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Gente Che Gioca => Sotto il cofano => Topic aperto da: Eishiro - 2008-10-09 00:24:42

Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-09 00:24:42
mi è venuto in mente un concept per un gioco di ruolo

numero di giocatori pari, il master non saprei se è necessario o no, preferirei che il gioco fosse cartaceo, in caso studierò la versione live.

Praticamente il numero pari serve perchè meta devono fare gli "aguzzini", l'altra metà invece le "vittime".

Aguzzini= coloro che fanno soffrie le vittime

Vittime= coloro che soffrono

In particolare concettualmente come ambientazione base dovrebbe trattarsi di nazisti ed ebrei, gli aguzzini sono nazisti, le vittime ebrei.

OK

A questo punto lo scopo.

Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima

Scopo della vittima= soffire ovviamente

Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico

Uno scopo educativo.

Il giocatore che interpreta l'aguzzino dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti e rendersi conto di quanto poco umani erano quelli che le facevano in verità

Il giocatore che interpreta la vittima dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti provando figurativamente quello che hanno dovuto provare le vittime vere.

Poi per rendere meglio la cosa i ruoli si invertono, ovvero gli aguzzini fanno le vittime e viceversa.

Consigli sul quale sistema utilizzare per creare un gioco del genere?
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Niccolò - 2008-10-09 01:07:32
A quest'ora ti dico solo che

1) sei malato
2) ci sono giochi indie più estremi, e mi fanno paura
3) è comunque una bella idea, per quento disturbante. come giocare a cani nella vigna nel ghetto ebreo con le SS...

magari domani mi vengono idee migliori.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-09 01:18:18
immagino esista roba più disturbante, anche se direi che spaventa pure me.

Spero si capisca che cosa voglio ottenere come reazioni in chi ci gioca

In anticipo grazie di ogni suggerimento che verrà fuori grazie mille
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Moreno Roncucci - 2008-10-09 06:19:12
Ehi, Gabriele, attento a non crera una cosa come questa (http://en.wikipedia.org/wiki/Stanford_prison_experiment)!  :wink:

Visto che mi sembra che cerchi soprattutto un esperienza di immedesimazione, direi meccaniche "live", nei paesi nordici hanno già fatto cose di questo genere. Visto il tema preoccupati più che altro di gestire il livello sociale, con definizione chiara di linee, veli, e ovviamente mettici una safeword.

E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo, per evitarti grossi problemi: non hai idea del tipo di flashback che si è beccato l'autore di questo qui:
We all had names (http://weallhadnames.wordpress.com/author/weallhadnames/)
Poco mancava che lo linciavano nei forum USA (vabbè che anche lui, portare un evento simile e presentarlo come "gioco"...) e lui rispetto a te ha pure l'intento storico-informativo a salvarlo.

Un altro esempio di un live che non nulla a che vedere col nazismo ma che vedo in parte simile alla tua idea:
http://jeepen.org/games/modregruppen/

Detto questo, personalmente trovo l'idea di un evento come questo di pessimo gusto (ma d'altrobde, dato anche il titolo del thread, era la reazione che ti aspettavi, no? :lol:) e non vorrei mai parteciparvi. Ma sono anche un convinto assertore dell'idea che ciascuno deve essere libero di giocare a quello che vuole, fra persone adulte e consenzienti... 8)

[edited to correct a very ridiculous grammar error...]
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: mattia somenzi - 2008-10-09 09:05:56
ti segnalo
http://weltschmerz.laiv.org/europa/
e
http://www.clausraasted.dk/motherland/

Citazione
E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo

se dico che lo scopo educativo è uno dei benefit previsti nel process model scateno una lunga disanima di moreno?

io sto preparando un live partendo da The Farm che ha segnalato moreno qualche giorno fa.. se vuoi ne parliamo
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Moreno Roncucci - 2008-10-09 09:31:11
Citazione
[cite] vertigo:[/cite]
Citazione
E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo

se dico che lo scopo educativo è uno dei benefit previsti nel process model scateno una lunga disanima di moreno?


No, perchè sono d'accordo!  8)

Il mio era un consiglio per evitare grane, non una convinzione sull'impossibilità di educare con i giochi...   :wink:
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: mattia somenzi - 2008-10-09 09:43:24
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]

Il mio era un consiglio per evitare grane, non una convinzione sull'impossibilità di educare con i giochi...   :wink:


ops.. ho capito male io ^^
nel tempo ho notato che il termine piu' rassicurante per comuni/enti è "teatro sperimentale" ... generalmente appena salta fuori questo termine rinunciano a capire cosa si vuole fare e non ci associano con spadedigomma ^^
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Gabriele Pellegrini - 2008-10-09 09:49:32
Lo vedo come un gioco con un potenziale "pericoloso" se dato in mano al vasto pubblico. Magari nel tuo piccolo riesci a dargli un'impronta educativa, ma in generale come verrà preso?
Secondo me la visione di uno dei film sull'Olocausto è molto più d'impatto e raggiunge più efficacemente lo scopo educativo.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Antonio Caciolli - 2008-10-09 11:15:38
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]

Praticamente il numero pari serve perchè meta devono fare gli "aguzzini", l'altra metà invece le "vittime".

Aguzzini= coloro che fanno soffrie le vittime

Vittime= coloro che soffrono


Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima

Scopo della vittima= soffire ovviamente



ehi, ma è un gioco sui sadomaso :D

scusate la battuta di pessimo gusto...non voglio entrare mnel problema meccaniche di cui non capisco nulla, ma secondo me da un punto di vista educativo non c'è molto da dire in un rapporto carnefice aguzzino messo in questi termini

io lo punterei più su un problema di rapporti tra le vittime...la sottile linea grigia che demarca ciò che è giusto e ciò che è sbagliato quando tutto diventa fuori dalla normalità (Levi docet)

magari togliendolo da un ambientazione così problematica come quella dei campi di concentramento

se elimini la figura dei carnefici come pg hai quasi un la mia vita col padrone

d'altra parte come scopo delle vittime, quello di soffrire non mi pare un granché

semmai quello di sopravvivere quello di prevaricare gli altri

mentre scrivo concordo che appena le associ all'olocausto tutto diventa di cattivo gusto, ma comunque se viste con uno sguardo attento sono dinamiche interessanti e che fanno molto riflettere

boh imho
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2008-10-09 12:41:17
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]
A questo punto lo scopo.

Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima

Scopo della vittima= soffire ovviamente

Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico
Uno scopo educativo.


Piccola nota.
Premesso che il gioco, se di GdR si tratta, dovrebbe in qualche modo contenere un'opposizione, potrebbe essere interessante uno schema concettuale di questo tipo:

Aguzzini= Far soffrire
Vittime= EVITARE di soffrire (molto più naturale)

Poi, dopo un tempo breve, scambiare le parti, e magari scambiare una seconda volta.

Mi associo al "caveat" sull'esperimento di Stanford, che avevo forse già citato in un altro thread che ora non ricordo...
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Antonio Caciolli - 2008-10-09 12:51:52
Citazione
[cite] Korin Duval:[/cite]

Piccola nota.
Premesso che il gioco, se di GdR si tratta, dovrebbe in qualche modo contenere un'opposizione, potrebbe essere interessante uno schema concettuale di questo tipo:

Aguzzini= Far soffrire
Vittime= EVITARE di soffrire (molto più naturale)

.


presupponi un rapporto paritario quindi ... che non mi pare fosse nelle premesse

secondo me infatti il ruolo degli aguzzini non dovrebbe essere affidato a dei pg. quelli sono un dato di fatto

altrimenti si finisce a fare kill puppies for satan con qualcuno che gioca i puppies che scappano (non ho letto mai tutto il regolamento quindi potrei fare un po' confuzione)
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Moreno Roncucci - 2008-10-09 13:41:12
Non vi accavallate con suggerimenti e supposizioni! Attendete le reazioni di chi ha postato la richiesta, senno' facciamo un bel dogpile che serve solo a far casino e non aiuta chi ha iniziato il thread...   :roll:

Per esempio... ve ne siete accorti che state lanciandovi in supposizioni sui rapporti fra i giocatori senza ancora nemmeno sapere cosa intende Eishiro per "sofferenza"? Vi sembra una cosa da poco in un live come questo? Un conto è dare "carte sofferenza" (bleah...), un conto è bruciare le dita con l'accendino!   :twisted:

Prima di lanciarsi in suggerimenti, sarebbe utile sapere:

1) cos'è questa cosa per Eishiro. E' un idea che gli è venuta ieri sera dopo quattro birre e adesso se l'è già scordata e guardando questo topic fa "ma guarda questi bischeri che ne discutono ancora!", oppure è un evento che vuole proporre a Lucca o al suo gruppo di gioco? Dite che non fa un pochino di differenza, prima di mettersi a lambiccarsi su come farlo in pratica?  :evil:

2) Non è chiaro lo scopo, il senso e la modalità. Come cavolo fate a dare consigli validi senza sapere queste cose?  :twisted:

Detto questo, quotando Eishiro...

Citazione

Scopo dell'aguzzino= far soffrire la vittima

Scopo della vittima= soffire ovviamente

Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico

Uno scopo educativo.

Il giocatore che interpreta l'aguzzino dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti e rendersi conto di quanto poco umani erano quelli che le facevano in verità

Il giocatore che interpreta la vittima dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti provando figurativamente quello che hanno dovuto provare le vittime vere.

Poi per rendere meglio la cosa i ruoli si invertono, ovvero gli aguzzini fanno le vittime e viceversa.


Soffrire COME? Come hai intenzione di "far rendere conto quanto quelle cose sono aberranti" tramite una rappresentazione in un live (o in un tabletop?

QUESTO è il macigno dentro eventi di questo tipo (che ne ho visti diversi che si basavano su questo "far capire la sofferenza", anche se non ai livelli di questo. Come la "fai capire la sofferenza" a qualcuno in live? Gli racconti come l'hai picchiato? Sai che sofferenza...), e in gran parte li considero eventi fatti veramente male perchè falliscono totalmente.

E anche se ci riuscisse a "simulare" la sofferenza... in cosa dovrebbe essere "educativo" questo?

Per un esempio di un live "consapevole" che riesce a riprodurre certe sofferenze psicologiche nel contesto di un live, guardate il http://jeepen.org/games/modregruppen/ già citato nella mia prima risdposta. Non è di gran lunga l'evento più "disturbante" che conosco nell'ambito dei gdr, ma fa vedere come nell'ambito di un live, certi drammi quotidiani possano essere "simulati" con un impatto molto maggiore di tragedie storiche che possono solo essere sminuite da trattazioni superficiali.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: mattia somenzi - 2008-10-09 14:09:55
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]

Per un esempio di un live "consapevole" che riesce a riprodurre certe sofferenze psicologiche nel contesto di un live, guardate il http://jeepen.org/games/modregruppen/ già citato nella mia prima risdposta.

nota a margine: esiste una versione italiana curata da Andrea "Radagast" Castellani presentata in alcune convention come "le Puerpere"
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2008-10-09 14:53:21
Perdonate lo spudorato OT ma...quali sarebbero questi gdr "estremi" che vi fanno paura?
Sono curiosissimo! :roll:
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Niccolò - 2008-10-09 15:18:54
Grey Ranks. A me inquieta :)

Ed è quasi un boardgame :)
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-09 18:08:28
innanzitutto grazie del feedback :P

la mai intenzione è più o meno questa...

preferirei un tabletop sinceramente...

il gioco andrebbe spezzato in due parti.

Una prima parte competitiva, in cui gli aguzzini cercano di conquistare "punti" facendo le cose più ignominose possibili alle vittime, che hanno una possibilità di resistere, piuttosto bassa.

Un "master" potrebbe, questa è un idea che ho avuto ieri, aggungere strumenti (di tortura, oggetti, varie ed eventuali) per dare una mano agli aguzzini oppure Speranze (crede in Dio, ecc ecc) alle vittime per aiutarle a resistere.


Poi dopo che l'aguzzino ha vinto riuscendo ad essere il più spietato, il gioco si conclude, con il master che dice.

Bene ora pensate a quello che avete fatto/che avete subito, come vi sentireste se l'aveste fatto/subito per davvero?
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2008-10-09 18:50:28
Ci vedo un problema di fondo rispetto a quello che, mi sembra, sia il tuo obbiettivo educazionale.

Il punto non è far capire che le cose brutte che l'aguzzino fa, sono terribili.
L'aguzzino sa di essere...beh...un aguzzino.
Il problema è la GIUSTIFICAZIONE.

Io faccio cose terribili, ma è GIUSTO...
...perchè le vittime sono il nemico.
...perchè le vittime non sono persone.
...perchè le vittime se lo meritano.
...perchè me l'hanno ordinato, mica è colpa mia.
...etc.

Se fai un gioco di aguzzini e vittime a turno, secondo me scateni solo il desiderio di vendetta :twisted:
Anche perchè essendo un gioco le vittime non soffrono davvero, quindi anke gli aguzzini si sentono liberi di infierire...tanto kissenefrega, è solo un gioco.

Prova invece a far giocare ... oddio ... Dogs (o un gico simile diciamo)
Invece che Cani della chiesa nel West soprannaturale, i PG sono "specialisti" delle SS che vanno di campo in campo ad assicurarsi che l'ordine e la legge del Reich siano rispettate.

Il punto è presentare ai Giocatori un codice morale rigido e discutibile, ed il potere di metterlo in pratica senza restrizioni...siete ufficiali SS perdio, la vostra parola è verbo divino!

Il punto starebbe nel mostrare le vittime come sono: persone, padri e madri, bambini, vittime.
E tu sei quello che li deve seviziare.
Te lo ordinano.
Ti danno ogni genere di giustificazione.
Ti minacciano (che fai, il disertore? l'amico degli ebrei? vuoi finire assieme a loro nelle docce?)

Non importa poi cosa facciano in gioco, l'importante è che le situazioni li facciano confrontare col dilemma morale, con l'iniquità della cosa.

Di contro puoi fare, magari in una diversa sessione di gioco, lo scambio.
Ora siamo ex-vittime fuggite al concentramento che si sono unite alle forze anti-naziste...come ci comporteremo con i nostri aguzzini adesso catturati?
Saremo come loro?
O vedremo la persona nascosta oltre l'uniforme con la svastica, l'individuo debole incapace di ribellarsi, il soldato con famiglia che teme di essere denunciato come "collaborazionista", o roba del genere.
E tu che ora sei libero ed hai in mano la pistola...riuscirai a perdonare? riuscirai a non cedere alla vendetta?

Il punto del gioco, penso, non dovrebbe essere quello di far vedere i "mostri" (che esistevano) ma quello di far vedere gli "umani".

Immagino uno scenario fantastico in cui il PG SS in qualche modo si affeziona o prende in simpatia un PNG...poi arriva un comandante superiore e per nessuna buona ragione ne ordina l'eliminazione...così per sport...per dare l'esempio...per un'inezia.
E poi vedi il PG come reagisce a dover portare a compimento tale ordine.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-09 19:06:34
ma io non voglio ottenere che i giocatori si facciano motivazioni per quello che fanno, voglio che scatenino il loro lato orrido, non ci sono giustificazioni, le vittime devono soffrire e più le fai soffrire meglio diventi.

Poi se a ruoli invertiti quello che era vittima si vendica su quello che era aguzzino ancora meglio, cosi si capisce ancora di più che gli esseri umani sono capaci di vendicarsi di un altro per cosa?per un gioco?

Non è uno scopo propriamente educativo, in se il gioco dovrebbe essere una specie di carmageddon umano, una violenza insensata, una gara a chi fa la tortura più aberrante.

Il poi invece è la riflessione dei giocatori nel dopo.


Su DitV potrebbe diventare una Hack di sicuro, però cambierebbe la mia idea del gioco, ovvero gli aguzzini NON hanno conflitti morali, loro sono nel giusto assoluto, sono i player che dopo devono capire che hanno commesso (seppur virtualmente) delle aberrazioni per l'umanità
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-09 22:33:27
non deviatemi la conversazione plz, l'ho messa per avere suggerimenti non per parlare di dubbio  :lol:

[EDIT: Nota del Admin: Eishiro si riferisce a messaggi che sono stati spostati in un thread separato QUI (http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?p=3829#3829)]
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Niccolò - 2008-10-10 00:05:48
per ora non ho grandi idee... ma apprezzo enormemente il tentativo assolutamente privo di vergogna che fai. molto "progetto mayhem"
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 03:50:48
Mi intrometto anche se mi pare di capire che si stia parlando di tabletop.

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico

Uno scopo educativo.

Ambizioso... 8)

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Il giocatore che interpreta l'aguzzino dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti e rendersi conto di quanto poco umani erano quelli che le facevano in verità

Veramente, come Stanford insegna, chi si ritrova nella parte dell'aguzzino ci gode a fare l'aguzzino, e anche molto. La cosa interessante semmai sarebbe partire da una situazione neutrale (cioè non imporre ai nazi di fare i bastardi) e osservare come inevitabilmente i nazi inizieranno a fare i bastardi.   ^_^

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Il giocatore che interpreta la vittima dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti provando figurativamente quello che hanno dovuto provare le vittime vere.

L'idea mi pare un po' piatta. OK, i nazi fanno soffrire e le vittime (perché solo ebrei? mica c'erano solo ebrei nei lager, anzi!) soffrono, ma cosa c'è di interessante? Cosa lascia questo gioco a me giocatore? Dov'è il dilemma morale?

Lo dico perché mi sono trovato a pormi la stessa domanda per "La ferrovia scarlatta" (live sulla guerra in Jugoslavia), e la risposta che mi sono dato è stata:

- INIZIO SPOILER -

mettiamo a confronto il croato che si è divertito a massacrare i serbi con la famiglia del croato di cui sopra che è stata a sua volta massacrata con grande divertimento dai serbi, e vediamo che ne esce fuori.

Ne escono fuori diverse cose interessanti: per il croato massacratore ovviamente tutto quello che ha fatto è sacrosantamente giusto (è questo il punto cruciale, per questo dico che "La ferrovia scarlatta" più che un live sulla guerra è un live sul concetto di giusto e sbagliato), ma come reagirà quando vedrà la sua famiglia fatta a pezzi con le stesse identiche motivazioni e con gli stessi identici metodi con cui lui ha fatto a pezzi i serbi? E come reagiranno i suoi familiari vedendo che il loro amato congiunto ha fatto le stesse identiche cose che hanno subito loro? Quale sarà la loro reazione? I giocatori, come anche i personaggi, si trovano di fronte a un dilemma morale, e spesso hanno l'impressione che in un certo senso sia stato il massacratore a massacrare la sua stessa famiglia. Non so se sia educativo, ma qualcosa ai giocatori in genere questo live la lascia.

- FINE SPOILER -
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 03:58:57
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo, per evitarti grossi problemi: non hai idea del tipo di flashback che si è beccato l'autore di questo qui:
We all had names (http://weallhadnames.wordpress.com/author/weallhadnames/)
Poco mancava che lo linciavano nei forum USA (vabbè che anche lui, portare un evento simile e presentarlo come "gioco"...) e lui rispetto a te ha pure l'intento storico-informativo a salvarlo.

E' stato sostanzialmente un errore linguistico, che peraltro gli scandinavi fanno MOLTO spesso: nelle lingue scandinave il concetto di gioco (spil/spel/spill) è enormemente più vasto che in inglese (game) o in italiano, e non c'è assolutamente nessun problema a chiamare "gioco" una cosa per niente divertente e con scopi unicamente educativi.
Per fortuna ogni tanto prendono batoste tipo questa e imparano a evitare di ripetere l'errore, ma i più inesperti di "rapporti con l'estero" ci cascano con grande regolarità.   ^_^
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:01:19
Citazione
[cite] vertigo:[/cite]http://www.clausraasted.dk/motherland/

Mmm. Che c'entra Motherland?
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-10 04:06:29
@ Radagast:

ma io voglio che si diverta, e ad un certo punto (alla fine) che deve sentirsi una schifezza :P, io voglio incitare gli aguzzini ad essere delle schifezze, per vedere il limite della perversione sadica umana, per poi metterli davanti ai fatti compiuti.

Le vittime invece servono per far capire a una persona come ci si sente in quello stato, non so se spiego bene il concetto

(il discorso nazisti e ebrei era puramente introduttivo, si possono usare russi e dissidenti, iracheni e kurdi, titini e dalmati, cambia poco)

P.S.: sei di trieste? io son delle provincia di gorizia
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:09:18
Citazione
[cite] vertigo:[/cite]nel tempo ho notato che il termine piu' rassicurante per comuni/enti è "teatro sperimentale" ... generalmente appena salta fuori questo termine rinunciano a capire cosa si vuole fare e non ci associano con spadedigomma ^^

Sì, ma poi si fanno false aspettative (pubblico, scenografie ecc.) e rimangono delusi. Inoltre, io non credo che nessuno degli eventi qui citati sia teatro, se non per una definizione estremamente larga di teatro.

Io dopo una serie di tentativi miseramente falliti ho trovato che le parole migliori da usare sono "evento" ed "esperimento". Non sono informative perché non vogliono dire niente, però almeno non generano aspettative di nessun genere. Se poi vuoi spiegare di che tipo di evento si tratta, semplicemente spiegalo: non occorre sintetizzare per forza un concetto complesso in una parola sola.

Esempio (tratto dal comunicato stampa per la prossima replica de "La ferrovia scarlatta"):

“La ferrovia scarlatta”, un esperimento ideato da Andrea Castellani e proposto dall’Associazione Ludica Triestina, permetterà ai partecipanti di tornare indietro nel tempo e vivere sulla propria pelle il dramma della guerra nella ex Jugoslavia. Il viaggio di sei profughi verso un campo di accoglienza nel 1992 sarà ricostruito a bordo del Regionale in partenza da Trieste alle 15.04 e diretto a Sacile.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:15:29
Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]io lo punterei più su un problema di rapporti tra le vittime...la sottile linea grigia che demarca ciò che è giusto e ciò che è sbagliato quando tutto diventa fuori dalla normalità (Levi docet)

Molto giusto, infatti nel mio progetto di live sui lager (che metterò in pratica quando diventerò miliardario) i tedeschi dovrebbero essere PNG debitamente istruiti e monitorati, sia per evitare l'effetto Stanford sia perché, in un live a senso unico (in cui cioè i ruoli vittima-carnefice non vengono mai invertiti), l'esperienza più interessante è senza ombra di dubbio quella della vittima (nel suo andare in competizione con le altre vittime), non quella del carnefice.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:23:59
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]QUESTO è il macigno dentro eventi di questo tipo (che ne ho visti diversi che si basavano su questo "far capire la sofferenza", anche se non ai livelli di questo. Come la "fai capire la sofferenza" a qualcuno in live? Gli racconti come l'hai picchiato? Sai che sofferenza...), e in gran parte li considero eventi fatti veramente male perchè falliscono totalmente.

Precisamente. E' molto difficile mettere la sofferenza in un evento, e quando riesci a metterla funziona molto meglio se tu sei il testimone della sofferenza, non quello che la subisce; questo perché da un punto di vista emozionale essere il testimone è quasi altrettanto sconvolgente quanto essere la vittima, e ha il vantaggio di essere più credibile, perché se sei la vittima hai la certezza assoluta di non provare veramente dolore, mentre se sei il testimone non sai con certezza se la vittima provi dolore o no (specialmente se hai a disposizione un po' di semplici effetti speciali).
Piuttosto che partecipare a un evento in cui si fa banalmente le vittime, senza nessun twist, è MOLTO meglio guardare un bel film sull'argomento.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:27:55
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Poi dopo che l'aguzzino ha vinto riuscendo ad essere il più spietato, il gioco si conclude, con il master che dice.

Bene ora pensate a quello che avete fatto/che avete subito, come vi sentireste se l'aveste fatto/subito per davvero?

Mi spiace ma non funziona. Provare per credere. 8)
Le emozioni non sono retroattive. O i giocatori provano certe emozioni durante l'evento, oppure non capita mai più.
Se vuoi semplicemente farli riflettere sull'argomento senza provare in prima persona certe emozioni, ti consiglio di fargli leggere un bel romanzo sull'argomento: funzionerà MOLTO meglio.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:30:24
Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]Il punto non è far capire che le cose brutte che l'aguzzino fa, sono terribili.
L'aguzzino sa di essere...beh...un aguzzino.
Il problema è la GIUSTIFICAZIONE.

Io faccio cose terribili, ma è GIUSTO...
...perchè le vittime sono il nemico.
...perchè le vittime non sono persone.
...perchè le vittime se lo meritano.
...perchè me l'hanno ordinato, mica è colpa mia.
...etc.

Se fai un gioco di aguzzini e vittime a turno, secondo me scateni solo il desiderio di vendetta :twisted:
Anche perchè essendo un gioco le vittime non soffrono davvero, quindi anke gli aguzzini si sentono liberi di infierire...tanto kissenefrega, è solo un gioco.

Bravissimo!!! Hai centrato in pieno il problema!
Bella anche l'idea dello scenario nazi per CnV.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:33:25
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Poi se a ruoli invertiti quello che era vittima si vendica su quello che era aguzzino ancora meglio, cosi si capisce ancora di più che gli esseri umani sono capaci di vendicarsi di un altro per cosa?per un gioco?

Allora mettici almeno questo twist del rovesciamento di parti alla fine o a metà evento; già sarebbe un evento migliore rispetto alla tua proposta iniziale.
Scusa la schiettezza, ma quando un'idea è sbagliata va troncata sul nascere. Io ho dieci idee sbagliate al giorno, se non fossi molto selettivo avrei scritto una quantità immane di live-cazzata. :D
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-10 04:37:21
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]ma io voglio che si diverta, e ad un certo punto (alla fine) che deve sentirsi una schifezza :P, io voglio incitare gli aguzzini ad essere delle schifezze, per vedere il limite della perversione sadica umana, per poi metterli davanti ai fatti compiuti.

Allora devi trovare una situazione in cui i giocatori non si rendono conto della gravità di quello che fanno i loro personaggi, fino alla fine quando se ne rendono conto. Se lo ambienti in un lager hai perso in partenza, lo sanno anche i sassi che nei lager succedono cose orribili.

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]P.S.: sei di trieste? io son delle provincia di gorizia

Bene, allora domenica 19 vieni a fare il PNG per "La ferrovia scarlatta", così mi rubi un po' di idee. :D
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-11 01:21:20
purtroppo sono oberato di impegni

comunque grazie mille dei consigli a tutti, vi farò sapere i nuovi sviluppi :P
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Rafu - 2008-10-11 01:52:39
Sapevate che l'ultimissimo gioco di Tobias dei Jeep si confronta con delle problematiche tecniche molto simili?

http://jeepen.org/games/gr/

...sembra interessante...
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-11 02:17:37
Citazione
[cite] Rafu:[/cite]Sapevate che l'ultimissimo gioco di Tobias dei Jeep si confronta con delle problematiche tecniche molto simili?

http://jeepen.org/games/gr/

...sembra interessante...

E tu sai che una leggenda metropolitana abbastanza diffusa in Nord Europa dice che Gang Rape è stato concepito (hahaha) alla ModCon 2007? :D
Comunque a me Gang Rape ha dato l'impressione di fallire come l'idea iniziale di Eishiro (a cui assomiglia abbastanza), proprio per gli stessi motivi che si dicevano in questo thread a Eishiro. Ma non avendolo ancora giocato mi riservo di dare il mio umile giudizio dopo averlo provato. Si sa che spesso Tobias ama scandalizzare per far parlare di sé, ma magari il gioco è più intelligente di quello che sembra dalla descrizione sul sito (non sarebbe la prima volta).
Inoltre, Tobias alla ModCon 2007 mi ha detto che l'aveva scritto più che altro come provocazione contro la no-touch rule tanto diffusa negli USA, piuttosto che come prodotto "serio". Il senso sarebbe: vedete, con questo gioco vi ho dimostrato che posso regalare ai giocatori delle serie turbe psichiche anche senza che si tocchino neanche con un dito; quindi la no-touch rule è una cazzata.
Tu che sei filosofo mi insegni che il fatto che si possano fare danni anche rispettando la no-touch rule non inficia la bontà della no-touch rule, semplicemente dimostra che non è una condizione *sufficiente* per preservare il benessere dei giocatori; ma d'altronde uno di Stoccolma cosa ne sa della logica aristotelica? :D
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Rafu - 2008-10-11 13:02:49
Citazione
[cite] Radagast:[/cite]Tu che sei filosofo

Detto da te non è esattamente un complimento, temo...  :P

Ma comunque, per tua informazione, io sono uno storico.
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-12 03:26:38
Citazione
[cite] Rafu:[/cite]
Citazione
[cite] Radagast:[/cite]Tu che sei filosofo

Detto da te non è esattamente un complimento, temo...  :P

No, confondi gli schieramenti, io ero tra i sostenitori dei filosofi. :-)

Citazione
[cite] Rafu:[/cite]Ma comunque, per tua informazione, io sono uno storico.

Allora sei filosofo almeno quanto me (cioè parecchio). ;-p
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: P - 2008-10-12 14:56:10
Citazione
[cite] Radagast:[/cite]
Citazione
[cite] Rafu:[/cite]Sapevate che l'ultimissimo gioco di Tobias dei Jeep si confronta con delle problematiche tecniche molto simili?

http://jeepen.org/games/gr/

...sembra interessante...

E tu sai che una leggenda metropolitana abbastanza diffusa in Nord Europa dice che Gang Rape è stato concepito (hahaha) alla ModCon 2007? :D


Non so dove l'abbiano concepito, ma la leggenda metropolitana ha un minimo di fondamento: posso confermare che a Modcon 2007 ci stavano lavorando. (nel senso che proprio lo scrivevano in convention, sul portatile)

Citazione
[cite] Radagast:[/cite]
Inoltre, Tobias alla ModCon 2007 mi ha detto che l'aveva scritto più che altro come provocazione contro la no-touch rule tanto diffusa negli USA, piuttosto che come prodotto "serio".


Commenti a parole non ne ricordo, ma da come ridevano di gusto lui e Thorbiorn mentre mi spiegavano il regolamento dubito anch'io che sia pensato come gioco sofferto sulla tematica difficile della violenza sessuale. :-)

Citazione
[cite] Radagast:[/cite]
 ma d'altronde uno di Stoccolma cosa ne sa della logica aristotelica? :D


E' un *informatico* di Stoccolma, e non mi sembra nemmeno uno stupido.
Ora, non so a Stoccolma, ma qui gli informatici (informatici puri, non ingegneri informatici) hanno obbligatori dei bei corsi di logica; che non partono da Aristotele, il cui interesse e' casomai storico, ma che sicuramente includono ben chiara la differenza tra condizione necessaria e condizione sufficiente (come qualunque corso di matematica fatto decentemente, cosa che dovrebbe - e uso il condizionale con rammarico - valere quindi anche per qualsiasi ingegnere).

Tendo a pensare che proprio non volesse dimostrare niente, ma che si sia piuttosto ispirato alla no touch rule per tirare fuori l'ennesima provocazione.

Chiaramente, che qualcosa sia pensato come provocazione e basta non esclude che possa essere interessante (anzi, una provocazione interessante e' una provocazione molto migliore).
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Radagast - 2008-10-12 16:10:30
Naturalmente sono completamente d'accordo con quello che dice Paolo Albini (come sl solito). Solo un appunto:
Citazione
[cite] paolo.albini:[/cite]E' un *informatico* di Stoccolma, e non mi sembra nemmeno uno stupido.

Lo so benissimo, anche la mia era una provocazione. ;-p
Titolo: [progetto] gioco assolutamente no politically correct
Inserito da: Eishiro - 2008-10-13 05:29:33
anche io sono uno storico, un gioco cosi non lo farei per motivi miei, comunque lo sviluppo della mia idea procede, probabilmente penso eliminerò le vittime, più che altro penso che svilupperò questo "gioco" come esperimento che come altro