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Post - Alberto Muti

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Gioco Concreto / Re:Piacere di Testa
« il: 2012-12-13 13:15:42 »

In Psi*Run, secondo me, scaturisce molto dall'uso che si fa delle domande, che rendono "di default" sia un approccio fluido, molto "play to see what happens", sia il lasciare che gli altri dicano cose del tuo personaggio, prendano le tue idee, le smontino, le girino, le rielaborino. Il risultato è che il tutto diventa superiore alla somma delle parti, perchè ci si arricchisce e reinterpreta a vicenda.

Anche questo è un tema molto interessante: i giochi che più favoriscono questo tipo di piacere.

A mia sensazione e per la mia esperienza direi quelli con setting da definire o di cui comunque esiste solo una descrizione ad ampie pennellate. Cose che ti lasciano lo spazio per inserire elementi tuoi (i powered by the apocalypse, per esempio, aips, sporchi segreti, spione e tanti altri)

E quelli in cui le autorità narrative non sono ferree e rigidamente divise ma hanno bordi sfumati, tipo quelle in cui i giocatori possono inserire dettagli nell'ambientazione dell'MC o in cui loro e l'MC possono mettere le mani nei personaggi altrui.

E' come se il gioco ti mettesse davanti una porzione di tela ancora bianca e ti ficcasse in mano un pennello intriso di vernice: come resistere? Poi è chiaro che le reazioni degli altri ai tuoi scarabocchi ci mettono il carico da venti:)

Concordo! la cosa che però per me fa davvero il salto di qualità è che gli altri prendano i tuoi scarabocchi e li ridisegnino, aggiungano dettagli, li reinterpretano. perchè a quel punto lo scarabocchio è ancora anche il tuo, ma è arrivato in un posto dove da solo non avresti potuto mandarlo. la cosa che amo di Psi*Run (parlo di questo perchè per me è un gioco che lo fa sistematicamente, e preferisco restare nel concreto) è proprio la sensazione di "ehi, abbiamo creato questa cosa insieme, al punto che sembra uscita dal nulla".

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Gioco Concreto / [Dilemma] Oh, Vienna...
« il: 2012-12-13 12:42:09 »
Ok, sento di dover scrivere questo AP. non sono sicuro avrà una coerenza, perchè ieri sono successe molte cose, e, causa vari motivi, oscillavo fra il faticare a tenere il filo di tutto e il perdermi nel giocare.

Parecchie scene sono state davvero "di pancia",e  temo di non ricordarle neanche troppo. cercherò di mettere assieme il puzzle.

La mia prima scena: ora tocca a me provare a salvare Wolff. Simon, l'Ala Verde, è riuscito a fargli accettare aiuto "esterno" (fargli rivelare che sta coprendo un collega, che on è tutta colpa sua), ma, secondo Arthur (la mia Ala Arancio), il problema di fondo resta che non riusciamo a toccarlo nell'anima, a farlo arrivare un po' più vicino a perdonarsi e riiniziare a vivere. è ancora lì a condannarsi senza appello, il più severo dei giudici di se stesso. lo becco mentre esce dal suo primo incontro con il figlio. parliamo, lo abbraccio, cerco di essere suo amico. mi chiede se è terapia, quella che stiamo facendo, e gli rispondo che no, abbiamo fenomenali poteri cosmici, ma andiamo anche noi a tentoni. E poi cerco di convincerlo che certo, non può ignorare quello che ha fatto, ma può lavorare per redimersi, per poter tornare a testa alta dalla sua famiglia, essere il padre che vorrebbe essere.

gli consiglio di indulgere a lungo in un conforto materiale (gli incontri col figlio), per cercare di staccargli questo Martire che si tira dietro da troppe scene e che lo sta consumando.

E fallisco il tiro, complici dadi privi di umanità e il fatto che mi dimentico che avevo un token che avrebbe potuto cambiare le cose. E niente, una chiave sempre più impermeabile e chiusa nei suoi fantasmi. Saranno risolti dopo, ma a quale prezzo... (reitero il Martino, T'ammazzerei)

Nel frattempo, Emmanuelle ha pensato bene di andare da Anna, la chiave con cui ho legato di più, che mi ha colpito moltissimo e che apparentemente è innamorata di me, e dirle che dovrebbe dichiararsi.

Retrolampo: riassunto delle puntate precedenti fra Anna e Arthur

Prima scena, lei è da sola che si esercita, in conservatorio. Arthur arriva e le chiede se possono provare insieme un pezzo. Suonano. Arthur sente che suonando si sente bene, riesce a tenere lontani i problemi e l'angoscia, e sente anche che ci sono tante cose in profondità, nascoste dietro quelle note. La invita a indulgere a lungo in quel piacere, e suonano insieme fino a sera. molto bello perchè dopo le prime parole iniziali, chiederle di suonare, non si sono più parlati. è stato tutto fatto attraverso la musica. Scena carinissima, e infatti avevo l'impressione di averla scampata....

Seconda scena, qualche settimana dopo... Anna si è chiusa nel Violino, fa poco altro. Si presenta al mondo come la violinista di talento, e basta, perchè ha paura di non essere abbastanza, e sa che in quello è brava, e che quindi tramite quello le persone la accetteranno. allo stesso modo, le piace Arthur, perchè l'ha fatta sentire sicura. Ah, i risultati disastrosi delle mie azioni. Anna piace molto ad Arthur, ma gli piace per quello che ha sentito sotto la superficie, e ora lei queste cose le sta tenendo indietro, sta mostrando al mondo solo ed esclusivamente una facciata, meravigliosa ma sottile. E di una facciata Arthur non può innamorarsi. cerca di segnarla, di farle riconsiderare la sua decisione su se stessa, ma ovviamente fallisce.

Fine del Retrolampo, torniamo a ieri sera

Arthur è ovviamente incazzato a morte con Emmanuelle. lei dovrebbe saperlo che lui ha questo Dilemma, non può dire ad Anna di andare lì e buttarglisi ai piedi. perchè se Anna lo fa ora, lo fa così... lui non potrà accettarla.

cerca di spiegarglielo, in una tirata memorabile durante la scena delle ali (da lì in avanti Arthur è diventato l'Ala Turpiloquio) che mi è uscita 100% di pancia, non pensavo neanche a quello che dicevo, e che a malapena ricordo. Simon però era d'accordo, quindi magari lui se lo ricorda meglio :P

Bisogna quindi che vada da Anna. Propongo un framing particolare, a Fabio. sono le 8 di sera, ed abbiamo già passato insieme tutto il pomeriggio. Lei voleva sapere tante cose di me, e io le ho risposto. Quali sono i miei compositori preferiti, i film e i libri che amo, come la penso su tante cose. Però ovviamente c'è l'Elefante nella Stanza di cui nessuno ha parlato, e intorno al quale ci siamo mossi in punta di piedi, con circospezione. è quasi ora di andare.

Anna è insicura. le dico che in realtà mi dispiace, perchè ho parlato quasi solo io, e lei non capisce del tutto cosa intendo. Le dico che voglio conoscerla meglio, che ci sono cose di lei che voglio scoprire. Si avvicina lentamente e cerca di baciarmi.

All'ultimo secondo, mi sposto, la bacio sulla guancia, tenendola abbracciata. poi le parlo all'orecchio.

Fabio, nel frattempo, barcolla e me ne scuso.

Quello che le dico è che lei mi ha colpito da subito, e sì, attraverso il violino, ma perchè era una porta aperta su qualcosa di molto più grande. Poi per paura degli altri, per difendersi, ha usato proprio il suo fascino e il suo talento per tenere gli altri fuori. E io di una porta chiusa, per quanto bella, non mi posso innamorare.

torno a guardarla in faccia, vicinissimi, quasi naso a naso, e le chiedo se ha voglia di aprire la porta. Dice di sì. La bacio io.

Scena da tipo 5 minuti in un'Era di scene chilometriche, fabio con la faccia totalmente sdrumata e gli occhioni sgranati. "Fabio, per me si può anche chiudere qui". :P

E nel frattempo, Simon si è sacrificato per Wolff. Scena delle ali nella sua cella. lo prendo a pugni e lo copro d'insulti, piango. l'ammazzerei e gli voglio bene, lo sento davvero come un fratello, sono disperato perchè voglio salvarlo e non vedo vie d'uscita. non può finire così.

Lui dice che rimarrà sulla terra, in prigione. Ci chiede magari di mandare Christian, un'altra chiave, a trovarlo ogni tanto, quando saremo ascesi. Gli rispondo, come se fosse la cosa più ovvia di tutte e lui fosse un deficiente, che è chiaro che io non possa ascendere e lasciarlo qui. In un altro contesto, Anna dominerebbe i miei pensieri. Invece a malapena ci penso, ora come ora. Simon è tragico e meraviglioso, è un Eroe, a modo suo, e io non voglio un Eroe su cui scrivere un libro, io voglio mio fratello. Cazzo.

E forse un modo in mente per salvarlo ce l'ho, ma lo perderei per sempre comunque. bella scelta. 


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Gioco Concreto / Re:Piacere di Testa
« il: 2012-12-13 11:08:16 »
è un tipo di divertimento che forse conosco più del "piacere di cuore". Lo conosco quasi interamente grazie a Psi*Run, di cui come sapete sono assiduo ed appassionato giocatore e master (ovviamente non posso che dire a Fabio "bravo" per averlo già citato).

Per me è la sensazione di guardarsi intorno (e indietro, a fine partita) e dire "Wow, ragazzi, ma ci siamo davvero inventati tutto questo?". Sinceramente, ho giocato partite di P*R che hanno prodotto trame molto, molto migliori di molti film di fantascienza che escono ultimamente.


In una partita, è saltato fuori che i giocatori erano Divinità Memetiche Transdimensionali vagamente corrispondenti agli dei greci, che erano rimasti arenati sulla terra cinquant'anni prima perchè la nave di Paura di phobos, uno dei PG, si era schiantata (sì, si muovevano su navi fatte di costrutti emozionali). Alla fine riuscirono a raggiungere Persefone, con la sua nave di Speranza, e tornare a casa, anche se due di loro rimasero indietro per raccogliere i pezzi dello spirito di Poseidone, che era impazzito e si era frammentato in tanti corpi (i Chaser).

Ancora ne parliamo, per quanto è stata una figata.

Ok, e questa era la parte "dire la mia su cosa sia e fare un esempio". ci ho preso, Matteo? è quello che intendi?
Sul come e perchè questo possa funzionare e si possa incentivare...

In Psi*Run, secondo me, scaturisce molto dall'uso che si fa delle domande, che rendono "di default" sia un approccio fluido, molto "play to see what happens", sia il lasciare che gli altri dicano cose del tuo personaggio, prendano le tue idee, le smontino, le girino, le rielaborino. Il risultato è che il tutto diventa superiore alla somma delle parti, perchè ci si arricchisce e reinterpreta a vicenda.



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Gioco Concreto / Re:Cosa proporre a gente difficile
« il: 2012-12-05 14:38:07 »
Riguardo alla questione delle ambientazioni "nerd"... dipende molto come glielo vendi.

Psi*Run è un gran gioco, divertentissimo e collaborativo, e rapido da giocare (1-2 sere). Il "color" è quasi sempre improntato al thriller fantascientifico/weird. Che se ci pensi è molto "Nerd". Ma se ci pensi è anche molto Lost, Fringe, Heroes, Flash Forward e altre mille serie TV che al giorno d'oggi spopolano e che tutti guardano,anche quelli che poi storcono il naso di fronte a proposte "troppo nerd".
Io lo "vendo" ai gruppi a cui voglio farlo provare usando quel paragone, ed ha sempre successo.

Per il resto, è un gioco che nella mia esperienza funziona benissimo anche con persone totalmente a digiuno di GdR, quindi potresti volergli dare un'occhiata!

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Sotto il cofano / Re:Esperienza di gioco disfunzionale
« il: 2012-12-04 09:12:02 »
chiedo scusa, il mio intervento era in effetti vagamente OT: quello che intendevo è che in quella specifica giocata ci son sì stati problemi, ma la descrizione che ne ha fornito Serena è forse troppo tranchant, ecco.

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Sotto il cofano / Re:Esperienza di gioco disfunzionale
« il: 2012-12-04 01:37:29 »
Guarda, io non ho giocato a Baton Rouge, ma se ricordi ho, per molti motivi, seguito la questione, sia parlandone con te, sia con altri.

E la questione era un tantino più complicata di così, e francamente non la semplificherei a questo modo... non mi sembra proprio il caso.

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My 2 cents:

Creazione personaggio dell'unico anello (Gdr Tolkeniano)

Composizione del gruppo al tavolo: 2 ragazze, delle quali una ha giocato poche volte in vita sua, e solo negli ultimi mesi, l'altra mai, e 2 ragazzi giocatori di ruolo "di vecchia data" (c'è anche un terzo ragazzo ma non era ancora arrivato quella sera)

Razze a disposizione:

-Bardling: Umani che vivono in una prospera città costiera
-Uomini del bosco: Umani che vivono dentro Bosco Atro, sono quelli che più strenuamente hanno lottato contro l'Ombra finora, subendone gli effetti peggiori
-Beorning: "tribù" che si  raccolta spontaneamente intorno a Beorn il mutaforma, guerriero feroce e implacabile, attratta dal suo carisma. marziali, grezzi, incazzatissimi
-Elfi di Bosco Atro: Sindarin Tolkeniani
-Nani: Nani Tolkeniani (guess what)

Io e l'altro giocatore esperto iniziamo a torcerci le mani, preda dell'indecisione.

Le due gentili pulzelle, di soprassalto e quasi all'unisono: "Beorning!!!"


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Nell'attesa di Giorgia, dico la mia.

Personalmente, penso che il rapporto che corre fra giocatore e gioco abbia qualche sfaccettatura in più: certamente, ci sono giocatori che si prendono la scena, e altri meno attivi, e ci sono giochi che chiedono molta iniziativa al giocatore e altri che ne chiedono meno. Ma penso che la maggior parte dei giocatori non abbia una sola marcia, ma possa cambiare approccio. che magari un dato giocatore sia fossilizzato su una particolare "velocità" non significa non possa averne altre. E penso che il gioco, il sistema abbia un ruolo nel tirare fuori l'iniziativa dai giocatori.

Ma facciamo un po' di esempi concreti.

Natalie, una delle presenze fisse al mio tavolo di gioco l'anno scorso. Giocavamo a lady blackbird, che al giocatore offre una piattaforma e degli spunti per mettersi in gioco e lanciarsi in avanti. Lei giocava il personaggio della Lady, quindi sarebbe dovuta essere al centro della storia comunque. E invece... no. Non troppo, almeno. era un po' timida, si muoveva in punta di piedi, ha usato poco Chiavi e Segreti. Era uno dei giocatori per cui, da master, mi preoccupavo, nel senso che temevo di non stare riuscendo a includerla come si deve.
Una sera, uno dei giocatori se ne va appena prima di inizio sessione, perchè non si sente bene. Siamo già al tavolo... oh, beh, dico io, tiriamo fuori il buon vecchio Psi*Run, che per una oneshot di successo rende sempre bene. La sorpresa. Natalie è stata la stella indiscussa, e il motore portante, della giocata: era un vulcano di idee e aveva sempre qualcosa da fare, da dire, da pensare. ho giocato a Psi*Run altre volte con lei, ed è sempre stato così. Stessa giocatrice, giochi diversi, due approcci totalmente differenti. Il prossimo passo è vederla in AW.

Io, perchè mica si può parlare solo degli altri! Non sono mai stato troppo uno di quelli che si prendevano la scena. Quando gioco freeform, cosa che ogni tanto succede, tendo add essere uno dei personaggi che restano in secondo piano, magari agisco al momento cruciale ma non sono uno di quelli che definiscono il tono e l'atmosfera.
Con le mie ultime due campagne, AW e Monsterhearts, sono stato il contrario. ho avuto personaggi che sentivo intensamente, di pancia, e che mi trascinavano in avanti, a prendermi la scena e le luci della ribalta. Ho avuto molto tempo "su schermo" in entrambi i casi, e molto input narrativo, e li ho usati senza pensarci due volte.

Quindi sì, ci sono giocatori più o meno attivi, e ovviamente, per attitudini personali e per diversi gusti, ci sono giochi che piacciono di più a un gruppo che ad un altro. mapenso ci siano anche giochi che incoraggiano la partecipazione attiva, o perlomeno l'adozione di un approccio diverso da parte dei giocatori, e immagino ci possano essere approcci adatti a "sbloccare" giocatori che si sentono un po' "ingessati" (e lo so, questa ultima frase apre il colossale problema di "ma se si divertono così, dobbiamo per forza fargli cambiare approccio?")

Anyway, questi sono solo i miei proverbali due centesimi, scusate se sono due centesimi un po' lunghetti.


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Sciocco! non hai notato l'apocalittico maiale nella sua foto!?

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Radionotte non è di questo mondo, anche se Radionotte è costretta a viverci. Radionotte non capisce come si sentono loro, che sono una sola persona. Radionotte è in molti, e altri si aggiungono ogni settimana. Eppure Radionotte è costretta a stare qui.

Radionotte, in sè e per sè, è qualcosa di Apocalittico.

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Fanmail Apocalittica!!!

C'è da convincere DDR che questo gioco merita di essere riaggiustato e portato alla luce!!!

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Mercatino / Re:[AW] Come ottenere il Macaluso?
« il: 2012-11-07 23:37:38 »


Non esisterà mai un link da cui scaricare il PDF liberamente che toglierebbe completamente il senso di Limited Edition.

E' anche vero che come il Senzafaccia è stato reso disponibile da qualche volenteroso in cambio di "qualcosa"
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=5988.0


Lo immaginavo, in realtà :)

Quindi fatevi avanti: cosa volete?

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Mercatino / Re:[AW] Come ottenere il Macaluso?
« il: 2012-11-07 13:35:30 »
Concordo con Claudio, intanto noi si chiede, poi se la risposta arriva anche tra un mese, pace :)

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Dilemma / Re:Dilemma - le OST delle Ali divise per colore!
« il: 2012-10-23 21:36:53 »
Ook...

Ala Blu,

Tristan

Dedicata ad Erin: Dancing Queen, degli Abba

https://www.youtube.com/watch?v=xFrGuyw1V8s

Per quella scena in discoteca. non c'è bisogno di dire altro.


Dedicata al mondo, ma soprattutto a Mary: Home, dei Depeche Mode

https://www.youtube.com/watch?v=eHfdv5iEJTE

Perchè... perchè sì.


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Gioco Concreto / Re:[MH] Ultima sessione
« il: 2012-10-22 03:42:45 »
Sulle questioni "meccaniche" ti hanno già risposto Iacopo e Daniele, molto meglio di come potrei fare io invero. quindi volevo girarti un'altra domanda...

Se anche questi bug ci fossero, conterebbe davverro?

ricordati, la Fiction viene sempre prima di tutto. Il tipo di fiction che vuoi andare a creare con Monsterhearts rischia davvero di essere "rovinato" da avere personaggi che non possono morire? fare scene infinite di un fantasma che entra ed esce dal darkest self solo per picchiarsi con qualcuno (se anche la condizione d'uscita lo permettesse) sarebbe una direzione in cui vuoi andare con la fiction? sarebbe interessante per il personaggio fare scene simili?

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