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Post - Lollo

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241
General / [GnoccoCON '10] Elenco Iscritti e Iscrizioni
« il: 2010-07-21 15:38:23 »
Ciao,
io conto di esserci il sabato.
Mi chiedevo se Dread ("il gioco di ruolo horror che usa Jenga") può interessare a qualcuno.
Posso anche proporre altre cose, questo è sicuramente qualcosa che ho già pronto e abbastanza "fresco" in mente.

Ciao
Lollo

242
General / Consiglio su gioco da fare in macchina
« il: 2010-07-21 10:43:12 »
Assolutamente Action Castle e gli altri giochi Parsely!
http://memento-mori.com/online-store/parsely-games/

Ciao
Lorenzo

243
ChizJeep 2010 / [Chiz-Jeep] Di ritorno
« il: 2010-07-18 07:45:06 »
Ciao a tutti,
il post semplicemente per ringraziare Luca Vellutini e tutta la community per la Chiz-Jeep!
Non ho giocato dei jeepform (bensì una simpatica partita di A taste for murder), ciononostante è stata una giornata molto piacevole. E poi ho conosciuto le chizze. :)))
Grazie anche a Claudia, Michele e Moreno per le chiacchiere sempre stimolanti.
Se posso fare una critica costruttiva, suggerisco per le prossime chizzacon di mettere in piedi un sito vero e non un forum, che trovo parecchio dispersivo (il forum fa benissimo un lavoro di supporto per generare 'buzz' e trovare sia eventi sia giocatori, ma per il reperimento delle informazioni è drammatico!). E' un mio pallino da organizzatore mannaro, abbiate pazienza...
Intanto ciao e alla prossima
Lorenzo

244
Discorso molto interessante. Cito en passant il fatto che un dibattito simile è in corso in alcuni importanti blog legati a romanzi e narrativa:
http://www.carmillaonline.com/archives/2010/07/003552.html#003552

Per parte mia, capisco il dissidio tra pubblicabilità e autorialità. Certo che con gli strumenti di oggi, se vuoi pubblicare una tua opera ci metti davvero trenta secondi. Più interessante è se vuoi provare a infilarti nei canali commerciali, rispettandone le regole e le esigenze di mercato; ma al contempo, penso che si possa anche provare sempre a "spingere il discorso un po' più in là".
Mi risulta anche - ma se mi sbaglio gradirei essere corretto - che tutti i quadri del Rinascimento che studiamo sui libri di storia dell'arte vengono per buona parte da committenti che richiedevano un certo soggetto ed erano disposti a pagarlo. Eppure chi li ha dipinti non si è certo adagiato sugli allori, ma ha sfruttato l'occasione (restrictions foster creativity, appunto) per sperimentare e metterci del loro. Secondo me si può fare - senza pretendere di cambiare il sistema da un giorno all'altro, chiaro.

Ciao
Lorenzo

245
General / Indie RPG Awards 2009
« il: 2010-07-09 14:14:59 »
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Mi attira soprattutto:
http://memento-mori.com/online-store/action-castle/
Che mi fa ulteriormente rinforzare l'idea della matrice comune degli rpg con le avventure testuali... ;)
Rob[/p]


Appena comprato, proprio buffo!

246
General / Larp Graffiti: call for papers
« il: 2010-06-22 15:42:23 »
Citazione
[cite]Autore: Grifone[/cite][p]Il mio (di cui proporrò un seminario):
Qual' è la situazione del settore del LARP in Italia? Palesemente è diviso in tre scuole di pensiero, nell'articolo provvederò a esporne le caratteristiche. Oltre a questo sarà mia cura esporre le dinamiche che tendono a riproporsi un po' in tutta la penisola, l'evoluzione delle tre scuole di pensiero e i punti di contatto e di scontro-incomprensione.
A questo aggiungerò i limiti storici dell'ambiente del LARP nostrano e cercerò di ipotizzarne le cause. Oltre a ipotizzare la graduale estinzione dell' unica che autonomamente non riesce a innovarsi.[/p][p]P.S. Andrea la connessione mi cade di continuo, dimmi se la mail ti è arrivata.[/p]


Io però citerei almeno di sfuggita quali sono queste tre correnti, sennò è un abstract "sleale" (imho). :-)

247
Segnalazioni e News / Mosquito Games, 26 e 27 giugno RA
« il: 2010-06-21 21:17:14 »
Ho inserito le demo di Gun Thief e A Taste for Murder, che ho appena comprato. Le proveremo assieme, sembrano entrambi interessanti. :-)

248
Segnalazioni e News / Mosquito Games, 26 e 27 giugno RA
« il: 2010-06-13 21:08:19 »
Io ci sono.

249
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]Fragma (e secondo me anche Trame) fanno proprio questo.[/p]


Anche in versione "in piedi"?
(non li ho né letti né giocati)

Ciao
Lollo

250
Citazione
[cite]Autore: PaoloL[/cite]Un'alternativa potrebbe essere un package di Regolamento (che magari poi è anche incluso negli scenari) + Guida avanzata + Set carte abbastanza vasto (da cui di volta in volta si sceglie un sottoinsieme adatto allo scenario). Certo, si perdono le carte "customizzate" allo scenario...[/p]
Citazione
[p]ok, direi che siamo tutti d'accordo sul fatto che [l'asta] è uno dei pezzi venuti peggio del gioco...[/p]
[p]Basta sostituirla con un meccanismo per distribuire "equamente" la regia delle singole scene, e magari anche la presenza in scena.[/p][p]bye[/p]


Paolo Lucchesi! Ma guarda un po'. Ciao. :-)

Per me il punto fondamentale è che se lo scopo del sistema è "produrre una bella storia", non è detto che ci debba essere una "uniformità meccanica". Un modo molto semplice di gestire la cosa potrebbe essere dire che ognuno ha 2-3 scene a testa e basta così, ma per qualche motivo non mi soddisfa, alla fine è solo un round-robin. Preferisco un sistema che permetta ai partecipanti di tirare fuori le loro idee migliori, non semplicemente turnarli!
Al tempo stesso l'aspetto "giocoso" della parità fra i partecipanti è qualcosa che abbandono con difficoltà. Forse ci vorrebbe un metodo per cui sono tutti alla pari, ma chi ha idee migliori e/o in maggior numero è poi libero di esprimerle e inserirle nella storia.
Mi piace l'idea che il gioco sia composto da carte, per una produzione amatoriale stamparle e ritagliarle non sembra nemmeno un lavoro troppo difficile.
Mi immagino un gioco in cui si spargono sul tavolo le carte (scoperte) e pian piano si cerca di comporle: unisco il personaggio di Iago al carattere di Ofelia, metto un Tradimento nell'Atto II, passo una carta Duello al giocatore che interpreta Amleto, ecc.
Sono un po' indeciso sul mantenere tutto "in the open" oppure no, per il bene della storia direi di sì, comunque.

Per quanto riguarda la presenza in scena, sarebbe bello trovare un modo che dia un minimo di spazio a tutti, ma al tempo stesso non crei "scene inutili" in cui il personaggio A e B sono in scena assieme solo per raggiungere la propria quota di "onscreen". Vero è che le costrizioni e le unioni forzate spesso ti stimolano la creatività in modo inaspettato.

Altre idee?

Ciao
Lollo

251
Citazione
[cite]Autore: p[/cite]
Citazione
[p]Sì, è una cosa che ronza in testa anche a me da un po'.
Avevo anche il titolo, "Off Stage!". :-)
Ne parliamo un po' qui?[/p][p]Io sarei per puntarlo sul narrativo/jeep. In linea di principio.[/p][p]Ciao
Lollo[/p]
[p]Attenzione: dire "jeep" e' fare riferimento ad un armamentario di tecniche, e di obiettivi, piuttosto circoscritto.[/p][p]Non che ci sia niente di male nel circoscrivere; anzi, e' proprio quello che si sta a cercando di fare in questa fase, per le ragioni che abbiamo chiare tutti. Pero' se ci si circoscrive a qualcosa di cosi' ben definito, piu' che un'evoluzione compiutamente coerente di On Stage si ottiene un Jeepform. Un genere che ha indiscussi meriti e che incontra anche i miei gusti personali, ma che e' gia' esistente - e addirittura formalizzato - indipendentemente da On Stage.[/p][p]Mentre credo che sarebbe piu' interessante, e forse anche un po' lo scopo della proposta, provare a immaginare dove sarebbe potuto andare On Stage, quasi autonomamente, se ci si fosse voluti maggiormente concentrare su qualcuno dei suoi aspetti.[/p][p]Nota che questo non esclude che si finisca per andare proprio in direzione del jeepform, in ogni caso, e io e te lo sappiamo bene. "Nero come il cuore" era un esperimento (di gioco, non di design) nato in buona parte su queste premesse (rimuovere gli elementi esplicitamente gamisti da On Stage, per concentrarsi di piu' su alcuni aspetti narrativi e piu' segnatamente propri del palcoscenico). E ha finito per essere qualcosa che pur non essendo Jeepform (non era nemmeno una cosa compiuta), ne' avendo il jeepform tra i riferimenti degli autori, lo ricordava - come hai fatto notare tu per primo - sotto qualche punto di vista.[/p]


Punti di merito che riconosco a On Stage!:
- il fatto che incoraggia una decostruzione/ricostruzione delle storie. Molto spesso, nel momento in cui ci si mette a scrivere uno scenario, si effettua una scomposizione di quel mondo narrativo. In pratica la storia originale (libro, film, ecc.) è solo *uno* dei possibili esiti di una premessa iniziale. Il gioco divertente, per l'autore, è cercare di risalire al 'brodo primordiale' che ha generato la storia effettiva, e dis-assarlo in modo che possa condurre a esiti anche molto differenti. On Stage! è così fin dalla "ambientazione base" del mondo scespiriano: da tutte le opere di Shakespeare sono stati astratti archetipi, luoghi, oggetti e situazioni, che poi possono essere rimescolati (attribuendo per esempio il carattere di Iago ad Amleto).
- il ragionare per scene.
- il concedere un forte potere autorale al giocatore che fa da controllore di scena. Ci sono state partite in cui il Regista non faceva nulla o quasi, se non dirimere i confronti.
- il suo essere estremamente flessibile per le storie più disparate.
- le carte. :-) Su questo probabilmente sono in minoranza. Eppure trovo molto divertente il loro uso quando riescono a inserire un elemento imprevisto-ma-coerente con tutto il resto. Mi scocciano invece le Frasi Fatte che chiudono una scena, o fanno arrivare un terremoto dal niente, o fanno scomparire un personaggio su cui volevo costruire una scena.
- il suo essere molto flessibile anche come forma, dal gioco al tavolo a quello in piedi a quello su un palcoscenico.

Cose che non mi piacciono di On Stage!:
- l'asta. E' lunga lunga lunga, spesso conduce a esiti che nessuno desidera (es. ha la scena uno che non se ne fa nulla, oppure qualcuno non ha MAI il controllo di scena).
- le abilità quando sono un mero bonus numerico. Mi piace molto invece quando diventano un sostegno all'interpretazione. Per esempio nel nostro "La storia fantastica", Marzia Possenti e io inventammo l'abilità "Duellare con brio", che ti dà sì un consistente +5 alla Lotta, ma solo se inframmezzi i colpi di spada con sagaci considerazioni contro il tuo avversario. :-)
- il fatto che pressoché tutte le partite che ho fatto (salvo una delle ultimissime, un "Essere Giulio Cesare" all'ultima ModCon, da brivido!) si siano risolte spesso in vacca. Cioè prendendosi un po' in giro, dissacrando la storia, parodiandola, anche. Non so se questo sia intrinseco al fatto che si sta decostruendo una storia già esistente e quindi un certo grado di distacco, di "ironia postmoderna" (concedetemelo) è inevitabile.
- la disparità spesso molto marcata di presenza in scena. Si può realizzare lo scenario più bilanciato possibile, ma va sempre a finire (specie se i giocatori sono più di 6) per tenere qualcuno un po' ai margini. Io risolvo quasi sempre con un intervento da Regista dicendo "ehi, Otello è un po' che non entra in scena, chiamatelo!", ma sento che è un palliativo e anche una forzatura. Mi direte che ci sono fior di giochi (es. AiPS) in cui questo non accade; ma a me, *specie* per una one-shot, non piace.

Cose che mi soddisfano quando gioco a On Stage! (suppongo che da queste parti la chiamiate "Creative Agenda"?):
- arrivare alla fine del gioco con una storia compiuta, che ha sciolto tutti i fili. Non mi piace quando restano delle cose in sospeso, tanto che spesso come Regista ho aggiunto (o, come giocatore, ho richiesto) un post-epilogo in cui raccontare tutto questo.
- quando una scena è breve ma intensa e si chiude con un cliffhanger.
- quando i personaggi mettono in scena cose che hanno un significato per noi spettatori che conosciamo la storia originale, cosa che me la rende se possibile ancora più ricca; un po' come se stessi vedendo come sarebbe potuta andare diversamente.
- quando ogni giocatore gioca non per "vincere" ma "gioca per lo show". Non tutti sono in grado di chiamare in scena il proprio acerrimo nemico più forte in Lotta! Ma se questo porta a una bella morte per il mio personaggio, io lo apprezzo - sicuramente di più che non usare mille sotterfugi per schivare la presenza in scena.

In realtà ho giocato a partite assolutamente goal-oriented altrettanto divertenti, perché i giocatori avevano quel surplus di interpretazione che rendeva l'insieme molto gustoso. Credo che potrebbe funzionare anche in questo modo. Con Francesco Iori, quando scrivemmo il live scespiriano "Domani nella battaglia pensa a me", partimmo dall'idea iniziale di una "Royal Rumble" (letterale ^__^) in cui i personaggi entravano in scena sorteggiati a caso e il pubblico doveva decretare quale di essi dovesse abbandonare il palco.

Riassumendo, per quanto mi riguarda, credo di essere fortemente orientato alla costruzione di una storia. Al tempo stesso però mi dispiacerebbe abbandonare quell'elemento molto giocoso della "combinatoria casuale" tra vari elementi.

A voi cosa piace e cosa non piace? Che cosa vi lascia soddisfatti al termine di una partita di On Stage!? Propongo di partire da qui.

Ciao
Lollo

252
Mods, ditemi solo se continuiamo qui o si splitta.

253
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]Sarebbe bellissimo poter fare una revisione di On Stage! con tutte le ispirazioni che ci sono adesso...[/p]


Sì, è una cosa che ronza in testa anche a me da un po'.
Avevo anche il titolo, "Off Stage!". :-)
Ne parliamo un po' qui?

Io sarei per puntarlo sul narrativo/jeep. In linea di principio.

Ciao
Lollo

254
[splittato da http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2619&page=1#Comment_77461 - Moreno]

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Ciao,
rispetto al post iniziale, volevo solo dire che tutte le caratteristiche che hai elencato si trovavano già in On Stage!. Gioco sicuramente non perfetto, ma che a distanza di anni continua a stupirmi per alcune sue trovate "sconvolgenti" (fu pubblicato nel '95... leggetevi l'esaustivo resoconto di Andrea Angiolino sul libro della INC).
Poi forse non sapete che esisteva già una versione tradotta in inglese di OS!, e che mancava "solo" un editore anglofono.
Forse il mondo del GdR sarebbe stato molto diverso se certe idee fossero arrivate negli States direttamente dall'Italia. :-)
Comunque il topic è molto interessante, condivido molto gli aspetti di "immediata usabilità" del sistema. E sì, assolutamente l'occhio vuole la sua parte. Ve ne accorgete quando tentate di fare delle foto a un GdR: o avete dei prop interessanti, o cose carine tipo dadi poliedrici multicolori, o costumi, oppure viene sempre solo una foto di gente attorno a un tavolo con dei fogli davanti. :|

Ciao
Lorenzo

255
General / Live a immersione totale
« il: 2010-05-12 12:48:17 »
Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite](gente che sviene, gente che ha attacchi di panico, gente che ha crisi di pianto, gente che non riesce più a dormire ecc.)


Mica male come nomi per dei forum. :-)

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