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Topics - Claudia Cangini

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InterNosCon 2011: Bacchanalia / A proposito dell'INC book
« il: 2011-01-31 20:12:08 »
Non voglio sporcare il topic di raccolta abstract, ma non posso esimermi dal fare i complimenti ai nostri prodi scrittori. Nel loro complesso gli argomenti degli abstract arrivati fin'ora sono a dir poco eccitanti! Ringrazio tutti pubblicamente.


Vorrei usare questo thread per raccogliere chi si vuole offrire per collaborare al libro come revisore o traduttore. Qua e là qualcuno si è già espresso, ma mi piacerebbe raggruppare qui le proposte di collaborazione (anche per raccapezzarmici io).


C'è qualcuno? Mi replyate, per favore? Grazie infinite in anticipo!

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Scusandomi per la lunga assenza (InterNosCon, Play, il lavoro, le cavalletteeeee!) mi manifesto per aggiornarvi sulla situazione INC Book.

Al momento abbiamo gli abstract di:

- Emily Care Boss
- Jesse Burneko
- Lorenzo Trenti
- Ezio Melega
- Andrea Castellani
- Michele Gelli

Tra l'altro sono tutti argomenti fichissimi, però potrebbero essere di più... Sicuri che nessun altro ha voglia di dire qualcosa sull'argomento? So che le scadenze sono strettine, ma volevo ricordarvelo comunque.

Poi vorrei anche fare un Call for Help e raccogliere eventuali volontari per collaborare a traduzioni e revisioni.

Se pensate che valga la pena diffondere la conoscenza del gioco, questa è un'ottima occasione per partecipare all'impresa!

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Generale / Idea per il forum: il ruolo del Thread Opener
« il: 2010-12-19 21:33:43 »
Recentemente ho riflettuto sulla richiesta giunta da più parti di agire in prima persona assumendosi responsabilità nella community. Io avrei un'idea di come distribuire un po' di responsabilità e la sottopongo a tutti per sentire che ne pensate. Avrei pensato di trasferire alcune responsabilità di moderazione/gestione della discussione al thread opener in questo modo:

OBIETTIVO DEL THREAD
Obbligo per il Thread Opener di indicare chiaramente lo scopo del thread. Ricevere commenti sull'esperienza presentata nel primo post? Chiarimenti su un gioco? Semplicemente presentare un'esperienza e ascoltare i commenti in merito? Quale che sia l'obiettivo e i tipi di post che il Thread Opener considera appropriati, egli deve indicarli esplicitamente.

ILTHREAD OPENER COME FACILITATORE
Chi meglio del TO sa dove vuole andare a parare il suo thread? Può quindi egli stesso tenere d'occhio la discussione e, eventualmente, segnalare che qualche cosa è OT e starebbe meglio in un suo thread dedicato, richiedere uno Slow Down o ritenere che il thread abbia esaurito il suo compito e possa essere chiuso.

Non sto neanche a dire che, ovviamente tutti questi poteri potrebbero essere abusati. Naturalmente potrebbe succedere e naturalmente non è che smettiamo di botto di avere la moderazione. Semplicemente il TO può essere il “primo fronte” che si occupa di agevolare la discussione e segnalare eventuali problemi alla moderazione. Tra l'altro mi dicono che, tecnicamente, si potrebbe anche fare in modo che i post del TO siano contraddistinti nel thread, il che dovrebbe aiutare la chiarezza.

Io sono abbastanza fiduciosa della bontà della mi idea. Ditemi, per favore, che ne pensate anche voi. Grazie.

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Gioco Concreto / Trollbabe – anticipazioni grafiche
« il: 2010-10-05 21:08:03 »
Tra i volumi in uscita per Lucca, questo è stato particolarmente sudato. La mole del testo, il lavorone di editing di Moreno, infine il corredo grafico che è risultato parecchio impegnativo malgrado il supporto di lunghe discussioni con l’autore (che, speriamo, sarà soddisfatto alla fine).

In questa impresa ho potuto contare sul fondamentale supporto dell’ottimo Tazio che è stato meravigliosamente collaborativo nell’accontentare tutte le mie estenuanti richieste (e, parlando di estenuante, il lavoro che ha fatto su Kagematsu vi lascerà a bocca aperta :D).

Siccome sono molto contenta della nostra opera vado a bullarmi un po’ con qualche anticipazione dell’immagine di copertina e degli interni. :)










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Un'altra bella partita giocata a Reggio Emilia è stata la demo di questo gioco di Jacopo.
La ho giocata con lui, Paolo Davolio e Alexandra e mi è piaciuta molto la storia che ne è uscita.

Nel gioco c'è una fase di pitch iniziale e noi abbiamo scelto di ambientare la nostra storia nella Parigi del 1790. Naturalmente si tratta di una storia di vendetta, quindi c'è qualcuno che ha subito un torto e coloro che glielo hanno inflitto.
Paolo ha interpretato il primo tipo di ruolo. Era un piccolo nobile, l'ufficiale di un reggimento che, nei giorni della rivoluzione, aveva compiuto una strage di civili. Ma non era stato lui a dare l'ordine, bensì era stato ingiustamente accusato e condannato per questo orrendo crimine.
I responsabili del suo triste destino erano:
- un eccentrico falsario (Alexandra) che aveva falsificato l'ordine con la sua firma. Un tipo un po' matto, innamorato della sua opera e con la missione nella vita di spargere caos e confusione nel mondo.
- l'amico a cui l'ufficiale aveva affidato la moglie incinta (Jacopo) e che aveva partecipato al complotto per poi fuggire con la donna ignara (che però si è scoperto essere la sua amante già da tempi non sospetti).
- il fratello maggiore (io), tutt'ora attivo in politica malgrado il titolo nobiliare. L'avere testimoniato contro il fratello era stato fondamentale per confermare la sua fedeltà alla rivoluzione e migliorare immensamente la sua posizione. Ma aveva architettato tutto il piano anche per una gelosia e un desiderio di rivalsa che datavano dall'infanzia dei due fratelli.

Come già detto mi è piaciuta molto la fiction prodotta durante la sessione.
Il sistema dei conflitti mi è parso fluido e stimolante, anche se ho sentito la mancanza dell'assimilare con calma tutte le definizioni dei vari elementi di cui si può prendere il controllo durante il conflitto. È poi un tipo di conflitto che ha di bello che si può essere molto “tattici” nell'assicurarsi il controllo di determinati elementi contendendoseli con gli altri giocatori (quindi in pratica decidendo certi aspetti della fiction che si crea).

La nostra partita è stata forse un po' penalizzata dalla scarsità del tempo. Infatti abbiamo notato che sia il protagonista che gli antagonisti si caratterizzavano particolarmente quando interagivano con gli altri comprimari. Purtroppo, causa tempo, di questo tipo di scene non ce ne sono state molte.

Mi accorgo ora che anche questa storia ha avuto un finale tristerrimo *, come pure le altre partite che ho apprezzato a questa Gnocco. Forse son io che sono troppo gweeeeeep...  °__°

* il protagonista è riuscito a vendicarsi ma nel farlo ha rovinato la vita a un bimbo innocente diventando in questo modo simile a coloro che voleva punire.

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Questa partita mi ha colpita un sacco e mi ha portata a notare ulteriori aspetti di questo gioco di cui non mi ero resa conto prima (in pratica ora mi piace ancora di più).
Ringrazio innanzitutto ancora una volta i compagni di gioco. Fabio, Trevor e Graham che hanno mostrato reale partecipazione a una sessione che, credo di poterlo dire, verso la fine, si era fatta emotivamente piuttosto intensa (per me, almeno, è stato così).

Michele si è adoperato per illustrare quanto traumatizzante può essere giocare una donna del villaggio quando Kagematsu ti fa vedere i sorci verdi. Beh, lasciatemi dire che, in questa partita, ho toccato con mano come anche il ruolo di Kagematsu non sia sempre una passeggiata °__°

Per chi non sa nulla del gioco diciamo che ci troviamo in Giappone nel 1572. Un’epoca di guerra e tumulti ha privato un piccolo villaggio della sua popolazione maschile. Sono rimasti solo vecchi, bambini e, naturalmente, le donne. Ma una terribile minaccia incombe sul villaggio promettendone la distruzione.
È a questo punto che arriva Kagematsu, un ronin di passaggio. Con il suo aiuto il villaggio potrebbe salvarsi: riusciranno le donne a persuaderlo a combattere per la loro causa? Esse dovranno creare e approfondire la relazione con Kagematsu se vogliono convincerlo a rischiare la vita per loro.
I ruoli sono di due tipi: Kagematsu (che deve essere interpretato da una donna) e le donne del villaggio (per giocatori ambosessi).

La nostra partita ha visto un Kagematsu molto poco nobile guerriero e molto più rozzo avventuriero. Piuttosto giovane e bello ma dall'aria trasandata (mischievous eyes :D). Il nostro presunto eroe si trova al villaggio per pura venalità (sta cercando un tesoro nascosto) e la sua rudezza lo rende subito particolarmente inviso alla donna interpreta da Graham. Eri (mi pare) è una cuoca eccezionale, vedova trentanovenne, ha viaggiato a lungo con suo marito prima di fermarsi in questo piccolo villaggio dove cucina per la piccola locanda del posto.

Fabio ha interpretato una ragazza molto giovane, particolarmente tenera e amante della natura, quasi una creatura selvaggia più a suo agio nei boschi intorno al villaggio che tra gli uomini.

Trevor era una nobildonna che da tempo non aveva notizie del marito partito per combattere. Ricca, elegante, una orgogliosa discendente di samurai.

Durante il gioco, ad ogni interazione con le donne, la giocatrice di Kagematsu modifica il punteggio di Amore o Pietà che lui prova per ognuna di esse in maniera segreta, senza che gli altri giocatori lo vedano.

Chi gioca le donne, invece, punta ad abbassare il suo punteggio di Paura tramite le interazioni con Kagematsu, il che è l'unico modo per fare sopravvivere se stessi e il villaggio. Le interazioni si giocano interpretando normalmente ma, arrivati al tiro dei dadi, se vedono che perderebbero, i giocatori delle donne possono ottenere altri dadi interpretando “gesti disperati”. Questi sono una serie di atti che diventano accessibili ai giocatori nel corso del gioco in numero sempre maggiore e vanno da “minacciare con la violenza”, “corrompere”, “mettere in dubbio la virilità di Kagematsu”, “spogliarsi”, ecc.

Amore e Pietà non vengono dati secondo una regola ma totalmente a discrezione della giocatrice di Kagematsu. In pratica questo mette una donna nella situazione di giudicare le rappresentazioni dei personaggi femminili fatte dagli altri giocatori. La cosa può sembrare facile a tutta prima, ma vi giuro che si può arrivare a situazioni che mettono  una certa agitazione. Io per esempio mi sono accorta che COME GIOCATORE provo grande disagio a vedere una donna che si umilia o comunque compromette la sua dignità. In quei casi io a dare Amore proprio non ci riuscivo, era Pietà garantita ^__^;;
Si sono giocate alcune scene per me veramente ansiogene, ma penso che anche il resto del tavolo le abbia trovate piuttosto forti, almeno a giudicare dall'intensità delle reazioni di tutti di fronte alle giocate e al risultato dei dadi.

Faccio anche una precisazione, dal momento che sentire parlare di questo gioco senza leggerlo tutto può dare adito a impressioni sbagliate. Nel corso del gioco non è affatto obbligatorio che le donne si umilino per ottenere il loro scopo. E anche che quello che stanno facendo sia umiliante può essere vero per me e non per un'altra persona (e direi che proprio questo è il punto).
Da questo punto di vista do ragione a Michele quando dice che questo gioco ha dei punti in comune col poker: non vedi i punteggi che chi gioca Kagematsu ti sta attribuendo. Se vuoi indovinare cosa gli passa per la testa non hai altra scelta che osservarlo attentamente, ossia osservare le reazioni del giocatore, più che del personaggio.

* o almeno mettono agitazione a me che evidentemente sono esagerata da questo punto di vista. Ma d'altra parte io non riesco nemmeno a fare bene il Padrone a La mia Vita col Padrone perché fare cattiverie per una sessione intera mi mette l'ansia.
Insomma, chi mi legge consideri che questi viaggi mentali potrebbero essere una cosa tutta mia.  ^__^
Però spero di potere leggere presto le impressioni di altre interpreti di Kagematsu, per sentire anche il loro punto di vista.

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Con un certo ritardo (a causa di una settimana davvero frenetica!) eccomi finalmente a postare qualche actual play delle belle cosine che ho giocato a GnoccoCon.

Sabato pomeriggio ho giocato Il Gusto del Delitto con Lavinia, Alexandra e Graham. Chiacchierando a pranzo, Graham mi ha detto che era contento di fare questa sessione anche perchè non era mai riuscito a giocare senza essere lui a presentare il gioco, quindi era contento che facilitassi io. Io, a quel punto, un po' meno ^__^;;.

Colgo l'occasione per bullarmi una volta di più di avere raccolto un plebiscito di voti per la morte del mio personaggio: evidentemente la povera Mrs Harrington era una bossy mother veramente inspopportabile (almeno, io mi ci sono impegnata molto :P).

In realtà, poi, Graham mi ha corretta: bisognerebbe leggere solo il bigliettino col nome della vittima che si estrae e non tutti quanti perché, specialmente in caso di gioco con sconosciuti, vedere il proprio personaggio raccogliere molti voti come vittima, potrebbe urtare la sensibilità di qualche giocatore. Ammetto che io non ci avevo pensato, ma è una riflessione giusta.

Gli altri personaggi mi hanno fatta scompisciare: mia figlia (Lavi) era una specie di disturbata bipolare che passava da tenerosa a prepotente con il suo mellifluo fidanzato. Lui (Graham) era un vicario doppiogiochista e io ci tenevo molto che sposasse mia figlia perché ci servivano i  soldi che si accingeva a ereditare. Il vicario ci faceva ribaltare con la sua faccia di tolla e la caterva di doppi sensi che metteva in ogni frase. Soprattutto era accondiscendente e prepotente insieme con la fidanzata e poi aveva un rapporto quasi sadomaso con quella gattamorta della cameriera sua amante (Alex), che, forse, era la più vittima della situazione. Che, alla fine, l'assassina fosse lei era il risultato più triste, e, visto che la scelta è toccata a me, non mi sono potuta esimere :)

Dopo la partita abbiamo commentato un po'. Graham era contento dell'atmosfera che si era creata. Nel corso del gioco abbiamo riso un sacco ma lui era rimasto particolarmente colpito di come ci siamo sbellicati (tutti, lui compreso ) quando abbiamo finito di riempire la scheda sospettato della cameriera con la tristissima storia di sua madre: licenziata dalla padrona perché aveva scoperto la sua tresca col marito è finita a fare la prostituta a Londra e, infine, è morta di sifilide. Può sembrare strano, ma quella risata ci stava tutta e la storia non era per questo meno tragica.

Approfondendo l'argomento delle risate al tavolo ho tentato, non so con quanto successo, di esprimergli il mio punto di vista.
In linea di massima io sono a favore di risate e battute e anzi, spesso, le trovo quasi indispensabili come “boccata di ossigeno” tra una scena intensa e l'altra. Non è un caso se si vede molto comunemente in Dubbio, per esempio, i giocatori finire una scena tesissima e passare subito a sorridere a fare battute e commenti sulla scena stessa per poi tornare a giocare la scena successiva con ritrovata serietà.

Naturalmente ci sono anche “risate negative” e sono quelle che ti distaccano dal tuo personaggio e dalla fiction.

In realtà la differenza fra un tipo di risata e l'altra è facile da scoprire. Innanzitutto perché si sente istintivamente se un giocatore sta giocando con integrità il suo personaggio o se lo muove come un pedone sulla scacchiera. C'è anche un indicatore inequivocabile della cosa (di questo mi sono resa conto grazie all'improvvisazione, in realtà) e sono le reazioni del personaggio. Se un personaggio reagisce alle situazioni che incontra facendo sempre battute o compiendo la scelta più buffa per strappare un sorriso al tavolo, potremo farci quattro risate ma difficilmente troveremo coinvolgente o memorabile la sessione. Quando invece un personaggio reagisce credibilmente, anche se chi gioca poi commenta o sottolinea in maniera divertita, la fiction può restare perfettamente coinvolgente mentre il tavolo si scompiscia.

Credo che raggiungere questo equilibrio possa essere forse un po' più difficile in Il Gusto del Delitto, visto che il gioco da vita a situazioni estremamente melodrammatiche (sia per le premesse sia per il meccanismo dei dadi bianco e nero) e quindi, per alcuni, può essere facile farsi trascinare nella commedia. Le situazioni che si creano sono ridicolmente tragiche ma, per i personaggi che le vivono, sono cose serissime e drammatiche.
Io personalmente, però, trovo deliziosa l'atmosfera “sopra le righe”, quasi da humor nero, che si crea in una partita riuscita di questo gioco :D

In ogni caso, constatare nella pratica che, nella nostra partita, si è creata, ancora una volta, proprio quel tipo di atmosfera e che, quando ne parlavamo, Graham e io intendevamo la stessa cosa, è stata una piacevole conferma.

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General / [Narrattiva] Men (& Women) at work
« il: 2010-09-08 15:36:22 »
Forse perché penso che a qualcuno queste spigolature possano interessare, forse perché sono stressata e devo sfogarmi :P mi è venuto in mente di aprire un threaddino dove mettervi a parte di qualche dettaglio curioso sulle (frenetiche) lavorazioni delle prossime uscite lucchesi.

Ecco per esempio un paio di cose su Il Gusto del Delitto:

L'ispettore Cappella
L'ispettore che indaga sull'efferato crimine che inevitabilmente avviene nel corso del gioco, in originale si chiama “Chapel”. Abbiamo però notato che il nome dell'ispetto Cappella, nel giocatore italiano, suscitava spesso risatine. Forse anche per l'assonanza della parola inglese con l'espressione “prendilo” in diversi dialetti italiani... Ci siamo consultati con Graham sulla cosa e la conclusione è stato di cambiargli nome mantenendo però “un cognome da middle class con assonanze moraleggianti”. Sappiate quindi che nell'edizione italiana avrete a che fare con l'assolutamente non equivoco ispettore Cross :)

Our friends across the pond
Questa espressione ricorre alcune volte nel testo originale. Evidentemente si tratta di un manuale rivolto ai giocatori USA. Anche qui ci siamo consultati con Graham per avere qualcosa che parlasse ai lettori italiani, e, infatti, troverete riferimenti ai giocatori del continente che sono specifici dell'edizione italiana.

Un grosso lavoro di localizzazione è stato fatto anche sulla copertina, ma di quella, e di altre cose, parleremo poi, magari con qualche immagine :)

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General / Narrattiva - Giochi in uscita per Lucca
« il: 2010-09-02 19:11:27 »
Ok, la comunicazione non è venuta proprio ordinata come mi sarebbe piaciuto, a questo punto... >___<

Ufficializziamo che le prossime uscite Narrattiva (in arrivo a Lucca, salvo sfighe impreviste) saranno Trollbabe, Il Gusto del Delitto (A Taste for Murder) e Kagematsu.

Seguiranno dettagli sulle edizioni.

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Giappone, 1572. Un’epoca di guerra e tumulti ha privato un piccolo villaggio della sua popolazione maschile. Sono rimasti solo vecchi, bambini e, naturalmente, le donne. Ma una terribile minaccia incombe sul villaggio promettendone la distruzione.
È a questo punto che arriva Kagematsu, un ronin dal passato misterioso. Con il suo aiuto il villaggio potrebbe salvarsi: riusciranno le donne a persuaderlo a combattere per la loro causa? Esse dovranno creare e approfondire la relazione con Kagematsu se vogliono convincerlo a rischiare la vita per loro.

Un gioco dalle regole semplici che parla di vergogna, onore, amore, di rapporti e seduzione.
I ruoli sono di due tipi: Kagematsu (che deve essere interpretato da una donna) e le donne del villaggio (per giocatori ambosessi).

Funziona bene come one-shot. Consigliatissimo agli amanti della cultura giapponese (averne un’infarinatura è decisamente un plus al godimento del gioco).

NdiClaudia: è gwepposissimo! *____*

Organizzatore: Claudia Cangini
Numero giocatori: minimo 3 - massimo 4 organizzatore incluso
Iscritti: 3evil

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aTfM è un gioco molto particolare. Possiamo dire che lo scopo del gioco è creare un storia gialla in perfetto stile Agatha Christie et similia. In questo aspetto il gioco è estremamente collaborativo e basato sul consenso del tavolo. Non c’è un master e, come spiega l’autore, andrebbe giocato con lo stesso spirito di amichevole sportività con cui una famiglia altolocata giocherebbe a tennis.

È un gioco per chi si diverte a interpretare il suo personaggio curandone molto la caratterizzazione ma prevede un controllo su di esso estremamente lasco. Questo perchè è previsto che gli altri giocatori possano inserire contributi significativi al nostro personaggio e non ci sia altra scelta se non “accettare”, come si direbbe in improvvisazione, ossia incorporarli e trovare poi il modo di giustificarli nella propria caratterizzazione. Questo significa che il tuo personaggio può cambiare anche parecchio nel corso del gioco e tu devi essere pronto ad adattarti (il che è parte del divertimento).

Il consenso del tavolo è importante anche perchè può materialmente cambiare le possibilità di riuscita nei confronti fra personaggi, dal momento che sono gli altri giocatori a decidere se la tua interpretazione è stata abbastanza convincente da meritarti il dado in palio per chi giocava meglio “amore” o “disperazione” o “invidia”, ecc.

Le regole sono efficacissime nel ricreare le situazioni e le atmosfere promesse. Particolarmente divertente il contrasto che si crea tra l’impeccabile facciata presentata all’inizio dai protagonisti e il mare di nefandezze che si scopre nel corso del gioco XD

A chi piacerà questo gioco:
- a chi trova gusto nell’interpretazione di per sè
- a chi ama la costruzione di storie collaborativa
- a chi ama i giochi regolisticamente extralight

A chi NON piacerà questo gioco:
- a chi non riesce a concepire di non avere assoluto controllo sul suo personaggio
- a chi ama il crunch, avere tante liste di skill e armi, numeretti, opzioni tattiche, ecc.


Organizzatore: Claudia Cangini
Numero giocatori: minimo 4-massimo 5 organizzatore incluso
Iscritti: Katia Davoli, Francesco Berni, Dino Antonio "Nathaniel" Tappatà

Ecco, per completezza dell'informazione lo ho riportato anche qui oltre che sul forum preposto. Spero di non avere fatto pasticci ^___^

Miei incliti e stimati amici reggiani, non crediate che sia una scioperata mangiaeventi a ufo: porterò anche un altro evento domenica, a breve posto i dettagli.

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Hi all! I’m writing in english cause this message is meant for people interested in buying Hell for Leather (so presumably familiar with the language :P)

So, during Lucca, the Narrattiva booth will have some Hell for Leather (in the original english language) copies for sale. Each copy will sport a gory, insulting message lovingly added by the author.
We agreed with Sebastian, the author, we’ll check to see how many people are interested in the game before deciding how many copies send to Italy.

This is what this thread is for: a final check to count how many people are interested in which edition.

Interested buyers, please, kindly check if you are accounted for and for the right edition. If the answer to either is “no”, kindly reply hereunder or whisper me.

People reserving the book, pdf and Target (18 €)
- Meme
- Renatoram
- Fra
- Hasimir
- Mauro
- 3Evil
- Vanphanel
- Nathaniel
- Rafu
- El Rethic
- Lavinia
- Luca Veluttini
- Moreno Roncucci
- Lord Zero
- Raikoh
- Lapo
- Mr Mac
- Steppenwolf
- Edo
- Domon
- Klaus

People reserving the book and pdf (15 €)
-

People reserving the shiny Target (5 €)
-

Please do reserve your copy only if you REALLY MEAN to buy it: the journey of the books from a foreign country does not come cheap... ;)

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Ultimamente ho tempi un po' contingentati ma sono curiosa fradicia di provare questo gioco dopo la mia prima (memorabile anche se un po' persa nelle nebbie alcolico-affaticate del momento) giocata alla INC con Ron.

Grazie al mio gentile sparring partner Moreno mi accingo a farlo qui, così mi levo anche la curiosità di provare il gioco via forum.

Diamo quindi il via ufficiale alla giocata, io sarò l'Io del gioco. Moreno la palla passa a te che, come Tu:
- mi dirai gentilmente la frase rituale iniziale
- sceglierai il tuo personaggio (mi atterrei alle liste standard di personaggi e luoghi, per cominciare, ok?)
- aggiungerai la mini-descrizione di 10 parole
- sceglierai il luogo
- mi dirai il tuo obiettivo in questo posto.

Grazie  :)

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Generale / Ci mancavano solo i playtester-rockstar :P
« il: 2010-06-29 15:39:17 »
E ora chi potrà mai contenere il suo (già) sconfinato ego?

link


Paura...

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Al ritmo indicativo di circa uno spezzone al giorno sta venendo uploadata l'epocale discussione. Per il momento siamo arrivati alla quarta parte QUI.

(Se lo guardate abbiate pietà per gli svarioni del traduttore :P )

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