Ho guardato il sito. conosco un casino di persone nella foto. forse ci conosciamo. A Bollaverde sono stato Sencermillo e poi Woodenass.
Ciao, io ho giocato 1 anno e mezzo ad Asi, con un garion l'arcere e ho portato tutta la cricca di giocatori friulani, giuliani e veneti che c'erano nella bianca città. Un po' me ne pento. Bolla è molto spettacolare, ma ho mollato perchè troppo mafia, intesa come circolo chiuso dei giocatori simpatici, VIP, amici, o come vogliamo chiamarli.
Di bolla ho sempre visto da parte dei master una grande attenzione al regolamento, sentita pochissimo dai giocatori. C'è anche da dire che bolla, come tutti i live fantasy grossi, ha come scopo quello di rendere il tuo personaggio sempre più power. Non per nulla ho lasciato tale ambiente per provare esperienze di gioco che puntassero sul farti vivere un personaggio più che una macchina per uccidere. é stato molto gratificante e il massimo penso di averlo raggiunto questo anno partecipando alla 5 giorni di live fascista in abruzzo. Dei live di massa mi mancano solo le gigantesche picchiate (che non necessitano di un role play per essere fatte) e le location (che non necessitano di un role play per essere godute). Da ciò la mia amara conclusione: se di un gdr quello che mi manca non è il gioco di ruolo/interpretazione, ma l'acessorio inteso come combattimento, location, costumi, amicizie, etc... , qualcosa ha fallito nel design del gdr. Che guarda a caso è la stessa critica che faccio ai gdr da tavolo tradizionali di cui mi mancano solo l'effetto serato o al più il combattimento...
Faccio un altro appunto in linea con il post di apertura e lo faccio tirando in ballo Bollaverde, così almeno abbiamo un territorio di discussione comune. Trovo insopportabile la tendenza che a me non garba affatto ma che ho visto anche in altre realtà di mettere parti del regolamento nascoste, ovvero sia ad arbitrio dei master, tipo i PNG che hanno regole proprie (ed ignote), tipo chiamate così super potenti da non esser nemmeno messe in regolamento come le risurrezioni, parti di ambientazione nascosta etc... per me questo è una violazione del "system matters", perchè se il sistema conta, per me, tutti lo devono conoscere.
La mia esperienza coi live invece è che quello che è scritto, se va bene, copre il 50% di quello che devi sapere per giocare, perchè tanto una parte ti è nascosta, e perchè tanto la parte più importante, ossia "come va preso questo gioco, quale è il suo scopo" non te lo scrive nessuno. Tutti i regolamenti di GRV fantasy d'azione ti dico la solita pappardella del grv che è tanto bello perchè vivi un personaggio, è tanto carico perchè sei in un ambiente vivo e dinamico, etc... nessuno ti dice che tipo di gioco è, che guardacaso nella maggior parte dei casi è un gioco di power playing. Tanto è una cosa che scopri a tue spese entro un paio di live. Così uno si convince che quello è l'unico modi di fare live e altre malore varie. Io a suo tempo ci rimasi male, pensavo il live fosse vivere avventure e storie, invece fu per lo più sperare di non crepare per motivi casuali, fare da spettatore a eventi oltre la mia portata e studiare come fare più danni con il mio arco.
Nel primo sistema serio che ho scritto (Ultimi Uomini Sulla Terra) pertanto ho pensato fosse fondamentale scrivere che tipo di esperienza ludica si andava a fare. Raramente ho visto altrettanta onestà da parte di qualsiasi autore, e, guardacaso, gli unici casi dove l'ho trovata è stata nei giochi di nuova concezione. Anche qui il parallelismo grv-gdr ci sta in pieno, la maggior parte degli autori di grv non fa altro che prendere spunto dalle "pressochè tutte uguali" introduzioni di gdr che menano molto il cane per l'aia ma non dicono mai che tipo di gioco sono. Per forza, sono sempre lo stesso gioco, il che vale anche per la maggior parte dei larp fantasy.
Altro non dico, ho già rubato fin troppi minuti al mio lavoro (eh si lavoro anche a mezza notte) e tanto su questi argomenti io e il grifone dibattiamo ogni volta che ci vediamo