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Topics - Daniele "fenna" Fenaroli

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Generale / Roberto Ferrari da Zingonia
« il: 2009-07-25 07:42:55 »
Aloa ciquiti!
Una nota di colore per chi non l'abbia gia visto su Face Book e volesse usarlo come padrone. Circa sette anni fa, una serata al bar Commercio di Pisogne rivelò noi le capacità pranoterapeutiche del Ferrari, ma soprattutto la sua gnorant-futuristica visione della lingua italiana e delle malattie.




Se non ci credete avete certamente l'idea fissa.
Aloa!

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Segnalazioni e News / Schizonauti versioen italiana
« il: 2009-03-30 17:22:27 »
Aloa!
Segnalo che su GDRItalia è uscita una traduzione di Schizonauts, gioco di Fred Hicks.
Il gioco, come scritto nel disclamer interno al gioco è per stessa ammissione del cappellaio demoniaco non funzionante, però l'appendice è molto interessante.
Segnalo perché, con una punta - anche più di una punta - di orgoglio ho, suggerito a Michele Dubini (in arte Dark Drow) di tradurre il gioco e ho fortemente voluto impaginarlo personalmente.
Una chicca, per chi ama p.k.dick le frasi di sfondo al centro della pagina, sono tratte citazioni dei capitoli iniziali di Ubick.

Aloa!

[edit]
Mi stavo dimenticando: lo scaricate qui

18
Gioco Concreto / [Esperimento] Keys in D&D4
« il: 2009-03-03 15:33:41 »
Aloa!
Volevo porre all'attenzione un sistema per utilizzare le chiavi in D&D4.
Per chi è interessato consideratelo come un play-test aperto.
Ho aspettato a postare qui almeno fino all'impaginazione del file, ora che è impaginato a voi critiche e giudizi.
Ringrazio il buon Domon per i consigli che mi hanno portato alle chiavi di metagioco e di ruolo.
Il file lo scaricate qui
Aloa!

19
Segnalazioni e News / Aips su Impronta digitale
« il: 2008-12-18 10:53:59 »
Aloa!
A volte capita che nel posto più inaspettato si riescano a fare conversazioni su giochi indie in maniera civilissima e aperta.
Il caso è stato su D&Dworld, dove ho trovato veramente gente disposta a provare a giocare.
Citazione
[cite] kandra:[/cite]
Ho parlato di Avventure in Prima Serata la scorsa puntata di Frequenza Ludica! Mi pare che sia andata in onda il 1 dicembre. Trovate qui la puntata da ascoltare in streaming!

Mi pareva giusto segnalarlo.
Aloa!

20
Sotto il cofano / FAQ sui giochi indie
« il: 2008-11-14 12:41:25 »
Aloa!
Domanda provocatoria e se aprissimo un bel topic con le FAQ che ci vengono poste nei forum molto di frequente?
Potrebbe risparmiarci tempo e bile, un comodo copia e incolla e: via più veloci della luce!
Ovviamente anche un link.

A parte il fatto che comunque non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire e quindi ci sarà qualcuno che non farà nemmeno lo sforzo di leggere, ma almeno ci si risparmia la fatica.
Dite che è stupido?
Aloa!

21
Gioco Concreto / [AiPS] Under the Ice
« il: 2008-10-20 18:24:54 »
Aloa!
Primo assaggio di una nuova serie per nuovi giocatori.
Alcuni punti.
C'è da precisare che la serie si è interrotta presto, dopo circa due ore di gioco, all'incirca al termine del primo "atto" del pilota, ma con buona probabilità e visto l'entusiasmo dei miei amici, continuerà.
I giocatori sono tutti miei amici di lunga data: Claudia (ragazza di Beppe), Beppe, Sara (compagna di Davide), Davide detto il Drago: due coppie che stanno assieme da parecchi anni; giocatori di ruolo: Sara e Drago prettamente di D&D 3.5; Beppe e Claudia hanno anche avuto excursus in altri GDR, ma nulla di narrattivo [a che mi risulti]; tutti, compreso il sottoscritto, incalliti amanti delle serie televisive più disparate.
Il fatto che si sia interrotta presto ha causato due inconvenienti, il primo legato all'iniziale timidezza nel distribuire fan-mail da parte dei giocatori, non ancora a proprio agio con il meccanismo, ma stavano iniziando a capire; il secondo legato al fatto che - coscientemente - ho deciso io, da solo, che tipo di scene fare giocare (essendo l'introduzione erano di approfondimento del personaggio). All'inizio della sessione ho spiegato che per esperienza personale, per il primo episodio, sarebbe stato meglio rispettare lo schema shakespeariano in tre atti, quindi la prima parte sarebbe servita per presentare i personaggi, con me ha sempre funzionato, nelle serie televisive funziona e al tavolo hanno concordato, quindi non sono stato a specificare oltre.
_____________________________________________________________

[size=18]Under the Ices[/size]
[size=15]Pitch[/size]
Dopo aver spiegato brevemente di cosa si trattasse, immediatamente sono scattate idee, ecco il primo giro di consultazioni.
Dopo una prima indecisione iniziale durata un trenta secondi, Claudia ha proposto Grays Anatomy proponendo una serie che si focalizzasse sulle storie d'amore; sia il Drago che Sara, praticamente assieme mi hanno citato Heroes il primo per la caratteristica dei cito alla lettera continui rivolgimenti di fronte e il fatto di non sapere mai chi è con i buoni e con i cattivi, la seconda per i poteri speciali. Beppe, ragazzo con cui studio abitualmente e a cui ho fatto una testa tanta con le serie televisive di Televisione Buona Mestra (di Aldo Grasso) e con i termini tecnici collegati al mondo delle serie [dagli anni ottanta ad oggi! porello], mi cita One Tree Hill in particolare il teen drama, al tavolo mi è parso di capire che la scelta fosse gradita a tutti.
Per ultimo ancora Claudia, propone Brother & Sisters, in particolare l'aspetto della famiglia.
Preciso a Claudia, che quest'ultimo punto, va benissimo, il problema di fondo è che in un teen/fantasy-drama inevitabilmente la famiglia è copmprimaria ai problemi degli eroi, mentre in Brother & Sister diventa centrale, visto che tutti i protagonisti fanno parte della stessa famiglia, amante compresa.
A questo punto, buona parte del setting è già deciso, che lo si voglia o meno, un teen/fantasy-drama, nella testa degli appassionati ha definite in partenza buona parte delle sue caratteristiche, come il tono (fra il serio e il faceto), alcune location obbligatorie (il liceo), ambientazione statunitense ecc.
Però la differenza la fa il dove: città o provincia?
Si sceglie la provincia, anzi il Drago propone l'Alaska, posto per petrolieri, posto in mezzo al niente, posto dove si può ricominciare, nella neve, fra gli orsi, sempre i segreti sotto il ghiaccio... però in una delle poche città con più di 10000 abitanti: Ankorage.

[size=15]Casting[/size]

Beppe nella parte di:
[size=13]Mr Paul Anderson[/size]
Professore di Archeologia cacciato dalla precendete scuola (prestigiosa scuola privata di NY) a causa di un'ingiusta accusa di molestie verso una studentessa. Sostenitore delle tesi di archeologia non ufficiale e volontariamente single... per ora.
Problema: instabilità sentimentale dovuta al passato che ritorna.
Nemesi Mr.Brown docente suo collega nella precendente scuola che ha rubato delle sue scoperte e che sospetta essere coinvolto nella falsa accusa.
Tratti: Vantaggi Cultura umanistica, tutto quello che c'è sui libri lui lo sa; Legami Ex Moglie; Julie, infermiera della scuola.
Set personale: biblioteca accanto all'infermeria

Sara interpreta:
[size=13]Rebecca Allen[/size]
Ragazzina dalla spiccata intelligenza, repressa dietro abiti dark, a tratti emo, suona il basso in un complesso, menefreghista e ovviamente scetticamente ebrea.
Problema: è lesbica e lo nega al mondo, ma sopratutto a se stessa.
Nemesi: la biondissima, perfettissima, Cheerleader Bonnie.
Tratti: Vantaggi controllo delle onde sonore, hacker in erba; Legami m4st3r_of_pupp3t, pen friend virtuale e amico di chat.
Set personale: la sala prove.

Claudia interpreta
[size=13]Colleen O'Sullivan[/size]
Secondogenita della famiglia O'Sullivan è forse il motivo principale per cui, lei, suo padre e suo fratello Cody si sono trasferiti in Alaska, lasciando le calde spiagge e la loro megavilla con vista oceano della California. Tipica adolescente senza la carica tardoromantica, è facile all'abbandono a droga e festini, è attirata dal suo lato oscuro e autodistruttivo.
Problema: perennemente annoiata dalla vita.
Tratti: Vantaggi comunicare con i sitemi informatici; Legami vecchia amica di LA, Domestica Polacca che l'ha cresciuta sin da piccola.
Set personale: tetto della scuola, dove può fumare in pace

Il Drago Interpreta:
[size=13]Cody O'Sullivan[/size]
Primogenito della famiglia O'Sullivan, promessa del surf che in Alaska si sente "fuori posto"; è estremamente prottettivo con la sorella visto che sente in dovere di sostituire la figura paterna, il padre infatti è perennemente impegnato in scavi petroliferi e a badare alla sua azienda per occuparsi dei figli.
Problema: è incastrato in un posto che non vuole e da responsabilità che non ha scelto.
Tratti: Vantaggi manipola l'acqua a livello molecolare, sportivo Legami Butch [Ndr. è un nome americano non significa un cazzo], allenatore di hokey che lo vorrebbe a tutti i costi nella squadra.
Set personale: la spiaggia.
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Ecco la prima parte della sessione, come detto finiremo l'episodio con calma; siccome ho la brutta abitudine di non segnare le poste, andrò a ricordi, nel caso correggerò il testo sul suggerimento dei miei amici.

La scena si apre con Mr Anderson che arriva in Matrix... hem scusate ho sbagliato sceneggiatura.
La scena si apre con Mr. Anderson che sta spiegando alla classe la teoria secondo cui i lati della sfinge potrebbero essere stati erosi dall'acqua, se questo fosse vero la sfinge avrebbe almeno 10000 anni, ma come si sa l'archeologia è una scienza esatta, mentre la geologia... battono alla porta, è la sig. Pendelton, la segretaria pettegola del preside, che annuncia a Mr. Anderson che c'è una telefonata sulla linea della scuola.
La telefonata è della sua ex moglie che gli chiede se ha firmato le carte per il divorzion e che ne sta spedendo una copia sul fax della scuola. Lo prega di firmarle subito, ma MrAnderson fa resistenza, non vuole, in fondo forse lui la ama ancora... così chiede il perché; ovviamenta la risposta è che la ex Miss Anderson è incinta e il bambino è suo, ricordino del sesso di addio [citazione da?...], prima del suo trasloco definitivo; gli chiede di firmare tutto subito e di rimandare indietro il tutto, come solo una ex moglie sa fare.
Ovviamente tutto questo tenendo il tono di voce basso per la per la presenza della segretaria.
Primo conflitto: firmerà i documenti del divorzio? O Lascera in sospeso ancora tutto?
Vince Beppe, la carta più alta è sua.
Mr. Anderson prende al volo i documenti del divorzio freschi di fax, guarda i caratteri minuti e le dice che ha bisogno di tempo per leggerli, poi se ne esce sconvolto.
_______________
[Fine prima scena]

Uscendo incotra Rebecca, seduta in attesa del suo turno al colloquio con il preside, per l'ennesima volta è stata richiamata nell'ufficio di quel vecchio caprone, ultraconservatore.
Il preside le presenta delle immagini del suo blog, puntando il dito sull'immagine di un gruppo di blackmetal e sopratutto sulla croce al contrario, ovviamente chiosando con la solita Non voglio problemi nel mio liceo, Rebecca tenta una disperata difesa, ma all'ennesima provocazione sbotta.
Secondo conflitto: perderai totalmente il controllo? o Alzerai soltanto la voce?
Vinco io e la carta più alta è di Sara.
La rabbia sale e i vetri dietro alla scrivania si piegano in maniera innaturale, lo schermo del pc vibra e i vetri si frantumano. Il preside cade a terra svenuto del sangue cola dalle sue orecchie.
_________________
[Fine seconda scena]

La spiaggia. Le onde. Una foca e degli iceberg che galleggiano. Un ragazzo in muta da surf; la sua tavola e un cappotto di pelliccia.
Il ragazzo guarda il suo orologio multifunzione,  il tutto segna i -5 gradi centigradi.
Troppo freddo per surfare maledizione.
Però... se ci fosse anche solo la possibilità.
Poi la vede, da lontano, anzi la sente: un onda, saranno due metri e mezzo di onda: meravigliosa; meglio di LA, meglio dell'Australia, peccato per il ghiaccio.
Ma. Ma il freddo è niente, il freddo non lo fermerà quell'onda deve essere sua.
Terza posta: Sentirai il morso del ghiaccio? o Surferai quell'onda meravigliosa?
Perdo la posta ma narro io.
Colin entra in acqua e mentre entra non pensa al freddo, ma alle dimensioni dell'onda immaginandosela, immensa, un'onda immensa solo per lui. Deve remare più forte per prenderla deve arrivare al point break.
Lo stacco dall'alto mostra i ghiacci e una depressione che si sta formando di fronte al fronte dell'onda, così da renderla ancora più alta, ora saranno tre metri e mezzo e Colin l'ha presa.
Ora è nella camera verde e sta attraversando il tunnel d'acqua, l'acqua non è gelata, anzi pare calda, ma questo è vero o solo un sogno.
Arriva sulla spiaggia. Si volta.
Gli iceberg si stanno sciogliendo; controlla la temperatura; 10°.
_________________
[Fine terza scena]

La ragazzina si mette le cuffie, non gli importa cosa blatererà suo fratello, lei è li e ha tre grammi di ottima erba nella tasca sinistra del suo cappotto; il freddo è pungente, ma il freddo non può fermarla, le sue mani lavorano troppo alacremente per sentire la morsa del freddo: sono giorni che vuole farsi un tiro.
Si siede. Dietro di lei un uomo dall'aspetto comune: una giacca di velluto con delle pezze di cuio alle maniche, un aspetto basso impiegatizio, le si avvicina e le dice che nella sua condizione lei non avrebbe dovuto fumare. Alle reiterate richieste della ragazza su chi fosse, l'uomo [ndr. ribattezzato l'uomo che non fuma] se ne va ribadendo il monito.
Quarta posta: qunto ti farà male questa canna? Farà male solo a te? a Farà male anche ad altri?
Vince lei, ma la carta più alta è mia.
La canna fa il suo solito effetto rilassante, mentre si rilassa Colleen, sente vibrare la pelle e dell'energia passarle fra i canali linbici; nel suo cervello: 1, 0 1 uno zero zero signor zero la ragazza sta bene?
Si 10111000 tutto è apposto.
La ragazza è una grande risorsa ma anche un grande pericolo per noi.
Lo so. la terrò d'occhio.
_________________
[Fine quarta scena]

Le tre prossime scene le riassumo brevemente; nella qinta secena si vede per la prima volta la famiglia di Rebecca, nulla di che, solo un breve preambolo per scene future.

La sesta scena, è caratterizzata da un momento di chiarimento fra i fratelli
O'Sullivan, i due tentano di chiarire dei disaccordi, il fratello maggiore fa la parte del padre, snete che per l'ennesima volta l'alito della sorella sa di caramella alla menta; ci si gioca la posta per sapere se Cody si incappera o meno con la sorella: non si incappera; prendono la macchina per andare a mangiare qualcosa assieme, rimangono bloccati fra i boschi.

La settima scena riguarda il prof Anderson e l'infermierea Julie (siberiana in stile Ludmilla Radchenko), si è fermata prima che il professore decidesse se corrispondere alle avance dell'infermiera, che accidentalmente si era seudta sulle carte del divorzio, o meno.

Appena è possibile si continua.
Sarà una cosa lunga... ma chi vivrà.
Aloa!

22
Sotto il cofano / Il mio tarlo inm merito alla CA
« il: 2008-10-04 18:41:39 »
Aloa!

Ho un problema sulla definire le CA nel contesto teorico del BM.
Se guardo il BM come da questa immagine

Noto come illustri con precisione gli elementi costitutivi di una sessione di gioco, quello che però é ancor più illuminante dal mio punto di vista è come la CA attraversi gli insiemi e non ne faccia parte.
Perché è illustrativo?
Perché non so quanto volontariamente, dimostra come la CA sia un fattore che va ad inferire sulla sessione.
Lo stesso dire che è rilevabile solo dopo aver osservato ed analizzato il gruppo giocare per un po' di tempo me ne da ancor più l'impressione.

Su GDR Italia avevo postato delle teorie semiotiche, che a dirla tutta dovevano confutare il BM, ma onestamente mi stanno aiutando a confermarlo e a aumentarne il valore trovando agganci... come cambiano le cose.
Riporto per comodità quella che ha iniziato a scatenare i miei dubbi.
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[size=18]Il rapporto testo-lettore nella semiotica interpretativa[/size]
L’autore della teoria è Umberto Eco (che novità!), introducendo le nozioni di lettore e autore di modello: il lettore modello costituisce una strategia testuale che simula il comportamento interpretativo dell’enunciatario; l’autore modello si presenta come il soggetto della strategia testuale di produzione del testo, come somma di intezioni virtualmente contenute nel testo stesso.
Riporto un pezzo del Lector in Fabula
Citazione

Possimo dire meglio che un testo è un prodotto la cui sorte interpretativa deve far parte del proprio meccanismo generativo: generare un testo significa attuare una strategia di cui fan parte le previsioni delle mosse altrui – come d’altra parte in ogni strategia. Nella strategia militare (o scacchistica, diciamo in ogni strategia di gioco) lo stratega si disegna un modello di avversario. Se io faccio questa mossa, azzardava Napoleone, Wellington dovrebbe reagire così. Se io faccio questa mossa,argomentava Wellington, Napoleone dovrebbe reagire così. Nella fattispecie Wellington ha generato la propria strategia meglio di napoleone, Wellington si costruito un Naopoleone-Modello che assomiglia a Napoleone concreto più di quanto, il Wellington-modello assomigliasse al Wellington concreto. L’analogia può essere inficiata solo dal fatto che in un testo, di solito l’autore vuole far vincere, anziché perdere, l’avversario. Ma non è detto.

Il lettore modello è concepito nei termini di una strategia testuale, che non è detto che sia immediatamente evidente — nella maggior parte dei casi non lo è affatto.
La sua ricostruzione è determinata da due operazioni che mirano a determinare sia il topic testuale, sia l’isotopia.
Il topic è un fenomeno pragmatico, che è funzione del destinatario; è uno schema congetturale, messo in opera dal destinatario di un testo, che produce inferenze su quello che il testo, o le sue varie porzioni, stanno dicendo, sul loro livello di coerenza, in fine sul loro significato.
L’isotopia è invece un fenomeno sematico, funzione del testo, di cui costituisce un livello di coerenza, per identificare il quale si esercitano i singoli atti di scommessa interpretativa del destinatario detti top
_____________________________________________________________

Per me la sessione di GDR ha molto a che fare con l'esplorazione di un testo, come si può anche leggere in questo topic
http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?t=388
Quindi perendetelo per implicito nella mie afferamazioni seguenti

OK!
Siamo al dunque.
Da qui partono i miei dubbi: da una parte, la definizione di Eco di lettore modello, che in questo caso va a identificare le CA come uno strumento di game design ben preciso; dall'altra il notare che se dall'impianto del BM tolgo la CA praticamente spiego cosa accade nel gioco, ma non do indicazioni su come intervenire nel gioco al game desig (nel gioco = durante la sessione)
Allora mi sono domandato: e se le CA fosse assimilabile al lettore immaginario immaginario di Eco?

In questo caso le CA avrebbero a che fare indirettamente con ciò che accade durante la sessione, perché il loro intervento sarebbe da considerarsi come un mero inferire sull'attività.
C'è un ma; nella particolarità del GDR, sopratutto quando si parla di un GDR coerente, il testo prodotto dall'autore riguarda il modo in cui si crea il testo (la diegesi) e/o le modalità di esplorazione dello stesso, quindi possiamo dire che il game designer ha la possibilità di agire direttamente sulla sessione perché il testo che produce sono regole e tecniche che serviranno per l'esplorazione del testo e varieranno, variando anche l'esperienza esplorativa, in base alla strategia testuale.

Però la questione è che è più un affare legato all game design che ai giocatori, forse è anche per questo che si fa fatica (o è impossibile) individuare una CA in un gruppo singolo che gicoa solo per una sessione.

Aloa!

23
Sotto il cofano / Una passaggiata nel SIS
« il: 2008-10-04 10:09:02 »
Aloa!
[edit]
[size=18]Come da suggerimento, grazie Gabriele, per SiS si intende Spazio Immaginato Condiviso.
[/size]

Da una costola di questo topic >(almeno della pagina quattro)
http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?t=364&postdays=0&postorder=asc&start=45

Mi stavo chiedendo se esiste (quindi vi invito a postare i link di analisi in merito) qualche analisi di cosa sia e che qualità abbia il SiS.
Quello che scriverò in seguito deriva da conoscenze tratte dai miei studi, che ho cercato di incrociare con quello scritto nel

BM, negli articoli che ho avuto la fortuna di leggere e in buona parte dalla mia sudicia menete :D; buona parte di quello che scriverò potrebbe non venire utile per scrivere un gioco, ma piuttosto per capire le implicazioni testuali e psicologiche che sottintende parlare di uno spazio immaginato condiviso.
Ben conscio che l'approccio di Eco, Hills e di Winnicot non siano gli unici approcci possibili alla questione, ritengo anche ceh siano i più funzionali alle mie istanze, pertanto invito chi volesse rispondere tentando di confutare le tesi proposte a non portare un generico "ma sono solo delle tesi fra tante", ma a rispondere confutando quelle asserzioni argomentanto e portando tesi di pari autorevolezza.
Grazie.
___________________________________________
Una premessa doverosa è definire cosa fanno per me i giocatori durante Durante la sessione i giocatori esplorano un testo in divenire: il SiS.

Ma che caratteristiche ha questo spazio?
Rubando la definizione ad Eco[1]  SiS è <>. Nel caso del gdr può essere uno spazio comodamente ammobilitato (è il caso in cui c'è un Ambientazione a cui si fa stretto riferimento), oppure uno spazio scarsamente arredato (ad esempio viene data solo la possibile situazione iniziale), ma ammobiliato rimane.
Chi e cosa determina quanto arredato è lo spazio, cosa ci sia dentro, riguarda le modalità con cui si interagisce con questo spazio e quindi indirettamente la questione della distribuzione delle autorità narrative.

A questo punto viene interessante capire le qualità intrinseche e dell'iterazione e dello spazio stesso.
Nel definire questo spazio in divenire è utile capire alcune caratteristiche di fondo di questo testo in divenire[2]:
  • Iperdiegesi
  • La narrazione è costruita su un costante differimetno che genera un ermeneutica perpetuata


Iperdiegesi
L’iperdiegesi consiste nella creazione di uno spazio narrativo vasto e dettagliato, del quale solo uno frazione viene direttamente vista o attraversata nell’ambito del testo, ma che nondimeno mostra di operare secondo principi di una logica interna .
Iperdiegesi: creazione di testi mondo “interamente ammobiliati”, coerenti e complessi.
Quest’universo iperdiegetico, dettagliato e articolato, suggerisce processi di rilettura, ma anche di gioco immersivo e di speculazione.

Differimento/emeneutica perpetuata
Il racconto è costruito su un costante differimento: il racconto lascia spazi vuoti che vanno riempiti, compito di presenti al tavolo riempire quegli spazi.
Attraverso continua sostituzione di temi narrativi, che però sott'intende un affettività legata alla soddifazione di una frequenza adatta (avete presente le sigarette? Avete presente il bisogno di fumare che attanaglia il fumatore, per qualcuno basterà una sigaretta al giorno, per un altro una ogni 20 minuti, qui è lo styesso), oppure  attorno ad un unico problema, o ad un insieme correlato di problemi (chi è Dr. Who? Chi ha ucciso Laura Palmer? Mulder e Scully…)
Ciò genera una speculazione infinita (ermeneutica perpetuata) fra i giocatori: si scrive su internet, si parla di possibili risvolti al pub (quando ci sono gli amici giocatori) ecc ecc

Però, però la prospettiva testualista porta ad un approccio "freddo", che spesso non va a considerare le modalità, ma sopratutto l'affettività che coinvolge il giocatore e che lega quest'ultimo al testu durante la sessione (questo legame può riguardare il personaggio, l'andamento del testo stesso, un personaggio nel testo ecc ecc).
Perché c'è un approccio così caldo per un giocatore rispetto a questo punto?
Una risposta ci viene dalla psicologia ela da Winnicot[3], in poche parole (poi spigo il perché) Winnicot sostiene che questo modo di creare spazi immaginari è connaturato nell'uomo sin dall'infanzia.

Winicot e la teoria del gioco affettivo.
Per Winnicot l'Io non è semplicemente il risultato di una serie di processi inconsci che si strutturano all'interno dell'individuo quanto piuttosto il prodotto dell'iterazione fra realtà interiore e mondo esterno, in un processo di inesauribile scambio. Quest'iterazione (fra mondo immaginario interiore e mondo esteriore) non si esaurisce mai costituisce una tensione di fondo perpetua che non è risolvibile.
Questo scambio è reso possibile da una terza realtà o area dell'esperienza.
Quest'area è occupata da quelli che Winnicot definisce fenomeni transizionali.

Le prime righe potrebbero non interessare, ma leggetele che tanto non fa male.
A partire dai quattro ai dodici mesi di età (fase pre-linguistica) il bambino abbandona lo stato di fusione originaria con la madre iniziando ad interagire con gli stimoli provenienti dall'ambiente, in questa fase di distacco il bambino perde il suo status di onnipotenza - stato in cui si illude di essere creatore dell'oggetto - e ottiene la permanenza degli oggetti esterni.
Questo processo avviene atraverso la fruizione di quello che è stato definito spazio transizionale e l'emergere al suo interno di oggetti transizionali (tipo peluches, apine che girano ecc ecc), in questo modo il bambino interagisce con uno spazio in cui "interiorità" e "esteriorità" rimangono indifferenziate; però dovrà scontrarsi con oggetti che non sono completamente sotto il suo controllo magico (come gli oggetti interni alla sua fantasia), ma nemmeno totalmente al di fuori di esso (qui basta pensare all'uso che alcuni bambini fanno degli oggetti durante il gioco e il significato che gli danno perché agiti in aria la macchina, Questa non è una macchinina, ma è Bullalla che viene e distrugge tutto!) .

Lo spazio transizionale della prima infanzia ha una linea di continuità con il gioco, con la creatività e con l'esperienza culturale: gioco, creatività, esperienza culturale sono i diretti successori dei buoni oggetti transizionali, perché richiedono la capacità di andare oltre ai confini del percepito.

Ora lo spazio transizionale del bambino comporta uno stato di concentrazione e quasi isolamento che non sono certamente adatti al gioco sociale (infatti spesso i bambini male accettano intrusioni nei loro giochi), crescendo questo spazio e la necessità di inserisi in un contesto sociale, portano il bambino a dover e aprire il proprio spazio transizionale e confrontarsi con la realtà degli agli altri bambini (questo lo fa attraverso i giochi in constesto sociale) e ridirne la "portata" a causa delle pressioni esterne, l'ambito sociale ecc ecc.
Nell'età adulta il rapporto con questo terzo spazio è direttamente collegato al gioco: se pensate ai non sense capirete come sia evidente la tendenza a valicare l'ambito del reale per entrare in uno spazio 'terzo'.

A chi ha ancora giocato di ruolo parrà evidente come sia necessario per approcciare uno spazio immaginato condiviso sia necessario aprire il proprio mondo alla realtà e leggendo la teoria di Winnicot viene anche facile, di rimando comprendere la forte dimensione affettiva che può suscitare l'iterazione con il testo, che non diventa solo un ambiente da arredare, ma diventa un ambiente caricato di una dimensione affettiva: diventa una casa.

Aloa!


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[1]Eco, Casablanca o la rinascita degli Dei
[2]Hills Fan Cultures. Da notare che manca un elemento che è quello dell'Autorialità, ho in testa un paio di ipotesi

su come l'Autorialità intesa come Autore Empirico influisca sul gioco, questi hanno a che fare con le CA, ma sono

titubante rispetto a questo, quindi ho deciso di postare solo quello di cui mi sento certo.
[3] Winnicot, Gioco e realtà

24
Gioco Concreto / [Aips] La mia prima sessione
« il: 2008-06-25 14:20:11 »
Aloa ciquiti!
Per la prima volta da Lucca sono riuscito a fare una sessione di AiPS, anche perché volevo almeno o provarlo da giocatore, o almeno avere qualcuno che avesse gia avuto un esperienza di gioco, onde evitare di non riuscire a trovare il bandolo della matassa-
Devo ringraziare Francesca "lirazel" e Simone, che hanno voluto spendere tempo a divertisti, spero, con il sottoscritto.

Questo non è un Actual Play, perchè non ci siamo sbattuti a riportare le poste, visto che, in tutta onestà ci stavamo divertendo troppo a giocarcela, però riporterò i personaggio e come è nata l'idea della serie.

Titolo.
Butterfly in reverse.
Il titolo è venuto dopo aver deciso i personaggi, è una delle mie canzoni preferite (per chi è interessato è dei Counting Crow), inoltre l'elemento della farfalla sarà uno degli elementi simbolici ricorrenti della serie.
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Pitc.
Essendo solo due personaggi, Francesa ha proposto che questi personaggi fossero collegati in qualche maniera e che si conoscessero
Simone ha proposto un elemento come quello dell'occulto  
A questo punto ho proposto una serie in versione manga/anime.
A questo punto è bastato seguire i topos dei manga per avere una maggiore definizione.
A questo punto abbiamo una serie, manga, dove i protagonsiti sono due coetanei adolescenti che entreranno in contatto con degli elementi dell'occulto.
Ho preferito a questo punto lasciare alla storia e aglie eventurali bengs (si dice così?) la definizione di quali forze scenderanno in campo e di che ruolo avranno nella storia; premettendo però che avemmo dedicato un po della prossima sessione a definire quali forze stanno scendendo in campo (così da poter essere gestite come dei PNG) così da poter rendere il tutto molto più personalizzabile dagli stessi giocatori durante la loro narrazione.
_____

Creazione dei protagonisti
I due protagonisti sono studenti delle scuole superiori, sedici anni, questo permette anche di introdurre degli elementi di carattere sentimentale, scherzoso-sessuale in pieno stile jappo ecc ecc
Ovviamente sono molto differenti uno dall'altro, di seguito riporto le schede.
_____
Sakura
DEFINIZIONE: iperstudiosa
PROBLEMA: mania del controllo
TRATTI:
Vantaggio: genio informatico
Legame: CuRuCh4PPy92 (amica di chat); Takeishi (monaco del tempio buddista)
SET PERSONALE: La sua stanza

Me la sono immaginata come la protagonista di Le Situazioni di Lui & Lei (彼氏彼女の事情, Kareshi kanojo no jijō); la prima della classe, che ci gode ad esserlo, a Francesca stava bene; a differenza di questa però si è deciso che avrebbe dovuto avere dei genitori ricchi, distaccati e insensibili. Questo ha permesso di creare un aggancio con Rikushi, così abbiamo deciso che la madre di Rikushi postesse essere stata la babysitter della bambina e che Rikushi e Sakura potessero essere assieme fin da piccoli.
Il legame con il monaco è dettato da A, avvenimenti futuri, gia nella prima puntata entreranno in contatto con l'occulto e un maestro serviva, come aggancio iniziale è stato deciso che il monaco fosse il custo di un piccolo tempio, accanto ad un cimitero dove è sepolta la madre di Rikushi (questo vale per tutti e due i personaggio ovviamente, visto che anche per Sakura, la madre di Rikushi era una madre).
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Rikushi
DEFINZIONE: teppista dal cuore tenero
PROBLEMA: Lutto (morte misteriosa della madre)
TRATTI:
Vantaggi: Studente (svogliato) di Kendo; Disegno (sua madre era una pittrice, lui tiene nascosta l'abilità a tutti)
SET PERSONALE: La sua stanza

La creazione del personaggio e, in parte della struttura, è stata abbastanza semplice poiché non la griglia e dei Topos dei manga di genere e della contrapposizione dei pesonaggi, permetteva in maniera chiara di tracciare un profilo interessante.
Anzitutto Rikushi non è preciso, non vuole essere il primo della classe ed è incline ad incazzarsi spesso e volentieri, anche se preferisce stare solo. E' un adolescente problematico, ma non troppo, ad esempio riesce ad avere voti poco sopra la sufficienza, anche se non studia molto ed è spesso assente. Dopo la morte della madre (nella prossima sessione c'è il suo spot, quindi credo proprio che ci sarà un flash-back bello possente).
Rikushi vive con la zia, modellata sul tipo di Misato Katsuragi (Neon Genesis Evangelion 新世紀エヴァンゲリオン, Shin Seiki Evangerion, letteralmente "il Vangelo della nuova era"), per chi non conoscesse l'anime la descrizione è energica, ubriacone, dissoluta. Abbiamo deciso che non fosse un legame rilevante, ma connaturato nel personaggio, quindi non l'abbiamo inserita.
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Abbiamo deciso che il pilota sarebbe stato il primo episodio di una serie di 5 puntate.
Pur non essendoci regole in merito nel gioco ho deciso di proporre il metodo Shakesperiano con una suddivisione in 3/4 atti.
Prima parte: presentazione dei personaggi,
una prima svolta
Secondo atto: uno svolgimento
seconda svolta
Finale: con una conclusione aperta (anche perché il secondo episodio prevedeva una presenza in scena 1 e 1 dei personaggi, visto che si era deciso potesse essere l'ideale per mettere in chiaro alcuni punti usciti nel pilota/primo episodio)

Questa ulteriore scaletta ha fatto in modo di far procedere gli avevnimenti in maniera più chiara e di permettere ai giocatori di non "perdersi" troppo; diciamo che ha permesso tempi serrati e un ritmo mozzafiato.
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RIASSUNTO

Secondo episodio

La scena si apre con Sakura che guarda il baco vuoto di Rikushi, mentre la professoressa spiega, i pensieri di Sakura preoccupati scorrono veloci fino al suono della campanella, la professoressa conegna i compiti e Sakura scopre che ha preso una B, decide allora di nascondere il compito alle altre ragazze, si mette in disparte e rimugina su ciò che non è riuscita a fare e ovviamente da la colpa a Rikushi, visto che si preoccupava per lui non ha potuto studiare come doveva; a questo punto doveva parlare con Takeshi (il vecchio monaco), solo lui poteva dare una raddrizzata come si deve a quel debosciato di Rikushi.
Rikushi è in una salagiochi a gicoare con uno dei flipper Jappo (quelli stranissimi dove si vincono delle palline... vabbé contenti loro) arriva un tizio, sporco, brutto e cattivo, che vuole la sua postazione, lo spinge e offende sua madre, ovviamente Rikushi le prende (un occhio nero) e umiliato (ancora una volta non ha avuto abbastanza forza per ottenere ciò che voleva) se ne va dal monaco per farsi mettere delle erbe e ovviamente, anceh se non lo dirà mai per pregare per sua madre.
A questo punto sono tutti e due al monastero, la scena inizia con Sakura che si lamenta di Rikushi e di come non vada a scuola, in realtà vorrebbe parlare del suo brutto voto, il monaco intuisce qualcosa e chiede alla petulante ragazza cosa c'è che non va, ma non riesce a cavare un ragno dal buco e le racconta questa massima:
Chuang Tzu sognò di essere una farfalla,e al risveglio non sapeva se fosse un uomo che aveva sognato di essere una farfalla o una farfalla che in quel mentre sognasse di essere un uomo. ( "Chuang Tzu" (1889) di Herbert  Allen Giles).
In quel momento entra Rikushi e proprio mentre Sakura gli si stava scalgiano addosso con delle invettive, l'aria gela improvvisamente, il vecchio si muove ad una velocità incredibile, prende un bastonde (per capirci quello con gli anelli) e dice:
<>
Sakura è rallentata tremendamente, è quasi feram e si sente debole, Rikushi invece è bloccatoda una forza misteriosa.
Il monaco viene ferito e del sangue scorre a macchiare la tunica arancio.
Sakura, vuoele muoversi, vuole raggiungere il monaco e proteggerlo;
Rikushi si sente impotente e vuole più forza per poter fare qualcosa.
Improvvisamente, tutti e due vedono una figura, come un angelo, ma sceletrico e terribile, storto e con gli arti sfigurati da cui pendono dei brandelli di un kimono nero sbrindellato e vedono l'aura bronzo del monaco a protezione.
Sentono delle voci che tentano di demoralizzarli, parlando della morte della madre e del compito fallito; è il punto di rottura, i due si scagliano, la prima a velocità pazzesca, il secondo sradica uno dei pilastri in legno e lo usa come spada per colpire il mostro.
Entrambi vanno a segno, ma una forza gigantesca li scaglia ai lati della struttura frantumando i muri e piegando, in una pioggia dis chegge, le strutture di legno.
L'angelo se ne va.
Il vecchio monaco cade svenuto.

Secondo episodio
Il secondo episodio fa avanzare la trama dando ai personaggi la possibilità di espandere le loro conscenze in base alle forze che sono entrate in campo. Il tema fondante è la farfalla e l'origine di alcune simbologie.
La città di kioto (dove è ambientata la serie).
Il tempio.
La stanza distrutta.
Una candela cade, la fiamma si spegne e la macchia di cera formata appare come una farfalla.
I due ragazzi si occupano del monaco e vogliono risposte, Rikushi perchè vorrebbe riavere quel potere, per proteggere i suoi cari e poter fare qualcosa, finalmente. Sakura pèer capire.
Viene offerto loro la possibilità di tornare alla normalità e ignorare tutto di vivere normalmente (la pillola rosa), ovviamente rifiutano.
Il monaco fa bere loro del te, le volute di fumo compongono davanti al vecchio la forma di un ape, davanti a Sakura una libellula, davanti a Rikushi un gatto.
I ragazzi sono sbalorditi, ma ancora non capiscono, il monaco li invita a bere il te, bevutolo, si rivela loro un pezzetto di vita che le loro anime hanno vissuto in una dimensione alternativa (fantasy medioevale), scattano due Flash-back.
Il primo è di un uomo leone che sente il sangue e la frenesia della battaglia sotto i suoi artigli, i suoi muscoli tesi nell'atto della battaglia eterna.
Il secondo inizia con un attesa pressante verso un evento prossimo, un qualcosa sta minacciando direttamente la protagonsita. Una ragazza vicino la supplica di andarsene. Lei sorride; un primo tentacolo squarcia ettari di terra e bosco e case, il mondo si ferma, la protagonsita estrae un paio di centimetri la spada dal fodero e poi sono solo pezzi di mostro squarcito e il sangue vaporizzato che impregna l'aria di un sapore metallico e rende viscidi i movimenti.
I ragazzi tornano dal Flash-back, si riprendono e il vecchio spiega loro che esistono anime destinate a varcare tutte le dimensioni e a questi è destinato l'equilibrio dei mondi e del tempo.
I ragazzi si rendono conto che il vecchio non gli ha detto tutto, ma è l'alba, devono andare a scuola così ritornano a casa.
Sakura ritorna nella sua cameretta e controlla se CuRuCh4PPy92 è on line, ma non c'è. Trova solo una sfilza di messaggi del genere "ma ci sei", "non sei ancora tornata" e cosa strana per CuRuCh4PPy92 una mail. La mail ha delle coordinate geografiche. Ma è tardi e deve andare a scuola, non può certo rischiare di arrivare in ritardo.
Rikushi rientra a casa dove la zia ha fatto bisboccia, raccoglie le cose sparse sul pavimento del salotto/cucina, fa scorrere la porta ed è in camera, apre un cassetto e dentro un suo disegno dove c'è ritratto un uomo leone fiero del sangue delle battaglie.
La scena successiva siamo al tramonto, Sakura ha finito una delle sue mille attività, vede Rikushi pulire (una punizione ovviamente) le scale, c'è una scopa lasciata libera... fa una frecciatina, Rikushi risponde con un sorriso, lei deposita la cartella sualla finestra e si mette a spazzare. In sottofondo gli spettattori hanno sentito dei clik di macchina fotografica. Un ombra dietro ad un angolo e le lenti biache (con al centro una girella rossa ovviamente) si illuminano nel'ombra.
Siamo sulle sponde del fiume (c'è sempre un fiume con delle sponde e una rete negli anime), la palla arancio del sole tramonta, i due ragazzi tornano a casa. Rikushi in silenzio ascoltando le futili invettive di Sakura, che invece vorrebbe paralare di tutto quello che è accaduto, ma che non riesce a svelare la sua parte più debole. Stacco.
All'angono della strada una vecchia chiede aiuto ai ragazzi per attraversare la strada. Sakura, da prima della classe accetta subito, la vecchia si appoggia alla giovane che la trasporta al di là della strada, poi la guarda in volto e le dice:
<>
I ragazzi sono basiti.
Sakura è in camera sua, il buoio è calato su Kyoto, stanca e sconvolta cerca CuRuCh4PPy92 on line, ma non la trova collegata. Riapre la mail e controlla le coordinate su GoogleEarth. Tokyo. Le coordinate riprendono un quartiere di Tokio. Le luci di strade e appartamenti compongono la figura di una farfalla nel buio della città.
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Commenti alla sessione.
La sessione è proceduta alacremente e parlando poi con Simone e Francesca ci siamo divertiti parecchio.
Probabilmente ho parlato troppo cercando di riempire i punti morti e il ritmo serrato (abbiamo iniziato il primo episodio alle dieci e mezza e finito la sessione a mezzanotte con pause sigaretta), ma è anche vero che i suggerimento che ho dato sono sempre stati accolti come precisi e interessanti da sviluppare.
Devo ringraziare Claudia per i consigli pratici su come gestire una sessione, sono stati molto utili per la fase di pitc e per la gestione dei personaggi successivamente. Per i bangs, bhè con quelli mi sembra di essermela cavata egregiamente, forse questo è dovuto anche al fatto che studiando le serie anime per la tesi, qualcosa ho imparato...  :lol:

Ad ogni modo continueremo la descrizione con la conclusione della serie (spero) la settimana prossima.
Aloa!

P.S.
non credo posterò i conflitti, visto che conoscendo giocatori e produttore, non avremo alcuna voglia di scriverceli.
Aloa!

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