori.  Che molte testate manga o di supereroi non superano le 2.000-3000 copie, mentre Zagor ne vende 50.000, e Tex oltre 200.000.

Certo, Dragonero non arriverà a cifre simili (o almeno, ne dubito) ma se anche tutti quelli che comprano il gdr corressero a comprare il fumetto... la Bonelli non se ne accorgerebbe nemmeno. La variazione nelle vendite non sarebbe nemmeno registrabile.



Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2013-05-20 15:55:54
Credo che tendiate a sopravvalutare, e di molto, l'importanza (e le vendite) dei gdr e a sottovalutare le vendite della Bonelli.

La seconda cosa è comune. Non so quanti appassionati di supereroi o manga ho senti dire sprezzantemente "ma li legge ancora qualcuno i Bonelli" solo perchè non li leggono i suoi amici. Per poi rimanere increduli quando gli fai gentilmente notare che con vendite che farebbero saltare di felicità qualunque altro editore, la Bonelli una serie la chiude, perchè ragiona su cifre 10 o 20 volte superiori.  Che molte testate manga o di supereroi non superano le 2.000-3000 copie, mentre Zagor ne vende 50.000, e Tex oltre 200.000.

Puntuale e preciso come sempre, ecco il Dottor Manhattan che riporta un po' di cifre reali:
http://docmanhattan.blogspot.it/2013/05/quanto-vendono-i-fumetti-in-Italia-e-negli-USA.html
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Paolo Battello - 2013-05-20 17:02:35
Sparo la mia...

Non male l'idea di accostare un fumetto italiano di discreta tiratura a un gioco di discrete vendite ma comunque bello in vista quanto conosciuto

Un regolamento da zero? follia, pathfinder ha un ottima base e un regolmento che ben si adatta a quello che è già di suo un ottimo adattamento fumettistico di D&D... e dietro pathfinder c'è GU mica pizza e fichi dunque rimane una piattaforma che è in bella vista alle fiere

Come dicevo, rifare un regolamento da zero implica che:

A: chi lo fa questo regolamento?

B: i tempi...fare un gioco nuovo ci vuole tempo di creazione e tempo di diffusione, Pathfinder è fatto pronto e ben diramato nel mercato e tardare un adattamento è come perdere un treno che non credo tiri e possa andare avanti a lungo (è già un pò che è in circolo tanto vale cavalcarlo adesso), fanno benissimo dunque a "uscirsene ora"

C: facciam il regolamento nuovo ma tocca vedere se "regge" contro una delle impalcature più conosciute e usate nell'ambito GDR (del tipo ci mettiamo na roba forgita che pochi conoscono tranne qualche gang di settore)

D: Pathfinder rimane più H&S di giochi narrativi che un 13 digerisce pochissimo... se la si rigira come gioco "da tavola avanzato" come fu per i bei anni dei primi D&D e come sta cercando di fare PAth con la Beginner Box va di lusso che qualche giocatore ancora giovane ce lo si piglia

Tutto il resto son chiacchiere folli... fai un ambientazione e la adatti a uno dei giochi che tira di più in italia ...mi pare roba estremamente elementare....fare altro sarebbe un salto nel vuoto
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-05-20 17:44:17
Paolo, premesso che concordo che Dragonero sia "un adattamento fumettistico di D&D", e quindi ci puoi fare poco, al di là di quello non è che puoi andare molto (e quindi io parlavo più in generale di gdr da fumetti), hai fatto un bel riassunto di quella che dice la "saggezza popolare" su come si fa un adattamenti in un gdr, cioè delle cose che "tutti sanno che bisogna fare"

...anche se hanno sempre fallito!

Dimmi quanto ha funzionato bene "l'adattare un sistema conosciuto e collaudato" nei casi di:
- Middle Earth MERP
- Conan (D&D)
- Nehwon (D&D)

Cioè le proprietà intellettuali più "forti" di tutto il fantasy (altro che Dragonero), e tutte hanno fatto cosa? Un buco nell'acqua. Chi le gioca? Chi le ricorda? Che senso hanno avuto? Che effetto hanno avuto? L'unico che ha venduto un tot di manuali è stato MERP ma poi chi lo giocava?

Invece, guarda caso, quali sono stati gli UNICI tre casi noti in tutta la storia dei gdr in cui si è visto un certo successo da adattamenti e giochi che vengono ancora giocati dopo trent'anni?
- Call of Cthulu (basato sul RQ ma tanto stravolto da risultare irriconoscibile, levando il 90% e lasciando in pratica solo il tiro percentuale su skill, e creando le prime meccaniche psicologiche in gdr con i tiri di follia e la sanity)
- Marvel Super-Heroes (sistema originale, e tutt'ora uno dei gdr tutt'ora più giocati negli USA, dopo anni che non esce più nulla, tanto da essere rinato con FASERIP
- Star Wars (sistema originale, e pure innovativo, il d6 system, che sopravvive tutt'ora anche dopo aver perso la licenza per la chiusura della casa editrice)

Come sempre, il "senso comune" nel mondo dei gdr ha ben poco a che fare con la realtà dei fatti.

Ma come ho detto all'inizio, questi sono discorsi in generale, da Dragonero cosa ci puoi tirar fuori, è esso stesso un adattamento di D&D...  ma proprio per questo, pensare che possa avvicinare qualcuno al gdr è ridicolo. Pensare che possa far avvicinare qualcuno al fumetto è ancora più ridicolo (le cifre te le ho/abbiamo date sopra, leggile). Sarà la solita cosa venduta ai soliti noti.
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Paolo Battello - 2013-05-20 18:42:14
comodo citare quelli di titoli e non citare Dragolance che è una delle dimostrazioni più lampanti di come certi fantasy nati sulle soglie di D&D fanno benissimo a poggiarsi su D&D stesso per proporsi

per poi Conan d20 non mi pare questo gran disastro che fu tanto che alla fine ne risultò persino un bel gioco...vogliamp parlare di Lupo solitario? un gioco che con il T/D20 non è che ci è andata tanto male

e tutto questo in un epoca dove la concorrenza nei GDR era agguerrita (persino da D&D stesso che all'epoca rullava ,mentre oggi è scomparso da almeno 10 su 12 mercati dove vendeva praticamente solo lui)

vogliamo vedere quanto vende un gioco forgita senza l'impalcatura mediatica di D&D? che so io nessun forgita arriva nemmeno a scalfire una sola delle edizioni di Runequest poi magari mi sbaglio  (e prendo un gioco che praticamente è il fatrellastro brutto e cattivo di D&D in ambito vendite)

Pathfinder è e rimane per ora IL GDR in commercio (in attesa di D&D) dunque non vedo cosa ci sia di male a usare un regolamento che per altro tratta al 90% quello di cui parla quel fumetto...io ci trovo una mossa molto più sensata di un bel salto nel vuoto narrativo di un qualsiasi gioco forgita senza la commerciabilità che ha un titolo paizo friendly (per altro non è detto che la Paizo o la GU accollarsi il progetto)

""Cioè le proprietà intellettuali più "forti" di tutto il fantasy (altro che Dragonero), e tutte hanno fatto cosa? Un buco nell'acqua""

Girsa ha venduto per un decennio

Runequest è alla 5 edizione

D&D con Dragolance quanti anni ha tirato?

devo continuare??

Sicuramente SARA la solita roba venduta a pochi...certamente... non mi pare che il mercato GDR faccia diversamente (specie da noi) ma non credo che questo sia amputabile a D&D o a un "tipo di sistema usato"
per altro che mi risulti D&D o Paizo ancora il GDR lo vendono molto più che a i soliti noti come altri certi titoli "molto di nicchia made in forge"

poi vabbè magari hai numeri diversi da i miei

@Niccolò,.... non creod che siano gli autori del fumetto a non conoscere altri tipi di GDR...

semmai il discorso è che altri tipi di GDR vendono talmente poco da non essere nemmeno presi inc onsiderazione

io se fossi Bonelli farei un semplice 2+2

"qual'è il GDr di punta e più in vista oggi?...Pathfinder? bene ...contrattino"

non credo che buttare un Dragonero a un gioco semisconosciuto forgita a un marchio italiano semi sconosciuto ( GU in italia  non ha rivali se sceglie di appoggiare Dragonero) ....insomma dai ma de che stamo a parlà
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Claudio Salvalaggio - 2013-05-20 18:45:48
Tra gli adattamenti ben riusciti, non si può non citare Mouse Guard. Che forse rappresenta un buon esempio di collaborazione autore fumetto/designer.
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-05-20 18:59:07
Paolo, sei TERRIBILMENTE poco informato, persino sulla progressione temporale fra cosa è venuto prime dopo. E rispondi senza leggere.
- Dragonlance è un ambientazione creata per D&D. altro che "Adattamento". Non lo sai? È off-topic
- Runequest è alla SESTA edizione, e non c'entra un tubo. Hai letto il thread? È off-topic
- Se la tua risposta-standard a qualunque cosa continuerà ad essere "i forgiti non vendono quindi ho ragione", prevedo tempi duri per le tue relazioni interpersonali (e non solo nel campo dei gdr), quindi trovo inutile persino informarti su quali edizioni di RQ hanno venduto meno di quali giochi forgiti.  L'essere sbagliata non rende un obiezione irrilevante meno irrilevante, così come non rende un disco rotto meno ripetitivo.

E trovo quasi commovente la tua fede in fantomatiche vendite nel campo dei gdr...  ;D
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Paolo Battello - 2013-05-20 19:11:53
Caro Moreno prima di tutto gradirei che invece di parlare dei miei (presunti) problemi personali che ricordo essere off topic e al limite di qualsiasi regolamento dei forum che conosco e penso anche questo (perchè che io sappia andare "sul personale" è altamente offensivo e di norma vietato in posti come questo)

Per il resto o facciam finta di certe cose o possiamo anche negarci tutto e raccontarci sonore balle..il mercato forgita non sfiora attualmente i "fallimenti" dei tradizionali in quanto quei fallimenti son figli di Vendite che per ora sono anni luce di distanza da lo standard che attualmente un Cani della Vigna qualsiasi può permettersi

dunque dire che "runequest ha fallito" significa parlare di un target di vendite che è considerato un fallimento SOLO in un ambito dove quel fallimento era inquadrato ,per esempio in italia in centinaia di copie

Runequest che è il più sonoro fallimento italiano di GDR tradizionali si aggira a un 200 copie ,roba che possono permettersi davvero pochi giochi forgiti ...già che si parla di Pathfinder si parla già di altre cifre che un Baker qualsiasi in italia PAGHEREBBE per avere per un Dungeonword

Dunque prima di dire cose senza senso inziamo a analizzare i contesti perchè dire che "il tradizionale adattato fallisce" senza andar a vedere cosa e quante copie è quel fallimento è come dire il nulla

Sul resto non mi esprimo in quanto se cerchi informazioni (vere...non chiacchiere da bar) ci possiam sentire in messaggi privati ..magari qualche lezione ci scappa

Per il resto ,ritornando in ambito Bonelli , io torto non glielo dò...si appoggia a un gioco che in italia attualmente fa più copie di tutti indiscutibilmente, che ha il potenziale per essere presente in goni fiera e appoggi in tutti i negozi...roba che altri marchi e altri generi di GDR difficilmente hanno...il resto come detto son chiacchiere

PS: è commovente pensare che i GDR senza vendere (o fare più copie del quartierino) campino ancora molto ...  non credo che si facciano grandi progetti a gratis ne credo che senza il mercato e le vendite oggi staremo qui a parlare di un gioco nato negli anni 70 in Usa... il mercato serve nella misura in cui vuoi un gioco che è in commercio e non in un file word a gratis sul mulo

io non ho fede nelle vendite ma so che le vendite son quelle che spingono e esportano prodotti..e fanno mangiare autori e filiera (poi magari un domani quando il denaro non esisterà e la gente lavorerà gratis facendo giochi e allestendo fiere per altri ben venga..ma quell'utopia è ancora molto lontana ..molto)
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Felix - 2013-05-20 21:15:31
Penso che alla Bonelli non abbiano una grande conoscenza in campo di gdr e che la loro scelta di Pathfinder sia comprensibilissima nel contigente, ma priva di competenza se vista da fuori, da giocatore. Di sicuro ne verrà fuori un bellissimo libro illustrato su dragonero.

Detto questo, vista la varietà di scelta e il livello di criticità introdotti dai gdr "nuovi" anche in Italia, il ragionamento "un gdr che vende più copie è il più bello a priori" lo vedo poco lungimirante e realistico.


In termini di creatività, vivacità produttiva, idee, varietà di proposte, autori italiani nuovi, gioco-giocato (e non semplicemente mitizzato), presenza positiva alle fiere io non vedo partita tra i gdr tradizionali e quelli "nuovi"; i primi forse hanno la mole del passato recente dalla loro (son buoni tutti senza diversità e concorrenza), ma gli altri hanno scioltezza ed energie.
Ho seguito da giocatore e da giornalista amatoriale tutto il percorso del d20 in Italia e venivo già da anni di gdr tradizionale; la mia personale opinione è che Pathfinder sia un pò come la Restaturazione prima dei moti del 1830. Sul breve periodo sembra che l'orizzonte sia solo quello; ma se uno guarda a cosa cova sotto si accorge che il cambiamento è già iniziato e non sta a Vienna.

E' un opinione la mia, e potrebbe essere sbagliata, ma un pò di esperienza me la sono fatta e ho deciso di puntare su questa.

Spuntano gdr "nuovi" con regolarità, si trovano ormai inclusi nelle discussioni dei forum e nelle recensioni; il ritmo della creatività è alto, c'è  un entusiasmo contagioso, persino giochi dalla diffusione più ampia e pubblicati da case editrici di maggior peso commerciale cominciano ad accogliere idee nuove.

Dall'altra parte vedo che la risposta è rappresentata da riproposizione nostalgiche (.....chi ha detto vampiri? Vorrei vedere quanti ci giocano davvero), ennesime espansioni/splatbook/aggiornamenti (Legend, dragonero per pathfinder, runequest) e riserve indiane di giocatori maturi che "siccome hanno iniziato con AD&D, giocheranno solo quello".

Pathfinder vende più di tutti? Ok, magari lo farà per altri 2 o 3 o magari 4 anni. La Bonelli vi si appoggerà per un ennesimo supplemento? Prego. Ma la pappa buona ormai sta da tutt'altre parti e a parlare saranno i giochi.

Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2013-05-20 21:59:00
le mie fonti però mi dicono che l'uomo d'unione di questa cosa è stato Recchioni (che ha avviato un lancio multimediale ludico, che pare preveda anche un videogioco).
Sempre secondo le mie fonti Recchioni è un accanito giocatore di ruolo, in particolare ha espresso recentemente il proprio amore per pathfinder, che lo soddisfa molto e ha precedentemente criticato in modo pesante e irrevocabile D&D 4th.

Quindi al di là di ogni pensiero, pare che semplicemente un appassionato (ma che stava nella stanza dei bottoni) si sia creato una unione di sue passioni, al netto di ogni altro possibile pensiero...
Chissà se le fonti hanno ragione
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Giulia Cursi - 2013-05-20 22:12:25

Paolo Battello come ti è già stato fatto notare in questo forum, in questa discussione http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=9114.30 (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=9114.30), vogliamo che si portino dati, link o altre informazioni a supporto di ciò che si sostiene, altrimenti bisogna specificare che sono solo le nostre opinioni.
Stai accusando gli altri, in particolare Moreno di non portare dati sulle vendite dei giochi di ruolo, quando tu per primo non porti dati. Eccone un esempio:

Dunque prima di dire cose senza senso inziamo a analizzare i contesti perchè dire che "il tradizionale adattato fallisce" senza andar a vedere cosa e quante copie è quel fallimento è come dire il nulla

Sul resto non mi esprimo in quanto se cerchi informazioni (vere...non chiacchiere da bar) ci possiam sentire in messaggi privati ..magari qualche lezione ci scappa


Inoltre ti consiglio di leggere bene ciò che gli altri hanno scritto e stanno scrivendo e di non rispondere di getto, ma di pensarci un po' prima. Con il tuo ultimo post hai infranto diversi punti del Regolamento, quindi considerati in TIME OUT fino alle 22:15 di domani sera, spero che questo provvedimento ti dia il tempo di riprendere la discussione in maniera più tranquilla.

Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-05-20 23:38:15
le mie fonti però mi dicono che l'uomo d'unione di questa cosa è stato Recchioni (che ha avviato un lancio multimediale ludico, che pare preveda anche un videogioco).
Sempre secondo le mie fonti Recchioni è un accanito giocatore di ruolo, in particolare ha espresso recentemente il proprio amore per pathfinder, che lo soddisfa molto e ha precedentemente criticato in modo pesante e irrevocabile D&D 4th.

Quindi al di là di ogni pensiero, pare che semplicemente un appassionato (ma che stava nella stanza dei bottoni) si sia creato una unione di sue passioni, al netto di ogni altro possibile pensiero...
Chissà se le fonti hanno ragione

Sì, che il "tramite" (e non solo) di questa collaborazione sia stato Recchioni, l'ha scritto pure lui nel suo blog, e Recchioni è uno che a Pathfinder ci gioca, e che (almeno a quanto ne so - non ne ha mai parlato nel suo blog) non conosce i gdr indie (inoltre gioca relativamente da poco, quindi per lui "nuovo" è pure Pathfinser).

Sul videogioco invece non sapevo nulla. Se lo fanno ovviamente entrano in gioco numeri e dinamiche molto diverse da quelle dei gdr cartacei, ed effettivamente la cosa comincerebbe ad avere un senso anche da parte della Bonelli (non sarebbe il primo videogioco con personaggi Bonelli, ma oggi i videogiochi sono molto cambiati, sia nella sostanza che nel mercato, rispetto ai tempi delle avventure simulmondo di Dylan Dog e Martin Mystere...)
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Danilo Moretti - 2013-05-21 15:03:45
Fare paragoni con il venduto e il vendibile fuori dal contesto italiano lascia un po' il tempo che trova.
Se ci concentriamo sui precedenti (in Italia) di commistioni tra RpG e fumetti la casistica è sempre so-so, probabilmente più per una falsa idea che l'ambiti dei fumettofili e dei giocatori di ruolo siano quasi sempre perfettamente combacianti e che quindi se leggi fumetti, leggi TUTTI i fumetti e quindi sei disposto a comprare QUALSIASI gioco ricavato su di essi.

Sul successo editoriale dei precedenti
L'unico degno di nota è stato forse Dylan Dog uscito in un periodo dove in Italia il GdR era in boom, il fumetto tirava mediamente 250.000 copie al mese ed era divenuto un fenomeno pop. Ma anche questa "corazzata" si è affossata con un manciata di avventure e una vita editoriale di uno (forse due anni), mentre il supplemento su Martin Mysteree e quello di Nathan Never (basato però sul sistema Cyberpunk 2020) sono stati "flop".
Ma i tempi sono cambiati.
Anche i giochi (qualcuno sosterrà a ragione), ma nel caso in oggetto non centra molto, operazioni di questo genere non hanno nulla a che vedere con i "buoni e i cattivi giochi" (Dylan Dog, in nostro "successo" era una versione in chiave D20 del Basic system quindi nulla di particolarmente emozionante o innovativo).

Sul presente
La collaborazione tra Bonelli è Giochi Uniti non credo sia casuale, Giochi uniti è un editore di tutto rispetto anche in ambito internazionale è questo ha ricadute potenzialmente positive su tutta una serie di aspetti cruciali (dalla "confezione" del gioco come prodotto, alla sua reperibilità in negozio, alla sua appetibilità all'estero). Lato RpG poi Giochi Uniti non è altro che Stratelibri (che non credo abbia bisogno di presentazioni, e se non sapete chi è - come direbbe Moreno - ogni discussione  riguardo è off topic ;-) ). Quindi la scelta di PathFinder è "obbligata" per almeno due motivi, GU/Stratelibri è l'unico editore sufficientemente robusto per sostenere un progetto del genere (almeno agli occhi della Bonelli) e in più detiene i diritti di Pathfinder - che dopo la gestione diciamo "sonnolenta" della Wyrd Edizioni - sembra aver occupato buona parte del vuoto lasciato da D&D in Italia.

Sul Design Italiano
Sì ci sono molto buone menti, ma avere buone idee non basta, concludere in modo professionale il progetto di un gioco richiede competenze che vanno oltre il mero game design e in Italia, quelli in grado di essere all'altezza di tale compito (e con esperienza sul campo) si contano sulle dita di una mano (e questo rende tutto ancora più difficile).

Il processo alle intenzioni è sempre un esercizio (ludico?) divertente, ma finisce presto. Magari possiamo immaginare un "What If" accoppiando  l'editore italiano e il game designer italiano preferiti e prevedere cosa sarebbe successo "se"...
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: imbrattabit - 2013-06-12 14:36:27
Alla fine mi sono comprato il fumetto... le prime pagine sono molto deludenti.
Stereotipi a go-go, struttura bonelliana uguale a 40 anni fa (mascellona compresa), ingenuità varie del tipo:
-Personaggio colpito agli occhi che dice "ah i miei  occchi!"
-Personaggio colpito ad una gamba che dice "ah la mia gamba!"

spero migliori
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2013-06-12 15:31:37
ingenuità varie del tipo:
-Personaggio colpito agli occhi che dice "ah i miei  occchi!"
-Personaggio colpito ad una gamba che dice "ah la mia gamba!"

Quelle sono restrizioni di sceneggiatura che in Bonelli si applicano senza eccezioni: tutto dev'essere chiaro e comprensibile, testo e disegni devono essere un pochino ridondanti, vignette mute meglio di no, ogni tavola deve avere un tot di testo per avere un ritmo di lettura omogeneo in tutto il numero, ecc. ecc.

Di conseguenza, nelle scene d'azione va così.
Titolo: Re:Pathfinder Dragonero a Lucca 2013.
Inserito da: imbrattabit - 2013-06-12 15:42:09
si è quello che intendevo con struttura bonelliana. Archeologia.