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Post - Fabio Airoldi

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Ho una curiosità.

Gioco a Mutants & Masterminds 2e, un gioco D20 (pertando tradizionale) che cerca di ricreare atmosfere da fumetto, in particolare fumetti di supereroi.

Il manuale consiglia esplicitamente al master di barare su alcuni tiri. Ad esempio, se il primo Tiro Salvezza del supercattivo finale risulta in un inglorioso K.O., il climax della battaglia è andato a farsi benedire. In tal caso è consigliato esplicitamente di barare. La regola è detta "GM Fiat", e annunciare o meno ai giocatori che si è barato è una scelta lasciata al master.

Tuttavia, per ogni GM fiat che il master usa, deve concedere al giocatore nei confronti del quale ha barato un Hero Point, un token che può essere speso per migliorare un tiro successivo o anche per negare un seguente GM Fiat.

Ora, i miei giocatori sanno che io uso i GM Fiat, ma non annuncio esplicitamente su quale dei tiri lo faccio. Gli Hero Point vengono concessi a fine round, così da rendere un po' meno palese su quale dei tiri ho dovuto barare. Il giocatore può spendere l'Hero Point per migliorare un tiro seguente, in tal caso io come master non posso barare (e non lo faccio), oltre ai vantaggi numerici dell'Hero Point.

Così facendo le battaglie non finiscono mai nei primi scontri, ma dopo un paio di round gli eroi hanno abbastanza Hero Points da garantirsi una vittoria. Tutto ciò rende gli scontri molto fumettistici, col classico pattern "eroe in difficoltà" - "riscossa" - "cattivo sconfitto".

In quale dei casi da te citati ricade questo tipo di gioco?

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Generale / C'è Fantasy e Fantasy...
« il: 2010-06-06 09:05:14 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]se leggo di un padre Elfo che abusa della figlia Mezzelfa mi può dare fastidio, ma il fatto che non siano eventi veri, su personaggi che non possono essere veri, credo possa inserire un filtro, rispetto a quando leggoDon't Tell Mummy, la storiaveradi una di cui il padre ha abusato per sette anni (da quando lei ne aveva sei). Se il secondo mi fa incazzare, e il primo mi dà fastidio... la reazione emotiva è stata filtrata.


Aspetta. Credo ci sia un po' di confusione tra ambientato nel nostro mondo e ricalcante eventi realmente accaduti.
Se io leggo di violenza reale (ad esempio la vicenda di Josef Fritzl) ho una certa reazione, ma se leggo di una violenza inventata tra Joe Jones, ragioniere di New York e sua figlia Joanna, la sensazione che provo non è differente da quella di uno stupro tra Samaras l'elfo e sua figlia Illiana.

Facciamo un distinguo tra ambientazione reale e accadimenti reali.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[p][/p]
[p]Premesso che non l'ho visto tutto, ma Jack per quanto ho seguito la serie non mi è parso un personaggio sovrannaturale, né l'ho visto molto toccato dal sovrannaturale, e questo conta; per fare un esempio: se in D&D un personaggio muore, l'esistenza della resurrezione toglie ogni impatto o quasi alla cosa; se quello stesso personaggio fosse impossibile da resuscitare (maveramenteimpossibile, cosa certa anche per gli altri personaggi), l'impatto tornerebbe. Però è venuto meno l'elemento sovrannaturale.[/p]


Questo non perchè in D&D esiste il sovrannaturale, ma perchè la resurrezione è abusata. In A Song of Ice and Fire esiste la resurrezione, ma (quasi) nessuno lo sa. Quando qualcuno muore, ci sono emozioni vere, forti. E quando il personaggio risosrto si palesa, ce ne sono di nuove, forti, pur mantenendo l'elemento fantastico non si è stemperata l'emotività.

Il problema non è l'esistenza di elemento sovrannaturale, ma se la diffusione di questo elemento è così elevata da far cambiare forma mentis riguardo ad un evento.

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General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-06-02 10:24:56 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]questo è uno dei punti dove il paragone originale mostra i suoi limiti, dici? ;)[/p]


Se stai parlando con me, no, non mi pare che il paragone crolli. Infatti, per uno cui piacciono entrambe le attività, ciò che p descrive suona awesome a dir poco. Ed infatti è ciò che mi stai dicendo: puoi fare entrambe le cose, ed è spettacolare.

Ammesso che il motocross ti piaccia, altrimenti la moto è solo lì in mezzo alle scatole quando ti butti.

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General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-06-01 16:19:48 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Non è solo questione di fastidio: tu giocatore lo senti? Per te giocatore è importante?


Boh, non lo so. É un esempio campato per aria che non mi coinvolge molto. La prima volta che mi capita in gioco una situazione che sento come persona, e non come personaggio, cercherò di ricordarmi e pensarci su.


Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]non è che DEVI, ma perchè non farlo?


Non lo so. Non mi attira.
Non ho mai fatto motocross, ma so che non mi attira. Non avevo mai fatto un lancio col paracadute ma mi attirava, così quest'autunno ho pagato e ho fatto l'esperienza di lanciarmi, mi è piaciuto un sacco e probabilmente lo rifarò.

Uguale per i GdR.
Gioco rilassato, safe, con personaggi badass ---> lancio col paracaduute.
Gioco unsafe, GWEP, chiamalo come credi ---> motocross

In pratica ti sto dicendo: non sono appassionato di motori e non sono a mio agio su due ruote. Però mi piace volare e l'altezza. E tu mi dici «Perchè non provi anche motocross?»

Sbaglio, nell'impostare questo paragone?

Citazione
si, ma continui a forgiare false dicotomie. "informarsi sulla realtà attraverso i giornali" non occupa lo stesso spazio (mentale, temporale, emozionale) di giocare, guardare un film, o leggere un libro.[/p][p]in effetti, non hai ancora risposto alla mia domanda: i tuoi film preferiti sono tutti di puro escapismo? non c'è nemmeno un film di mafia, o di guerra, o -perchè no?- d'amore che ti piaccia? e se ci sono, come mai i gdr non possono trattare temi simili e risultare comunque divertenti?[/p]


Vero, ho risposto male.
La realtà è che non lo so neppure io, non ci ho mai fatto troppo caso. Di sicuro ho una predilezione per il divertissment pascaliano, il puro intrattenimento, soprattutto per quanto riguarda film e serie TV, però non è esclusiva... vediamo...

Tra i miei film preferiti ci sono le Ali della Libertà, 12 Angry Men, Full Metal Jacket, Blood Diamond... e benchè le emzioni di umani la facciano da padrone in questi film, nessuno l'ho mai sentito troppo vicino a me, non mi ci sono identificato... ho apprezzato la storia di altre persone.

Prendi Sergio Leone. Adoro i suoi film, soprattutto Giù la Testa e Il Buono, il Brutto e il Cattivo. Li consideri di escapismo? Non parlano di una realtà che mi è vicina, ma le emozioni dei protagonisti sono più forti che mai.

Faccio fatica a capire come puoi considerare un film di guerra "vicino a te" dato che non sei mai stato in guerra (almeno credo). Non è escapismo, ma di certo non lo sento come un pugno allo stomaco.

Invece i giochi che mi proponi hanno lo scopo di farti sentire in prima persona queste sensazioni. Non lo so, forse ho sempre visto i film con un occhio un po' freddo, un po' troppo distaccato. Può essere.

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General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-06-01 08:02:50 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.[/p]
[p]Pensa che io dopo 18 mesi mi ci sto quasi stufando... ^_^; Però sì, è fighissimo e AiPS è nato per 'ste cose qua. ^__^[/p][p]Tornando sul "vivere situazioni di meLMa":[/p]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.[/p]
[p]Attenzione, che non è che il gioco sia basato (ripeto, è un equivoco frequentissimo!) sul vivere 'ste situazioni, ma piuttosto sul gestire una storia che contenga questi temi.
Perché nella vita reale la "redenzione" forse ce l'hai, forse no, e come giustamente dici[span style=text-decoration: underline;]non è divertente[/span].
Ne LMVcP, a sfuggire dal Padrone alla fine ce la fai, per struttura del gioco, e la catarsi è garantita da prima di iniziare. ^_-
E quella ***** di Angelica, come tutti i Padroni, finirà presa a pesci in faccia, prima o poi.[/p][p]E poi ne LMVcP a volte i PG non hanno proprio scelta, sono immersi nell'orrore di non avere il completo controllo delle loro vite. Ripeto: orrore. È un gioco horror.[/p][p]Voglio dire: piacciono i film horror? Sì, hanno un pubblico nutrito.
L'emozione di farsi inseguire da uno psicopatico la vorrebbero, i fan dei film horror, nella vita reale? Diciamo di no.
Il personaggio che fa da "tramite" per la finzione genera quel livello di distacco (tanto o poco) che[span style=text-decoration: underline;]ti regoli tu[/span](e ci sono Tecniche di gioco che lo permettono: lines, veils, ecc.).
Ancora una volta ti rimando all'INCbook, con la storia di Zippolo, per un altro esempio reale che più di così non si può. ^_-[/p]


É un buon paragone. Infatti detesto con tutto il mio cuore i film horror (escluso lo splatter demenziale alla Army of Darkness).


Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite][p]Dipende da cosa intendi con "WOAH!"; perché a me la ragazzina fa dire "WOAH!", perché mostra un fegato, una risolutezza, che non so quanti avrebbero. Batmanapparepiú della ragazzina; è sicuramentevisivamentepiú figo del bambino-soldato; ma èapparenza. Quanto è importante? Per me, ma credo anche per te, è secondaria: perché credo che entrambi concordiamo che tra un personaggio con contenuti, ma senza apparenza; e uno con apparenza, ma senza contenuti; è meglio il primo.
Onestamente, quello che può materialmente fare Batman mi interessa poco: ha i miliardi, grazie che riesce a farlo. Ma credo interessi poco anche a te: se non andasse in crisi, se non avesse nemici che lo mettono in difficoltà nonostante i miliardi, ti interesserebbe?
A renderlo figo non credo sia quello che può fare, quanto piuttosto il modo in cui, messo in difficoltà (dai nemici, dalla società, dalle donne che gli piacciono), reagisce.
O, per meglio dire: sí, Batman è figo perché ha l'auto, gli accessori, ecc.; ma diventainteressantequando incontra delle crisi. Per quanto mi riguarda, che quelle crisi siano affrontate dal poliziotto di strada o da Batman è colore (che è importante: attenzione,nonsto dicendo "è colore, quindi chi se ne frega"), perché il punto focale, ciò che rende interessante storia e personaggio, sono le crisi.[/p][p]Credo che ci sia stato un malinteso, sicuramente complici i miei messaggi: giocareunsafenon significa giocare personaggi quanto piú possibile vicini a noi, né significa giocare personaggi che potrebbero esistere; il tuo esempio, "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, indosso un costume nero e un lanciarampini e passo la notte a correre dietro ad un serial killer perchè non uccida un'altra prostituta di Hell's Kitchen", può essereunsafecome no. Dietro quella frase vedo questo conflitto (ma potrebbero essercene altri): la mia vita personale, o gli obblighi che per le mie capacità mi sono dato? Ora: a te, a tegiocatore, quello è un conflitto che interessa? È un conflitto chetu giocatoresenti come tuo, che ti mette in difficoltà? Pensare a uno che sceglie la cena (o l'inseguimento) al posto dell'inseguimento (o della cena) ti dà fastidio? Se sí, bene: stai giocandounsafe.
In tal senso, piú che il serial killer metterei qualcosa di meno forte: un furto milionario ai danni di un miliardario che nemmeno se ne accorgerebbe? Piú si alza la posta del crimine (furto, uccisione, distruzione del pianeta), meno l'opzione "cena con Yvonne" diventa appetibile.[/p][p]Nota: non sto dicendo che quello sopra sia l'Unico e Vero modo di giocare, un D&D4ª si può giocare benissimo senza quello (è un giocotattico); vale però come risposta alla questione del perché un personaggio figo/non figo.[/p]


No, no, hai centrato proprio il punto. Il costume e il lanciarampini possono anche essere di solo colore: ma ci devono essere. Come ho detto prima, guidare l'Aironmobile non deve per forza essere il punto focale; ma se devo calarmi in un personaggio con delle crisi, voglio che sia un personaggio con più colore attorno.

Per quanto riguarda "il conflitto ti dà fastidio": no, non particolarmente. E mi sta bene così.

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]perchè il gdr è uno spazio protetto in cui queste cose assumono una nuova dimensione e possono essere affrontate con uno spirito diverso. se perdi tuo fratello in un gdr puoi formare pensieri sulla perdita SENZA che tuo fratello muoia davvero, giusto per fare un esempio a me vicino... :/[/p][p]ma i film che ti piacciono di più sono TUTTI di puro escapismo?[/p]


Sì, ma perchè dovrei voler formare pensieri sulla morte di un fratello? É questo che mi sfugge.

Se non di puro escapismo, di sicuro con una componente lontana dalla mia realtà, sì. Ad esempio preferisco di gran lunga 1984 ad un libro che racconta la realtà di un governo totalitarista del mondo odierno. Sulla realtà, preferisco leggere articoli informativi e discuterne. Non so se mi sono spiegato bene.

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General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-05-31 16:22:10 »
Aah! Troppe risposte! Sono Caneammucchiato! Aah!

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mioright to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.[/p]
[p]giocheresti un personaggio figo SENZA problemi da risolvere?
e se no, allora che dicotomia è?[/p][p]ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?
parliamo di boardgame: agrigola parla di contadini tedeschi. fa schifo?
parliamo di videogiochi: in silent hill sei uno sfigato. fa schifo?
parliamo di gdr narrativisti: in cani nella vigna puoi giocare un cane che para pallottole col cappotto, vola, ed evoca colonne di fiamme dal cielo. però il gioco si impernia sui suoi problemi, non sui suoi poteri. fa schifo?[/p][p]giocare wish fulfillment non è "avere i personaggi fighi". è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.[/p]


Giocherei un personaggio figo senza problemi: sì, per un paio d'ore prima di stufarmi.
Lo stesso motivo per cui di Die Hard guardo il film e bon, basta, finisce lì.
Di Batman guaro il film, seguo i fumetti, compro gli speciali, etc... ho provato a leggere il fumetto di Die Hard: è terribile.

I Soliti Sospetti... sono comunque più fighi di me. Sono ladri e truffatori internazionali.
I Cani... sono comunque più fighi di me. Innanzitutto vivono nel Far West e non nelle Prealpi. Usano pistole, hanno potere.

Non mi interessa che la figosità sia il cardine del gioco. Ma deve esserci, anche come contorno. Proprio perchè se devo giocare problemi di un tizio qualunque... beh, li ho, non li devo ricreare al tavolo.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo[/p]
[p]Ci possono essere varie motivazioni; per esempio, aggiunge un filtro: è piú difficile sentire quello che capita a personaggi che sono lontani da noi, e il sovrannaturale è sempre una valvola di sfogo. Per fare un esempio:[/p][p]•Grey Ranks: L'amatissimo PNG muore? Esperienza devastante.
• D&D: L'amatissimo PNG muore? Chi se ne frega, tanto posso resuscitarlo.[/p][p]In Cani il sovrannaturale è uno sfogo proprio per questo: seil giocatorenon sopporta quello che capita nella città, alzando il sovrannaturale può persino riscrivere gli eventi.
È vero che aumentando il PG basta aumentare anche i PNG per mantenere il rapporto, ma... Batman contro Joker? Superman contro Doomsday? Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).
Grey Ranksè un gioco che voglio provare da quando ho scoperto che esiste; se parlasse di super-bambini che lottano con il super-esercito che ha invaso il loro pianeta... mi attirerebbe già di meno.
Per quanto mi riguarda, girerei la domanda: perché aggiungere capacità fighe dovrebbe necessariamente essere positivo?[/p][p]Per rispondere alla tua analisi della "figosità di un personaggio", faccio mia una citazione (che riporto dopo):
[/p]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2)[/p]
[p]È davvero ciò che il personaggio può fare materialmente a renderlo figo? Batman che lotta il crimine con i suoi miliardi è, solo perché può fare materialmente di piú, piú figo della ragazzina povera che, di nuovo violentata dal padre, trova ancora la forza di alzarsi?Maybe who we are isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it(Jodi Picoult,My Sister’s Keeper, 2004); parafrasandola:Maybe how much we are cool isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it.[/p]


Non abbiamo la stessa definizione di figosità, mi devo essere espresso male io.

La figosità è solo in minima parte data dalla tempra morale. Sì, il bimbo-soldato è tostissimo. Sì, la ragazzina violentata è tostissima. Ma non è "figo". Non ti fa dire "WOAH!". É una figosità da assaporare in silenzio. Quella che dico io è loud o quantomeno visibile (tipo Corto Maltese, che non è WOAH! ma ne sa tantissime).

Ho fatto un breve riassunto mentale delle maggiori opere di fiction che ho visto/letto/etc, e credo che il personaggio di riferimento sia Andy Dufresne, protagonista di the Shawshank Redemption (le Ali della Libertà). Lui, che è indubbiamente tosto e un figo "morale", è a metà strada tra l'essere anche "figo WOAH!" e non esserlo. É lo spartiacque della figosità.

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General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-05-31 16:00:41 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Kaiser Soze è indubitabilmente fico, e non ha bisogno di super-accessori o drammoni morali.


Vero. Shame on me per non averlo specificato.

Citazione

Anche quando gioco in ambientazioni fantasy, io tendo a creare personaggi semplici (anche con grossi problemi, magari), perché mi piace concentrarmi su poche cose per volta, per godermele di più.
Se il mio personaggio, principe adolescente che si trova d'improvviso a scoprire quali orrori abbia compiuto suo padre per ottenere il regno, potesse anche sparare palle di fuoco ed invocare fulmini dal cielo, sinceramente perderei empatia nei suoi confronti. Mi verrebbe da focalizzarmi sull'idea di magia (è occultismo? Come si rapportano i personaggi alla magia? Eccetera...).
Allo stesso modo, se il mio personaggio mago, studioso di demonologia che ha inavvertitamente scatenato la furia di un demone sulla città, fosse anche un forgiato (tipo quelli di d&d), mi verrebbe automaticamente da pensare anche al problema dell'integrazione e della schiavitù.[/p][p]Insomma, per risponderti: aggiungere più 2 che posso a me sembra controproducente; solitamente mi porta a giocar personaggi piatti che sanno cavarsela senza grossi problemi in ogni situazione, e anziché affrontare i loro conflitti mi limito a recitare la particina dei grandi eroi con grandi responsabilità e grandi drammi morali. Che non mi piace.[/p][p]Poche cose, ma buone e ben srutturate.[/p]


Sì, ok. Ma vedi che anche tu, come aggiungi magia, o l'essere un forgiato (2) aggiungi parallelamente  paura dell'occultismo, problema dell'integrazione, ovvero 1.

Aggiungere 2 non tglie spazio all' 1, anzi, dà più spunti. Si tratta quindi di vedere quando sei "soddisfatto" con i tuoi 1 e 2.
Forse "aggiungerne più che posso" è un'espressione sbagliata. Diciamo "aggiungerne finchè ce ne sta, poi diventa un minestrone".

Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci,[/p]
[p]Chiarissimo.[/p][p]Dunque, vediamo un po' come metterla... Da qualche parte (che non riesco a trovare -_- ) si discuteva di come aumentare "il soprannaturale" fosse un buon modo, tendenzialmente, di aumentare la "distanza emotiva" dalla storia (ovvero, "giocare più safe", come si usa dire).[/p][p]Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.[/p][p]Actual Play: io non disdegno il provare cose diverse tra loro (anche se ho una GROSSA dose di pudore per cui un gioco molto molto unsafe forse mi metterebbe a disagio, lo ammetto candidamente!). La mia PG in AiPS (siamo a metà della 4a Stagione) ha una grossa carica di marysuaggine intrinseca ed intenzionale (ma se è intenzionale, è ancora marysuaggine? ?_? ), nello spirito della serie (supereroi stile Ultimates o The Authority): grossi poteri, ecc. ecc.
Ma la parte più divertente è l'evoluzione del personaggio, ovvero il modo in cui "i poteri" ci parlano dei nostri personaggi, il come è passata dall'essere un Capitan America in gonnella nella prima stagione alla portavoce dell'umanità in mezzo agli "dèi moderni" nell'ultima (con tanto di Spotlight con tanto di classicissimo "matrimonio da supereroe/celebrità" giusto 2 settimane fa).[/p][p]Actual Play (2): in Anima Prime facciamo a gara a chi fa più lo sborone con le descrizioni delle manovre, dei colpi, delle evocazioni, ecc. Safe? Puoi scommetterci. Divertente? Puoi scommetterci! Cosa ci piace dei personaggi? Usarli per "fare scena" ma anche per farli interagire tra loro e con i (pochi, dovrò aggiungerne) PnG.
Ovvero: non c'è NULLA di "male" o "sbagliato" nel giocare "safe". Però provare cose diverse fa sempre bene. ^_- E, come dice qualcuno sull'INCbook, "divertimento non è solo ridere".[/p][p]Anche CnV, anche col Supernatural Dial al minimo, pone la questione di base "se avessi il potere, che cosa faresti"? Situazione ipotetica, pochi di noi (spero) hanno in mano una pistola e credo che nessuno di noi abbia mai sperimentato la sensazione di poter legiferare sulla vita degli altri con impunità... Però abbiamo tutti affrontato scelte "di coscienza", grandi o piccole.[/p][p]LMVcP è un gioco che, ho notato, si presta a ENORMI fraintendimenti.
Non si gioca LMVcP per "vivere la vita del servo", ma per "vediamo di costruire questa storia di orrore prima e liberazione poi".
Il PG, oltretutto, ha dei veri e propri poteri enormi, molto più grandi di quelli di un PG di AD&D che muore se (o APPENA!) sbaglia qualcosa.
E, non a caso, giocando La Mia Vita Con Angelica, in cui togli il soprannaturale e al posto del Dott. Frankenstein c'è La Bionda Stronza, la paura del giocatore aumenta, proprio perché il tuo PG non è il deforme Igor, ma è uno come te, che hai conosciuto, o che potresti essere tu stesso. E se si parla di rianimare i morti, ok, ci ridiamo su. Ma se è una cosa che può capitarti... oh-oh![/p][p](*): (che sarebbe una stranissima CA SIM o sbaglio? :P )[/p][p]Ho risposto? Domande?[/p][p]EDIT: crosspost coi 2 signori qui sopra. ^_^;[/p]


Il gioco unsafe non offre alcuna attrattiva per me. Ma proprio zero. Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.

Vorresti, nella vita reale, trovarti a dover decidere se "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, e resto in laboratorio a finire un progetto per Angelica perchè forse un giorno me la darà..."? Non credo, son situazioni di merda.
Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.

Ora, una decisione "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, indosso un costume nero e un lanciarampini e passo la notte a correre dietro ad un serial killer perchè non uccida un'altra prostituta di Hell's Kitchen", QUESTA è una decisione che la vita non mi proporrà mai e che voglio ricreare al tavolo.


* * *

Comunque, ADORO il fatto che tu abbia citato l'Authority, perchè è l'esempio perfetto per quello che voglio dire.

L'Authority è esattamente la serie di supereroi che NON PUOI giocare con un motore fisico, alla Mutants & Masterminds. Diciamocelo, il più sfigato è un Wolverine volante che è pure un'asiatica sexy. Il più forte è grossomodo dio.

In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.

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General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-05-31 14:42:51 »
Invece, se triex lo concede, io terrei aperto questo topic. Mi sembra un buono spunto di discussione, che una volta tanto non può fisicamente precipitare in tradizionale vs coerente e che di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci, benchè sia d'accordo che un bimbo-soldato sia un personaggio eroico).

Cerco di metterla giù così:
L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2).

Sul punto 1 siamo tutti d'accordo. É palese che il paladino/arcimago mezzo-drago con ascia bipenne trilama mach 3, senza problemi, senza paure, senza turbe è piatto e stufa dopo 2 ore. Topolino, nelle storie normali, stufa.

Ma credo che tutti, di Topolino, apprezzassero storie come la Spada di Ghiaccio, o l'Ombra del Drago, dove Topolino è in un mondo parallelo in cui è un eroe fantasy o un samurai.

Sul punto 2, faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo.
Entrambi mettiamo il focus sull'1 e costruiamo, esploriamo, proviamo tutto quel che c'è dal punto di vista emotivo.
Poi tu, triex, ti fermi lì.
Io ci aggiungo più 2 che posso. O almeno, in buona quantità.

Tradizionalmente, nella fiction con focus sull'azione si tralascia l'analisi personale. Forse questo ti porta a considerare valido il teorema "più figo materialmente ---> meno interessante emotivamente". Ma è falso. Tant'è vero che quando qualcuno ha provato ad unire la figosità di Batman con una profonda analisi di Bruce Wayne e dei suoi comprimari, sono venuti fuori 2 film apprezzatissimi come Batman Begins e The Dark Knight.

Il fatto che ci siano batmobili e sonar globali rende The Dark Knight meno emotivamente interessanti di altri protagonisti di thriller/polizieschi come Seven, i Soliti Sospetti, etc?

A mio parere no. Non sei d'accordo?

54
General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-05-31 12:39:12 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Sì, ma perché devono essere fighi?[/p]


Come perchè?

Perchè mi piace così. Questa domanda equivale a chiedere "perchè preferisci giocare a basket rispetto a guardare un film in TV".

Son gusti.

Non era chiaro?

55
General / Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« il: 2010-05-31 11:56:30 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]
Citazione
[p]Per mio gusto personale, condiviso da molti giocatori cui li ho proposti... non mi va di giocare un personaggio più sfigato di me, giocatore Fabio.
Quindi niente minion in crisi esistenziale di LMVCP, niente bambini-soldato a Varsavia, niente di quella roba lì, per cortesia.[/p]
Citazione
[p]Nella mia vita col padrone sei uno sfigato. E rimani uno sfigato per tutto il tempo. E quando non lo sei più, finisce il gioco!![/p]
[p]Prendo spunto da queste citazioni per parlare di un fenomeno che mi sembra di vedere spesso.[/p][p]Il fenomeno si chiama Wish-Fulfillment. Giocare per potersi sentire qualcuno di più figo di quello che si è.
Giocare un po' per fuggire dalla realtà. Per dimenticarsi i propri problemi. Per non essere sè stessi ma qualcun altro. Magari qualcuno di vincente. Qualcuno di eroico. Con uno spadone di[del]30 cm[/del]un metro e mezzo o le pistolazze.[/p][p]Parliamo di Actual Play. In una campagna di d&d avevo fatto un personaggio. Saber, una Rogue Shadar-Kai euforica e sprezzante del pericolo. Wow, aveva i katar infuocati (uno solo in realtà, ma era +2). Non aveva nessun problema. Bella, piena di piercing, forte (per quanto poteva, non sono mai stato bravo come minmaxer). E' stato divertente per una o due sessioni. Poi mi aveva rotto il cazzo.[/p][p]Di contro prendiamo Kathy Wilson, dall'ambientazione di Lupi Mannari col solar system. Non è un licantropo. E' una ragazza fidanzata con un licantropo, Raul. E questi sono problemi, perché lui è violento, sparisce e non le dice la verità. Lei è una giornalista. Ha scoperto qualcosa. E ora qualcuno le dà la caccia. Cosa farà? Come si metteranno le cose con Raul?[/p][p]Non mi piace fare personaggi vincenti ed eroici, senza macchia e senza paura. Mi piace fare personaggi profondamente umani, problematici. Sì, anche sfigati o falliti.[/p][p]Perché?[/p][p]Lancio una provocazione. Sarà forse perché vincente ed eroico lo sono già nella realtà?[/p][p]E voi? Qual'è la vostra auto-analisi?[/p]



Ma loool! No, non credo di essermi spiegato bene.

"Vincente ed eroico, senza macchia nè paura" =! "più figo di me"

A me piacciono PG con grossi problemi da risolvere. Anzi, più problemi ci sono, più interessante è il PG. Ciò non toglie che al di fuori debbano essere più fighi.

Bruce Wayne ha perso i genitori a 8 anni. Ha tagliato fuori il mondo delle relazioni personali. Non si fida di nessuno, allontana tutti i suoi potenziali amici e partner. Passa la sua vita a perfezionarsi fisicamente e tatticamente per una battaglia che non può vincere, precludendosi il 99% del contatto umano e rinunciando ad una vita vera e senza segreti.
Sono problemi ben più grossi dei miei. Mi piacerebbe giocare un PG simile per superarli.
Ma cazzo, è BATMAN!

Malcolm Reynolds, Peter Parker, Tanis Mezzelfo, William Adama, Jaime Lannister, Cyrano, Shadow, Martin Riggs, Corto Maltese... Devo proseguire nel nominare personaggi molto più fighi di me con problemi molto più grossi dei miei?

Dammi problemi, dammi sfighe su sfighe, dammi dilemmi morali... ma dammeli mentre solco i cieli sulla mia Aironmobile.

Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mio right to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.

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oh god...

Chiudo qui la discussione (che peraltro non volevo portare avanti, è uno split da un altro topic) per diversi motivi.

1) NON SONO MIE OPINIONI. Quando le ho sentite, mi sono sembrate legittime. Non ho la conoscenza nè l'esperienza per argomentare e controbattere, quindi le ho incassate. Le ho scritte qui, e avete commentato. Se mi fate critiche a ciò che riporto, al 90% non posso rispondere, non per mancanza di volontà, ma per ignoranza del pensiero altrui.

2) NESSUNO SEMBRA VEDERE IL QUADRO D'INSIEME. La difficoltà di trovare un gioco che piaccia a tutti. La scarsità di tempo per provare. Il fatto che giochiamo tradizionale in modo molto funzionale. La mia scarsa esperienza in generale che mi impedisce di sostenere a lungo una discussione articolata di teoria e/o regolamenti.

3) ATTRIBUITE VALORE OGGETTIVO A PARERI SOGGETTIVI. Qui tutti la pensate in un certo modo. Là fuori no. Lo spazzolino elettrico è un'evoluzione dello spazzolino da denti tradizionale, ma quasi tutti usano ancora il tradizionale. Tutti idioti?


Cosa devo dire? Alcune delle vostre obiezioni sono appropriate e ci sono diversi spunti cui risponderei anche, ma so già che sarebbe un 20% del tutto. Il resto lo trovo meno appropriato o impossibile da rispondere per i motivi di cui sopra (a mio avviso).

Se avete altri pareri che non siano sempre sulla stessa linea, o consigli, bene. Ma probabilmente non risponderò, a meno che non siano DAVVERO un punto di vista nuovo sull'argomento.

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Grazie Moreno.

* * *
Premessa sui giochi: è difficile scegliere un gioco che vada bene per tutti, essenzialmente perchè molti dei giochi NW sono... beh... gay ;-)
Per mio gusto personale, condiviso da molti giocatori cui li ho proposti... non mi va di giocare un personaggio più sfigato di me, giocatore Fabio.
Quindi niente minion in crisi esistenziale di LMVCP, niente bambini-soldato a Varsavia, niente di quella roba lì, per cortesia.

NCaS, che secondo me ha un sistema estremamente elegante e i PG sono costruiti alla grandissima, ha un'ambientazione che non va molto a genio, in generale. Tendiamo ad un gioco solare, se non eroico quantomeno disteso. In 3 abbiamo provato una demo a Lucca, ma non ha acceso gli animi.

CnV mi sembra essere il gioco più apprezzato qui dentro, ma purtroppo il western piace quasi solo a me. Non ho neanche letto le regole, ma so già che difficilmente qualcuno mi seguirà in uno Utah ottocentesco.

Analogamente, il gruppo è spaccato in due sul discorso Anime, quindi niente Anima Prime. In questo caso tra i detrattori ci sono anche io.

I giochi restanti erano, appunto, LSDS e AiPS. Puntavo sul secondo, anche perchè ci sono un sacco di drogati di serie TV nel gruppo. Tuttavia, quando ho sintetizzato i due giochi (solo a livello di concept, non ho minimamente parlato di sistemi regolistici) TUTTI hanno votato per LSDS. Cosa che mi sta anche bene, almeno non ho buttato 35 euro di manuale.

* * *



Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Questo però significa che quell'uno pesta i piedi a tutti gli altri e che tutti tranne lui devono scendere a compromessi e a rinunciare alle proprie idee.


Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]Visto e considerato poi che ciò che vuole è che "uno si prende tutte le responsabilità e io me ne sto comodo in panciolle" direi però che effettivamente il gioco non è un'attività che fa per lui.


Citazione
[cite]Autore: Mark[/cite]Tra l'altro l'obiezione è illogica, se non è bello scendere a compromessi (lasciamo da parte il fatto che ci si scenda a prescindere in qualsiasi altra occasione sociale, in fondo) perché poi uno deve rinunciare alle sue idea, allora fare in modo che una figura di autorità possa far valere solo le SUE idee e prendere a calci quelle di tutti gli altri allora è migliore? Non ha senso, semplicemente...


Qui si nota chiaramente come siate talmente convinti delle vostre posizioni da attribuire oggettività ad un parere soggettivo.

Dare in mano la storia al master NON è un compromesso. É una regola. Se una storia è composta da 10 finferli, ed ognuno dei 5 giocatori ha 4 finferli, si dovrà scendere a compromesso per usare 2 finferli a testa. Se la storia è composta da 10 finferli, il master ne ha 15 e i giocatori zero, non c'è compromesso. I giocatori non-master non arrivano al tavolo con idee per la storia, quindi non devono rimangiarsele quando cozzano con quelle di un altro. A voi non piacerà, lo riterrete un modo di giocare noioso. Accettate il fatto che c'è chi lo preferisce.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]Io credo che la stragrande maggioranza delle partite "venute male" di un NW dipendano da questo tentativo dei giocatori di "vedere dall'alto", invece che continuare a "vedere da dentro" le cose.
Probabilmente sono sbagliati i termini che si usano per spiegare, ma quando si parla di "creare una storia", molti pensano di dover fare il Master in versione "improvvisazione", inserendo stanze alle fine dei corridoi e di doverle anche riempire.[/p][p]Nonostante tutti professino questo "preferisco concentrarmi sul personaggio", poi in realtà sono pochi quelli che davvero lo fanno, ossia che si concentrano sul profilo che hanno davanti, sugli scopi, sugli archi narrativi e sulle "personalità" che stanno giocando.
La stragrande maggioranza collega "concentrarsi sul personaggio" a quello che poi di fatto è "concentrarsi sulla storia del master per poterla risolvere come lui se l'aspetta", quindi in un gioco dove questa storia del master non c'è, si crea un vuoto abnorme che molti pensano di dover colmare di loro iniziativa.[/p][p]Si capisce facilmente che "di norma" tutte quelle che sono le "vere" caratteristiche del personaggio (ossia quelle che lo descrivono come "personalità"), non vengono proprio prese in considerazione e ci si concentra solo sulla capacità del "calare" il check di abilità giusto per strappare un'informazione dal master.
L'abitudine ad appoggiarsi a questa figura è tale che si arriva al transfer e all'immedesimazione inconscia, che chiaramente non va molto lontano perché è un'immedesimazione che cerca di prendere in mano le redini di una storia che non esiste (ancora).[/p][p]Spesso però fortunatamente, quando alla fine della demo/sessione lo si fa notare e gli si chiede "ma perché hai fatto così? Bastava seguire gli archi narrativi che ti sei fissato e preoccuparsi di decidere cosa il tuo personaggio voleva davvero in quella situazione".
Faccia attonita. Bocca aperta. E un timido "eh... ho sbagliato... sono abituato così".[/p][p]Forse per abituare un gruppo tradizionalmente tradizionalista, è il caso di iniziare ad inserire elementi "NW" in forma di house rules nel loro gioco preferito e abituarli con calma a visioni differenti di gioco.[/p]


Analisi errata, specialmente le parti sottolineate. Hai detto "generalmente i giocatori fanno/dicono/pensano". Nel mio caso, non è così. Concentrarsi sul personaggio vuol dire concentrarsi sul personaggio, punto. Pensare a come reagire, a come cambiare alle situazioni che mi vengono messe davanti. La storia è responsabilità altrui.
Ricordi i "binari"? Il ragionamento del giocatore è "il master mi fa andare da Varese a Milano. Io scelgo se pagare il biglietto per il diretto, se aggrapparmi al tender del regionale, se correre lungo le rotaie. Ma non mi sogno neanche di cambiare a Saronno per andare a Como."

* * *

Le obiezioni più valide sono, ovviamente, quelle pratiche. Ovvero, come fai a giudicare la totalità dei giochi da un paio di demo con 1 solo gioco? Ma qui entrano in campo fattori logistici. Lavoro, figli in arrivo, trasloco imminenente lascia libera magari 1 sola sera a settimana, e neanche sempre. E allora meglio il gioco tradizionale, sicuro, che mi diverte da 12 anni o "sprecare 5 sessioni  - tutto il tempo libero che ho in un mese - a provare un modo di giocare diverso, che potrebbe non fare al caso mio" ?

Se non è amore a prima vista, si lascia perdere. Non a caso coloro che non hanno espresso interesse a riprovare son quelli con più impegni.

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Il gioco in questione è Lo Spirito del Secolo, che ho visto come non troppo rivoluzionario.

Hai ragione, è un topic diverso.

Allora, provo a scrivere ciò che mi ricordo.

Ci tengo a precisare prima:
1) io sono un mero intermediario. La vera discussione sarebbe tra i veterani di questo forum e i miei amici in questione. NON INTENDO riportare qui ciò che mi vien detto a sessione e a sessione ciò che mi vien risposto qui. Se vorranno, si iscriveranno loro.
2) le seguenti argomentazioni mi sono state espresse durante una cena, circa 2 settimane fa. Potrebbero avere buchi.


Una argomentazione la trovate qui. Questa è stata l'argomentazione di uno che ha apprezzato i NW, ci tiene a riprovarli, ritenendoli divertenti al pari dei giochi tradizionali pur in modo diverso.

L'altro, quello che non ha espresso interesse a riprovarli.
Ha appreso appieno lo spirito del gioco, invocando gli aspetti, accettando tentazioni, proponenendo tentazioni per sè stesso o altri, usando ablità di dichiarazione, etc... mi era pure sembrato si fosse divertito. Ma alla sessione dopo, ha espresso un parere contrario a rigiocare a LSDS, con argomentazioni che cercherò di riassumere.

1) non mi interessa creare una storia. Ciò che mi piace è seguire una storia, che, se il master gioca come piace a me, sta grossomodo su dei binari (parole letterali, ha fatto proprio il gesto dei binari con le mani), e non dover pensare al di fuori del personaggio. Non dover pensare a come va la storia.

2) in un clima di collaborazione, non mi va di pestare i piedi a qualcuno. Se ognuno ci deve mettere del suo, è altrettanto ovvio che qualcuno deve scendere a compromessi e rinunciare a qualche sua idea. Non mi piace. Mi pare migliore che uno solo abbia la responsabilità della storia, gli altri possano contribuire con quello che possono, dentro i suddetti binari.


Questi grossomodo i suoi argomenti. Mi sembrano pareri rispettabili. Non li condivido, ma di certo li capisco. Non mi sembra che abbia capito male qualcosa. Mi sembra che abbia capito tutto e non gli piaccia.

Ora, tenendo ben presente le premesse che ho fatto, ascolto volentieri le vostre risposte e i vostri spunti.
Datemi pareri sulla sua posizione e cercate fallacie logiche o errori. Non espliciti modi di convincerlo.
E spiegateli come se li spiegaste ad un permaloso e convinto bimbominkia. Il giocatore in questione non lo è neanche per sbaglio (forse è assuefatto da 12 anni di gioco tradizionale), ma così come quando si legge si deve presumere che la persona migliore possibile stia leggendo (charitable reading) così mi piacerebbe che assumeste un caso difficile e non deste nulla per scontato quando scrivete.

NOTA: no, non ho postato l'actual play, perchè i problemi sono venuti fuori dopo. Durante, come ho già scritto, è andato tutto benissimo - gioco decisamente diverso dal tradizionale eppure molto brillante e senza grossi problemi - e mi è sembrato si divertisse.

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General / Vuoi Introdurre il Tuo Gruppo ai NW?
« il: 2010-05-30 19:07:26 »
Trovo curioso il tuo post - descrive bene la mia situazione, con piccole varianti.

Innanzitutto, sono l'unico giocatore del mio gruppo senza una lunga esperienza di tradizionale alle spalle. Attualmente sono master perchè ho introdotto un gioco nuovo che ha entusiasmato tutti, me compreso, ma sono di gran lunga quello che ha masterizzato e giocato di meno, nel gruppo. Non ho mai giocato per più di 10-12 sessioni con lo stesso gruppo, e avrò totalizzato sì e no 40 sessioni in tutta la mia vita.

Il mio gruppo gioca spesso senza di me, ad altri giochi: loro sono 8 e abitano tutti vicini, io abito a circa 30 minuti. tra tutte e 9 le persone, si sono create (mi pare) 4 campagne di 5-6 persone l'una, che vengono giocate ogni 2 settimane.

Ora, io ho provato ciò di cui parli, da master (in parte) e soprattutto da giocatore. Quindi ho proposto alcune sessioni di giochi NW, con risultati differenti: alcuni si sono divertiti molto, altri no.
In generale i timidi, o quelli con meno fantasia, hanno avuto molte più difficoltà.
Tuttavia, le due categorie non coincidono: gente spigliata che ha contribuito pesantemente alla storia in pieno spirito collaborativo alla fine ha detto "naah, non fa per me". Altri, più silenziosi e meno pronti a dire la loro, a dichiarare fatti o a impostare le scene alla fine si sono detti soddisfatti e più che disponibili a rifarlo.

Ti ringrazio quindi per la tua analisi, non è particolarmente utile a livello pratico, in quanto, beh, è lo stesso percorso che ho seguito io e lo stesso che percorrerebbe chiunque, credo. Tuttavia mi ha fatto piacere vedere che un'altra situazione, gestita come l'ho gestita io, pressochè alla stessa maniera, ha dato per te buoni frutti.Mi fa ben sperare.


Trovo tuttavia sbagliate queste affermazioni:

Citazione
mentre racconti la tua bella storia davanti a quattro facce spente che non vedevano l’ora di tornare ad annoiarsi.


Citazione
O preferisci continuare a dare il brodino a chi non sopporta i sapori troppo forti?


Le persone che non si sono divertite, che hanno detto chiaramente "preferisco il tradizionale" hanno motivato la scelta. Hanno dato pareri intelligenti e ragionati e sensati. Non hanno parlato da ignorati del gioco NW - in quelle 2-3 demo hanno appreso appieno lo spirito del gioco che vedo descritto su questo forum, ma non lo gradiscono.

Quindi dico: è giusto considerarli "gente che vuole annoiarsi" o "gente che non sopporta i sapori troppo forti" ? è intellettualmente onesto pretendere che NON SIA POSSIBILE che qualcuno preferisca effettivamente il tradizionale? O è semplicemente dovuto al fatto che tu (ed io) non lo concepisci?

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Me la sento stretta addosso, atletica, mentre i due zaffiri che ha nelle orbite mi risplendono in faccia.
La cautela si fa strada da qualche parte nella mia mente, ma la scaccio quasi all'istante.
«Ci sto! Troviamo la tua mappa. Recuperiamo la Chiave dalle sudice mani di Ziyan. Rubiamo due bottiglie di Amarubino del '51 dalle cantine e cavalchiamo via, verso Darvonirune e le terre del sole e verso qualunque porta la Chiave ci aprirà!»

Mi stacco da lei con il cuore che batte all'impazzata, e torno a sbirciare dalla porta socchiusa. La guardia sta tornando.
Ci scambiamo una rapida occhiata. Lei estrae una cerbottana da una borsa, la sporge dallo stipite, prende la mira e... centro! Prima che la guardia abbia il tempo di reagire allo stordimento della tossina, son già fuori dalla porta, lo afferrò mentre barcolla, gli do un colpo in testa col manico del pugnale e lo adagio sul tappeto, piano, senza far sferragliare la corazza.

«Si risveglierà con un bel mal di testa!» dico mentre lo lego ad una sedia.


* * *

EDIT: Nel topic di Organizzazione ho tirato il primo dado.

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aspetto il seguito

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