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Post - Fabio "Shia"

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Segnalazioni e News / Re:Anima Prime è FUORI!
« il: 2011-04-15 09:33:13 »
Ti ringrazio, intanto; spero non tardi troppo..... :D


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Segnalazioni e News / Re:Anima Prime è FUORI!
« il: 2011-04-15 09:23:17 »
Una domanda: ho appena acquistato la versione in PDF; ma, quali sono le modalità di consegna?

Grazie


3
Citazione
[cite] Korin Duval:[/cite]

CUT



In effetti era proprio quello ^^

cmq nn riesco (per quanto mi sforzi) a seguire proprio il senso del ragionamento: se i videogiochi sono così immersivi ed immediati che senso ha produrre manuali cartacei che rimangono pesanti e complessi? ..... peraltro questi ultimi non credo che possano aiutare quelli che secondo l'autore dovrebbero essere i punti forti del gdr cioè le relazioni sociali e la possiblità di creare delle storie.

Cyaz

4
L'ho letto ... ma devo dire che mi ha sollevato un bel pò di dubbi: tento di commentarlo.

Citazione
Tuttavia negli anni abbiamo assistito ad un progressivo ridimensionamento e allo stesso tempo mutamento del pubblico di riferimento di questi giochi. Come mai?

Sopratutto per il progressivo sviluppo della “tecnologia ludica”, console e videogame prima fino ad arrivare alle esperienze di gioco on line come i MMORPG oggi hanno sottratto in maniera del tutto naturale sempre più ampie fasce di pubblico al Gioco di Ruolo, diciamo così, tradizionale.


Parto da qui: ciò che dice Nadir è in buona sostanza vero.

Però punta l'accento solo su ciò che è "esterno" al mondo del GdR.
Nel corso degli anni è necessario verificare anche ciò è successo all'interno di questo mondo: non si può dimenticare come i manuali di gioco siano diventati sempre più corposi e complessi (e costosi?).
Per non parlare della diffusione del Parpuzio-style con tutti i corollari negativi annessi e connessi.

Citazione
I giocatori che oggi “rimangono” al gioco di ruolo tradizionale, possiamo dire, che sono il pubblico reale che cercava e ha sempre inteso cercare quella tipologia di esperienza diversa da un videogioco come da un MMORPG che ricomprende la capacità di creare storie, e il contatto sociale con altri giocatori, elementi più marginali nelle esperienze videoludiche e meno importanti per chi è passato, giustamente, a queste cercando evidentemente sopratutto altri aspetti nel gioco.


Ok faccio la prosa (modello Michele Santoro)....quindi dato che il videogioco:
- non ti permette di creare storie (poi andrebbe visto anche come..vabbè)
- non ti dà contatto sociale (ma anche qui è relativo dopo la next gen di Nintendo)
allora chi vuole ANCHE queste cose rimane al GdR (mi pare di capire)

Non condivido questo "pubblico reale"; sembra che chi gioca ai Gdr non possa o non voglia giocare anche ai videogiochi (latu sensu)...lo trovo forzato.
Peraltro mi sembra di intravedere un certo settarismo, del tipo "noi che siamo rimasti siamo i VERI giocatori di ruolo"....mi pare che tempo fa questo atteggiamento fosse stato ripreso anche da Moreno....ma forse mi sbaglio.

Citazione
Si tratta di una tipologia di gioco sicuramente laboriosa e impegnativa, che richiede, preparazione, documentazione, organizzazione anche a livello sociale per trovarsi fisicamente con altre persone ecc. Non ha nulla dell'immediatezza e della praticità di una esperienza videoludica, non ha gli aspetti visivi e sonori, ma ha la libertà più totale demandata nelle mani del gruppo di giocatori, libertà che si paga anche in tempo di preparazione del gioco, ovviamente.


2 rilievi:
il primo sull'impegno: mi pare che si parta dal presupposto che per giocare di ruolo servano necessariamente tomi universitari da studiare e schede dei personaggi che necessitano del commercialista per essere complilate - poi mi sembra che si osservi sempre dal punto di vista del GM factotum: ossia del GM che tra i suoi vari task ha anche quelli di "preparare la serata"

il secondo rilievo è sulla "libertà più totale demandata nelle mani del gruppo dei giocatori" - si parla di giochi forgiti e non di Parpuzio....vero?

Citazione
Per trasformarsi via via nella pratica in un HOBBY, ovvero una attività specializzata che richiede passione e approfondimento, e in cui parte del divertimento non è il fine dell'attività (il momento ludico finale), ma anche la creazione e la preparazione stessa degli elementi del gioco, che può essere anche complessa e impegnativa e prendere più tempo del momento ludico a cui è finalizzata.


Mi sembra un pò arteffato come ragionamento.
Ho molti amici che giocano a warhammer che viene ritenuto da chi lo pratica un hobby; eppure per questi miei amici, il divertimento sta nel giocare e vincere le partite (il momento ludico finale) più che nella preparazione in se (ad esempio pitturare i modellini) che anzi è verametne accessoria.

Citazione
Il tentativo, che alcuni giochi e proposte sopratutto recenti, mettono in campo di “semplificarsi” e “snellirsi” nelle dinamiche per essere più “fruibili” per il pubblico sono tentativi destinati a fallire.


Uhm...se parla dei giochi forgisti Nadir cade in una contraddizione in termini abbastanza grossolana: se uno cerca contatto sociale e la creazione di storie, necessita per forza di regolamenti complessi??
Mah......

Citazione
Tentativi che rincorrono un idea di Gioco di Ruolo come puro gioco e momento di svago, tentativi destinati ad infrangersi inevitabilmente davanti alla concorrenza di proposte imbattibili come tutte quelle del comparto videoludico che fanno dell'immediatezza, facilità d'utilizzo ed immersione del giocatore un loro punto di forza insuperabile rispetto a qualsiasi trasformazione, adattamento e semplificazione del gioco di ruolo tradizionale.


Non capisco a cosa ci si stia riferendo

Sad


poi il resto viene da se.

Boh.....l'opening è condivisibile, perchè parte da un dato reale, seppur incompleto: le conclusioni mi paiono forzate....come se il discorso venisse incanalato secondo una visione ideologica delle cose.

Forse una maggiore obiettività non avrebbe fatto male.

Cyaz

5
Sotto il cofano / perchè dovrei farmi massacrare da voi?
« il: 2009-01-31 13:13:05 »
Citazione
[cite] larrymartelli:[/cite]Buongiorno,
Premetto che non voglio essere in nessun modo provocatorio, irrispettoso, ignorante, sgarbato, o altro. Se questo topic risultasse in qualche modo offensivo per qualcuno me ne scuso in anticipo.
Mi sto accostando da pocchissimo alla teoria forgista e ho già trovato delgli aspetti di tale teoria che non condivido/capisco.
Da quello che ho letto su questo forum, se non ho capito male, molti di voi sono convinti dell'assoluta validità di questa teoria, senza dubbio alcuno.
Quindi vi chiedo: perchè dovrei esporre i miei dubbi sulla teoria, sul big model, ecc... in questa sede, dove tutti accettano la teoria così com'è?
grazie a tutti.



Beh...se ti interessa approfondire questo forum è un ottimo luogo (peraltro nn abbiamo mai mangiato nessuno).

Molto dipende però da come ti approcci, con quale spirito: se sei desideroso di conoscere in modo obiettivo oppure se vieni con il preconcetto che "sono tutte cavolate".

Cyaz!!!

6
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-23 15:32:49 »
Citazione
[cite] JTColeman:[/cite]Sì, è che avevo letto:
Citazione
[cite] Fabio:[/cite]Io partirei da qui.......
ma non avevo capito 'partire' per dove...



per eventuali altre discussioni....volevo porre dei paletti su un certo "marasma definitorio"

peraltro....magari mi spiego meglio: quando dico prima della sessione nn c'è niente e dopo c'è qualcosa....intendo solo dire che solo dopo aver fatto la sessione si ha qualcosa su cui fare una Transcript o un AP.....solo questo ...

Cyaz....

7
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-23 11:06:27 »
Citazione
[cite] JTColeman:[/cite]
Voglio dire: prima non c'è una cippa, siamo d'accordo. Poi giochi. Poi non c'è una cippa comunque.
Se vuoi riportare a qualcuno (in maniera sbiadita) il ricordo di ciò che è avvenuto nel mondo dei personaggi, scrivi una Transcript ("Orco rapisce dama. Re picchia orco. Re sposa dama.") o una Story ("Orco rapisce dama perché innamorato. Dama impara ad apprezzare orco. Re picchia orco e costringe dama a sposarlo. Re cattivo perché si ferma alle apparenze."   :?  ).
Se vuoi pure raccontare come avete giocato (quali mosse, tattiche, tiri, ecc.), scrivi un actual play.


...e fin qui ci dovremmo essere, giusto?
Ora, dov'è che vogliamo andare con tutta la discussione?



In realtà da nessuna parte...per me finisce con quello che hai detto (che poi era quello che intendevo dire io) ^^

8
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-22 20:29:02 »
Allora...

Whew!!
Pare proprio che mi sia messo in un bel pasticcio!  :wink:

Nn è facile risponderti perchè i tuoi post sono molto articolati.....io invece tendo ad "andare di istinto"; quindi forse quanto ti dirò magari nn ti soddisferà....e già me ne scuso.

Cmq, sulla questione terminologica: è vero quello che dici: cioè che un termine ha valore in se nella misura in cui una comunità decide di attribuirgli un senso.

Allora il problema è prima di tutto accordarci su questo; io personalmente rimango sulle posizoni del provv. gloss., quindi ci facciamo un bel rewind al secondo post del thread che è ... guardacaso di Moreno.

Parto da una tua considerazione: prima della sessione nn c'è niente; dopo c'è qualcosa....per me è giusto.

Dobbiamo dare un nome a quello che c'è dopo allora.

Anche qui nn è semplice perchè la sessione la puoi descrivere in diversi termini; per esempio in termini di Actual Play ....

Credo che ai fini nostri sia però più importante invece il termine di TRANSCRIPT, ossia " la descrizione degli eventi immaginari di gioco, senza riferimento alle procedure di role-playing".

Forse è questo concetto quello che si può avvicinare di più alla trama, alla sinossi.......però ancora qui nn c'è Storia.....

Perchè?

Perchè il Transcript diventa Storia solo se c'è un Theme (Lo scopo, il messaggio o l'emozione chiave conclusiva percepita da un membro dell’uditorio relativamente ad una serie immaginaria di eventi. La presenza di un Tema è una caratteristica fondamentale che distingue una Storia da una Trascrrizione) - peraltro il concetto di Theme è riferito alla percezione soggettiva di un singolo membro dell'uditorio...... e questo è molto importante, perchè è forse qui che si annida il probelma.

Io partirei da qui.......

Cyaz

9
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-22 16:30:28 »
Citazione
[cite] Riccardo:[/cite]
Bella domanda
Innanzitutto bisogna dichiararsi daccordo su cosa è "storia"
Secondo quanto ho detto prima, per me la storia è la cronologia degli eventi vissuti dai PG, quella definitiva, epurata di tutte le meccaniche di gioco e di tutti quegli eventi che sono stati modificati da tali trame (nel caso di giochi che per esempio di concedono di cambiare eventi e far si che "in game" non si siano mai verificati)

A questo punto, se dovessi rispondere di primo acchitto direi che la trama è un sunto delle cose importanti della storia. I punti cruciali, i personaggi principali, gli eventi più importanti
Direi che da questo punto di vista la storia è "un libro" e la trama è la trama del libro


Eh...ma vedi...è proprio qui il punto...la Storia come "prodotto della sessione" nn mi convince proprio per questo.

La "cronologia degli eventi vissuti dai PG" mi sembra più una trama, una sinossi.......per capirci un sunto.

Per essere una Storia ci deve essere per forza qualcosa in più altrimenti.....anche "Tizio, Caio e Sempronio entrano in un dungeon, ammazzano i mostri, prendono il tesoro e si fanno una media chiara alla taverna" è una Storia (ed a me questa cosa suona male nelle orechie)

Cyaz!!!!

10
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-22 15:57:59 »
Mi sono riletto un pò il thread....

Volevo riesumarlo un attimo con una domanda....e vediamo se riesco ad essere un pò bastardo

:twisted:  :twisted:

Che differenza c'è secondo tra la Storia e la Trama?

11
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-20 10:59:25 »
Ok...va tutto bene....ma alla fine dei conti, dopo tutta 'ste dissertazioni.....la definizone di Storia qual'è????!!!!!

(creod di esseremi perso!!!!  :oops: )

12
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-19 12:25:28 »
Citazione
[cite] fenna:[/cite]

@Fabio
Il rischio è di sforare nell'ennesima discussione su cosa sia il gdr.
Per quanto mi riguarda.
Giocatori sono sia i soggetti agenti (i musicisti) che riceventi (spettatori) della loro storia (loro musica).
Questo determina delle sovrapposizioni che Moreno ha fatto notare fra l'altro, ma ne resta che la musica sia il prodotto dei musicisti che suonano, che sia per loro stessi o per altri l'asserzione rimane valida, tanto come la storia nel GDR è il prodotto del gioco dei giocatori.




Beh...forse si....ma anche no.....

Okkio - charitable reading mode = ON

il GdR può anche nn avere una definzione.....ma questo a me può anche stare bene; cioè, il problema che mi pongo io è lievemente diverso: per me il GdR è uno strumento....un tool.....ma uno strumento per fare che cosa?

Nel mio post ho tentato di dimostrare come per me, il GdR inteso come strumento di rappresentazione e spettacolo nn è adeguato e ce ne sono di migliori (il cinema, il teatro, la letteratura,  ecc).

Viceversa e sempre IMHO, il GdR è uno strumento unico ed eccellente per "costruire" storie (latu sensu) assieme ad altri.

Spero di aver chiarito il discorso.

A volte poi per capire cosa è una cosa....è necessario prima capire cosa nn è!

^___-

Cyaz!!!!

13
Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-19 09:30:16 »
Alla fine per chiaririe ancora meglio si potrebbe anche fare un discorso di questo tipo; parto da me stesso.

A me piace raccontare delle storie (uso il termine storia in senso lato, ampio perchè nn ho un succedaneo); mi piace immaginarle, inventarle, fantasticarle.....la cosa che vorrei di più al mondo è una "macchina" che mi permetta di rendere concreto ciò che penso...ma nn esiste.

Ad un certo punto arriva il GdR e mi dico....forse ci siamo; posso rendere "vero" quello che c'è nella mia testa e far vivere le mie storie ai miei amici.

CLAMOROSO ERRORE!

Perchè? Ho sbagliato il modo (il sistema...il media) per realizzare quello che avevo in mente (è il discorso che fa il libro di Michele sul design alla fine dei conti).

Come ho detto prima io voglio raccontare la MIA storia....e ciò comporta che gli altri la guardino (passivamente) e magari la giudichino poi; attenzione guardino significa che nn partecipano attivamente....nel momento in cui uno degli spettatori altera anche una minima cosa (di significativo ovviamente) ... quella non è più la MIA storia...e la cosa nn può che frustrarmi....perchè appunto quella storia nn la sentirei più come mia.

Ma l'atto del giocare stesso implica una interazione di qualche tipo ...sennò che si gioca a fare???!!!

Ed allora?

Semplicemente il GdR non è lo strumento migliore per TRASMETTERE una storia nei termini di "spettacolo". o di rappresentazione ....e se ci pensiamo nn può che essere così.

Perchè? perchè nn ha la potenza dell'immagine per esempio (nn quella del cinema o del teatro....ma nemmeno quella del fumetto o del videogioco...neppure quella del teatro dei burattini) ed in una società in cui l'immagine (preconfezionata spesso) oggi conta eccome.... beh, è un grosso vulnus....perchè cmq l'occhio è il senso che usiamo di più.

Perchè nn possiede la forza del sonoro.....

Perchè spesso chi trasmette la propria storia (io per primo) nn ha la capacità (che avevano per esempio gli antichi Greci) si saper raccontare una storia....(ci sono delle tecniche anche per raccontare).

Spesso perchè...magari le storie sono solo brutte....ed a nessuno piace vedere o sentire una storia brutta (ed anche qui mi ci metto.....nn è facile creare una bella storia).

Ed il GdR allora?

Il GdR funziona bene solo se si parte con la disposizione mentale di "fare una storia assieme" e non di "raccontare la propria storia".

E' la differenza che si ha quando si decide di cucinare qualcosa da soli e farla mangiare agli altri e quando si decide di cucinare tutti assieme e mangiare assieme quello che si è cucinato!!!

Il suo vantaggio?

nn credo esistano altri sturmenti per poterlo fare!!

Cyaz!

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Sotto il cofano / Domanda: ma che è la STORIA ?
« il: 2009-01-18 19:33:57 »
Credo che però sia anche spesso una questione di prospettiva; lo intuisco sentendo citare media (intesi come "modi di comunicazione") come cinema, teatro o racconto.....secondo me c'è un probelma intrinseco che nn riesce ad emergere in modo chiaro, ossia: in tutti i media citati c'è una rapporto tra un soggetto comunicatore che si esprime ed uno o più soggetti riceventi i quali si limitano a "sorbire" passivamente gli input del comunicatore (appunto).

Poi alla fine si potrà dire se questi input saranno piaciuti o meno, saranno condivisibili o meno...o magari se questi input nn hanno i neffetti detto nulla.
(sto volutamente omettendo di usare il termine "storia").

Questa impostazione la si è sperimentata anche nel GdR: il famigerato Parpuzio alla fine null'altro è che il tentativo di un soggetto (GM) di "proiettare" la propria storia agli astanti (con tutte le conseguenze che ne derivano).

Eppure in questo modo si elimina una componente essenziale del GdR: l'interattività tra i giocatori.......

E sta proprio qui il bello del Giocare di ruolo: ognuno riceve gli input degli altri e trasmette i propri ...... c'è questa interazione che nn è pensabile nei media tradizionali (e neanche nei videogiochi...dove le interazioni con la macchina sono predeterminate e cmq finite).

Cyaz

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Sotto il cofano / Gioco emotivamente "leggero" o "pesante"
« il: 2009-01-18 09:10:00 »
Dipende molto da come affronti il gioco.....ovvero dalla maturità (e qui Moreno ha centrato un problema fondamentale di cui non si parla MAI) di chi partecipa;  ma quello non è un problema di design .... è più legato alla cultura ed alla mentalità della "ggente"...
 
IMHO non si può cmq ignorare che il GdR sia ancora visto come un mero passatempo.....ed a ciò certamente nn giova l'atteggiamento di molti gruppi di gioco (spesso parpuzieschi) che intendono il GdR come una sorta di "rito iniziatico"...manco una sessione di gioco fosse la riunione di una qualche setta massonica.....


Cyaz!!!

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