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« il: 2017-04-04 12:25:07 »
Sabato 01 Aprile Ron Edwars decide che è un buon momento per mettersi a giocare e incuranti della fiera Play Modena che proseguiva attorno a noi abbiamo gicoato a Cold Soldier, un gioco di Brett Gillan.
Comprai Cold Soldier il giorno che Coyote lo presentò a Lucca mi pare, o comunque un bel pezzo fa, ma non ci avevo ancora giocato perché nonostante lo avessi letto non avevo capito bene come giocarci.
È proprio vero che a volte i giochi più semplici sono quelli più difficili da capire. XD
Iniziamo chiacchierando di come ci piacerebbe fosse il Padrone Oscuro, (non ricordo i termini tecnici del gioco per cui abbiate pietà) colui che ha creato il "cold soldier".
Io dico che tra le varie scelte mi piace l'idea dello scienziato, e tra il presente e il passato preferisco il passato. Ron aggiunge che non se lo sta figurando in un passato remoto, non sta pensando al caro Frankenstein, ma piuttosto al periodo della Seconda Guerra Mondiale in Italia.
Mi affascina l'idea di questo scienziato italiano che durante il regime fascista crea un guerriero non morto, in fondo nonostante tutto è stato un periodo in cui molti scienziati si sono distinti per le loro scoperte e invenzioni, nel bene e nel male.
A questo punto creo il mio soldato, un termine che mi rimarrà in testa e farò mio letteralmente. Per la causa di morte scelgo "omicidio", è un periodo molto tosto in Italia e ci sono mille modi e motivi per cui posso essere stato ucciso; poi scelgo che combatto in un'orda, non ci sono solo io, NOI siamo tanti.
La mia arma è il "tocco radioattivo", molto fantascientifico e a tema con le scoperte storiche del tempo. Chiacchiero con Ron e è chiaro che abbiamo trovato una linea di pensiero su cui portare avanti la giocata, siamo allineati su cosa vogliamo vedere e questo ci aiuterà successivamente.
Lo scienziato dipinto da Ron è invidioso, crudele, è una persona che vuole sfruttare questo potere per fare carriera.
La prima scena lo descrive nel corridoio di questa Università a Bologna, sta parlando al telefono in maniera concitata e guarda male chiunque passi vicino. La persona dall'altra parte della cornetta non è interessata a cosa dice, non scriverà un articolo sulle sue scoperte, allora lo scienziato chiude la chiamata e corre nei sotterranei.
Una leva viene spinta, delle luci si accendono, l'elettricità scorre dentro grossi cavi risvegliando l'orda. "Uccidetelo", il comando è chiaro.
Io ho l'aspetto di un uomo del sud, ma sono alto un metro e ottanta circa; corporatura massiccia e il segno di un foro di proiettile sul petto. I miei occhi luccicano di luce verde radioattiva. Ci vestiamo e metto una divisa dell'esercito italiano, vecchia, della Prima Grande Guerra e usciamo per andare a casa dello scrittore.
La casa è un ex hotel, ormai condominio; dentro c'è anche una donna ma noi entriamo e mentre alcuni prendono la donna io afferro il giornalista per il collo.
Il soldato da regole non può parlare, non può avere pensieri o ragionare, deve solo agire.
Andiamo alle carte, se ne scoprono tre e successivamente una quarta che è la mia, purtroppo non è più alta di una delle altre e starei perdendo. La polizia arriva e si sentono grida, colpi di arma da fuoco.
decido di tirare fuori un ricordo e metto la mia carta nel mazzo che durante il gioco costruirò. Ricordo la trincea della Prima Guerra Mondiale, io che mi copro la testa mentre sopra di me passano proiettili e poco lontano vedo un sergente che strattona un soldato per la camicia urlando "MUOVITI!".
Quello stesso grido lo sento nella realtà, lì mentre tengo il giornalista.
Pesco un'altra carta, ma non è più alta e decido di usare la mia arma. Ron si prende la sua carta più alta e narra come uccidiamo tutti e tornando in strada ci dividiamo per le strade.
Il gioco di per sé è molto semplice, ma devo dire che è stato utile giocarlo per vedere come gira, leggendolo e basta non avevo la misura di quanto chi fa l'oscuro signore dovesse narrare rispetto all'altro.
Le scene successive (4 nel complesso) vedevano:
l'uccisione di un generale fascista che non voleva dare allo scienziato il posto che voleva, lo scienziato invece di mandare a morte il politico che non piaceva al generale, ha mandato l'orda a casa sua facendo un massacro durante un meeting segreto con dei nazisti.
Lo scienziato voleva una donna, l'orda ha ucciso il suo ragazzo e l'ha portata dal padrone. Però quando era lì ha resistito all'ordine di tenergliela ferma, ricordando di un giorno in cui loro come soldati avevano salvato una donna che stava per essere stuprata.
L'ultima scena vedeva l'orda incatenata in un hangar e liberata per fare fuori una nave fascista che doveva fermare uno sbarco inglese. Il tentativo di resistere all'ordine per andare dagli inglesi e fermarli non è bastato e ho perso.
Un soldato italiano della Prima Grande Guerra, che fu ucciso perché tentò come partigiano di far saltare in aria una base fascista resterà il servo di un uomo malvagio che lo utilizzerà come arma per i suoi scopi. Accanto al soldato coloro che facevano parte del suo plotone, amici di cui non ha più ricordo.
(Potrei aver sbagliato la dicitura di alcune regole, poi con il manuale alla mano correggerò.)