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Post - lapo

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Morte certa… mi ferisci. :P

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Mhh. Allora. Brandelli di ricordi di Amanda. Ma non si ricorda tanto bene. Sarà che è stata una serata sconvolgente, sarà che per buona parte del tempo era fuori di sé. (e lo è tuttora, stiamo scrivendo da un futuro teorico alternativo :P)

Ma che diavolo passa in mente a questo lupo? Che diavolo di casino vuole combinare?
Siamo alla villa di Bock, fortuna che ho l'invito.
Cerco di placcare il lupo, lo afferro alle gambe… per un attimo lo rallento… ma a chi la dò a bere? Pesa almeno il triplo di me! Acco, bene. Ora ho pure un graffione da spalla a scapola, ottimo. Brava Amanda, molto costruittivo.

La scena successiva la ricordo un po' in sordina… ma che vogliono fare questi ragazzi, affrontare un vampiro con centinaia d'anni di esperienza? Ma… ma… perché mi sembra in difficoltà? Sogno, forse? Probabimente vorrebbe il mio aiuto ma… questa non è la mia guerra, perché non se ne stanno tutti un po' tranquili e calmi? Io volevo soltanto seguire un anno scolastico, senza menate… magari divertiri un po', andare in discoteca… ma che ne so! Non le ho mai fatte quelle cose, ero troppo impegnata a restare viva, durante la prima guerra.

Bock ha detto di uscire da qua… non sto neanche a sentire il resto della frase e sono in strada. È tutta la sera che rimando i miei doveri nei confronti di David, è colpa mia se si è trasformato. O almeno così dice Bock. Perché diavolo è successo? Eppure non è la prima volta che non riesco a trattenermi, sopratutto nei primi anni mi succedeva spesso, eppure… eppure non era mai successo niente.

David. Il nostro legame è forte, ricordo il suo odore, il suo sapore, mi concentro (marked for the hunt)… lo raggiungo. Oddio. È peggio di quanto pensassi. Mi ringrazia per il "dono", è ancora più arrogante di prima. È proprio vero che la trasformazione tira fuori sempre il peggio di noi… pochi hanno la fermezza per riprendere il controllo e comunque, non nei primi giorni. Gli ordino di fermarsi, gli ribadisco che è sotto la mia responsabilità. Mi ignora. Si fa beffe di me. Schiocca le dita. La sua vecchia gang! Dannazione, li ha trasformati tutti! Ma come è possibile??

Mi circondano, iniziano a picchiarmi, sono in ginocchio, sanguino (nessun danno meccanico, per ora). Non posso farcela. Non sul piano fisico. Non contro quattro neonati accecati dalla sete; ed erano violenti già prima. Le percosse arrivano, una dopo l'altra, il dolore e l'umiliazione mi allontanano da questo corpo; allento un po' la presa per riuscire a resistere, cerco di ricordarmi che non sono una ragazzina delle superiori, sono un vampiro di 100 anni e questo corpo guarirà facilmente.

David va eliminato. E non ho speranze di farcela con la forza. Ho in mente un piano. Ma è terribile, è immorale, è sbagliato. Mi alzo, mentre continuano a percuotermi e deridermi. Mi avvicino a David, ricoperta di graffi e tagli e piccole strisce di sangue. Mi avvicino con una certa aria negli occhi. So che non resisterà: non ho ancora conosciuto un essere che potesse resistermi. Gli propongo una tregua (manipolazione: 7, l'MC mi dice che solo il sesso potrà convincerlo), anzi… una pace: andiamo a casa mia, continuiamo con calma il discorso… è una proposta interessante, no? Tengo il suo gioco. La mia mente vacilla, mi sento sempre più distante da questo corpo, lo schifo me ne allontana. Nel frattempo siamo arrivati, sento una presenza… ma non ho il tempo di pensarci, David mi è addosso… fa i suoi porci comodi… è brutale.

STOP. Stop. Stop. Il mondo si ferma per un attimo (darkest self).

Sono fuori dal mio corpo (niente di metafisico, è solo la mente che si aliena per difesa), vedo la situazione con una diversa chiarezza… questo corpo… questo infante… non può permettersi di fare quello che sta facendo. Mi sta mancando di rispetto. Merita una punizione. Una punizione grave. Lo bacio, lo mordo… ah, guardalo come si divincola di piacere… ma presto capirà che questo non è un gioco. Questo non è piacere. Finirò il lavoro per la seconda volta, questa volta di proposito. Ecco: è vuoto, non ha più difese, non ha più modo di guarire, con un'artigliata gli strappo la gola. Una piccola pausa… sembra quasi un film… e poi: polvere alla polvere. Peccato solo che i questa stanza non ci sia vento, sarebbe stato scenico.
Ahhhh. Un problema in meno per la povera Amanda.
La povera Amanda che ora, finalmente, dopo tanti anni… ricorda chi è, ricorda cos'è: una ragazzina delle superiori? Ma vi prego! Un vampiro di 100 anni. Un vampiro che non ha il minimo interesse per queste stronzate umane: regole, limiti, comportamenti positivi… stronzate. Io sono la preda e loro le prede. Io il gatto e loro i topi. Io il burattinaio, e loro bambole. Certo, a volte è anche divertente giocarci.

Mentre stavo pensando a tutto questo… un essere patetico si avvicina, coperto di scaglie, in lacrime. I suoi occhi sono umani, li riconosco: sono gli occhi di Victoria. Chissà che le è successo. Eppure è divertente: finalmente un topo che sa inventare un modo originale per divertirmi un po'. Le spiego, con voce suadente e per il suo bene (ipnosi) che deve stare calma, deve evitare di disturbare. Le farà sicuramente bene: questo topolino, questa bambola, era sempre così impegnata a infastidire tutta la classe. È anche divertente come li manipolava… ma no, che noia, quello è il mio ruolo, non il suo. Per cui, calmati e smettila.

Si spalanca la porta: è Erica, quella buffa bambola che tanto si professa affezionata alla sua padrona; quel topo che tanto osa da mordicchiare gioiosamente il pelo del gatto, senza accorgersi neanche che l'altra zampa è sulla sua coda. È sconvolta. Ah ah ah, posso crederci… cosa vede? Vede me, la sua adorata Amanda, completamente nuda e ricoperta di sangue… il sangue di David (un brivido di piacere, a questo pensiero) e di fronte a me… un orrendo demone. No, anzi: Victoria, di nuovo umana, e totalmente nuda. La cara dolce Victoria, che tante volte l'ha sbeffeggiata. Oh, ricordo proprio adesso che la giovane e tenera Erica mi aveva chisto un favore: rendere pan per focaccia a Roxanne. Oh, beh, dovrà accontentarsi. Le sussurro: «beh, ecco qua, non vuoi avere la tua rivalsa? fai quel che vuoi».

E questo piccolo topolino bianco, così candido… questa ragazzina umana… uh, quante idee. Deve essersi fatta una certa cultura… film di genere: Hostel, forse l'intera serie di Saw… o forse è un talento naturale. Che topolino interessante. La guardo, rapita, mentre appende Victoria al soffitto usando i cavi d'acciaio del bucato. Mentre la tortura con la massima calma e accuratezza. Mentre le spilla tante piccole gocce di sangue, offrendomele in dono. Ma che gusto ci trova, nel sangue? Non che non lo condivida, voglio dire, però lei non ne ha bisogno… oh, beh, questi umani sono pieni di sorprese. Questa candida ragazzina… è oramai rosso vermiglio. Mi piace. Mi divertirò ancora un po', prima della zampata finale.

Citofonano. Ah, che seccatura. Mi metto la vestaglia, come una brava padrona di casa (poco importa essere ricoperti da rivoli di sangue, giusto? le apparenze innanzitutto!). Oh, quell'umano, Darius. Vuole Victoria. Interessante questo topino: non ne ho ancora capito le motivazioni, e questo mi incuriosisce. La porta è ancora socchiusa, mi giro: Erica ha già fatto sparire tutto e si è chiusa in bagno… quanta iniziativa! Lo lascio entrare… le chiedo, con un grido: «dove l'hai messa?» e «nello sgabuzzino delle scope!» mi giunge presto risposta. Lo apro. Recupero quel che resta di victoria e lo consegno a Darius. Chi sa cosa ci farà. Magari un rito satanico? Sarebbe divertente. Sento la mia bocca dire «Erica mi preoccupa» e non sono certa di sapere perché l'ho detto. Ma in effetti si comporta da strano topolino: sembrerebbe quasi credersi un gatto. Ah ah ah ah, che idea divertente. La sua risposta mi ferisce, però: Erica è mia responsabilità (condizione).

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Dillo ai ragazzini di ET. ;)

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La cosa mi intriga.

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…e io ho almeno un'idea splendidamente fottutamente malvagia.
Ma forse non è neanche realizzabile beh, sicuramente ci provo.
Ma anche non funzionasse… avrò idee di backup, vero? Avrò idee di backup, lì per lì.

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BTW, concordo pienamente sul «continua così». In primis perché Lavinia deve giocare come Lavinia vuole giocare, e inoltre anche perché la realtà non ha bisogno di essere realistica, e anche se né io né Ezio avremmo fatto quelle cose in quel momento e in quel modo, va benissimo che Ambrose le faccia e il mondo è pieno di ragazzini reali che si comporterebbero esattamente così. ;)

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Trovo pucciosissimo Darius in due occasioni:
  • quando non si rende conto consciamente di aver essersi un po' aperto con Ambrose (tra l'altro, queste cose succedono sul serio)
  • quando si illude che usare binding su un vampiro lo renda inerme: i vampiri (in MH) non agiscono mai in prima persona (volatile -1), ma tramite manipolazioni ;-)
PS: comunque non preoccuparti che leggere questo thread influenzi il gioco da parte mia… e no, non per discorsi su meta-gioco o cazzimazzi, ma solo perché mentre gioco non ho proprio la capacità di ricordare cosa ho letto qua.  ::)

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L'ultimo punto è interessante. Secondo me Ezio esagerava un po'… nel senso che secondo me si sarebbe accontentato sì… ma con l'enfasi su accontentato.

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Diana se ne va subito, Bock ordina ad Amanda di restare ma lei molto poco carinamente se ne va ignorandolo.
Nuuuuhhhh, poverinooooooooooooooo............. non voleva ignorarlo, se ne è scappata appena ha detto «lasciatemi solo» (senza manco sentire la fine della frase) perché si aspettava una paternale e non aveva la minima voglia di sentirne una. (LOL, che comportamento adatto all'età :P)


PS: dovete sapere che Lapo e Ezio (e forse anche Paolo?) lo considerano un decente guaglione, mentre Lavinia e Giulia lo trovano cattivissimo e terribile. OK, è il padrone della città, ma non gli abbiamo mai visto fare niente di male, sta solo cercando di tenere calma la città mentre gliela devastiamo.


PS: per l'AP di Amanda, datemi 24-36 ore.

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Sì: quella frase è notevole. :)

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Sui piccoli capitoli concordo perfettamente. La mia unica stranezza "interiore" è che l sessione era finita con "ora vado e incollo David al muro", e la scena dopo era "una settimana dopo, sta picchiando una tua conoscente". XD
Ma comunque avevamo giocato fino a quanto? Le 2:45 mi pare? Eravamo stravolti, andava chiusa per stanchezza, se non altro.

E comunque va bene così, è una scelta stilistica che approvo (sopratutto per il tempo compresso in Faerie) e a parte un minimo di stranezza iniziale, è stata un buona scelta, secondo me. :)
Di contro, sono d'accordo anche con Mario.


Per me è importante sapere che Diana non passa da una rissa all'altra
Verisismo.

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E ho pure potuto far pronunciare ad Erica la Parola con la A senza che sembrasse artefatto o affrettato.
Intendi «lesbicA», giusto? (para-citazione filmica)
[argh, come è difficile adattare alcune frasi]

Battute a parte: non ci avevo neanche fatto caso! Il che significa che sì, era una cosa fatta al momento o modo giusto.

non posso dire a Diana che ha aspettato una settimana per confrontarsi con Blok
Anche meccanicamente, il suo darkest self svanirebbe all'alba, e lei vuole/deve affrontarlo in quelle condizioni.

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[cross-post con Ezio]

La morte di David: sai che non lo so? Ho tirato hold steady e ho fallito. Ma perché esattamente? Le regole lo richiedono per i vampiri, dato che è un gesto che fanno con trasporto e non meccanicamente? Oppure è nato dalla nostra fiction? Oppure ho detto io qualcosa che ha telegrafato a Ezio la mia necessità di trattenermi? Non lo so, oppure non mi ricordo. ^_^

Si sente il salto temporale? Credo di sì: sia io che Paolo (mi pare) siamo stati colpiti dalla cosa.
Di contro, capisco le motivazioni di Ezio.
Dovremo stare più attenti a lasciare meno cose "urgenti" aperte a fine sessione. ;)
Ieri sera è andata meglio, credo,come "taglio"!

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Questo non è un AP. Questo è un racconto degli eventi di ieri sera dal punto di vista di Amanda. In corsivo, i commenti di Lapo.

1. MENSA

Erica mi segue come un cagnolino, è carina, è dolce ma… è anche insistente, vuole attenzione, è gelosa. Devo spiegarle che le persone devono mantenere la propria individualità, forse perfino… dignità.
Eppure, eppure, è così fresca, così spontanea, mi ricorda tutta quella parte di umanità che ho perso, o meglio: che in gran parte non ho fatto in tempo neanche a sviluppare.

Ma che succede? David. Ancora David. Sta ancora infastidendo qualcuno.
Diana? Le ha messo le mani addosso, sta oltrepassando il limite. Ecco cosa succede a lasciar passare una settimana, avrei dovuto insegnargli le buone maniere già dopo quella festa.
[ho avuto qualche problema a giustificarmi il fatto che la seconda sessione sia iniziata 7 giorni dopo la fine della prima, avevo un sacco di cose da fare: in primis, mettere a posto suo David]

Mi avvicino, Diana gli sta tenendo facilmente testa, ma lui le tira un colpo basso.
Basta! Lo afferro e lo porto di peso in bagno.
Sento lo sguardo di Erica che mi brucia la schiena. (invidia? desiderio di possesso? vuole che parli solo con lei? in ogni caso, non mi piace)

2. BAGNI

Gente come lui capisce solo le maniere forti. Beh, vediamo se queste le capisce.
Mi parla. Cerco di capire le sue motivazioni, i suoi problemi. Mi ignora, sprezzante. Mi offende (o almeno ci prova). Si fa delle idee (ma è mai questa la reazione che la preda deve avere di fronte al
pericolo?).
Inizio ad avere un piano, gli prometto emozioni forti. Mi tocca. È viscido, ma non mi interessa, sto pensando a quello che devo fare, quello che sto per fare, sto pensando da vampiro e in questo stato questo corpo così umano non è poi così importante, non ha poi tutte queste sensazioni.
Di solito faccio di tutto, per mantenere il contatto, la mia umanità, ma non adesso. Adesso sono a caccia. Mi avvicino al suo volto, invitante… lo prendo per il culo, ma poi lo mordo. [la mia voglia di morderlo valeva pure 1px]
Ahhh, ci voleva, sa di umano, sa di giovane, sa di ormoni e di paura e di aggressività [non ricordo che 3 aggettivi avevo usato ieri]… ora basta, però, qualche giorno di anemia lo terrà quantomeno più calmo. E avrà
avuto la sua parte nel placare la mia sete. Sete che non ricordavo così forte [condizione: assetata], dannazione… basta, basta, basta! Mi scuoto, mi stacco, a fatica… ma è troppo tardi: è esangue, è morto.
Cazzo, ho perso il controllo.
[no, scema: l'hai perso allucinantemente! potevi bere massimo un litro, e ne hai bevuti 6! che cazzo!]
Cazzo, non era così che doveva andare. [rammarico per la mancanza di autocontrollo]
E mi hanno visto tutti, uscire dalla mensa. [penso solo alla mia pellaccia, in questo momento]
Ora c'è troppa gente in giro per portarlo via, lo siedo sul wc e chiudo la porta, ci penserò stanotte a nasconderlo.

3. BOCK

È sera, e ho un corpo da recuperare. Cazzo: la porta è sfondata.
Dall'interno.
Ma che cazzo succede?  Arriva il professor Bock [il vampiro della città], è furente… con me??
OK, è morto in ragazzo della scuola, ma non credevo gli sarebbe importato così tanto.
Ah! Come? Un neonato? David? Cazzo.
Già da umano era un rompicoglioni di prima categoria; ed è tutta colpa mia.
Inoltre, si lamenta del mio rapporto con Erica, vuole che io gliela porti in modo che diventi una sua thrall… non so neanche cosa voglia dire, ma suppongo significhi schiava, marionetta… non voglio.
Furente, mi chiede cosa mi abbia insegnato mio padre… beh, che dire: troppo poco, evidentemente.
Che cazzo di casino.

4. ERICA

Siamo a casa mia, sul grande letto sotto il lucernario, ci sono le stelle.
Fa buio presto, in questa stagione. Erica è dolce, carina, umana… ma anche fastidiosamente dipendente, non mi lascia abbastanza spazio.
Ma questo non è un problema che possa risolversi con le maniere forti… no no no, sopratutto dopo stamattina, le maniere forti… portano troppe consequenze.
[ho recentemente acquistato il potere Ipnosi, con il primo avanzamento]
La allontano con parole dure [le tolgo l'unica stringa, per poterla ipnotizzare], fa due passi indietro, mi grida contro cose che non pensa, è ferita e arrabbiata.
Poi la guardo negli occhi, le sussurro parole di tranquillità, le dico che la rispetto, ma che voglio la mia indipendenza, i miei spazi, e non deve essere gelosa di nessuno… le mie parole sono come musica, leggerissime: non le sente consciamente, le sente nel profondo. La cambiano, la rompono, la plasmano: mi risponde in modo affermativo… ma troppo freddamente, troppo roboticamente… oddio, cosa ho fatto!?
Questa non è più Erica, questa non è più la giovane umana fin troppo esuberante che conosco.
L'ho rotta, l'ho rovinata, o forse no?
Sono disperata, la bacio, la carezzo: l'effetto pare svanire, pare riprendersi, facciamo sesso, per disperazione. La sento di nuovo viva, di nuovo lei… forse, forse, solo forse questa volta non ho sbagliato.
Spero, di non aver sbagliato.

Devo fare una passeggiata, schiarirmi le idee. Ma sopratutto, trovare David! È mia responsabilità. Le propongo di accompagnarla a casa, ma non vuole, mi propone di dormire da me.
D'accordo, le dico, ma dovrai aspettarmi un po': ho bisogno di fare una passeggiata (e non solo).

Prima di salutarmi, mi chiede un favore. Mi strappa una promessa che però era qualcosa che avevo già pensato in prima persona, proprio quella mattina in mensa: la promessa di farla pagare a Roxanne, lei e le sue continue frasette omofobe. Sono seriamente curiosa di sapere come pensa di farlo Erica, credo che le chiederò il suo parere. Sto perdendo contatto con l'umanità, sto diventando un essere fatto di calcoli utilitaristici: l'unico modo che mi verrebbe in mente per farle capire la cosa, sarebbe eccitarla in prima persona, farle sentire le sensazioni che denigra. L'ho già fatto con Victoria ma, devo dire, non ha poi funzionato gran che.

5. BOCK

[questa scena me la ricordo meno di altre; per esempio: perché stavo "cercando" David, se è Marked for the hunt?]
Sotto la statua del fondatore della città c'è il professor Bock, si aspettava che gli portassi Erica, gli dico che non sarà un problema, ma insiste. Poi divaga e si lamenta della mio attaccamento a questi mortali, dice che sono cose che devo lasciarmi indietro, orpelli inutili ad un vampiro, soltanto un peso. Ma gli rispondo male [shut down] e a quanto pare tocco qualche corda scoperta: mi dice che invidia la mia capacità di
provare ancora queste cose, la mia umanità residua. [condizione: invidia della mia umanità]
Mi dà anche il compito a casa di istruire David, e se non ne sarà soddisfatto me lo farà uccidere.

6. STRADA

Sto camminando per la città, assorta nei miei pensieri, quando un ululato squarcia il silenzio della notte.
Corro sul luogo, sta succedendo un casino. (ma cazzo! un casino nella mia città!)
Resto un attimo interdetta: c'è un enorme lupo… o quasi.
Ed ha l'odore di Diana, anche se diverso… e capisco che quella componente strana del suo odore era proprio il lupo, ora predominante.
Sta lottando con Darius, compaiono delle catene d'argento, s'incazza, le fa esplodere. È su Darius, gli ha trapassato una spalla con una zampa, poi con voce roca dichiara che vuole ottenere il dominio del branco, è fuori di sé.
(vuole la città?? la città è di Bock… è inarrivabile per me, e gliela lascio volentieri… finché segue la mia morale; su quella, non ha e non avrà dominio)
Fa per andarsene, cerco di fermarla, ma non ne ho i mezzi, sono spiazzata.
[sapendo del binding di Darius, avrei potuto placcarla o qualcosa del genere]
Nel frattempo, la spalla devastata di Darius si sta rapidamente ri-componendo di fronte ai nostri occhi.
Ma che cazz'??

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vedo Jonathan morto, col petto sfondato
…ma povero Jordan. XD

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