706
Sotto il cofano / Approccio narrativo con sistemi tradizionali
« il: 2009-06-04 11:43:34 »
A me é venuto un dubbio: non sarà anche una questione di Creative Agenda? Mi spiego: per quel poco che ho capito del Big Model, ogni gioco dovrebbe tendere a uno specifico effetto che, a grandi linee, ricade in una CA (narrativismo, simulazione, gamismo - e magari qualcosa che potrebbe essere identificato in futuro).
E se non sbaglio, i giochi tradizionali tendono principalmente a una CA simulazionista (o per lo meno quella sembrerebbe la loro aspirazione principale, in virtù di una smandruppata di regole che dovrebbero creare il motore fisico del gioco, anche se una simulazione non necessita per forza della traduzione nel sistema di gioco di tutte le nozioni di fisica e chimica note ).
Forse (imho) Umile SIRE predilige i giochi con una forte simulazione resa da un impianto di regole molto completo... però speziata da qualche trovata carina dei new wave che possa essere adattata senza "rompere l'incantesimo" ovvero mantenendo l'illusione di un mondo di gioco che possa essere manipolato dai giocatori solo tramite le possibilità inerenti le qualità/capacità del pg.
E se non sbaglio, i giochi tradizionali tendono principalmente a una CA simulazionista (o per lo meno quella sembrerebbe la loro aspirazione principale, in virtù di una smandruppata di regole che dovrebbero creare il motore fisico del gioco, anche se una simulazione non necessita per forza della traduzione nel sistema di gioco di tutte le nozioni di fisica e chimica note ).
Forse (imho) Umile SIRE predilige i giochi con una forte simulazione resa da un impianto di regole molto completo... però speziata da qualche trovata carina dei new wave che possa essere adattata senza "rompere l'incantesimo" ovvero mantenendo l'illusione di un mondo di gioco che possa essere manipolato dai giocatori solo tramite le possibilità inerenti le qualità/capacità del pg.