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Post - Andrea Castellani

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Per la cronaca, ho cercato disperatamente fino all'ultimo di convincere Michele a continuare a giocare (avevo ritagliato un pomeriggio in mezzo a miliardi di impegni specificamente per giocare Montsegur, i cui temi e i cui meccanismi per metterci del proprio conosco bene, forse da prima di tutti quelli che stanno leggendo questo messaggio, e mi seccava enormemente buttarlo via), ma proprio non ce la facevo a smettere di ridere. Rimproveravo gli altri perché ridevano, e poi in mezzo a una scena anch'io facevo "PFFFFFFFFFT!!!". È come quando stai interpretando una scena serissima ma il cappello dell'attore che ti sta davanti ti fa scompisciare: non c'è niente da fare, o si rifà un altro giorno o si elimina il cappello (infatti se avessi saputo che era possibile avrei chiesto immediatamente di togliere di mezzo i catari).
Non è per fare le pulci a Michele, ma secondo me ha fatto qualche errore (grosso ma difficilissimo da prevedere) nel presentare il gioco (p.e. ha tirato fuori lui, prima ancora di cominciare, la scheda dell'ambientazione per farmi vedere specificamente le bestialità teologiche, cosa che ha inevitabilmente driftato tutto il metaplay su catari = satanisti). In una situazione diversa forse il gioco sarebbe andato male, ma certamente non così male.
In estrema sintesi: l'analisi di Moreno è quasi completamente sbagliata, quella di Paolo è quasi completamente giusta (tranne quando dice che forse non avevo voglia di giocare, visto che avevo voglia eccome). Mi fa impressione constatare soprattutto che Moreno, nonostante le informazioni fornite da Michele e nonostante conosca il gioco, non si sia accorto che la nostra partita è fallita molto prima che ci si potesse accorgere che i giocatori devono mettere del loro nel gioco, quindi che paura potevamo avere? Al massimo potevo averla io che conoscevo già il gioco e sapevo come funzionava, ma allora perché avrei fatto i salti mortali per poterlo giocare?
Infine: Frederik B.O., Tobias e Thorbiorn hanno buttato in caciara STA perché con il loro retroterra non riuscivano a giocare seriamente una cosa con un'ambientazione come quella di STA, e avevano perfettamente ragione. E nota bene che io ritenevo ingenuamente, all'epoca, che l'ambientazione di STA funzionasse perché tutte le conoscenze sulla cultura dei vasi a bocca quadrata stanno in tre pagine, e quindi si potesse liberamente riempire il resto: a quanto dice Ezio, mi pare di capire che anche Frederik J.J. sia caduto nello stesso identico errore con Montsegur. Poi intendiamoci, in certi casi STA ha funzionato perfettamente (cioè quando l'ambientazione non ha fatto ridere nessuno, cosa che è successa diverse volte e discorso che immagino si applichi anche a Montsegur), ma questa non è una scusante. Purtroppo l'ambientazione di STA sarebbe difficilissima da cambiare a causa del finale, ma anche questa non è una scusante.
Montsegur rimane un gioco secondo me molto interessante (per essere un tabletop), ma se dovessi proporlo io cambierei all'istante l'ambientazione, che nel migliore dei casi è inutile e nel peggiore è letale.
P.S.: Questa discussione mi ha ispirato a riprendere in mano STA trovando qualche escamotage per togliere di mezzo l'ambientazione pur mantenendo il finale. Mi metto subito a pensare...
P.P.S.: Sono piuttosto infastidito dal fatto che, anziché approfondire alcuni concetti interessanti di teoria che stavano emergendo (come la maggiore o minore problematicità, in giochi di approfondimento psicologico, di ambientazione qui e ora, non-ambientazione, ambientazione storica, ambientazione contemporanea ma in contesto poco noto, ambientazione fantastica e fantascientifica, ecc. ecc.), si sia fatto un attacco personale del tipo "Avevi paura di giocare i temi forti e di mettere in campo te stesso", che mi ha costretto a perdere un sacco di tempo a mettere i puntini sulle i anziché approfondire i concetti di cui sopra (pazienza, li approfondirò altrove).

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Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Perfetto. Mi fai un esempio sul morire per le cose in cui si crede qui ed ora, che non sia colorato di politica?[/p]

Non occorre andare sul "qui e ora", si può usare un'ambientazione fantastica e lasciarla volutamente indefinita (vedi scenario di Nathan Hook in ambientazione fantascientifica che è proprio su questo tema).

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Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Sui temi di montsegur il qui ed ora si colorerebbe di politica. Te lo posso ambientare nel Tibet o in Myanmar, per dire, ma io avrei forti opinioni personali che mi distrarrebbero dalle vicende dei personaggi.

Tibet e Myanmar forse sono ora, ma sicuramente NON sono qui! O_O

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Poi, boh, per me La verità vi farà liberi ha funzionato anche perché mi trovavo a muovermi dentro qualcosa che conosco bene, tutt'altro che una non-ambientazione.

Guarda che quella che conosci bene è la storia, non l'ambientazione.

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Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]E far muovere le persone in un vuoto? No, grazie.

Questa giuro che non l'ho capita...

Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Scusatemi, ma se, spiegando Cani nella Vigna qualcuno si mette a ridere: "Ragazzini che impongono una fede del cazzo?! AHAHAHA, che stronzata!" vi sembra l'ambiente giusto per giocare a Cani?

Ma non succede, perché l'ambientazione di Cani è dichiaratamente fantastica. Un possibile errore di chi presenta il gioco è appunto dire "Immaginatevi i Mormoni" anziché introdurre l'ambientazione come originale.
Poi intendiamoci, anche le ambientazioni fantastiche hanno i loro bei problemi, però è noto che, in questo tipo di giochi, ne danno di meno rispetto a quelle che ti fanno calare in un contesto storico e culturale reale che non conosci, proprio perché le ambientazioni fantastiche sono quelle più vicine alle non-ambientazioni (cioè in cui si può riempire più liberamente).
Conosco benissimo la risposta "Fregatene dell'ambientazione", ma è vecchia e consunta. Se me ne devo fregare dell'ambientazione, cosa è lì a fare?

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Ma invece di giocare i catari storpiati, non è meglio giocare "qui e ora" (come la stragrande maggioranza dei jeepform) oppure una non-ambientazione (come "La verità vi farà liberi")?
Lo dico perché sarà impossibile che tutti i partecipanti al gioco abbiano la stessa conoscenza (o non conoscenza) dell'eresia catara, e quindi ci sarà immancabilmente qualcosa messo in gioco da Tizio che Caio troverà stridente. Forse a molti non dà fastidio, ma io conosco diverse persone che non sono in grado di guardare "Il gladiatore" fino in fondo perché a un certo punto sono sopraffatti dalle cantonate storiche. Vogliamo far giocare anche queste persone, o le vogliamo escludere? Tantopiù che sia "Il gladiatore" che "Montsegur 1244" si rivolgono inevitabilmente, vista l'ambientazione, a un pubblico a cui della storia (e quindi della correttezza storica) tendenzialmente importa un tantino.
A me sembra che i temi di Montsegur si possano tirare in ballo benissimo senza nessun bisogno dei catari, e allora mi chiedo il perché di questa scelta. Il mio timore è che si cercasse l'ambientazione fica, e quando si cerca l'ambientazione fica in un gioco di approfondimento psicologico si cade sempre in uno di questi due baratri:
1) l'ambientazione è fica solo secondo l'autore, e nessuno ci gioca (e chi si trova per caso a giocarci si annoia o prende in giro l'ambientazione, perché la trova rispettivamente noiosa o ridicola);
2) l'ambientazione è effettivamente fica anche secondo le masse, e allora le masse ci cercheranno innanzitutto la correttezza rispetto all'ambientazione. Questo problema è un bel po' grandino, e temo che Frederik non se ne sia accorto perché nonostante il successo il gioco in fondo finora è stato in mano a un pubblico molto particolare come quello del Fastaval e quello pre-, post- e para-forgita. Poi può darsi benissimo che a lui non interessi uscire da questo pubblico, e allora bene così, l'ambientazione rimane inutile ma almeno non è dannosa.

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Ezio, quelle che dici tu sono esattamente le stesse identiche cose che dicevo io ai Jeep quando mi hanno mandato in vacca "Storia di terra e d'acqua", e naturalmente avevano ragione loro.
Se vuoi giocare delle persone e non un'ambientazione, non metterci nessuna ambientazione. Punto.

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Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Il problema è che la lettura della scheda sui catari ci ha fatto scompisciare, e questo ha copromesso tutto il gioco successivo (qualsiasi cosa accadesse ci faceva pensare alle nostre battute fatte sulla scheda dei catari).

Mi viene in mente ora che c'è stato un problema simile quando ho fatto giocare "Storia di terra e d'acqua" ai Jeep e a Nick Huggins. Nel loro caso quello che ha fatto saltare tutto è la parte di ambientazione in cui si parla di quello che mangiavano i personaggi (a volte ho ancora gli incubi su Frederik Berg che ripete "Slugs, slugs" frugando nel terreno, e il bello è che nell'ambientazione le lumache manco ci sono, se le era inventate lui).

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Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Lo sembra perché siamo abituati al cattolicesimo moderno

Esattamente.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]i precetti non erano poi assurdi

Ma non sono tanto i precetti a essere assurdi quanto la teologia (vedi mondo creato da Satana, che poi è la cosa che ha ribaltato il gioco nel nostro caso).

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Per la situazione: non è solo l'assedio, è la scelta finale: brucerai per ciò in cui credi (nota: non "per la tua fede")?

Perché non giocarlo durante le Crociate o la Reconquista spagnola? Mi relaziono molto meglio a cristiani, ebrei e musulmani medievali (cui siamo abituati da libri e film) che a un'eresia poco conosciuta e traboccante di concetti che, per il mio retroterra culturale, appaiono buffi o deliranti.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Il fatto che sia una cosa capitata davvero, che quindi quel personaggio potrebbe essere realmente esistito,puòcreare un impatto emotivo maggiore.

Questa è una cosa molto discutibile. In un gioco come questo, in cui si cerca una risonanza personale (se ho capito bene l'idea di Frederik), probabilmente giocare un cataro è di ostacolo più di quanto lo sarebbe giocare un drow.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]non sto a dirmi "Ma questo è un comportamento cataro DOC?"

Non era questo il problema. Il problema è che la lettura della scheda sui catari ci ha fatto scompisciare, e questo ha copromesso tutto il gioco successivo (qualsiasi cosa accadesse ci faceva pensare alle nostre battute fatte sulla scheda dei catari). Sia ben chiaro che ritengo che sia un caso eccezionale, sicuramente in una situazione con almeno un estraneo non ci saremmo messi a fare i deficienti a quel livello e di conseguenza il gioco non ne avrebbe risentito.

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Sicuramente nella preparazione abbiamo dato troppo peso all'elemento religioso cataro, ma non abbiamo potuto farne a meno... Ragazzi, sembra una Scientology medievale, quando ho letto la scheda che ne parla sono rimasto a bocca aperta per un quarto d'ora... Poi ho cominciato a sghignazzare. ^_^
Il tema è molto interessante, ma non sono convinto che sia una grande idea svilupparlo mettendo in gioco dei personaggi che rischiano la pelle per una cosa verso cui io personalmente non nutro il minimo rispetto (anzi). D'altronde immagino che sia lo stesso identico motivo per cui "La verità vi farà liberi" funziona molto meglio in Italia che in Scandinavia.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]non è che prima di dire qualcosa mi chiedessi "Ma i catari avrebbero fatto cosí?".

E allora perché tirare in ballo i catari? La storia medievale è piena di assedi senza speranza.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Del resto, non è nemmeno detto che i personaggi siano catari.

Ecco, questo lo apprendo ora.

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Segnalazioni e News / What the fuck is a "GM"?!
« il: 2010-09-19 16:59:44 »
Sempre detto io che il nome era azzeccato... :-)

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Segnalazioni e News / What the fuck is a "GM"?!
« il: 2010-09-19 15:42:50 »
Fossero tutti come te sarebbe un mondo migliore (o peggiore, ma in ogni caso diverso). ^_^
Comunque, se postare su The Forge corrisponde a portare eventi al Larp Symposium e leggere The Forge corrisponde a partecipare al Larp Symposium, credo che Rafu volesse reclutare più che altro partecipanti, non portatori di eventi (che comunque sono sempre graditi).
Va detto però che certi eventi del Larp Symposium sono altamente interattivi (vedi per esempio il workshop di Lollo).

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Sotto il cofano / Scuole di pensiero: quante e quali?
« il: 2010-09-19 15:08:52 »
Riesumo il thread per segnalare che su http://www.larpsymposium.org/?page_id=189 trovate un po' di articoli classici sul larp (nordici ma non solo).
Segnalo in particolare http://www.larpsymposium.org/?page_id=344 perché espone un modello e non una scuola di pensiero come nella stragrande maggioranza degli altri casi (nonostante il nome infelice), e perché questo modello nasce per essere applicabile sia al larp che al tabletop.
Se vi interessa, ho diverse decine di copie del libro stampato da spacciare (o meglio, le avrò fra tre giorni quando andrò a Trieste per il Larp Symposium).

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Organizzazione delle Convention / Larp Symposium 2010
« il: 2010-09-18 23:55:48 »
Alla pagina http://www.larpsymposium.org/?page_id=106 trovate i link alle tre giornate di programma del Larp Symposium!

Accettiamo iscritti dell'ultim'ora (e anche nuovi eventi in programma, se abbiamo lo spazio in cui farli), perciò fatevi avanti e iscrivetevi mandando una mail a economy@larpsymposium.org (potete portarci la quota d'iscrizione direttamente venerdì al Symposium).

Vi aspettiamo!

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Segnalazioni e News / What the fuck is a "GM"?!
« il: 2010-09-18 21:21:28 »
Il mio ideale di discussione animata:
http://www.youtube.com/watch?v=r2PM0om2El8

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Segnalazioni e News / What the fuck is a "GM"?!
« il: 2010-09-18 11:45:06 »
Io al massimo posso fare Platone. Per fare Socrate c'è Rafu. :-p

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