Gentechegioca
Archivio => General => Topic aperto da: Mauro - 2010-09-25 16:07:30
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Non so se capita anche ad altri, ma a volte leggendo i manuali mi incasino un po', negli esempi, nel ricordare quale giocatore ha quale personaggio, cosa che mi porta a recuperare la pagina dove è detto per controllare chi è chi.
Un semplice modo per evitare questo è far sí che il nome del personaggio e quello del giocatore inizino con la stessa lettera; e, almeno quando possano confondersi (per esempio un'ambientazione ai giorni nostri), fare tutti i giocatori di un sesso e tutti i personaggi dell'altro. In pratica, una cosa del genere (giocatore/personaggio): Andrea/Alessia, Marco/Maria, ecc.
Mi è tornato in mente perché nel manuale di Kagematsu la giocatrice si chiama Katie, cosa che rende immediata l'associazione; mentre questo viene meno con gli altri (Dan/Etsuki, Joe/Ako, Thom/Akemi; non a caso, ho saputo dire "Katie" a memoria, mentre per gli altri ho dovuto guardare sul manuale).
Ci sono ovviamente casi in cui questo può non essere applicabile, almeno non del tutto (la distinzione per genere giocatore/personaggio, per esempio, non è applicabile a Kagematsu); ma in generale credo potrebbe rendere piú immediata la comprensione degli esempi.
Io la butto lí, vedete se può tornarvi utile.
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Credo che nella maggior parte dei casi sia sufficiente citare il nome del personaggio, Oppure, anche se un po' freddo, si può andare di giocatore A (oppure 1)...
Credo che molto dipenda da quanto un autore sia in grado di esprimersi in modo semplice ed efficace, in pratica da quanto ha le idee chiare quando scrive/revisiona un paragrafo.
A ogni modo, il trucco che hai proposto sembra interessante :)
Fanmail a Mauro!
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Baker fa così in Iawa, effettivamente è comodo. Anche se io preferisco, nel caso, "Il giocatore che muove Etsuki".
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[cite]Autore: Kagura[/cite]Credo che molto dipenda da quanto un autore sia in grado di esprimersi in modo semplice ed efficace, in pratica da quanto ha le idee chiare quando scrive/revisiona un paragrafo
Questo sicuramente: ma se un esempio prevede, metti, quattro giocatori... ricordare l'associazione giocatore/personaggio non è cosí immediato (almeno, per me non sempre lo è). In carry, per esempio, nel leggere alcuni esempi facevo avanti e indietro nel manuale: leggi il nome di un giocatore, vai a vedere qual è il suo personaggio, torna all'esempio... il problema non è capire l'esempio in sé (dipendente dall'espressione chiara), ma ricordarsi che il personaggio di Tizio è Caio.
Aggiunta: [cite]Autore: Matteo Turini[/cite]preferisco, nel caso, "Il giocatore che muove Etsuki"
È chiaro, ma per me ha alcuno problemi: rende inutile dare nomi ai giocatori, e richiede di riferirsi a loro sempre con una parafrasi (nel momento in cui cito per nome il giocatore che muove Etsuki, la probabilità che il lettore si ricordi chi è è ancora minore, se il nome non è mai stato usato); inoltre, è verboso: "Il giocatore che muove Etsuki dice... quello che muove Akira replica..."; molto piú rapido "Etsuki dice... Akira replica..." o "Enrico dice... Alessio replica...".
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Non mi ricordo più in che manuale ho letto recentemente "per non fare confusione ci riferiremo al giocatore e al personaggio con lo stesso nome". Se non hai meccaniche che consentano al giocatore di agire indipendentemente dal personaggio mi pare una buona soluzione...
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oppure usi "Etsuki/Alessio dice che..."
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Scegli nomi di giocatori e di personaggi che abbiano la stessa iniziale!
Etsuki/Enrico
Akemi/Andrea
(credo si chiami mapping)
Così sai sempre che alla A è associata la A, ecc.
E quando leggi Enrico sai che è il giocatore che "muove" il personaggio che inizia con la E.
Ciao
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[cite]Autore: Lollo[/cite]Scegli nomi di giocatori e di personaggi che abbiano la stessa iniziale!
... era proprio quel che diceva Mauro al primo post.
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[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Non mi ricordo più in che manuale ho letto recentemente "per non fare confusione ci riferiremo al giocatore e al personaggio con lo stesso nome".
Beh, secondo me invece è una pessima idea, così come tutte le opinioni analoghe che ho letto in questo thread. Se qualcuno lo facesse in un actual play esteso, Moreno, non ti verrebbe voglia di bacchettarlo? A me sì. Sarebbe un caso di "offuscamento" della realtà al tavolo mediante la fiction.
Personalmente, utilizzerò i suggerimenti di Mauro.
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[cite]Autore: Rafu[/cite]Beh, secondo me invece è una pessima idea,
+1
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Caspita... fosse uscito una settimana fa quest post... avrei implementato l'idea nella ristampa di Elar.
Io personalmente non ho difficoltà a mandare a memoria coppie di nomi dissimili, quindi non mi sono mai posto il problema...
Sarà per la prossima volta. ^^
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[cite]Autore: Rafu[/cite]Beh, secondo me invece è una pessima idea, così come tutte le opinioni analoghe che ho letto in questo thread. Se qualcuno lo facesse in un actual play esteso, Moreno, non ti verrebbe voglia di bacchettarlo?
Dipende dal gioco. In Annalise incasinerebbe la descrizione, ma l'idea di fare actual play di certi giochi usando anche i nomi dei giocatori (e aggiungendo quindi altri 7-8 nomi che sono assolutamente intercambiabili con quelli dei personaggi) mi sembrerebbe una follia.
L'actual play prescrive di dire quello che avviene al tavolo, non di chiamare i giocatori per nome.
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Secondo me avete ragione entrambi, o meglio... "dipende dal gioco".
In AiPS come fai a riportare il Pitch se non usi i nomi dei giocatori?
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Al limite si riutilizza l'avveniristica soluzione usata dalla TSR in AD&D 2th edition: nell'esempio di gioco i PG si chiamano "Guerriero 1" e "guerriero 2"... ;-)
E noi stiamo a farci tanti problemi...