Gentechegioca

Archivio => General => Topic aperto da: Trevor Devalle - 2010-06-08 12:41:52

Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-08 12:41:52
Qualche mese fa dissi sul nostro forum che volevo provare The Mother e si scatenò quasi un flame.
Un filone di utenti sosteneva che un gioco non si deve permettere di toccare certi argomenti.

Arriva la INC e gioco A Flower For Mara. Ne esco meravigliato e ne parlo un po' sul nostro forum.
Subito si degenera in una serie di scambi poco misurati.

Ora, mi vengono in mente diversi giochi che toccano argomenti sensibili: Gray Ranks, A Flower For Mara, GR, The Mother, ecc....

Secondo voi, i giochi posso toccare tematiche delicate? Perché?
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-06-08 13:09:49
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Secondo voi, i giochi posso toccare tematiche delicate e perché?

Sì, ma nella misura in cui i giocatori se la sentono (è il "senso profondo" di Lines e Veils).

Voglio dire, le altre forme narrative lo fanno continuamente: se qualcosa mi "urta" non devo, ovviamente, essere costretto a guardarlo.

Un film come Uomini Che Odiano Le Donne non lo guarderei. L'ho "sfogliato" con l'avanti-veloce perché mi serviva un riferimento visivo, ma non l'ho "visto" veramente, perché sono sensibile alla rappresentazione della violenza sulle donne (specie se giovani). Perché? Non ha importanza. Ma nessuno ha il diritto di costringermi a guardarlo.

E io non ho il diritto di costringere altri a non guardarlo se vogliono.

Mi "puzza" un po' del "solito" discorso (ma magari mi sbaglio) che il gioco debba essere, per Volontà Del Dio Del Gioco Scritta Nella Pietra, Safe che più Safe non si può. Magari mi sbaglio.

Affrontare tematiche "forti" o "scomode" può essere, diciamocelo, "bello", nella misura in cui vuoi emozioni forti e "vere" dal gioco.

[RANT]
E no, non voglio entrare (ma voi fate pure, eh!) nella discussione del "gioco utile" o "gioco istruttivo" perché ho una repulsione per l'argomento: ho letto troppe agiografie del gioco che si arrampicavano sugli specchi per "nobilitarlo" incastrandogli a viva forza degli intenti "più alti" (secondo il metro di una stereotipata intellighenzia che ancora s'incipria la parrucca prima di infilarsela e parlare di Manzoni).
[/RANT]

OT: scommettiamo che sto crosspostando con qualcuno? ^_^;
EDIT: e invece no, incredibile.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2010-06-08 13:26:07
Come dice sempre mia madre "Giusto è morto in guerra da un bel pò di tempo" ^_^   [color="orange"]<--- questo è il contributo veramente utile al topik[/color]

E qui mi fermo perchè mi sono accorto di aver scritto solo insulti e frecciatine rivolti a quel tipo di gente che "si arrabbia" quando scopre che esistono cose che a loro non piacciono, ma ad altri si e le fanno, e vorrebbero farli smettere (anche solo professando quanto sia INGIUSTA la cosa che fanno) ... e poi magari noi di qua finiamo per fare un thread di crocifissione delle suddette persone, dandoci pacche sulle spalle perchè siamo tanto avanti, ed è un altro tipo di cosa che a me non piace poi tanto vedere :P
Fastidio & Irritazione, mi auto-censuro u_u
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Michael Tangherlini - 2010-06-08 13:34:59
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]gioco

Il problema è insito nel concetto di "gioco" che molti hanno, inteso come una forma di intrattenimento lieve e senza particolari problemi. Gioco => passatempo leggero, svago. In questa accezione rientra, per dire, D&D: dungeon crawling per ammazzare mostri => divertimento disimpegnato.
Nel momento in cui il mezzo del gioco viene usato per trattare tematiche importanti, c'è uno scontro fra il concetto di disimpegno (gioco, quindi faccio cazzate) e l'idea dell'importanza delle tematiche: "cosa fai, brutto scemo, perché giochi con la morte? Svergognato!"
Ho magari esacerbato un po' i toni per rendere meglio l'idea, ma il mio personale pensiero al riguardo è questo.

-MikeT
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mauro - 2010-06-08 13:54:44
Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]i giochi posso toccare tematiche delicate? Perché?

La domanda è: perché no?
Fare un gioco su argomenti pesanti non significa in alcun modo svilirli, così come giocare un guerriero non significa esaltare (o svilire) l'uccisione altrui (oltretutto come "lavoro") e giocare a miniature non significa esaltare (o svilire) la guerra; se, anzi, le meccaniche riescono ad affrontare bene l'argomento, possono anche uscire delle partite che portano a interrogarsi sugli argomenti trattati.
E poi, quali sono "certi argomenti"? The Mother parla di abusi, ma A Flower for Mara parla di dolore personale; e non c'è nulla di male, nulla di cui vergognarsi, nell'aver sofferto.
Perché non si possa fare un gioco sulla morte di una persona cara, soprattutto quando credo che qualunque giocatore abbia fatto personaggi cui erano morte persone care, dovrebbero spiegarmelo. Se la motivazione è che certi argomenti siano troppo delicati per essere trattati in un gioco... perché allora possono apparirci? In una campagna può apparire la donna violentata, la si può anche giocare, ma il gioco non può essere sullo stupro.
E i giochi su argomenti delicati non sono prerogativa del gioco di ruolo: nei giochi da tavolo esiste per esempio Terzo Mondopoli, in cui si giocano contadini del terzo mondo.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-08 14:26:14
Imo un gioco può toccare tutti gli argomenti pesanti che vuole. Fintantoché c'é gente che lo gioca, per me può pure trattare degli stupri etnici.
Poi se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro.

Se però si supera la soglia che separa il gioco dall'esperienza psicoanalitica e devo mettere in mezzo me stesso e i miei VERI drammi allora non sono più d'accordo. E dipendesse da me questi giochi sparirebbero dalla circolazione. Accostare un esperienza ludica alle mie questioni più intime e andarle a sviscerare coram populo? No davvero!

La psicanalisi va lasciata tassativamente ed esclusivamente a chi ha gli strumenti per gestirla. Un game designer non é un esperto di psicologia e nemmeno di sociologia e non ha la benché minima idea dei danni che rischia di fare. Ho visto amicizie finire e gente ammazzarsi di insulti per un pg di D&D ucciso e altra gente piangere solo sentendo parlare delle tematiche di certi jeepform. Le stesse persone che parlano della loro propria madre morta passerebbero ai coltelli per direttissima o avrebbero crisi isteriche.

E per dirne un'altra, ma questa é una questione strettamente personale, non mi sognerei mai di parlare dei santissimi cazzi miei in presenza di (semi)sconosciuti che non abbiano la mia totale fiducia e trovo incredibile che ci sia gente disposta a farlo.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-08 14:41:54
Io credo si tratti di scelte personali.
A me sono sempre interessati i "grandi problemi profondi" e non ho problemi ad affrontarli.
Allo stesso tempo però non ho problemi a non affrontarli.
Il gioco deve essere ricreativo, nel senso proprio di "ri-creazione", quindi deve poter "rigenerare" ed essere utile come attività (e non parlo dei manzoniani incipriati... parlo del "ho fatto una settimana di merda al lavoro, 18 ore al giorno, straordinari non pagati, adesso devo ricarburare").
Personalmente, qualsiasi cosa mi rimetta a contatto con l'uomo mi ri-crea e questo contatto vado a cercarmelo e a inserirlo anche in contesti che possono essere meno realistici.
Questo però non toglie che chi vuole fare dungeon crawling abbia il pieno diritto di ritagliarsi la sua finestra di ricreazione e farsi il suo dungeon crawling... (senza di me ^^... perché ci metto 2 stanze a rigirargli i background addosso, anche come giocatore :) )
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Claudia Cangini - 2010-06-08 14:56:05
Il gioco è uno strumento di espressione umana. Come tale può esprimere la qualsiasi (dalle più becere cazzate agli argomenti più intimi, sentiti e dolorosi).
Non trovo niente di strano nell'usarlo per esprimere cose anche molto serie e personali QUANDO si ha voglia di farlo CON LE PERSONE con cui si ha voglia di farlo.

Secondo me il gioco non va mitizzato come una roba incredibile che puoi fare solo se hai certe rarissime sensibilità ma non va neppure banalizzato a forma di intrattenimento da praticare rigorosamente a cervello spento (o meglio, a cuore spento).

Il gioco è quello che noi ne facciamo.

P.S.
La mia specificazione su "le persone" può sembrare in contrasto con il fatto che io abbia giocato "A Flower for Mara" a INC con alcune persone che conoscevo abbastanza bene e altre che conoscevo solo molto superficialmente.

Tuttavia, per me, il solo fatto che fossero venute a INC e quello che avevano detto di se stessi nell'iscriversi a "A Flower" era abbastanza per farmi venire voglia di condividere certe cose con loro. In realtà mi sono trovata con queste persone in un contatto anche più intimo di quanto mi aspettassi, ma, a posteriori, non mi sono affatto pentita della mia decisione, anzi.

Chiaramente queste mie conclusioni e sensazioni sono squisitamente soggettive. Altri potrebbero volere provare "A Flower" solo con amici intimi o non volerlo vedere neanche da lontano. E avrebbero tutti ugualmente ragione a fare così.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2010-06-08 15:03:46
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]Accostare un esperienza ludica alle mie questioni più intime

Errore 1
percheccazzomai deve essere "ludica" la questione?
Gang Rape non è uno strumento per passare un'allegra serata fra amici ... è scritto GROSSO COSI' sul manuale, che spiega anche senso e finalità dell'opera!
Tanto per fare UN esempio fra moltissimi :P

Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]La psicanalisi va lasciata tassativamente ed esclusivamente a chi ha gli strumenti per gestirla.

Errore 2
percheccazzomai un'esperienza UMANA deve per forza essere mediata dalla "medicina"?
c'è forse qualcosa da guarire?
c'è rischio di infezione?
magari un trauma terribile che rovinerà la psicologia della persona partecipante CONSIDERANDO CHE tutti i giochi di questo genere si poggiano univocamente sulla premessa che:
- il partecipante conosca  a pieno le regole
- il partecipante desideri genuinamente affrontare l'esperienza proposta
- puoi interrompere l'evento in qualsiasi momento

Se mi è morta la madre di certo la questione è dolorosa, e c'è chi NON può/vuole affrontare il tema, e allora benissimo non gioca e nessuno gli dice nulla.
Ma se tu come persona dici "Si io partecipo" allora vuol dire che alle spalle hai tutta una serie di evoluzioni personali che ti hanno portato al punto in cui partecipare all'esperienza NON è traumatico per te, ma catartico ... magari doloroso, certo, ma non danneggiante.

Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]non mi sognerei mai di parlare dei santissimi cazzi miei in presenza di (semi)sconosciuti che non abbiano la mia totale fiducia e trovo incredibile che ci sia gente disposta a farlo.

il punto è che (in genere) è molto più facile parlare agli sconosciuti... essendo sconosciuti probabilmente non li rivedrai mai più, quindi non ci sono conseguenze... essendo sconosciuti "non mi possono capire" e anche "non rappresentano nulla per me" dunque se anche ti dovessero giudicare male la cosa non ti toccherebbe un gran che.
Poi ognuno funziona in modo diverso... certo la conditio sine qua non è che tu sia arrivato al punto in cui VUOI affrontare/esternare qualcosa, altrimenti di che stiamo parlando? :P

Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro

e qui vabbeh, no comment >_>
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-06-08 15:38:54
Sull'argomento Claudia e altri hanno già espresso quello che avrei potuto dire.

Chi mi conosce sa che non sono per nulla un esempio di giocatore "unsafe". Probabilmente nel nostro gruppo sono uno di quelli che sta più "chiusi" e tenderebbe di suo a giocare Nobody Gets Hurt. E ho paura a giocare a Flower for Mara (probabilmente più di quanta ne avrei a giocare a GR. Forse). Ma so anche che questa idea dei giochi come di qualcosa in cui non metti mai niente di tuo è un emerita idiozia, una corbelleria da sotto-cultura di asociali.

Persino in una partita a scacchi metti qualcosa di tuo. Almeno se la partita è importante e non la giochi tanto per muovere dei pezzi. E' un gioco ferocissimo in cui la sconfitta è sempre e solo colpa tua, non puoi darla al vento, alla sfiga, ai compagni di squadra, all'arbitro.

Giochi diversi, attività diverse, mettono in gioco parti diverse di noi. Ed è normalissimo perchè è la funzione del gioco. Se non lo facesse, un gioco non avrebbe senso di esistere.

Ogni personaggio giocato in un gdr, se non è solo una pedina da spostare di malavoglia senza alcuna partecipazione, è costruito con piccoli pezzi del suo giocatore. Che magari non è un barbato nerboruto, ma che se lo fosse...

Quindi, più che altro la descrizione di certi atteggiamenti:

Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]si scatenò quasi un flame.
Un filone di utenti sosteneva che un gioco non si deve permettere di toccare certi argomenti.


Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Arriva la INC e giocoA Flower For Mara. Ne esco meravigliato e ne parlo un po' sul nostro forum.
Subito si degenera in una serie di scambi poco misurati.


... mi fa girare le scatole.

Ora capisco che l'ambiente dei gdr è un ambiente di traumatizzati, di gente che passa più tempo a "interpretare un giocatore" (cioè una versione di sè stesso che è più la caricatura di un adulto vista da un adolescente complessato che un vero adulto) che ad interpretare il personaggio, ma questi chi credono di prendere in giro?

Se guardiamo lo stesso forum, sono convinto (alla cieca, senza averlo mai letto, perchè conosco i miei polli) che sia pieno di post di gente magari incazzata perchè una decisione sbagliata di un GM o di un altro giocatore gli ha snaturato o ucciso un personaggio (ma come? Non dicevi ce non te ne fregava niente?), o di post che rivelano, senza ovviamente che chi li scrive se ne renda conto, QUANTO dicono di loro in base a come giocano.

La cosa che scandalizza, in realtà, non è il fatto che in un gdr si parli di certi temi. E' il fatto che se ne parli in maniera matura e adulta.  Non alzerebbero un sopracciglio se le stesse cose fossero descritte in maniera immatura e stupida in una partita di D&D o Vampiri.

Stanno semplicemente, anche nel forum, continuando ad "interpretate un giocatore". Cioè la caricatura di un adulto vista da un adolescente complessato.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mauro - 2010-06-08 15:45:23
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro

Spero non sia qualcosa di particolarmente offensivo o negativo, perché altrimenti mi verrebbe da chiederti: "mai andato al cinema a vedere Arancia Meccanica o altri film non necessariamente buonisti?". Quale sia la differenza tra voler giocare GR e voler guardare Arancia Meccanica, non mi è ben chiaro.

Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]Se però si supera la soglia che separa il gioco dall'esperienza psicoanalitica e devo mettere in mezzo me stesso e i miei VERI drammi allora non sono più d'accordo. E dipendesse da me questi giochi sparirebbero dalla circolazione. Accostare un esperienza ludica alle mie questioni più intime e andarle a sviscerare coram populo? No davvero

A parte la difficoltà di stabilire quando si passa quella soglia, passaggio che potrebbe tranquillamente essere soggettivo, perché dovrebbero sparire dalla circolazione? Se non vuoi usarli sei libero di farlo, ma non vedo il senso di imporre agli altri la propria decisione, negandogli la possibilità di scegliere se usarli o meno.

Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]un trauma terribile che rovinerà la psicologia della persona partecipante CONSIDERANDO CHE tutti i giochi di questo genere si poggiano univocamente sulla premessa che:
- il partecipante conosca  a pieno le regole
- il partecipante desideri genuinamente affrontare l'esperienza proposta
- puoi interrompere l'evento in qualsiasi momento

Parzialmente vero: Fat Man Down si basa sul secondo e sul terzo punto, ma non sul primo.
Ma la cosa importante per me è il terzo: se vuoi interrompere l'evento perché è troppo pesante, interrompi l'evento.

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]La cosa che scandalizza, in realtà, non è il fatto che in un gdr si parli di certi temi. E' il fatto che se ne parli in maniera matura e adulta.  Non alzerebbero un sopracciglio se le stesse cose fossero descritte in maniera immatura e stupida in una partita di D&D o Vampiri

Io ho l'impressione che, almeno a volte, il "Non voglio farlo" del giocatore diventi "Non si può fare", portando una preferenza personale a un criterio di merito assoluto.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: vonpaulus - 2010-06-08 16:06:48
Secondo me I giochi possono toccare argomenti delicati. Ma non tutti i giochi sono così giocosi.

Esistono argomenti difficili, come l'omicidio e la morte, che sono diventati facili perché banalizzati in un contesto fantasy. In quel contesto il livello di astrazione è così alto che gli argomenti trattati non hanno impatto. Che si tratti di morte, violenza o tortura tutto avviene senza coinvolgimento del giocatore. Nell'ambito del gioco quindi tutto è relativamente tranquillo. In ogni modo il dolore non è rappresentato.

Esistono però giochi che non sono giochi, ovvero esperienze di interazione che solo erroneamente vengono definiti giochi. Essi trascendono il limite del gioco e entrano nel regno della sperimentazione, sia essa fisica che psicologica. Il livello di astrazione si riduce fortemente e la partecipazione è reale e quindi rischiosa. Tutto questo è molto facile da comprendere quando la sperimentazione è fisica (tipo combattimenti in armatura e mazzate, vivere in montagna per tre giorni con l'equipaggiamento di un fante del 1700 etc) ma è altrettanto rischioso l'aspetto mentale.  

ho visto un documentario in cui gruppi di persone simulavano l'essere guardie e prigionieri nel carcere di guantanamo. era gioco di ruolo? era esperimento psicologico? era terrorismo psicologico?

Non esiste un limite allo stress cui possiamo sottoporre il nostro corpo o la nostra psiche e certamente la sperimentazione di confine può stimolare e generare emozioni e situazioni assai interessanti. E' fighissimo è bellissimo Ma non è più un gioco . .  non è più sicuro . . .

salut

(EDIT) aggiungo una postilla linguistica che forse riesce a spiegare meglio la mia posizione verso i giochi non giochi.
In inglese Play significa indifferentemente, giocare, suonare, recitare. La traduzione "gioco di ruolo" che enfatizza l'aspetto Game adattissima per i giochi tradizionali, dove i gioca, non è adatta ed è fuorviante per altri tipi di Roleplay dove in effetti si recita, si vive la situazione ed il contesto.
Il ruolo non è più un gioco ma una trasformazione (secondo il concetto di maschera sciamanica). Per questo non credo sia corretto definire Gang Rape un gioco (cosa che peraltro fa il suo autore) ma piuttosto un viaggio, un'esperienza o . .  bo
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-08 16:22:23
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro[/p]
[p]Spero non sia qualcosa di particolarmente offensivo o negativo, perché altrimenti mi verrebbe da chiederti: "mai andato al cinema a vedereArancia Meccanicao altri film non necessariamente buonisti?". Quale sia la differenza tra voler giocare GR e voler guardareArancia Meccanica, non mi è ben chiaro.[/p]


Assolutamente si, ho visto di tutto al cinema. Ma nessuna di queste esperienze cinematografiche mi ha mai richiesto di alzarmi in piedi a metà proiezione e parlare alla platea di come mio figlio (mio di Mattia Corsini, se ne avessi uno) é stato fatto a pezzi da uno psicotico o di come mio zio (che non ho mai avuto) mi molestava sessualmente da piccolo e dell'orrore che ne provavo. Tantomeno mi ha chiesto di interpretare le mie disgustose pulsioni animalesche mentre stupravo una povera ragazza indifesa e di ricercare un qualche "interesse" nel farlo.

Per Hasimir: a parte i tuoi consueti toni professorali che ti invito caldamente a risparmiarti, parlo di "ludica" perché questi sono "giochi", o come minimo scritti da game designer (e NON da psichiatri) e destinati ad un pubblico di giocatori, maturo quanto ti pare. E sul fatto di essere consapevole a quel che si va incontro quando affronti un'esperienza per la prima volta ti rispondo solo che qua siamo i primi a consigliare di giocare ai neofiti i new wave perché "senza farlo é impossibile capirci qualcosa". E un jeepform di quelli "estremi" é di gran lunga peggio come shock sotto questo aspetto.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Simone Micucci - 2010-06-08 16:30:16
Io non ho molto da dire,
Claudia e Hasimir hanno già detto buona parte del mio pensiero.

Volevo fare una piccola aggiunta (e la faccio rispondendo ad Hayden, che in questo topic è la mia nemesi, sembra):

Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]Se però si supera la soglia che separa il gioco dall'esperienza psicoanalitica e devo mettere in mezzo me stesso e i miei VERI drammi allora non sono più d'accordo.


Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]La psicanalisi va lasciata tassativamente ed esclusivamente a chi ha gli strumenti per gestirla. Un game designer non é un esperto di psicologia e nemmeno di sociologia e non ha la benché minima idea dei danni che rischia di fare.


come dire che sono strumenti di psicanalisi...non lo sono. Sono modi per parlare di determinati temi. Anche una chiacchierata è uno strumento di psicanalisi. Gang Rape, The Mother, Dubbio, AFFM non sono strumenti di psicanalisi. Se ti serve la psicanalisi vai da uno psicanalista, non da Vrigstad. Sono strumenti per parlare e fare riflessioni personali su determinati argomenti e ci gioca chi è interessato di parlare di questi argomenti, esattamente come ad un cineforum.

Citazione
e altra gente piangere solo sentendo parlare delle tematiche di certi jeepform

quella persona che ha pianto per tematiche jeepform (credo che stiamo parlando della stessa persona, vero?) io lo vista piangere (standogli vicino) anche per cose NON toccate dalle tematiche jeepform. Le emozioni forti derivano da un qualsiasi elemento che ti fa riaffiorare ricordi e sensazioni legati alla situazione che le ha generate. Io ho delle sensazioni molto forti, e negative, quando inizio un viaggio in autostrada, o quando ascolto determinate canzoni. Ovvio che se ha sensazioni forti legate al lutto (e anche altro) quella persona tenderà a provare emozioni di quel tipo...non incolpiamo i jeepform, una reazione simile c'è stata anche semplicemente guardando i mobili a casa mia. >=|

Associ confusionariamente, saltando di palo in frasca, gioco, emozioni, tematiche, psicopatie, psicanalisi e "proibizionismo protettivo", portando in campo "gente che si scanna per d&d, figuriamoci se parlasse della madre morta". Non ho mai visto nessuno scannarsi parlando della madre morta con qualcun altro, e ne ho parlato con diverse persone di argomenti di questo tipo.

E sopratutto (questo me lo sono tenuto per la fine, perché mi fa particolarmente incazzare)
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]Poi se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro.

Questo per me è al limite dell'offensivo e dell'ignoranza più becera e cosmica.
Stai paragonando Gang Rape ad uno stupro...come se l'esperienza dello stupro possa essere replicata in un ambiente come quello che si forma con Gang Rape. Stai dicendo che chi vorrebbe giocare Gang Rape cerca di provare la sensazione di uno stupratore o di uno stuprato.
Io spero vivamente di aver capito male quello che hai scritto.

Se davvero la tua convinzione è che chi gioca GR o TM vuole replicare le sensazioni di carnefici o vittime (cosa che è impossibile, non le replichi con quelle regole), e non affrontarne le tematiche (con strumenti diversi dalla chiacchierata), tu stai accusando (perché a quel punto diventa un'accusa) persone che vogliono semplicemente approfondire un argomento che gli sta a cuore.

E la tua soluzione (al problema che vedi tu) sarebbe che i mezzi di diffusione che tu non comprendi e non approvi fossero proibiti.

Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]...non mi sognerei mai di parlare dei santissimi cazzi miei in presenza di (semi)sconosciuti che non abbiano la mia totale fiducia e trovo incredibile che ci sia gente disposta a farlo.[/p]

Le proprie idee, le proprie argomentazioni, i propri pensieri e le proprie riflessioni (quelli che tu confondi per cazzi tuoi) a volte possono interessare a delle altre persone. Se quelle altre persone vogliono partecipare con te a AFFM o a GR o a Dubbio evidentemente hanno anche loro cose da dire e da condividere. Tu trovi assurdo che si possa fare con degli estranei, io no, perché so che quegli estranei sono interessati ad ascoltarmi e a parlare a loro volta (e lo so perché partecipano con me a quell'attività).

Se ho capito bene quello che hai scritto, e sostieni che "chi vuole condividere le sue riflessioni con gli altri usando A Flower For Mara/GangRape/TM è una persona malata" allora vai a cagare.
Se volevi dire altro mi scuso per il rant, ma spiegati, perché io mi reputo personalmente offeso. Non stai parlando male di un gioco. Stai dicendo che io sono uno psicopatico perché ho usato un gioco come mezzo di riflessione, e francamente mi fa incazzare.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Francesco Berni - 2010-06-08 16:31:31
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite]Poi se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro.
questa frase potrebbe essere ritenuta molto offensiva da molte persone qui in mezzo e al limite del regolamento.....
quindi preferirei che ti addentrassi per spiegare meglio come la pensi, sono comunque spunti interessanti.
non so se considerarla OT e aprire un topic o continare qui però hai smosso la mia curiosità.


crosspost con spigel con il quale sono in perfetto accordo
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Rafu - 2010-06-08 16:38:50
Il problema del "giusto" è che è categoria assoluta.

"Io non voglio giocarci" è sempre un commento legittimo, no?

Chi mi dice "un gioco così e cosà non è giusto che esista", invece, mi fa scattare dei sospetti: il sospetto che l'argomento di quel gioco, o forse anche solo la diversità dalla sua personale "cultura del gioco", faccia scattare in quella persona delle paure, delle angosce e anche delle invidie. Che si senta personalmente sminuito dal fatto che altri ci giocano... perché il suo "non voglio giocarci" non è distaccato disinteresse, bensì paura insormontabile nonostante un'attrazione morbosa. E allora, non sarebbe preferibile un mondo in cui questo oggetto così "perturbante" non esiste? "Non è giusto che qualcuno o qualcosa mi faccia dubitare di me stesso..."
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Simone Micucci - 2010-06-08 16:40:44
Citazione
[cite]Autore: Fra[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]Poi se mi chiedete cosa penso della psiche di persone che vogliono rivivere magari più volte più volte e con trasporto uno stupro (etnico o meno, gang rape...brrr...), un incesto o una vicenda di pedofilia QUESTA é un altra questione su cui non mi addentro.[/p]
[p]questa frase potrebbe essere ritenuta molto offensiva da molte persone qui in mezzo e al limite del regolamento.....
quindi preferirei che ti addentrassi per spiegare meglio come la pensi, sono comunque spunti interessanti.
non so se considerarla OT e aprire un topic o continare qui però hai smosso la mia curiosità.[/p]


io infatti mi reputo pesantemente offeso e aspetto risposta al mio post. Oppure è il caso di aprire un thread separato.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-06-08 16:45:41
STOP AL THREAD PER QUALCHE MINUTO, PLEASE, MENTRE CONTROLLO I POST PER VEDERE SE CI SONO INTERVENTI DA MODERARE[color]

Edit: fatto, potete proseguire[color]
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-08 16:47:16
Ahaha. Incredibile. Ecco la conferma di tutto quel che stavo dicendo. Basta una parola di troppo su argomenti del genere che vengono giu pareti e soffitti e c'é chi si illude di poter trattare simili argomenti senza problemi in queste *robe* (uso *robe* perché pare che non ci siano termini adatti).  

Se avevo una qualche voglia di addentrarmi ancora nel topic, gli interventi da esaltato di gente come Spiegel me l'hanno fatta passare.

Saluti.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Claudia Cangini - 2010-06-08 17:37:29
Citazione
[cite]Autore: Hayden[/cite][p]Ahaha. Incredibile. Ecco la conferma di tutto quel che stavo dicendo. Basta una parola di troppo su argomenti del genere che vengono giu pareti e soffitti e c'é chi si illude di poter trattare simili argomenti senza problemi in queste *robe* (uso *robe* perché pare che non ci siano termini adatti).[/p][p]Se avevo una qualche voglia di addentrarmi ancora nel topic, gli interventi da esaltato di gente come Spiegel me l'hanno fatta passare.[/p][p]Saluti.[/p]



Prima di tutto: “esaltato” non è di per sè un termine brutto ma, come lo hai usato tu con Simone, diventa chiaramente un insulto, ossia una cosa che non si fa su questo forum. Anche il tono condiscendente del tuo post è ampiamente inappropriato a qualsiasi discussione che non sia un cercare la rissa.

Io mi chiedo cosa ti aspettassi: sei arrivato affermando che molte persone qui sono dei disturbati o qualcosa del genere. Alcuni hanno ignorato la provocazione. In diversi, increduli, ti hanno chiesto di chiarire se intendevi davvero questo (e non mi sento di dargli torto). E adesso quello che fa l’offeso e se ne va dal thread sei tu? Ma stai scherzando?

Se volete proseguire questo thread cercate di scegliere i termini e i toni che usate con cognizione.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Carlo Antonioli - 2010-06-08 17:56:36
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]Errore 1
percheccazzomai deve essere "ludica" la questione?
Gang Rape non è uno strumento per passare un'allegra serata fra amici ... è scritto GROSSO COSI' sul manuale, che spiega anche senso e finalità dell'opera!
Tanto per fare UN esempio fra moltissimi :P


Perché se li metti nella categoria giochi, crei certe aspettative.
E' il dubbio che avevo mentre ascoltavo la lezione universitaria dell'autore, peraltro molto interessante: non so se sia una buona idea mettere tra i giochi alcuni dei lavori che ha presentato.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Angelo Allegra - 2010-06-08 18:21:10
Io dico solo che certe cose le lascerei alla psicologia e alla psichiatria.
Vederli nei gdr, o giochi, o altre attività, mi sembra alquanto ridicolo e fastidioso.
Sarò influenzato dall'aver vissuto una relazione con una psicologa e aver avuto un rapporto molto bello a livello dialettico con il padre, psichiatra, ma rimango dell'idea che certe cose sono più utili e "safe" (in quanto appunto UNSAFE!) con strutture sanitarie, mediche, e una base scientifica dietro.

Che poi la differenza, cosa che anche lei mi sottolineava, sia nella scelta.
Un malato, sotto TSO o vivente stabilmente in struttura, ha dei problemi gravanti su di esso e delle necessità che quello messo peggio di noi qui non ha idea.
E ha meno scelta, perchè solo limitatamente può dire "non lo voglio fare" [anzi, purtroppo in Italia non esistono più i manicomi e le leggi considerano un malato mentale quasi libero quale un cittadino "verosimilmente" non malato mentalmente, causando drammi sociali e problematiche nelle comunità che sono spaventose, ma andremmo spaventosamente OT], perchè le terapie si seguono... non è semplicemente la stessa cosa di dire "oh, sentite... vorrei provare unsafe perchè sento che potrei provare bla bla" e poi se va bene dire "oh, mi son liberato, è stato catartico, ho pianto di gioia per aver finalmente capito che..." o se va male "bon, ragazzi ci sono restato sotto, non voglio provare più" e via tutto come prima.

Un malato mentale, o una persona che è in terapia, segue certe procedure e tecniche, ma è la punta dell'iceberg.
Non si ferma una volta e dice "bon, ste cose mie me le tengo per me" o "cazzo mi ha aiutato, ora son sereno"... ehhh, fosse così semplice.

Ci terrei a dire che la mia ex non disprezzava i gdr, anzi.
Era contenta che io giocassi i gdr, mi spronava a farlo nei periodi in cui non si riusciva a giocare, perchè reputava la cosa interessante (di contrasto per lei era molto più tempo sprecato quando giocavo ai videogiochi) e chiaramente ne notava l'aspetto balsamico di condivisione sociale dell'attività gdr.
Però lei personalmente non ne è stata mai interessata... il suo punto di vista era che già è abbastanza avere a che fare con delle "simulate" sul lavoro (o in scuola di specializzazione o in convegni di scuola gestaltica e così via) che hanno dietro una scienza e delle procedure strutturali sviluppate da molto più tempo, e mirate ad un certo risultato.

Da questo punto di vista sono sicuro che, e io personalmente le do ragione, considererebbe qualsiasi gdr/attività/roba (di quelle accennate qui) un'attività inferiore come valenza ad un qualcosa con valore scientifico, una lunga e complessa ricerca scientifica dietro (che continua dinamicamente, giorno dopo giorno) e usato specificatamente per *cercare* di risolvere i problemi seri e profondi di gente con variabili gradi di insicurezze - manie - fobie - malessere interiore fino alla malattia mentale conclamata e alla cronicità della stessa [da cui, a vita, non si sfugge in alcun modo, checchè ne dicano i geni che sono contro le medicine e sbandierano le persone con malattie mentali come uguali alle altre].
Addirittura, in alcuni casi, un'attività del genere potrebbe essere dannosa e controproducente, perchè gli strumenti per controllare quello che può venir fuori non CI SONO.
Almeno che non nasciamo tutti psicologi/psichiatri imparati, fatti e finiti (cosa impossibile anche per psicologi e psichiatri stessi).

Detto questo però due cose:

1) Non è detto che un'attività del genere non sia interessante. E che anche uno psicologo/psichiatria non possa trovarla interessante.
Sono sicuro che la mia ex ragazza per esempio troverebbe la cosa già più interessante dei gdr tradizionali o altri giochi simili, con tutti i dubbi possibili.

2) Non esiste per il mio modo di vedere un motivo per cui bisognerebbe vietare tali attività, almeno che le procedure in estremo non trasbordino veramente nell'illegale, nel danneggiare mentalmente qualcuno. Quindi, chi vuole fare, faccia e magari ne parli pure :)
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-06-08 18:45:11
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite]Io dico solo che certe cose le lascerei alla psicologia e alla psichiatria.
Vederli nei gdr, o giochi, o altre attività, mi sembra alquanto ridicolo e fastidioso.


Blerpa, frasi così sono un invito al flame, indipendentemente dalla volotà di chi le scrive

Pensavo che il post di Claudia fosse abbastanza chiaro, e invece bisogna rispiegarlo ancora...

Cosa vuol dire "certe cose"? Trattare temi difficili? Mettersi in gioco? Giocare con passione? Giocare ad un gdr? Capisci che può voler dire TUTTO?

E poi dici che, in pratica, TUTTO (nel senso di qualunque cosa chiunque legga pensi che intendi) è "ridicolo e fastidioso"...

Poi magari qualcuno giustamente si incazza e tu ti meravigli pure...

Per me,
1) Di "ridicola e fastidiosa" c'è solo la superficialità e supponenza con cui si danno certi giudizi.
2) Secoli di cultura e pensiero libero, e la storia, ci hanno insegnato che, se parti dal presupposto che quello che scrivi deve essere adatto anche a malati di mente, sei ad un passo dal bruciale i libri in piazza. Il libro più associato a delitti commessi da malati di mente è la Bibbia. Se fosse vera questa ipotesi bisognerebbe abolirla. John Lennon è stato ucciso da uno psicopatico per farsi notare da Jodie Foster: bruciamo tutti i film con Jodie Foster?
3) Non so quanti anni sei stato con una psicologa. Io ci sono stato 12 anni. Psicologa che lavorava (e lavora) con malati di mente anche gravi tutti i giorni. Una cosa che la faceva incavolare di brutto era il vedere sedicenti "psicologi" in TV dare opinioni o giudizi su casi che non conoscevano e che non avevano studiato a fondo, ma solo dopo aver letto i giornali o visto qualcosa in TV. Diceva che erano una vergogna per tutta la categoria.  Ora, qui non c'è la tua ex ma solo la tua versione di quello che diceva, quindi ci sono in mezzo tutti i filtri dei discorsi riportati da persona a persona, ma so quello che la mia ex avrebbe pensato di chi emetteva giudizi simili su cose che conosceva solo per interposta persona.
4) Sarei curioso di sapere le tue esperienze personali, DI GIOCO, a cui fai riferimento per poter trarre certi giudizi.

Edit:  Aggiunta del punto 5, che mi ero scordato:

5) Se qualunque cosa che provoca forti emozioni va lasciata agli psichiatri, il prossimo Festival di Sanremo e in generale le canzonette per Radio ci dice l'ordine degli psichiatri chi le può cantare? Non si sa mai che qualche canzone provochi emozioni tali da provocare danni psichici...
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Niccolò - 2010-06-08 18:55:40
Perdono certe uscite poco informate, ma una cosa devo dirla: cosa credete che sia il game-design, se non una branca della psicologia?

le regole di un gioco hanno una funzione specifica, che è quella di reindirizzare le normali pulsioni psicologiche di un essere umano in un contesto simbolico. it's simple like that,
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Angelo Allegra - 2010-06-08 18:56:36
Moreno, non volevo fare flame!

Io parlavo PER ME.
Avrei dovuto dire che IO, nella mia sfera personale, lascerei la cosa confinata ad un lavoro (di terapia, supporto, quello che vuoi) con psicologi e/o psichiatri.
Io non ho interesse ad esplorare tali cose nel gioco e a me appaiono ridicole e fastidiose.
NON volevo dire che lo siano a prescindere, universalmente.
Anche perchè sennò non saremmo nemmeno qui a discuterne.
Mi spiace che non sia passata questa cosa.

Per i punti 2 e 3 posso essere d'accordo, visto che concordo perfettamente con la questione degli "psicologi" in TV.

Per il punto 4) ti ho risposto già.
Dicendo che non ho interesse - e quindi evidentemente non ho provato mai prima - a sviluppare certe cose in gioco.
Credo sia lecito il mio non averne interesse... e possa perfettamente esprimere il non-interesse ANCHE senza aver provato uno che sia uno di questi giochi, visto che si parla di "esplorare delle tematiche delicate", non di "avete giocato il gioco x, che ne pensate?" e non ho mica risposto "ah, fa schifo perchè fa questo e questo che non mi piacciono".
Sto solo dicendo che per me certe tematiche, più forti sono meglio sarebbe esplorarle in altri ambiti.
Quindi come già detto, se sentissi il bisogno di esplorare alcune tematiche, beh lo farei con una terapia, non con un "gioco" (virgolettato visto che non siamo ben certi come definire la cosa).

Mi sembra di esser stato chiaro che poi invece chi vuole può provare, non capisco infatti il discorso "banniamo questi giochi" e così via.

Devo aggiungere altri per me?
Ripeto, non volevo essere polemico, ma riportarvi la mia esperienza con le tematiche delicate e quella di persone a me vicine.

Aggiungo anche che io sto parlando di tematiche come stupro, perdita di un genitore o altro evento tragico.
Non di emozioni effimere, ma di cose che generalmente ti segnano.

Domon, se così fosse, anche la letteratura, gli sceneggiatori di un film, gli attori... mi pare un po' generalista come uscita.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2010-06-08 19:00:50
Volevo soltanto aggiungere che se una persona si sente a disagio in un momento di gioco "unsafe", può, nell'ordine, riportare il gioco ad una fase più "safe" con Lines e Veils (che sono uno strumento di sicurezza fondamentale) o anche chiedere, se proprio non ce la fa, di smettere (o continuare senza di lui).

Ora, una soluzione così forte e radicale come "smettiamo di giocare" non l'ho mai vista. Ok, scusate, l'ho vista. Nei peggiori momenti di Parpuzio-versione-unsafe. Non sono a mio agio nel parlarne, perciò rispettate la mia laconicità, grazie.

Torniamo a noi: non ho mai visto casi in cui Lines e Veils applicate come si deve (cioè in buona fede e senza questionarci sopra) non abbiano risolto (o non AVREBBERO risolto) la questione. E se anche, ognuno deve essere libero di giocare o non giocare ogni singolo gioco secondo il suo sentire, anche solo assaggiare e smettere se non piace, finché non diventa una scusa per dire "ok, l'ho provato 30 secondi e fa schifo" (vedi anche questo articolo in inglese (http://xprogramming.com/xpmag/jatBaseball), ma sto divagando) ma qui siamo proprio alle basi delle basi di quella cosa che si chiama "rispetto".
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-08 19:06:02
CHIEDO A TUTTI DI SMETTERE DI POSTARE PER UN PAIO D'ORE, Grazie!

Giusto il tempo di capire quello che sta succedendo nella MIA discussione!
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-08 19:20:37
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]cosa credete che sia il game-design, se non una branca della psicologia?

Il game-design è una branchia di qualsiasi cosa, basta vederlo dal punto di vista di quel qualsiasi cosa e può spaziare da "branchia dell'ingegneria produttiva" a "branchia della politica".
Evitiamo il riduzionismo, perché è una delle poche cose che è sempre sbagliata: porta all'ottusità e alla chiusura ideologica.

Il discorso di Blerpa invece secondo me è molto chiaro ed è una posizione che condivido; è la stessa posizione che VUOLE prendere le distanze da sedicenti teatranti e attorucoli che si rifugiano in strane forme pseudo-ruolistiche per darsi la parvenza di grandi star.
Il gioco di ruolo NON è teatro.
Il gioco di ruolo NON è psicodramma.
Il gioco di ruolo NON è una teoria narratologica.
Il gioco di ruolo HA un tot di cose provenienti da queste (e da altre!) "robe", ma questo non lo rende paritetico.
E' GIOCO in prima istanza, basato sui concetti dello scambio di ruoli, ossia devi fare finta di essere qualcun altro per poter giocare.
Il gioco di ruolo è "giochiamo a dottori", è "facciamo che io ero...", è "guardia e ladri", è "giochiamo alla famiglia bradford..." o "se fossimo i ragazzi del muretto io sarei...".
Il gioco di ruolo è svago per sua stessa natura, perché è gioco.
Ognuno ha il diritto di svagarsi come crede, quindi se lo svago è "rivivere" uno stupro per poterlo esorcizzare, va bene lo stesso; ma -DEVE- rimanere nell'ambito dello svago, dichiaratamente.
Altrimenti ad ogni seduta di gioco sareste obbligati per legge a chiamare uno psicologo iscritto all'albo per presenziare.
Lo psicodramma lo fa lo psicologo, che deve, per legge, essere abilitato dall'albo della professione.

L'esperimento di Milgram è affascinante.
Ma lo si fa in un laboratorio e in situazione controllata, con apposite persone che possano seguire e "monitorare" gli sviluppi dello stress emotivo.

Il gioco di ruolo, secondo me, deve avere con la realtà lo stesso distacco che c'è tra il campionato di calcio italiano e: subbuteo, fantacalcio, partitella a 5 con gli amici, calcio all'oratorio e tutte quelle forme di "svago" che imitano o copiano il campionato di calcio italiano senza esserlo davvero.
Quando si supera la linea di demarcazione dello svago, in questo caso interviene il CONI e la FIGC; perché quando l'agonismo puro supera lo svago, si rende necessario, per legge, la presenza di osservatori che garantiscano l'estraneità degli atleti dal doping e un'assicurazione contro gli infortuni di gioco.

Poi ognuno sceglie quello che vuole, ma lo deve scegliere sulla base di un contratto sociale -chiaro- e forte.
Contratto sociale da cui chiunque deve essere in grado di separarsi e, mi spiace dirlo, per il quale chiunque può tranquillamente dare qualsiasi tipo di giudizio morale personale.
Se un gruppo sceglie di giocare di ruolo solamente a vampiri, ognuno qui si sentirebbe in dovere e nella posizione di fare commenti, pesanti, fino all'insulto.
La stessa identica possibilità dovrebbe essere lasciata a chi da fuori guarda (e -quindi- giudica) chi gioca solo a GdR "realistico-emozionalisti" spacca budella.

Se sono "pazzi" i primi, cosa rende meno "pazzi" i secondi?
Si tratta in entrambi i casi di monomanie compulsive.
Per quanto riguarda me, credo che ognuno abbia il diritto di avere le proprie manie e coltivarsele. Fino a che queste manie non risultino lesive fisicamente o psicologicamente per qualcun altro...

Insomma: giocate a quello che vi piace e fatevi li cazzacci vostri ^^ ma GIOCATE.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Francesco Berni - 2010-06-08 19:24:33
e l'OP ha chiesto di fermare la discussione per un paio d'ore, 20 minuti fa. @_@
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-08 19:29:55
Sì, ma (20 - 6) minuti fa, non c'era ancora neanche il post di Korin e Trevor ha già ricevuto le mie scuse privatamente.
Adesso anche pubblicamente.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-08 19:34:55
Scusa accettate, ora basta postare però.

Ora vado a mangiare, leggo e rispondo i Whispers e vediamo un attimo di portare la discussione sui giusti binari, ok? (domanda retorica, non rispondete^^)
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-08 20:49:04
Allora....

Ringrazio tutti i partecipanti della discussione, alcuni di voi hanno fatto interventi molto interessanti, anche se non tutti erano in Topic.
Mia Culpa.

Mia Culpa è anche il fatto di non aver spiegato con chiarezza che tipo di contenuti avrei voluto in questa discussione, cosa che ha portato diversi disagi e off topic, me ne scuso.
Aprirò successivamente una discussione meglio definita.

Visto che la discussione è, dal mio punto di vista, andata fuori dai giusti binari, dichiaro la discussione parzialmente chiusa. Ovvero, vorrei che nessun utente postate più, ma se fosse possibile vorrei che questo topic rimanesse aperto per permettere ad Hayden di spiegare le sue ragioni. Infondo, non vogliamo mica avere qualche rospo nella pancia quando c'incontreremo tutti insieme alle prossime Con, no?
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Niccolò - 2010-06-08 23:51:37
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Il game-design è una branchia di qualsiasi cosa


no, di qualsiasi cosa no. magari non solo della psicologia. ma non è semplicemente un contenitore che contiene varie cose tra cui la psicologia, la psicologia (la comprensione della mente, del comportamento) è sicuramente una delle fonti primare da cui scaturisce il game design. il gioco è un'attività:

1 - che si studia in psicologia per il suo significato formativo
2 - che genera un divertimento che non può essere "compreso" fuori dalla psicologia
3 - che si struttura e si declina -nel reale- per come le regole vanno a influenzare i comportamenti

il game design è per prima cosa uno studio dei comportamenti umani, e successivamente una trasformazione degli stessi.

e ora, il mio game designer preferito: http://www.sirlin.net/blog/2010/6/2/on-subsystems-and-selves.html and http://forums.sirlin.net/forumdisplay.php?f=19
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Davide Losito - ( Khana ) - 2010-06-09 01:09:19
Non ti dico di no, ti dico che questo è il tuo punto di vista di psicologo :)
Esistono altri punti di vista che non sono nemmeno complementari.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Mattia Corsini - 2010-06-09 02:01:58
Ah. Prima insultare e poi chiedere gentilmente un parere? molto comodo. Ma risponderò ancora una volta.

E poi accetterò qualunque provvedimento vogliate prendere nei miei riguardi, dal momento che con questo post esaurisco del tutto l'argomento, e come da richiesta lo infarcisco di mie valutazioni personalissime che vi avrei volentieri risparmiato.

Ho espresso un parere forte e in disaccordo con la maggioranza, quindi? Si può essere civili solo quando tutti la pensano allo stesso modo? Io non ho alcuna paura di dire che trovo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questi jeep estremi. Ma profondamente sbagliato. E nessuno qua mi convincerà del contrario, per quanto positiva sia stata la sua esperienza in merito.

Non credo pertanto di aver nulla di cui giustificarmi, menchemeno con spiegel che é l'ultima persona sul globo a potermi dare lezioni di stile. Claudia, sono perfettamente consapevole del valore che volevo dare ad "Esaltato". Ed é esattamente quello che hai inteso, ovvero, "esagitato". Perché non ho altri migliori appellativi per chi riesce ad incazzarsi in questo modo e menare insulti (senza peraltro esser neppure certo della posizione dell'altro, ma perintanto insultiamo va!) così in una discussione con la parte avversa su tematica in buona parte ludica. Lo trovo incredibile, folle. E non ho rispetto alcuno per le persone che mostrano questo atteggiamento.

Oltretutto, la reazione indecorosa di alcuni ("vai a cagare etc") é null'altro che la dimostrazione di ciò che asserivo. Basta una parola di troppo su argomenti del genere che vengono giu pareti e soffitti e quella di poter trattare simili argomenti senza problemi in queste *robe* (uso *robe* perché pare che non ci siano termini adatti) é una pia illusione, che regge solo con contratti sociali scolpiti nel diamante e solo con persone ben determinate, misurate e focalizzate. Ma un regolamento di un *coso* non può dare per scontato nulla di tutto ciò. Può finire in mano a chiunque e usato a qualunque livello di maturità e cultura. Con risultati potenzialmente disastrosi, poiché scritto con pretese di indagare questioni che possono sconvolgere le persone da gente che di psicologia al più é un buon dilettante.

Ad ogni modo io la penso come Khana in merito all'argomento. non sto a riscrivere il suo post, che denota un equilibrio di cui non sono più capace dopo infinite ed estenuanti discussioni come questa. A forza di esprimere pareri scomodi e non necessariamente coincidenti con la massa e riceverne insulti (fosse la prima volta...), ne ho semplicemente abbastanza. E comincio a rispondere per le rime.

La mia valutazione su queste questioni oltretutto non nasce da castelli per aria (e anche se lo fosse meriterebbe tutt'altro rispetto), ma da precise esperienze personali con giocatori di jeepform, che mi hanno portato a concludere quanto ho scritto, oltre che dalla mia documentazione precedente in merito. Giocano pesantemente unsafe e poi danno in escandescenze o diventano catatonici come se gli fossero morti i genitori, non dormono la notte etc. L'esaltazione mistica che ho visto per queste questioni mi ha lasciato senza parole.

Questa gente si permette di sostenere di saper affrontare a pié fermo tematiche così delicate in un simile contesto, salvo poi che basta toccare nel vivo dall'ESTERNO la questione con un parere fuori dal coro come il mio ed ecco che viene fuori la verità. Ovvero che nessuno fino all'ultimo può dare garanzie sulla pericolosità e estrema delicatezza per l'equilibrio di chi é coinvolto di questi "comelivoletechiamare" jeepform estremi.

Spiegel, non concordo con nemmeno una mezza sillaba di quel che hai detto, comprese le tue ardite conclusioni su quel che io penserei su chi gioca jeepform. Sai che ti dico? per quanto mi rimbalza il tuo parere di esaltato, puoi pure tenertelo, inclusa la tua puerile e stucchevole convinzione di saperne più di me in merito a quella persona di cui parlo. Ma commenterò questa parte, che trovo particolarmente ridicola.

Citazione

Se davvero la tua convinzione è che chi gioca GR o TM vuole replicare le sensazioni di carnefici o vittime (cosa che è impossibile, non le replichi con quelle regole), e non affrontarne le tematiche (con strumenti diversi dalla chiacchierata), tu stai accusando (perché a quel punto diventa un'accusa) persone che vogliono semplicemente approfondire un argomento che gli sta a cuore.
E la tua soluzione (al problema che vedi tu) sarebbe che i mezzi di diffusione che tu non comprendi e non approvi fossero proibiti.


Omg. Se la pensassi così, avrei già chiamato la NEURO. E di corsa anche. Ciononostante sono anche del parere, come ho scritto, che sia impossibile prevedere il proprio autocontrollo e le proprie reazioni in simili contesti quando ci si spinge così oltre il limite. E chi pensa il contrario é al minimo un ingenuo. Senza parlare dei possibili problemi e abusi. Ciò che ho visto con i miei occhi vale più di mille tuoi sproloqui. Ho compreso benissimo COSA si fa in quei *cosi*, e non lo tollero. Non si parla di semplice approfondimento della tematica. Un documentario, un saggio sono approfondimenti della tematica. Un discorso tra amici ed esperti lo é.

Ma quando c'é immedesimazione, partecipazione e avvicinamento emotivo la cosa é ben diversa. E in questi così c'é, non prendermi per un idiota. E non ho problemi a dire che chi continuamente vuole non solo analizzare, ma anche avvicinarsi emotivamente e soffrire per queste questioni é a mio parere "molto strano". Magari non pericoloso, ma strano. Di sicuro io ho di meglio da fare col mio tempo. Di solito l'introspezione, i miei amici e i miei genitori bastano e avanzano.

Ah, l'accusa di cui parli é solo nella tua testa. Non vedrai mai in casa MIA un *coso* del genere, ma non per questo conto di ricorrere ai metodi del tizio che hai pensato bene di scimmiottare alla inc. Semplicemente, ad ogni occasione in cui se ne parli questo sarà il mio parere e non alzerò un dito per agevolarne la diffusione, anzi.

Ps. Le mie azioni e le mie posizioni non ricercano MAI l'approvazione di nessuno, tantomeno la TUA.

Saluti.
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2010-06-09 02:02:37
[size=15]DOMON E KHANA! IL THREAD E' CHIUSO PER TUTTI TRANNE CHE PER HAYDEN! SAPETE LEGGERE????[/SIZE][color]

Citazione
[cite]Autore: 3evil[/cite]Visto che la discussione è, dal mio punto di vista, andata fuori dai giusti binari, dichiaro la discussione parzialmente chiusa. Ovvero, vorrei che nessun utente postate più, ma se fosse possibile vorrei che questo topic rimanesse aperto per permettere ad Hayden di spiegare le sue ragioni. Infondo, non vogliamo mica avere qualche rospo nella pancia quando c'incontreremo tutti insieme alle prossime Con, no?


[edit: crosspost, appunto, con Hayden...]
Titolo: Tematiche Delicate - È giusto affrontarle?
Inserito da: Trevor Devalle - 2010-06-09 05:36:32
Allora, direi che Hayden a definito completamente il suo punto di vista.
Vorrei rispondere, ma visto che con questo messaggio chiudo definitivamente il topic non mi sembra giusto.

Bene signori, il 3d è già caduto abbastanza in basso. Chiudo tutto.