Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - Danilo Moretti

Pagine: [1] 2 3 ... 8
1
Molto interessante il post, bravo Moreno.

Forse raggiunto il livello di supersaturazione una "piccola" community coesa (dove all'inizio tutti hanno bisogno di tutti - protezione, consigli, idee, playtest, critiche...) è esplosa quando un numero sufficiente di soggetti ha raggiunto "l'indipendenza" lasciando il porto e salpando ognuno per la propria terra promessa?

Qualcuno in viaggio si è perso, qualcuno ha raggiunto le indie e "fatto fortuna" e quelli rimasti nel porto continuano a fare manutenzione.

2
Segnalazioni e News / Re:[Creatori di Sogni]: Ora si gioca
« il: 2014-01-20 12:48:25 »
Siamo al numero 3!
ed è disponibile per il download.

SOMMARIO

Mano alle armi

di Valter Carignano (per PureCheck! 2.0)

Un compendio di armi da gittata.

F.R.E.E.

di Davide Quatrini (Gioco in Playtest)

Si potrebbe definire lo shorthand di D&D, pensavate che giocare a un modulo preconfezionato senza bisogno di manuali (o quasi) fosse impossibile? Vi ricrederete...

La sirena

di Giacomo Bellucci (per Orme sul Granito)

Una nuova creatura del mito pronta all'uso.

Nello spazio...

di Danilo Moretti (per Super Adventures)

I vostri eroi sono persi nello spazio? No Problema! Ecco alcuni utili strumenti per lo Sceneggiatore di turno.

3
Super Adventures / Re:Super Adventures
« il: 2014-01-14 20:42:17 »
Nuovo accessorio in free download su www.super-eroi.it!

4
I lavori su DS procedono ed è disponibile una preview del capitolo di introduzione.

Siamo orientati verso una layout grafico e un'organizzazione di contenuti inusuali, questa preview è anche un'occasione per raccogliere i primi pareri.

5
Segnalazioni e News / [Fenomena] un bundle festivo
« il: 2013-12-20 09:33:27 »
Tutti i dettagli sul sito di Inspired Device.

6
premetto che il gioco in versione italiana l'ho solo "sfogliato" e non conosco in cosa differisce da quella inglese, ma ho una domanda: la trasparenza della componentistica ha una funzione specifica?

7
Secondo me quelli che sono stati disposti a spendere €35 per Psi•Run lo avrebbero anche acquistato a €38 (con i dadi)

8
Un consiglio se siete a corto di dadi

http://www.tiger-stores.it/tiger_bimbi/giochi/carte_e_dadi_20010961.html

sul sito non sono elencati, ma nei negozi Tiger trovate allo stesso prezzo (o meno) anche set di soli dadi (8 pezzi 2x colore) come anche in qualsiasi negozio di cineserie di ogni città.

9
aahhhh ecco, ne avevo sentito parlare anni fa ma non mi ricordavo il nome!

10
Precisazione: in rispetto alla netiquette e alle regole del forum vi prego di sostituire nel mio ultimo post pre-moderazione il termine Vanity press con "Pet project" (espressione più vicina al senso del discorso che stavo portando avanti e spero considerata meno denigratoria).

Passando oltre.

Antonio: se disponi di un facilitatore quasi tutti i giochi che hai citato può essere un mordi è fuggi da una sera, ma appunto questa non è una qualità intrinseca del gioco quanto dell'opera del facilitatore.
E per questo motivo non credo sia sensato e corretto associare un regolamento "snello" alla richiesta minima di dedizione, inoltre quello che per noi il pubblico di aficionados è considerabile come "snello" (80-100 pag) per il resto del mondo è già uno sproposito, infatti la domanda che più spesso mi viene fatta dall'ambiente BG e dai potenziali interessati fuori dall'ambiente ludico è: "perché per giocare un gioco e divertirsi una sera c'è bisogno di leggere un libro spesso così"?

Questo genere di problematiche sono nel 90% dei casi trascurate dai designer (vuoi per una certa autoreferenzialità, vuoi per incapacità, vuoi per intrinsici limiti del media gdr) e per me questo è il più grosso problema per la diffusione del GdR. Se diamo un'occhiata ai nostri agli scaffali di un tipico appassionato si può notare che il 99% dei titoli è scritto e pensato per un pubblico di addetti. La cosa appare più evidente quando un gioco privo di ambientazione (principale causa della gonfiatura della paginazione) ha meccaniche enunciate in modo essenziale che leggi in poche pagine e poi te ne spara 100 di esempi e spiegazioni e chiarimenti e bestpractices e poi ancora "vai a vedere sul web" ecc.
Ok, va tutto bene e ogni sforzo per rendere chiaro un gioco è benvenuto ma è ancora davvero troppo. Nel mercato c'è spazio per giochi da "gamer" (per usare terminologia BG) che richiedono dedizione (e promettono un'esperienza più articolata e/o profonda) ma questo spazio è già stra-saturo di proposte, ora è necessario passare a titoli che "da soli" facciano giocare subito un gruppo di amici (o due soli o uno solo) senza esperienza pregressa o facilitatori. Solo se sono agganciati in modo dolce potranno capire se il GdR fa per loro e orientarsi poi sul ricchissimo ventaglio di titoli a disposizione e su un mondo di realtà associative e di appassionati pronti ad accoglierli (o a discriminarli).

11
Ok, mi sono preso qualche gg per rileggermi i vari interventi sulla questione editing di Dite/Classi e tirando le somme mi sembra chiaro che:
In qualità di contributore non sono soddisfatto dell'italiano con cui è stato scritto il volumetto (a fronte di esempi concreti)
Traduttrice e curatore invece sono soddisfatti del loro lavoro.
Altri minimizzano la questione perché in fondo i tempi e e le risorse sono risicate, e poi si fa quel che si può e poi è solo un volumetto.

Direi che basta e avanza, riportare altri esempi delle frasi sconclusionate del manualetto Dite/Classi è più che possibile (ma se le mie sono solo "opinioni" e nitpicking evito di perdere tempo e annoiare chi fa il suo lavoro con cura passione), in più se quello è lo standard che i fan di DW in Italia si possono aspettare prendo atto di essere troppo esigente e cercherò di tarare i miei parametri di valutazione di conseguenza, quando leggerò il manuale base.

Marco: sì il fascicoletto è anche cartaceo (per i livelli grifone - €40 offerti) perché la raccolta ha superato i €6500 euro.

12
Confronti tra editori: In italia gli "autentici" editori di giochi sono una frazione di quelli che "pubblicano" giochi. Questo pone un interessante questione, politiche innovative "commerciali" dimostrano di funzionare solo se non ti sobbarchi una serie di spese che un editore legalmente registrato come tale ha. Versamenti IVA, contributivi, spese di gestione di un'attività, di una redazione ecc che ci sono a prescindere dalle vendite e che impattano notevolmente sui criteri di scelta di cosa pubblicare (da qui, pubblicare titoli che non soddisfano solo la minuta fanbase dai 50 ai 200 acquirenti che comprerebbero il gioco anche se fosse stampato su carta velina e venduto caro ma titoli che hanno un "potenziale" diverso e più ampio). Se non hai questo genere di "preoccupazioni" e per l'apparato editoriale puoi contare sulle tue braccia e sulle forze di amici e parenti che a titolo gratuito ti danno una mano nei tempo libero è facile fare numeri e vendite ma alla fine sei in piedi solo virtualmente. Si è dilettanti (di livello para-professionale in certi casi) ma quello si rimane, e fare confronti con soggetti editoriali (anche i più scalcinati) non ha senso perché non si parla della stessa cosa.

Spesa complessiva e tempo di sfruttamento dei giochi: io non vedo grande differenza se investire in un anno 100 € in 4 titoli indie o in un D&D base con qualche espansione... Io ho uno scaffale che urla di giochi praticamente mai giocati (indie e non) a prescindere dalla loro qualità. Penny (1 sessione in demo, acquistato mai usato), Chock (1 sessione in demo, acquistato e mai usato), DW (giocato 6 sessioni) e via dicendo... il mio problema (e di tutti) non è la mancanza di titoli di qualità ma è il tempo, ogni titolo nuovo che gioco (indie o meno) cannibalizza il mio "budget ore di gioco" (mediamente una sessione settimanale di 3 ore circa) e quindi spendere €25 per MH per poi giocarci 5/6 settimane e poi passare a un altro gioco (o nel mio caso non giocarci proprio) è "antieconomico" lo stesso. Uno scaffale popolato di 6 titoli diversi o di uno solo e sei espansioni è la stessa cosa (specie se poi gioco con le stesse persone).

Diversificazione dei titoli: anche qui non è un sintomo di necessaria "salute", un catalogo affollato è dannatamente complesso da gestire perché richiede uno sforzo comunicazionale reiterato per ognuno di essi (individuare il mercato di riferimento ad esempio), se a catalogo hai 6 giochi diversi in Convention o scegli di non spingerne qualcuno (che è un peccato) o devi dividere l'efficacia della tua vetrina x6 (tempo dedicato alle demo, i tavoli disponibili, la disponibilità di amici facilitatori ecc)... questo è antieconomico e si traduce con titoli che sono inevitabilmente messi in secondo piano o trascurati in favore delle novità (anche qui quindi il loro valore di design conta poco). Meno visibilità > meno impatto > meno vendite.
Stesso problema coi distributori e i venditori, l'editore deve ogni volta iniziare daccapo a "rispiegare" i selling point del nuovo titolo rassicurare il distributore che è un investimento sensato e vi dicendo ecc.. (senza parlare che se un titolo ha successo seguirlo post-vendita è un impegno, vedi forum ecc)
Certo se non sei un editore ma pubblichi lo stesso che ti frega, "farai quello che puoi e i tuoi fan ti perdoneranno" (vedi altro thread sulla cura editoriale dedicata a un titolo) perché il tuo mercato è unico a prescindere dai tuoi giochi, tu vendi ai tuoi fan.
Che non è un male in sé, ma non è parlare di "editoria" tuttalpiù vanity press.

13
Segnalazioni e News / Re:Re:Gioco dell'anno
« il: 2013-10-29 17:54:10 »
Non so... io vedo questo e traggo X conclusioni... Danilo tu invece cosa vedi? E che conclusioni ne trai?
Vedo che elenchi di fatti a cui posso dare una lettura diversa dalla tua.

I negozi di giochi chiudono perché chi li apre è nel 99% dei casi un appassionato che non ha competenze imprenditoriali e commerciali. Se dovessi fare un elenco di negozio apri-chiudi nel Torinese e a Brescia - zone che conosco meglio, dal 90 ad oggi il pattern è questo: aprono, giocano e fanno giocare gli amici sperando che questi ultimi li sostengano anche economicamente, le cose non vanno così, si rendono conto che devono pagare tasse e spese, iniziano a fare sconti aggressivi e politiche di prezzo che non possono sostenere (e che sputtanano il mercato agli altri negozianti) e che in breve li portano alla chiusura.
I negozianti (appassionati e con capacità) durano e rimangono aperti perché sanno scegliere i titoli che si vendono (anche da soli). Il centro gioco educativo di Torino c'è dal 1985, la grotta di Merlino di Brescia dal 1987, Stratagemma c'è dagli anni ottanta... Sono flessibili e sanno che a prescindere dalle loro passioni alcuni titoli si vendono meglio di altri, poi che i GdR vendano meno di carte e pupazzetti lo sanno tutti m afa parte della passione.

D&D è uno di quei titoli che si vende da solo, è il migliore? è il più efficiente? who cares!?

Finché c'è uno scaffale di paccottiglia D&D (che cmq anche nella sua edizione più sfigata vende - ed è giocato - più di qualsiasi altro titolo old o new) c'è un "gancio" per far tornare il cliente da negozio in negozio e quindi esporlo prima o poi anche ad altri titoli e far vivere il negozio.

Negli anni mi sono misurato con diversi negozianti e l'opinione generale è che sostenere in negozio i 10 titoli all'anno che mediamente sono usciti dal 2006 ad oggi è un delirio, la maggior parte di essi fuori dall'ambito web (che è una nicchia) non sono reperibili nei canali di distribuzione, non sono conosciuti dal potenziale cliente richiedente (e che quindi non stimola il negoziante a interessarsi) e più spesso che mai affrontano argomenti che per quanto interessanti e colti non sono "pop" o patiscono idealmente il confronto con i titoli più affermati (per visibilità e confezione).

Il discorso commerciale, quello editoriale e distributivo sono connessi ed eliminarne uno dall'equazione pensando che non ci siano conseguenze nocive è ingenuo.

14
Segnalazioni e News / Re:DUNGEON WORLD - Edizione Italiana
« il: 2013-10-29 11:55:35 »
Mattia, se mi permetto di fare i conti in tasca (che poi non è così, ma se ti piace la figura retorica) è perché:
• i dati sono trasparenti
• lavoro nell'editoria e due calcoli di tempi e risorse me li so fare.

A me non riguarda se Narrattiva ha deciso di andare in perdita con il progetto di passione (che poi non è vero) a me riguarda che se mi prometti una cosa, quella deve essere... dov'è finito il Mattia dei bei tempi con posizioni nette e non così acritiche?

Già che ci sei rispondi alle domande che ti ho posto? Poi se vogliamo parliamo di conti, tempi e risorse umane apriamo un 3d.

Lavinia, sul fatto che tra le migliori intenzioni ed il risultato finale ci siano una serie di possibili intoppi e "vincoli di realtà" basati su risorse non sempre ottimali (tempo, denaro, capacità, disponibilità) non si discute (so perfettamente come vanno queste cose, ci sono passato con la prima edizione di Super! e ho imparato molto).
Detto questo a me non interessano i dietro le quinte e citarli è un alibi (oltretutto non ci vuole molta fantasia a intuire il tutto), mi piacerebbe sapere se ritenete di aver fatto un lavoro professionale di cui siete fieri e che sentite di poter difendere a spada tratta.

Serené, il menù e ricco di refusi, frasi che non stanno in piedi e opinabili scelte, se pubblico qui è perché cerco conferme o confronti dalla community (accettando anche opinioni diverse - se circostanziate), alla mail che mi hai indicato casomai mando messaggi se non mi arriva un manuale spedito per posta.

Ah, il chiavistello non è la luna, è il dito.

15
Segnalazioni e News / Re:DUNGEON WORLD - Edizione Italiana
« il: 2013-10-29 10:23:50 »
Mattia, la campagna di DW aveva bisogno di €1000 per partire (con un manualetto di 300pg), lo stretch goal successivo (€1500) era per dei wallpaper, quello successivo €2000 per avere il flipbook tascabile Pianoctrate/Classi (in pdf).

Con onestà mi vuoi dire che al raddoppio della cifra necessaria per partire con tutto il progetto (300pg disegni ecc) non ci stavano le ore uomo per editare con maggiore cura le 5-7 cartelle di testo che costituscono Pianoctrate/Classi? Mi vuoi dire che non è un lavoro che richiedeva un'altra lettura prima di andare in stampa?

Lavinia, (nel flipbook Pianocrate/Classi) si sono refusi, parole che mancano e molte frasi non girano in italiano, ok il testo originale non deve essere una meraviglia ma...

SPETTRO VIVENTE (un ossimoro poco elegante tipo "nano gigante" ma è il meno)

La Morte sta di guarda ai cancelli. Occhi acuti (magari "attenti"?) e una nera mano posata sul chiavistello (se sono cancelli dovrebbero essere chiavistelli - ammesso che il chiavistello sia il termine più adatto perché una cancello col chiavistello è quanto di meno sicuro ci possa essere). Alcune persone trovano la propria strada attraverso le lande vuote ed escono dall’altro lato (???). Sfuggono allo sguardo del guardiano e s’inerpicano fino al luogo di cui facevano parte (magari "da dove provenivano"?). Peccato che non vi appartengano più; nessuno torna indietro senza un marchio che lo mostri. Un occhio divenuto bianco, un arto che diviene stranamente forte. Per metà sorelle dei morti, per metà fratelli dei vivi. La loro nuova natura è assieme una benedizione e una maledizione, ma ottenuta con scambio equo…

Io non sono un linguista e a parte alcune pistinere (vedi chiavistelli o lo spettro vivente) rimane il fatto che non mi piace leggere testi dove mi fermo una riga sì ed una no a chiedermi cosa voleva dire l'autore/traduttore. Il resto del manualetto segue un po' la stessa falsariga e a parte il glossario con termini a volte infelici (non vedo l'ora di giocare un Grumo  ;D) di esempi di editing distratto ne posso elencare altri (Pianocrate va un po' meglio, ma lì i problemi sono alla fonte).

Se ritieni di aver fatto il meglio che potevi allora scusa ma l'editing è stato insufficiente.

Sul manuale base non mi pronuncio (altri lo hanno fatto) perché l'ho solo sfogliato (usando già quello inglese e con una campagna in corso rischiavo di fare confusione). Capisco che Pianocrate/Classi sia una quisquillia in rapporto, proprio per quello ho scritto dicendo che preferivo aspettare un po' di più e avere un manualetto fatto bene (non meglio, bene)

Pagine: [1] 2 3 ... 8