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(Dungeon World) PbF 3 / Re:CAPITOLO 3
« il: 2013-10-02 01:04:30 »
Ethanwe
Trixie è pensierosa, alterna il suo sguardo su di te e su sua sorella, ancora esanime. Sa che sei una testa calda, e anche lei non scherza... ma questa volta è diverso.
All'improvviso si anima rivolgendosi soprattutto a te:
"Siamo reduci dal lungo viaggio che ci ha portati ad Àdruntev, e da uno zombie party in cui noi eravamo il buffet. Siamo stanchi, affamati, feriti, e dovremmo rimetterci in marcia nel cuore della notte, per andare chissà dove?"
Mentre parla, la sua torcia si affievolisce fino a quasi spegnersi, ma lei è più veloce: tira fuori dallo zaino una lanterna già accesa, che cambia continuamente il colore della sua luce, proiettando sulle pareti suggestivi riverberi caleidoscopici.
Accortasi dello stupore generale, si affretta a precisare "Ehm... l'ho trovata!".
Sta quasi per riattaccare a parlare, quando sir Damianus emette un urlo così acuto da sembrare quasi femminile. Ha visto un topo.
{{Domanda: Fino a che punto sanno delle tue capacità sovrannaturali i tuoi compagni? Ad esempio, sanno che puoi evitare di mangiare senza subirne gli effetti?}}
Jon
dopo lo spavento del topo e il sentirsi pubblicamente ridicolizzato dalle tue parole, sir Damianus ti risponde, inizialmente balbettando, ma poi riprendendo il piglio diplomatico che si confà al suo rango:
"Co-come osa, ri-ricambiare il mio aiuto con p-pa-parole sì calunniose q-quanto inopportune, considerate le c-ci-c-circostanze?".
Rigonfiando il petto come un tacchino, riprende nuovamente pomposo:
"La gente che rappresento si vanta del commercio e della cultura, non della morte e della distruzione come per quei popoli... che non mi pento di definire incivili!".
Il suo sguardo devia fugacemente su Hob, ma forse è del tutto involontario.
"Insomma!", si intromette Lexander, il chierico di Ohmnia, "Non è questo il momento per litigare".
Continua: "Noi tutti vi siamo grati per averci salvato. Qualsiasi decisione prenderete, ci adegueremo di buon grado. Ma vi prego, prendete una decisione!".
Trixie è pensierosa, alterna il suo sguardo su di te e su sua sorella, ancora esanime. Sa che sei una testa calda, e anche lei non scherza... ma questa volta è diverso.
All'improvviso si anima rivolgendosi soprattutto a te:
"Siamo reduci dal lungo viaggio che ci ha portati ad Àdruntev, e da uno zombie party in cui noi eravamo il buffet. Siamo stanchi, affamati, feriti, e dovremmo rimetterci in marcia nel cuore della notte, per andare chissà dove?"
Mentre parla, la sua torcia si affievolisce fino a quasi spegnersi, ma lei è più veloce: tira fuori dallo zaino una lanterna già accesa, che cambia continuamente il colore della sua luce, proiettando sulle pareti suggestivi riverberi caleidoscopici.
Accortasi dello stupore generale, si affretta a precisare "Ehm... l'ho trovata!".
Sta quasi per riattaccare a parlare, quando sir Damianus emette un urlo così acuto da sembrare quasi femminile. Ha visto un topo.
{{Domanda: Fino a che punto sanno delle tue capacità sovrannaturali i tuoi compagni? Ad esempio, sanno che puoi evitare di mangiare senza subirne gli effetti?}}
Jon
dopo lo spavento del topo e il sentirsi pubblicamente ridicolizzato dalle tue parole, sir Damianus ti risponde, inizialmente balbettando, ma poi riprendendo il piglio diplomatico che si confà al suo rango:
"Co-come osa, ri-ricambiare il mio aiuto con p-pa-parole sì calunniose q-quanto inopportune, considerate le c-ci-c-circostanze?".
Rigonfiando il petto come un tacchino, riprende nuovamente pomposo:
"La gente che rappresento si vanta del commercio e della cultura, non della morte e della distruzione come per quei popoli... che non mi pento di definire incivili!".
Il suo sguardo devia fugacemente su Hob, ma forse è del tutto involontario.
"Insomma!", si intromette Lexander, il chierico di Ohmnia, "Non è questo il momento per litigare".
Continua: "Noi tutti vi siamo grati per averci salvato. Qualsiasi decisione prenderete, ci adegueremo di buon grado. Ma vi prego, prendete una decisione!".