Grazie Moreno.
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Premessa sui giochi: è difficile scegliere un gioco che vada bene per tutti, essenzialmente perchè molti dei giochi NW sono... beh... gay
;-)Per mio gusto personale, condiviso da molti giocatori cui li ho proposti... non mi va di giocare un personaggio più sfigato di me, giocatore Fabio.
Quindi niente minion in crisi esistenziale di LMVCP, niente bambini-soldato a Varsavia, niente di quella roba lì, per cortesia.
NCaS, che secondo me ha un sistema estremamente elegante e i PG sono costruiti alla grandissima, ha un'ambientazione che non va molto a genio, in generale. Tendiamo ad un gioco solare, se non eroico quantomeno disteso. In 3 abbiamo provato una demo a Lucca, ma non ha acceso gli animi.
CnV mi sembra essere il gioco più apprezzato qui dentro, ma purtroppo il western piace quasi solo a me. Non ho neanche letto le regole, ma so già che difficilmente qualcuno mi seguirà in uno Utah ottocentesco.
Analogamente, il gruppo è spaccato in due sul discorso Anime, quindi niente Anima Prime. In questo caso tra i detrattori ci sono anche io.
I giochi restanti erano, appunto, LSDS e AiPS. Puntavo sul secondo, anche perchè ci sono un sacco di drogati di serie TV nel gruppo. Tuttavia, quando ho sintetizzato i due giochi (solo a livello di concept, non ho minimamente parlato di sistemi regolistici) TUTTI hanno votato per LSDS. Cosa che mi sta anche bene, almeno non ho buttato 35 euro di manuale.
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[cite]Autore: Mauro[/cite]Questo però significa che quell'uno pesta i piedi a tutti gli altri e che tutti tranne lui devono scendere a compromessi e a rinunciare alle proprie idee.
[cite]Autore: triex[/cite]Visto e considerato poi che ciò che vuole è che "uno si prende tutte le responsabilità e io me ne sto comodo in panciolle" direi però che effettivamente il gioco non è un'attività che fa per lui.
[cite]Autore: Mark[/cite]Tra l'altro l'obiezione è illogica, se non è bello scendere a compromessi (lasciamo da parte il fatto che ci si scenda a prescindere in qualsiasi altra occasione sociale, in fondo) perché poi uno deve rinunciare alle sue idea, allora fare in modo che una figura di autorità possa far valere solo le SUE idee e prendere a calci quelle di tutti gli altri allora è migliore? Non ha senso, semplicemente...
Qui si nota chiaramente come siate talmente convinti delle vostre posizioni da attribuire oggettività ad un parere soggettivo.
Dare in mano la storia al master NON è un compromesso. É una regola. Se una storia è composta da 10 finferli, ed ognuno dei 5 giocatori ha 4 finferli, si dovrà scendere a compromesso per usare 2 finferli a testa. Se la storia è composta da 10 finferli, il master ne ha 15 e i giocatori zero, non c'è compromesso. I giocatori non-master non arrivano al tavolo con idee per la storia, quindi non devono rimangiarsele quando cozzano con quelle di un altro. A voi non piacerà, lo riterrete un modo di giocare noioso. Accettate il fatto che c'è chi lo preferisce.
[cite]Autore: khana[/cite][p]Io credo che la stragrande maggioranza delle partite "venute male" di un NW dipendano da questo tentativo dei giocatori di "vedere dall'alto", invece che continuare a "vedere da dentro" le cose.
Probabilmente sono sbagliati i termini che si usano per spiegare, ma quando si parla di "creare una storia", molti pensano di dover fare il Master in versione "improvvisazione", inserendo stanze alle fine dei corridoi e di doverle anche riempire.[/p][p]Nonostante tutti professino questo "preferisco concentrarmi sul personaggio", poi in realtà sono pochi quelli che davvero lo fanno, ossia che si concentrano sul profilo che hanno davanti, sugli scopi, sugli archi narrativi e sulle "personalità" che stanno giocando.
La stragrande maggioranza collega "concentrarsi sul personaggio" a quello che poi di fatto è "concentrarsi sulla storia del master per poterla risolvere come lui se l'aspetta", quindi in un gioco dove questa storia del master non c'è, si crea un vuoto abnorme che molti pensano di dover colmare di loro iniziativa.[/p][p]Si capisce facilmente che "di norma" tutte quelle che sono le "vere" caratteristiche del personaggio (ossia quelle che lo descrivono come "personalità"), non vengono proprio prese in considerazione e ci si concentra solo sulla capacità del "calare" il check di abilità giusto per strappare un'informazione dal master.
L'abitudine ad appoggiarsi a questa figura è tale che si arriva al transfer e all'immedesimazione inconscia, che chiaramente non va molto lontano perché è un'immedesimazione che cerca di prendere in mano le redini di una storia che non esiste (ancora).[/p][p]Spesso però fortunatamente, quando alla fine della demo/sessione lo si fa notare e gli si chiede "ma perché hai fatto così? Bastava seguire gli archi narrativi che ti sei fissato e preoccuparsi di decidere cosa il tuo personaggio voleva davvero in quella situazione".
Faccia attonita. Bocca aperta. E un timido "eh... ho sbagliato... sono abituato così".[/p][p]Forse per abituare un gruppo tradizionalmente tradizionalista, è il caso di iniziare ad inserire elementi "NW" in forma di house rules nel loro gioco preferito e abituarli con calma a visioni differenti di gioco.[/p]
Analisi errata, specialmente le parti sottolineate. Hai detto "generalmente i giocatori fanno/dicono/pensano". Nel mio caso, non è così. Concentrarsi sul personaggio vuol dire concentrarsi sul personaggio, punto. Pensare a come reagire, a come cambiare alle situazioni che mi vengono messe davanti. La storia è responsabilità altrui.
Ricordi i "binari"? Il ragionamento del giocatore è "il master mi fa andare da Varese a Milano. Io scelgo se pagare il biglietto per il diretto, se aggrapparmi al tender del regionale, se correre lungo le rotaie. Ma non mi sogno neanche di cambiare a Saronno per andare a Como."
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Le obiezioni più valide sono, ovviamente, quelle pratiche. Ovvero, come fai a giudicare la totalità dei giochi da un paio di demo con 1 solo gioco? Ma qui entrano in campo fattori logistici. Lavoro, figli in arrivo, trasloco imminenente lascia libera magari 1 sola sera a settimana, e neanche sempre. E allora meglio il gioco tradizionale, sicuro, che mi diverte da 12 anni o "sprecare 5 sessioni - tutto il tempo libero che ho in un mese - a provare un modo di giocare diverso, che potrebbe non fare al caso mio" ?
Se non è amore a prima vista, si lascia perdere. Non a caso coloro che non hanno espresso interesse a riprovare son quelli con più impegni.