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Post - Whiskeyjack

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SCENA #1 - "Tutto è perduto"

Prosegue Horatio Nelson «se non mi sbaglio però avete nominato gli Olandesi, come fate a sapere che l'agguato è stato progettato da loro? Sono anni che non battono più quelle rotte, il monopolio della Compagnia è stato avallato da mezza Europa.»


Mi aspettavo questa domanda, o meglio, gliel'avevo tirata fuori volutamente. Non mi restava che ripetere tutta la storiella che io e gli altri avevamo minuziosamente ideato e a quel punto vedere la sua reazione, sperando che avesse soddisfatto le nostre attese.

«Giorni prima di salpare da Madras, dieci degli uomini dell'equipaggio si sono ammalati, abbiamo dovuto trasferirli in un campo medico gestito da speziali indigeni, in quanto la Compagnia aveva smantellato il proprio campo medico ad Aprile. Alla vigilia della partenza i dieci uomini erano letteralmente spariti, ovviamente abbiamo lasciato direttive all'ambasciata per indagare sull'evento. La partenza non poteva essere rimandata ed abbiamo assoldato dei marinai filippini per completare l'equipaggio. Il giorno dell'agguato siamo stati ingaggiati da tre Indiaman battenti il Jolly Roger. Due li abbiamo affondati, il terzo ci ha sopraffatto e siamo stati vittime di un arrembaggio. Qui viene il bello, tre dei nostri ufficiali che credevamo dispersi stavano sul ponte del vascello pirata, i filippini erano evidentemente al corrente del piano visto che erano stati sabotati ben 12 cannoni sulla Falmouth e sono usciti allo scoperto passando a fil di spada diversi dei nostri. Insomma, il piano era studiato bene, se non che uno degli Indiaman affondati, il "Batavia" è stato riconosciuto da James, pace all'anima sua, come un vecchio vascello della marina olandese. Non c'è dubbio Sir Nelson, la sua cara Falmouth è stata vittima di un complotto architettato da chi si poteva permettere di assoldare spie nella Royal Navy, qualcuno come la Corona d'Olanda.»

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SCENA #1 - "Tutto è perduto"


L'armatore ci mise più del dovuto a riconoscere colui che proprio egli aveva spinto ad imbarcarsi sulla Falmouth in estate. «Mio caro Jasper, scusate, questo vecchio barbone che avete di fronte ha scolato fin troppo rum per oggi» Sir Nelson si accomodò sulla poltrona con un tonfo sconsolato invitando Mister Chapman a sedersi, poi continuò «quello che mi avete appena detto è quello che ho temuto in queste ultime due settimane, dentro di me però ho sempre saputo che il destino della Falmouth fosse stato segnato da quei luridi tagliagole primitivi» in effetti l'armatore non sembrava troppo sorpreso dalla notizia, sapeva che quel galeone avrebbe potuto resistere a qualunque tempesta tropicale e solo un dispiegamento in forze dei bucanieri del Malabar avrebbe potuto evitare il rientro della Falmouth.

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Allora io sono il Capitano in seconda Jasper Chapman e tu l'armatore Horatio Nelson, scusa in effetti ho inserito anche un terzo personaggio, il maggiordomo, che nelle mie intenzione è solo di contorno

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SCENA #1 - "Tutto è perduto"

A.D. 1772 - Regno di Gran Bretagna



Il Regno di Giorgio III domina da 15 anni il commercio marittimo con l'Oriente, il monopolio della Compagnia delle Indie Orientali è schiacciante e soprattutto redditizio per la corona. Fiore all'occhiello della flotta della Compagnia britannica, la Falmouth solca da giorni l'Oceano Indiano diretta in patria...


(due mesi dopo) ...seduto nel suo studio al 22 di Harlington Street, Londra, l'armatore Horatio Nelson scaglia la bottiglia di rum appena scolata contro il modellino scala 1:50 del suo orgoglio più grande. Il vascello di legno si infrange sonoramente contro la parete, ma non abbastanza da occultare le grida isteriche del suo ideatore.
Il calesse che mi ha portato qui sta allontanandosi mentre io, Jasper Chapman, Capitano in seconda della Falmouth miracolosamente sopravvissuto all'agguato, mi accingo a bussare alla porta di Sir Nelson.
Mi apre il Signor Bright, mostrandomi un garbato sorriso appena accennato. Il maggiordomo mi accompagna allo studio dell'ultimo piano, dove dietro alla porta lasciata socchiusa si intravede un uomo sulla cinquantina, con una folta barba incolta nera come la polvere pirica, intento a stappare una bottiglia di quello che mi è subito sembrato rum. La vestaglia di seta celeste che indossa è offesa da almeno tre macchie scure, probabilmente di alcool.


«Mister Nelson, mi perdoni, qui c'è un uomo che chiede di voi, dice di chiamarsi Chapman e mi dice di informarvi che porta notizie dall'India» detto ciò il maggiordomo si allontana introducendomi nella stanza.


L'armatore si rivolge a me con lucida freddezza «Dunque Mister Chapman, se siete qui è per uno di questi due motivi. Il primo è per informarmi della scomparsa dalle acque oceaniche della mia bambina, come hanno già provveduto almeno un'altra dozzina di insulsi gentiluomini. Il secondo è per esprimere il vostro falso cordoglio per la perdita del mio unico figlio, avvenuta in circostanze ancora oscure. Beh, Mister Chap... Chop... Cheepmen, voi per cosa mi avete disturbato?»


I fumi dell'alcool avevano evidentemente il sopravvento sul noto aplomb che contraddistingueva da sempre Horatio Nelson. Tolto il copricapo mi avvicino all'armatore rivolgendomi a lui con comprensione «Sir Nelson ma davvero non mi riconoscete? Sono Chapman, capito? Chapman, non Cheepmen. Sono Jasper, amico d'infanzia di vostro figlio, il Capitano Richard Nelson. Sono stati gli olandesi Horatio, gli olandesi, ne sono certo. Hanno assoldato dei mercenari che ci hanno teso un agguato con i vascelli pirata lungo le coste del Malabar. Hanno affondato la Falmouth, mi addolora dirtelo Horatio ma Richard non ce l'ha fatta, ha voluto difendere il galeone a costo della vita, sapeva che per voi era tutto. Io e altri sei ufficiali abbiamo passato due giorni in mare prima di essere salvati dalla Filippa, un brigantino che ci ha mandato il Signore, ne sono certo, era troppo fuori dalle rotte mercantili per trovarsi li. È stato un miracolo.»

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6^ "Il ritratto della delusione"

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4^ "La Regina di Picche"

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Per la seconda scena propongo "Il dovere prima di ogni cosa"

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perfetto, allora intanto mi studio quella

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ho dato una retta al regolamento del forum, messo il nome in firma!

Ti dico, molto sinceramente, che almeno per ora non avrei intenzione di acquistare la versione 3.0. Se pensi che leggendo il resto delle pubblicazioni possa essere in grado di partecipare al PbF in modo per te costruttivo (nel senso che puoi trarne giovamento per il playtest) ti ripeto la mia disponibilità per giocare. Se pensi che non basti l'infarinatura con Levity 2.0 allora mi faccio da parte... ciao

PS PER GLI AMMINISTRATORI: non ho trovato un topic in cui presentarmi alla Community, mi conoscerete man mano che parteciperò alle varie discussioni...per ora saluto tutti gli utenti

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Premessa: non conosco Levity (sto scaricando la versione 2.0 e la leggerò) ma soprattutto questo è il mio primo post in questa Community (sono Marco), con questo voglio dire che ho scoperto solo da poco l'esistenza dei giochi che qui definite New Wave e nonostante il mio background decennale ruolistico (soprattutto D&D, ma anche Sine Requie, quindi sempre e comunque giochi "simulazionisti") posso umilmente definirmi un principiante rispetto a questa nuova realtà (nuova per me) dei giochi "narrativisti".

Detto ciò, mi offro volentieri per questo PbF, sottolineando di nuovo la mia inesperienza (soprattutto se hai bisogno di un giocatore che ti dia dei feedback di natura tecnica, vista la mission di playtest di questo PbF) ma comunque garantendo serietà...

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