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Post - thondar

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No, sto parlando con tutti, possono intervenire benissimo.

La mancanza di strumenti è un difetto, mica l'ho negato. Ma nulla è perfetto, almeno in questo mondo, quindi tutto ha dei difetti. Ora resta da vedere quanto siano gravi. Come vedi la frase non è affatto assurda, è la tua obbiezione ad esserlo.

Lasciare scelte ai PG e adattarsi alle loro azioni non mi sembra cosa molto difficile. Ad esempio il bambino invece che sparire poteva semplicemente non sapere l'identità di chi gli ha dato il messaggio oppure (o con maggiori ricerche) può portare ad uno studioso della suddetta biblioteca. Ulteriori ricerche in città avrebbero potuto confermare che la cosa migliore era andare a quella biblioteca (oppure no, dipende dall'importanza che la biblioteca assume nella trama che ora non conosco).

Dare motivazioni migliori ai PG è ugualmente semplice... basta darne un'altra quando la prima fallisce.

Fare framing aggressivo può essere più difficile o meglio, può essere più difficile capire che sarebbe meglio farlo, una volta capito diventa semplice.

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Io non ho subito nessuna ferita alla mia autostima, ho solo visto fare affermazioni errate su come giocare D&D (per quanto diffuse) e per colmo dell'assurdo affermazioni che se seguite producono un gioco pessimo anche per chi tali affermazioni le ha fatte.
Se le regole sono in contraddizione è normale che ognuno proponga la sua visione del modo migliore di giocare (consapevole che non è l'unica, come faccio io) e non del modo peggiore.

Poi non capisco come sia possibile dato che le regole sono in contraddizione che su GcG si parli della unica "verità su quello che dice il manuale". Se c'è contraddizione la verità non è unica. Invece sono curioso di sapere da dove derivano le statistiche "su come comunemente viene giocato dalla maggior parte della gente" perché mi farebbero proprio comodo.

Io penso invece che il problema alla base sia la voglia di criticare un gioco.

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Gioco Concreto / Re:Giocata di Hasimir
« il: 2012-03-27 15:02:47 »
Ezio, dalla giocata di Hasimir mi aspettava un bell'esempio di come il seguire la fiction possa dare problemi ad un DM che non istrada forzatamente i PG. Purtroppo tale esempio non c'è stato (senza colpa di nessuno) e mi sono ridotto a parlare degli errori di quel DM e altre cosette correlate. Ora tu mi fai un esempio di come si possa giocare D&D divertendosi. Va bè, non mi sembra molto correlato specie quando ti lamenti che ci sono tread tutti uguali (e più espandi l'argomento più è chiaro che i topic si sovrappongano). Comunque il tuo esempio potrebbe anche essere interessante ma per discuterne con utilità dovrei aprire un OT pauroso chiedendoti molti chiarimenti (del tipo: penso sia possibile giocare come dici con tutte le edizioni di D&D, vogliamo parlarne? a me non interessa troppo. Che intendi esattamente con "a carte scoperte?". Quanto è importante che la storia fosse solo un pretesto? non sarebbe stato meglio con una storia? cosa intendi per storia? perché togliere la fuffa? cosa intendi con fuffa? a me sembra tu abbia tolta roba che fuffa non è).

@Salkaner: si, mi riferivo a quanto dice Moreno in quel topic


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Interessante il consiglio sul framing aggressivo.
Vedo che concordiamo sul secondo errore (aver tolto scelte ai PG).

Non credi che avrebbe potuto lavorare di più sulle motivazioni per i PG? Da quanto racconti mi sembrano essere state il problema scatenante il tuo disinteresse per la fiction.

E' vero che D&D non ti da molti strumenti per evitare queste cose, ti dice di evitare il secondo errore ma senza fornirti strumenti veri per farlo. E' pur vero che non trovo difficile farlo senza strumenti, basta usare un pò di fantasia.

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Bene, ora che hai chiarito possiamo proseguire. Riporto qui gli altri commenti andati persi, in caso interessino a qualcuno.

Ezio, lo so che la DMG (e pure io) consiglia l'illusionismo, l'ho citata io stesso. Il problema è che Moreno non consiglia affatto l'illusionismo, quindi non è buffo proprio per niente che io non condivida e consideri i suoi consigli un errore, come indicato nella DMG. Poco conta che secondo le tue definizioni siano la stessa cosa "meccanicamente" visto che "non meccanicamente" sono cose diverse (non per niente Moreno ha citato un topic intitolato: Railroading, Illusionismo, Partecipazionismo: differenze).

Zachiel, questi esempi di un concetto senza che tale concetto venga espresso mi lasciano smarrito. Cosa vuoi dire? Io leggo di un giocatore che stà violando il senso dell'accordo con il DM.

Moreno, torniamo a noi. Un DM può evitare di forzare certe scelte e adattarsi a quelle dei PG, fermo restando le premesse del gioco (implicite o meno che siano).

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Gioco Concreto / Re:Capire cosa vuole il DM, anzi: Moreno
« il: 2012-03-27 14:15:28 »
No Moreno non ti preoccupare non ho alcuna emozione legata ai GdR, non uso alcuna trincea e sono perfettamente razionale. L'affermazione che fai riguarda D&D quindi di questo parleremo, il resto è OT. Non mi interessa se in certi giochi certe cose vengono meglio, non l'ho mai negato, anzi io stesso l'ho sostenuto a spada tratta su altri forum (alla faccia della presunta emozione).

Rileggi pure il mio post precedente e se vuoi commenta quello.

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Pare che mi ricordassi male alcuni aspetti però mi pare che il punto sia sempre li.

Voglio dire: "i giocatori sono liberi di decidere le azioni dei loro personaggi" e "Il GM è l'autore della storia" sono frasi inconciliabili?

bè, può darsi. Perché dico può darsi? perché bisogna vedere cosa si intende per "essere autore della storia". Certo, se lo si intende in senso esclusivo allora le due frasi sono inconciliabili. Tuttavia a me risulta abbastanza evidente che in D&D (e azzarderei nei GdR in genere) la storia nasce da tutto il gruppo, DM e giocatori, e che quindi essere autore della storia non va inteso come essere l'unico autore della storia senza che nessun altro possa metterci bocca, cosa che per altro io vado ripetendo mentre Moreno va negando (godersi la storia del DM, il teatrino del DM, etc). Come dicevo questa cosa è abbastanza evidente e, ammesso e non concesso che esista un GdR dove compaiano quelle due frasi, ci vuole proprio mala fede per intenderle in modo autoesclusivo. "Essere autore della storia" cosa significa dunque? Bò, sarebbe da leggere nel suo contesto ma probabilmente il discorso è una cosa del tipo: tu decidi i retroscena, tu decidi le reazioni del mondo aile azioni dei protagonisti, tu crei la storia sulla base delle azioni dei protagonisti, etc etc

Insomma a me non sembra affatto che D&D dica quelle due frasi, potrei sbagliarmi, ma anche se le dicesse sono sicuro che dal contesto si capisce perfettamente che non vanno intese alla lettera. Secondo me dunque l'articolo parte da un paio di frasi che nessuno ha detto, o se la ha dette intendeva (chiaramente) tutt'altro.

L'articolo poi parla dei quattro modi per conciliare le due affermazioni. Bè, secondo me il modo per conciliare le due affermazioni è leggerle per bene e vedere che si parla di costruzione della storia in collaborazione. Come si fa a collaborare? bene, almeno in quei 4 modi, forse in altri, non so, ma non è che queste tecniche risolvono la contraddizione è che la contraddizione non c'è perché le due frasi affermano di collaborare alla costruzione della storia.

Poi sarebbero da valutare quei 4 modi perché non sono d'accordo con altre cose affermate ma immagino questo sia un altro discorso. Per inciso Mr. Mario mi risulta difficile risponderti senza addentrarmi in questo (luuuungooo) discorso, quindi eviterei.

Comunque mi rendo conto di concordare più di quanto ricordassi. Io vi ho spiegato il mio pensiero, rispondetevi pure da soli voi se concordo e quanto.

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Niccolò ripeto che non capisco il senso del tuo intervento. Te l'avevo già detto ma tu hai ignorato la mia domanda quindi ti chiedo di chiarirlo ora. Ti faccio il riassunto.

thondar: fare railroading non è un modo di gestire la campagna ma un errore di gestione della campagna. Diffuso quanto vuoi ma errato, da manuale (DMg3°pg45/46).
Ezio: Buffo che tu dica così, Fabio, perché la Guida del Master della 4a edizione di D&D ti dice esplicitamente di fare railroading o, meglio, invita al partecipazionismo, a seguire, cioè, le alternative e i bivi della storia decisi a priori dal Master, senza uscirne: Guida del Dungeon Master 2, pp 9 segg.
thondar: [porta varie citazioni dove si dice tutt'altro]

Come vedi è nata una discussione se tale frase fosse o no contenuta nei manuali. Non ci importa nulla se i manuali mentono o non mentono, se fanno retorica o no perché sia io che Ezio abbiamo chiamato il manuale come testimonianza quindi se i manuali mentissero la questione non cambierebbe.

Ora tra le varie citazioni tu ne prendi una sola e la leggi male. poi dici che fa retorica. Primo, se vuoi dire che nel manuale non sono scritte quelle cose controbatti tutte le citazioni (e le leggi bene). Secondo che siano scritte per bellezza o meno non ci interessa quello che ci interessa è che siano scritte e che quindi fare railroading è errato da manuale, come ho affermato io. Manuale retorico e menzognero se vuoi, ma tant'è... Per questo non avevo risposto alla  "impossible thing before breakfast" se non con un cenno ma visto che pare sia opportuno vedrò di rispondere alla tua domanda.

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Apro questo topic dietro richiesta di un moderatore (Ezio) nonché Niccolò. Non ho particolare interesse all'argomento perché ne ho già discusso almeno un paio di volte in altri forum (e immagino qualcuno di voi si ricorderà pure) quindi sarò breve (meglio, no?  ;D ).

Se ben ricordo il discorso era che con D&D i giocatori non possono costruire una storia visto che la maggior parte delle cose sono in mano al DM (PNG e ambiente). Giusto?

Se si, sarebbe anche giusto. Però non si tiene conto che nessuno dice che i giocatori possano giocare la propria storia ma che DM e giocatori collaborino alla creazione di una storia. La collaborazione non è paritaria, il DM ha più influenza e se giocasse male potrebbe arrivare ad avere una influenza quasi totalitaria ma questo non ci interessa perché starebbe giocando male, contro i regolamenti (per quanto ammetto non siano pochi a farlo).

Inoltre una cosa che trovo ben più impossibile prima (o dopo) colazione è che il DM (se gioca bene, cosa che ovviamente fa) possa costruire una storia visto che i protagonisti non sono in mano sua.

Actual Play

Riprendo la giocata di Hasimir.
Il master si era preparato una bella storia. E se l'era preparata per filo e per segno, visto che errando voleva imporla al gruppo. Eccola:
i nostri eroi sentono di un tesoro a sud, lungo la costa, e partono per recuperarlo.
Decidono di prendere il fiume e vengono assoldati da un capitano di nave.
Lungo il percorso però il capitano scende a fare provviste e non torna più. I nostri eroi vanno alla sua ricerca ma non trovano tracce. Invece vengono a sapere di una torre maledetta e vanno ad esplorarla pensando abbia qualcosa a che vedere con la sparizione del capitano.
Dentro la torre scopriranno l'arcano.

ora vediamo cosa sarebbe successo con un DM che eviti di imporsi. Sono cose che ho già detto, quindi non mi si accuserà di averle costruite apposta.

i nostri eroi sentono di un tesoro a sud, lungo la costa, ma se ne fregano. Vanno invece ad est per vedere il mare.
Decidono di prendere il fiume e vengono assoldati da un capitano di nave.
Lungo il percorso però il capitano scende a fare provviste e non torna più. I nostri eroi se ne fregano, rubano la nave e proseguono. Dopo due giorni di navigazione la nave si incaglia in delle secche. I Pg scendono e notano un tempio mezzo diroccato. Decidono di esplorarlo (e qui magari potrei mettere degli agganci).
Dentro il tempio scopriranno un qualche mistero che non c'entra nulla col capitano.

Sono uguali? la prima era la storia del DM, la seconda la storia del gruppo.

Edit: grazie del link Patrick, non ce l'avevo sotto mano
riedit: riletto: la questione è ancora più semplice visto che metà delle cose che ho detto era lui stesso a dirlo.
Citazione
"se una persona ha il pieno controllo dei personaggi principali nella storia, come può un'altra persona controllare la storia? Una storia riguarda, presumibilmente, quello che fanno i suoi personaggi principali. Quindi se i giocatori controllano quello che fanno i protagonisti, allora il master non può controllare la storia. Viceversa, se il Game master controlla la storia, i giocatori non hanno alcun reale controllo su quello che fanno i personaggi."

Le due cose si conciliano molto semplicemente non con le tecniche esplicate dopo ma con il discorso che la storia nasce dalla collaborazione di DM e giocatori quindi nessuno ha il pieno controllo della storia. Come si ottiene questa collaborazione? dipende dallo stile di gioco, e si, spesso si usano quelle tecniche sulla cui validità non entro nel merito.

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Ho segnalato un post dove sono stato messo in Time Out ma non ho ricevuto risposta in credo 5-6 giorni quindi apro topic come da regolamento.

Questo è il topic. Si tratta di uno split da questo topic dove ha partecipato lo stesso triex e che quindi assumo aver letto ed essere informato di quanto vi ho detto (anche perché ho richiamato esplicitamente un mio post a lui diretto).

Riporto integralmente lo scambio avvenuto nel topic dove ho preso il time out

thondar: il problema secondo me non deriva dal sistema di gioco ma da errori del DM e/o triex (quali? questi, ma te li ricordi, vero?). Certo, cambiando sistema potresti non aver quei problemi... ma anche cambiando modo di giocare.
triex:Hai ragione
thondar
:Cosa te lo fa pensare? Giusto per capire
triex: Beh, hai detto che cambiando sistema o cambiando modo di giocare (cioè cambiando sistema) potrei non avere problemi. Non ci vedo nulla di non condivisibile.
thondar: Quale è il modo di giocare D&D? A me risulta che ne abbia più di uno. Mica sosterrai la One True Way? Non mi pare che dare motivazioni deboli sia un obbligo per giocare D&D e qualora uno dovesse dare una motivazione forte non starebbe più giocando a D&D?
triex: Eh? Quando mai ho parlato di one true way? Quando mai ho parlato di dare motivazioni deboli?
ezio (in blu): Fabio, non mettere in bocca a Matteo parole che non ha detto, per favore, soprattutto in termini così negativi.
È una tecnica ninja che serve solo a mettere sulla difensiva l'altro, a riversare su di lui tutti gli oneri della prova e, alla fin fine, a scaldare gli animi.
Aiutatemi ad evitarlo, ok? ^^
Grazie.


Segue mia spiegazione (che ora vi riscrivo per bene) e successivo Time Out.

__________________________________

Prima triex, poi Ezio mi accusano di aver messo in bocca a triex parole che non ha detto. Ezio la definisce esplicitamente tattica ninja accusandomi quindi di usarla. Successivamente mi accusa esplicitamente di essere "insinuante". Non è un complimento in nessun caso, ma fosse falso, sarebbe pure peggio. Quindi eventuali scuse pubbliche da parte di Ezio sono sempre le benvenute ma vediamo ora di capire se hanno quanto meno una "causa fondata" o meno (nota, la chiamo "causa fondata" e non giustificazione che sarebbe ben altro... perché una causa fondata non autorizza l'offesa).

Dove diamine avrei messo in bocca a triex qualche parola? Il controllo si fa veloce perché il post incriminato è breve, eccolo di nuovo: Quale è il modo di giocare D&D? A me risulta che ne abbia più di uno. Mica sosterrai la One True Way? Non mi pare che dare motivazioni deboli sia un obbligo per giocare D&D e qualora uno dovesse dare una motivazione forte non starebbe più giocando a D&D?

Dove avrei detto che queste cose sono state dette da triex? Sicuramente non l'ho detto in modo esplicito (e vi anticipo che non l'ho detto neppure in modo implicito) ed è un obbligo del forum fare Charitable reading. Dunque?

L'unica frase che ad essere maligni (ma è vietato dal regolamento esserlo, vero?) e molto fantasiosi potrebbe sembrare mettergli in bocca qualcosa è: "Mica sosterrai la One True Way?". Eppure non lo è. E' una domanda a cui può rispondere si o no e casomai si può dire che per come è posta stavo incitandolo a rispondere che no, non crede nella One True Way. Cioè il contrario di quanto mi si accusa. Tra l'altro Moreno ha recentemente accusato me di sostenere la One True Way e in modo esplicito e senza alcun fondamento da parte mia.

Quindi che non gli abbia messo in bocca quella frase basta leggere per vederlo. Ma ha pure un fondamento di logica. Mi è stato detto da Ezio che questa tecnica ninja "serve solo a mettere sulla difensiva l'altro, a riversare su di lui tutti gli oneri della prova e, alla fin fine, a scaldare gli animi". Scaldare gli animi, non era quello che volevo ma non ho prove. Mettere l'altro sulla difensiva non è quello che volevo ma non ho prove. Da regolamento però c'è il Charitable reading che mi scagiona. Riversare su di lui tutti gli oneri della prova non è quello che volevo e qui ho pure prove, che si ricollegano a quel fondamento di logica di cui ho detto.

Cosa stavo sostenendo in quel post? Stavo sostenendo che D&D può essere giocato in molti modi e quindi stavo negando la One True Way. Ora le cose sono due: o siamo entrambi d'accordo e quindi il discorso va avanti o siamo in disaccordo e qundi prima ho "l'onere di dimostrarlo" e poi se riesco il discorso va avanti. Secondo voi cosa mi sarebbe stato più comodo, che lui concordasse con me o no? Ovviamente mi sarebbe stato comodo che lui condividesse la mia premessa così non avrei avuto bisogno di "dimostrarla" ed infatti la mia domanda era posta in modo da portarlo a condividerla, ovvero rispondere: "ma certo che non credo nella One True Way, ma certo che D&D può essere giocato in più modi".

E invece mi accusate del contrario. Mi accusate di darmi la zappa nei piedi. E perché? per metterlo sulla difensiva? per farlo arrabbiare? Assurdo. Se non siete d'accordo vorrei che mi diceste esattamente dove e con quali parole gli avrei messo in bocca alcunché.


Invece rispondere alla mie domande con "Hai ragione". E dopo dare una spiegazione dove invece mi si da torto cosa sarebbe? Io ho usato il charitable reading ma mi è servito tutto.
 
E accusarmi di cose che non ho fatto invece che rispondere alle mie domande pensate sia un buon modo di portare avanti la discussione?

Non sono cose che "servono a scaldare gli animi?" Non sono accuse pubbliche? Non meritano una mia risposta del resto pacata e rispettosa del regolamento, tendente comunque a chiarire il mio post (cosa che dovrebbe calmare gli animi erroneamente scaldati da tattiche di cui non c'è traccia) e mandare avanti la discussione nonostante triex non abbia dato le risposte richieste?

Invece mi ha portato al Time Out e alle ingiurie.

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Approfondire quanto chiesto da Niccolò non è argomento di questo topic, così come lo è solo marginalmente quanto chiesto da Niccolò. Niccolò ha preso una citazione mia della DMG e la stà contestando nella sua validità. Io l'ho citata solo per dire che quelle parole vi sono stampate, giuste o sbagliate, se Niccolò pensa sia sbagliate che apra un altro tread, se vuole farsi spiegare perché considero sbagliata la "impossible thing before breakfast" pure. Anzi, cancellate pure i post dal 51 in poi compreso.

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Può essere. Non in questo caso però. Se vuoi parlarne apri un altro topic

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Non dice di non prevedere spunti ma di non scrivere per filo e per segno sulla pietra la sequenza delle azioni necessarie.
Dice di lasciargli più strade aperte (previste) e dice che se i PG fanno scelte impreviste il DM si adatta.

Le meccaniche per far questo ci sono: il DM non obblighi di prefissare le scene.

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Gioco Concreto / Re:Capire cosa vuole il DM, anzi: Moreno
« il: 2012-03-26 16:59:21 »
La 5 è una voce a se perché riguarda le singole partite/avventure e non dei principi generali di gioco. La differenza tra: "D&D è un gioco di avventurieri che rischiano la vita per fama e tesori ambientata in un mondo fantasy" e "per trovare la pergamena di Xilutix dovete parlare con il vecchio saggio di daggerdale e andare seguendo le sue indicazione nella foresta oscura dove troverete la mappa per atlantide etc" mi sembra piuttosto evidente. Direi che la voce 3 sono regole del gioco mentre la voce 5 sono l'avventura.

Certamente quando (e se) un DM dovesse volere che i giocatori indovinino cosa vuole lui senza dirglielo si creerebbero problemi. Io dico che quindi non dovrebbe mai farlo mentre Moreno (mi sembra, ma lo trovo abbastanza chiaro) dica che sia necessario, compreso per ciò che pertiene alla voce 5. Se fosse necessario dovrebbe essere l'unico modo di giocare. Vedremo cosa ci risponde

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Niccolò, non capisco cosa intendi con retorica. Quelle frasi sono quantomeno consigli che uno li voglia seguire o meno. E servono pure a evitare i problemi visti negli AP presentati da Hasimir e triex. Secondo te sono retorica perché non funzionano in quanto all'atto pratico pur seguendo ottieni risultati simili a non seguirli? Possiamo discuterne, ma io non concordo e comunque sono cose scritte nella DMG ed è quanto affermavo.

Conosco "the impossible thing before breakfast" e penso dica una cosa sbagliata.

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