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Archivio => General => Topic aperto da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 13:26:57

Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 13:26:57
Vi racconto una storia.

C'è un bambino che vive in un paese di campagna e coltiva i campi con la sua famiglia.
Un infausto giorno, scoppia una guerra con la nazione confinante.
Tutti gli uomini abili vengono arruolati e spediti al fronte e il bambino rimane da solo con le donne e gli anziani a cercare di tirare avanti la loro vita di sempre.
Purtroppo però, la guerra dilaga sul territorio e l'esercito nemico arriva fino al paesello dove vive il bambino.
Chiaramente, il villaggio viene raso al suolo. Gli abitanti cercando di difendersi come possono, con armi di fortuna, ma l'esercito nemico è ben equipaggiato e ben istruito e ci mette poco ad ammazzare tutti.
Rimangono vivi solo il bambino e sua madre, la quale ha preso dal cassetto l'arma di suo nonno e la usa come meglio può per difendere la sua casa e suo figlio.
L'ufficiale nemico però, senza la benché minima pietà, uccide la madre davanti agli occhi del bambino e prende lui come schiavo.
Il bambino viene imprigionato in un campo di lavoro, dove resta per più di dieci anni, fino a che un'amnistia generale non libera tutti i prigionieri di guerra.
Durante questi anni di schiavitù e prigionia, il bambino matura un odio viscerale contro l'invasore straniero che gli ha distrutto la vita e la famiglia.
Ci mette un po' a recuperare altri che nutrono sentimenti simili per chi ora governa la sua nazione, ma alla fine forma un manipolo di rivoltosi e parte alla volta della sede del governo per assassinare il tiranno.
Mossi solo dalla voglia di libertà, i rivoltosi riescono a sopraffare le milizie poste a difesa del palazzo e giungere di fronte al tiranno e a ucciderlo, liberando la nazione dall'invasore straniero.

Questa storia la giudicate "realistica"?
Vi ci potreste immedesimare?
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Michael Tangherlini - 2010-06-01 13:36:19
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Questa storia la giudicate "realistica"?

Non eccessivamente; "verosimile per necessità di fiction" potrebbe essere un termine più adatto, secondo me.
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Vi ci potreste immedesimare?

Personalmente, credo di sì.

-MikeT
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-01 14:52:56
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Questa storia la giudicate "realistica"?
Vi ci potreste immedesimare?

No e no.
Bene, ora qual'è il punto?
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Ezio - 2010-06-01 15:13:10
Si, qualcosa del genere è successo diverse volte, nella Storia (per esempio nel 70 a.C., Spartaco).
E si, potrei tranquillamente immedesimarmici. Al di là della situazione specifica i problemi del bambino sono problemi che conosco (abbandono, desiderio di rivalsa).

Dove stai andando a parare, Khana? Non mi fido per nulla dei filosofi artistici, io XD
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 15:41:53
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]No e no.

Posso chiederti per quale motivo?
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-01 15:46:43
Realistica? assolutamente si, la storia é piena di eventi simili. La parte meno realistica é la conclusione. tipicamente una rivolta simile viene soffocata nel sangue. E se qualcuno volesse conferme su quanto terribile possa essere un gruppo di bambini armati di fucile e disperati, guardate un po' in Africa.

Immedesimarsi? of course. Adoro le cause perse. :D
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-01 16:02:08
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite][p]No e no.[/p]
[p]Posso chiederti per quale motivo?[/p]

Certo.

Realismo? Uno stato ben organizzato non può essere sconfitto da una mandria di rivoltosi armati solo dei loro ideali.
Spartaco? Spartaco era un gladiatore in fuga, non sconfisse Roma. Senza contare che dopo una manciata di strabilianti vittorie lui e tutti i suoi bravi amici fecero una fine orribile.

Immedesimarmi? Conosco sentimenti come "perdita della propria famiglia", "senso di rivalsa", ecc...
Ma un personaggio del genere ha visto morire tutto quello a cui teneva davanti ai suoi occhi, avrà dei problemi psicologici che io non posso nemmeno immaginarmi.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-01 16:07:28
Meh. Se fosse necessario avere vissuto di prima mano ogni cosa per poter raggiungere un livello soddisfacente di immedesimazione, non esisterebbe il gioco di ruolo.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-01 16:09:15
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]Meh. Se fosse necessario avere vissuto di prima mano ogni cosa per poter raggiungere un livello soddisfacente di immedesimazione, non esisterebbe il gioco di ruolo.[/p]


Io semplicemente non riesco a mettermi davvero nei suoi panni. Un personaggio del genere non mi tocca.
Lo giocherei tranquillamente... Quanti personaggi del genere ho giocato a D&D?

Edit: Anche se, ora che ci penso, forse confondo il provare empatia, con l'immedesimarsi.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 16:17:58
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Realismo? Uno stato ben organizzato non può essere sconfitto da una mandria di rivoltosi armati solo dei loro ideali.

Tipo Cuba nel 56?
O la Jugoslavia nel 95?
Oppure il Regno delle 2 Sicilie nel 1859?
O la guerra dei sei giorni del 67?
Non cito la battaglia delle Termopili perché è abused, ultimamente...
Il Ruwanda te l'hanno già citato, invece.

Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Spartaco? Spartaco era un gladiatore in fuga, non sconfisse Roma. Senza contare che dopo una manciata di strabilianti vittorie lui e tutti i suoi bravi amici fecero una fine orribile.

Non sto parlando di Spartaco.
Spartaco è solo un esempio in più del fatto che certi temi sono "eterni" e "ricorrenti".

Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Immedesimarmi? Conosco sentimenti come "perdita della propria famiglia", "senso di rivalsa", ecc...
Ma un personaggio del genere ha visto morire tutto quello a cui teneva davanti ai suoi occhi, avrà dei problemi psicologici che io non posso nemmeno immaginarmi.

Verissimo, infatti è un sociopatico violento con il culto delle armi perfette.
Anche io penso che sia difficile immedesimarsi con persone che hanno avuto traumi psicologici enormi. Tipo la protagonista di Don't Tell Mummy o qualsiasi altro evento di cronaca nera degli ultimi 10 anni.
Il fatto che siano storie "realmente accadute" non le rende più vicine a noi, in nessun modo.
E' solo una differenza di sensibilità personale nel recepire queste cose.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-01 16:26:42
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Il fatto che siano storie "realmente accadute" non le rende più vicine a noi, in nessun modo.
E' solo una differenza di sensibilità personale nel recepire queste cose.

Sono d'accordo, e ho capito dove sei andato a parare.

Ma... mi manca un pezzo. In risposta cosa è nato questo 3d e le sue conclusioni?

Edit: Sul discorso storico ci sarebbe da parlare un bel po', ma questo è un altra storia, thread.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 16:48:24
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Ma... mi manca un pezzo. In risposta cosa è nato questo 3d e le sue conclusioni?

Al problema riferito all'immedesimazione a al fatto che (pareva, prima delle dovute spiegazioni dell'ultima mezz'ora) che inserire elementi "fantastici" in una storia, la rendesse meno "realisitca" e quindi più incline al whis-fullfilment.
Che questo quindi rendesse il color di un GdR (perché alla fine di quello parliamo) responsabile della possibilità o meno di produrre personaggi di spessore e "sentiti", mentre oggettivamente parlando il color è solo in grado di selezionare un tot di tematiche possibili all'interno di un genere che viene descritto, mentre la profondità è sempre e solo un prodotto di character*situation, nel modo in cui il giocatore riesce a renderli al tavolo.

Avere un personaggio con l'enorme spadone non lo rende automaticamente più stupido e più superficiale di un bambino col mitra o di un bambino senza mitra.
I personaggi in un GdR diventano profondi quando il giocatore è in grado di esprimere questa profondità attraverso il suo modo di giocare passionale e il Play Passionately non è -MAI- riferibile al color, ne tantomeno al setting.
Perché comunque, dato che stiamo giocando "noi", stiamo parlando di "noi" e sono le nostre emozioni e le nostre esperienze che mettiamo in gioco quando si gioca passionately.

Quindi la conclusione è molto banale ed è: il limite è sempre e solo nel giocatore.

P.S: il racconto iniziale è la trama del primo film di Conan.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Mauro - 2010-06-01 17:10:23
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Il fatto che siano storie "realmente accadute" non le rende più vicine a noi, in nessun modo

Su questo, faccio una nota: stavo pensando che il fatto di essere realmente accadute le renda focalizzate, non piú vicine; in altri termini: se leggo Don't Tell Mummy pensando sia una storia inventata, e mi incazzo, mi sto incazzando contro un inesistente personaggio; se so che è vera, mi sto incazzando contro una specifica persona.
Il fatto che questa persona esista può acuire la reazione, ma in generale forse la focalizza semplicemente.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Al problema riferito all'immedesimazione a al fatto che (pareva, prima delle dovute spiegazioni dell'ultima mezz'ora) che inserire elementi "fantastici" in una storia, la rendesse meno "realisitca" e quindi più incline al whis-fullfilment

Per quanto mi riguarda, non piú incline al wish-fullfilment; esplicito questo solo per togliere un possibile equivoco, in caso approfondirò in futuro (dai miei messaggi in altre discussioni può nascere un equivoco su cosa penso, quindi prima di dire altro preferisco chiarirlo).
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-01 17:33:17
[cite]Autore: khana[/cite]
Citazione
[p]Avere un personaggio con l'enorme spadone non lo rende automaticamente più stupido e più superficiale di un bambino col mitra o di un bambino senza mitra.
I personaggi in un GdR diventano profondi quando il giocatore è in grado di esprimere questa profondità attraverso il suo modo di giocare passionale e il Play Passionately non è -MAI- riferibile al color, ne tantomeno al setting.
Perché comunque, dato che stiamo giocando "noi", stiamo parlando di "noi" e sono le nostre emozioni e le nostre esperienze che mettiamo in gioco quando si gioca passionately.[/p][p]Quindi la conclusione è molto banale ed è: il limite è sempre e solo nel giocatore.[/p][p]P.S: il racconto iniziale è la trama del primo film di Conan.[/p]


Khana, hai parlato come un libro stampato.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Mr. Mario - 2010-06-01 17:34:14
Arrivo in ritardo, e nonostante gli sforzi di Khana avevo riconosciuto Conan a metà storia, quindi a quel punto la domanda era un po' viziata. In generale, sì, mi ci potrei immedesimare. Non dico che ne farei un buon ritratto, ne farei un ritratto personale. Credo che attingerei dalle emozioni dentro di me che credo assomiglierebbero alle sue, e, con l'immaginazione, le aumenterei di intensità. Poi, dal sentire al saper esprimere passa un mare, ma questa è un altra storia.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-06-01 21:17:35
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Avere un personaggio con l'enorme spadone non lo rende automaticamente più stupido e più superficiale


Beh, insomma, dipende dalle dimensioni dello spadone...  ;-)

Dopo il successo del manga di Berserk, le dimensioni dello spadone si possono considerare direttamente proporzionali al livello di Mary-Sue del personaggio...

Insomma, un conto è il principio generale che "l'abito non fa il monaco", un conto è il caso particolare in cui vedi il disegno del personaggio e già ti metti a ridere...  :-)
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 21:57:38
Ma certo Moreno, ma nessuno nega questo.
Ma per me rimane un limite del giocatore che l'ha generato.
Non trovo, nella mia esperienza, un riferimento diretto tra il genere di un gdr e il grado di Mary-Sue-ismo di un personaggio e sono convinto che su questo forum si riuscirebbero a rendere impressionantemente unsafe anche personaggi di un gioco high-fantasy (se ci fosse la voglia di farlo, chiaramente).

Purtroppo certi generi li abbiamo inconsciamente legati a epic fail impressionanti, probabilmente più per una questione di statistica che altro. Dopo 30 anni, il numero di Maury-Sue in D&D è sicuramente più alto del numero di Mary-Sue in Montsegur... anche se decido che in Montsegur ci metto fantasmi, demoni, tappeti volanti e geni nelle lampade.
A livello prettamente teorico, i personaggi di Spione possono finire dentro a Cold City, anche se poi intorno ci sono mostri, portali dimensionali e virus mutanti.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-01 22:02:03
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Ma certo Moreno, ma nessuno nega questo.
Ma per me rimane un limite del giocatore che l'ha generato.
Non trovo, nella mia esperienza, un riferimento diretto tra il genere di un gdr e il grado di Mary-Sue-ismo di un personaggio e sono convinto che su questo forum si riuscirebbero a rendere impressionantemente unsafe anche personaggi di un gioco high-fantasy (se ci fosse la voglia di farlo, chiaramente).

Vero, ma ciò non toglie che trovarsi in un ambiente famigliare con problemi veri faciliti molto più unsafe che un mondo fatto di draghi e spadoni.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-01 22:16:06
Torniamo all'inizio della discussione...
I "problemi veri" li metti in qualsiasi ambiente.
Un "ambiente famigliare" può essere piatto quanto una tavola da surf.
Non c'è una congiunzione diretta se non quella dettata dal gusto personale... non ti serve avere cappotto, jeans, nike e automobile per affrontare problemi di dipendenza da sostanze psicotrope; puoi affrontarli anche con cavallo, armatura e spadone sulla schiena.
Anzi, per certi versi li affronti da un punto di vista differente: non hai le comunità di cura a cui rivolgerti e neanche il metadone.

E detto questo mi estraneo dal thread.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Niccolò - 2010-06-02 11:46:34
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]opo il successo del manga di Berserk, le dimensioni dello spadone si possono considerare direttamente proporzionali al livello di Mary-Sue del personaggio...


...gatsu una mary sue? ^_^;

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]non ti serve avere cappotto, jeans, nike e automobile per affrontare problemi di dipendenza da sostanze psicotrope; puoi affrontarli anche con cavallo, armatura e spadone sulla schiena.


...confusione tra sintomo e male?
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-02 14:35:24
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]...confusione tra sintomo e male?

No, universalità dei problemi rispetto al color in cui vengono calati.
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-06-02 17:52:27
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Dopo il successo del manga di Berserk, le dimensioni dello spadone si possono considerare direttamente proporzionali al livello di Mary-Sue del personaggio...

OT: Questa te la contesto due volte. Uno: Il protagonista di Berserk non ha molto di Mary-Sue. Tamarro oltre ogni limite, ma per Mary-Sue tipicamente s'intende un'altra cosa (es.: protagonista che ha vita facile ed è un fenomeno in tutto). Due: "Dopo il successo di Final Fantasy VII" sarebbe stato più appropriato... ma anche lì, il Mary-Sueismo arriva dopo, con un'inversione tra "personaggio figo con lo spadone enorme" a "spadone enorme = personaggio figo". -__-
Titolo: il limite di una storia [split da "il limite di Watchmen"]
Inserito da: Matteo Suppo - 2010-06-02 18:20:28
Infatti ha detto dopo, non durante.