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Post - Luca Bonisoli

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Generale / Re:Banner per hangout
« il: 2012-09-28 07:35:37 »
Fanmail a tutti!  ;D

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Per me maglietta taglia XL, grazie.  ;D

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Dilemma / Re:Dilemma - le OST delle Ali divise per colore!
« il: 2012-09-26 18:19:45 »
Dilemma - Era torinese
- Ala: Eco (Ala blu)
- Chiave: Chiara
- Canzone: Cloud number 9 (Bryan Adams)
- Link: http://www.youtube.com/watch?v=cee4JQ0fQzE


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Certo che avrei voglia di rigiocarlo ancora!  ;D

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Eco, oh, Eco..
Eco era tutto, il primo amore, il primo respiro, il brivido dell'amore.
Chiara si è invaghita di Eco subito.
Eco l'ha salvata nella scena della Larva dal non regalare la sua verginità ad un uomo di 20 anni più vecchio di lei.

Eco era semplice. Era bello ma non troppo. Era un ragazzo normale che sapeva farla ridere, che sapeva darle un peso.
Sono stta dispiaciuta quando Eco nno mi ha baciata la prima volta che mi accompagnata a casa dopo la festa di Marta.
Sembrava il principe azzurro in vespa arrivato da chissà dove.
Aveva sempre un sorriso e una battuta.

Devo ammettere che queste righe un po' mi sorprendono (in senso buono).  :)
Non mi è mai capitato di riuscire a rendere un mio PG abbastanza interessante da indurre un altro personaggio ad innamorarsi di lui (men che meno con un simile trasporto), e onestamente non pensavo di esserne capace.
E' una bella sensazione.  :)
Non so se o quando capiterà ancora, ma questa credo che me la ricorderò.  :)

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Una domanda: perché hai fatto un'Ala uomo con un nome femminile (Eco)?
L'hai percepito come "neutro"? O "maschile"?


Maschile, per il semplice fatto che non mi ricordo mai che la parola "eco" in italiano è femminile...  ::)




Inizialmente Mohammed non mi interessava più di tanto, ero più attratta da Chiara. Poi in una scena il cambio totale...come una pallina su un piano inclinato ho concluso la scena realizzando che ero nella merda più totale, che Blake si stava innamorando di un mortale e che da lì a un'ora avrebbe dovuto decidere cosa fare


Di quale scena stai parlando? Di quella del regalo di Natale o di quella del bar? (lo chiedo non solo per curiosità personale, ma anche per permettere a chi non ha giocato con noi di capire...)  :)


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Non so bene da dove iniziare: ho tante cose in testa e faccio fatica a metterle in fila.

Cominciamo col dire che il gioco mi è piaciuto molto. Ha meccaniche semplicissime e nel contempo nient’affatto superficiali, inoltre mi piace molto l’assoluta quotidianità delle storie di cui si tratta: niente buoni-contro-cattivi, niente azione&combattimenti, niente destino del mondo. Solo persone comuni con le loro storie (e paradossalmente questo funziona alla grande proprio perchè le Ali sono invece entità cosmiche).

Il fatto che il Patrono assegni l’Ala ai giocatori sulla base di come si comportano nella prima scena, fa sì che facilmente si giochi molto “vicino a casa”. Almeno, per me è stato proprio così: Eco, la mia Ala blu, dal punto di vista comportamentale era molto simile a me.

E’ un gioco molto meno “cattivo” rispetto a Monsterhearts o La Mia Vita col Padrone, tranne nel finale, dove tutti i nodi vengono al pettine in un colpo solo e il sistema colpisce implacabile, obbligando i PG ad una scelta (il fatidico Dilemma): ascendo abbandonando per sempre le Chiavi a cui mi sono affezionato, oppure cado diventando mortale per vivere insieme a loro?

Quale che sia la scelta, sarà durissima (o almeno per me e Cristina Battaglino lo è stata) e probabilmente lascerà uno strascico di dubbi: avrò fatto la scelta giusta? Il mio PG sarebbe stato più felice nell’altro modo? (io ancora me lo sto chiedendo).

In sintesi: bello bello bello. Intenso ma non “pesante” (salvo -giustamente- nel finale) e IMHO praticamente privo di sbavature sebbene sia ancora in fase di playtest.

L’unica piccola modifica che mi sono sentito di suggerire la riporto su richiesta di Mattia e Manuela: visto come funziona il sistema dei bonus nella Bilancia, si potrebbero sostituire i “dadi chiari” con il colore “bianco” e i “dadi scuri” con il colore “nero”, poi riscrivere la regola  “lancia i dadi chiari” come “lancia 2d6+bianco” e “lancia i dadi scuri” come “lancia 2d6+nero”. Mi sembra più semplice e comprensibile rispetto ad usare due coppie di dadi (visto che la differenza la fà il bonus, non i dadi in sè) e inoltre mi sembra che rafforzi in modo più mirato il tema dei “colori” che permea tutto il gioco.



Lascio per ultimo il resoconto dell’Era, perchè è quello più difficile da scrivere.

Io ero Eco, Ala blu, e Cristina era Blake, Ala viola. Non potevamo essere più diversi: io un tipo alla mano, gioviale e acqua-e-sapone; lei impeccabile, sofisticata e bella da mozzare il fiato. Eppure, nonostante le differenze, abbiamo sviluppato presto un rapporto fraterno molto forte che ci ha dato conforto nei momenti difficili (grazie anche al fatto che con Cristina come giocatrice mi sono trovato subito bene).

Manuela Soriani era il Patrono (ormai conosco come gioca, ed è sempre una garanzia!). Le Chiavi erano:
- Chiara Moretti, una studentessa dell’ultimo anno del liceo classico, insicura e appena uscita da una storia sentimentale complicata con un suo professore
- Mohammed Chiambrotti, un ventitreenne tunisino adottato da piccolo da una famiglia italiana, onesto e intraprendente ma molto sensibile al problema del razzismo.

Fin da subito Manuela ha interpretato le chiavi in modo vivo e interessante, quindi mi sono appassionato ai loro problemi e mi sono impegnato con tutto me stesso (o meglio, con tutto Eco) per aiutarli, cercando però di non forzare mai troppo la mano.

Con Mohammed, Eco ha avuto fin da subito un rapporto schietto e sincero. Era una di quelle persone che non giudicano e non hanno paura di mettersi in discussione. Sono diventati buoni amici istantaneamente.

Chiara invece ha a poco a poco conquistato Eco con la sua dolcezza e timidezza, e verso la fine si sono pure messi insieme in modo molto romantico (...forse troppo zuccheroso? Chissà...)

Ecco in sintesi le storie delle Chiavi. Sono entrambe ambientate a Torino, principalmente tra ottobre e i primi di gennaio. Se Cristina e Manuela vogliono aggiungere altri dettagli o il loro punto di vista, mi fa molto piacere.

Mohammed parte con un grosso problema di razzismo: vive e lavora come meccanico in un’officina di periferia frequentata da un gruppo di ragazzi xenofobi che lo insultano dandogli molto fastidio. Seguendo il consiglio di un’Ala (credo Blake) Mohammed si trasferisce insieme ai suoi coinquilini universitari in un’appartamento del centro. Però è impulsivo e cambiare abitazione non gli basta, quindi si licenzia rimanendo disoccupato. Questo mette tensione tra lui e i suoi genitori adottivi, e causa spiacevoli liti. Parlandone con Eco, salta fuori che lui vorrebbe fare l’università, ma se inizia a studiare non sa più come pagare l’affitto (oltre ad andare dritto verso la rottura con i suoi genitori adottivi, che lo vorrebbero più responsabile e meno impulsivo). Eco propone un compromesso: trovarsi un lavoro part-time per mantenersi durante gli studi. Mohammed ci riesce (per far quadrare i conti, di lavoretti ne deve trovare ben due) e questo rende felice sia lui che i suoi genitori, anche se è una vita dura. Uno dei lavori è come barista in un bar della zona universitaria, dove inizia ad approfondire il suo rapporto con Blake... e qui mi fermo per lasciare la palla a Cristina.

Chiara è un po’ la Cenerentola della sua classe: ha dei sogni, ma la sua insicurezza le impedisce di crederci fino in fondo; è bella (anche grazie ai consigli di moda di Blake), ma non si valorizza; le piace un ragazzo, ma si fa da parte per lasciare il campo libero ad una sua amica. Proprio alla festa in cui rinuncia a provarci con il ragazzo, Chiara incontra Eco, che cerca di tirarla su di morale. Non solo l’Ala ci riesce, ma suscita anche l’interesse della ragazza (interesse peraltro ricambiato). A scuola Chiara è impegnata nella realizzazione di un musical scritto da lei (una storia ispirata a suo padre, guarito miracolosamente dal cancro qualche anno prima). Nonostante sia l’autrice, viene snobbata dalle amiche che partecipano, e si trova in un triste pomeriggio da sola a cucire i costumi di scena. Interviene Blake a tirarle di nuovo su il morale, poi un po’ di tempo dopo si presenta la grande occasione: la ragazza che aveva la parte della protagonista si trasferisce a Londra e il ruolo rimane scoperto. Chiara, essendo l’autrice, è l’unica persona in grado di assumere quel ruolo in tempo utile per portare a termine il progetto. All’inizio non ci pensa nemmeno, ma Eco le fa forza e, complici anche degli ottimi lanci di dado (nessun fallimento in tutta la serata), lei ottiene la parte. Da quel momento il rapporto tra Eco e Chiara si fa sempre più stretto, fino a quando i due si mettono insieme... ed è un problema, perchè Eco sa che da lì a poco dovrà andarsene! Per “preparare il terreno”, Eco avvisa Chiara che forse prima o poi dovrà spostarsi per lavoro, anche se non c’è ancora nulla di certo (come giocatore non volevo che la brutta notizia arrivasse tutta in un colpo, inoltre non avevo ancora deciso se andare o rimanere). La scena dell’addio avviene alla fine dell’anno scolastico, dopo la rappresentazione, ed è straziante perchè precipita Chiara dalle stelle alle stalle. Lei piange, lui arriva vicinissimo a dire “non ti abbandonerò”, ma ci sono regole che anche un’Ala deve rispettare: la sua permanenza in quest’Era è giunta al termine. Per far capire a Chiara il vero motivo e la vera portata di quell’addio, Eco le rivela di essere un’Ala. Lei capisce, soffre ma capisce.

Nell’ultima scena, quella della scelta, Eco si ritrova ancora molto indeciso tra ascendere o cadere, ma si rende conto che essere un’Ala è la sua natura, e perdere i poteri per stare con Chiara alla lunga non lo avrebbe reso felice, quindi sarebbe stato certamente causa d’infelicità anche per lei, che non se lo merita proprio. Dopo aver fatto forza a Blake, molto provata dalla decisione di ascendere, Eco abbandona insieme a lei la forma mortale e le due Ali tornano nel flusso del tempo.

Non racconto gli epiloghi delle Chiavi (in parte dolci, in parte molto amari) perchè penso che tocchi a Manuela. Mi farebbe piacere che Manu raccontasse anche il suo punto di vista su tutta la storia e sulle Chiavi (che dopo tutto sono i suoi PG).

Come prevede il regolamento, nè io nè Cristina abbiamo strappato le schede, quindi probabilmente giocheremo ancora con Eco e Blake. Cristina ha anche detto che potrebbe sentirsela di fare il Partono (quando deciderai di farlo, Cristina, fammi un fischio che sono già interessato a partecipare!)  ;D

Ah, e naturalmente è in arrivo la vignetta commemorativa...  8)


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Fanmail!  ;D

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(Anima Prime) PbF 2 / Re:Scena 3 - La nave volante
« il: 2012-09-18 21:26:53 »
Rieccomi, finalmente!  ::)
Con Wulf faccio una manovra, visto che sono senza dadi Strike:

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Wulf, irritato per il comportamento di Becca, decide di sfogarsi sull'insettoide capo. Il massiccio soldato salta da una roccia fluttuante all'altra, fino a giungere sufficientemente vicino all'obiettivo. Urlando in modo animalesco Wulf flette i suoi i poderosi muscoli e con uno scatto esplosivo si lancia come una palla da cannone verso l'insettoide, lasciando un cratere nel punto in cui si è dato la spinta.
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- Ho tutte e tre le Skills marcate, quindi le smarco subito e guadagno 2 dadi Strike bonus.
- Per la manovra uso la Skill "Strength", che vale 4, ed aggiungo 3 dadi Action. Un ulteriore dado Action lo brucio perchè siamo nel Beyond e non ho Skipping.
- Con i dadi ottengo 2 2 3 4 5 6 6, per un totale di 3 dadi Strike, 2 dadi Charge e 1 Awesome Token!

Alla fine della fiera, sperando di non aver dimenticato nessuna regola, ho esaurito i dadi Action e ho guadagnato 5 dadi Strike + 2 dadi Charge + 1 Awesome Token.
Ho aggiornato la scheda.

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Generale / Re:Apocalypse Hack List
« il: 2012-09-18 20:57:32 »
...e l'italianissimo Dilemma? Lo vogliamo segnalare? Che ne dite, Mattia/Manuela/Marco?  8)

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Come da richiesta di Alessandro Piroddi (Hasimir) riporto pubblicamente il commento sul playtest di Tactical Ops fatto alla GnoccoCon 2012 (originariamente l'avevo inviato sotto forma di messaggio privato ad Alessandro).
Naturalmente chi vuole contribuire per dire la sua è ben accetto!  :)


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Cominciamo con i complimenti: il gioco mi è piaciuto, l'ho trovato interessante e abbastanza solido.  :)
Qui sotto elenco i pro e i contro della partita a cui ho partecipato.

I PRO

Alcune cose mi sono piaciute davvero tanto!  ;D

- L'atmosfera da Mission Impossible (dove la missione assegnata nella fase di Intel può essere solo APPARENTE...)

- La creazione semplificata dei personaggi (aiuta a creare PG ben distinti tra loro e riconoscibili, evitando il rischio di fare PG che sanno fare un poco di tutto, e che inevitabilmente si sovrappongono dal punto di vista meccanico)

- Il modo di gestire le opposizioni ai PG senza GM (quelle maledette CARTE!!!)

- L'utilizzo tattico (giustamente) di Mode, Skill, Perks, ecc...

- Le Skills organizzate in modo gerarchico, dove più si va nello specifico, più dadi lanci (questa l'ho trovata davvero geniale!)

- Il fatto che gli ostacoli abbiano due differenti caratteristiche: complessità e difficoltà, se non ricordo male (rende più tattico e rico di sfumature l'approccio da parte dei giocatori)

- La soddisfazione di lanciare carrettate di dadi (è sempre divertente)

- Il fatto che dopo aver lanciato le carrettate di dadi NON si devono sommare i risultati, ma solo dividere i successi dai fallimenti (altrimenti diventava quasi impossibile da gestire)

- L'uso dei "tag" per legare la fiction alla meccanica di gioco.


I CONTRO

Alcune cose secondo il mio modesto parere possono essere migliorate. Di seguito ti elenco quelle che ho notato di più, poi naturalmente sei libero di farne quello che ti pare (compreso ignorare completamente quello che ti scrivo!)  :)

- La meccanica per determinare la risposta ad una domanda (scegliere tre opzioni -positiva, neutrale e negativa-  poi lanciare il dado) interrompe la fiction e durante la demo l'ho trovata un po' fastidiosa. Personalmente la eliminerei, lasciando che il gruppo decida insieme con la massima naturalezza (spesso è un processo molto rapido). Tanto in caso di disaccordo c'è già la meccanica del Disagreement, quindi non si creano "buchi" nel sistema.

- Si sente poco il "peso" dei dadi blu. Durante la demo mi sono sembrati troppo pochi rispetto a quelli bianchi e neri, tanto che la loro presenza era praticamente ininfluente. Probabilmente la distribuzione dei dadi è da affinare un po'. Ad esempio, potresti assegnare dadi blu invece di dadi bianchi alle Skills - se non a tutte, almeno a quelle di secondo e terzo livello (quelle più di dettaglio, per intenderci).

- Il fatto che un giocatore, quando introduce un "tag" in una scena (es. "piove a dirotto"), sia obbligato a definirlo come univocamente positivo o negativo l'ho trovato un po' difficile da applicare - infatti durante il playtest ci siamo arenati ripetutamente su questo punto. Intendiamoci, leggendo il manuale si capisce benissimo il concetto che c'è alla base (se inserisci qualcosa di negativo guadagni Influenza, mentre se inserisci qualcosa di positivo devi pagare Influenza). Il fatto è che nella pratica ogni tag può essere positivo o negativo a seconda delle situazioni, anche all'interno della stessa scena, e questo può portare a dei problemi. Ad esempio: perchè devo pagare Influenza per introdurre un tag positivo, se rischio che successivamente abbia un effetto negativo? E perchè chi introduce un tag negativo guadagna Influenza, se successivamente può trovare il modo di utilizzarlo come positivo?
Secondo me sarebbe utile modificare quella regola per permettere ai giocatori di sfruttarla in modo più flessibile ed intuitivo. Ad esempio, butto lì un'idea: [1] durante una scena il leader può introdurre fino a 2-3 tag, senza spendere nè guadagnare Influenza e senza etichettarli come positivi o negativi; [2] a seconda della situazione ogni tag può essere utilizzato, se applicabile, come positivo (dado bianco) o negativo (dado nero); [3] il fatto che i PG guadagnano meno punti Influenza rispetto alla regola originale può essere bilanciato facendo in modo che tutti i dadi neri nei conflitti diano Influenza (anche i fallimenti); [4] questo tra l'altro incentiverebbe i giocatori ad utilizzare i tag in modo negativo anzichè positivo, rendendo il gioco più interessante; [5] stesso trattamento per i tags associati agli ostacoli, ecc...
Naturalmente è solo un'idea inventata al momento, quindi non va presa troppo seriamente, però forse vale la pena di riflettere sulla questione di fondo.

- Faccio anche una considerazione strettamente personale, perchè sono un amante dei regolamenti minimalisti (quindi la considerazione è viziata all'origine, temo): per i miei gusti ci sono veramente tanti elementi di cui tener conto (mode, skills, perks, tags dell'equipaggiamento, tags di scena, tags degli ostacoli, ecc...) e questo tende a rallentare sensibilmente il gioco solo per determinare quanti e quali dadi devo lanciare. Hai provato ad eliminare un po' di tags dal gioco per vedere come gira? Ho il sospetto che si possano "tagliare" alcune parti e aumentare significativamente la fluidità, senza togliere nulla al "feeling" del gioco.


CONCLUSIONE

Come puoi vedere, gli aspetti positivi che ho evidenziato sono di carattere generale, mentre gli aspetti negativi riguardano per lo più il bilanciamento di alcune meccaniche specifiche (cioè aspetti molto di dettaglio). Per questo motivo fin dall'inizio ho scritto che il gioco mi è piaciuto e ti ho fatto i complimenti.

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City of Heroes, il primo (e uno dei migliori) MMORPG a tema super-eroistico, chiuderà verosimilmente nel giro di un paio di mesi.
La notizia è stata data sul sito ufficiale del gioco il 31 agosto, ma l'ho vista solo ora.
Per me è una brutta notizia perchè, anche se non ci gioco con continuità, CoH rimane il mio MMORPG preferito.
Qui c'è una petizione per chiedere alla NCsoft di non chiudere il gioco.
Chiedo per favore a tutti di firmarla (se vi va, naturalmente). Inoltre, se conoscete qualcuno interessato al gioco, chiedo di spargere la voce.


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Ok!  ;D

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Mattia, prova a cliccare qui: http://anydice.com/program/16ae

Ti ho preparato una serie di output da 1 a 30 dadi dello stesso tipo.
Cambia il valore di "X" e clicca "Calculate" per cambiare il valore soglia (l'ho impostato a 10 giusto per metterci un valore predefinito)
Cambia il valore di "Y" e clicca "Calculate" per cambiare il numero di facce dei dadi (l'ho impostato a 6 giusto per metterci un valore predefinito).

Per ogni output Anydice ti restituisce la probabilità di ottenere 1 (VERO, cioè il lancio di dado è maggiore del valore soglia) oppure 0 (FALSO, cioè il lancio di dado non è maggiore del valore soglia).

Spero ti sia utile.  ;D

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Generale / Re:Grazie Matteo
« il: 2012-09-10 20:05:52 »
Fanmail anche da parte mia!  8)

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