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Gente Che Gioca => Segnalazioni e News => Topic aperto da: mechvigiak - 2013-10-16 22:59:34

Titolo: [SLOW DOWN] Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-16 22:59:34
Ormai e' ufficiale. lo scrivo io prima che si scatenino richieste. Il gioco dell'anno per il gioco di ruolo e' stato vinto da rogue trader. Sarò lieto di condividere e discutere le scelte per offrire un quadro sulla percezione dei giochi e sul mercato, eviterò invece di inoltrarmi in inutili e sterili polemiche.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2013-10-16 23:26:11
beh, è la prima del nuovo corso, pertanto capire meglio cosa ha "premiato" il gioco orientando la scelta può essere fondamentale per progettare edizioni future.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Felix - 2013-10-16 23:47:31
(s)contento, per gusto personale, di averci (quasi) azzeccato

http://giocarestorie.blogspot.it/2013/10/gdr-dellanno-2012-2013.html

la modalità dell'annuncio prima della fiera non mi dispiace.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Simone Micucci - 2013-10-17 00:45:58
Cosa vi ha portato a scegliere quel gioco? (niente polemiche, solo curiosità, perché non lo conosco)
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2013-10-17 01:12:32
Bene... ma quindi... COSA è stato premiato?
Il BoS si nascondeva dietro la supercazzola con scappellamento a destra della "scelta editoriale" per giustificare selezioni che sfuggivano alla comprensione dei più (anche quando premiavano un gioco Indie :P ) ... questo nuovo Gioco dell'Anno invece in base a quali criteri ha raggiunto la sua decisione?
E soprattutto (visto che se ne parlava ma non ho mai capito il risultato finale) la giuria ha GIOCATO tutti i giochi?
O non ho capito una fava e anche quest'anno non era un requisito?

Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Felix - 2013-10-17 11:17:53
Il video con il breve intervento sul gdr dell'anno non è confortante in quanto a motivazioni. Però sarebbe interessante saperne di più.

http://www.youtube.com/watch?v=aUaJq1eu92Q&feature=youtu.be
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Simone Micucci - 2013-10-17 11:21:53
Aspettiamo altre notizie prima di avanzare critiche alle motivazioni. Andrea si è offerto di parlarne, aspettiamo che abbia il tempo di scrivere.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Giulia Cursi - 2013-10-17 11:52:17
Alla fine ci sarà sempre il premio del prossimo anno.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Pippo_Jedi - 2013-10-17 13:06:31
Il video con il breve intervento sul gdr dell'anno non è confortante in quanto a motivazioni. Però sarebbe interessante saperne di più.

http://www.youtube.com/watch?v=aUaJq1eu92Q&feature=youtu.be

non so bene quale fosse lo scopo del video... se è semplicemente far vedere che la gente s'è ritrovata a giocare, bene. mappoi?
Nel senso... se viene annunciato un vincitore e si fa un video per annunciarlo... o lo si fa in modo che sia utile oppure meglio non farlo.

Non sono un appassionato di giochi da tavolo, ma mi piace giocarci, da questo video so solo chi ha vinto, zero informazioni sul gioco:
so solo che ha a che fare con l'antica Roma e che ha regole adatte ai neofiti.
Stessa cosa per il gioco di ruolo, ha a che fare con warhammer, regolamento dettagliato. zero informazioni.

Io sono della scuola che o una cosa la fai ammodo o non la fai. Molto meglio fare comunicato rimandando ad uscite successive per
dettagli ed approfondimenti che un video che mi lascia frustrato in quanto a informazioni... un video del genere dovrebbe farmela
"prender bene" rispetto al vincitore non lasciarmi con un "mh... e quindi che roba è?"
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Serenello - 2013-10-17 16:20:53
I criteri di giudizio dovevano essere

Citazione
4.I criteri di giudizio
4.1.Capacità di introdurre all'attività ludica
 Verrà valorizzata la capacità del gioco di diventare un portale d’ingresso nel mondo del
gioco e di spingere il gioco come fenomeno nella società. A questo proposito verrà valutata
anche la capacità del gioco di funzionare con il target di età e numero di giocatori indicato
sulla confezione.
4.2.Idea del gioco
La giuria valuterà l'originalità del gioco, la sua giocabilità ed il valore ludico, fermo
restando l'obiettivo del concorso indicato al punto 1.1. Saranno considerati punti di merito:
la presenza di innovazioni; meccaniche chiare e raffinate; un sistema di gioco bilanciato
anche al variare del numero e dell'esperienza dei giocatori; un'elevata longevità del gioco e
naturalmente il fatto che il gioco sia divertente.
4.3.Regolamento
E' essenziale che il regolamento del gioco sia chiaro, non ambiguo, completo, comprensibile
e ben strutturato. Fermi restando i punti appena elencati, saranno giudicate con favore le
soluzioni redazionali che velocizzino l'apprendimento delle regole e rendano “immediata”
l'esperienza ludica.
Nel caso di giochi importati dall'estero (cosiddette “localizzazioni”), particolare attenzione
verrà posta nella valutazione della traduzione delle regole.
4.4.Materiali
La giuria valuterà la qualità e la funzionalità dei materiali e la loro attinenza al gioco.
4.5.Grafica
La giuria considererà se la grafica delle componenti sia adatta al gioco e come i singoli
elementi ne influenzino, positivamente o negativamente, la giocabilità e l'appetibilità per il
pubblico.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-17 16:48:41
I criteri di giudizio dovevano essere

questo.
Nel senso che su ciascun criterio si è valutato ciascun gioco, arrivando a determinarne un numero ristretto e poi una votazione pesata.

Concordo con Jacopo, il primo premio avrebbe dovuto tracciare le linee guida per i prossimi, e comprendere come e cosa candidare. In realtà questo primo anno ha messo in evidenza (parlo in particolare per il gdr cui ho partecipato) la necessità di adeguare i criteri all'evoluzione del gdr negli ultimi anni, evoluzione che ha significativamente colpito alcune nicchie di giocatori ma per cui non tutto il pubblico, esperti compresi, è pronta.

Gli stessi criteri avevano bisogno di essere dettagliati (ad esempio l'introduzione ha senso per i neofiti totali, per quelli che giocano raramente, per quelli che fanno alcuni giochi ma potrebbero orientarsi ad altro, etc etc) e pesati (i desiderata dell'organizzazione del premio vanno orientati agli obiettivi che si prefiggono, ovvero coinvolgere giocatori, coinvolgere distributori, coinvolgere editori e negozianti, etc etc), per cui ritengo sia ancora un cantiere aperto e che l'esperienza di quest'anno aiuterà a ridefinire il premio, ma mi aspetto che cambino ancora molte cose.

Il video ha sicuramente un obiettivo divulgativo dell'assegnazione del premio, ci saranno indicazioni sulle motivazioni a carattere piu' tecnico nei comunicati stampa e nella conferenza del venerdi'. Adesso siamo ai primi annunci ufficiali.

La giuria ha ricevuto il materiale in anticipo proprio per poter leggere e giocare i giochi. Ovviamente non e' possibile testare tutta la campagna di "ascesa dei signore delle rune" nel periodo concesso, tanto per fare un esempio, ma leggerla e comprenderne gli elementi si, come pure utilizzare le avventure preparate o leggere alcuni articoli per poter orientare e approfondire la comprensione dei regolamenti.

Rispondo anche a Felix dicendo che le logiche applicate non sono state certamente quelle indicate nell'articolo. Occorre che in un commento oggettivo si considerino i criteri fissati dal concorso. Le critiche passate hanno portato ad optare per una formula che non premiasse necessariamente la novità ultima di lucca ma un periodo più lungo, questo potrebbe incontrare il favore di alcuni fruitori (penso ad esempio i negozianti che vogliano scegliere un prodotto da rilanciare) ma non accelereranno particolarmente le vendite a Lucca (cosa che invece si poteva considerare più connessa con il BoS). L'assenza di alcuni editori e di alcuni giochi va ricercata in molteplici motivazioni, attribuirla semplicemente è eccessivamente riduttivo.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2013-10-18 03:19:36
Andrea ma... ci puoi dire meglio cosa è successo in ambito di voto?
Perchè, se le linee di giudizio sono quelle citate da Serenello, io non capisco...

Premessa: non mi frega di arrivare a dire "ecco vedi? doveva vincere Shahida" o robe simili... per me poteva pure vincere il supplemento di Pathfinder... è che sto cercando di CAPIRE come funziona e che mi rappresenta questo premio... visto che francamente i conti non mi tornano.

Citazione
4.1.Capacità di introdurre all'attività ludica
 Verrà valorizzata la capacità del gioco di diventare un portale d’ingresso nel mondo del
gioco e di spingere il gioco come fenomeno nella società. A questo proposito verrà valutata
anche la capacità del gioco di funzionare con il target di età e numero di giocatori indicato
sulla confezione.
In questo come può avere qualcosa di positivo Rogue Trader?
È un enorme mattone di regole e ambientazione tuttodastudiare, propone regole complesse e molto matematiche, mira a un target di pubblico che è già di suo una "nicchia hardcore" (gli appassionati Games Workshop).
Non capisco.

Citazione
4.2.Idea del gioco
La giuria valuterà l'originalità del gioco, la sua giocabilità ed il valore ludico, fermo
restando l'obiettivo del concorso indicato al punto 1.1. Saranno considerati punti di merito:
la presenza di innovazioni; meccaniche chiare e raffinate; un sistema di gioco bilanciato
anche al variare del numero e dell'esperienza dei giocatori; un'elevata longevità del gioco e
naturalmente il fatto che il gioco sia divertente.
Originalità del gioco?
È la versione gdr di un wargame che esiste da millenni, dov'è l'originalità?
Innovazioni?
È il secondo o terzo capitolo di una linea di prodotti tutti con lo stesso regolamento e abientazione!
Meccaniche chiare e raffinare?
È un tomo da 300 pagine con le regole di u wargame dove, alla fine della fiera, decide tutto il GM.
Può incassare punti forse sulla chiarezza espositiva, magari è un bel manuale impaginato bene, ordinato e leggibile, ma questo è quanto.
Sistema di gioco bilanciato al variare di numero ed esperienza dei giocatori?
1) se non sai come giocare e non perdi tempo a studiarti la build del PG sei poco performante, ergo non combini un cazzo e muori urlando... se invece "sei bravo" spiani anche le montagne con un pizzico di culo ai dadi... e la mescolanza di queste due tipologie al tavolo significa che il GM deve fare l'acrobata a gestire sfide contemporaneamente troppo facili e troppo difficili
2) in teoria (come tutti i Tradizionali) si può giocare da 2 (GM+Giocatore) fino a infinito... di fatto nessuno gioca mai con meno di 3 giocatori + GM, ed è raro (perchè ingestibile) trovare gruppi da più di 5 giocatori + GM ... e già a quota 5 mentre alcuni giocano altri fanno tutt'altro, anche per periodi di 20-30 minuti filati... ergo è un gioco da 4 a 5-6 partecipanti... come tutti i Tradizionali.
Dov'è la scalabilità?

Longevità... si, qua non ci piove...
Divertimento... più vago e soggettivo di così si muore, ma va beh, se il gioco piace, se il Master è bravo, se tante cose, magari uno si diverte e il punto glielo può anche dare.

Citazione
4.3.Regolamento
E' essenziale che il regolamento del gioco sia chiaro, non ambiguo, completo, comprensibile
e ben strutturato. Fermi restando i punti appena elencati, saranno giudicate con favore le
soluzioni redazionali che velocizzino l'apprendimento delle regole e rendano “immediata”
l'esperienza ludica.
Nel caso di giochi importati dall'estero (cosiddette “localizzazioni”), particolare attenzione
verrà posta nella valutazione della traduzione delle regole.
Chiaro e non ambiguo???
Ma se metà manuale parla di avventure dialettiche a fil di stoccata fra i denti, di mercanti e di contrabbandieri e di pirati... e l'altra metà spiega come si spara e come si ammazza!
Senza contare tutte le sezioni di regolamento dove con non chalance si demanda ogni decisione al GM, senza fornire uno straccio di strumento per realizzare quanto prescritto dal manuale!
"fai una storia figa" ... grazie, e come?

Soluzioni che velocizzano l'apprendimento e fanno giocare subito?
Ma se prima un poveraccio si deve studiare 300 pagine di manuale.
Poi almeno una sessione se ne và per creare i PG, con schede che paiono un modulo delle tasse.
Poi si inizia a giocare, dando per scontato che PRIMA il medesimo poveraccio ha speso tempo e fatica a preparare un'avventura.
E infine si gioca, ignorando per metà del tempo la metà delle regole precedentemente studiate, e incespicando nell'applicare l'altra metà.

E questo considerando giocatori veterani ed esperti di gdr... figuriamoci i novellini che non sanno nemmeno se un gdr si mangia o si beve :P

Citazione
4.4.Materiali
La giuria valuterà la qualità e la funzionalità dei materiali e la loro attinenza al gioco.
Copertina rigida, carta patinata, una manciata di dadi (non inclusi) se vuoi contarli nel pacchetto del gioco... che altri materiali sono presenti?

Citazione
4.5.Grafica
La giuria considererà se la grafica delle componenti sia adatta al gioco e come i singoli
elementi ne influenzino, positivamente o negativamente, la giocabilità e l'appetibilità per il
pubblico.
E qui... è doveroso... Rogue Trader vince a mani basse.
Si può argomentare che lo stile di altri giochi sia studiato in modo adatto al gioco stesso... ma a guardarlo RT è effettivamente bello.
Tante illustrazioni a colori di alta qualità, impaginazione figa e super-grafica.
Niente da ridire.

...

Ora, di grazia, COME è andata la valutazine di questo gioco in ambito di voto?
Quando ai giurati hanno chiesto di esprimere un parere sull'immediatezza di gioco e sulla capacità di coinvolgere i neofiti e gli anno sbattuto in mano il tomo di Rogue Trader con sopra la dicitura "e mò studiatelo" ... COSA hanno detto?

Seriamente... accetto qualsiasi risposta... QUALSIASI... voglio solo sapere... perchè io, e chiedo scusa per questo, davvero non capisco o_O
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Antonio Caciolli - 2013-10-18 06:22:17
Forse che i veleni della vigilia hanno funzionato?
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Danilo Moretti - 2013-10-18 10:08:44
Andrea: a me pare che la credibilità del ex-BoS ora GdA sia sempre un po' ballerina perché come per le vecchie edizioni il bando dice una cosa mentre il gioco premiato in genere sembra disattendere i criteri di valutazione o (interpretarli in modo molto discutibile).

Sulla defezione in massa degli editori di questo anno (e quello che ha comportato sia a livello di immagine sia a valore di competizione)  sicuramente pesa di più (ma non solo) il passato del Bos, però così il prossimo anno non è che andrà tanto meglio.

Io non credo che la giuria si sia fatta influenzare dalle diatribe scatenate su forum siti web (che per quanto vivaci non rappresentano le opinioni dei "giocatori la fuori" ma solo il sentimento dello zoccolo duro) ma alla fine se l'intento era premiare un gioco secondo i requisiti che hai elencato ancora non ci siamo (inciso, non credo che nessuno dei giochi presentati lo fosse davvero, salvo fooooorse Baccanalia, che però è anche quello più border se si parla di GdR).
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Antonio Caciolli - 2013-10-18 10:39:26
Io non credo che la giuria si sia fatta influenzare dalle diatribe scatenate su forum siti web (che per quanto vivaci non rappresentano le opinioni dei "giocatori la fuori" ma solo il sentimento dello zoccolo duro)
quelle che ho letto io però erano principalmente post di editori che non hanno presentato giochi O_O"
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Felix - 2013-10-18 12:44:58
Ma nominare un gruppo di giurati che si occupi solo dei gdr sarebbe così improponibile? Hasimir ha scritto pari pari i miei dubbi quando ho letto i prerequisiti.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Niccolò - 2013-10-18 16:08:13
La mia opinione è che questa defeziine fisse stata ideata e preparata "subdolamente" da una manciata di editori, forse anche uno solo, e "spinta" sugli altri.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Danilo Moretti - 2013-10-18 17:50:14
Gombloddo su Gombloddo, la trama si infittisce...
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Felix - 2013-10-18 18:35:51
no macchè gombloddo o scia chimica...sarebbe quasi meglio!  :D
Hanno premiato come originale un gioco che ha lo stesso sistema di gioco di WFRP2 che a sua volta veniva dal MDG; in pratica un premio alla memoria  ;)
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Niccolò - 2013-10-19 04:46:05
ma no complotto... solo sassolini.

poi non che io non abbia anche saputo di tentativi passati di escludere narrattiva dalle "tavole rotonde" degli editori, eh.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-20 23:55:07
Io non credo che la giuria si sia fatta influenzare dalle diatribe scatenate su forum siti web
no, non credo.

se l'intento era premiare un gioco secondo i requisiti che hai elencato ancora non ci siamo (inciso, non credo che nessuno dei giochi presentati lo fosse davvero, salvo fooooorse Baccanalia, che però è anche quello più border se si parla di GdR).

Hai ragione, nessuno rispondeva a tutti i criteri, altrimenti sarebbe stato facile scegliere.
A.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-21 00:26:33

Citazione
4.1.Capacità di introdurre all'attività ludica
 Verrà valorizzata la capacità del gioco di diventare un portale d’ingresso nel mondo del
gioco e di spingere il gioco come fenomeno nella società. A questo proposito verrà valutata
anche la capacità del gioco di funzionare con il target di età e numero di giocatori indicato
sulla confezione.
.... mira a un target di pubblico che è già di suo una "nicchia hardcore" (gli appassionati Games Workshop).

in questo risponde ad un aspetto, traghetta dei giocatori di tridimensionale al gioco di ruolo e viceversa, pur pescando in nicchie. Oggi cmq il gdr risponde ad una nicchia.


Citazione
4.2.Idea del gioco
La giuria valuterà l'originalità del gioco, la sua giocabilità ed il valore ludico, fermo
restando l'obiettivo del concorso indicato al punto 1.1. Saranno considerati punti di merito:
la presenza di innovazioni; meccaniche chiare e raffinate; un sistema di gioco bilanciato
anche al variare del numero e dell'esperienza dei giocatori; un'elevata longevità del gioco e
naturalmente il fatto che il gioco sia divertente.
....
Può incassare punti forse sulla chiarezza espositiva, magari è un bel manuale impaginato bene, ordinato e leggibile, ma questo è quanto.
.....
Longevità... si, qua non ci piove...
Divertimento... più vago e soggettivo di così si muore, ma va beh, se il gioco piace, se il Master è bravo, se tante cose, magari uno si diverte e il punto glielo può anche dare.

alcuni di questi punti non sono banali e trascurabili, soprattutto se osservi dal punto di vista di un editore e di un commerciante gli elementi editoriali.
Il divertimento si può misurare anche sulle nicchie di cui sopra, e RT nel suo ambito ha riscosso un discreto successo.

Citazione
4.3.Regolamento
E' essenziale che il regolamento del gioco sia chiaro, non ambiguo, completo, comprensibile
e ben strutturato. Fermi restando i punti appena elencati, saranno giudicate con favore le
soluzioni redazionali che velocizzino l'apprendimento delle regole e rendano “immediata”
l'esperienza ludica.
Nel caso di giochi importati dall'estero (cosiddette “localizzazioni”), particolare attenzione
verrà posta nella valutazione della traduzione delle regole.
Qui' ti evidenzio altri punti: la traduzione, le soluzioni redazionali che velocizzino sono anche le avventure preparate, la completezza riguarda ad esempio il fatto che non siano necessari altri manuali per giocare, la struttura fa il paio con l'impaginazione e l'organizzazione del testo di cui sopra.

Citazione
4.4.Materiali
La giuria valuterà la qualità e la funzionalità dei materiali e la loro attinenza al gioco.
Copertina rigida, carta patinata, una manciata di dadi (non inclusi) se vuoi contarli nel pacchetto del gioco... che altri materiali sono presenti?
in questo caso, visto che il tema dei materiali attiene maggiormente i gdt, la qualità dei materiali e' sicuramente incentrata su copertina, rilegatura, carta, colori, qualità di stampa, organizzazione del testo, etc. etc.

Citazione
4.5.Grafica
La giuria considererà se la grafica delle componenti sia adatta al gioco e come i singoli
elementi ne influenzino, positivamente o negativamente, la giocabilità e l'appetibilità per il
pubblico.
E qui... è doveroso... Rogue Trader vince a mani basse.
Si può argomentare che lo stile di altri giochi sia studiato in modo adatto al gioco stesso... ma a guardarlo RT è effettivamente bello.
Tante illustrazioni a colori di alta qualità, impaginazione figa e super-grafica.
Niente da ridire.
tuttavia non tutte le immagini erano originali per il gioco in questione, anche pathfinder aveva la sua componente grafica di qualità, e nel loro target anche l'impostazione di alcuni giochi di narrativa era funzionale, anche questo punto non è così scontato come può sembrare.
...

Ora, di grazia, COME è andata la valutazine di questo gioco in ambito di voto?
Quando ai giurati hanno chiesto di esprimere un parere sull'immediatezza di gioco e sulla capacità di coinvolgere i neofiti e gli anno sbattuto in mano il tomo di Rogue Trader con sopra la dicitura "e mò studiatelo" ... COSA hanno detto?

Seriamente... accetto qualsiasi risposta... QUALSIASI... voglio solo sapere... perchè io, e chiedo scusa per questo, davvero non capisco o_O

Come anticipato si sono valutati i vari punti presenti.
Sulla domanda in questione posso dirti che buona parte della giuria ha evidenziato i limiti che presentava su questi aspetti (immediatezza e capacità di coinvolgere neofiti). Solo per contribuire alla riflessione posso dirti che anche Shahida pur non apparendo immediato e per neofiti tuttavia può intrudurre al gioco chi si interessa piu' ai temi della storia o della società; su un altro piano Baccanalia nella versione con le carte può considerarsi per neofiti (anche se l'argomento forse non e' adatto proprio a tutti), ma quanto e' introduttivo al gdr ? quanti elementi di un gdr si ritrovano ?

Ovvero i giochi presentati non sono necessariamente immediati nel rispettare/rispondere ai criteri, ma appunto vanno valutati.

A.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2013-10-21 01:17:09
Andrea innanzi tutto grazie per le risposte :)
Come promesso non le ribatterò punto a punto, non avrebbe senso... le prendo per buone così come me le hai riportate tu.

Per mia parte posso solo dire che, se così stanno le cose, non vanno affatto bene.
Alla fine ne esce fuori un quadro in cui una manciata di elementi che dovrebbero essere di poco o nessun peso, valgono più degli unici due o tre elementi che andrebbero giudicati in un GIOCO.

Sicuramente nessuo dei giochi presentati rispondeva a pieno a tutte le richieste... come dici anche tu, è lapalissiano.
Ma in que due tre punti salienti Rogue Trader è drammaticamente carente, mentre vari degli altri titoli sono brillanti.
E questo (imho) al di là dei gusti personali.

Va beh, pietra sopra.
Piuttosto rinnovo la domanda non risposta:
- i giurati hanno GIOCATO ai giochi?
- se si, quanto?
- se no, forse ho capito male io ma non si era detto che giocare ai giochi fosse un requisito del giudizio? (o era solo una buona intenzione?)
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Luca Veluttini - 2013-10-21 12:16:37
Non voglio attaccare minimamente né Vigiak, che è gentilissimo e disponibilissimo nelle risposte, né il premio né le motivazione né soprattutto le persone.

Citazione
su un altro piano Baccanalia nella versione con le carte può considerarsi per neofiti (anche se l'argomento forse non e' adatto proprio a tutti), ma quanto e' introduttivo al gdr ? quanti elementi di un gdr si ritrovano ?

Leggendo questo pezzo mi viene da chiedere a Vigiak: quali siano gli elementi che un gdr deve possedere per la giuria per essere considerato tale?

EDIT: Come deve essere introduttivo? Dalla tua risposta al punto 1 sembra che debba traghettare utenti da una nicchia ad un'altra. E a me pare veramente riduttivo. Riusciremo mai ad aprire il gioco di ruolo, che so, alle famiglie, all'utente occasionale o ci ritrovaremo sempre a tenerlo nascosto al mondo per paura di non so cosa?

Avevate tra le mani un prodotto di "rottura" molto importante come Bacchanalia. Finalmente non è il solito manualetto (o manualone) rilegato, ma giochi col gioco in mano e hai un supporto come Aurasma (altra botta di vita nell'ambiente) a supportarlo.

Io ho l'impressione (e quindi è un parere personalissimo, un punto di vista; non è un dogma assolutistico) che la giuria non viva con mano il cambiamento che sta avvenendo nell'ambiente del gioco di ruolo con il "fenomeno" delle CON.

Dimmi se sbaglio, ma la giuria in "carica" giudica sia Board Games che Giochi di Ruolo? Se sì mi sembra un errore affiancarli e non trattarli come due mondi distinti con una propria anima...

EDIT2: Inoltre mi piacerebbe vedere, proprio perché quest'anno la valutazione era solo per punti, una bella tabellina palese con i pesi dati ai vari punti per ogni gioco. Non per mettere le pulci alle virgole, ma appunto per una questione di chiarezza verso il pubblico e gli utenti che dovranno comprare i giochi concorrenti.
A maggior ragione quest'anno con quel regolamento, con "le motivazioni verranno dette a voce", sembra la solita premiazione calata dall'alto per volere divino.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-21 14:33:27
....
Alla fine ne esce fuori un quadro in cui una manciata di elementi che dovrebbero essere di poco o nessun peso, valgono più degli unici due o tre elementi che andrebbero giudicati in un GIOCO.
...
Ma in que due tre punti salienti Rogue Trader è drammaticamente carente, mentre vari degli altri titoli sono brillanti.
...
Piuttosto rinnovo la domanda non risposta:
- i giurati hanno GIOCATO ai giochi?
- se si, quanto?
- se no, forse ho capito male io ma non si era detto che giocare ai giochi fosse un requisito del giudizio? (o era solo una buona intenzione?)

il peso dei punti e' dato anche dagli organizzatori del concorso, e ci sono tutte le intenzioni per migliorare. Considera comunque che un premio deve cogliere gli interessi di molti attori, non solo dei "giocatori", soprattutto se si vuole superare l'autoreferenzialità.

Il metodo di pesatura tra i criteri e' emerso proprio per la difficoltà di selezionarne uno, e certamente il metodo tende a premiare più chi fa meno peggio che chi brilla in alcune caratteristiche.

Si, hanno giocato, almeno le avventure demo dove presenti e almeno i giochi che emergevano dal confronto sugli altri criteri.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-21 15:00:29
Leggendo questo pezzo mi viene da chiedere a Vigiak: quali siano gli elementi che un gdr deve possedere per la giuria per essere considerato tale?

EDIT: Come deve essere introduttivo? Dalla tua risposta al punto 1 sembra che debba traghettare utenti da una nicchia ad un'altra. E a me pare veramente riduttivo. Riusciremo mai ad aprire il gioco di ruolo, che so, alle famiglie, all'utente occasionale o ci ritrovaremo sempre a tenerlo nascosto al mondo per paura di non so cosa?
...
Io ho l'impressione (e quindi è un parere personalissimo, un punto di vista; non è un dogma assolutistico) che la giuria non viva con mano il cambiamento che sta avvenendo nell'ambiente del gioco di ruolo con il "fenomeno" delle CON.
...
Dimmi se sbaglio, ma la giuria in "carica" giudica sia Board Games che Giochi di Ruolo? Se sì mi sembra un errore affiancarli e non trattarli come due mondi distinti con una propria anima...

EDIT2: Inoltre mi piacerebbe vedere, proprio perché quest'anno la valutazione era solo per punti, ...

su edit 1: l'obbiettivo e' generale, la transizione tra nicchie e' una valutazione emersa sulla base dei prodotti presenti. Sicuramente il mercato deve evolvere in tal senso, Baccanalia si prefiggeva questo obiettivo, ma non tutto era perfetto e non  era nemmeno immediato da cogliere (once upon a time e si oscuro signore pur avendo una componente narrativa non hanno aperto al gdr, Baccanalia e' cosa diversa ma il percepito non e' molto distante). I giurati vivono sicuramente l'ambiente Con, ma da molti punti di vista, forse occorre chiedersi quanto dei "Bomboloni alla crema" esce dalla cerchia di appassionati.

Parte della giuria e' solo gdt, parte e' gdt+gdr, parte e' solo gdr (io e altri 3 appartenevamo a questo gruppo in particolare). Se il gdr avesse una sua ragion d'essere di mercato sufficiente probabilmente le vie si distinguerebbero maggiormente, ma la realtà e' che oggi e' il gdt ad essere trainante, tanto che i criteri sono nati per questi e tanto che nella riunione tra editori/organizzatori a Play non era scontato che ci fosse un premio anche per il gdr.

Su edit 2 ovviamente no, anche perchè il giudizio finale e' comunque di insieme, io ti ho detto come sono state considerate le componenti per arrivare alla valutazione, ma ne il procedimento ne il metodo erano formalizzati e quindi non saranno dettagliati  ulteriormente (almeno non me lo aspetto).
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Luca Veluttini - 2013-10-21 15:57:58
Citazione
(once upon a time e si oscuro signore pur avendo una componente narrativa non hanno aperto al gdr, Baccanalia e' cosa diversa ma il percepito non e' molto distante).

Sì, ma non sono gdr e non hanno la prerogativa di prendere utenti dal gdr, anzi, hanno il pregio di poter aprire il board game ad utenti occasionali. Come per esempio Dixit...

Citazione
I giurati vivono sicuramente l'ambiente Con, ma da molti punti di vista, forse occorre chiedersi quanto dei "Bomboloni alla crema" esce dalla cerchia di appassionati.

Mah, CON non è fiera mercato o gran bazaar di Lucca. La CON è tutt'altro e in 5 anni di GnoccoCON ho visto solo te. Ma ho visto anche tante persone non di GcG che sono passate e hanno giocato. Di sicuro non a Rogue Trader.

Citazione
Se il gdr avesse una sua ragion d'essere di mercato sufficiente probabilmente le vie si distinguerebbero maggiormente, ma la realtà e' che oggi e' il gdt ad essere trainante, tanto che i criteri sono nati per questi e tanto che nella riunione tra editori/organizzatori a Play non era scontato che ci fosse un premio anche per il gdr.

E qui c'è qualcosa che stona non poco. Allora il "Gioco dell'anno/ex-BoS" vuole essere un premio "commerciale"? No perché penso che il mondo apprezzi di più Spiel des Jahre e Diana Awards dal punto di vista tecnico.
Quest'anno ha le pretese di premio "tecnico" e invece ci ritroviamo a due decisioni oltremodo discutibili (e non parlo qui della questione "Gioco da Tavolo dell'Anno" perché non è la sede adatta).
Ma se si tratta il gdr come feccia del mercato, perché ci si preoccupa di dare un regolamento che premi il favorire l'ingresso di gente nuova?

Citazione
Su edit 2 ovviamente no, anche perchè il giudizio finale e' comunque di insieme, io ti ho detto come sono state considerate le componenti per arrivare alla valutazione, ma ne il procedimento ne il metodo erano formalizzati e quindi non saranno dettagliati  ulteriormente

E' un vero peccato, perché avevate per le mani un'occasione più unica che rara...
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-21 21:59:08
Mah, CON non è fiera mercato o gran bazaar di Lucca. La CON è tutt'altro e in 5 anni di GnoccoCON ho visto solo te. ...
E qui c'è qualcosa che stona non poco. Allora il "Gioco dell'anno/ex-BoS" vuole essere un premio "commerciale"?

con Con avevo inteso tutte le con, da Firenze Gioca, GiocaTorino, Play, dove lo spazio dei narrativi, pur essendo una realtà emergente ed interessante, e' ridotto.

Il modello credo sia lo Spiel, che ha sicuramente una componente commerciale nel premio. Non denigrerei l'aspetto commerciale, nel senso che l'obbiettivo e' evidenziare quelle caratteristiche che li rendono vendibili. Ci sono splendidi prodotti che non hanno successo commerciale, e la sostenibilità di molti editori e commercianti, e del settore in genere, dipende anche dalla componente economica. Gli indipendenti hanno dato grande linfa alla creatività del settore, ma lottano da anni per poter emergere e potersi dedicare alla realizzazione dei loro sogni.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Luca Veluttini - 2013-10-22 09:38:37
Citazione
Il modello credo sia lo Spiel, che ha sicuramente una componente commerciale nel premio. Non denigrerei l'aspetto commerciale, nel senso che l'obbiettivo e' evidenziare quelle caratteristiche che li rendono vendibili. Ci sono splendidi prodotti che non hanno successo commerciale, e la sostenibilità di molti editori e commercianti, e del settore in genere, dipende anche dalla componente economica. Gli indipendenti hanno dato grande linfa alla creatività del settore, ma lottano da anni per poter emergere e potersi dedicare alla realizzazione dei loro sogni.

Lo Spiel però ha una tradizione ben salda e soprattutto premia il mercato tedesco. Nello Spiel ci sono stati giochi che hanno fatto la storia del settore e che la faranno. Lo Spiel è un indicatore improtantissimo per l'acquisto, cosa che l'ex-BoS non è.
Anche perché in Italia la maggior parte dei prodotti sono traduzioni, non produzioni di autori "locali".

E' certo importante la sostenibilità economica, ma dovendo inviare una copia del gioco ad ogni singolo giurato, se la casa è piccola e vuole mantenere i costi contenuti, il premio diventa accessibile solamente a chi ha i mezzi per poterlo fare o ha talmente tante altre attività nella sua produzione che può bilanciare i costi.

Gli "indipendenti" (e purtroppo questa classificazione ad etichette non ce la toglieremo mai) è vero che sono una nicchia, ma così rischiano di essere relegati ancora più a nicchia. E' lo stesso trattamento riservato ai giocatori da tavolo ai quali dei fillerini e dei giochi "introduttivi" non importa nulla.
E mentre qui si traghettano da una nicchia all'altra utenti che sono già all'interno del mondo, nell'ambito gioco da tavolo si fa il ragionamento opposto, mettendo in campo il gioco che oggettivamente è più semplice (ma che di fatto non è altro che una riedizione della tombola).
E Rogue Trader non è di sicuro così tanto vendibile con il suo prezzo in tempi come questi...

Non mi è piaciuto neanche il mantenere lo stesso regolamento di giudizio sia per i giochi di ruolo che per i giochi da tavolo. Sono diversi.

E ribadisco, secondo me era una grandissima occasione per una svolta ma che è stata mancata completamente.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-22 15:34:31
Scusami Luca, cercando di essere costruttivi, aiutami a non ribadire i concetti.

Lo spiel e' il modello, se la tradizione non e' salda occorre aituare a costruirla. Io ho partecipato a 1 edizione del BoS e ora una del GdA proprio nell'ottica di impostarlo, se il mercato non è maturo e' responsabilità di tutti, dagli operatori ai consumatori.

Se la giuria deve essere tecnicamente praparata e il giudizio ponderato la disponibilità del materiale e' essenziale. Trovo miope la polemica sulle copie ai giurati e poi appellarsi ad una incapacità del premio di smuovere commercialmente il mercato o etichette riduttive sul ruolo degli editori. O siamo all'improvvisazione (primo BoS e condizioni del mercato) o impostiamo una direzione professionale (anche a discapito di chi ritiene che 9 copie per l'unica manifestazione di mercato del settore siano troppe).

Il discorso sugli indipendenti per me era riferito al prodotto. Se l'autore fa il grafico, l'illustratore, l'editore, il correttore di bozze, il tipografo, il distributore, etc. per me e' un indipendente, e molti prodotti del settore narrativi risentono della mancanza di un professionista nella composizione del materiale. In qualche caso siamo anche stati fortunati nella localizzazione, che ha dato valore aggiunto all'edizione originale, proprio per un contributo di esperienza, ma non e' paragonabile ad una vera e propria produzione editoriale.

Con Commerciabile non intendo solo vendibile o venduto, ma una serie di valori riconosciuti dal mercato, in primis i negozianti che devono esporlo. Sull'incongruenza tra premio gdt e gdr (tra l'altro l'obiezione mi sembra in contraddizione con quanto chiesto in altri punti, ovvero che i due premi siano indipendenti), mi sembra di aver esposto le ragioni e le peculiarità a sufficienza. Nel gdt l'aspetto introduttivo e' emerso più chiaramente di altri anche perchè nelle altre voci non c'era lo stesso divario emerso nei gdr. Questi aspetti sono cmq stati segnalati agli organizzatori, e insieme alle indicazioni degli editori (ad esempio leggo in altro topic slow down di Michele una delle posizioni possibli e lo stimolo a chi non ha partecipato a definire insieme il premio), contribuiranno sicuramente a migliorarlo, quindi sinceramente non è una occasione perduta, anzi va proprio nella direzione auspicata, non credi ?
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Luca Veluttini - 2013-10-22 16:12:14
In questa mia risposta cercherò di essere costruttivo e di darti le idee che mi sarei aspettato di vedere con questi Premi, perché le potenzialità c'erano tutte (e qui il passato purtroppo è d'uopo), ma non sono state sfruttate minimamente secondo me, da profano.

Citazione
Lo spiel e' il modello, se la tradizione non e' salda occorre aituare a costruirla. Io ho partecipato a 1 edizione del BoS e ora una del GdA proprio nell'ottica di impostarlo, se il mercato non è maturo e' responsabilità di tutti, dagli operatori ai consumatori.

Secondo me tutti possiamo dare una mano a costruirla, ma rendendoci conto prima di tutto come sia cambiato il mercato nel corso degli anni, la realtà ludica e il pubblico come è evoluto.
I consumatori sono sì responsabili, ma anche inascoltati di fatto in questo processo.

Citazione
Se la giuria deve essere tecnicamente praparata e il giudizio ponderato la disponibilità del materiale e' essenziale. Trovo miope la polemica sulle copie ai giurati e poi appellarsi ad una incapacità del premio di smuovere commercialmente il mercato o etichette riduttive sul ruolo degli editori. O siamo all'improvvisazione (primo BoS e condizioni del mercato) o impostiamo una direzione professionale (anche a discapito di chi ritiene che 9 copie per l'unica manifestazione di mercato del settore siano troppe).

Non è miope se ci pensi. Ma va proprio nella direzione di anche organizzare la giuria in modo da non dare, per esempio, una copia per ogni giurato, ma meno e quindi non precludere l'eventuale iscrizione agli editori piccoli che comunque la loro fetta di visibilità la vorrebbero, soprattutto se hanno investito e credono in un certo prodotto.

Citazione
Il discorso sugli indipendenti per me era riferito al prodotto. Se l'autore fa il grafico, l'illustratore, l'editore, il correttore di bozze, il tipografo, il distributore, etc. per me e' un indipendente, e molti prodotti del settore narrativi risentono della mancanza di un professionista nella composizione del materiale. In qualche caso siamo anche stati fortunati nella localizzazione, che ha dato valore aggiunto all'edizione originale, proprio per un contributo di esperienza, ma non e' paragonabile ad una vera e propria produzione editoriale.

Qui sento tutta la mancanza di trasparenza nell'attribuzione dei "punteggi" ai vari parametri di giudizio.
Cosa è professionalità? Cosa è vera e propria produzione editoriale?
Rogue Trader gli hanno cambiato il testo e basta. Il layout era già Fantasy Flight. Bacchanalia (e mi spiace citare solo lui, perché non voglio sembrare di parte) non lo si trova altrove se non con Narrattiva. Stesso dicasi per Shahida, uscito prima in italiano.

Citazione
Con Commerciabile non intendo solo vendibile o venduto, ma una serie di valori riconosciuti dal mercato, in primis i negozianti che devono esporlo.

Devi scusarmi, ma non riesco a capire la frase. Non è un atto di trolling nei tuoi confronti, ma non riesco proprio a capirla.

Citazione
Sull'incongruenza tra premio gdt e gdr (tra l'altro l'obiezione mi sembra in contraddizione con quanto chiesto in altri punti, ovvero che i due premi siano indipendenti), mi sembra di aver esposto le ragioni e le peculiarità a sufficienza. Nel gdt l'aspetto introduttivo e' emerso più chiaramente di altri anche perchè nelle altre voci non c'era lo stesso divario emerso nei gdr. Questi aspetti sono cmq stati segnalati agli organizzatori, e insieme alle indicazioni degli editori (ad esempio leggo in altro topic slow down di Michele una delle posizioni possibli e lo stimolo a chi non ha partecipato a definire insieme il premio), contribuiranno sicuramente a migliorarlo, quindi sinceramente non è una occasione perduta, anzi va proprio nella direzione auspicata, non credi ?

Secondo me lo stimolo a partecipare viene quando alla 1a occasione, quella di quest'anno, si vede effettivamente il cambiamento. Ad ora l'unico cambiamento vero è stato quello di mettere per iscritto il regolamento e i metri di giudizio.
Nel resto, non trovo differenze dall'anno scorso, a parte il sapere prima chi ha vinto e non il penultimo giorno di fiera.
Motivazione dette a voce nella premiazione? Perché? Con i giudizi normati così non ha senso.

Posso darti delle mie proposte da utente di Lucca?
- peso ai metri di giudizio, esplicitati in premiazione
- divisione più netta tra gdr e gdt, con anche regolamenti di giudizio diversi
- auspico, ma è difficile forse, che anche i gdt "pesanti" e non "introduttivi" possano avere una categoria loro, altrimenti è un brutto schiaffo ad una fetta importante di mercato e utenza

Sono solo alcune idee che mi piacerebbe vedere per avere qualcosa di veramente diverso.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Giulia Cursi - 2013-10-22 16:45:19
Per favore evitate il più possibile il microquoting inizia a diventare difficile seguire la discussione.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-22 16:57:40

Citazione
Il discorso sugli indipendenti per me era riferito al prodotto. Se l'autore fa il grafico, l'illustratore, l'editore, il correttore di bozze, il tipografo, il distributore, etc. per me e' un indipendente, e molti prodotti del settore narrativi risentono della mancanza di un professionista nella composizione del materiale. In qualche caso siamo anche stati fortunati nella localizzazione, che ha dato valore aggiunto all'edizione originale, proprio per un contributo di esperienza, ma non e' paragonabile ad una vera e propria produzione editoriale.
...snip...
Rogue Trader gli hanno cambiato il testo e basta. ...snip...
non e' cosi' banale come sembra, e cmq devi valutare il prodotto che hai per le mani, considerato anche la qualità dell'originale. Per Bacchanalia o Shahida non vedo incongruenze con quanto scritto, ho detto solo che spesso le produzioni non sono paragonabili.



Citazione
Con Commerciabile non intendo solo vendibile o venduto, ma una serie di valori riconosciuti dal mercato, in primis i negozianti che devono esporlo.

Devi scusarmi, ma non riesco a capire la frase. Non è un atto di trolling nei tuoi confronti, ma non riesco proprio a capirla.

il primo acquirente di un prodotto e' il distributore e il secondo e' il negoziante. L'appeal che un prodotto ha sul mercato passa anche da questi attori, ancor prima del pubblico di appassionati. Quante volte ti e' capitato di non trovare quello che cercavi ? Un criterio presente nel BoS e presente anche nel GdA e' che il gioco sia venduto nei negozi, uno dei motivi e' che abbia riscontrato un interesse degli operatori e che sia acquistabile dai consumatori.

Posso darti delle mie proposte da utente di Lucca?
- peso ai metri di giudizio, esplicitati in premiazione
- divisione più netta tra gdr e gdt, con anche regolamenti di giudizio diversi
- auspico, ma è difficile forse, che anche i gdt "pesanti" e non "introduttivi" possano avere una categoria loro, altrimenti è un brutto schiaffo ad una fetta importante di mercato e utenza
sui criteri abbiamo dato i feedback all'organizzazione, e credo che qualcosa si muoverà in tal senso, compresi i tuoi desiderata. Sulla categoria in più la vedo dura, è già un problema mantenere un premio al gdr, e se occorre dare una connotazione al premio tanto vale scegliere una linea, e l'impressione e' che l'introduzione sia un tema caro a tutti gli operatori.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Luca Veluttini - 2013-10-22 17:00:03
Penso di avere ottenuto quello che mi ero prefisso in termini di comprensione.

Grazie per la discussione e per le risposte.

EDIT: Rispondo solo alla domanda sul non trovare quello che cerco dal negoziante.
Come molti oramai, visto che siamo nel 2013, è già da 2-3 anni che compro online per cui la risposta è: "No, non mi capita mai perché trovo sempre quello che cerco".
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2013-10-23 01:20:49
Citazione
il primo acquirente di un prodotto e' il distributore e il secondo e' il negoziante. L'appeal che un prodotto ha sul mercato passa anche da questi attori, ancor prima del pubblico di appassionati.

Ragazzi, ecco.
Il nocciolo del problema, e la ragione per cui il BoS e l'attuale "Gioco dell'Anno" non saranno MAI premi sensato per l'universo Indie è tutta qua.

La scaletta di valori è tutta al contrario rispetto a ciò che sono i valori alla base dell'intera filosofia che, volenti o nolenti, si trova alle spalle dei giochi che piacciono a noi.

Appassionati.
Negozianti.
Distributori.

Io personalmente (ma ho il vago sospetto di non essere l'unico) ritengo che un gdr andrebbe giudicato quasi esclusivamente in base alla sua efficacia presso gli appassionati (è funzionale? è fruibile? che soglia d'ingresso pone? etc) e solo dopo, come notazione secondaria, si possono valutare ANCHE cose come il sex-appeal, la vendibilità, etc.

E mi sento sempre più alienato quando mi sento rispondere che no, innanzi tutto il target di un gdr dovrebbero essere i sogni bagnati dei Distributori... che a loro convenienza faranno arrivare il prodotto ai Negozianti... i quali se va bene non nasconderanno troppo i manuali dietro allo scaffale dedicato a ciò che fa davvero girare i soldi, come i GCC o i videogiochi.

Negozi?
Ma quali negozi?
A Roma (cazzo, Roma Capitale, mica pizza e fichi) per ogni nuovo negozio che apre ne chiudono tre.
Negozi specializzati in gdr, o con una reale varietà, non ne esistono quasi più.
Se vuoi qualcosa puoi ordinarlo, altrimenti sugli scaffali ci sono i soliti noti (e spesso nemmeno quelli, ricordo che il famosissimo e diffusissimo e commercialissimo Pathfinder ho dovuto inseguirlo ONLINE per poterlo regalare a un amico... nella Grande Roma Capitale).

Guardiamoci in faccia.
La diffusione NON passa per i negozi, dato che i negozianti NON guadagnano sulla vendita di 1 manuale una tantum sui 100 che si sono dovuti comprare e che, con ogni probabilità, gli resteranno sullo scaffale a prendere polvere plausibilmente per anni.
Io cominciai a giocare in seconda media (20 anni fà?) perchè un amico mi ha introdotto a un hobby che lo appassionava.
Un sacco di gente ha cominciato a giocare perchè IO ho fatto altrettanto.
TUTTI quelli che conosco condividono una storia identica.

Possiamo ragionevolmente contare sulle dita di una mano il numero di persone che è entrato in un negozio di hobbistica per comprare una Mini4WD o un mazzo di Yu-Gi-Ho e, vedendo dei libri su uno scaffale di cui non sapeva NULLA, ha detto... cavolo, adesso spendo 30€ e mi leggo 300 pagine!

E anche come punto di aggregazione in cui essere "contaminati"... i negozi non funzionano più.
Spazio, tavoli, un negoziante che si sbatte per dare disponibilità a chi vuole di trovarsi e giocare... QUESTO diffonde e contamina... le pareti foderate di titoli mediocri da dalla bella copertina, no.
E, giustamente, non sono in molti a sbattersi così... o punti sui giocatori di ruolo in quanto "nerd" e speri di vendergli carte e miniature nel mentre che occupano il tuo spazio tavolato... o quello spazio lo riservi ai tornei di GCC e miniature e, francamente, fai affari MOLTO migliori.
O sei un pazzo che lo fa per passione.

Ad ogni modo i Distributori NON hanno alcun reale peso nella diffusione.
Lo avrebbero se facessero arrivare i gdr nelle edicole, nelle librerie generiche, nei supermercati, nelle biblioteche, nelle scuole... come in parte accade Germania, guarda caso.

Ron Edwards sono tredici anni che ha da dire contro il modello commerciale e divulgativo fondato sul vassallaggio ai Distributori e sul culto del "prodotto editoriale" rispetto al "gioco da giocare" ... ma in finale è solo un hippy con idee balzane...
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2013-10-23 10:49:11
Ragazzi, ecco.
Il nocciolo del problema, e la ragione per cui il BoS e l'attuale "Gioco dell'Anno" non saranno MAI premi sensato per l'universo Indie è tutta qua.

La scaletta di valori è tutta al contrario rispetto a ciò che sono i valori alla base dell'intera filosofia che, volenti o nolenti, si trova alle spalle dei giochi che piacciono a noi.

[...]
Possiamo ragionevolmente contare sulle dita di una mano il numero di persone che è entrato in un negozio di hobbistica per comprare una Mini4WD o un mazzo di Yu-Gi-Ho e, vedendo dei libri su uno scaffale di cui non sapeva NULLA, ha detto... cavolo, adesso spendo 30€ e mi leggo 300 pagine!
[...]
Ad ogni modo i Distributori NON hanno alcun reale peso nella diffusione.
Lo avrebbero se facessero arrivare i gdr nelle edicole, nelle librerie generiche, nei supermercati, nelle biblioteche, nelle scuole... come in parte accade Germania, guarda caso.

Ron Edwards sono tredici anni che ha da dire contro il modello commerciale e divulgativo fondato sul vassallaggio ai Distributori e sul culto del "prodotto editoriale" rispetto al "gioco da giocare" ... ma in finale è solo un hippy con idee balzane...

STANDING. EFFIN'. OVATION.

E comunque, fa sempre bene rileggerselo:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=2675.0
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Iacopo Frigerio - 2013-10-23 11:21:53
Credo ci siano diverse componenti nella questione e il problema principale sta nel cercare di mettere assieme più piani che cercare di non ignorarne alcuni.
Penso anche a quanto siano diversi i punti di vista da Autore, Giocatore, Negoziante, Produttore e altri... E ci sono anche molti altri punti di vista, tra chi adora le fiere, adora i tornei di gdr, adora le con, adora i giochi indie.

Ora ognuno di noi non può essere rappresentante di tutti i piani, non è ammissibile cognitivamente.
Tra l'altro in molti casi si va su un discorso di approccio paradgmatico, da discussioni che coinvolgono medi sistemi, e per non sgranare cerco di rimanere vincolato al tema Gioco dell'Anno.

Il rischio principale è quello di ridurre tutto a pochi piani, di cui siamo parte e ignorare gli altri, di cui non facciamo parte, ma che sono parte fondante e a volte importante del discorso.

Comincio da cose banali, anche solo agganciandomi a parte delle cose emerse da Alessandro, Vigiak e Luca.
Il Gioco dell'Anno nasce e ha una vocazione commerciale, vuole anzi diventare proprio un trampolino di lancio per la commercializzazione di un prodotto (e già commercializzazione è un termine confuso, c'è dentro affari, diffusione, soldi, fiducia non è un termine comodo, ne semplice). Lasciando perdere i difetti di gioventù e gli errori di misura, il GdA nasce per rivolgersi a tutta la popolazione italiana e per cercare di diffondere le vendite ovunque.
Il sistema-Italia di negozianti e distributori è totalmente imperfetto, a tratti dannoso ma non ha senso non rivolgersi a quello che oggi rimane il principale terminale di diffusione e vendite del gioco in Italia.

Il Gioco dell'Anno ha questa vocazione, e la ha esplicitamente fin dalla sua incarnazione, e questo porta i suoi pesi. Se si vuole concentrarsi solo sul fatto che (per citare Alessandro, ma senza volerlo contrastare in modo diretto) "un gdr andrebbe giudicato quasi esclusivamente in base alla sua efficacia presso gli appassionati (è funzionale? è fruibile? che soglia d'ingresso pone? etc) e solo dopo, come notazione secondaria, si possono valutare ANCHE cose come il sex-appeal, la vendibilità, etc." il GdA è esplicitamente fin dalla sua incarnazione un premio sbagliato. Serve ad altro, fa altro. Se si vuole un premio che si concentri su quello che dice Alessandro, andrebbe creato ad hoc (poi va da sé che a me farebbe solo piacere se si creasse, ma poi lla domanda rimane sempre quella, chi se ne prende la responsabilità? Continuo a vedere ben poca gente con questa voglia).

Poi ovviamente ci sono gigantesche perversioni. Rimango ancorato al caso concreto, cioè il mio. Quest'anno non ho partecipato, ne sono stato costretto, perché nessuno dei miei giochi eliggibili (quelli pubblicati entro la finestra del regolamento) era presente in distribuzione o nei negozi. Nessuno se ne è voluto fare carico, sono giochi troppo economici (troppo poco margine), troppo poco "appariscenti" (la confezione è misera) e nessuno li crede commercializzabili. Probabilmente c'è una ragione di fondo (peraltro c'è da dire che non credo avrebbero meritato vittoria, molti sono giochi adatti ad introdurre al giocare di ruolo, ma non per introdurre il gioco di ruolo, penso ad esempio a GxB). Però probabilmente in questo caso c'è un problema ancora più a monte, dato che faccio comunque fatica a trovare (all'interno di persone che si occupano di blog, fanzine etc.) persone interessate a scrivere un articolo (o co-scrivere) riguardo al lancio del Play-Away come collana e filosofia. Di queste perversioni è giusto (e lo rinvio a Vigiak, per quanto non abbia effettivamente una soluzione) tenerne conto. La presenza nei negozi è a mio stesso avviso imprescindibile, però esiste un "filtro oscuro". Anche Contenders non è presente nei distributori e negozi. "Il tema non è commercializzabile!", ma così non è nemmeno presente, se non è presente nessuno potrebbe interessarsene, se nessuno se ne interessa diventa difficile si crei domanda e via verso questo circolo vizioso. Posso suggerire che anche solo la presenza su negozi online certificati possa costituire una presenza garantita (negozio dell'editore, ma penso anche a Lulu o DriveThrou), ma è solo un tentativo.

Anche il discorso Convention è a mio avviso un discorso a doppio taglio. Io faccio parte attiva del "movimento delle con", ne organizzo una che nei nostri confini ha una discreta importanza. Però non possiamo riferirci solo a queste. Hanno una portata limitata (anche potenziale, quante persone si potrebbero gestire, quante basterebbero?), hanno un limite geografico (chi ha mai raggiunto la Sicilia, la Sardegna, la Valle D'Aosta o Trieste, ma anche solo quali nostre convention stanno in pianta stabile in Piemonte, Lazio o Umbria?) e questi limiti sono ben lungi da poter essere superati. Non sto parlando del "movimento delle con" in sé. Ma faccio il raffronto tra la volontà di portata del GdA con l'effettivo riferimento delle con. Servirebbe un sistema di Con, organizzato centralmente o totalmente ararchico (è lo stesso) ma oggi non è proponibile ed è comprensibile che l'organizzazione di Lucca pensi e guardi ad altro.

Poi... penso che alcuni degli spunti critici di Luca abbiano un senso. Il GdA in sé ha senso che rimanga per lo scopo che ha, ma un premio solo (un premio e tre quarti considerando il gioco di ruolo dell'anno, che sono (anche per motivi di diffusione e commercializzazione) figli di un dio minore, non che la cosa sia priva di senso, per carità) è troppo poco per una nazione che ha un interessante materiale umano ma che su tutto il resto è arretrata (non è una critica, anche una constatazione, mi pare ovvio che un paese con tanto bel tempo e sole e attività culturali, attrazioni etc. abbia una cultura del gioco al tavolo più scarsa di paesi che invece godono di condizioni climatiche peggiori, con più ore di buio, freddo, pioggia etc..). L'ho scritto nella mia lettera della prima riunione, lo ribadisco ovunque posso, che va dato maggiore peso e riconoscenza a quegli editori che investono nell'Italia, magari creando loro una edizione localizzata nuova, a quegli autori italiani che portano vento nuovo in Italia, per me la coltivazione di una cultura ludica di riferimento passa da una maggiore attenzione al pubblico, ma passa anche dal creare maggiori "eroi" italiani, a cui ispirarsi e a cui radunarsi. (per dire, considero che se avessimo iniziato l'anno scorso sarebbe stato un ottimo inizio, L'unico anello riassume molte più caratteristiche positive di Rogue Trader).

Va beh, ho parlato di meno di un quarto delle cose che volevo dire e ho rubato fin troppo tempo rispetto a quello che avevo a disposizione. Mi spiace non avere tempo per partecipare meglio a queste discussioni.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Niccolò - 2013-10-23 14:26:15
ogni volta che ci dimentichiamo sta cosa, non siamo più degli appassionati, ma delle pecore.

Citazione
il primo acquirente di un prodotto e' il distributore e il secondo e' il negoziante. L'appeal che un prodotto ha sul mercato passa anche da questi attori, ancor prima del pubblico di appassionati.

Ragazzi, ecco.
Il nocciolo del problema, e la ragione per cui il BoS e l'attuale "Gioco dell'Anno" non saranno MAI premi sensato per l'universo Indie è tutta qua.

La scaletta di valori è tutta al contrario rispetto a ciò che sono i valori alla base dell'intera filosofia che, volenti o nolenti, si trova alle spalle dei giochi che piacciono a noi.

Appassionati.
Negozianti.
Distributori.

Io personalmente (ma ho il vago sospetto di non essere l'unico) ritengo che un gdr andrebbe giudicato quasi esclusivamente in base alla sua efficacia presso gli appassionati (è funzionale? è fruibile? che soglia d'ingresso pone? etc) e solo dopo, come notazione secondaria, si possono valutare ANCHE cose come il sex-appeal, la vendibilità, etc.

E mi sento sempre più alienato quando mi sento rispondere che no, innanzi tutto il target di un gdr dovrebbero essere i sogni bagnati dei Distributori... che a loro convenienza faranno arrivare il prodotto ai Negozianti... i quali se va bene non nasconderanno troppo i manuali dietro allo scaffale dedicato a ciò che fa davvero girare i soldi, come i GCC o i videogiochi.

Negozi?
Ma quali negozi?
A Roma (cazzo, Roma Capitale, mica pizza e fichi) per ogni nuovo negozio che apre ne chiudono tre.
Negozi specializzati in gdr, o con una reale varietà, non ne esistono quasi più.
Se vuoi qualcosa puoi ordinarlo, altrimenti sugli scaffali ci sono i soliti noti (e spesso nemmeno quelli, ricordo che il famosissimo e diffusissimo e commercialissimo Pathfinder ho dovuto inseguirlo ONLINE per poterlo regalare a un amico... nella Grande Roma Capitale).

Guardiamoci in faccia.
La diffusione NON passa per i negozi, dato che i negozianti NON guadagnano sulla vendita di 1 manuale una tantum sui 100 che si sono dovuti comprare e che, con ogni probabilità, gli resteranno sullo scaffale a prendere polvere plausibilmente per anni.
Io cominciai a giocare in seconda media (20 anni fà?) perchè un amico mi ha introdotto a un hobby che lo appassionava.
Un sacco di gente ha cominciato a giocare perchè IO ho fatto altrettanto.
TUTTI quelli che conosco condividono una storia identica.

Possiamo ragionevolmente contare sulle dita di una mano il numero di persone che è entrato in un negozio di hobbistica per comprare una Mini4WD o un mazzo di Yu-Gi-Ho e, vedendo dei libri su uno scaffale di cui non sapeva NULLA, ha detto... cavolo, adesso spendo 30€ e mi leggo 300 pagine!

E anche come punto di aggregazione in cui essere "contaminati"... i negozi non funzionano più.
Spazio, tavoli, un negoziante che si sbatte per dare disponibilità a chi vuole di trovarsi e giocare... QUESTO diffonde e contamina... le pareti foderate di titoli mediocri da dalla bella copertina, no.
E, giustamente, non sono in molti a sbattersi così... o punti sui giocatori di ruolo in quanto "nerd" e speri di vendergli carte e miniature nel mentre che occupano il tuo spazio tavolato... o quello spazio lo riservi ai tornei di GCC e miniature e, francamente, fai affari MOLTO migliori.
O sei un pazzo che lo fa per passione.

Ad ogni modo i Distributori NON hanno alcun reale peso nella diffusione.
Lo avrebbero se facessero arrivare i gdr nelle edicole, nelle librerie generiche, nei supermercati, nelle biblioteche, nelle scuole... come in parte accade Germania, guarda caso.

Ron Edwards sono tredici anni che ha da dire contro il modello commerciale e divulgativo fondato sul vassallaggio ai Distributori e sul culto del "prodotto editoriale" rispetto al "gioco da giocare" ... ma in finale è solo un hippy con idee balzane...

Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-10-23 15:21:26
Il Peccato Originale è il mischiare elementi di giudizio tanto diversi, da rendere il premio alla fine "sbagliato" a prescindere. Se premi il manuale che piace ai negozi, che attragga i nerd di un altra sottonicchia, che sia innovativo e valido nel design...  o hai un culo pazzesco, che in certo anno un singolo gioco sia al top in tutte queste categorie, o sei costretto a dare il premio a giochi che secondo certi criteri non lo meritano...

Esempio: se un premio cinematografico fosse "per la migliore sceneggiatura ed effetti speciali e incassi", tempo fa l'avrebbe vinto Indipendence Day, e il premio avrebbe perso ogni credibilità sul fronte sceneggiature. L'anno dopo lo vince Pretty Woman e perde ogni credibilità sul fronte effetti speciali. In pochi anni facendo il giro perde tutte le credibilità possibili e diventa una barzelletta.

Quindi, primo aspetto: separare i premi, un premio al game design non può essere dato in base al numero di illustrazioni (notare che questo è meno vero nei GdT, ma nei gdr essendo LIBRI hai in pratica messo insieme un premio alla qualità letteraria ad uno per il numero di figurine...)

Secondo commento, riguardo puramente all'aspetto "vendite"....   mi pare che (come sempre, purtroppo, in Italia) a livello commerciale nei gdr nei negozi il modello sia "prendi i soldi e scappa". 

"Chi se ne frega se poi alla fine il gioco non lo soddisfa, l'importante è ipnotizzarlo con la copertina cartonata, fargli sganciare i soldi, e metterli in cassa. Se poi dopo qualche  mese dice che i gdr sono schifezze e smette, checcenefrega? Gli venderemo cards"

No, perchè TUTTI i discorsi sull'effetto "vendite" che ho sentito paiono basarsi sull'idea "entra, compra, e poi chi se ne frega".

Poi non ci meravigliamo se i gdr nei negozi sono in continua crisi dal 1983...

È proprio così strana l'idea "sarà più difficile da vendere subito, ma è un bel gioco, divertente, se lo gioca farà entrare altri clienti in negozio per cercarlo"? Cioè che alla fine il buon design di un buon gioco alla lunga abbia effetto sulle vendite? O ormai all'idea che un gdr sia bello anche da giocare, i commercianti hanno proprio rinunciato?
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2013-10-23 16:22:49
O ormai all'idea che un gdr sia bello anche da giocare, i commercianti hanno proprio rinunciato?

Fanmail a Moreno per la lucida analisi... se il paziente è malato, il BRAVO medico lo dice.
Sennò continuiamo a cantare "va tutto ben, madama la marchesa" (e cito cose di prima che io nascessi, tanto dire quant'è "all'italiana" la situazione). :(
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Danilo Moretti - 2013-10-24 01:02:09
Sono molto in sintonia con Iacopo che di tutti mi sembra quello con la visione più realistica della situazione, io ho avuto i suoi stessi problemi con la "door selection" dei distributori, ma non ritengo che sia perché sono "cattive sanguisughe" ma semplicemente perché sono dei commercianti e usano criteri legati a quella sfera: in negozio prezzo e confezione (per il cliente ignaro) arrivano prima del buon design. Fatevene una ragione.

Non centra un tubo la passione, la divulgazione del buon design ecc che sono cose (bellissime) pertinenti - casomai - alla sfera associativa.

Ogni volta che scatta il disco sui "sistemi malati" si esce sempre a parlare di come sia brutta la doppietta "diffusione del gioco e commercializzazione dei giochi" salvo poi seguire gli stessi binari (stampa e vendi, vendi e stampa) ma oltretutto facendolo fuori dal canale distributivo (perché non si vuole sottostare alle loro regole) e quindi in modo meno efficace, col passaparola tra amici e sui SN/forum (che altro non sono che associazioni "non localizzate") e ritrovarsi a concentrare il 90% delle vendite in una/due convention l'anno.

Ah, già ma non sono vendite, sono sistemi di autofinanziamento (la semanticora).

La verità è che il GdR più bello e Fare gli Editori.

7-9: un po' ci fai e un po' ci sei
10+: ci fai e ci sei
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Mr. Mario - 2013-10-24 02:34:01
in negozio prezzo e confezione (per il cliente ignaro) arrivano prima del buon design. Fatevene una ragione.

Credo che il mio modo di farmene una ragione sia desiderare che qualcuno smetta di creare trappole che allontanano persone dal mio hobby, o quanto meno che si smetta di incoraggiare i creatori di trappole con un premio.

Spero in una correzione di rotta o per quanto mi riguarda il "gioco dell'anno" potrebbe rapidamente diventare il sinonimo di "gioco da non comprare quest'anno". Sarebbe divertente verificare in quanto tempo questa può diventare una tendenza.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Niccolò - 2013-10-24 03:11:02
Citazione
Sono molto in sintonia con Iacopo che di tutti mi sembra quello con la visione più realistica della situazione, io ho avuto i suoi stessi problemi con la "door selection" dei distributori, ma non ritengo che sia perché sono "cattive sanguisughe" ma semplicemente perché sono dei commercianti e usano criteri legati a quella sfera: in negozio prezzo e confezione (per il cliente ignaro) arrivano prima del buon design. Fatevene una ragione.

il carretto di mele bombardato: lo conosci? lo hai letto? hai capito bene cosa dice?

se le cose che fanno bene al nostro hobby come attività si allineano male con le cose che servono a un distributore per fare vendite a tante cifre, continuare a inseguire quella chimera è solo un cancro. in cui alla lunga ci rimettono (ci hanno rimesso! ci stanno rimettendo!) editori, autori e cosumatori.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Moreno Roncucci - 2013-10-24 05:24:46
in negozio prezzo e confezione (per il cliente ignaro) arrivano prima del buon design. Fatevene una ragione.

Credo che il mio modo di farmene una ragione sia desiderare che qualcuno smetta di creare trappole che allontanano persone dal mio hobby, o quanto meno che si smetta di incoraggiare i creatori di trappole con un premio.

Fanmail e standing ovation.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Danilo Moretti - 2013-10-24 09:27:32
scusate ma davvero non capisco, da una parte ci sono discorsi di un nuovo sistema commerciale alternativo a sostituzione del diavolo, dall'altra lo stesso ambiente che ne tesse le lodi contiene editori (autoproduttori ecc - me compreso) che continuano a battere (sopratutto) strade tradizionali (distribuzione nel "ghetto" dei negozi specializzati, concorrendo a premi farlocchi, presenziando alle con ecc).

Capisco e rispetto che filosofie alternative e desiderata personali siano importanti e che ognuno vorrebbe il meglio per l'hobby (no, su questo dei dubbi inizio ad averli, ma vabbé), ma al lato pratico e tangibile a quali sono i risultati in Italia (diciamo dal 2008 a oggi) di questo metodo nuovo?
Perché qualcuno lo starà seguendo vero?
No davvero, perché ogni volta che esce fuori questo discorso poi di dati veri se ne vede sempre pochi (in compenso tutti a tirare fuori il vangelo dei carretti bombardati).

Nemmeno a me personalmente piace dover mescolare l'aspetto bassamente commerciale a quello creativo, ma una cosa che ho imparato dai tempi di Rune (e si parla di più di 20 anni fa) è che se il mio gioco/rivista/prodotto non ha visibilità può essere il migliore prodotto di sempre ma mi rimane sul groppone. Per avere visibilità c'è bisogno di presenza continuativa sugli scaffali e per rimanere vivi sugli scaffali (come singolo prodotto) c'è bisogno di catturare prima il distributore/negoziante e non lo fai solo con il design.

Non ci piace questo discorso?
Non ci interessano le questioni commerciali?
Abbiamo a cuore il bene di un hobby sano e scevro da contaminazioni?

Ok
Allora si abbandoni davvero e del tutto l'aspetto commerciale, si facciano associazioni, si traducano, distribuiscano e divulghino giochi free o in licenze accomodanti senza badare alla loro forma, si battano terreni inesplorati cercando di coinvolgere non gli amici degli amici o il pubblico da Con (o peggio di fare Con tra e per gli amici) ma ci si concentri su gente presa da contesti nuovi (al nostro ambiente).

Insomma si faccia davvero gli alternativi/indipendenti.

Diversamente avremo infinite discussioni come questa dove si critica un premio a cui nessuno vorrebbe partecipare (ma che se poi vinci: "vabbè allora te lo sei meritato", ma se non lo vinci: "ecco i soliti trogloditi") e dove si mescolano le visioni inconciliabili come quelle dell'appassionato, del critico ludico e dell'editore che si "azzuffano" credendo di essere sullo stesso ring.

poi, sta cosa del creare trappole...
 ::)
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2013-10-24 12:39:03
Danilo dai, non essere così superficiale.
Criticare l'attuale governo non equivale a spingere per uno stato di anarchia :P

Nessuno sta demonizzando i Distributori...
Si stava solo criticando la capacità dell'attuale panorama distributivo di diffondere il gdr come hobby fra la popolazione italiana e di supportare e sostenere gli autori di giochi e gli editori che in loro investono.
Così come il famigerato discorso del Carretto dichiara una semplice realtà: per un autore indipendente cercare di uniformarsi allo standard preferito dagli attuali distributori è, in una parola, suicida... sia creativamente che economicamente.

E ci si rosica, perchè se invece i distributori ragionassero in maniera meno miope e conservativa si potrebbe stare tutti tanto meglio, sia intermini commerciali che di cultura ludica.

Tutto questo si diceva comunque all'interno del discorso originrio sul premio Gioco dell'Anno che (almeno a me) risulta idiotico nel suo premiare (quindi spingere, avvallare, pubblicizzare, consigliare) un tipo di gioco che potremmo descrivere come "fatto male ma venduto bene" (questa è la trappola a cui si riferiva Moreno).
Un tipo di gioco che NON attira nuove leve.
E che per ogni appassionato hardcore che non smetterà mai di giocarlo per anni di fila produce un gruppetto di 5-10 gregari non-appassionati che NON comprano e NON giocano a meno che il suddetto appassionatissimo non li traini passo a passo, e genera molti più disaffezionati che vengono spinti lontano dall'hobby per una lunga lista di motivi.
(credono che sia NECESSARIO investire un mare di tempo e fatica, che servano tanti manuali e soldi, che serva studiare grossi tomi, che serva essere "bravi" per divertirsi, che serva un gruppo fisso, che serva tanta matematica, etc... e chi anche supera questi scogli poi spesso fugge a causa del clima sociale disfunzionale che tali giochi incentivano, o perchè col tempo ci si appassiona sempre meno a cose superficiali come il blando e infantile e very safe "fare l'avventuriero", o perchè siccome a moltissima gente non gliene frega una cippa di fare l'avventuriero alla lunga ti tocca scegliere fra gioco e vita sociale, etc).

E questa scelta ha l'unica ragione che i COLLEZIONISTI comprano 100 volte più dei GIOCATORI ... ed è a quelli che l'attuale mercato mainstream (e quindi il suddetto sistema di Distribuzione) è rivolto... ai collezionisti.

Al contrario l'hobby ha bisogno di giocatori.
Una copertina figa si fa sempre a tempo ad appiccicarla su un manuale.
Non si può dire che sia altrettanto facile realizzare un BUON gioco.
Un premio che voglia ravvivare l'ambiente ludico e in particolare l'hobby del gdr PROPRIO perchè è capace di generare attenzione mediatica e attirare per un istante anche lo sguardo del grande pubblico DOVREBBE premiare opere meritevoli sebbene non abbiano alle spalle il miglior marketing del mondo.
Anzi, PROPRIO per questa carenza dovrebbero essere portate all'attenzione del pubblico, che altrimenti potrebbe non accorgersi nemmeno che esistono.

Oh, se poi un gioco OLTRE che essere buono è ANCHE fatto bene da un punto di vista di marketing, tanto meglio!
Il punto non è rigettare il lato commerciale della faccenda.
Il punto è che i migliori interessi del mercato NON COINCIDONO necessariamente (e di certo non ora, non con questo sistema) con i migliori interessi dell'hobby.
E un premio autorevole, offerto al pubblico ignorante dalla mano dorata di esperti del settore DOVREBBE mirare al fiorire dell'hobby, DOVREBBE pensare in grande e guardare al domani... non scegliere l'uovo oggi.
C'è questa idea folle per cui se l'hobby si diffonde e il numero di giocatori attivi aumenta, aumenteranno anche le vendite.
Purtroppo la realtà consolidata è che si guadagna di più a vendere beni di lusso... ovvero si fa più margine con 1 manuale in pelle umana, cartonato in adamantio, super illustrato, firmato Cavallari... che non vendendo 100 manuali tascabili "da battaglia" dal costo contenuto.

E francamente l'alternativa che tu non vedi praticare a nessuno è invece già una realtà e la mettono in pratica, con fatica e passione, tutti gli autori che arrivano alla pubblicazione nonostante i vari "No Non Sei Vendibile" ricevuti dall'alto; tutti gli editori che (sicuramente non rinunciando a logiche di profitto) rischiano investendo su giochi ignoti e strani, ma belli e ben fatti, e che magari si sbattono a girare tutta l'Italia per portare a mano nei negozi i loro prodotti, perchè la Grande Distribuzione non li caga di striscio.

Coyote Press è la tua alternativa.
Narrattiva è la tua alternativa.
Alephtar, Janus, ma anche i tanti auto-produttori ...
Kickstarter e Patreon sono l'alternativa.

L'alternativa, per esempio, è Michele Gelli che prende un gioco BUONO ma assolutamente anti-commerciale come Psi*Run e lo trasforma in un gioco da tavolo da collezionisti, in scatola, con segnalini, plance, e 100 pagine di fumetto... e lo vende a 34€, che è concorrenziale considerando che per D&D paghi uguale per solo 1 dei 3 manuali base necessari al gioco e non hai nulla di così giocattoloso in mano, e che tanto altri gdT invece costano molto di più.

O che prende un altrettanto BUON gioco come Bacchanal, altrettato invendibile (manualetto di N.schifo pagine, zero grafica, mille dadi di mille taglie necessari a giocarlo) e lo riaggiusta per essere ultra-commerciale: gioco da tavolo di carte, super illustrato, con gli effetti speciali virtuali, sta tutto in un mazzo con allegate meno regole di Magic, venduto a meno di 30€.

O che organizza conventio DI giocatori PER giocatori che sebbene siano "inter nos" sono apertissime a tutti... facendo l'impossibile per attirare quanti più non-giocatori e non-appassionati possibile, fra eventi eno-gastronomici, workshop teatrali, di scrittura, ospiti internazionali, video e filmati, etc.

Non tutte le mosse di Narrattiva sono (o sono state) colpi di genio, anzi varie si possono pure criticare, e certo le considerazioni economiche sono tutto fuorchè assenti dalle loro menti.
Lo fanno (anche) come (secondo) lavoro... lo scopo primario è certo il guadagno.
Ma questo dimostra solo come sia POSSIBILE farlo... da soli... PENSA se i Distributori dessero una chance a gente come Iacopo Frigerio, che ti offre gdr che costano 5€ e si giocano in un'oretta anche solo con 2 partecipanti.
PENSA se dessero un briciolo di visibilità a cose come arCONate e EtrusCON (che nell'ambiente inizia ad avere fama di luogo ad alta concentrazione di autori e prototipi).

Invece no.
Se non sei cartonato super illustrato e "splattabile" in un'intera linea di prodotti, non sei vendibile.

La "lotta" non è contro la Moda... è contro una cultura per cui uno scheletro anoressico è IL modello estetico di riferimento.
Nel mondo del gdr la "lotta" non è contro i distributori... è contro una cultura ludica per cui un parpuzio colorato è IL modello estetico/commerciale di riferimento, o ti uniformi o non esisti.

L'alternativa esiste già, ma stenta a "rivoluzione il mondo" perchè comunque l'Italia è un piccolo mercato, in cui il gioco è ancora considerato roba da bambini e/o da sfigati senza ragazza.
I videogiochi si sono sdoganati, più o meno.
I giochi da tavolo combattono ancora in trincea, ma almeno una posizione da difendere ce l'hanno.
I giochi di ruolo invece stanno ancora a caro amico...

Ma non ti preoccupare, che di progetti in cantiere ce ne sono è_é
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Lavinia - 2013-10-24 13:19:03
È da un po' che il thread opener non partecipa alla discussione; vi chiedo cortesemente di rallentare un attimo con le risposte per evitare dogpiling e di andare troppo fuori argomento.

Grazie per la collaborazione e buon proseguimento a tutti.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Mr. Mario - 2013-10-24 16:28:44
Ci tengo a dire che non ce l'ho contro i distributori, ce l'ho contro un atteggiamento che trovo poco commerciale o forse poco etico. Ovvero vendere senza preoccuparmi di quello che vendo.

Se vendo un prodotto che sembra bello ma poi così bello non è, sì ci avrò guadagnato, ma alla lunga non mi sono fatto un favore, credo. Credo che sia mio compito, come venditore, valutare ciò che vendo e pretendere un certo tipo di qualità da parte degli editori e degli autoproduttori che dir si voglia.

Se io voglio, come organizzazione che crea un premio, segnalare ai distributori e ai venditori un buon prodotto, e costruirmi una reputazione di affidabilità, mi sembra poco produttivo che il premio si basi sulle caratteristiche che il distributore sa già valutare da solo (ovvero l'appetibilità in negozio). Il distributore in questo ha palesemente più esperienza di me, e non gli offro nessun valore aggiunto. Secondo me dovrei invece offrire un servizio a cui il distributore ha meno facile accesso, come una valutazione seria della giocabilità.

Se invece voglio offrire pubblicità gratis a qualcosa che i distributori avrebbero scelto comunque, allora mi basta fare molta meno fatica.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Felix - 2013-10-24 17:39:37
brevi e sparse considerazioni


- il fatto che siamo abituati a una certa logica nella diffusione e vendita dei gdr...non significa che sia quella giusta o più rispettosa per tutte le esigenze. E non è detto che sia l'unica proponibile in termini commerciali.

- collegandomi a quanto scritto sopra; mi sembra un dato di fatto che alcune piccole case editrici siano riuscite, anche in Italia a portare idee editoriali e di design.

- se editori come Narrattiva sono presenti nei negozi e allo stesso tempo sfruttano le potenzialità di internet, non ci vedo una diminuzione o un tradimento della qualità e della particolarità dei giochi che pubblicano.

- infine, se il buon design è l'ultima cosa che si premia a Lucca allora forse è l'ora di provare a mettere su un Sundance Festival del gdr, dove i requisiti siano altri.  :)
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2013-10-24 18:18:45
- infine, se il buon design è l'ultima cosa che si premia a Lucca allora forse è l'ora di provare a mettere su un Sundance Festival del gdr, dove i requisiti siano altri.  :)

Se hai qualche idea concreta, che ne dici di aprire un thread per buttare lì un po' di brainstorming?

A me viene in mente, che so, il Game Chef, tra le cose che esistono già.
Pensavi a qualcosa di simile o completamente diverso?
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: mechvigiak - 2013-10-24 19:29:25
Credo la discussione abbia contribuito a riflettere sul mercato e sul premio prima di rifiutarne le scelte. 

La qualità del design e' un fattore che viene valutato, occorre sempre distinguere in quali termini.

Circa altri premi sto contribuendo a ridefinire il premio Labirinth, che ad esempio aveva nella qualità letteraria e del design alcuni degli elementi fondamentali. Non credo che una proposta seria di premio di rpg game design non sarebbe ben accolta tra chi porta in italia narrativismo indipendenti freform e quant'altro si sviluppa nella corrente 'evoluta' del gdr, e potrebbero esserci varie sedi per proporla (perche' non proprio la citata convention a montecatini o la stessa Play).
Su cosa però ci si prefigge occorre chiarezza, mi sembra che anche nelle posizioni descritte emrega sia il desiderio di diffondere la propria cultura del gioco ma ci si trinceri quando si accenna a dialogo o a valori differenti da quelli riconosciuti dalla comunità.

Il design e' ad esempio uno dei primi fattori del game chef, non mi stupisce sia citato, ma e' evidente quanto siano differenti i target e gli obiettivi.

circa mercato, obiettivi editori/autori/organizzatori con/negozianti/distributori, etc credo si possa impostare una tavola rotonda invitando chi ha voce in capitolo su ciascun tema, io per primo non sono tagliato per discutere di tutto, al premio ero presente per il legame con diverse aree degli appassionati, delle con e dell'associazionismo. Spesso quando si e' organizzato qualcosa di simile (penso alle vecchie modcon, Lucca stessa o anche a Play) le tavole rotonde hanno visto ben pochi partecipanti (non so se perche' si preferisca parlarsi addosso o perche' poi in con vale più il gioco giocato di tante parole).

Sinceramente credo l'argomento un po' esaurito per un thread del forum, soprattutto in ottica PdA. Se rimangono curiosità a disposizione (magari uscendo dal discorso news).

A.
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2013-10-25 17:30:36
- infine, se il buon design è l'ultima cosa che si premia a Lucca allora forse è l'ora di provare a mettere su un Sundance Festival del gdr, dove i requisiti siano altri.  :)

Se hai qualche idea concreta, che ne dici di aprire un thread per buttare lì un po' di brainstorming?

A me viene in mente, che so, il Game Chef, tra le cose che esistono già.
Pensavi a qualcosa di simile o completamente diverso?

Work In Progress ;)
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Felix - 2013-10-26 12:45:34
Per ora nessuna idea precisa; era una riflessione che misembrava giusto scrivere
Titolo: Re:Gioco dell'anno
Inserito da: Giulia Cursi - 2013-10-28 10:38:42
Applico lo SLOW DOWN alla discussione, evitate l'uso del "noi-voi". Parlate solo a nome di voi stessi e proseguite la discussione. Provvederò a splittare la discussione dato che non si sta più parlando del premio di Lucca.
Titolo: Re:[SLOW DOWN] Gioco dell'anno
Inserito da: Giulia Cursi - 2013-10-28 14:08:07
Discussione splittata qui: Editoria italiana GDR (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=9636.0)
Titolo: Re:[SLOW DOWN] Gioco dell'anno
Inserito da: Giulia Cursi - 2013-10-29 08:19:16
Chiudo la discussione su richiesta del thread opener.