43
« il: 2012-09-03 11:11:19 »
Il gioco è bello e godibile già in questo stadio "beta"
Ho apprezzato molto che sulle schede non fosse scritta la descrizione del colore dell'ala, perchè questo ha permeso di verificare che già le mosse spingono benissimo nella direzione del colore, senza che il giocatore venga influenzato dalla descrizione. Non mi avete detto "sei un barbaro: bruci distrruggi combatti e sei tardo", mi avete detto: "Hai un martellone, sei grosso, e nessuna delle tue mosse serve a vincere a dama".
Ora non so se fosse voluto meno, ma mi sento di suggerire di lasciare le schede senza la descrizione (magari inserendo questa parte nel manuale) ed invintando il master a non dare suggerimenti sull'interpretazione. Che però è una scelta riiscihosa, e non so se possa piacere a tutti quanto è piaciuta a me.
Sono contentissimo che il gioco non ricordi Monsterhearts che, se da un lato è il mio hack di AW preferito, dall'altro non c'è nessun bisogno di un altro gioco uguale o anche solo simile.
Preferisco non parlare della fiction, perchè quella è dipesa da noi e da Marco, e perchè sono molto più interessato a come il gioco spinga verso un certo tipo di storia, piuttosto che sulla storia in sè.
Non ci è stata data una missione, (anche se sembra che ne abbiamo una, o comunque speso ci comportiamo come se ce l'avessimo), abbiamo un'idea molto vaga di cosa siamo e di cosa rappresentiamo. Il personaggio di fabio è stato spezzato da questa cosa il mio ha scelto la via del carpe diem, quello di Giulia.. lo dirà lei^^
L'interazione con le chiavi è interessante, perchè mentre le ali credono di parlare con loro di loro, e si affanano per lasciare su di essi la nostra impronta (e chissà perchè, tra l'altro), in realtà parlano di se stesse, e si svelano piano piano al giocatore (che inizia senza sapere nulla di loro e poi decide che il suo personaggio ha un carattere basandosi unicamente su ciò che il proprio pg, guidato dal libretto, dice e fa alle chiavi).
Ma la parte in cui il gioco brilla di più è assolutamente quella dell'incontro tra le ali. Si battibecca, si discute, ci si analizza e si scherza. Perchè tanto anche se ti stanno terribilmente sulle balle sono come te, e parlano in nome di ciò che rappresentano, e se non siete compatibili (o se siete opposti) non è colpa di nessuno.
In questo momento le ali sono libere esprimere il propro colore con la massima forza, perchè tanto non possono segnarsi a vicenda e non rischiano di "esagerare" rovinando la vita a qualcuno, e poi si parla del gioco, durante il gioco. E' come fare un AP in fiction... è strano ma molto figo.
Soprattutto, questo poteva essere un gioco in cui, pur interagendo con le stesse chiavi, i pg non si incontrano mai. E invece no. Al di là degli incontri alla fine di ogni turno, se anche non si sceglie di intervenire per modificare attivamente la scena di un altro si può scegliere di essere li... perchè si. Perchè vegliamo sulle stesse persone e l'assenza degli altri renderebbe alcune scene incomplete.
Per ora non mi vine in mente altro (e sono certo che ci sarebbe altro), però pazienza.. magari integro dopo.