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Post - Digio

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Buongiorno a tutti.
Con amici abbiamo iniziato a giocare al meraviglioso Il silenzio dei minotauri (the Clay that Woke).
Ci siamo visti anche parecchie puntate di Giù Lo Schermo e dopo due giocate ci abbiamo preso bene la mano.
Abbiamo però un grosso dubbio.
Avevo in testa che si dovesse segnare sulla scheda quando rompi il silenzio, perché se lo rifacevi per lo stesso motivo non perdevi più perdere il silenzio. Questo anche vedendo le puntate di Giù o schermo.
Però nel manuale di questa regole non vi è traccia. Dice che le devi segnare sulla scheda ma non che non perdi il silenzio se lo rifai.
Almeno in quello Italiano. E’ corretto?
Daniele mi ha già rasserenato, dicendomi che anche per Paul Czige era così la regola, ma vorrei però capire bene come si applica (Dani chiedo qui per non disturbarti sempre, ma davvero, il tuo contributo quì sarebbe importante).
Quindi ad esempio, se dico il nome di Liandra (nome di donna). Dora in avanti non perderò più il silenzio per pronunciare il suo nome?
Altra domanda,
come va scritta l’infrazione del sentiero del Silenzio: Va dettagliata nella singola azione? Va espressa l’emozione provata? Va scritta più generica?
Esempio. Muso-Gentile è un minotauro frustrato dalle ingiustizie continue del suo datore di lavoro ed è molto infelice.
Al mio pg sta a cuore quel Fratello e decide di aiutarlo a trovare un nuovo lavoro per renderlo più felice.
Perdo silenzio e metto: “Desidero trovare un nuovo lavoro a Muso-Gentile”
Tutto quello che farò quindi in futuro per trovare un nuovo lavoro a lui, non mi fa infrangere il silenzio?
In oltre, avrei  potuto scrivere un generico  “Desidero la felicità di Muso-Genitle”? è generico ma in realtà e la vera emozione che in quel momento il mio pg ha espresso.

Infine, se c’è una escalation per lo stessa infrazione ovvero, potenzialmente più pressante, importante, insistente della precedente  (e quindi potenzialmente un sentimento più forte) non si perde più il Silenzio?
Facciamo un altro esempio preso dalla seconda giocata di Giù lo schermo:
Il minotauro di Saverio ha perso il silenzio perché “sono preoccupato per Lynesha” (-1 Token silenzio Silenzio perché ha espresso le sue emozioni).
Poi magari lo  esprime davanti a lei dicendo che le vuole bene,(è sempre la stessa infrazione, ma in un frangente diverso);  Poi lo mostra platealmente davanti a un anfiteatro, poi agisce per proteggerla minacciando uno che la importuna per rovinarle il nome, poi la protegge da cani feroci che la vogliono aggredire, ecc….
Quindi la stessa infrazione, ma su scala maggiore. Tutto fatto con il token unico iniziale perché per il Desiderio di “Proteggere Lynesha”?

Faccio una premessa (si lo faccio alla fine perché rimane più in presso).
Il gioco spinge a perdere il silenzio e per noi giocatori non è quindi un male o una gara a non perdere il silenzio, anzi, Quando lo facciamo è perché ci teniamo a quella determinata azione e perché cerchiamo di cambiare le cose a Dègringolade.
Vogliamo solo capire bene la regole per applicarla al meglio.

(Spammerò anche su altri forum quindi scusate se vedete lo stesso post)

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Digio ci vede cattivo Design perchè il meccanismo può essere usato per chiamare un Obiettivo falso e poi nel fallimento descrivere l'ottenimento dell'Obiettivo vero.

Speravo che il mio intervento sotto non ti facesse cadere nella trappola del Davos,  ma capisco che fosse troppo gustosa 
Quello che per me è cattivo Design è: scrivere un manuale in cui è abbastanza chiaro che l'autore intendesse incanalare un tipo di azione con una fiction correlata, per poi modificarlo nel tempo attraverso forum e altri strumenti.

Il tipo di azione combattimento vuoi:
"sopraffare, neutralizzare o uccidere qualcuno" cit dal manuale.
Il vincolo quindi è che alla fine qualcuno si farà male e questo è obbligatorio .

Quando fai magia:
Puoi fare qualsiasi cosa e in fiction dichiarerai come fai la magia. Il vincolo è di avere il tempo per farlo quindi nelle azioni concitate non è possibile farla.

Nel tipo di azione sociale puoi:
“ispirare,  guidare, convincere, contrattare vantaggiosamente, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno, o ottenere informazioni. la sua caratteristica chiave è che cambia il comportamento attivo degli altri. Colpire una persona usando combattimento non può farlo; può solo servire a fargli male."

Da questo capitolo capisco che nelle azioni di tipo sociale non posso dichiarare di voler far male a qualcuno  e comunqe non mi aspetto una fiction sanguinosa. Altrimenti il reale obiettivo era un altro.

Nel capitolo della fase Fase Equa e trasparente,
il manuale dice che vanno descritte le azioni che la trollbabe vuole fare.
su tipo di azione Combattimento vai scanna! ,
su magia fai magia ma occhio al tipo di fiction legata alla magia Troll piuttosto che quella umana facendo vari esempio.

Sul sociale dice che è vario...E’ lasciato un po’ lì…

Insomma, tutto porta a pensare che se scegli un tipo di azione sociale, non puoi andare a narrare di uccisioni a destra e a manca. Perché allora il tuo obiettivo era far male e fare un tipo di azione combattimento.

C’è un bell’esempio nel manuale quando spiega i rilanci e la narrazione dei fallimenti. Lì la trollbabe ha come obiettivo salvare il vecchio troll ma la fiction è tutta incentrata sul combattimento tra l’avventore e la protagonista.
Rileggendo con il senno di poi potremmo pensare che siamo all'interno di un conflitto con tipo d’azione sociale, ma purtroppo il manuale non lo dice. Questo poteva essere un ottimo esempio per fugare ogni dubbio.

In pratica, hai limitazioni sugli altri tipi di azione, mentre su quello sociale non ne hai.
Non critico la scelta ma non è così chiara nel manuale e, il fatto che lo stesso Edwards, voi ed altri lo debbano spiegare,  è un demerito non trovte? Perché non è un corollario, ma una regola fondamentale.

 Io personalmente non avrei nemmeno creato i tipi di azione. Perché passare dal tipo di azione alla dichiarazione dell’obiettivo?
Parla subito dell’obiettivo cavoli! Non confondere il lettore sottintendendo che scegliendo un tipo di azione ci sia anche una fiction legata.

Citazione
ALTRO DUBBIO DI DIGIO: Tizio piscia sul cavallo della Trollbabe. Il Giocatore chiama Conflitto......... SOCIALE per fargli "cambiare il comportamento attivo"; Obiettivo fargli pulire il cavallo con la lingua chiedendo umilmente perdono. Non è COMBATTIMENTO, perchè la Trollbabe vuole costringerlo a fare qualcosa. Nella fase Equa per Digio, anche e soprattutto da come è scritto il manuale, la fiction dovrebbe andare dietro all'ambito di scontro (che nel manuale dice Digio è chiamato non a caso "tipo di AZIONE") e quindi la Trollbabe non potrebbe riempire di botte a sangue Tizio per "convincerlo" a leccare il cavallo, tantomeno potrebbe in caso di fallimento descrivere che lo uccide, perchè dovrebbe descrivere solo un comportamento di tipo sociale, per quanto minaccioso, SENZA FINIRE NELLA "FICTION DEL TIPO AZIONE COMBATTIMENTO".
Ci vede insomma uno scollamento fra Obiettivo e fiction, fra descrizione e Obiettivo e quindi fra "valore su cui si effettua il tiro" e cosa sta accadendo in fiction (quello per cui si tira). E lo considera cattivo design.

Variante del problema di prima. il sistema non ti dice "se fai un conflitto sociale non devi far male a nessuno", perchè sarebbe ridicolo (va comunque interpretato in fiction in maniera creativa: non puoi deludere qualcuno? Spaventarlo? Minacciarlo?). Il sistema presuppone che ci sia una coerenza e ONESTÀ in quello che narri, e dice ai giocatori "non sono la vostra balia, non è il mio lavoro darvi i mezzi coercitivi per costringere qualcuno che chiaramente non vuole giocare questo gioco a giocarlo"

Se qualcuno prende l'input del sistema ("narra la sconfitta", "narra un azione di tipo sociale" etc.)  e poi NARRA QUELLO CHE GLI PARE, non solo non è colpa del sistema, ma... nessun sistema di gioco avrebbe potuto impedirlo. Nessun manuale di gdr di mia conoscenza di può sollevare in volo per fulminane con scariche elettriche il "reo", tu ne conosci che lo fanno?

Ma sai, qui parliamo di regole e il fatto che l’autore abbia lasciato un buco. Quindi bisogna farlo notare.
Ho trovato molto più elegante arcipelago che ti da massima libertà di narrazione, ma tutti gli strumenti per “guidare” la narrazione attraverso frasi rituali e non negoziabili tra i giocatori.

No, la vera soluzione è alzarsi e dire "guarda, credo che questo non sia il gioco per te" e smettere di perdere tempo. (intendo: cambia giocatore, non cambiare gioco...)
[…]
Risposta per Digio: OK, non sto spingendo Francesco a cacciarti dal gruppo, ho solo chiarito perchè in un gdr non è semplice come dire "avanzi tre pedine", e se giochi con qualcuno che non lo capisce... beh, meglio non giocarci.  Ma vedo le tue obiezioni piu come un desiderio di capire certe meccaniche che non un segno della presenza di problemi di questo tipo (visto che li hai evidenziati tu stesso come problemi)   8)

Non ho paura che Francesco possa “cacciarmi”. Siamo adulti per dio, con un minimo di  etichetta sociale. Se mi devo mettere a discutere durante il gioco di ruolo che è un momento di sfogo…meh!
Questi esempi che cita il Davos non sono mai accaduti,
sono solo discussioni filosofiche che facciamo su Telgram o su Whatsapp per criticare costruttivamente un gioco. Cercando punti deboli e vantaggi. 
Davos, come te, ci vede solo pregi in Trollbabe massacrando praticamente tutto ciò che non è partorito dalla mente di Edwards.
Io ci trovo un pizzo di fanatismo e anche, secondo il mio parere, un freno per la curiosità di quello che potrebbe esserci oltre.
Un esempio (vero) è il fatto che Edwards abbia non accettato Archipelago perché è andato otlre, rendendolo…bocciato permanente dai suoi Fan (A tal proposito, sapere curioso di sapere il tuo parere su questo gioco  :) …magari convinci Davos a giocarci visto che ascolta solo te  :P)
Altro esempio è quello di demonizzarmi sempre FATE che è un sistema che personalmente mi piace molto. So che non è perfetto come non lo è Trollbabe, ma fa quello che deve fare e spesso è stato letto male da Francesco solo perché partito prevenuto.
Vorrei infine sottolineare che a me Trollbabe piace. Ho fatto da GM alla sorella della mia moglie Venerdì scorso tanto per intenderci. Trovo che sia propedeutico e terapeutico per tutti i giocatori della Old School.   

Vabbeh mi sembra di dovermi giustificare per un peccato che non ho commesso….


Concludo questo lungo post che non sono d’accordo  con te nel dire (parafrasando):
“se ti comporti così sei stronzo e io con te non ci gioco”.
Perché questo ha la stessa valenza dei comportamenti psicologico-oppressivo che si instaurano tra master e giocatore dove vige la famosa regola 0 . 
Il punto è che ci sono regole o non ci sono regole. Se si sta nelle regole è inutile criticare. Punto. 
Poi, come tutte le attività sociali, è meglio passare questo tempo con persone con cui ti trovi bene, a prescindere da come lo si fa.

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Il mio Amico Francesco per gli amici Davos, ha confezionato un bellissimo pacco bomba.
Quindi, prima che esplodano i flames (poi voi rispondete pure senza problemi),
ci tengo a chiarire che la mia provocazione era ben diversa da quella preparata dal buon Davos.

Era più legata a come è scritto il manuale e le reali intenzioni di Edawrds.

Infatti, per come è scritto il manuale, si evince che il tipo di azione da chiamare in caso di conflitto e legato a cosa vuoi ottenere. La dichiarazione dell'obiettivo viene chiarita nel capitolo successivo.
Dicevo, il tipo di azione da scegliere è quindi subordinato a cosa realmente si vuole ottenere. Ad esempio, nel tipo d'azione sociale puoi ispirare, guidare, attrarre, intimidire, stabilire un impegno, rassicurare, spaventare, attrarre, intimidire, ottenere info" e sottolinea che, colpire una persona usando combattimento non si può fare.
E' chiaro quindi, che l'uso della violenza fisica è relegata al tipo di azione “combattimento” in ci puoi ferire, uccidere, mettere fuori combattimento, ecc...

A differenza di altri tipi di giochi, in Trollbabe vi è prima la dichiarazione dell'obiettivo, poi la dichiarazione di intenti (durante la fase equa e trasparente) e poi, dopo il tiro, la narrazione della fiction di ciò che avviene.
Posta questa dichiarazione, leggendo il manuale ci si aspetta che il giocatore non possa narrare di combattimenti truci e sanguinolenti in un tipo di azione sociale.
invece, da quel che avrebbe spiegato Edwards nei vari forum (o meglio quello che ci ha spiegato l'esperto del settore F.D'Avossa), la narrazione è solo "colore" e quello che importa è solo come ti allontani dall'obiettivo in caso di fallimento e come
ovviamente stando nelle regole di non aggiungere novità rispetto alla fase equa e trasparente. Quindi io potrei riprendendo l'esempio riportato da Davos, narrare di uccidere il Re e le sue guardie, nel fallimento di un tentativo di obiettivo: "voglio liberare la principessa imprigionata dal re” in un tipo di azione sociale.

Questo mi fa sorgere una domanda e spero di spiegarmi bene perché complicata.
Visto che Edward ha diviso i campi su cui tirare per obiettivi e che l'obiettivo è slegato dalla fiction di narrazione o meglio, è legata solo al fatto di allontanarsi o avvicinarsi dall'obiettivo, perché creare i 3 ambiti separati?
Immagino per creare differenti statiche di probabilità di riuscire (o fallire).  Mi pare poca cosa e anche poco elegante no?
Poi trovo che sia cattivo design scrivere un manuale in un modo e intendere successivamente attraverso forum un'altra cosa.
In fine visto che la fiction è slegata dal tipo d’azione il giocatore ha la libertà di narrare situazioni in cui può comunque ottenere  obiettivi secondari e raggiungibili con tipi di azioni differenti. Come ad esempio uccidere il re o liberare la regina in tipi di azione opposte (sociale e combattimento).
Voi potreste rispondere che se non è un obiettivo dichiarato nel conflitto il  GM può dichiarare che non è del tutto ottunto. Ok, ma intanto in fiction questo è avvenuto. E se le cose si vogliono cambiare, bisognerà aprire un nuovo  conflitto….

 

 

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