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Post - Riccardo

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Sotto il cofano / Zilchplay
« il: 2009-01-09 08:10:23 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
E sì, ho visto giocare così, e sono convinto che sia una maniera di giocare estremamente diffusa, specie fra i gruppi che giocano da molto tempo.

Miiii quanto è vero. Gioco di ruolo da 20 anni e ho giocato così almeno per 15

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Moreno, ti ringrazio
Mi rincuora il fatto che se tante cose sono state dette su questo tema, i miei dubbi non erano così assurdi nè originali

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Citazione
[cite] Domon:[/cite]invece spessissimo importa che la risposta sia entro certi parametri "di genere", che venga fornita dal sistema oppure dalla regola zero

Chiaro, ma la regola zero in qualche modo non fa parte del sistema che ne fa uso ed è indipendente dal giocatore che fornisce l'input a tale sistema?
In pratica la risposta deve mantenere intatta la "simulazione" in atto, rispettando le leggi fisiche del mondo che si sta simulando o le conseguenze che avrebbe l'input nella narrativa che si è scelta e tale risposta non viene scelta dal giocatore, ma da un meccanismo o dal GM quando il meccanismo fallisce o è insufficiente

Citazione
[cite] renatoram:[/cite]E' da un po' che mi chiedo se "Simulazionismo" non sia solo un termine infelice, la cui inadeguatezza e' inasprita da una traduzione troppo letterale ed infelice.

Non sarebbe molto piu' adatto "Emulazionismo"?

C'e' chi gioca per emulare una certa narrativa di genere.
Chi per emulare le gesta dei personaggi di un'opera.
Chi per emulare il funzionamento meccanico di un mondo immaginario autocontenuto e coerente.
Eccetera.

La parte di "simulazione" e' minima in tutte le derivazioni, IMO, a parte FORSE nel "purist for system".

Mamma mia però... mi son tenuto tanti dubbi quando basta passare di qua e fare 3-4 domande... questo potrebbe portare all'ingiustizia  :wink:

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Ok
Se dovessi spiegarlo ad uno che mi fa una domanda, chiarendogli ovviamente che gli sto dando infomrazioni alquanto approssimative, potrebbe andare bene qualcosa come questo

Il divertimento e il piacere di giocare avviene nall'esplorazione del contesto, dal vedere come il sistema risponde agli stimoli forniti da lui tramite suo personaggio. Non importa che queste risposte siano "entro i parametri di una storia di un certo tipo" o che vengano poste delle sfide importanti da superare (questo per distinguere da Narrativismo e Gamismo), il godimento viene tratto dal fatto che il sistema risponde in maniera indipendente dal giocatore e dal suo volere

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Oddio... lapsus idiota... simulazionista!!!

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Allora, mi è abbastanza chiara l'identificazione di un gioco che favorisce un gioco gamista (come Donjon o Storming the wizard tower) e di un gioco che favorisce un'agenda Narrativista (come Cani nella Vigna o The Pool), mentre mi risulta più difficile il concetto di immersionismo, probabilmente perchè mi è sempre entrato in testa come "realismo" ma ho la chiara sensazione di essere in errore
Qualche anima pia può aiutarmi a capire in cosa consista un gioco immersionista, magari facendomi un esempio di un GdR che ben favorisca questo tipo d'agenda?

[Edit]
Scusate il lapsus, volevo parlare di simulazionismo e m'è uscito immersionismo... il che denota anche quanto poco ho capito di questo concetto :D

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Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]Se un giorno si farà una raccolta di thread imperdibili su Cani nella Vigna, questo ciaddastà per forza :)

Grazie a tutti i partecipanti! :)


Prego prego, io ho fatto del mio meglio per confondere le idee a più persone possibile  :oops:  :oops:

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Ok ok, ora mi torna... e torna con tutto quello che avevo finora pensato
Questa volta devo dire a Moreno che m'aveva un po' incasinato invece di aiutarmi, cosa strana perchè solitamente i tuoi post sono illuminanti
Credo che il problema sia sempre quello di fare ipotesi "limite". I miei giocatori non dichiarerebbero mai ad esempio l'omossessualità come un "non peccato", non nel setting, pur essendo tutti loro convinti che sia assultamente non un peccato, perchè stanno nel setting e lo giocano... facendo però esempi così limite ci si confonde.
Quello che devo imparare è "fare esempi di cose che farei io", e non "esempi limite che farebbe qualcuno che non conosco ma che immagino possa esistere"... portano sempre a confondersi
Più vicini si rimane ad un "actual play" o quantomeno ad un "possible play" (una giocata che IO farei), meno si rischia di parlare di aria fritta

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Giuro che ho letto tutto tutto, dalla prima all'ultima riga e due volte... visto che hai sempre la tendenza a dire che chi non capisce non legge bene e tutto, magari hai ragione, ma in questo caso già sai che se non ho capito è perchè veramente non ci sono riuscito

Noi abbiamo giocato diverse città... e ci siam fatti male, pure parecchio, nel senso che alcuni Pg sono "scappati" già dopo la terza città, intendendo (per capirci) che un giocatore ha detto "Va beh... direi che Ezechiele è ora che vada in pensione, altrimenti nella prossima città mette direttamente una bomba atomica e poi si spara in fronte" (o una cosa simile), al che ha narrato Ezechiele che se ne andava con un totale senso di inadeguatezza al ruolo di Guardiano del signore della vita, incapace di perdonare e sempre troppo pronto a far valere il suo giudizio a qualsiasi costo. Mentre mia moglie lasciò un PG con una cosa del tipo "No no, Eva non può fare il cane, non ce la fa, è veramente al di sopra delle sue capacità, se continua mi va in depressione permanente"
Questo giusto per chiarirti la mia esperienza di CnV

Quello che però non mi è chiaro, veramente, è perchè durante una serie di città, non possa avvenire che i Cani veramente usino il loro potere di cani per rendere "non peccato" un "peccato", fin quando nessun sopracciglio si alza

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'sta volta moreno mica t'ho capito per niente sai?
L'esempio della malta e del progetto mi sfugge TOTALMENTE
Rimanendo nell'actual play, se a me la poligamia non m'indigna, nè quella maschile nè quella femminile, come posso punirla in game se tu mi dici che devo usare la mia moralità... come posso coniugare quello che dici con quello che affermi nell'ultimo post?
Saranno pure cose semplicissime quelle che dici, ma a volte mi sembra che dici "A e non A" allo stesso tempo
Tu dici che l'unica cosa da usare è LA MIA morale (scritto pure maiuscolissimo), ma come la metto LA MIA morale in un mondo in cui andare con un uomo prima del matrimonio è peccato? Come posso punire un uomo e una donna se fanno una cosa che secondo la mia morale è assolutamente auspicabile e gradito?

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Citazione
[cite] TartaRosso:[/cite]Vediamo se quello che dico allora ha un senso:


Il setting è solo uno sturmento per creare vicende interessanti.
Poi giudicare sta al gruppo secondo i propri parametri morali.


Quindi se ho capito bene il gruppo a fine città può decidere che la poliandria è permessa per sorella Evelin fratello Jebedia e fratello Jonathan (ah un bel triangolo con una donna e due uomini).*

E non dare troppa importanza al fatto che questo confliggerebbe in un gioco in cui si sta "simulando" la realtà mormona. Perchè questo è un gioco sul gidizio e sui conflitti morali.


*
O meglio è ovvio che può deciderlo la parola dei cani è legge. Solo che i giocatori non si devono fare menate a deciderlo se lo ritengono giusto a causa del fatto che stanno giocando nel settin di cani nella vigna.

Io ci aggiungerei pure. "E questo non farebbe che darmi altro materiale per la prossima città! Se accettano la poligamia femminile o maschile che sia, fin quando sono disposti a dire che va bene? Cosa va punito? La gelosia fin quando è accettabile? Fin quando si può trascurare uno dei due coniugi prima che si arrivi all'ingiustizia?". Ogni giudizio morale che danno i giocatori è uno spunto per dire (parafrasando proprio questo stesso forum). "Sei disposto a perdonare queto peccato, depenalizzandolo. Ma anche in questo caso? Anche se porta a queste conseguenze? Fino a che punto? Fin dove ti spingi?"
Il bello di questo gioco è proprio cercare il limite, città dopo città (perchè una città non è "un'altra città" ma "la città successiva")... e dato che ogni giocatore ha un limite personale arriva il momento in cui superi il limite di un giocatore senza raggiungere il limite dell'altro, creando quindi gli spassosissimi conflitti tra giocatori

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Gioco Concreto / Zombi... come renderli in un gdr indie?
« il: 2009-01-02 15:01:05 »
Ci sono un paio di boardgame che hanno "tendenze gdristiche" da cui si potrebbe prendere spunto

Uno particolarmente adatto a dare spunti di un certo peso è Mall of Horror
(RECENSIONE)
Per farti capire il concetto, la recensione parte con "Oggetto: tradire per sopravvivere"
E' un board game, non un GdR, ma potrebbe essere interessante dargli una letta

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Sotto il cofano / [CnV] Escalation, Descalation...
« il: 2008-12-30 15:13:11 »
Citazione
[cite] fenna:[/cite]Aloa!
Riccardo i la mia comprensione  :o
2cent sulla questione.
A mio avviso la cosa non c'è nel manuale, molto probabilmente perché nel playtest non è uscita, non credo per nessun tipo di sciatteria o malvagità.
Aloa!

E su questo penso che non ci siano dubbi! Il manuale reputo sia scritto con molta, moltissima cura e che.
Volendo si risolve pure con qualche FAQ a fine libro... tanto se sei uno che il manuale lo legge, leggi pure le FAQ e bene, per assicurarti di aver capito tutto, se invece non lo leggi bene o non lo leggi tutto, è ininfluente dove metti il chiarimento, non potrai mai assicurarti che venga letto
Io parlo proprio di un chiarimento che serve "a chi il manuale lo legge", perchè l'errore di cui parliamo sembra che sia fatto non solo da chi si ferma a pagina 15, ma anche da chi come me ci si mette d'impegno e poi fallisce miseramente

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Sotto il cofano / [CnV] Escalation, Descalation...
« il: 2008-12-29 16:14:32 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Non è umanamente possibile rendere un manuale "a prova di parpuziatore". (e sì, è un argomento a cui sono stati già dedicati centinaia di thread nei forum USA). Nel momento in cui ignori quello che c'è scritto nel manuale, come fa quello che c'è scritto nel manuale a fare differenza?

Mica puoi scrivere un manuale con OGNI SINGOLA REGOLA sottolineata, in grassetto, con freccie rosse da tutte le parti, e un elenco generale di ogni errore possibile con scritto "non si fa così".

Ovviamente no. Ma se capita che la stessa regola la capiscono male in tanti, bhe in quel caso SI, c'è quella necessità
Se poi per te non c'è va bene, sono punti di vista, ci mancherebbe
Ma un problema esiste. Il manuale, una volta letto un paio di volte, è più o meno chiaro in tutte le regole (giocare bene il gioco è un'altro conto, perchè parpuzio mi è in aggiuato sulla spalla), ma le regole son chiare. C'è un punto però, in cui tanti cadono, spesso, tutti là. Per me ciò significa che quel punto necessita una maggiore chiarezza e che
"La taglia del dado dipende dal tipo di Colpo che hai Accusato" non è sufficiente ma dovrebbe essere
"La taglia del dado dipende dal tipo di Colpo che hai Accusato e non è relazionato in alcun modo all'arena in cui si svolge un conflitto. Come indicato in diversi esempi, si possono ricevere fallout da d4 o d6 anche durante una sparatoria, se l'azione che ha provocato un fallout è non fisica o fisica senza lotta"
Con l'aggiunta magari di un'altro esempio fatto a posta per chiarire questo specifico concetto appena espresso. Cavolo, ci sono dozzilardi di esempi e 10 righe per un singolo dettaglio che è evidente che viene continuamente frainteso no?

Edit
Scusa More'... è che ci connettiamo sempre allo stesso momento!
Se aspetti ti commento pure l'ultimo che hai fatto, ripasso tra 15 minuti per non fare un'altro cross post

Edit 2
Ok, ci provo, sperando di non trovarci nell'ennesimo cross post

Moreno, per me confondi due cose
1) Una regola che spesso viene compresa male.
Basta ritoccare la regola o aggiungere un paio di righe e il problema è risolto
2) Il clima, l'atteggiamento generale al manuale, o al gioco è sbagliato
Questo non lo risolvi.

Io il manuale l'ho letto tutto, dall'inizio alla fine, più volte, e tanti altri come me che hanno letto il manuale, dall'inizio alla fine, più di una volta, hanno fatto questo errore. Tale errore sarebbe a mio avviso risolvibile con 2 righe scritte belle in neretto al punto giusto con esclamativo finale, magari sotto la tabella dei fallout
Poi magari sbaglio e non è vero, ma per ora son convinto che questo "errore comune" lo si risolverebbe in un niente

Il problema del "manuale letto solo fino a pagina 15" non lo risolvi con 2 righe, non lo risolvi con il manuale. Perchè, come giustamente dici, se il manuale non lo leggi tutto, come posso assicurarmi che tu legga proprio l'avvertimento che metto? E che gli dia la giusta importanza? Quindi su questo ti do ragione su tutta la linea...

Ma sul primo punto no... almeno a quelli di buona volontà, che il manuale lo leggono tutto, con impegno, e che cadono in molti nello stesso errore, che sarebbe risolvibile spostando la regola da dentro alcuni esempi ad un piccolo paragrafetto di 1 riga e mezzo spcifico, per me meritano lo sforzo

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Sotto il cofano / [CnV] Escalation, Descalation...
« il: 2008-12-29 15:45:42 »
Ma se tanti, contiunuamente, commettono lo stesso errore non è che magari bisognerebbe tenerne conto?
Io sono il primo ad ammettere di aver letto il manuale a cavolo. E' evidente che ho letto male il manuale. Ma non mi nascondo dietro ad un dito e dico anche che se in tanti leggono il manuale male allo stesso modo, magari chi il manuale lo scrive dovrebbe tenerne conto e dire, "Ammazza che tonti che sono i lettori di manuali... vediamo cosa posso fare per evitare che ciò accada ancora"
Quando dico che dovrebbe dirlo esplicitamente dico che non dovrebbe essere desumibile da esempi, ma dovrebbe essere chiaramente scritto, nel capito dei fallout e magari anche in calce a tutte le tabelle
"Attenzione. Il tipo di dado di fallout, non dipende dall'arena in cui il conflitto si svolge nel momento in cui il fallout viene preso."
Sarà stupido, ma per me è evidente che ce ne sia bisogno
Per me la differenza tra "desumibile da innumerevoli passi del manuale" ed "esplicitato in maniera diretta" è più che significativa

Sarà ridondante? Forse, ma secondo me eviterebbe a tanti l'errore, perchè ripeto di non aver nessun problema a dire che la colpa è mia che ho letto male il manuale. Non ho nessun problema a dire che non è il manuale ad essere scritto male, ma sono io che ho letto male il manuale scritto bene. Ma dato che lo stesso mio errore l'hanno fatto in tanti, forse il buon manualizzatore, armato di santa pazienza, dovrebbe porre rimedio, magari alzando gli occhi al cielo come a dire "Ma tu guarda un po' che mi tocca fare" e non pensare "Aho, sarete pure in 1000 ad aver letto male questo passo, ma io non lo cambio"

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