Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - Marco Andreetto

Pagine: [1] 2 3
1
Ho deciso di aprire questa sezione per cercare di entrare in una forma mentis per il completamento dei progetti che mi porto avanti da anni.
Il progetto più avanti è Memento, un gioco creato da me e Anna Koprantzelas per il Gamechef.
Il gioco è in una fase avanzata e funziona con noi al tavolo. Abbiamo bisogno di sapere se il manuale è chiaro o ha buchi.
Più avanti c'è la voglia di eliminare il manuale e fare tutti handout ma di questo se ne parlerà se e quando il manuale sarà chiaro.

2
"Se state leggendo questa lettera e non sapete che cos’è vuol dire che qualcosa è andato storto.
Noi siamo voi... prima che scoppiasse il casino. Sì... Perché deve essere scoppiato un casino se non ricordate nemmeno chi siete! Il rituale deve essere andato storto... Sapevamo che era pericoloso. Che avremmo rischiato la vita. Però ci abbiamo provato comunque. Quando abbiamo trovato quel libro ci ha affascinato subito.
Giocare con la magia? Oh no... Non un semplice gioco. All’inizio pensavamo anche noi che fossero tutte sciocchezze... Bugie per fessi!
Invece ogni pagina letta ci spingeva più avanti. Sempre più avanti. Fino a pensare che fosse possibile! Risolvere i nostri casini con un rituale scritto su quel maledetto libro.
E così ci abbiamo provato.
Vi troverete in una stanza buia, in un momento in cui passato e futuro sono uno. Sarete seduti ad un tavolo. Troverete candele, carte, fogli scritti. Cercate di usarli per ricordare chi siete.
Sono frammenti di voi. Di noi. Per ricordare o rivivere quei momenti.
Ognuno di noi ha lasciato dei ricordi di sè in una busta perché tutto non andasse perduto. Da qualche parte dovrebbe anche esserci un calendario dell’ultimo mese... Da quando abbiamo trovato quel libro. Non è molto ma è tutto ciò che vi aiuterà a riscoprire chi siete. E se siete... sopravvissuti."


Memento Un gioco di Anna Koprantzelas e Marco Andreetto. Una storia di ragazzi. La nostra storia. Un libro misterioso trovato un mese fa. Un rituale pericoloso. E ora? Cosa resta di noi? Un gioco semplice nelle meccaniche che lascia molto spazio alla creazione della storia e all'interpretazione.
Si trova nella fase finale di playtest per cui funziona già bene.

Il manuale in versione Blind Playtest 0.2 lo trovate qua: https://drive.google.com/file/d/0B5QW_DN_HmqNRjFCazl1VjdDWjA/view?usp=sharing


3
Riporto qua un chiarimento su una mossa avvenuto su google plus:

Io:+Daniele Di Rubbo​ parlavo con +Anna Koprantzelas​ della mossa del bambino rough world.

Se un giocatore ottiene 7-9 e poi fallisce a tentare il fato come funziona?
Sono due fallimenti?

Daniele:L’ho già detto a lei: no, conta solo il secondo. Un 7-9 su una mossa non porta mai a una mossa dura dell’MC come conseguenza.

Io:E se non tenti la sorte?

Daniele:Non ho capito cosa mi stai chiedendo: in che senso «se non tenti la sorte»?

Io: Quoto: on  7-9  you  can  attempt  to  get  the  same,  but you’re tempting fate if you try.

E se il giocatore non "try"?

Daniele:Allora non riesce a fare quello che stava facendo e basta, ma non conta come un 6- e l’MC non dovrebbe fare una mossa dura.

Ricomincerei con la conversazione con una bella mossa morbida, come di consueto.

Io: Mi sembra un po' povero che il 7-9 dia un risultato povero.

Vediamo se +Gregor Vuga​ è nei paraggi.

Gregor: Mi sembra che Daniele ha ragione su tutto. Se falisci a tentare il fato, e un falimento regolare. Se decidi di non tentare il fato e semplicemente un caso di "non poso farlo, sono un bimbo".

4
(Copio questa discussione perchè non vada perduta su un media che non è adatto a conservare le discussioni interessanti. Se dovessero esserci problemi sono pronto a modificare.)

Simone Micucci
09 feb 2015
 
Gioco Tribale

"La pratica che a volte chiamiamo "gioco tribale" è questa:


Un giocatore (di solito il GM) presenta il gioco agli altri giocatori.
Gli altri giocatori non consultano le regole, o le consultano solo in casi rari, e si affidano al giocatore esperto (di solito il GM) per imparare a giocare. E usano il suo giudizio come metro di valutazione per capire se stanno giocando bene o male.

Non stanno imparando a giocare seguendo delle regole definite, o lette da qualche parte, ma stanno imparando a giocare come una piccola tribù, consultando uno "sciamano/anziano/esperto/saggio" (è solo una metafora, richiede un pochino di immaginazione ^^ ).

A un certo punto qualcuno di questi giocatori magari farà da GM per altri giocatori. Invece di prendere i manuali del gioco e leggerseli imiterà quello che faceva il suo GM (magari consultando i manuali in qualche caso dubbio, ma conosco persone che per un sacco di tempo hanno giocato senza alcune regole, o inventandone inconsapevolmente altre, senza sapere che stavano ignorando o modificando cose).
Questo giocatore insegnerà a questi nuovi giocatori il suo gioco per via tribale.


A un certo punto qualcuno prenderà in mano un manuale e magari si renderà conto che alcune scelte che vengono date per normali e assodate sono "contrarie a determinate regole" (magari la mancanza di quelle regole ha creato problemi, magari no, dipende dalla regola e dal gruppo). Questa situazione può sfociare in una valanga di casi diversi.


Può sembrare strano ma ho visto interi gruppi e sottogruppi (e associazioni) di giocatori imparare a giocare per via tribale, ignorando se nei giochi che stavano giocando c'erano procedure di gioco diverse da quelle che stavano effettivamente usando."


tratto dal libro "i centododici vaneggiamenti di -Spiegel -

-------------------------------------------------------------------------------

Daniele Di Rubbo
09 feb 2015

È capitato spesso anche a me.

---------------------------------------------------------------------------------

Simone Micucci
09 feb 2015

è così per molti.

Metti che sei  inesperto (tipo +Talisa Tavella  con me e te la prima volta, a Fiasco). come impari a giocare?
Senti quello che ti dicono gli altri e impari da loro.

Certo Fiasco ha quattro regole in croce, che usi in momenti molto specifici, e per il resto è freeplay.
Quello che impari è quando assegnare un dado e quando impostare le scene...e a usare la tua creatività durante determinate fasi.

è molto diverso imparare Fiasco da "imparare a buildare un mago a d&d" o da "imparare a fare il GM a d&d".


Le prime volte che ho giocato ho imparato un gioco per via tribale (e non avrei potuto fare altrimenti, visto che era un gioco inventato da un mio amico e per lo più non scritto).

Ma tutte le volte che sono stato insoddisfatto da una giocata quello che ho fatto è stato prendere in mano il manuale e leggermelo per cercare di capirci qualcosa.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Luca Maiorani
09 feb 2015

Intanto dico che inizialmente noi a D&D giocavamo proprio così. Quando sono diventato GM fisso io ho dato per scontate molte regole, e per un po' ho fatto esattamente come faceva il vecchio master. Appena ho avuto voglia di leggere il manuale però le cose sono cambiate, e abbiamo visto che era abbastanza meglio seguire le regole. XD

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Daniele Di Rubbo
09 feb 2015
 
A me era capitato la prima volta che giocai: era Star Wars d6 e chiaramente non facevo altro che giocare il mio cazzo di PG. Il GM, un mio amico, mi faceva tirare i dadi e sommarli per determinare le caratteristiche. Ma non funziona così: lo scoprii solo anni dopo: in quel gioco si tiravano dei d6 corrispondenti al tuo valore nella caratteristica o nell’abilità, che è sempre uguale o più alta della caratteristica. Per cui se hai Blaster 4d+1, tiri 4d6+1 e li confronti alla difficoltà impostata dal GM secondo le regole presentate sul manuale.

È tipo una regola di base, che è spiegata nelle primissime pagine del manuale. Come poteva il mio amico non averla appresa immediatamente e applicata di conseguenza?

Nel corso degli anni questo fenomeno mi è capitato un sacco di volte. Gente che non sapeva le regole e le applicava a cazzo. Morale: la gente, spesso, non leggeva i manuali.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Simone Micucci
09 feb 2015

+Luca Maiorani più che altro si formano delle dinamiche basate su "cerchiamo di seguire le regole di un gioco" piuttosto che su "cerchiamo di seguire quello che dice Luca".
Sono dinamiche che stressano di meno i rapporti sociali all'interno del gruppo.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Luca Maiorani
09 feb 2015

Oh, ma in ogni caso andavamo di regola zero a manetta, quindi bene o male io avevo sempre l'ultima parola su tutto. 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Simone Micucci
09 feb 2015

Ah un'aggiunta:
creare delle regole in più, conosciute e usate è diverso da "seguire le istruzioni di una sola persona"

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Luca Maiorani
09 feb 2015

Quando intendo che decidevo io tutto, intendo che cambiavo le regole a convenienza, e se mi moriva un PG (o un PNG importante alla trama), cambiavo le carte in tavola per salvarlo. E nessuno lo sapeva. 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Paride Papadia
09 feb 2015
 
boh.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Marco Andreetto
09 feb 2015

Esiste anche la variante da Fiera o da Con.
Un membro della tribù viene mandato al grande raduno e torna con la Conoscenza!!

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

marco driutti
09 feb 2015
 
Io ho avuto un esperienza un po' diversa ma penso che alla fine sia naufragato anche io in questo stereotipo. Nel mio caso forse sono uno dei pochi che ha imparato davvero D&D da manuale perchè non avevo nessuno a insegnarmi e ho dovuto fare da autodidatta poi però mi è toccato per forza di cose imparare quei sordidi trucchetti da "bravo master TM" perchè il gioco non andava come volevo io e ciò mi faceva innervosire e più mi citavano le regole (avevo un rules lawyer che citava le regole solo quando andava bene a lui ndr) più diventavo cavilloso e puntiglioso e si passava giocate intere a decidere se quella cosa era vera o no, se bisognava interpretarla così o cosà e quindi a un punto mi son stancato, le regole son diventate opzionali e fini solo al combattimento e ho avuto finalmente anche io il mio clan. Però devo dire che a scapito di tutto non potevo realmente giocare come diceva il manuale, poichè il manuale si contraddiceva e si contraddiceva coi supplementi e il tutto diventava di una complessità inseguibile. Ora io penso che per un appassionato di strategia o del crunch possa giocare seguendo il manuale di D&D, tenendosi bene alla larga dai supplementi, ma nel caso tu ti illuda che serva ad altro sei indotto inconsiamente al gioco tribale perchè se no crolla tutta la baracca e D&D base è una gran palla dirò specie certe classi son di una noia mortale almeno con la 4 avevan tentato di rendere il combattimento bilanciato e divertente per tutti ma evidentemente il gioco tribale era già forte e radicato nei cuori.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Eugenio Lauro
09 feb 2015

Credo che molti giocatori dell'epoca pre-Internet (altresì detto epoca delle fotocopie) abbiano imparato in questo modo, la tradizione orale :) Mi sono accorto non non aver mai effettivamente letto il tutto manuale della scatola rossa quando l'ho riletto per amore di teoria e per cognizione di causa abbracciando il system matters.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Simone Micucci
09 feb 2015

+eugenio lauro per curiosità ci trovasti qualcosa di nuovo, di diverso o che non ti saresti aspettato?

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Moreno Roncucci
09 feb 2015

Io, di natura, sono uno strano mutante che legge i libretti delle istruzioni (ricordo ancora lo stupore della mia ragazza quando gli dissi al telefono che non avevo ancora fino di leggere il manuale del mio nuovo cellulasre. "ma perchè, lo leggi?") e questo dà luogo a volte a scene paradossali...

Per esempio, un sacco di tempo fa, subito dopo aver giocato le prime volte a AD&D, la prima cosa che feci fu ordinare i manuali e leggerli...  per scoprire che in pratica il GM se ne wsbattiva e applicava alla cazzo regole ridicole (OK fare houseruling, ma se le tue regole non funzionano, perchè non provi nemmeno a leggere quelle vere?)

Poi però c'è il contrappasso: quando ho iniziato a fare il GM e ho detto "io non sarò così, io voglio usare le regole del manuale" scoprii che le regole di AD&D2 erano altrettanto inefficaci, perchè chi le aveva scritte dava per scontato che tanto nessuno le avrebbe lette e usate così come erano scritte...

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

eugenio lauro
09 feb 2015

molte cose a dire il vero +Simone Micucci, a parte le ovvie cattive interpretazioni delle regole causate da quello che definisci gioco tribale, mi è risultato evidente come pochi avessero veramente capito (o forse l'avevano capito ma non gli piaceva) che andava giocato quasi come un survival, una sorta di roguelike dove la morte e i tentativi multipli erano ovvi (suggerisce addirittura di creare più pg sin dall'inizio per sostituire quelli persi) mentre veniva comunemente giocato come un sistema di autocompiacimento da escalation. Un side effect di ciò che hai descritto è stato probabilmente l'appiattimento delle differenze tra i regolamenti (sebbene all'epoca molto simili) che facevano adottare un approccio al gioco "scontato" finendo a giocare, per esempio, CoC allo stesso modo di D&D con i cattivi risultati che puoi immaginare, o a considerare tutti i giochi uguali tanto da ritenere presente la R0 in giochi che non la riportano (tipo cp2020).

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Patrick Marchiodi
10 feb 2015
 
Pensa che io ho imparato magic in questo modo, apriti cielo quando ho iniziato a spiegare ai miei compagni che giocavamo sbagliato! xD

Ovviamente anche dnd l'ho giocato così le prime volte, avevo fatto una demo ad una fiera in paese, un mio amico ha tenuto le schede ed era diventato dm. Giocavamo senza manuali, cercando di seguire le regole usate in Baldur's Gate 2 (immagina te xD)

e +Alessandro Ferretto col suo gruppo ha iniziato a giocare "copiando quello che facevano altri master", se ben ricordo.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Palin Majere
10 feb 2015
 
Se non ricordo male la mia prima esperienza di d&d è stata senza manuale... :)
Poi abbiamo comprato la scatola rossa e sono nate le discussioni.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Simone Micucci
10 feb 2015
 
ora sono in ufficio, ho poco tempo di approfondire.
Vorrei solo sottolineare una cosa:
sono convinto che l'apprendimento tribale sia estremamente diffuso e lo ritengo un naturale processo di apprendimento iniziale. Non lo ritengo automaticamente sbagliato o cose di questo tipo. Non ho una brutta opinione delle persone che hanno imparato a giocare per via tribale, imitando altri.

Quando giocai a d&d le prime volte non ero GM. Il GM era un ragazzo che aveva imparato a giocare guardando me (e altri che però non avevano mai giocato con me) fare il GM (e il giocatore).

Quando toccò a me fare da GM lessi il manuale e trovammo regole diverse.
Nel corso degli anni giocando alcune di quelle regole le cambiammo (i PX ci annoiavano ad esempio. I carichi e i linguaggi li usavamo da regole, idem le abilità, scalare, diplomazia, raggirare ecc ecc; i px da combattimento ci annoiavano, e avevamo stabilito che si passava di livello ogni tot giocate. In genere ero io GM a stabilirlo, alla conclusione di particolari archi narrativi o in momenti specifici. è capitato a volte che alcuni giocatori dicessero, a alti livelli su Archi narrativi lunghi "oh Simò, sarà mica ora che passiamo di livello?" XD

Il sistema di px mi preoccupava, perché la creazione di oggetti magici passava attraverso la spesa di px.
La cosa divertente è che nessuno usò mai la creazione di oggetti magici (annoiava tutti, tranne me), quindi il problema non si verificò mai.

Alcuni giochi li avevo riletti, ma non riuscivo a raccapezzarmici. Vampiri Masquerade fu uno di questi. Questo dipendeva dal fatto che non riuscivo a vedere alcune cose come "cose da fare", e alcune procedure di gioco non riuscivo a vederle come procedure di gioco. La fase di tema e stato d'animo mi mandava ai matti. Letteralmente non capivo che cazzo mi chiedesse di fare.
In breve la dimenticai. Il fatto che praticamente nessuno degli esperti di VtM con cui parlai nel corso degli anni conoscesse quelle parti mi fece molto riflettere.

L'apprendimento per via tribale è naturale e sano. Specie in giochi complessi in cui ci sono una valanga di regoline e regolette da sapere, cercando oltretutto di capire QUALI sono quelle importanti e QUALI invece sono superflue e accessorie.

Quello che non considero sano è la mancanza della capacità di capire che giochi diversi si possono giocare in modo diverso. In genere a questa mancanza è collegata anche l'incapacità di mettersi in discussione.
Un'altra cosa che ho notato è che a volte anche questo approccio al gioco viene trasmesso tribalmente (con la "tribù" che si adatta allo "sciamano" accettato), ma di questo ho troppi pochi dati per parlare con certezza.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

5
Una delle tradizioni più belle di Inc è sicuramente il buffet di benvenuto del venerdì!!

Ognuno porta qualcosa da condividere!

Anche quest'anno vogliamo vedere il venerdì pomeriggio gente che mangia, chiacchiera, ride e gioca!!

Porta anche tu qualcosa da condividere, da far conoscere.

Anche quest'anno saremo ospiti dell'albergo Colonna quindi niente bevande.

Per il resto va bene tutto!

Avete piatti tipici delle vostre zone?
Avete piatti che sapete preparare e volete condividere?
Volete portare qualcosa da condividere anche se non avete tempo di cucinare?

Fatelo!!!

Come INC, questo bellissimo momento riuscirà grazie al contributo di tutti!!

Se hai bisogno di contattarmi:
Eijin.funabashi@gmail.com

6
Ehilà!

Io e Mauro Ghibaudo volevamo proporre una partita a questo splendido gioco.

Ormai dovreste averne sentito parlare un po' tutti, nel caso contrario...

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Witch - The Road to Lindisfarne

In breve (Grazie a Mauro Ghibaudo):
È l'anno di nostro Signore 1350 e un'empia peste imperversa nell'amata Gran Bretagna. Si sono presi provvedimenti per contenerla ed eliminarla, ma le famiglie devono ancora consegnare padri, madri, figli e figlie alle fosse comuni.

Si dice che uno su tre sia stato segnato per morire. Ma segnato da chi? Dio sta punendo i malati per i loro peccati? No. Questa terribile maledizione è opera del Diavolo e del suo maligno agente: la Strega.

La gente prega per una risposta, e nella grande città di Londra, la fonte dell'orribile pestilenza, Dio potrebbe averla data. Una donna è stata catturata dalla Chiesa dopo aver confessato l'uso di Stregoneria per portare il flagello su di noi.

Sono passati tre giorni da allora, e durante questo tempo i capi della chiesa si sono consultati senza riposo. Oggi sono usciti e hanno dato il responso.

La donna dev'essere portata in un carro-gabbia all'Isola Sacra di Lindisfarne. Una volta là, verrà eseguito un antico rituale, per ripulire la terra dalla donna e dalla sua peste nera.

Raggiungere il luogo richiederà due settimane, ma quando il Sole sorgerà sull'orizzonte di Sabato la Strega confronterà la sua assoluzione.

Questa è la storia di quel viaggio
.
------------------------------------------

Attraverso il viaggio i giocatori racconteranno la storia dei loro PG.
I giocatori non sanno se la Strega è colpevole o innocente, tranne chi gioca la Strega. Ma dovranno giudicarla e decidere della sua vita. Solo dopo i giocatori sapranno la verità.

Il gioco s'ispira a Montsegur 1244: niente dadi, PG prefatti con domande cui rispondere, tanto gioco libero.

-------------------------------------------

C'è qualcuno che si vuole unire a noi in questo viaggio?



Pensavo di mettere lo slot sabato nel secondo slot.

Questo post mi serve piu che altro per vedere l'interesse.

:)

7
GiocaTrento 2013 / Organizzazione di gioco
« il: 2013-09-19 13:37:50 »
Ho visto che ci sono 4 slot.
Che casomai possono essere raggruppati per giochi lunghi.

C'è qualcuno che ha richieste particolari?
Mi propongo per un Chiedi & Gioca preorganizzato se c'è richiesta.
Altrimenti butteró dei manuali sul tavolo per un chiedi &Gioca al momento.

Patrick sai che tipo di affluenza ci sarà??

8
GiocaTrento 2013 / Cena del sabato sera
« il: 2013-09-18 11:29:29 »
Alla ludicaego di solito  si cenava al ristorante Indie-trentino.
Questa volta cos'è previsto?


9
GiocaTrento 2013 / Dove dormire?
« il: 2013-09-18 11:27:25 »
Cercavo un albergo dove dormire e mi chiedevo se qualcuno si era già interessato o aveva già prenotato.

10
In un tempo in cui esisteva la magia...

Cavalieri e principesse, Re e streghe vivevano storie fantastiche e avventure meravigliose.

5 personaggi attraverso le meccaniche semplici di Archipelago II e la fantasia dei giocatori creeranno e vivranno queste leggende.

5 giocatori necessari per giocare.

1:Marco Andreetto
2:Manuela Soriani
3:?
4:?
5:?


L'evento è stato messo in due slot per giocarlo con comodo. Nel caso finissimo prima chiacchere, relax o qualche gioco breve in compagnia. ;)


11
Partiremo la mattina con comodo visto che ci saranno gli abbracci e le chiacchere di rito da rispettare. ;)

Ho messo entrambi gli slot come durata per giocare l'Era con comodo.

Nel caso finisssimo prima chicchere, relax o qualche gioco breve.

Patrono:

 Io, al secolo Marco Andreetto

Ali:

Laura Brandini

e poi ci sono altri due posti per chi vuole giocare con noi.

Ora metto l'evento in programma.

12
Attraverso il buio di Marco Andreetto

Un gioco che parla di Apple e Yuki e dalle loro fuga dalla oscura costruzione in cui sono stati imprigionati. Durante l'avventura si costruirà la loro storia passata e futura.
Qualcosa di oscuro giace nei loro animi e all'uscita della loro prigione.
Un gioco sulla fiducia, sulla scoperta e sugli abbracci. ;)


https://www.dropbox.com/s/whsjbuci4somymz/attraverso%20il%20buio%20di%20Marco%20Andreetto%20gamechef%202013.pdf

Spero il link funzioni.

13
Ieri sera abbiamo fatto una chiacchierata/prima sessione della seconda stagione della nostra campagna di Monsterhearts. Era da un po’ che parlavamo di giocare la seconda stagione di quella campagna di Cuori di Mostro che tante soddisfazioni ci aveva dato l’anno scorso. <3

Io, Mattia, Manuela, Ronny, Sonia ed Emilio abbiamo passato la serata ad impostare la stagione.
Tra un caffè e una chiacchera.

Lascerò che ognuno racconti le proprie impressioni. ;)

Io ero partito convinto che Elle (il mio PG strega) sarebbe rimasto con lo stesso libretto perché pensavo avesse ancora tante cose da dire come strega.
E invece…

Avevo troppa voglia di fare l’infernale e il png che evocavo nel mio Gaze to the Abyss era perfetto per trasformarlo in un Potere Oscuro…

Non ho resistito e ho cambiato libretto.

---------------------------------------------------

Caro diario.

Qui è la tua strega preferita. Elle. <3

Tra pochi giorni sarà Halloween…

Molte cose sono cambiate dall’anno scorso.

Ho ripreso a scrivere perché mi piace pensare che qualcosa resterà scritto e che, almeno tu, starai qui ad ascoltarmi. <3

L’anno scorso avevo iniziato l’anno scolastico piena di aspettative.
Nuova città. Nuova scuola. Nuovi compagni di scuola.
E speravo nuovi amici.

Invece ho ferito o allontanato tutti quelli che ho conosciuto.

E poi è morta Lucy.

L’unica persona che avrei potuto chiamare amica.



A dire il vero non l’unica.

Non Sharona così diversa da me.
Non Crow. E’ come se appartenessimo a due mondi diversi.
Non Drake che ho quasi ucciso per salvarlo da se stesso.
Non Zachary che conosco così poco e mi fa paura.

C’è un’altra persona che non pensavo di poter chiamare amica.
Perché lei vive nella mia mente. Nella mia fantasia. Nel mio Abisso.
O per meglio dire…  viveva…

Lei è sempre stata quella che chiamavo quando avevo bisogno.
Anche se mi fa un po’ paura.

Lei è come…  …me.
Ma più…   come dire…  oscura…

Come se mi guardassi uno specchio ma, nel mondo riflesso fosse stata spenta la luce.

Ogni volta che avevo bisogno di qualcosa o di qualcuno lei c’era.

Come un’amica.

Poi un giorno lei non è piu scomparsa.
Un giorno mi sono accorta che non avevo bisogno di chiamarla perché fosse vicino a me.
Un giorno mi ha toccato ed era reale.

Un giorno mi sono accorta che potevo avere cio che desideravo.
Che non volevo che lei mi abbandonasse.


ELLE <3 3773

;)

---------


Devo dire che ho amato questa campagna di Cuori di Mostro come poche e avevo una voglia incredibile di riprendere in mano Elle e di ritrovare gli altri giocatori e i rispettivi PG.
Ed è stato meraviglioso scoprire che le promesse non sono andate disilluse.
Ritrovare le piccole intese e la stessa voglia di mettersi in gioco da parte di tutti.
Certo, bisogna trovare dei piccoli compromessi, ma mettersi in gioco è anche fidarsi degli altri e scoprire che possono sorprenderti regalandoti gioie inattese.

Ora non vedo l’ora d’iniziare!!!

14
Scrivo questi pensieri e impressioni sparse dopo aver giocato/vestito la pelle del Candle per alcune sessioni.
Ho scelto di farlo in forma di diario per piacere personale e per renderlo più godibile. Ma ogni considerazione mia o parte di fiction è assolutamente derivante dal mio modo di giocare questa Pelle nella campagna Cuori di Mostro - Christ College - Brecon.

Alcune mie scelte d'interpretazione hanno sorpreso Alberto e questo mi fa pensare che, come le altre Pelli, anche Il Candle possa essere interpretato in molti modi.
Io ho scelto di viverlo come più lo sentivo affine.
;)

Ciao!
Il mio nome è Isaac e ho scelto di essere un Candle.
Questo implica il piccolo inconveniente che morirò. Tra breve.
Quando la fiamma che illumina e brilla avrà consumato tutta la cera si spegnerà. E con lei anche la mia vita.

Ma come brillerà nel buio la mia luce fino ad allora è una mia scelta. L'unica che mi resta.


Ho amato fin da subito la pelle scritta da Alberto Muti. Quest'idea così romantica di un destino segnato, di qualcosa che ti viene rubato. Strappato dall'animo.

E della lotta per combattere o convivere con questo fato in ogni momento che ti resta.

Prima cosa a cui pensare:

Perché stai morendo.
Istantaneo è stato scegliere che non ci fosse un cattivo da combattere e che mi aveva scagliato contro una maledizione.
Volevo qualcosa di più interessante. Qualcosa di più umano. Qualcosa di più vicino.

 Una scelta sbagliata.
Una scelta in buona fede. Una scelta fatta col cuore.
Quel cuore che metti ogni giorno, fidandoti, nelle mani delle persone che ami. E molte volte nella vita ti accorgi che fidarsi è un errore.

Quella notte nel bosco. Sembrava un sogno. Lei così bella. Lei aveva così bisogno del mio aiuto. Come avrei potuto rifiutarmi di aiutarla. Come avrei potuto anche solo pensare di non innamorarmi di lei. Di donarle il mio cuore in cambio della sua salvezza. Del suo sorriso.

E col mio cuore ho donato anche il resto della mia vita. Poco tempo mi resta ormai e il calore che fugge, rubato, dal mio petto ne è un segno inesorabile.
Ma non posso. Non posso negare il mio gesto d'amore ora. Come un codardo riprendermi ciò che per amore ho donato. Sinceramente.
Questo non vuol dire che non abbia paura. Che non vorrei farlo. Ogni battito del tempo che scorre il dubbio s'insinua nella mia mente. La paura d'aver sbagliato. La paura umana di morire. Ho solo 16 anni e non vorrei morire.


Ho notato che non sarei mai riuscito a fare un post unico quindi lo posterò a "puntate" come le pagine di un diario.


Isaac & Marco <3

15
Gioco Concreto / [Cuori di Mostro]PleasentVille
« il: 2013-04-11 20:22:01 »
Presto... Molto presto...

La seconda stagione del nostra campagna di Cuori di Mostro: PleasantVille

Intanto oggi rileggevo l'AP di Elle e L'Uomo Nero.

Com'è stato facile sentire di nuovo quelle emozioni...
È bastato un attimo per cadere nella tana del Bianconiglio. <3

Posto integralmente ciò che ha scritto Manuela Soriani all'epoca per colmare una mia pecca dovuta a mille disguidi. ;p

L'AP è un po' raffazzonato perchè recuperato da un log di chat. Ma è molto vivo e può essere interessante per qualcuno.
Casomai chiarisco se ce n'è bisogno ;)

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Posto una parte di Raccontino-AP fatto da uno dei miei giocatori ( +Marco Andreetto ) , dopo la sessione di #monsterhearts di ieri sera.
^__^

Lo posto qui come mera condivisione e per averlo tra i mei post.

La giocata di ieri sera mi davvero sorpresa!
Non credevo di poter provare così tanta "chimica" nella creazione di trama con i miei giocatori.

E' stato semplicemente sublime.
Le idee sono passate tra le ns dita in un modo talmente fluido che l'orrore che ho estratto dal mio/nostro cervello mi ha imposto di rendermi difficile l'addormentarmi.
O___o

Ho avuto davvero "paura" di quello che stavo creando.
Non ho parole.

(Nota: da ascoltare mentre leggi: Sweet Dreams - Marilyn Manson - http://youtu.be/F7cPgonpbwo)

------------------------------------------------------


Elle (pg Strega di +Marco Andreetto ) la scorsa sessione si era riappacificata con la sua amica Lucy (PNG).
Ma era venuta a sapere che aveva problemi col padre.

Io/Marco chiamo una scena mentre la vado a trovare a casa.
Manu mi descrive questa casetta con il colore scrostato, le erbacce in giardino e un odore nauseabondo dappertutto.
Naturalmente non c'è nessuno.

Io entro. Chiamo.

Nessuno.
Polvere sui mobili, casa trasandata, puzza, poca luce e silenzio.
Passo tra le stanze cercando qualcuno.

Nessuno.

Arrivo alle scale e con voce tremante chiamo Lucy.
Manu mi chiede: "urli?"
Io penso ecco che salta fuori qualcosa. Le dico:" con voce tremante e stridula chiamo forte."

Sento dei rumori.

Chiamo di nuovo.

A quel punto Lucy mi risponde da sopra.

Le dico che sono passata a trovarla.
Lei è sorpresa ma mi invita in cera sua.
Squallida e triste.
Prendo il coraggio a due mani e le chiedo di suo padre.
Lei svicola.
Decido di dare un'occhiata nell'abisso per sapere cosa le fa suo padre.

Il mio gaze è molto carino.
La prima volta ho detto alla Manu che volevo che un essere sovrannaturale entrasse in scena e chiacchierassimo. Lei mi ha chiesto cosa mi faceva paura. E li è nata una me in toni molto più dark/creepy.
È bellissimo quando interpretiamo questi due pg uguali ma diversi!

Cmq riesco.
Si apre la porta.
E io penso so che è lei
Ma ho paura.
Lei entra. Il tempo si blocca, quasi. E lei comincia a prendermi in giro
Perché ho sempre bisogno di lei.
Le chiedo cosa sta succedendo.
Lei mi chiede se mi ricordo quando ero bambina. Le notti al buio nel letto. Che sentivo rumori strani sotto il letto. Nell'armadio.
E la mamma mi diceva che se non facevo la brava l'uomo nero veniva a prendermi.

Io comincio a capire e a tremare.
Con la coda dell'occhio guardo il letto di Lucy e l'ombra sotto.
L'altra me sorride:" ti ricordi?"
Io nego. Ma lei sa che sto mentendo.
Se ne va.
Vado da Lucy ancora in accappatoio.
"dobbiamo andare"
Ma se sei appena arrivata mi dice lei.
Prendo il coraggio a due mani o quel poco che ne rimane e guardo sotto il letto...



Non vorrei.
Sento la paura irrazionale attraversarmi il corpo.
Mi inginocchio sul pavimento e guardo sotto il letto.
Gia mi immaginavo il suo volto, i suoi occhi.

Sotto il letto c'è una vecchia valigia mi dice l'MC.
Una grande valigia marrone rovinata con le borchie sulle giunture.

So che non dovrebbe essere li so che non mi piace.
Sento qualcuno al tavolo che mi dice: "aprila".
Se non fossi Elle vorrei vedere cosa c'è dentro. Scoprire quali sorprese mi ha riservato Manuela.
E per un attimo anche Elle vorrebbe curiosare dentro quella valigia scoprirne i segreti ma il braccio non si muove.
Ho troppa paura.
Lui potrebbe tornare. O magari è gia in casa.
Mi alzo guardo Lucy e invece di chiederle dov'è suo padre le chiedo terrorizzata cosa c'è nella valigia.
Lei mi risponde ancora tranquilla e sorridente: " quale valigia?"
Sono terrorizzata.
La tiro giu.
"la vedi?"
Lei:" non c'è nessuna valigia."
Via via! Dobbiamo andarcene.
Sono pallida e faccio fatica a prendere il fiato.
Lei dolce si avvicina e mi chiede se va tutto bene.
Le dico che mi piacerebbe andare a casa mia.
Lei dice che non c'è fretta.
Le dico che ho una sorpresa per lei da me.
Lei dice di darle 10 minuti per vestirsi.
Non posso.
Le apro l'armadio e le prendo dei vestiti a caso.
Goffamente la aiuto a vestirsi.
Sta malissimo ma non m'importa. Dobbiamo andare.
Di corsa giu per le scale.
Nessuno.
La porta d'uscita.
Lei si ferma.
Mi manca il fiato. Era quasi fatta.
Mi volto.
Lei si tocca i capelli tutti scompigliati:" Elle credi che stia bene? Forse dovrei sistemarmi"
Vedo i suoi occhi che vorrebbero sincerità da me. La sincerità di un'amica che solo ieri è stata ritrovata e che mai avresti pensato di tradire.
Io, Elle, mento a me stessa cercando di colmare questa crepa che si sta aprendo nella nostra amicizia e mi dico che è per il suo bene.
Cerco di manipolarla. Successo pieno e io mi sento ancora più male.
"la guardo negli occhi e le dico che è bellissima e che a casa mia potrà scegliere tra i miei vestiti"


Il vialetto. La porta. Dentro.
Appena dentro veniamo investite dal frastuono di esplosioni e urla di dodicenne.
"Stakes" penso e la paura lascia spazio al senso di sicurezza di essere a casa al sicuro.
Lo chiamo. Non risponde. Mi avvicino e gli tolgo l'auricolare.

Lui spara delle cose che non ripeterò perche troppo oscene!

Sulla tv la scritta respawn tra 60 secondi lampeggia inesorabile.
Io gli dico di chiedere scusa all'ospite. Lui piagnucola qualcosa e minaccia poi vedo che è in apprensione per il countdown che scorre sulla tv. Lo manipolo. 8 Mi dice che lo farà se gli do subito l'auricolare. Io aspetto qualche secondo ancora gustandomi il potere di sorella maggiore. Poi glielo ridò. Lui si scusa veloce e senza molta cura per poi tornare al gioco pochi secondi prima dello 0.
Mi giro soddisfatta. Le bricconate del mio fratellino mi riportano la tranquillita nell'animo. ^.^
Saliamo in camera mia. Lucy è un disastro ma non glielo faccio notare. Lei sembra in pensiero. Le chiedo cosa non va.
Lei mi dice che vuole dare un colpo di telefono al padre per avvertire che è li.
"Attirare l'Uomo nero a casa mia!!!!!!!!" penso "non se ne parla nemmeno. Finche riesco a non farla uscire di qua siamo al sicuro." credo.

"Vado io a telefonargli" le dico sorridendo tesa.
Altra bugia.
Altra crepa nella nostra amicizia ritrovata.
Sono una merda.
Ma lo faccio per lei.
"tu puoi scegliere dei miei vestiti e metterteli"
Lei è contenta e mentre apre le ante per guardare nel mio armadio io esco dicendo che vado a telefonare.
Lei prima di lasciarmi andare mi da un biglietto col numero di suo padre sorridendomi fiduciosa.
Sono una merda.
Ma lo faccio per lei.
Mi ripeto.
Scendo le scale. Passo vicino al telefono. Butto il biglietto. Aspetto 20 minuti e poi risalgo. Non saprà mai che non ho chiamato.
Torno in camera mia. Lei è davanti allo specchio. Seduta. Ha scelto dei pantaloni e una camicia che adoro!
Sta cercando di pettinarsi con la mia spazzola.
C'è qualcosa in lei. Non so. Mi avvicino.
Lei non mi chiede se ho telefonato e io non ci penso. (Maledetta Manu >.<)
È cosi dolce. La desidero ma non solo come amica. Le prendo la spazzola. Turn someone on. 11. Le spazzolo dolcemente i capelli accompagnando con la mano lo scorrere della spazzola tra i suoi capelli. I colpi di spazzola che diventano carezze. Con la mano libera le sfioro la guancia. Il mento. La sua candida pelle.
Lei si gira. L'innocenza dei suoi occhi esprimono ora anche desiderio.
Lo stesso strano desiderio che sento bruciare dentro di me.
Mi avvicino. La bacio.
A me non piacciono le ragazze!
Ma com'è dolce il suo sapore...
Lei si stacca. Mi chiede se è sbagliato quello che stiamo facendo.
Io dubito ma la desidero cosi intensamente che le rispondo:" come può essere sbagliato qualcosa di cosi bello?".
La bacio ancora.
Non sto ragionando. La voglio. Voglio la sua innocenza. Quella bellezza che nasconde dentro.
Finiamo sul letto.

Giu, La porta di casa sbatte.
Eccolo ho pensato. Adesso arriva l'uomo nero a prenderci.

Non me ne frega niente. Respiro affannata mentre le bacio la candida pelle del seno.

Lei mi ferma.
"Ho sentito un rumore" mi dice.

"Lo so" penso. Ma se deve succedere voglio vivere questo momento prima.
"sarà mia mamma" cerco di rassicurarla.
Lei si nasconde il petto:" e se entra e ci trova?"
Qui sono stato molto tentato di "costringerla" con un turn perche la desidero cosi tanto.
Ma è cosi innocentemente preoccupata che non me la sento di approfittarmi di lei...
Mi rinfilo la magliettina nera e scendo.
Trovo Stakes sul divano.
Gli chiedo se è arrivato qualcuno
Lui senza darmi bado mi dice: " la mamma"
Come se fosse la cosa piu scontata del mondo.
(E lo è. Maledetto MC)
vado in cucina e trovo mia mamma che sistema la spesa.
Le sorrido.
Le dico che di sopra c'è lucy e che si fermerà a cena.
Lei, comprensiva come sempre, mi dice che non c'è problema ma si premura di chiedermi se suo padre lo sa.
(maledetto Mc)
Mento. È una bugia innoqua.
(non mi accorgo che avevano ragione quando dicevano che se avessi detto le bugie l'uomo nero sarebbe venuto a prendermi XD )
"certo che lo sa. Ha detto che non c'è problema."

Suona il campanello.
È lui. Lo so.

Mia mamma mi guarda.

Non mi muovo. Non so se avere piu paurabdel mostro alla porta o delle bugie che vengono a galla.

Suona di nuovo.

Mia mamma mi dice: " su Elle vai ad aprire..."

Tentenno ancora. Le gambe non si muovono.
Penso che se va lei scoprirà le bugie.
Meglio il mostro. Credo.

Vado verso la porta. Vedomla sagoma dietro la porta vetro.
Una sagoma nera alta. Mi fermo. Vorrei non essere qua. Penso a una qualsiasi scappatoia. Non c'è. Vorrei andar su e scappare dalla finestra ma non posso lasciare Stakes e mamma qui con lui.

Attimi lunghissimi e poi apro.
È proprio lui.
Altissimo davanti a me.
Vorrei trovare un incantesimo per cacciarlo ma ultimamente la magia mi ha causato piu casini che altro >.<
Ho paura. Ma la concretezza di casa mia mi trattiene dal tremare di paura. Penso che non può succedermi niente di male in casa mia.
Gli chiedo cosa vuole.
Lui dice che cerca Lucy. Senza sorridere.
Gli chiedo e mi chiedo come fa a sapere che è qui.
Arriva mia mamma.
Lui le sorride, viscido.

Mia mamma mi manda a chiamare Lucy.
Io penso di andare nel rifugio antiatomico che uso come sanctuary per fargli un maleficio. Ma non ho niente di suo. Merda.
Salgo le scale. Entro in camera. Ho il fiatone e cerco di non tremare.
Lucy mi guarda.
Devo salvarla. Salvarmi. Salvare la mia famiglia.
Magari mi sbaglio. Magari se gliela lascio staremo tutti bene.
Ho bisogno di sapere.
Gaze into the Abyss.
10
Toc toc. Toc toc...
Qualcuno bussa alla porta dietro di me. Il tempo attorno a me è bloccato. So che è lei.
Apro la porta. Lei entra. L'altra me.
Mi guarda come con i suoi occhi dolcissimi ma è come se guardassi il lato oscuro di me stesso quando la guardo. Mi da i brividi.
Mi chiede cosa voglio, ancora. È stanca di dovermi aiutare.
Le chiedo cosa succedera se lucy va con suo padre.
Lei mi chiede se voglio vederlo o se voglio sentirlo raccontato.
Un brivido lungo la schiena.
Le chiedo quale mi farà meno paura.
Lei inizia a raccontarmi che le farà del male. Che sarà terribile.
Io vorrei non ascoltare la descrizione delle terribili cose che le farà ma devo essere forte per essere d'aiuto.
Mi viene da piangere.
Le chiedo che cosa posso fare per combatterlo.
Lei inizia a prendermi in giro. Ride.
Mi da i brividi.
Mi dice che lui era uno stregone una volta ma la magia puo essere pericolosa.
Mi chiede qualcosa di mio.
Io mi blocco.
Penso a voce alta:" è pericoloso dare ad una strega qualcosa di personale."
Lei mi rassicura con voce suadente.
Sembra una sorellina che mi chiede un regalino.
Cedo.
Le do il mio braccialetto di fiorellini d'argento.
Mi chiede di metterglielo.
Sembra la sorellina che non ho mai avuto...
È felice.

Poi mi guarda e il suo sguardo torna strano, cattivo: " l'unico modo per spaventare l'uomo nero è con un uomo nero piu grande di lui."

Io resto un po' imbambolata. E penso qualcosa di più oscuro o qualcosa di piu forte.
Poi ho un'idea. Il ragazzo di Lucy, Drake fa parte della squadra di football. Saprà contrastarlo!
Sono euforica! Le do un bacio sulla guancia. Lei mi guarda schifata e mi chiede se puo andarsene.
Io le dico di si, poi, mentre sta entrando nell'armadio la blocco.
"E la valigia sotto al letto?" le chiedo.
Lei sorride e se ne va.

Corro da Lucy che riprende a muoversi normalmente.
"Giu c'è tuo padre ed è fuori di testa!"
Lei sbianca:" non l'hai avvertito per telefono?"
Io:" certo."

Bugia.
A questo punto ho paura di scoprire dove porteranno tutte queste bugie...

"chiamiamo il tuo fidanzato. Ci difenderà"

Lei mi da il suo telefono.
Nervosa faccio il numero.

Presto. Presto. Rispondi.

Dall'altra parte: " Si, dolcezza..."

Per un attimo penso: " chissa cosa pensera sentendo la mia voce."
Poi urlo nel telefono:
"PRESTO VIENI AL NUMERO 13 DI BAKERS AV. SIAMO IN PERICOLO. C'È SUO PADRE QUA!!!"

Sento all'altro capo il suone del telefono che cade.
Le ruote che stridono sull'asfato.
E Drake che urla alla gente di spostarsi.
Mentre io e Lucy guardiamo la porta della mia cameretta, sperando che non si apra...

Pagine: [1] 2 3